CORSO DI AGGIORNAMENTO IMMUNODEFICIENZE IN PEDIATRIA Napoli, 6 Marzo-8 Maggio 2015 AULA DI BIOTECNOLOGIE A2.1 Scuola di Medicina e Chirurgia, Università Federico II Programma didattico Venerdì 6 Marzo 2015 14.45-15.00 Introduzione al Corso e saluto ai Partecipanti 15.00-17.00 Lecture introduttiva Sistema immunitario, patogeni e riconoscimento del danno cellulare Francesca Granucci, Milano Martedì 10 Marzo 2015 Immunità Innata e riconoscimento dei patogeni 15.00-16.00 I Toll Like Receptors (TLR) Antonio Leonardi, Napoli 16.00-17.00 Difetti dei granulociti Baldo Martire, Bari Venerdì 13 Marzo 2015 Nuove prospettive nella terapia con immunoglobuline 15.00-16.00 Immunoglobuline come immuno-modulatori Cinzia Milito, Roma 16.00-17.00 Terapia sostitutiva con immunoglobuline Giacomo Lucivero, Napoli Martedì 17 Marzo 2015 15.00-16.00 16.00-17.00 Ontogenesi B e difetti primari dei linfociti B Ontogenesi linfocitaria B Rita Carsetti, Roma Ipogammaglobulinemie primitive Viviana Moschese, Roma Venerdì 20 Marzo 2015 15.00-16.00 16.00-17.00 Ontogenesi T e difetti primari dei linfociti T I difetti dei linfociti T e le SCID Claudio Pignata, Napoli Sindrome da delezione 22q11.2 Claudio Pignata, Napoli Martedì 24 Marzo 2015 I meccanismi effettori della risposta linfocitaria citotossica 15.00-16.00 La citolisi Mario Galgani, Napoli 16.00-17.00 I difetti dell’attività citolitica Maurizio Aricò, Firenze Venerdì 27 Marzo 2015 Immunodeficienze e infezioni selettive Orchestrazione della risposta e patogeni Giuseppe Terrazzano, Potenza Suscettibilità mendeliana alle micobatteriosi e Candidiasi mucocutanea cronica Raffaele Badolato, Brescia 15.00-16.00 16.00-17.00 Lunedì 30 Marzo 2015 Quando le IgE sono alte Il contributo delle IgE all’immunità innata e adattativa: è questo il dell’allergia? Gianni Marone, Napoli Le sindromi da Iper IgE Maria Cristina Pietrogrande, Milano 15.00-16.00 “lato buono” 16.00-17.00 Venerdì 10 Aprile 2015 Immunità e genetica Difetti immunitari in sindromi genetiche complesse;I difetti del riparo 15.00-16.00 del DNA Adriana Zatterale, Napoli Cute e immunodeficienze primitive Adriana Zatterale, Napoli 16.20-17.00 Venerdì 17 Aprile 2015 15.00-16.00 16.00-17.00 Vaccinazioni e immunità Vaccini e nuove strategie di vaccinazione Giuseppe De Berardinis, Napoli Le vaccinazioni nel bambino immuno-compromesso Susanna Esposito, Milano 2 Venerdì 24 Aprile 2015 Sindromi da Immunodeficienza con iperimmunità 15.00-16.00 Il modello della sindrome APECED Donatella Capalbo, Napoli 16.00-17.00 Il bambino con Sindrome Autoimmune Linfo-Proliferativa Ugo Ramenghi, Torino Venerdì 8 Maggio 2015 La “rete” regionale delle immunodeficienze primarie: esperienze a confronto 15.00-15.45 Regione Toscana Chiara Azzari, Firenze 15.45-16.30 Regione Campania Claudio Pignata, Napoli 16.45 Test ECM e chiusura del Corso 3 CV Relatori CURRICULUMVITAE Nome Maurizio Aricò Indirizzo Via San Bartolo 6 Telefono 055- 5662739 Fax 055- 5662746 E-mail [email protected] Nazionalità italiana Luogo e Data di nascita Pavia, 30.06.1955 ESPERIENZA LAVORATIVA • Data 1985 • Nome e indirizzo del datore di lavoro Clinica Pediatrica della Università di Pavia, IRCCS Policlinico San Matteo. • Tipo di impiego Medico Specialista Borsista Ricercatore • Principali mansioni e responsabilità Attività di assistenza e ricerca clinica • Date (da – a) 1986 - 1992 • Nome e indirizzo del datore di lavoro Clinica Pediatrica della Università di Pavia, IRCCS Policlinico San Matteo. • Tipo di impiego Assistente ospedaliero a tempo pieno • Principali mansioni e responsabilità Attività di assistenza e ricerca clinica • Date 1992 - 2001 • Nome e indirizzo del datore di lavoro Clinica Pediatrica della Università di Pavia, IRCCS Policlinico San Matteo. • Tipo di impiego Aiuto corresponsabile a tempo pieno • Principali mansioni e responsabilità Attività di assistenza e ricerca clinica • Date 15.03.2001 • Nome e indirizzo del datore di lavoro ”Ospedale dei Bambini” G. Di Cristina di Palermo, Azienda di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione “Ospedale Civico e Benfratelli, G. Di Cristina e Maurizio Ascoli” di Palermo. • Tipo di impiego Consulente • Principali mansioni e responsabilità Coordinamento e gestione della struttura clinica complessa (degenze, unità di trapianto, Day-Hospital) di Onco-Ematologia Pediatrica • Data 1.10.2001 • Nome e indirizzo del datore di lavoro ”Ospedale dei Bambini” G. Di Cristina di Palermo, Azienda di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione “Ospedale Civico e Benfratelli, G. Di Cristina e Maurizio Ascoli” di Palermo. • Tipo di impiego Direttore U.O. per conferimento di funzioni di particolare rilevanza, ex Art. 15 septies, DL 229/99. • Principali mansioni e responsabilità Direttore ) U.O. di Onco-Ematologia Pediatrica • Date Dal 2003 al 6.01.2008 • Nome e indirizzo del datore di lavoro ”Ospedale dei Bambini” G. Di Cristina di Palermo, Azienda di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione “Ospedale Civico e Benfratelli, G. Di Cristina e Maurizio Ascoli” di Palermo. • Tipo di impiego Direttore U.O. in qualità di vincitore di concorso pubblico per titoli ed esami. • Principali mansioni e responsabilità Direttore U.O. di Onco-Ematologia Pediatrica • Data 7.01.2008 • Nome e indirizzo del datore di lavoro Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer, Firenze 4 • Tipo di impiego Direttore U.O. e Dipartimento per conferimento di funzioni di particolare rilevanza, ex Art. 15 septies, DL 229/99. • Principali mansioni e responsabilità Direttore Dipartimento Oncoematologia Pediatrica e cure domiciliari • Data 01.11.2009 • Nome e indirizzo del datore di lavoro Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer, Firenze • Tipo di impiego Direttore U.O. e Dipartimento in qualità di vincitore di concorso pubblico per titoli ed esami. • Principali mansioni e responsabilità Direttore Dipartimento Oncoematologia Pediatrica ISTRUZIONE E FORMAZIONE Data 1973-1979 • Nome e tipo di istituto: Università degli Studi di Palermo, corso di Laurea in Medicina e Chirurgia • Qualifica conseguita: Laurea in Medicina e Chirurgia conseguita con votazione di 110/110 e lode • Data 1980 • Nome e tipo di istituto: “Educational Committee for Foreign Medical Graduates, U.S.A.” (E.C.F.M.G.), • Qualifica conseguita: Diploma di abilitazione, full-examination (Certificato No.323-461-4). • Data 1984 • Nome e tipo di istituto: Università degli Studi di Pavia, corso di Specializzazione in Pediatria • Qualifica conseguita: Specializzazione in Clinica Pediatrica, votazione 50/50 e lode • Data 1987 • Nome e tipo di istituto: Università degli Studi di Pavia, corso di Specializzazione in Ematologia Clinica e di Laboratorio • Qualifica conseguita: Specializzazione in Ematologia Clinica e di Laboratorio, votazione 50/50 e lode • Data 24.1.2005 – 5.10.2005 • Nome e tipo di istituto: Centro per la Formazione Permanente e l'Aggiornamento del Personale del Servizio Sanitario (CEFPAS) • Qualifica conseguita Corso di formazione manageriale per Direttore di Struttura complessa (ex D.L. 502/92 e 229/99), No. Registrazione 01751 TITOLI ACCADEMICI • Data 1999-2002 Professore a contratto di Pediatria presso la Scuola di Specializzazione in Pediatria, Università degli Studi di Pavia PRIMA LINGUA Italiano ALTRE LINGUE Inglese • Capacità di lettura: Ottimo • Capacità di scrittura: Ottimo • Capacità di espressione orale: Ottimo STAGES • Medizinische Hochschule, Kinderklinik, University, Hannover, Germany - Centro coordinatore del gruppo oncologico pediatrico tedesco "BFM Study Group": dal 1 al 30 luglio, 1990. • St.Jude Children Research Hospital, Memphis, Tennessee (USA): dal 8 settembre al 5 ottobre 1991, dal 20 al 29 marzo 1992, dal 8 marzo al 2 aprile 1993, dal 7 marzo al 1 aprile 1994, dal 14 luglio al 4 agosto 1995. ATTIVITÀ EDITORIALE • Guest Editor del Volume 6, Numero 3, del 1989 della rivista “Pediatric Hematology and Oncology”, contenente gli atti del “International workshop on Familial Hemophagocytic Lymphohistiocytosis” tenuto a Pavia 24-26 Novembre 1988. • Membro dell’Editorial Board della rivista “Medical and Pediatric Oncology“ (2000-2003). • Membro dell’Editorial Board della rivista “Pediatric Blood and Cancer” (2004 -) • Membro dell’Editorial Board della rivista “Haematologica” (2008 -) • Editor in Chief della rivista “Pediatric Reports” (http://www.pagepress.org/journals/index.php/pr/index). 5 CARICHE RICOPERTE: ASSOCIAZIONE ITALIANA DI EMATOLOGIA ED ONCOLOGIA PEDIATRICA (AIEOP): HISTIOCYTE SOCIETY • Membro del Comitato Scientifico Leucemia Linfoblastica (1988 - ). • Responsabile del Comitato Pubblicazioni AIEOP-Leucemia Linfoblastica (1998 - ). • Coordinatore del CSS Istiocitosi (2000 - ). • Co-responsabile clinico del protocollo AIEOP-BFM-LLA2000 (2000 - ) • Membro del Consiglio Direttivo (2000 - 2002). • Presidente (2006 - 2008). • Membro del Comitato Scientifico (1989-1994) • Membro dell’ Executive Board (1990-1994) • Membro dell’ Education Committee (1999 - 2006) • Chairman dell’ Education Committee (2000 - 2006) • Chairman dell’ “Adult Study Group” (1999 - 2010) CAPACITÀ E COMPETENZE PERSONALI INTERNATIONAL BERLINFRANKFURT- MÜNCHEN STUDY GROUP (I-BFM-SG) • Membro del “Educational, Toxicity and Late effects” (1989-1993) • Membro del Board dell’ “European Working Group for Myelodysplasia in Childhood (EWOG-MDS) (1992 - 1996) • Membro del Comitato “Front line therapy committee” (1993 - 2000) • Membro del Comitato “Strategy committee” (2006-2010) CAPACITÀ E COMPETENZE RELAZIONALI Attività clinica quotidiana di equipe Partecipazione a gruppi di lavoro (protocolli cooperativi) nazionali e internazionali CAPACITÀ E COMPETENZE ORGANIZZATIVE Buona capacità di elaborare (e pubblicare) progetti scientifici, perseguirne gli obiettivi e coordinarne le forze di lavoro (es. coordinatore nazionale ed internazionale di protocolli di diagnosi, cura e ricerca nell’ambito della leucemia linfoblastica acuta infantile, delle istiocitosi infantili e dell’adulto). Buona confidenza con gli aspetti organizzativi e amministrativi dell’attività clinica. PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE AL 05.09.2011 Results found: 355 Sum of the Times Cited : 7979 Cites/author: 1987.64 Cites/paper: 22.48 Average Citations per Item: 22.48 h-index : 45 La recente pubblicazione di una lista di merito dei "ricercatori italiani nel mondo", ha individuato i "Top Italian Scientists" (TIS) in tutte le discipline scientifiche (http://www.topitalianscientists.org/Top_italian_scientists_VIAAcademy.aspx). \Per rientrare in questo elenco di eccellenza, elaborato dalla Via-Academy, è necessario che un ricercatore abbia un indice di Hirsch (h-index) superiore a 30. Il Dr. Aricò è classificato al 75° posto tra gli scienziati italiani di ogni disciplina. Inoltre una ricerca condotta e pubblicata nel marzo 2012 dalla Società Italiana di Pediatria (SIP) sugli autori pediatri con maggiore produttività scientifica classifica il Dr. Aricò come il 13° autore in Italia. Si autorizza il trattamento dei dati personali ai sensi della L. 675/96 e D.L. 196/03 Pavia 10 gennaio 2015 6 CURRICULUMVITAE Nome Data di nascita Azzari Chiara 28.02.1958 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Professore Associato di Pediatria Università di Firenze Numero telefonico dell’ufficio 055.5662460 Fax dell’ufficio E-mail istituzionale 055/4221012 [email protected] Direttore Clinica Pediatrica II Direttore Immunologia Pediatrica TITOLI DI STUDIO E PROFESSIONALI ED ESPERIENZE LAVORATIVE Titolo di studio Laurea in Medicina e Chirurgia (Firenze, 1984) con il massimo dei voti e lode (110 e lode) Altri titoli di studio e professionali Specializzazioni • in Pediatria (Firenze, 17/07/92) con il massimo dei voti e lode (70 e lode) • in Allergologia ed Immunologia Clinica (Firenze, 25/10/2000) con il massimo dei voti e lode (70 e lode) Dottorato di ricerca in Scienze mediche dell’età evolutiva, curriculum immunologia (sede a Pavia,1989) Visiting researcher/physician • 1986-1987 Asthma and Allergy Center, Seattle, WA, USA • Dept. of Allergy and Infectious Disease, University of Washington, WA, USA • Fred Hutchinson Cancer Research Center, Seattle, WA, USA • 1990 Padiatrische Hamatologie und Onkologie, Medizinische Hochschule, Hannover, Germany Esperienze professionali (incarichi ricoperti) ATTIVITA’ LAVORATIVA Tecnico laureato presso Dipartimento di Pediatria dell’Università di Firenze (1990-1994) Ricercatore universitario presso stesso Dipartimento dal 1994 al 2002 Professore associato di Pediatria presso stesso Dipartimento dal 2002 ad oggi 7 Direttore della Clinica Pediatrica II dell’Università di Firenze, dal dicembre 2005 ATTIVITA’ DIDATTICA Incarichi di insegnamento: • Lezioni di pediatra ed immunologia pediatrica nel Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia (1994-oggi) • Corso di immunologia (immunodeficienze e malattie autoimmuni) nel corso di Laurea di Biotecnologie (2006oggi) • Scuole di Specializzazione in Pediatria (1994-oggi). Dal 2002 responsabile del corso di Immunologia • Scuola di Specializzazione in Igiene e Sanità Pubblica (2001-oggi) • Scuola di Specializzazione in Allergologia ed immunologia Clinica (dal 2003 a oggi) • Lezioni di Immunologia al Corso Master sulle Vaccinazioni (Università di Firenze) • Lezioni di Immunologia al Corso Master sulle Vaccinazioni (Università di Ferrarra) • Lezioni di Immunologia al Corso Master in Riabilitazione (Università di Firenze) • Responsabile e coordinatore del Master II livello in Immunologia Pediatrica (Università di Firenze) ATTIVITA’ CLINICA, ORGANIZZATIVA E DIRIGENZIALE Dal 1984 ad oggi l’attività clinica è stata svolta presso i seguenti reparti e servizi della Clinica pediatrica III del Dipartimento di Pediatria – Ospedale Pediatrico A.Meyer • servizio di fisiopatologia respiratoria • reparto di Pediatria generale • Servizio di Allergologia • DH di Pediatria generale (in qualità di responsabile) • Servizio di Immunopatologia Clinica (ambulatorio e DH) Responsabile del Servizio di Immunopatologia Clinica (ambulatorio e DH) e Laboratorio di Immunologia dal 1997. Il Servizio è Centro di Riferimento Regionale della Regione Toscana 8 Direttore Clinica Pediatrica II dell’Università di Firenze con delibera del Consiglio di Facoltà dal dicembre 2005. Alla Clinica Pediatrica II afferiscono i seguenti settori: • Immunopatologia Clinica • Laboratorio di Immunologia • Allergologia • Broncopneumologia • Diabetologia Negli anni 2006-2011 sotto la direzione della sottoscritta, la Clinica Pediatrica II ha raggiunto il 100% del raggiungimento degli obiettivi di budget concordati con l’azienda ospedaliero-universitaria A.Meyer. Responsabile della Rete Pediatrica di Pediatria Specialistica, settore Immunologia dal 2003 Capacità linguistiche Lingua inglese: parlato e scritto, livello ottimo corso avanzato presso l’University of Washington, Seattle, USA, con il massimo dei voti (4.0/4.0 = eccellente) Capacità nell’uso di tecnologie Buona Spin-off activity : 1.Inventore del BREVETTO (con co-inventori Massimo Resti e Maria Moriondo) per la diagnosi molecolare di infezioni batteriche invasive direttamente da campione biologico. Brevetto internazionale n. MI2007A001410. Il brevetto è stato acquistato dalla ditta Eurospital (Trieste) ed è stato messo in commercio come kit diagnostico da novembre 2008. 2.Inventore del BREVETTO (con co-inventori Massimo Resti e Maria Moriondo) per la sierotipizzazione di infezioni pneumococciche. Brevetto internazionale n. PCT/EP2010/065733 OC/110431 PCT. Il brevetto è stato acquistato dalla ditta Eurospital (Trieste). 3.Inventore del BREVETTO (con co-inventori Massimo Resti e Giancarlo laMarca) per la diagnosi di ADA da spot di sangue neonatale. Brevetto internazionale n. PCT/EP2010/070517 9 Altro (partecipazione a convegni e seminari, pubblicazioni, collaborazioni a riviste, ecc. ed ogni altra informazione che il dirigente ritiene di dover pubblicare) • ATTIVITA’ SCIENTIFICA • Autore di 367 pubblicazioni [all’estero : 128 in extenso, 44 abstract, 2 capitoli di libri; in Italia 83 in extenso, 99 abstract, 15 capitoli di libri, 5 volumi] . Impact factor totale 527,483. [Impact factor da pubblicazioni in extenso in inglese: 473,922; IF medio: 4,051] • Estensore di linee guida nazionali per le Controindicazioni alle vaccinazioni, con il coordinamento dell’Istituto Superiore di Sanità Estensore in 2 consensus conference • Relatore a oltre 200 congressi nazionali e internazionali, con relazioni in italiano o in inglese • Segretario scientifico di 13 congressi nazionali o internazionali • Membro del comitato di redazione della rivista “Vaccinare oggi” dal 2002 ad oggi • Referee di numerose riviste tra cui: Journal Infectious Disease, Clinical Infectious Disease, Clinical Immunology, Vaccine, GUT • CONVENZIONI, PROGETTI RICERCA NAZIONALI ED INTERNAZIONALI • Responsabile scientifico di progetto di ricerca del Ministero della Salute sul “Miglioramento della diagnosi di malattie batteriche invasive (meningococco, pneumococco, Hi), 2006 • Responsabile scientifico di progetto di ricerca della Regione Toscana per la trasmissione materno-fetale dell’HCV • Responsabile scientifico in numerosi progetti di ricerca dell’Università di Firenze su argomenti immunologica e microbiologici • Coordinatore del Registro Toscano per l’infezione da HCV in Pediatria • Principal investigator in progetto di ricerca del Ministero della Salute sui “Fattori di rischio della trasmissione materno-fetale di HCV” • Collaboratore in progetto di ricerca Telethon su “Diagnosi molecolare nella sindrome da Immunopdisregolazione” • Responsabile scientifico di studio multicentrico italiano sulla diagnosi molecolare di patologie batteriche invasive 10 SOCIETA’ • Membro del consiglio direttivo della SIPPS (Società italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) dal giugno 2008 • Segretario Società Italiana di Allergologia ed Immunologia Pediatrica (SIAIP) [1998-2000] • Membro della • Società Italiana di Pediatria (SIP) • Società Italiana di Allergologia ed Immunologia pediatrica (SIAIP) • Gruppo di Studio per le Immuno-deficienze Primitive (AIEOP) • Membro della Commissione Vaccinazioni nell’ambito della SIAIP • COMMISSIONI MINISTERIALI E REGIONALI • Membro della Commissione Nazionale Vaccini (Ministero della Salute) dal 2007 • Membro della Commissione Ministeriale (Ministero della Salute) e Commissione AIFA per la valutazione degli eventi avversi a vaccinazione dal 2004 • Membro della Commissione Regionale (Regione Toscana) per la valutazione degli eventi avversi a vaccinazione dal 2004 Si autorizza il trattamento dei dati personali ai sensi della L. 675/96 e D.L. 196/03 Firenze 8 gennaio 2015 11 Curriculum Vitae Name: Raffaele Badolato Place and date of birth: Catanzaro, Italy - September 24, 1965 Present address: (work) Clinica Pediatrica, Universita’ di Brescia c/o Spedali Civili 25123, Brescia Italy Telephone: +39 0303995717 Fax: +39 030303388099 e-mail: [email protected] EDUCATION and ACADEMIC ACHIEVEMENTS 2008 Master for Clinical Management (IREF), SDA Bocconi University, Milan, Italy 2006-today Associate Professor of Pediatrics, Faculty of Medicine, University of Brescia (Italy) 2000-2006 Assistant Professor of Pediatrics, Faculty of Medicine, University of Brescia Assistant Professor of "Pediatric Immunology", Faculty of Medicine, University of Brescia Assistant Professor of "Physiopathology of immune response", Specialization in Paediatrics, University of Brescia 1998-2000 Assistant Professor of Clinical Pathology, School for Biomedical Technicians 1997-2000 Attending physician, Division of Pediatrics, Spedali Civili, Brescia, Italy. 1995-99 Ph.D. fellowship in "Cellular and Molecular Diagnosis and Treatment", University of Udine, Italy. 1993-94 Research Associate, National Cancer Institute (NCI-FCRDC), Frederick, MD, USA Laboratory of Molecular Immunoregulation, Dr. J. J. Oppenheim 1992.93 Special Volunteer, National Cancer Institute (NCI-FCRDC), Frederick, MD, USA, Laboratory of Molecular Immunoregulation, Biological Response Modifiers Program (Supervisor Dr. D. J. Kelvin) 1992 Specialization in Pediatrics Magna cum laude, University "Federico II", Naples, Italy 1989 M.D., Magna cum laude, University "Federico II", Naples, Italy. Certificate of the Italian Board of Physicians and Surgeons. 1983-89 Student at the Faculty of Medicine of the University "Federico II", Naples, Italy Membership to Societies Society of Leukocyte Biology, since 2008 European Society for Immunodeficiencies (ESID), since 2008 Henry Kunkel Society, since 2009 Italian Society of Pediatrics, since 2000 Italian Society of Immmunology (SIICA), since 2003, Board member Italian Society of Pediatric research, since 2011, Board member Grants and Awards 2011 eRare: European grant agency PRIN: grant from the Italian Ministry of Research 2010 Journal of Translational Medicine Bedside to Bench Award. Telethon grant: Understanding the WHIM syndrome : new roles for CXCR4 activation. 2009 Fondazione Cariplo “Ricerca Scientifica in ambito biomedico”The Role and mechanism of function of CXCR4 in the adaptive response related pathology of WHIM syndrome patients” 2008 FP7 European Community Grant: HLH-Cure 2007 PRIN 2007: grant from the Italian Ministry of Research 2007 Telethon grants: “From Foxp3 mutation to IPEX: genotype, phenotype, pathogenetic mechanisms and therapeutic options” (GGP04285) and Understanding the WHIM syndrome : new roles for CXCR4 activation. 2005 PRIN 2005: grant from the Italian Ministry of Research 2004 Telethon grant GGP04285 “From Foxp3 mutation to IPEX: genotype, phenotype, pathogenetic mechanisms and therapeutic options” 2003 Ministry of Health grant “Characterization of immune response in Crohn disease: NOD2 genotype correlation with clinical phenotype 1996 Fellowship from Telethon Committee for the study of genetic diseases 1992 Fellowship from Italian Association for Cancer Research (AIRC) 12 Raffaele Badolato serves since 2007 Editorial Board member for The Journal of Leukocyte Biology, and of Open Immunology Journal since 2009. Raffaele Badolato serves as Reviewer for several biomedical and immunology Journals, including Journal of Clinical Investigation, Blood, Journal of Immunology, Journal of Leukocyte Biology, Clinical Experimental Immunology, Rheumatology, Clinical Immunoloy, Cytokine, Pediatric Infectious Disease Journal. Publications Selected papers are: 1. Badolato, R., Wang, J. M., Murphy, W. J., Lloyd, A. R., Michiel, D. F., Baussermann, L. L., Kelvin, D. D., and Oppenheim, J. J. (1994). Serum amyloid A is a chemoattractant: induction of migration, adhesion and tissue infiltration of monocytes and polymorphonuclear leukocytes J. Exp. Med. 180:203-209 2. Musso, T., Badolato, R., Longo, D. L., Gusella, L., and Varesio, L. (1995). Leukemia inhibitory factor induces IL-8 and MCAF in human monocytes: differential regulation by IFN-gamma Blood 86:1961-1967. 3. Xu, L. L., Badolato, R., Murphy, W. J., Longo, D. L., Anver, M., Hale, S., Oppenheim, J. J., and Wang, J. M. (1995). A novel biological function of serum amyloid A: induction of T lymphocyte migration and adhesion. J. Immunol. 155:1184-1190. 4. Badolato, R., Johnston, J. A., Wang, J. M., McVicar, D., Xu, L. L., Oppenheim, J. J., and Kelvin, D. J. (1995). Serum amyloid A induces calcium mobilization and chemotaxis of uman monocytes by activating a pertussis toxin-sensitive pathway. J. Immunol. 155:4004-4010. 5. Carrera, L., Gazzinelli, R. T., Badolato, R., Hieny, S., Müller, W., Kühn, R., and Sacks, D. L. (1996) Leishmania promastigotes selectively inhibits interleukin 12 induction in bone marrowderived macrophages from susceptible and resistent mice. J. Exp. Med. 183:515-526. 6. Badolato, R., and Oppenheim, J. J (1996). Role of cytokines, acute phase proteins, and chemokines in the progression of rheumatoid arthritis. Sem. Arth.& Reum. 26: 526-538. 7. Badolato, R., Negro Ponzi, A., Millesimo, M., Notarangelo, L.D., and Musso,T. (1997). IL-15 induces IL-8 and MCP-1 production in human monocytes. Blood 90: 2804-2809. 8. Kitazawa, H., Muegge, K., Badolato, R., Wang, J.M., Fogler, W.E., Ferris, D.K., Lee, C.K., Candeias, S., Smith, M.R., Oppenheim, J.J., and Durum, S.K. (1997). IL-7 activates a4b1 integrin in murine thymocytes. J. Immunol. 159: 2259-2264. 9. Candotti, F., Oakes, S.C., Giliani, S., Johnston, J.A., Schumacher, R.F., Badolato, R., Notarangelo, L.D., Bozzi, F., Strina, D., Vezzoni, P., Blaese, R. M., O’Shea, J.J., and Villa, A (1997). Structural and functional basis for Jak-3 deficient severe combined immunodeficiency. Blood 90: 3996-4003. 10.Musso, T., Calosso, L., Zucca, M., Millesimo, M., Puliti, M., Bulfone-Paus, S., Merlino, C., Savoia, D., Cavallo, R., Negro Ponzi, A., and Badolato R. (1998). IL-15 activates pro-inflammatory and anti-microbial functions in polymorphonuclear cells (PMN). Infect. & Immun. 66 (6):2640:2647. 11.Badolato, R., Sozzani, S., Malacarne, F., Bresciani, S., Fiorini, M., Borsatti, A., Albertini, A., Mantovani, A., Ugazio, A.G., and Notarangelo, L.D. (1998). Monocytes from Wiskott-Aldrich patients display reduced chemotaxis and lack of cell-polarization in response to MCP-1 and fMLP. J. Immunol. 161: 1026-1033. 12. Facchetti, F., Vermi, W., Fiorentini, S., Chilosi, M., Caruso, A., Duse, M., Notarangelo, L.D., and Badolato, R. ( 1999). Expression of inducible nitric oxide synthase in human granulomas and histiocytic reactions. Am. J. Pathol. 154(1):145-152. 13. Badolato R., Wang J.M., Stornello S.L., Negro Ponzi A., Duse M., Musso T. (2000). Serum Amyloid A is an activator of PMN antimicrobial functions: induction of degranulation, phagocytosis and enhancement of anti-Candida activity. 13 J. Leuk. Biol. 67: 381-386. 14. Ferrari, S, Giliani, S., Insalaco A., Al-Ghonaium A, Soresina AR, Loubser M, Avanzini MA, Marconi M, Badolato R, Levy Y, Catalan N, Durandy A, Tbakhi A, Notarangelo, L. D., and Plebani, A. Mutations of CD40 gene cause a novel autosomal recessive form of hyper IgM (HIGM3). (2001) Proc Natl Acad Sci U S A . 98:12614-12619. 15. Allavena P, Badolato R, Facchetti F, Vermi W, Paganin C, Luini W, Giliani S, Mazza C, Bolzern U, Chiesa I, Notarangelo LD, Mantovani A, and Sozzani S. Monocytes from Wiskott-Aldrich Patients Differentiate in Functional Mature Dendritic Cells (2001). Eur J Immunol 31:3413-3421. 16. Fiorini M, Vermi W, Facchetti F, Moratto D, Alessandri G, Notarangelo L, Caruso A, Grigolato P, Ugazio AG, Notarangelo LD, and Badolato R. Defective migration of monocyte-derived dendritic cells in LAD-1 immunodeficiency. (2002) J Leuk Biol 72:650-656. 17. Badolato R., Notarangelo LD, Plebani A, Roos D. 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J Allergy Clin Immunol. 2013 Feb;131(2):594-597 Si autorizza il trattamento dei dati personali ai sensi della L. 675/96 e D.L. 196/03 Brescia 8 gennaio 2015 15 Curriculum Vitae Europass Informazioni personali Nome(i) / Cognome(i) Donatella Capalbo Indirizzo(i) Telefono(i) 0817464340 : Fax E-mail Cittadinanza Luogo e Data di nascita Sesso [email protected] Italiana Napoli, 5 Giugno 1976 F Esperienza professionale Dal 2007 a tuttoggi Lavoro o posizione ricoperti Principali attività e responsabilità Nome e indirizzo del datore di lavoro Consulenza libero professionale presso Unità di Endocrinologia Pediatrica Attività clinica e di ricerca Università di Napoli “Federico II” Tipo di attività o settore 2011 Lavoro o posizione ricoperti Principali attività e responsabilità Nome e indirizzo del datore di lavoro Clinical research Fellow Attività clinica e di ricerca Università di Cambridge, UK Tipo di attività o settore Istruzione e formazione 2009 Titolo della qualifica rilasciata Dottore di Ricerca in Scienze Pediatriche, Sviluppo e Accrescimento dell’uomo” Principali tematiche/competenze professionali possedute Nome e tipo d'organizzazione erogatrice dell'istruzione e formazione Università di Napoli “Federico II” Livello nella classificazione nazionale o internazionale 16 2006 Titolo della qualifica rilasciata Specialista in Pediatria Principali tematiche/competenze professionali possedute Nome e tipo d'organizzazione erogatrice dell'istruzione e formazione Università di Napoli “Federico II” Livello nella classificazione nazionale o internazionale 2006 Titolo della qualifica rilasciata Stage presso l’Unità di Endocrinologia Pediatrica del St Bartholomew’s Hospital di Londra, UK Principali tematiche/competenze professionali possedute Nome e tipo d'organizzazione erogatrice dell'istruzione e formazione St Bartholomew’s Hospital di Londra, UK Livello nella classificazione nazionale o internazionale 2000 Titolo della qualifica rilasciata Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Principali tematiche/competenze professionali possedute Nome e tipo d'organizzazione erogatrice dell'istruzione e formazione Università di Napoli “Federico II” Livello nella classificazione nazionale o internazionale Capacità e competenze personali Madrelingua(e) Italiano INGLESE • Capacità di lettura • Capacità di scrittura • Capacità di espressione orale Capacità e competenze sociali Capacità e competenze tecniche Capacità e competenze informatiche BUONA BUONA BUONA Capacità di relazionarsi in ambiti multidisciplinari Conoscenza delle principali tecniche di tecniche di biologia cellulare e molecolare; Capacità di management clinico di pazienti pediatrici Le competenze cliniche e laboratoristiche sono state acquisite prevalentemente durante i periodi di stage presso il St Bartholomew’s Hospital di Londra nonché nell’anno trascorso presso Università di Cambridge, UK 17 Patente Patente di tipo B Ulteriori Informazioni Segue bibliografia Si autorizza il trattamento dei dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n di protezione dei dati personali (facoltativo)". Napoli 12 Gennaio 2015 Bibliografia 1. Marra AM, Improda N, Capalbo D, Salzano A, Arcopinto M, De Paulis A, Alessio M, Lenzi A, Isidori AM, Cittadini A, Salerno M Cardiovascular abnormalities and impaired exercise performance in adolescents with Congenital Adrenal Hyperplasia. J Clin Endocrinol Metab. 2014 Nov 18:jc20141805. 2. Improda N, Capalbo D, Cirillo E, Cerbone M, Esposito A, Pignata C, Salerno M. Cutaneous vasculitis in patients with autoimmune polyendocrine syndrome type 1: report of a case and brief review of the literature. BMC Pediatr. 2014 Nov 1;14:272. doi: 10.1186/1471-2431-14-272. 3. Cerbone M, Capalbo D, Wasniewska M, Mattace Raso G, Alfano S, Meli R, De Luca F, Salerno M. Cardiovascular risk factors in children with long-standing untreated idiopathic subclinical hypothyroidism. J Clin Endocrinol Metab. 2014 Aug;99(8):2697-703. doi: 10.1210/jc.2014-1761. 4. 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Mazza C, Buzi F, Ortolani F, Vitali A, Notarangelo LD, Weber G, Bacchetta R, Soresina A, Lougaris V, Greggio NA, Taddio A, Pasic S, de Vroede M, Pac M, Kilic SS, Ozden S, Rusconi R, Martino S, Capalbo D, Salerno M, Pignata C, Radetti G, Maggiore G, Plebani A, Notarangelo LD, Badolato R. Clinical heterogeneity and diagnostic delay of autoimmune polyendocrinopathy-candidiasis-ectodermal dystrophy syndrome. Clin Immunol. 2011 Apr;139(1):6-11. doi: 10.1016/j.clim.2010.12.021. 18. Cerbone M, Bravaccio C, Capalbo D, Polizzi M, Wasniewska M, Cioffi D, Improda N, Valenzise M, Bruzzese D, De Luca F, Salerno M. 19 Linear growth and intellectual outcome in children with long-term idiopathic subclinical hypothyroidism. Eur J Endocrinol. 2011 Apr;164(4):591-7. doi: 10.1530/EJE-10-0979. Epub 2011 Feb 3. 19. Oliviero U, Cittadini A, Bosso G, Cerbone M, Valvano A, Capalbo D, Apuzzi V, Calabrese F, Lettiero T, Salerno M. 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PRIMA LINGUA ITALIANA ALTRE LINGUE • Capacità di lettura • Capacità di scrittura • Capacità di espressione orale INGLESE ECCELLENTE ECCELLENTE ECCELLENTE CAPACITÀ E COMPETENZE Direzione di gruppi multisciplinari con competenze clinico diagnostiche e di conduzione di gruppi di ricerca CAPACITÀ E COMPETENZE Organizzazione e conduzione di attività di ricerca e attività didattica. CAPACITÀ E COMPETENZE tecniche di biologia cellulare e molecolare applicate all’immunologia, uso del computer. RELAZIONALI ORGANIZZATIVE . TECNICHE ALTRE CAPACITÀ E COMPETENZE Competenze non precedentemente indicate. Bibliografia Recente 1. Rosado MM, Diamanti AP, Capolunghi F, Carsetti R. B cell modulation strategies in autoimmunity: the SLE example. Curr Pharm Des. 2011;17(29):3155-65. Review. 2. Di Sabatino A, Carsetti R, Corazza GR. Post-splenectomy and hyposplenic states. Lancet. 2011 Jul 2;378(9785):86-97. Epub 2011 Apr 5. Review. 3. Rosado MM, Scarsella M, Pandolfi E, Cascioli S, Giorda E, Chionne P, Madonne E, Gesualdo F, Romano M, Ausiello CM, Rapicetta M, Zanetti AR, Tozzi A, Carsetti R.Switched memory B cells maintain specific memory independently of serum antibodies: the hepatitis B example. Eur J Immunol. 23 2011 Jun;41(6):1800-8. doi: 10.1002/eji.201041187. Epub 2011 May 25. 4. Aranburu A, Ceccarelli S, Giorda E, Lasorella R, Ballatore G, Carsetti R. TLR ligation triggers somatic hypermutation in transitional B cells inducing the generation of IgM memory B cells. J Immunol. 2010 Dec 15;185(12):7293301. Epub 2010 Nov 15. 5. Diamanti AP, Rosado M, Germano V, Scarsella M, Giorda E, Podestà E, D'Amelio R, Carsetti R, Laganà B. Reversion of resistance to immunosuppressive agents in three patients with psoriatic arthritis by cyclosporine A: modulation of P-glycoprotein function. Clin Immunol. 2011 Jan;138(1):9-13. Epub 2010 Nov 9. 6. Putignani L, Carsetti R, Signore F, Manco M. Additional maternal and nonmaternal factors contribute to microbiota shaping in newborns. Proc Natl Acad Sci U S A. 2010 Oct 19;107(42):E159; author reply E160. Epub 2010 Sep 27. 7. Capolunghi F, Rosado MM, Cascioli S, Girolami E, Bordasco S, Vivarelli M, Ruggiero B, Cortis E, Insalaco A, Fantò N, Gallo G, Nucera E, Loiarro M, Sette C, De Santis R, Carsetti R, Ruggiero V. Pharmacological inhibition of TLR9 activation blocks autoantibody production in human B cells from SLE patients. Rheumatology (Oxford). 2010 Dec;49(12):2281-9. Epub 2010 Aug 25. 8. Di Sabatino A, Rovedatti L, Rosado MM, Carsetti R, Corazza GR, MacDonald TT. Increased expression of mucosal addressin cell adhesion molecule 1 in the duodenum of patients with active celiac disease is associated with depletion of integrin alpha4beta7-positive T cells in blood. Hum Pathol. 2009 May;40(5):699-704. Epub 2009 Jan 20. 9. Throsby M, van den Brink E, Jongeneelen M, Poon LL, Alard P, Cornelissen L, Bakker A, Cox F, van Deventer E, Guan Y, Cinatl J, ter Meulen J, Lasters I, Carsetti R, Peiris M, de Kruif J, Goudsmit J. Heterosubtypic neutralizing monoclonal antibodies cross-protective against H5N1 and H1N1 recovered from human IgM+ memory B cells. PLoS One. 2008;3(12):e3942. Epub 2008 Dec 10. Cipollone D, Carsetti R, Tagliani A, Rosado MM, Borgiani P, Novelli G, D'Amati G, Fumagalli L, Marino B, Businaro R. Folic acid and methionine in the prevention of teratogen-induced congenital defects in mice. Cardiovasc Pathol. 2009 Mar-Apr;18(2):100-9. Epub 2008 Apr 15. 11. Barone F, Bombardieri M, Rosado MM, Morgan PR, Challacombe SJ, De Vita S, Carsetti R, Spencer J, Valesini G, Pitzalis C. CXCL13, CCL21, and CXCL12 expression in salivary glands of patients with Sjogren's syndrome and MALT lymphoma: association with reactive and malignant areas of lymphoid organization. J Immunol. 2008 Apr 1;180(7):5130-40. 12. Di Sabatino A, Rosado MM, Cazzola P, Biancheri P, Tinozzi FP, Laera MR, Cantoro L, Vanoli A, Carsetti R, Corazza GR. Splenic function and IgMmemory B cells in Crohn's disease patients treated with infliximab. Inflamm Bowel Dis. 2008 May;14(5):591-6. 13. Capolunghi F, Cascioli S, Giorda E, Rosado MM, Plebani A, Auriti C, 24 Seganti G, Zuntini R, Ferrari S, Cagliuso M, Quinti I, Carsetti R. CpG drives human transitional B cells to terminal differentiation and production of natural antibodies J Immunol. 2008 Jan 15;180(2):800-8. 14. Diamanti AP, Rosado MM, Carsetti R, Valesini G. B cells in SLE: different biological drugs for different pathogenic mechanisms. Autoimmun Rev. 2007 Dec;7(2):143-8. Epub 2007 Mar 22. Review. 15. Di Sabatino A, Rosado MM, Miele L, Capolunghi F, Cazzola P, Biancheri P, Carsetti R, Gasbarrini G, Corazza GR. Impairment of splenic IgM-memory but not switched-memory B cells in a patient with celiac disease and splenic atrophy. J Allergy Clin Immunol. 2007 Dec;120(6):1461-3. Epub 2007 Sep 24. No abstract available. 16. Loiarro M, Capolunghi F, Fantò N, Gallo G, Campo S, Arseni B, Carsetti R, Carminati P, De Santis R, Ruggiero V, Sette C. Pivotal Advance: Inhibition of MyD88 dimerization and recruitment of IRAK1 and IRAK4 by a novel peptidomimetic compound. J Leukoc Biol. 2007 Oct;82(4):801-10. Epub 2007 Jun 4. PATENTE O PATENTI Patente di guida tipo B ALLEGATI NESSUNO Si autorizza al trattamento dei miei dati personali ai sensi dell’art. 10 della legge 675/1996. Roma, 15 Gennaio 2015 25 FORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome PIERGIUSEPPE DE BERARDINIS Indirizzo Telefono Fax E-mail [email protected] Nazionalità Italiana Data di nascita Roma 4/11/1956 ESPERIENZA LAVORATIVA • 2001 • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego • Principali mansioni e responsabilità • 1990 • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego • Principali mansioni e responsabilità Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) Pubblica I ricercatore Istituto di Biochimica delle Proteine ed Enzimologia di Napoli Direzione di un gruppo di ricerca; Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) Pubblica Ricercatore, Istituto di Biochimica delle Proteine ed Enzimologia di Napoli Attività di ricerca; ISTRUZIONE E FORMAZIONE 1989 • Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione • Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio Università di Londra, UK 26 • Qualifica conseguita PhD, discutendo la tesi :"The role of T cells in type I Diabetes”, esaminatori : Prof. I.Roitt and A. Boylston • Livello nella classificazione nazionale (se pertinente) 1985 • Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione • Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione • Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio • Qualifica conseguita • Livello nella classificazione nazionale (se pertinente) 1981 • Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione • Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione • Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio • Qualifica conseguita • Livello nella classificazione nazionale (se pertinente) CAPACITÀ E COMPETENZE Università “La Sapienza” di Roma Specializzazione in Allergologia e Immunologia Clinica Acquisizione di competenze scientifiche e professionali Specialista in Allergologia e Immunologia Clinica Università “La Sapienza” di Roma Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Acquisizione di competenze scientifiche e professionali Dottore in Medicina e Chirurgia PERSONALI Acquisite nel corso della vita e della carriera ma non necessariamente riconosciute da certificati e diplomi ufficiali. PRIMA LINGUA ITALIANA ALTRE LINGUE INGLESE • Capacità di lettura • Capacità di scrittura • Capacità di espressione orale CAPACITÀ E COMPETENZE RELAZIONALI BUONA BUONA BUONA Capacità di conduzione e coordinamento di gruppi di ricerca con competenze multidisciplinari 27 CAPACITÀ E COMPETENZE ORGANIZZATIVE CAPACITÀ E COMPETENZE TECNICHE Organizzazione e conduzione di attività di ricerca e attività di formazione dottorale e post-dottorale. tecniche di biologia cellulare e molecolare applicate all’immunologia, uso del computer. . CAPACITÀ E COMPETENZE ARTISTICHE Musica, scrittura, disegno ecc. ALTRE CAPACITÀ E COMPETENZE Competenze non precedentemente indicate. - Nel 1985 il Dr. De Berardinis ha vinto una borsa di studio per l’estero della durata di due anni della Fondazione Cenci-Bolognetti che gli ha permesso di recarsi presso il Charing Cross Sunley Research Centre di Londra. Al termine della borsa di studio ha potuto continuare la sua permanenza al Charing Cross Sunley Research Centre usufruendo di un grant della “Wellcome Trust Foundation” e ricoprendo una posizione di “Post Doctoral Research Assistant”. Durante questa permanenza il Dr. De Berardinis si è dedicato a studi di immunologia cellulare. In particolare si è indirizzato allo studio dei meccanismi autoimmunitari coinvolti nella patogenesi del diabete di tipo I e su tale argomento ha svolto un progetto di tesi per PhD che è terminato nel 1989 con l’ottenimento del titolo di PhD. I risultati ottenuti durante lo svolgimento di questo progetto sono stati innovativi e sono stati pubblicati su importanti riviste internazionali. Dal 1990 è ricercatore presso l’Istituto di Biochimica delle Proteine ed Enzimologia del CNR di Napoli dove attualmente dirige il laboratorio di Immunologia. Nel Dicembre 2001 ha assunto la qualifica di “primo ricercatore”. Nel corso di questi anni il Dr De Berardinis ha fornito numerosi contributi scientifici che hanno riguardato : studi su patologie autoimmuni; la scoperta di nuove popolazioni linfocitarie T; studi sul repertorio dei linfociti T coinvolti nel riconoscimenoo di epitopi antigenici e di interesse in patologia umana; lo sviluppo di una nuova metodologia che consente di ricostituire specificità di recettori linfocitari T umani in ibridomi murini.Negli anni più recenti si è dedicato allo sviluppo di veicoli proteici adatti alla somministrazione di antigeni, con particolare riguardo alla capacità di indurre cellule ad attività citotossica antigene –specifica e allo studio delle possibili applicazioni immunoterapeutiche. Il Dr De Berardinis ha svolto attività didattica e formativa, è referee di riviste scientifiche internazionali e ha ottenuto vari finanziamenti nazionali ed internazionali tra cui : - Finanziamento Telethon E395 (1996-1997); Progetto Europeo QLKCT-1999-00064 (1999-2002); - -Progetto FIRB RBNEOIRB9B_002 (2003-2005), Progetto FIRB RBLA033WJX (2005-2010); - - NIH, USA, R21 A1062418 (2004-2005) subcontratto con il “Seattle Biomedical Research Institute”; - -NIH, USA, 106498-35 RGVA (2005-2006) subcontratto con il “Seattle Biomedical Research Institute”; 28 - -NIH, USA, RO1 124 (2007- 2012) subcontratto con il “Seattle Biomedical Research Institute”.. Il Dr De Berardinis ha fatto parte, nel periodo 20858-2014, del Consiglio Direttivo della “Società Italiana di Immunologia, Immunologia Clinica e Allergologia “ (SIICA). La lista delle pubblicazioni include più di 40 lavori pubblicati su riviste di rilevanza internazionale quali Lancet, PNAS , Nature Biotechnology. PATENTE O PATENTI Patente di guida tipo B ALLEGATI NESSUNO Napoli, 15 Gennaio 2015 Si autorizza il trattamento dei dati personali ai sensi della L. 675/96 e D.L. 196/03 29 FORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome SUSANNA ESPOSITO (CF SPSSNN71P45F205V) Indirizzo VIA LUIGI ANELLI 2, 20122 MILANO Telefono Fax 02 55032498 – 335 6561739 02 50320206 [email protected] E-mail Nazionalità Italiana Data di nascita 05/09/1971 ESPERIENZA LAVORATIVA - - Professore Associato di Pediatria (settore scientifico-disciplinare MED/38 – Pediatria Generale e Specialistica) della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano. Direttore della UO Pediatria ad Alta Intensità di Cura, Fondazione IRCCS Ca’ Granda, Ospedale Maggiore Policlinico, Milano. ISTRUZIONE E FORMAZIONE Istruzione preuniversitaria e universitaria • Diploma di maturità classica conseguito nel 1989 (Liceo ginnasio Zaccaria, Milano). • Istruzione universitaria presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano. Laurea in Medicina e Chirurgia Presso l’Università degli Studi di Milano il 27 luglio 1995, con voti 110/110 e lode. Specializzazione In Pediatria (1999), presso la Scuola di Specializzazione in Pediatria III 30 dell’Università degli Studi di Milano. In Malattie Infettive (2006), presso la Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive dell’Università degli Studi di Milano. CAPACITÀ E COMPETENZE PERSONALI Acquisite nel corso della vita e della carriera ma non necessariamente riconosciute da certificati e diplomi ufficiali. Sintesi dei lavori pubblicati L’attività di ricerca si è concretizzata in: 230 articoli su periodici a diffusione dal PubMed, con il nome riportato tra gli autori principali internazionale riportati Impact Factor complessivo 1.216,440 h index 41 273 articoli su periodici a diffusione nazionale 1 volume a diffusione internazionale 4 volumi a diffusione nazionale 9 capitoli su volumi a diffusione internazionale 21 capitoli su volumi a diffusione nazionale 36 articoli di carattere divulgativo - 310 relazioni su invito a congressi di Società Scientifiche - 346 abstracts e comunicazioni selezionati in congressi di Società Scientifiche Ha coordinato il progetto MIUR No. 2005068289_001 intitolato “La vaccinazione antinfluenzale in età pediatrica: copertura vaccinale nei bambini con malattia cronica e in quelli sani ed efficacia del vaccino nel periodo epidemico”. E’ risultata, inoltre, vincitrice del Bando Giovani Ricercatori RF 2007, indetto dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, con un progetto intitolato “Impatto dell’influenza e immunogenicità ed efficacia della vaccinazione influenzale in età pediatrica: valutazione clinica e socioeconomica in ospedale e sul territorio” e del Bando Giovani Ricercatori RF 2009, indetto dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, con un progetto intitolato “Genetic variants and susceptibility to severe and/or recurrent lower respiratory tract infections with wheezing in children ». E’ risultata vincitrice del progetto « Neomero study - Efficacy, pharmacokinetics and safety of meropenem in infants below 90 days of age 31 (inclusive) with clinical or confirmed late-onset sepsis and meningitis » (no. 242146, FP7-HEALTH-2009) e del progetto “ARPEC - Antimicrobial prescribing in children across Europe” (no. A/101039, Second Programme of Community action in the field of Health 2008-2013). Collabora con la Health Protection Agency e con la St George's Hospital Medical School di Londra (UK), con la University of Oxford a Oxford (UK), con l’Erasmus Medical Center di Rotterdam (The Netherlands) e con il Children’s Hospital di Dallas (TX, USA). Coordina un progetto di assistenza e consulenza pediatrica presso l’Ospedale di Kiremba in Burundi (Africa). E’ membro dell’Editorial Board di The Pediatric Infectious Disease Journal e di BMC Infectious Diseases. Esegue attività continuative di revisore per numerose riviste internazionali tra cui Lancet, Thorax e BMJ. Premi di studio post-laurea • Premio “Carlo Imperato”, consegnato dal Presidente della Società Italiana di Pediatria in occasione del 58° Congresso Nazionale della Società Italiana di Pediatria (Montecatini, 28 settembre-2 ottobre 2002). • Young Investigator Award, consegnato dal Chairman del III World Congress of Pediatric Infectious Diseases (Santiago, Chile, November 19-23 2002). • Titolo di “George McCracken Fellowship”, ricevuto al 43rd Interscience Conference on Antimicrobial Agents and Chemotherapy (ICAAC) (Chicago, Illinois, September 14-17 2003). • Young Scientist Grant, consegnato dal Chairman della Options for the Control of Influenza V (Okinawa, Japan, October 7-11 2003). • Premio Amici di Milano – Medaglie d’Oro insigniti della Targa d’Argento del Presidente della Repubblica Italiana e della Targa d’Argento del Presidente della Regione Lombardia, consegnato dal Sindaco di Milano il 24 marzo 2004, come migliore ricercatrice medica. • Premio Soci SIP 2008, quale migliore ricercatrice di pediatria generale e specialistica nell’ambito della Società Italiana di Pediatria, attribuito durante la cerimonia inaugurale del 64° Congresso della Società Italiana di Pediatria il 15 ottobre 2008 a Genova. • Premio Ambasciatore di Milano a livello internazionale consegnato dall’Onorevole Lupi il 23 maggio 2011. PRIMA LINGUA CAPACITÀ E COMPETENZE RELAZIONALI Vivere e lavorare con altre persone, in ambiente multiculturale, occupando posti in cui la comunicazione è importante e in situazioni in cui è essenziale lavorare in squadra (ad es. cultura e ITALIANO Attività • • in organismi internazionali Rappresentante per la sezione pediatrica nello “Share- The IAS educational program on HIV clinical care” (dal 1999 al 2005). In tale veste, ha tenuto un corso su “Management of pediatric HIV infection” il 22 ottobre 1999 a Kuala Lumpur, Malesia. Membro del Consiglio Direttivo della European Society for Paediatric Infectious Diseases (ESPID) (dal 2004 al 2007). 32 • sport), ecc. • Membro del Committee for Training della European Society for Paediatric Infectious Diseases (ESPID) (dal 2007). Membro del Committee for Research della European Society for Paediatric Infectious Diseases (ESPID) (dal 2010). Attività in organismi nazionali * Membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (dal 2002 al 2005). * Membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Pediatria – Sezione Lombarda (dal 2004 al 2007). * Membro della task force sulle vaccinazioni della Società Italiana di Immunologia e Allergologia Pediatrica (dal 2004). * Tesoriere della Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (dal 2005 al 2007). * Membro della Commissione Antibiotici della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Milano (dal 2005). * Membro del Comitato di Prevenzione e Controllo delle Infezioni Ospedaliere della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Milano (dal 2005). * Commissario della Commissione di valutazione della didattica dell’Università degli Studi di Milano (dal 2005). * Commissario della Commissione didattica di Polo (Polo Centrale) dell’Università di Milano (dal 2005 al 2010). * Segretario della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (dal 2007). * Vice-Presidente della Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (dal 2007). * Rappresentante pediatra nel Consiglio Direttivo della Associazione Interdisciplinare per lo Studio delle Malattie Sessualmente Trasmissibili (SIMaST, dal 2011). Attività in società scientifiche * * * * Membro della Società Italiana di Pediatria (dal 1998). Membro della Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (dal 1998). Membro dell’International AIDS Society (dal 1999 al 2005). Membro della European Society for Paediatric Infectious Diseases (dal 2002). * Membro dell’American Society for Microbiology (dal 2003). * Membro della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (dal 2007). * Membro della Associazione Interdisciplinare per lo Studio delle Malattie Sessualmente Trasmissibili (SIMaST, dal 2010). CAPACITÀ E COMPETENZE ORGANIZZATIVE Ad es. coordinamento e amministrazione di persone, Sono state coordinate: 1. ricerche epidemiologiche sul ruolo di virus e batteri nelle principali infezioni 33 progetti, bilanci; sul posto di lavoro, in attività di volontariato (ad es. cultura e sport), a casa, ecc. dell’età pediatrica; 2. sperimentazioni cliniche controllate sugli schemi ottimali per la terapia di alcune malattie infettive pediatriche; 3. sperimentazioni cliniche controllate sulle vaccinazioni nei primi anni di vita; 4. lezioni e corsi di antibioticoterapia; 5. lezioni e corsi di infettivologia pediatrica; 6. proposte di linee-guida sull’approccio diagnostico-terapeutico alle principali malattie infettive dell’età pediatrica; 7. proposte di linee-guida sul nuovo calendario vaccinale e sulle vaccinazioni raccomandate per l’infanzia. Dall’1 settembre 1997 all’11 dicembre 2000 è stata la responsabile del laboratorio di ricerca della Clinica Pediatrica IV dell’Università degli Studi di Milano; dal 12 dicembre 2000 è responsabile del laboratorio di ricerca della Clinica Pediatrica 1 dell’Università degli Studi di Milano. I due laboratori sotto la sua guida nei principali studi multicentrici italiani sono diventati il riferimento per: 1. i dosaggi sierologici e di biologia molecolare per la ricerca di Mycoplasma pneumoniae; 2. l’identificazioni di virus respiratori comuni (virus respiratorio sinciziale, virus influenzali, adenovirus, virus parainfluenzali, rhinovirus) ed emergenti (coronavirus, metapneumovirus, bocavirus); 3. la valutazione della risposta immunitaria umorale e cellulo-mediata ai principali vaccini dell’età pediatrica. Ha organizzato numerosi corsi di formazione e congressi nazionali di infettivologia pediatrica e due corsi internazionali ESPID & SITIP Advances in Paediatric Infectious Diseases. CAPACITÀ E COMPETENZE TECNICHE Con computer, attrezzature specifiche, macchinari, ecc. ALTRE CAPACITÀ E Ottima conoscenza dell’inglese (scritto e parlato). Buona conoscenza dello spagnolo (scritto e parlato). Ottimo utilizzo dei normali programmi informatici Windows. Buona conoscenza dei programmi statistici SAS e SPSS. Buona conoscenza delle metodiche di laboratorio ELISA, delle metodiche per lo studio dell’immunità cellulo-mediata e delle principali metodiche di biologia molecolare. Attività didattica COMPETENZE Competenze non precedentemente indicate. Nell’ambito dell’insegnamento di Pediatria Generale e Specialistica della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano, dall’anno accademico 2000-2001 svolge lezioni e attività tutoriale (esercitazioni, seminari, discussione di casi clinici), facendo parte delle commissioni per gli esami di profitto e guidando gli studenti nell’impostazione e discussione delle tesi di laurea. Dall’anno accademico 2007-2008 è il titolare 34 del corso di insegnamento di Pediatria Generale e Specialistica (settore scientifico-disciplinare MED/38) presso il Polo Centrale – Linea H della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano ed è il presidente della commissione giudicatrice dei relativi esami di profitto. Nell’ambito della Scuola di Specializzazione in Pediatria I della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano, nell’anno accademico 20002001 ha svolto attività tutoriale e nell’anno accademico 2001-2002 è stata Professore a contratto. Dal 2003 svolge attività didattica prima come Ricercatore universitario e poi come Professore associato. Dall’anno accademico 2003-2004 è responsabile dell’insegnamento di Pediatria Generale e Specialistica (settore scientifico-disciplinare MED/38) del Corso integrato di Scienze medico-specialistiche interdisciplinare (durata: 17 ore, pari a CFU 1) nel Corso di Laurea di Ortottista e Assistente di Oftalmologia dell’Università degli Studi di Milano. Ha tenuto lezioni, inoltre, presso la Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano, il Corso di Perfezionamento in “Malattie Infettive Pediatriche Emergenti e Riemergenti” dell’Università di Firenze e ai Corsi Teorico-Pratici di Otorinolaringoiatria Pediatrica organizzati dalla Società Italiana di Infettivologia Pediatrica. Dall’anno accademico 2003-2004 è responsabile del Corso Elettivo “Terapia antibiotica in pediatria” della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano (durata: 40 ore, pari a CFU 1,6). Dall’anno accademico 2006-2007 è responsabile del Corso Elettivo “Emergenze in pediatria” della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano (durata: 40 ore, pari a CFU 1,6). Attività assistenziale Specializzanda presso la Clinica Pediatrica IV dell’Università degli Studi di Milano: dal 1 novembre 1995 al 31 ottobre 1999. Medico interno universitario presso la Clinica Pediatrica IV dell’Università degli Studi di Milano: dal 1 novembre 1999 al 12 marzo 2000. Dirigente medico di 1° livello supplente presso la Clinica Pediatrica IV dell’Azienda Ospedaliera L. Sacco di Milano: dal 13 marzo 2000 al 12 novembre 2000. Dirigente medico di 1° livello incaricato presso la Clinica Pediatrica IV dell’Azienda Ospedaliera L. Sacco di Milano: dal 13 novembre 2000 all’11 dicembre 2000. 35 Dirigente medico di 1° livello incaricato presso la Clinica Pediatrica I degli Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano: dal 12 dicembre 2000 al 31 luglio 2001. Dirigente medico di 1° livello di ruolo presso la Clinica Pediatrica I degli Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano: dal 1 agosto 2001 al 9 dicembre 2002. Responsabile del servizio ambulatoriale di infettivologia e dell’attività di consulenza in infettivologia presso la Clinica Pediatrica I degli Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano: dal 10 dicembre 2002 al 31 gennaio 2005. Ricercatore Universitario di ruolo convenzionato presso la Clinica Pediatrica I della Fondazione IRCCS “Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena”: dal 1 febbraio 2005 al 30 settembre 2005. Professore associato di ruolo convenzionato presso la UOC Pediatria 1 Clinica della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico: dal 1 ottobre 2005 e continua tuttora. Responsabile del servizio ambulatoriale di infettivologia e immunoprofilassi e dell’attività di consulenza in infettivologia presso la UOC Pediatria 1 Clinica della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico: dal 1 febbraio 2005 e continua tuttora. Responsabile del Centro Regionale di Riferimento per l’AIDS pediatrico della Regione Lombardia presso la UOC Pediatria 1 Clinica della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico: dal 1 febbraio 2005 e continua tuttora. Responsabile del Centro per il bambino viaggiatore presso la UOC Pediatria 1 Clinica della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico: dal 1 maggio 2005 e continua tuttora. Vice-direttore della UOC Pediatria 1 Clinica della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico: dal 1 luglio 2006 al 29 novembre 2010. Direttore f.f. della UOC Pediatria 1 Clinica della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico: dal 30 novembre 2011. Responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Infettivologia Pediatrica presso la UOC Pediatria 1 Clinica della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico: dal 19 dicembre 2007 e continua tuttora. PATENTE O PATENTI Patente B (guida di autovetture) Si autorizza il trattamento dei dati personali ai sensi della L. 675/96 e D.L. 196/03 Milano 15 gennaio 2015 36 Dott. MARIO GALGANI CURRICULUM VITAE ET STUDIORUM DATI ANAGRAFICI Cognome e nome: Galgani Mario Data e luogo di nascita: 10 Ottobre 1971, Caserta Stato civile: Coniugato Indirizzo: (abitazione) Via Sant'Adiutore, 15 Gricignano di Aversa (CE) Tel. 081-5037575 Cell. 333-5985980 Istituto di Endocrinologia ed Oncologia Sperimentale "G. Salvatore" Napoli Consiglio Nazionale delle Ricerche Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnoogie Mediche, Università di Napoli “Federico II”, Via S. Pansini 5, 80131, Napoli Tel. 081-7464596 - 081 -7464580 Fax. 081-7464580 e-mail: [email protected] Ruolo attuale: Ricercatore Istituto di Endocrinologia ed Oncologia Sperimentale (IEOS) Consiglio Nazionale delle Ricerche - Napoli CARRIERA SCOLASTICA ED UNIVERSITARIA 1991 Diploma di Maturità Tecnico Industriale, presso l’ITIS “A. Volta” Aversa (CE) 1992-1998 Corso di studi in Scienze Biologiche presso la Facoltà di Scienze. MM. FF. NN dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” 1997 Ammissione quale studente interno presso il laboratorio di Immunologia, Dipartimento di Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano” dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, diretto dal Prof. Serafino Zappacosta, Professore Ordinario di Immunologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia della medesima Università. 17/12/1998 Laurea in Scienze Biologiche con voto 110 e lode, discutendo la tesi sperimentale in immunologia dal titolo: “Effetti Indotti dal Virus dell'Immunodeficienza Acquisita di Tipo 1 sulle Sottopopolazioni di Linfociti T Vergini e della Memoria”. 1999-2000 Tirocinio post-lauream per l’abilitazione professionale presso il Dipartimento di Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano” dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, nel Laboratorio di Immunologia direttodal Prof. Serafino Zappacosta. 2001 Abilitazione all’esercizio della professione 2005 Specializzazione in Patologia Clinica Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Titolo della tesi: “Helicobacter pylori e risposta immunitaria: ruolo dell’isola di patogenicità cag nell’induzione dell’apopotosi in monociti e cellule dendritiche”. Votazione 68/70. 2006-2009 Corso di Dottorato di Ricerca (XXII° ciclo) in Patologia e Fisiopatologia Molecolare, Scuola di Dottorato di Ricerca in Medicina Molecolare; Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare; Docente guida Prof. V.E. Avvedimento. 2012 Ricercatore presso l’Istituto di Endocrinologia ed OncologiaSperimentale(IEOS) CNR – Napoli. ATTIVITA’ DI RICERCA 1997 Ammissione quale studente interno presso il Dipartimento di Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano” dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, diretto dal Prof. Serafino Zappacosta, Professore Ordinario di Immunologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia della medesima Università. Attività di ricerca svolta Effetti Indotti dal Virus dell'Immunodeficienza Acquisita di Tipo 1 sulle Sottopopolazione di Linfociti T Vergini e della Memoria”; lavoro successivamente presentato come tesi di laurea sperimentale in immunologia. 37 2000 Contratto di collaborazione scientifica annuale presso il Dipartimento di Pediatria della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II" 2001 Vincitore concorso per titoli ed esami per l’assegnazione di una borsa di studio presso il Dipartimento di Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare "L. Califano" dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, nell’ambito del progetto “Sottopopolazioni linfocitarie ed adenocarcinomi pancreatici: repertori molecolari ed alterazioni funzionale dei linfociti infiltranti le lesione”, sotto la supervisione del dr. Luigi Racioppi. 2002 Vincitore concorso per titoli ed esami per l’assegnazione di una borsa di studio presso il Dipartimento di Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare "L. Califano" dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, nell’ambito del progetto “Sottopopolazioni linfocitarie ed adenocarcinomi pancreatici: repertori molecolari ed alterazioni funzionale dei linfociti infiltranti le lesioni”, sotto la supervisione del dr. Luigi Racioppi. 2004 Vincitore concorso per titoli ed esami per l’assegnazione di una borsa di studio presso il Dipartimento di Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare "L. Califano" dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, nell’ambito del progetto “Il microambiente dell’adenocarcinoma pancreatico: specificità e ruolo dei linfociti infiltranti le lesioni”, sotto la supervisione del dr. Luigi Racioppi. 2005 Specializzazione in Patologia Clinica Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Attività di ricerca svolta: “Helicobacter pylori e risposta immunitaria: ruolo dell’isola di patogenicità cag nell’induzione dell’apopotosi in monociti e cellule dendritiche”. 2005-2006 Assegnazione di un Contratto di collaborazione Scientifica presso l’Istituto di Endocrinologia ed Oncologia Sperimentale IEOS “G. Salvatore” del CNR diNapoli. 2006 Vincitore come primo classificato del Concorso per il Corso del Dottorato di Ricerca in Patologia e Fisiopatologia Molecolare – Scuola di Dottorato in Medicina Molecolare presso il Dipartimento di Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare "L. Califano". 2009 Completamento ciclo di Dottorato di Ricerca in Patologia e Fisiopatologia Molecolare. 2009 Assegno per attività di Ricerca Scientifica presso l’Istituto di Endocrinologia ed Oncologia Sperimentale IEOS “G. Salvatore” del CNR di Napoli (Durata 12 mesi). Rinnovato nel 2010. 2011 Assegno per attività di Ricerca Scientifica presso l’Istituto di Endocrinologia ed Oncologia Sperimentale IEOS “G. Salvatore” del CNR di Napoli (Durata 36 mesi). 2010 2012 Vincitore del Concorso per Ricercatore III livello Consiglio Nazionale delle Ricerche RIASSUNTO ANALITICO DELL’ATTIVITA’ DI RICERCA A) Effetti indotti dall’HIV sulle sottopopolazioni di linfociti T vergini e della memoria Dal 1998 il Dr. Mario Galgani ha svolto la propria attività scientifica presso il Dipartimento di Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare. nel laboratorio diretto dal Prof. Serafino Zappacosta sotto la supervisione del dr. Luigi Racioppi, ove si è interessato come allievo interno alla problematica dell’effetto del virus dell’immunodeficienza di tipo 1 su linfociti vergini e della memoria, questo modello sperimentale ha consentito di analizzare la complessità dell’interazione HIV-cellula ospite, illustrando gli effetti biologici e biochimici indotti dal virus su cellule naive e su cellule memory. L’approccio utilizzato ha permesso tra l’altro di dimostrare che il virus induce uno stato di energia sui linfociti T naive (CD4+CD45RA+) caratterizzato da un arresto nella risposta proliferativa con effetti proapoptotici sulle celle della memoria (CD4+CD45RO+). Il lavoro sperimentale eseguito è stato oggetto della tesi sperimentale in immunologia del Dr. Galgani. B) Studio dei meccanismi che regolano la risposta dei linfociti T CD4+ sia in condizioni fisiologiche in corso di infezione da proteine dell’HIV Dopo il conseguimento della Laurea in Scienze Biologiche, l’interesse scientifico del Dr. Galgani si è concentrato sullo studio dei meccanismi che regolano la risposta T. In questo ambito l’attività di ricerca ha avuto come oggetto il ruolo svolto della fosfatasi CD45 in seguito all’attivazione dei linfociti T. CD45 è una tirosina fosfatasi che regola la funzione di Lck una tirosina chinasi coinvolta nei segnali precoci di attivazione del TCR. Nello specifico abbiamo riscontrato che in linfociti non attivati una piccola frazione di questa fosfatasi e associata al corecettore CD4, l’ingaggio del recettore dei linfociti T da parte di un specifico agonista inibisce la funzione di CD45 senza alterare l’associazione tra CD4 e CD45. In seguito, l’attività scientifica del Dr.Galgani si è concentrata sulla comprensione del ruolo della particella del virus dell’immunodeficienza umana gp120 sui linfociti T CD4+ naive. Questi studi hanno permesso di dimostrare 38 che la presenza della proteina dell’envelope virale gp120 non attiva nei linfociti T CD4+CD45RA+ (naive) la tirosina chinasi LCk ma induce l’attivazione della Proteina chinasi A (PKA) con conseguente accumulo di cAMP che si traduce in uno stato di iporesponsività cellulare. C) Studio dell’attività citotossica NK in disordini clinici caratterizzati da un’incontrollata attivazione di linfociti T e macrofagi. Durante il terzo anno di Specializzazione in Patologia Clinica, il Dr. Galgani ha contribuito alla comprensione dei meccanismi alla base della linfoistocitosi emofagocitica familiare a, un disordine genetico progressivo che colpisce in età pediatrica. In questa patologia è nota una mutazione del gene della perforina, ma non si evidenzia una netta correlazione genotipo-fenotipo. Sono stati studiati due gemelli omozigoti per la mutazione in questione che tuttavia differivano per la manifestazione fenotipica della malattia. È stata riscontrata un secondo tipo di mutazione, e l’attività NK nel paziente sintomatica è fortemente alterato rispetto all’individuo libero da sintomi. D) Studio della funzionalità e plasticità delle Cellule Dendritiche (DC) Il Dr. Galgani si è concentrato, successivamente, sullo studio dei meccanismi biologici e biochimici alla base della risposta fisiopatologia delle DC. In una prima fase, il Dr. Galgani in collaborazione con il Prof. Raffaele Zarrilli del Dipartimento di Igiene e Medicina Preventiva dell’Università di Napoli “Federico II”, ha caratterizzato il ruolo sulle DC del batterio Helicobacter Pylori e di suoi mutanti isogenici con mutazioni in specifici fattori di virulenza. Si è dimostrato che Helicobacter induce apoptosi nei monociti e non nelle DC con un meccanismo indipendente dalla presenza dei fattori VacA e CagA, inoltre le DC esposte in vitro ad Helicobacter producono citochine proinfiammatorie con un meccanismo simile. Questi dati permettono di ipotizzare che questi fenomeni siano alla base di un meccanismo di evasione della risposta immune da parte di Helicobacter Pylori. Inoltre, il Dr .Galgani si è occupato di definire il ruolo del cAMP nella modulazione della plasticità funzionale delle DC. In particolare, si è dimostrato che il cAMP regola, via PKA, la funzionalità delle DC in seguito all’attivazione di queste mediata dai recettori Toll (TLR), attraverso un meccanismo mediato dalle proteine della famiglia Src . Il cAMP regola i segnali precoci mediati da LPS, dissociando l’attivazione di NF-kB, p38, ed ERK dalla stimolazione delle chinasi c-src e Lyn. Inoltre, il Dr. Galgani ha contribuito alla comprensione del ruolo della proteina CAMKIV nella risposta delle DC alla stimolazione con LPS e nella regolazione della sopravvivenza di queste cellule. E) Studio dei meccanismi biologici alla base delle malattie autoimmunitarie Negli ultimi anni l’attività di ricerca del Dr. Galgani si è concentrata sulla studio dei meccanismi cellulari alla base della rottura della tolleranza immunitaria verso il self. Il Galgani è autore di una serie di articoli scientifici che hanno come argomento la possibilità di regolare la risposta immunitaria. Tra questi è autore di una review dove viene analizzato il ruolo delle cellule T regolatorie (Treg) sia nei processi autoimmunitari che nello sviluppo dei tumori. In tale ambito il Dr. Galgani ha pubblicato un lavoro dove è stato dimostrato che la leptina (un’ormone/citochina prodotta dal tessuto adiposo) è in grado di regolare la sopravvivenza dei linfociti T effettori attraverso il pathway molecolare di mTOR/AKT in un modello murino di sclerosi multipla. Infine, il Dr. Galgani è co-autore di una pubblicazione sulla rivista scientifica Immunity, dove vienedimostrato che il pathway di mTOR è coinvolto nella regolazione dell’iporesponsività delle cellule Treg e che la leptina ha un ruolo importante nella regolazione di questo pathway molecolare nelle cellule Treg. PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE 1. Omodei D, Pucino V, Labruna G, Procaccini C, Galgani M, Perna F, Pirozzi D, De Caprio C, Marone G, Fontana L, Contaldo F, Pasanisi F, Matarese G, Sacchetti L. Immune-metabolic profiling of anorexic patients reveals an anti-oxidant and anti-inflammatory phenotype. Metabolism. 2014 Oct 29. pii: S0026-0495(14)00334-5. doi: 10.1016/j.metabol.2014.10.025. 2. Ali TH, Pisanti S, Ciaglia E, Mortarini R, Anichini A, Garofalo C, Tallerico R, Santinami M, Gulletta E, Ietto C, Galgani M, Matarese G, Bifulco M, Ferrone S, Colucci F, Moretta A, Kärre K, Carbone E. Enrichment of CD56(dim)KIR + CD57 + highly cytotoxic NK cells in tumour-infiltrated lymph nodes of melanoma patients. Nat Commun. 2014 Dec 4;5:5639. doi: 10.1038/ncomms6639. 39 3. Guida N, Laudati G, Galgani M, Santopaolo M, Montuori P, Triassi M, Di Renzo G, Canzoniero LM, Formisano L. Histone deacetylase 4 promotes ubiquitin-dependent proteasomal degradation of Sp3 in SH-SY5Y cells treated with di(2-ethylhexyl)phthalate (DEHP), determining neuronal death. Toxicol Appl Pharmacol. 2014 Oct 1;280(1):190-8. doi: 10.1016/j.taap.2014.07.014. 4. Procaccini C, De Rosa V, Galgani M, Carbone F, La Rocca C, Formisano L, Matarese G. Role of adipokines signaling in the modulation of T cells function. Front Immunol. 2013 Oct 18;4:332. doi: 10.3389/fimmu.2013.00332. Review. 5. Galgani M, Nugnes R, Bruzzese D, Perna F, De Rosa V, Procaccini C, Mozzillo E, Cilio CM, Elding Larsson H, Lernmark A, La Cava A, Franzese A, Matarese G. Meta-immunological profiling of children with type 1 diabetes identifies new biomarkers to monitor disease progression. Diabetes. 2013 Jul;62(7):2481-91. doi: 10.2337/db12-1273. 6. Pallante P, Malapelle U, Berlingieri MT, Bellevicine C, Sepe R, Federico A, Rocco D, Galgani M, Chiariotti L, Sanchez-Cespedes M, Fusco A, Troncone G. UbcH10 overexpression in human lung carcinomas and its correlation with EGFR and p53 mutational status. Eur J Cancer. 2013 Mar;49(5):1117-26. doi: 10.1016/j.ejca.2012.09.033. 7. Procaccini C, De Rosa V, Galgani M, Carbone F, Cassano S, Greco D, Qian K, Auvinen P, Calì G, Stallone G, Formisano L, La Cava A, Matarese G. Leptin-induced mTOR activation defines a specific molecular and transcriptional signature controlling CD4+ effector T cell responses. J Immunol. 2012 Sep 15;189(6):2941-53. doi: 10.4049/jimmunol.1200935. 8. Malfitano AM, Laezza C, Galgani M, Matarese G, D'Alessandro A, Gazzerro P, Bifulco M. The CB1 receptor antagonist rimonabant controls cell viability and ascitic tumour growth in mice. Pharmacol Res. 2012 Mar;65(3):365-71 9. Procaccini C, Galgani M°§, De Rosa V, Matarese G. Intracellular metabolic pathways control immune tolerance. Trends Immunol. 2012 Jan;33(1):1-7 10. Procaccini C, Carbone F, Galgani M, La Rocca C, De Rosa V, Cassano S, Matarese G. Obesity and susceptibility to autoimmune diseases. Expert Rev Clin Immunol. 2011;7(3):287-94. 11. Procaccini C, De Rosa V, Galgani M, Abanni L, Calì G, Porcellini A, Carbone F, Fontana S, Horvath TL, La Cava A, Matarese G. An Oscillatory Switch in mTOR Kinase Activity Sets Regulatory T Cell Responsiveness. Immunity. 2010 Dec 14;33(6):929-41. 12. Bertoni A, Giuliano P, Galgani M, Rotoli D, Ulianich L, Adornetto A, Santillo MR, Porcellini A, Avvedimento VE. Early and late events induced by polyq-expanded proteins: identification of a common pathogenic property of polyq-expanded proteins. J Biol Chem. 2010 Nov 28. 13. Galgani M§, Procaccini C, De Rosa V, Carbone F, Chieffi P, La Cava A, Matarese G. Leptin modulates the survival of autoreactive CD4+ T cells through the nutrient/energysensing mammalian target of rapamycin signaling pathway. J Immunol. 2010 Dec 15;185(12):7474-9. 14. Gallo A, Agnese S, Esposito I, Galgani M, Avvedimento VE. Menin stimulates homology-directed DNA repair. FEBS Lett. 2010 Nov 19;584(22):4531-6. 15. Carlucci A, Porpora M, Garbi C, Galgani M, Santoriello M, Mascolo M, di Lorenzo D, Altieri V, Quarto M, Terracciano L, Gottesman ME, Insabato L, Feliciello A. PTPD1 supports receptor stability and mitogenic signaling in bladder cancer cells. J Biol Chem. 2010 Dec 10;285(50):39260-70 16. Galgani M§, Fabozzi I, Perna F, Bruzzese D, Bellofiore B, Calabrese C, Vatrella A, Galati D, Matarese G, Sanduzzi A, Bocchino M. Imbalance of circulating dendritic cell subsets in chronic obstructive pulmonary disease. Clin Immunol. 2010 Oct;137(1):102-10. 17. Cavaliere C, Corvigno S, Galgani M, Limite G, Nardone A, Veneziani BM. Combined inhibitory effect of formestane and herceptin on a subpopulation of CD44+/CD24lowbreast cancer cells. Cancer Sci. 2010 Jul;101(7):1661-9. 18. Fusco R, Galgani M, Procaccini C, Franco R, Pirozzi G, Fucci L, Laccetti P, Matarese G. Cellular and molecular crosstalk between leptin receptor and estrogen receptor- {alpha} in breast cancer: molecular basis for a novel therapeutic setting. Endocr Relat Cancer. 2010 Apr 21;17(2):373-82. 19. Galgani M§, Matarese G Acute inflammation and obesity: IL-17A in the middle of the battle J Leukoc Biol 2010 Jan 87:17-18 20. Galgani M§, Di Giacomo A, Matarese G, La Cava A The Yin and Yang of CD4(+) regulatory T cells in autoimmunity and cancer Curr Med Chem. 2009;16(35):4626-31. 21. Madeo A, Vinciguerra M, Lappano R, Galgani M, Gasperi-Campani A, Maggiolini M, Musti AM. c-Jun activation is required for 4-hydroxytamoxifen-induced cell death in breast cancer cells. Oncogene. 2009 Nov 23. 40 22. Ilario M., Giardino-Torchia ML, Sankar U, Ribar TJ, Galgani M, Vitello L,. Masci AM, Bertani FR, Ciaglia E, Astone D, Maulucci G, Cavallo A, Vitale M, Cimini V, Pastore L, Means AR, Rossi G, Racioppi L. Calmodulin-dependent kinase IV links Toll-like receptor 4 signaling with survival pathway of activated dendritic cell.s Blood 2008 Jan 15;111(2):723-31. 23. de Laurentiis G, Vitiello L, Racioppi L, Perna F, Galgani M, Merola G, Carratù P, Maniscalco M, Marsico S, Sofia M. CD8+ T-cell alveolitis in familial pulmonary alveolar microlithiasis. Eur Resp J 2007 Jul;30(1):165-71 24. Procaccini C, De Rosa V, Galgani M, Abanni L, Matarese G Leptin: role of metabolism in the regulation of inflammation Biomedical Reviews 2006; 17: 53-62 25. Sanduzzi A, Perna F, Galgani M, Bianco A, Mazzarella G. Lung and peripheral blood T lymphocytes IFN-γ production in infliximab-associated pulmonary tubercolosis. Respiratory Medicine Extra 2005 1, 17-19 26. Galgani M§ De Rosa V, De Simone S, Leonardi A, D’Oro U, Napolitani G, Masci AM, Zappacosta S, Racioppi L. Cyclic AMP modulates the functional plasticity of immature Dendritic cells by inhibiting srclike kinases through protein kinase-A-mediated signaling. J Biol Chem. 2004 Jul 30; 279(31):32507-14 27. Galgani M§, Busiello I, Censini S, Zappacosta S, Racioppi L, Zarrilli R. Helicobacter pylori induces apoptosis of human monocytes, but not monocyte-derived dendritic cells: role of the cag pathogenicity island. Infect Immun. 2004 Aug;72(8):4480-5. 28. Busiello R, Adriani M, Locatelli F, Galgani M, Fimiani G, Clementi R, Ursini MV., Racioppi L, Pignata C. Role of A91V mutation in perforin gene in hemophagocytic. Blood, 15 Sep 2004,104, (6), 1909-1910 29. Busiello R, Adriani M., Locatelli F., Galgani M., Fimiani G, Clementi R, Ursini MV., Racioppi L., Pignata C. Atypical features of familial hemophagocytic lymphohistiocytosis. Blood. 2004 Jun 15;103 (12):4610-2. 30. Galgani M§, Masci AM, Cassano S, De Simone S, Gallo A, De Rosa V. Zappacosta S., Racioppi L. HIV-1 gp120 induces anergy in naive T lymphocytes through CD4-indipendent protein kinase-A-mediate signaling. J Leukoc Biol. 2003 Dec;74 (6):1117-24. 31. Lago Paz F, Galgani M, D'Oro U, Matarese G, Masci AM, Zappacosta S, and Racioppi L. Modulation of CD45 tyrosine phosphatase activity by antigen. Eur J Immunol. 2001 Mar;31(3):777-82. Si autorizzaal trattamento dei miei dati personali ai sensi dell’art. 10 della legge 675/1996. Caserta, 19 gennaio 2015 41 FORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail FRANCESCA GRANUCCI Nazionalità Italiana Data di nascita 22-09-1966 Via Palestrina 20, Milano 02 64483553 02 64483552 [email protected] ESPERIENZA LAVORATIVA • 2006 • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego • Principali mansioni e responsabilità • 2001-2006 • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego • Principali mansioni e responsabilità • 1997-2001 • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego • Principali mansioni e responsabilità • 1996-1997 • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego • Principali mansioni e responsabilità • 1991-1995 Università Milano-Bicocca Pubblica Professore Associato Direzione di un gruppo di ricerca; attività didattica Università Milano-Bicocca Pubblica Ricercatore Direzione di un gruppo di ricerca; attività didattica CNR, Centro per lo Studio della Farmacologia Cellulare e Molecolare Pubblica Ricercatore Svolgimento di attività di ricerca; attività didattica Dana Farber Cancer Institute, Boston Associate Researcher Attività di ricerca 42 • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego • Principali mansioni e responsabilità CNR, Centro per lo Studio della Farmacologia Cellulare e Molecolare Pubblica Dottorato di ricerca Attività di ricerca ISTRUZIONE E FORMAZIONE • 1991-1995 • Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione • Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio • Qualifica conseguita • Livello nella classificazione nazionale (se pertinente) • 1985-1990 • Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione • Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio • Qualifica conseguita • Livello nella classificazione nazionale (se pertinente) Dottorato di Ricerca in Farmacologia e Tossicologia Scienze della vita; acquisizione di tecniche di biologia cellulare e molecolare e per la produzione di animali transgenici Dottore di ricerca Laurea in Scienze Biologiche Scienze della vita; acquisizione di tecniche di biologia molecolare Dottore in Scienze Biologiche CAPACITÀ E COMPETENZE PERSONALI Acquisite nel corso della vita e della carriera ma non necessariamente riconosciute da certificati e diplomi ufficiali. PRIMA LINGUA ITALIANA ALTRE LINGUE • Capacità di lettura • Capacità di scrittura • Capacità di espressione orale INGLESE ECCELLENTE ECCELLENTE ECCELLENTE CAPACITÀ E COMPETENZE Nel corso della mia esperienza lavorativa ho appreso la capacità di dirigere e di lavorare in un team di ricerca ed ho potuto apprezzare l’importanza di relazionarsi in maniera positiva con i colleghi, soprattutto in ambienti dove è fondamentale la multidisciplinarietà. Mi trovo a mio agio nel lavoro di squadra che è indispensabile per mettere in comune diverse competenze allo scopo di affrontare e risolvere insieme i problemi derivanti dall’attività di ricerca scientifica. Inoltre avendo costantemente svolto attività didattica dal 1999 ho acquisito disinvoltura nel comunicare anche a platee piuttosto numerose CAPACITÀ E COMPETENZE Coordinamento di persone svolgenti attività di ricerca e attività didattica. RELAZIONALI 43 ORGANIZZATIVE CAPACITÀ E COMPETENZE tecniche di biologia cellulare e molecolare, produzione di animali transgenici, uso dei microarray per le analisi di espressione genica globale, uso del computer. CAPACITÀ E COMPETENZE [ Descrivere tali competenze e indicare dove sono state acquisite. ] TECNICHE . ARTISTICHE Musica, scrittura, disegno ecc. ALTRE CAPACITÀ E COMPETENZE [ Descrivere tali competenze e indicare dove sono state acquisite. ] Competenze non precedentemente indicate. PATENTE O PATENTI Patente di guida tipo B ULTERIORI INFORMAZIONI Pubblicazioni selezionate Granucci F, Zanoni I, Ricciardi-Castagnoli P. Central role of dendritic cells in the regulation and deregulation of immune responses. CMLS 2008 in press. Granucci F and Zanoni I. Role of Toll like receptor-activated dendritic cells in the development of autoimmunity. Frontiers in bioscience 2008 in press. Zanoni I, Granucci F, Foti M, Ricciardi-Castagnoli P. Self-tolerance, dendritic cell (DC)-mediated activation and tissue distribution of natural killer (NK) cells. Immunol Lett. 2007 May 15;110(1):6-17. Granucci F, Zanoni I, Ricciardi-Castagnoli P. Natural killer (NK) cell functions can be strongly boosted by activated dendritic cells (DC). Eur J Immunol. 2006 36(10):2819-20. Raimondi G, Zanoni I, Citterio S, Ricciardi-Castagnoli P, Granucci F. Induction of peripheral T cell tolerance by antigen-presenting B cells. II. Chronic antigen presentation overrules antigen-presenting B cell activation. J Immunol. 2006;176(7):4021-8. Raimondi G, Zanoni I, Citterio S, Ricciardi-Castagnoli P, Granucci F. Induction of peripheral T cell tolerance by antigen-presenting B cells. I. Relevance of antigen presentation persistence. J Immunol. 2006;176(7):401220. Granucci F, Foti M, Ricciardi-Castagnoli P. Dendritic cell biology. Adv Immunol. 2005;88:193-233. Zanoni I, Foti M, Ricciardi-Castagnoli P, Granucci F. TLR-dependent activation stimuli associated with Th1 responses confer NK cell stimulatory capacity to mouse dendritic cells. J Immunol. 2005175(1):286-92. Granucci F, Zanoni I, Pavelka N, Van Dommelen SL, Andoniou CE, Belardelli F, Degli Esposti MA, Ricciardi-Castagnoli P. A contribution of mouse dendritic cell-derived IL-2 for NK cell activation. J Exp Med. 44 2004;200(3):287-95. Granucci F, Zanoni I, Feau S, Capuano G, Ricciardi-Castagnoli P. The regulatory role of dendritic cells in the immune response. Int Arch Allergy Immunol. 2004;134(3):179-85. ALLEGATI NESSUNO Si autorizza il trattamento dei dati personali ai sensi della L. 675/96 e D.L. 196/03 Milano 20 gennaio 2015 45 Antonio Leonardi Professore Associato Confermato Patologia Generale Università di Napoli Federico II Il Prof. Antonio Leonardi si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’ Università di Napoli “Federico II” nel 1991. Dal 1992 al 1995 ha lavorato presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biomediche dell’Università degli studi di Udine, sui meccanismi che regolano la attivazione dei linfociti. Questo lavoro è stato anche oggetto della tesi di Dottorato in Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare che il Prof. Leonardi ha conseguito presso la Università di Napoli “Federico II”. Dal 1995 al 2000 ha lavorato presso il Laboratory of Immunoregulation, National Institute of Allergy and Infectious Diseases, NIH, Bethesda, USA, dove ha proseguito lo studio dei meccanismi che regolano l’attivazione linfocitaria. Nel luglio del 2000 il Dott. Leonardi è risultato vincitore di un posto di ruolo come Ricercatore universitario di Patologia generale (gruppo concorsuale MED/04) e ha continuato i suoi studi sui meccanismi molecolari che regolano l’attivazione di NF-kB e sul ruolo che NF-kB gioca nelle patologie umane, presso il Dipartimento di Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare dell’ Università di Napoli “Federico II”. Questi studi sono tuttora in corso e sono finanziati da diversi grants del MIUR, AIRC, Telethon, PRIN. Nell’agosto del 2006 è risultato idoneo a Professore Associato (gruppo concorsuale MED/04) e in questo ruolo è stato chiamato nel 2010 presso il Dipartimento di Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare dell’Università di Napoli”Federico II”. La sua attività scientifica è dimostrata da numerose pubblicazioni scientifiche su riviste di rilevanza internazionale con un Impact Factor totale di oltre 280, con un indice di Hirsch di 24. ATTIVITA' DIDATTICA. Incarico di Cultore della Materia in Immunologia, delibera del Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Udine del 2-11-1994. Nell’ambito dell’incarico di Cultore della Materia in Immunologia ha svolto lezioni ed esercitazioni nell’insegnamento di Patologia Generale nel ‘Corso Integrato di Patologia generale e Farmacologia’ presso il corso di Diploma Universitario di Fisioterapisti della Riabilitazione, della Facoltà di Medicina dell'Università di Udine, per l’anno accademico 1994/95 Negli Anni Accademici 2000/01, 2001/02 ha ottenuto per supplenza l’insegnamento di Patologia Generale presso il Diploma Universitario in Scienze Infermieristiche della Facolta’ di Medicina e Chirurgia dell’Universita’ “Federico II”, presso il polo periferico ASL Salerno 3 (Vallo della Lucania). Dall’Anno Accademico 2001/02 e’ docente di Patologia Generale presso il Diploma Universitario in Scienze Infermieristiche della Facolta’ di Medicina e Chirurgia dell’Universita’ di Napoli “Federico II”. Dall’Anno Accademico 2001/2002 e’ docente presso il Dottorato Internazionale in Oncologia e Endocrinologia Molecolare dell’ Universita’ di Napoli “Federico II” Dall’Anno Accademico 2000/2001 svolge cicli di lezioni di Immunologia nell’ambito del corso Integrato di Immunologia e Microbiologia del corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Universita’ di Napoli “Federico II”. Nell’Anno Accademico 2002/03 ha ottenuto per supplenza l’insegnamento di Patologia Generale presso il Diploma Universitario in Scienze Infermieristiche della Facolta’ di Medicina e Chirurgia dell’Universita’ di Napoli “Federico II”, presso il polo periferico ASL Napoli 5 (Torre del Greco). Dall’Anno Accademico 2004/2005 e’ docente di Patologia Generale presso la scuola di Specializzazione in Patologia clinica della Facolta’ di Medicina e Chirurgia dell’Universita’ di Napoli “Federico II”. 46 Dall’ Anno Accademico 2005/2006 e’ docente di Patologia Generale presso la scuola di Specializzazione in Endocrinologia e Malattie del Ricambio della Facolta’ di Medicina e Chirurgia dell’Universita’ di Napoli “Federico II”. Dall’ Anno Accademico 2006/2007 e’ docente di Patologia Generale presso il Diploma Universitario di Scienze delle Professioni Sanitarie: Riabilitazione, della Facolta’ di Medicina e Chirurgia dell’Universita’ di Napoli “Federico II”. Dall’ Anno Accademico 2009/10 e’ supplente di Patologia Generale presso la Facolta’ di Scienze MM. FF. NN dell’Universita’ degli Studi del Sannio. Dall’ Anno Accademico 2010/11 e’ docente di Immunologia presso il corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Universita’ degli Studi “Federico II”, presso l’Accademia Aeronautica. Bibliografia Selezionalta 1. The adipokine visfatin induces tissue factor expression in human coronary artery endothelial cells: Another piece in the adipokines puzzle. Cirillo P, Di Palma V, Maresca F, Pacifico F, Ziviello F, Bevilacqua M, Trimarco B, Leonardi A, Chiariello M. Thromb Res. 2012 Jun 21. 2. Tumor necrosis factor (TNF) receptor-associated factor 7 is required for TNFα-induced Jun NH2terminal kinase activation and promotes cell death by regulating polyubiquitination and lysosomal degradation of c-FLIP protein. Scudiero I, Zotti T, Ferravante A, Vessichelli M, Reale C, Masone MC, Leonardi A, Vito P, Stilo R J Biol Chem. 2012 Feb 17;287(8):6053-61. Epub 2012 Jan 3. 3. Protection against Pseudomonas aeruginosa lung infection in mice by recombinant OprFpulsed dendritic cell immunization. Peluso L, de Luca C, Bozza S, Leonardi A, Giovannini G, Lavorgna A, De Rosa G, Mascolo M Ortega De Luna L, Catania MR, Romani L, Rossano F. BMC Microbiol. 2010 Jan 13;10:9. 4. Nuclear factor-{kappa}B contributes to anaplastic thyroid carcinomas through up-regulation of miR146a. Pacifico F, Crescenzi E, Mellone S, Iannetti A, Porrino N, Liguoro D, Moscato F, Grieco M, Formisano S, Leonardi A. J Clin Endocrinol Metab. 2010 Mar;95(3):1421-30. Epub 2010 Jan 8. 5. Role of NF-kappaB in thyroid cancer. Pacifico F, Leonardi A. Mol Cell Endocrinol. 2010 May 28;321(1):29-35. Epub 2009 Oct 30. Review. 6. TNF receptor-associated factor 1 is a positive regulator of the NF-kappaB alternative pathway. Lavorgna A, De Filippi R, Formisano S, Leonardi A. Mol Immunol. 2009 Oct;46(16):3278-82. Epub 2009 Aug 20. 7. NESCA: a new NEMO/IKKgamma and TRAF6 interacting protein. Napolitano G, Mirra S, Monfregola J, Lavorgna A, Leonardi A, Ursini MV. J Cell Physiol. 2009 Aug;220(2):410-7. 8. APE1/Ref-1 interacts with NPM1 within nucleoli and plays a role in the rRNA quality control process. Vascotto C, Fantini D, Romanello M, Cesaratto L, Deganuto M, Leonardi A, Radicella JP, Kelley MR, D'Ambrosio C, Scaloni A, Quadrifoglio F, Tell G. Mol Cell Biol. 2009 Apr;29(7):1834-54. Epub 2009 Feb 2. 9. The adaptor protein CIKS/Act1 is essential for IL-25-mediated allergic airway inflammation. Claudio E, Sønder SU, Saret S, Carvalho G, Ramalingam TR, Wynn TA, Chariot A, Garcia- Perganeda A, Leonardi A, Paun A, Chen A, Ren NY, Wang H, Siebenlist U. J Immunol. 2009 Feb 1;182(3):1617-30. 10. The neutrophil gelatinase-associated lipocalin (NGAL), a NF-kappaB-regulated gene, is a survival factor for thyroid neoplastic cells. Iannetti A, Pacifico F, Acquaviva R, Lavorgna A, Crescenzi E, Vascotto C, Tell G, Salzano AM, Scaloni A, Vuttariello E, Chiappetta G, Formisano S, Leonardi A. Proc Natl Acad Sci U S A. 2008 Sep 16;105(37):14058-63. Epub 2008 Sep 3. 47 11. A20 is a negative regulator of BCL10- and CARMA3-mediated activation of NF-kappaB. Stilo R, Varricchio E, Liguoro D, Leonardi A, Vito P. J Cell Sci. 2008 Apr 15;121(Pt 8):1165-71. Epub 2008 Mar 18. 12. Conformational stability and DNA binding energetics of the rat thyroid transcription factor 1 homeodomain. Del Vecchio P, Carullo P, Barone G, Pagano B, Graziano G, Iannetti A, Acquaviva R, Leonardi A, Formisano S. Proteins. 2008 Feb 15;70(3):748-60. 13. TRAF2 and p38 are involved in B cells CD40-mediated APE/Ref-1 nuclear translocation: a novel pathway in B cell activation. Merluzzi S, D'Orlando O, Leonardi A, Vitale G, Pucillo C. Mol Immunol. 2008 Jan;45(1):76-86. Epub 2007 Jun 27. 14. RbAp48 is a target of nuclear factor-kappaB activity in thyroid cancer. Pacifico F, Paolillo M, Chiappetta G, Crescenzi E, Arena S, Scaloni A, Monaco M, Vascotto C, Tell G, Formisano S, Leonardi A. J Clin Endocrinol Metab. 2007 Apr;92(4):1458-66. Epub 2007 Jan 23. 15 .NF-kappaB in solid tumors. Pacifico F, Leonardi A. Biochem Pharmacol. 2006 Oct 30;72(9):1142-52. Epub 2006 Sep 7. Review. 16. ABIN-1 binds to NEMO/IKKgamma and co-operates with A20 in inhibiting NF-kappaB. Mauro C, Pacifico F, Lavorgna A, Mellone S, Iannetti A, Acquaviva R, Formisano S, Vito P, Leonardi A. J Biol Chem. 2006 Jul 7;281(27):18482-8. Epub 2006 May 9. 17. Novel toll-like receptor 9 agonist induces epidermal growth factor receptor (EGFR) inhibition and synergistic antitumor activity with EGFR inhibitors. Damiano V, Caputo R, Bianco R, D'Armiento FP, Leonardi A, De Placido S, Bianco AR, Agrawal S, Ciardiello F, Tortora G. Clin Cancer Res. 2006 Jan 15;12(2):577-83. 18. Central role of the scaffold protein tumor necrosis factor receptor-associated factor 2 in regulating endoplasmic reticulum stress-induced apoptosis. Mauro C, Crescenzi E, De Mattia R, Pacifico F, Mellone S, Salzano S, de Luca C, D'Adamio L, Palumbo G, Formisano S, Vito P, Leonardi A. J Biol Chem. 2006 Feb 3;281(5):2631-8. Epub 2005 Nov 18. 19. Oncogenic and anti-apoptotic activity of NF-kappa B in human thyroid carcinomas. Pacifico F, Mauro C, Barone C, Crescenzi E, Mellone S, Monaco M, Chiappetta G, Terrazzano G, Liguoro D, Vito P, Consiglio E, Formisano S, Leonardi A. J Biol Chem. 2004 Dec 24;279(52):54610-9. Epub 2004 Oct 8. 20. Physical and functional interaction of CARMA1 and CARMA3 with Ikappa kinase gammaNFkappaB essential modulator. Stilo R, Liguoro D, Di Jeso B, Formisano S, Consiglio E, Leonardi A, Vito P. J Biol Chem. 2004 Aug 13;279(33):34323-31. Epub 2004 Jun 7. Si autorizza il trattamento dei dati personali ai sensi della L. 675/96 e D.L. 196/03 Napoli 20/01/2015 48 FORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail Nazionalità Data di nascita LUCIVERO GIACOMO 3, SALITA PIEDIGROTTA, I-80122 NAPOLI +39 0815665081 +39 0815665080 [email protected] Italiana 04.02.1949 ESPERIENZA LAVORATIVA • Date (da – a) • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego • Principali mansioni e responsabilità Dal 01.11.1990 ad oggi Seconda Università degli Studi di Napoli Alta formazione e ricerca Professore Ordinario di Medicina Interna Docente di Medicina Interna nel Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia e presso le Scuole di Specializzazione in Medicina Interna e Specialità Mediche della Seconda Università degli Studi di Napoli Attività di ricerca nell’ambito della Medicina Interna e dell’Immunologia Clinica Primario della Divisione di Medicina Interna e Immunoallergologia dell’Azienda OspedalieroUniversitaria della Seconda Università degli Studi di Napoli • Date (da – a) • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego • Principali mansioni e responsabilità Da 04.11.1987 al 31.10.1990 Università degli Studi di Bari Alta formazione e ricerca Professore Associato di Medicina Interna Docente di Fisiopatologia Medica nel Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Bari Attività di ricerca nell’ambito della Medicina Interna e Immunologia Clinica Attività assistenziale con compiti di Aiuto presso la I Divisione di Medicina Interna dell’Ospedale Consorziale Universitario “Policlinico” di Bari • Date (da – a) • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego • Principali mansioni e responsabilità Dal febbraio 1975 all’ottobre 1987 Ospedale Consorziale Universitario “Policlinico” di Bari Sanità e ricerca clinica Assistente Ospedaliero (Dirigente Medico di I livello) di Medicina Generale Attività assistenziale in qualità di Dirigente Medico di I livello presso la Divisione di Medicina Interna dell’Istituto di Clinica Medica II dell’Università di Bari Attività di ricerca sperimentale e clinica nell’ambito della Medicina Interna e Immunologia Clinica Attività di Docenza presso le Scuole di Specializzazione di Ematologia Clinica e di Laboratorio e di Allergologia e Immunologia Clinica dell’Università degli Studi di Bari 49 • Date (da – a) • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego • Principali mansioni e responsabilità Dal luglio 1973 al gennaio 1975 Università degli Studi di Bari Alta formazione e ricerca Medico Interno Collaborazione nell’attività assistenziale e nell’attività di ricerca presso la divisione di Medicina Interna e i laboratori di ricerca dell’Istituto di Clinica Medica II dell’Università di Bari. ISTRUZIONE E FORMAZIONE • Date (da – a) • Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione • Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio • Qualifica conseguita • Livello nella classificazione nazionale (se pertinente) Agosto 1995 Università di Utrecht, Olanda, Laboratori di Immunologia Cellulare • Date (da – a) • Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione • Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio • Qualifica conseguita • Livello nella classificazione nazionale (se pertinente) 1987 Università degli Studi di Bari • Date (da – a) • Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione • Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio • Qualifica conseguita • Livello nella classificazione nazionale (se pertinente) Aprile-maggio 1985 Cellular Immunobiology Unit, Comprehensive Cancer Center, University of Alabama in Birmingham, USA Tecnologie di ibridizzazione cellulare T-T. Trasformazione di linee cellulari umane infettate con il virus di Epstein-Barr Visiting Scientist • Date (da – a) • Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione • Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio • Qualifica conseguita • Livello nella classificazione nazionale (se pertinente) 1980 Scuola di Specializzazione in Oncologia dellìUniversità degli Studi di Bari • Date (da – a) • Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione • Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio Principi teorici e tecniche per la produzione, sperimentazione e utilizzazione clinica di anticorpi monoclonali bi-specifici Visiting Scientist Influenza di attivatori policlonale e di linfochine sulla proliferazione e differenziazione di cellule neoplastiche della linea linfoide B Dottore di Ricerca (Ph.D.) in Immunologia Clinica Caratterizzazione immuno-fenotipica delle malattie linfoproliferative della linea linfoide B Specialista in Oncologia 50/50 e lode Gennaio 1978-dicembre 1979 Cellular Immunobiology Unit, Comprehensive Cancer Center, University of Alabama in Birmingham, USA Meccanismi di regolazione della sintesi di differenti classi di immunoglobuline umane. Caratterizzazione fenotipico-funzionali di sottopopolazioni linfocitarie B umane nel soggetto 50 • Qualifica conseguita • Livello nella classificazione nazionale (se pertinente) normale e in patologia Postdoctoral Fellow • Date (da – a) • Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione • Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio • Qualifica conseguita • Livello nella classificazione nazionale (se pertinente) Ottobre –novembre 1977 Divisione di Oncologia Sperimentale dell’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano Approfondimento di competenze teoriche e metodiche di studio nell’ambito dell’Immunologia e Immunoterapia dei Tumori Borsista AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) • Date (da – a) • Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione • Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio • Qualifica conseguita • Livello nella classificazione nazionale (se pertinente) 1976 Scuola di Specializzazione in Ematologia Clinica e di Laboratorio dell’Università degli Studi di Bari Acquisizione di completenze cliniche e di laboratorio nello studio e nella terapia delle malattie ematologiche Specialista in Ematologia Clinica e di Laboratorio 50/50 e lode • Date (da – a) • Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione • Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio • Qualifica conseguita • Livello nella classificazione nazionale (se pertinente) 20.07.1973 Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Bari Competenze teoriche e pratiche in campo medico-chirurgica Laurea in Medicina e Chirurgia 110/110 e lode Si autorizza il trattamento dei dati personali ai sensi della L. 675/96 e D.L. 196/03 Napoli 21/01/2015 51 Prof. Gianni MARONE Ordinario Immunologia Clinica Università di Napoli Federico II Curriculum Vitae INCARICHI ACCADEMICI 1990 - 1992 Professore Ordinario di Immunologia Clinica e Allergologia Facoltà di Medicina e Chirurgia Università di Napoli Federico II Napoli 1992 - Oggi Professore Ordinario di Medicina Interna Facoltà di Medicina e Chirurgia Università di Napoli Federico II Napoli 1996 - 2002 Direttore della Scuola di Specializzazione in Allergologia ed 2008 – Oggi Immunologia Clinica Facoltà di Medicina e Chirurgia Università di Napoli Federico II Napoli 1999 - Oggi Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Fisiopatologia Clinica e Medicina Sperimentale Facoltà di Medicina e Chirurgia Università di Napoli Federico II Napoli 2005 - 2010 Direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerca in Scienze Immunologiche di Base Cliniche (CISI) Università di Napoli Federico II Napoli 2009 - Oggi Direttore del Dipartimento di Medicina Clinica Scienze Cardiovascolari ed Immunologiche Università di Napoli Federico II Napoli CURRICULUM STUDIORUM 1972 Laurea in Medicina e Chirurgia Università di Napoli 1972 - 1973 Internato in Medicina Interna II Facoltà di Medicina e Chirurgia Università di Napoli 1975 - 1979 Assistente Istituto di Medicina Interna II Facoltà di Medicina e Chirurgia Università di Napoli 1976 -1978 Postdoctoral Fellow The Johns Hopkins University 52 School of Medicine Baltimore, Maryland (In: Division of Clinical Immunology) 1978 - 1979 Instructor of Medicine The Johns Hopkins University School of Medicine Baltimore, Maryland (In: Division of Clinical Immunology) 1980 - 1990 Professore Associato di Immunologia Clinica e Allergologia Facoltà di Medicina e Chirurgia Università di Napoli Federico II Napoli 1984 Visiting Associate Professor of Medicine The Johns Hopkins University School of Medicine Baltimore, Maryland (In: Division of Clinical Immunology) ABILITAZIONE E SPECIALIZZAZIONI 1972 Abilitazione Professionale 1975 Specializzazione in Ematologia 1976 Specializzazione in Immunologia Clinica e Allergologia PARTECIPAZIONI A COMITATI SCIENTIFICI 1986 - 1990 Council Member of the Collegium Internationale Allergologicum 1988 - 2006 Member of the Executive Board of the UCB Institute of Allergy 1992 - 1993 Vice-Chairman of the International Committee of the American Academy of Allergy & Immunology 1994 - 1997 Chairman of the International Committee of the American Academy of Allergy & Immunology 1993 - 1998 Secretary of the Allergic Inflammation Committee of the European Academy of Allergy and Clinical Immunology 1994 - 1997 Vice Presidente e Presidente Eletto della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Clinica 1998 - 2002 Presidente della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Clinica 1998 - 2002 Presidente dell’Italian Federation of Immunological Societies 1998 - 2002 Secretary of the Collegium Internationale Allergologicum 2002 - 2008 Membro del Comitato Scientifico del Centro di Eccellenza in Biotecnologia e Biomedicina, Università di Napoli Federico II 2002 - 2006 Vice President of the Collegium Internationale Allergologicum 2006 - 2010 President of the Collegium Internationale Allergologicum 2005 - Membro del Comitato Scientifico della Associazione Immunodeficienze Primitive 2008 - 2011 Membro del Comitato Scientifico del GEAR scarl. SOCIETÀ SCIENTIFICHE 1979 Membro, Società Italiana di Allergologia e Immunologia Clinica 1979 Member, American Academy of Allergy and Clinical Immunology 1979 Member, American Federation of Clinical Research 1980 Member, American Association of Immunologists 1980 Member, The New York Academy of Sciences 1981 Member, European Academy of Allergology and Clinical Immunology 53 1982 Member, Collegium Internationale Allergologicum 1982 Member, Histamine Research Society of North America 1984 Member, European Histamine Research Society 1985 - 1989 Consiglio Direttivo, Società Italiana di Allergologia e Immunologia Clinica 1991 - 1993 International Scientific Board, Pharmacia Allergy Research Foundation 1994 Fellow, American Academy of Allergy and Clinical Immunolog 2000 Honorary Member, International Society on Immunorehabilitation 2002 Honorary Member, Deutsche Gesellschaft für Allergologie und Klinische Immunologie 2002 Membro Onorario della Accademia Tiberina 2006 Membro Onorario dell’UCB Institute of Allergy 2008 Membro Onorario della Società Italiana di Dermatologia Allergologica, Professionale e Ambientale (SIDAPA) 2008 Honorary Fellow, Royal College of Physicians (London) 2009 Membro Onorario della Associazione Italiana Specialisti Allergologi e Immunologi Clinici (AISAI) ESPERIENZE DI RICERCA 1972 - 1975 Studi immunologici e biochimici della sintesi di eritropoietina 1976 - 1979 Post-doctoral fellowship con il Prof. Lawrence M. Lichtenstein APPARTENENZA A COMITATI EDITORIALI 1980 - 1990 Comitato Editoriale, Folia Allergologica et Immunologica Clinica 1986 Comitato Editoriale, Immunologia Clinica e Sperimentale 1988 - 1992 Section Editor, Journal of Immunological Research 1991 Comitato Editoriale, Giornale Italiano di Allergologia ed Immunologia Clinica 1991 Editorial Board, Seminars in Clinical Immunology 1993 Advisory Board, International Journal of Clinical and Laboratory Research 1993 Editorial Board, Journal of Investigational Allergology and Clinical Immunology 1993 Advisory Editor, International Archives of Allergy and Immunology 1993 - 1998 Associate Editor, Fundamental and Clinical Immunology 2003 - 2008 Associate Editor, Clinical & Experimental Allergy AD HOC REVIEWER Journal of Immunology, Immunity, Blood, Journal of Investigative Dermatology, American Review of Respiratory and Critical Care Medicine, Journal of Clinical Investigation, Allergy, International Archives of Allergy and Immunology, Biochemical Pharmacology, Immunopharmacology, Clinical and Experimental Allergy, Journal of Allergy and Clinical Immunology, Trends in Immunolgy, Nature CONSULENZE SCIENTIFICHE 1984 Ministero della Salute 1990 Organizzazione Mondiale della Sanità 1992 - 1999 Direttore, Section of Immunologic Mechanisms of Tissue Damage Scuola Superiore di Immunologia Ruggero Cappellini Dal 1999 Scientific Advisory Board, Section of Clinical Immunology Scuola Superiore di Immunologia Ruggero Ceppellini PREMI SCIENTIFICI 54 1984 Premio Guido Dorso 1988 Premio Angelo Minich 1999 ROC Award 2002 Premio Esculapio 2003 Premio I Grandi della Campania 2004 Premio NumeroUno “Umanità nella Professionalità Medica” 2010 Premio IMID 2010 2010 Premio Nusco 2010 2011 Paul Ehrlich Award 2011 Si autorizza il trattamento dei dati personali ai sensi della L. 675/96 e D.L. 196/03 Napoli 16 gennaio 2015 55 MARTIRE BALDASSARRE Titoli di Studio • Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bari il 22/10/1985 con 110/110 e lode • Abilitazione con pieni voti all’esercizio della professione di Medico- Chirurgo • Specializzazione in Pediatria presso l’Università degli Studi di Bari il 28/10/1989 con 50/50 e lode • Perfezionamento in Neonatologia presso l’Università degli Studi di Bari nell’Anno Accademico 1989/90 • Borsa di Studio dell’Associazione Italiana di Emato-Oncologia Pediatrica (AIEOP) della durata di un anno presso il Dipartimento di OncoEmatologia Pediatrica dell’Università degli Studi di Padova dal 1/04/1990 al 30/09/19990 e presso l’ Unità di OncoEmatologia Pediatrica dell’Università degli Studi di Bari dal 1/10/19990 al31/03/19991 • Ha frequentato il 1° Corso di Perfezionamento in Immunodeficienze Primitive organizzato dalla Società Europea di Immunodeficienze Primitive “ESID Summer School” Portogallo nel Settembre (1418) 1999 • Specializzazione in Ematologia presso l’Università degli Studi di Bari il 30/10/2010 con 68/70 Attività di servizio • Medicina Fiscale presso la Sezione INPS di Andria • Sostituzione di Medicina Generale e Pediatrica presso USL BA/1, USL BA/9 • Guardia Medica presso USL BA/1, USL BA/15 • Assistente Medico di ruolo a tempo pieno presso il Servizio di Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Barletta dal 28/12/1989 al 30/09/1990 • Assistente Medico di ruolo a tempo pieno presso la Divisione di Pediatria dell’Ospedale Civile di Barletta dal 01/10/1990 al 28/02/1993 • Aiuto Corresponsabile presso la Divisione di Pediatria dell’Ospedale Civile di Barletta dal 01/03/1993 al 26/12/1993 • Dirigente Medico di 1° Livello presso l’Unita’di OncoEmatologia e Immunologia Pediatrica della U.O.C. Pediatria “Federico Vecchio” dell’ Azienda Ospedaliera-Universitaria Policlinico di Bari dal 27/12/1993 ad oggi. • Responsabile del Servizio di”Diagnosi e Terapia Malattie Immunologiche” della U.O. di OncoEmatologia e Immunologia Pediatrica “Federico Vecchio” dell’ Azienda OspedalieroUniversitaria Consorziale Policlinico di Bari dall’1/11/200 ad oggi. • Responsabile del Centro Interregionale di Riferimento (CIR) per le Immunodeficienze Primitive della Regione Puglia (Deliberazione della Giunta Regionale 31 luglio 2012, n. 1591 BUR - n. 126 del 2908-2012) Attività didattica • • • Docente di Farmacologia Generale presso la Scuola Infermieri Professionali della ASL BA/1 di Barletta negli anni 1991, 1992, 1993 Docente di Puericultura presso la Scuola Infermieri Professionali del Presidio Ospedaliero “D. Cotugno” della ASL BA/4 nell’anno 1994 Docente di Pediatria per il Corso Biennale di Formazione Specifica in Medicina Generale presso la 1a Clinica Pediatrica dell’ Università degli Studi di Bari - Ospedale Policlinico Consorziale negli anni 1995 e 1996 56 • • • • • • • Docente di Pediatria Preventiva e Sociale per il Diploma Universitario in Ostetricia – Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Bari negli Anni Accademici dal 1998-99 al 200203 Docente per la Didattica integrativa in Ematologia Pediatrica del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Bari – Corso Integrato di Pediatria Generale e Specialistica dall’AA 1993/94 all’AA 2009/10 Docente per la Didattica integrativa in Immunologia Pediatrica per il Corso di Perfezionamento in Ematologia e Immunologia Pediatrica presso l’Università degli Studi di Bari, U.O.C. Pediatria “F.Vecchio” , negli anni accademici dal 1993-94 al 1996-97 Docente per la Didattica integrativa in Immunologia Pediatrica per la Scuola di Specializzazione in Pediatria negli Anni Accademici dal 1994-1995 al 2013-2014, presso la U.O.C. Pediatria “ F. Vecchio” dell’ Università degli Studi di Bari Ospedale Policlinico Consorziale Professore a contratto per il corso di Pediatria Generale e Specialistica del corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell’ Università degli Studi di Bari nell’anno accademico 2008-2009 Docente per la Didattica integrativa in Malattie Infettive per la Scuola di Specializzazione in Pediatria nell’anno accademic0 2013-2014, presso la U.O.C. Pediatria “ F. Vecchio” dell’ Università degli Studi di Bari Ospedale Policlinico Consorziale Docente per la Didattica integrativa in Pediatria per la Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile nell’anno accademic0 2013-2014, presso la U.O.C. Pediatria “ F. Vecchio” dell’ Università degli Studi di Bari Ospedale Policlinico Consorziale Affiliazioni Scientifiche • Componente della Associazione Italiana di Emato-Oncologia Pediatrica (A.I.E.O.P.) • Componente della Società Europea per le Immunodeficienze Primitive • Componente del Comitato Strategico e di Studio – AIEOP delle Immunodeficienze Primitive • Componente del Comitato Strategico e di Studio – AIEOP delle Neutropenie e Insufficienze Midollari • Responsabile Nazionale A.I.E.O.P. del Registro della Malattia Granulomatosa Cronica • Componente della Commissione scientifica di Immunologia della Societa’ Italiana di Immunologia e Allergologia Pediatrica (SIAIP) • Componente del Comitato Scientifico dell’ Associazione Immunodeficienze Primitive A.I.P Attività Scientifica Il dott. Baldassarre Martire svolge attività di ricerca scientifica nel campo delle malattie rare ematologiche e immunologiche pediatriche. Ha partecipato a circa 200 congressi scientifici nazionali e internazionali, molti in qualità di relatore e moderatore ed è autore di oltre 60 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e nazionali. Svolge la propria attività clinico- professionale in particolare nel campo della diagnosi e della cura dei difetti congeniti dell’ immunità, delle malattie immunoematologiche, delle sindromi da insufficienza midollare, delle linfoistiocitosi e delle sindromi preleucemiche con funzioni di coordinamento delle attività clinico-assistenziali Pubblicazioni in extenso 1. D. De Mattia, A. Mautone, T. Lovecchio, D. Pace, B. Martire, D. Fumarola, F. Schettini Valutazione sequenziale immunologica in neonati HIV-positivi. Recent Progr Med 1988;79 (Suppl.12):174-6. 57 2. D. De Mattia, T. Lovecchio, D. Pace, B. Martire, G. Piccinno, O. Li Moli, F. Schettini Infezioni respiratorie ricorrenti dell’infanzia : effetti della timostimolina sul decorso clinico-immunologico. Recent Progr Med 1988;79 (Suppl.12):129-30. 3. D. De Mattia, T. Lovecchio, M. M. Manzionna, B. Martire, D. Pace, F. Schettini SCID con B Linfociti: follow-up clinico ed immunologico dopo trattamento con timostimolina. Recent Progr Med 1988;79 (Suppl.12):282-5. 4. D. De Mattia, P. Decandia, P. Ferrante, D. Pace, B. Martire, M. Ciccarelli, L. Caradonna, M.R. Ribaud, E. Jirillo, F. Schettini Effectiveness of Thymostimulin and study of lymphocyte-dependent antibacterial activity in recurrent respiratory infections.Immunopharm Immunotoxicol 1993;15:447-59. children with 5. D. De Mattia, B. Martire, M.M. Manzionna, M. Ciccarelli, D. Pace, P. Ferrante, F. Schettini. Common variable immunodeficiency : rare deficit of CD4+ CD29+ "helper-inducer" lymphocytes. Case reports. The Med J Surg Med 1993;2:75-80. 6. D. De Mattia, D. Pace, P. Ferrante, B. Martire, N. Santoro, F. Schettini, E. Maiorano B-Cell Lymphoma in an HIV patient. Pediatr Hemat Oncol 1994;11:341-3. 7. D. De Mattia, P. Decandia, P. Ferrante, D. Pace, B. Martire, M. Ciccarelli, L. Caradonna, M.R. Ribaud, E. Jirillo, F. Schettini Valutazione clinica ed immunologica di un gruppo di bambini con infezioni ricorrenti e deficit Tlinfocitario trattati con timostimolina vs terapia convenzionale. Recent Progr Med 1994;10 (Suppl 10):52-7. 8. D. De Mattia, B. Martire, G. Arcamone, F. Stamati Attuali obiettivi delle immunizzazioni attive nell'infanzia. Tutto Sanità 1995;4:58-61. 9. D. De Mattia, B. Martire, F. Schettini jr, A. De Santis La Malattia Granulomatosa Cronica Riv Ital Ped 1999;25(Suppl. al N° 3):32-4. 10. P. Mella, L. Imberti, D. Brugnoni, S. Pirovano, F. Candotti, E. Mazzolari, A. Bettinardi, M. Fiorini, D. De Mattia, B. Martire, A. Plebani, L.D. Notarangelo e S. Giuliani. Development of Autologous T Lymphocytes in Two Males with X-Linked Severe Combined Immune Deficiency: Molecular and Cellular Characterization Clin Immunol 2000;95: 39-50. 11. B. Martire (partecipante al “Italian XLA Collaborative Group) Identification of Nine Novel Mutations in the Bruton’s Tyrosine Kinase Gene in X-linked Agammaglobulinaemia patients. Human Mutation 2000;117:1-6. 12. B. Martire (partecipante al “Italian XLA Collaborative Group) X-Chromosome inactivation and mutation pattern in the Bruton’s Tyrosine Kinase Gene in patients with Xlinked Agammaglobulinaemia.Molecular Medicine 2000;6:104-113. 13. B. Martire (partecipante al “The Cooperative Group for the Study of MMR Vaccines”) Reactogenicity and immunogenicity of a new combined Measles-Mumps-Rubella Vaccine: results of a multicentre trial. Vaccine 2000;18: 2796-2803. 14. A. Iolascon, B. Martire, S.N. Wickramasinghe, M. Lee. 58 Transfusion-dependent congenital dyserytropoyetic anemia with intraerythroblastic globin protein. Eur J Haematol 2000;65:140-3. inclusions of a non- 15. N. Pozzi, L. Gaetaniello, B. Martire, D. De Mattia, B. Balestrieri, E. Casentini, S.F. Schlossman, J.S. Duke-Cohan, C. 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De Mattia 59 Successful treatment with cyclosporine A of HCV-driven chronic liver disease mimicking autoimmune hepatitis in a patient with common variable immunodeficiency. Immunopharmacol Immunotoxicol. 2005;27(4):535-43. 26)C. Foti, D. Buonamonte, A. Conserva, M.Grandolfo, C.Casulli, B. Martire Erythema infectiosum following generalized petechial eruption induced by humanparvovirus B19 The new Microbiologica 29,45-48, 2006 27). Esther de Vries, Dinakantha S. Kumararatne, Abdulaziz Al-Ghonaium, Jean-Laurent Casanova, Helen Chapel, Kimberly C. Gilmour, Brian Eley, Alina Ferster, Anete S. Grumach, Matthew Helbert, Merja Helminen, Taco W. Kuijpers, Baldassarre Martire, Françoise Mascart, Domenico de Mattia, Asbjørg StrayPedersen, Sirje Velbri, Philip Wood, H. Bobby Gaspar, Andrew J. Cant.Patient-centred screening for primary immunodeficiency : A multistage diagnostic protocol designed for non-immunologists from the Clinical Working Party of the European Society for Immunodeficiencies (ESID) Clin Exp Immunol. 2006 Aug;145(2):204-14 28) B. Martire , Loizzi M, Cimmino A, Peruzzi S, De Mattia D, Giordano P. Catamenial hemoptysis from endobronchial endometriosis in a child with type 1 von Willebrand disease. Pediatr Pulmonol. 2007 Apr;42(4):386-8. 29) Ferrari S, Zuntini R, Lougaris V, Soresina A, Sbreve Ourkova V, Fiorini M, Martino S, Rossi P, Pietrogrande MC, Martire B, Spadaro G, Cardinale F, Cossu F, Pierani P, Quinti I, Rossi C, Plebani A. Molecular analysis of the pre-BCR complex in a large cohort of patients affected by autosomal-recessive agammaglobulinemia. Genes Immun. 2007 Jun;8(4):325-33 2007 Apr 5. 30) Martire B.( partecipante all’ IPINET ) Long-Term Follow-Up and Outcome of a Large Cohort of Patients with Common Variable Immunodeficiency. 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Authors' Reply to "CD10 in the Cytological Diagnosis of Endobronchial Endometriosis".Pediatr 2007 Sep 49;(9):854 34) Martire B, Rondelli R, Soresina A, Pignata C, Broccoletti T, Finocchi A, Rossi P, Gattorno M, Rabusin M, Azzari C, Dellepiane RM, Pietrogrande MC, Trizzino A, Di Bartolomeo P, Martino S, Carpino L, Cossu F, Loca telli F, Maccario R, Pierani P, Putti MC, Stabile A, Notarangelo LD, Ugazio AG, Plebani A, De Mattia D; IPINET (Italian Network for Primary Immunodeficiencies). Clinical features, long-term follow-up and outcome of a large cohort of patients with Chronic Granulomatous Disease: An Italian multicenter study.Clin Immunol 2007 Nov 21; 35) Del Vecchio GC, Martire B, Lassandro G, Cecinati V, De Mattia D, Ciccarelli M, Piacente L, Giordano P. Reduced interleukin-5 production by peripheral cd4+ T cells in common variable immunodeficiency patients. 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Molecular characterization of a large cohort of patients with Chronic Granulomatous Disease and identification of novel CYBB mutations: an Italian multicenter study.Mol Immunol. 2009 Jun;46(10):1935-41 39) Martire B.( partecipante all’ IPINET ) Soresina A, Nacinovich R, Bomba M, Cassani M, Molinaro A, Sciotto A, Martino S, Cardinale F, De Mattia D, Putti C, Dellepiane RM, Felici L, Parrinello G, Neri F, Plebani A; Italian Network for Primary Immunodeficiencies. The quality of life of children and adolescents with X-linked agammaglobulinemia. J Clin Immunol. 2009 Jul;29(4):501-7 40) M. Delvecchio, A. De Bellis, D. De Mattia, L. Cavallo and B. Martire Growth Hormone Deficiency and Antipituitary Antibodies in a Patient with Common Variable Immunodeficiency J Endocrinol Invest. 2009 Sep;32(8):637-40 41) Violi F, Sanguigni V, Carnevale R, Plebani A, Rossi P, Finocchi A, Pignata C, De Mattia D, Martire B, Pietrogrande MC, Martino S, Gambineri E, Soresina AR, Pignatelli P, Martino F, Basili S, Loffredo L. ) Hereditary deficiency of gp91(phox) is associated with enhanced arterial dilatation: results of a multicenter study.Circulation. 2009 Oct 20;120(16):1616-22. 42) B. Martire, G. Lassandro, C. Serlenga Terapia immunosoppressiva in Immunoematologia Pediatrica . Rivista Italiana di Immunologia e Allergologia Pediatrica.( RIAP )Febbraio 2010 Suppl. 1 p. 40-43 43) B. Martire, C. Capristo , F. Cardinale , M. Fiore , S. Martino , V. Moschese , A. Soresina I difetti primitivi dei fagociti: dal sospetto diagnostico alla terapia Rivista Italiana di Immunologia e Allergologia Pediatrica (RIAP) Ottobre 05/ 2010, 40-56 44) S. Martino , C. Capristo , F. Cardinale , M. Fiore , B. Martire, V. Moschese , A. Soresina La ricerca degli autoanticorpi nelle malattie autoimmuni sistemiche del bambino Rivista di Immunologia e Allergologia Pediatrica 06/2010 p. 35-39 In corso di stampa su Rivista Italiana di Immunologia e Allergologia Pediatrica.( RIAP) 45) Marina Lanciotti, Michaela Calvillo, Sonia Bonanomi, Tiziana Coliva, Fabio Tucci, Piero Farruggia, Marta Pillon, Baldassarre Martire, Roberta Ghilardi, Ugo Ramenghi, Daniela Renga, Giuseppe Menna , Angelica Barone, Giovanni Palazzi, Gabriella Casazza, Francesca Fioredda, Carlo Dufour. ( Gruppo Neutropenie, CSS Insufficienze Midollare dell’AIEOP) Le neutropenie congenite in pediatria. Novità e aggiornamenti Prospettive in Pediatria Giugno 2010 • Vol. 40 • N. 157-158 • Pp. 28-34 46)Viviana Moschese, Carlo Capristo, Fabio Cardinale ,Michele Fiore, Silvana Martino, Baldassarre Martire, Annarosa Soresinag La profilassi anti-infettiva nelle immunodeficienze primitive Rivista di Immunologia e Allergologia Pediatrica (RIAP) 02/2011 • 39-51 47) Fioredda F, Calvillo M, Bonanomi S, Coliva T, Tucci F, Farruggia P, Pillon M, Martire B, Ghilardi R, Ramenghi U, Renga D, Menna G, Barone A, Lanciotti M, Dufour C. Congenital and acquired neutropenia consensus guidelines on diagnosis from the Neutropenia Committee of the Marrow Failure Syndrome Group of the AIEOP (Associazione Italiana Emato-Oncologia Pediatrica). Pediatr Blood Cancer. 2011 Jul 15;57(1):10-7 48) Quinti I, Soresina A, Guerra A, Martire B. IPINet Investigators. Rondelli R, Spadaro G, Agostini C, Milito C, Trombetta AC, Visentini M, Martini H, Plebani A, Fiorilli M; Effectiveness of immunoglobulin replacement therapy on clinical outcome in patients with primary antibody deficiencies: results from a multicenter prospective cohort study. J Clin Immunol. 2011 Jun;31(3):315-22 49) Valerio Cecinati, Giampaolo Arcamone, Domenico De Mattia, Nicola Santoro and Baldassarre Martire. Hepatic non-Hodgkin lymphoma and hepatoblastoma complicating ataxia-telangiectasia. Immunopharmacol Immunotoxicol. 2012 Feb;34(1):1-3. 61 50) ) Fabio Cardinale, Carlo Capristo,Michele Fiore, Silvana Martino, Baldassarre Martire, Viviana Moschese , Annarosa Soresina. La suscettibilità genetica alle infezioni In corso di pubblicazione sulla Rivista di Immunologia e Allergologia Pediatrica (RIAP) 05/2011, p35-45 51) Fioredda F, Cavillo M, Burlando O, Riccardi F, Caviglia I, Tucci F, Bonanomi S,Ghilardi R, Martire B, Farruggia P, Mastrodicasa E, Barone A, Castagnola E, Dufour C. Infectious Complications in Children with Severe Congenital, Autoimmune or Idiopathic Neutropenia: A Retrospective Study from the Italian Neutropenia Registry. Pediatr Infect Dis J. 2012 Dec 17 52) Loffredo L, Carnevale R, Sanguigni V, Plebani A, Rossi P, Pignata C, De Mattia D, Finocchi A, Martire B, Pietrogrande MC, Martino S, Gambineri E, Giardino G, Soresina AR, Martino F, Pignatelli P, Violi F. Does NADPH Oxidase Deficiency Cause Artery Dilatation in Humans? Antioxid Redox Signal. 2012 Dec 7 53)Fioredda F, Cavillo M, Burlando O, Riccardi F, Caviglia I, Tucci F, Bonanomi S, Ghilardi R, Martire B, Farruggia P, Mastrodicasa E, Barone A, Castagnola E, Dufour C. Infectious Complications in Children with Severe Congenital, Autoimmune or Idiopathic Neutropenia: A Retrospective Study from the Italian Neutropenia Registry. Pediatr Infect Dis J. 2012 Dec 17 54)Spagnuolo MI, Russo G, Giardino G, Caiazzo MA, Cirillo E, Ranucci G, Guarino A, Martire B, Vecchione R, Di Matteo G, Postorivo D, Pignata C. Chronic granulomatous disease with gastrointestinal presentation: diagnostic pitfalls and novel ultrastructural findings. J Investig Allergol Clin Immunol. 2012;22(7):527-9 55) Lorenzini T, Canessa C, Tommasini A, Moschese V, Martire B, Montin D, Taulant M, Cardinale F, Badolato R. Le immunodeficienze primitive associate a patologia mal formativa Rivista di Immunologia e Allergologia Pediatrica (RIAP) 03/2013 • 14-23 56)Moschese V, Martire B, Soresina A, Chini L, Graziani S, Monteferrario E, Bacchetta R, Cancrini C, Fiorilli M, Gambineri E, Pession A, Pignata C, Quinti I, Rondelli R, Rossi P, Ugazio AG, Plebani A, Pietrogrande MC. Anti-infective prophylaxis for primary immunodeficiencies: what is done in Italian Primary Immunodeficiency Network centers (IPINet) and review of the literature. J Biol Regul Homeost Agents. 2013 Oct-Dec;27(4):935-46 57) Cirillo E, Giardino G, Gallo V, Puliafito P, Azzari C, Bacchetta R, Cardinale F, Cicalese MP, Consolini R, Martino S, Martire B, Molinatto C, Plebani A, Scarano G, Soresina A, Cancrini C, Rossi P, Digilio MC, Pignata C. Intergenerational and intrafamilial phenotypic variability in 22q11.2 deletion syndrome subjects. BMC Med Genet. 2014 Jan 2;15:1 58) Giordano P, Lassandro G, Sangerardi M, Faienza MF, Valente F, Martire B. Autoimmune haematological disorders in two Italian children with Kabuki syndrome.Ital J Pediatr. 2014 Jan 25;40:10 59) Cancrini C, Puliafito P, Digilio MC, Soresina A, Martino S, Rondelli R, Consolini R, Ruga EM, Cardinale F, Finocchi A, Romiti ML, Martire B, Bacchetta R, Albano V, Carotti A, Specchia F, Montin D, Cirillo E, Cocchi G, Trizzino A, Bossi G, Milanesi O, Azzari C, Corsello G, Pignata C, Aiuti A, Pietrogrande MC, Marino B, Ugazio AG, Plebani A, Rossi P; Italian Network for Primary Immunodeficiencies (IPINet). Clinical Features and Follow-Up in Patients with 22q11.2 Deletion Syndrome. J Pediatr. 2014 Mar 20 60) Carnevale R, Loffredo L, Sanguigni V, Plebani A, Rossi P, Pignata C, Martire B, Finocchi A, Pietrogrande MC, Azzari C, Soresina AR, Martino S, Cirillo E, Martino F, Pignatelli P, Violi F. Different degrees of NADPH oxidase 2 regulation and in vivo platelet activation: lesson from chronic granulomatous disease. J Am Heart Assoc. 2014 Jun 27;3(3): 61) A. Barone, A. Lucarelli, D. Onofrillo, F. Verzegnassi, S. Bonanomi, S. Cesaro, C. Cugno, F. Fioredda, A.P. Iori, S. Ladogana, A. Locasciulli, D. Longoni, M. Lanciotti, A. Macaluso, R. Mandaglio, N. Marra, B. Martire, M. Maruzzi, G. Menna, L. Notarangelo, G. Palazzi, M. Pillon, U. Ramenghi, G. Russo, J. Svahn, F. Timeus, F. Tucci, M. Zecca, P. Farruggia, C. Dufour, P. Saracco. Gruppo di Lavoro “Insufficienze Midollari” dell’AIEOP - Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica Aplasie midollari acquisite in età pediatrica:raccomandazioni diagnostico-terapeutiche Medico e Bambino 6/2014 p 383-389 62 62)Timeus F, Crescenzio N, Longoni D, Doria A, Foglia L, Pagliano S, Vallero S, Decimi V, Svahn J, Palumbo G, Ruggiero A, Martire B, Pillon M, Marra N, Dufour C, Ramenghi U, Saracco P. Paroxysmal nocturnal hemoglobinuria clones in children with acquired aplastic anemia: a multicentre study. PLoS One. 2014 Jul 9;9(7): Libri e Protocolli diagnostico-terapeutici a carattere scientifico 1. Iolascon , B. Martire Manuale di Pediatria d’urgenza. II Edizione. Humana Ed., Centro Studi e Ricerche, Maggio 1997 2. D. De Mattia , B. Martire La Malattia Granulomatosa CronicaCollana Quaderni Immunodeficienze Primitive, Edizioni A.I.P., Ottobre 2000 3. D. De Mattia , B. Martire Il trattamento con immunoglobuline nel bambino con infezioni ricorrenti , a cura di A.G. Ugazio. Edizioni Masson,Novembre 2003 - Estensore con il gruppo di Studio delle Immunodeficienze Primitive dell’ AIEOP il “ Protocollo di Diagnosi e Terapia della Malattia Granulomatosa Cronica “, di cui è responsabile nazionale - Estensore con il gruppo di Studio delle Immunodeficienze Primitive dell’ AIEOP del protocollo di Diagnosi e Terapia delle seguenti Immunodeficienze Primitive: “Agammaglobulinemia X recessiva”, “ Immunodeficienza Comune Variabile “, “Ipogammaglobulinemia transitoria dell’ infanzia”, “Sindrome di Wiskott – Aldrich” , “ Sindrome del 22”, “ Atassia Telengectasia,” Il deficit selettivo di IgA” - Ha redatto in collaborazione con il gruppo di Studio delle Neutropenie dell’ AIEOP le Linee Guida Nazionali per la Diagnosi e la Terapia delle Neutropenie - Ha redatto in collaborazione con il gruppo di Studio delle Neutropenie dell’ AIEOP le Linee Guida Nazionali per la Diagnosi e la Terapia della Aplasia Midollare Acquisita Bari, 13/01/2015 Si autorizza il trattamento dei dati personali ai sensi della L. 675/96 e D.L. 196/03 63 CURRICULUM VITAE Cinzia Milito Nata a Taranto, 3 settembre 1976 Recapito telefonico: 347.1198296 Indirizzo e-mail: [email protected] Carriera (2001) Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Roma “Sapienza” con la votazione di 110/110 e lode. (2002) Corso di perfezionamento in Psicoimmunologia presso l’Università degli Studi di Roma “Sapienza”. (2006) Diploma di Specializzazione in Allergologia ed Immunologia Clinica presso l'Università degli studi di Roma “Sapienza” con la votazione di 70/70 e lode. (2012) Dottorato di Ricerca in Scienze Immunologiche presso l’Università degli Studi di Roma “Sapienza”. Da giugno 2012 titolare di un assegno di ricerca della durata di 2 anni presso il Dipartimento di Medicina Molecolare dell'Università "Sapienza" di Roma. Il progetto di ricerca ha come oggetto lo “studio dell'efficacia dei meccanismi di protezione del danno polmonare dell'azitromicina nei pazienti affetti da difetto primitivo dell'immunità” (settore scientifico-disciplinare MED/09). Attività clinico-assistenziale Dal 2008 svolge attività clinico-assistenziale presso UOD Centro di Riferimento Immunodeficienze Primitive dell’Azienda Policlinico Umberto I Attività scientifica Principali settori di ricerca: patogenesi e clinica delle immunodeficienze primitive e secondarie; malattie linfoproliferative, allergologia e immunoterapia, malattie del sistema immunitario. Dal 2009 collabora al Progetto finanziato dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) “Studio multicentrico randomizzato in doppio cieco di fase II per la valutazione dell’efficacia clinica e della sicurezza dell’azitromicina nella profilassi a lungo termine delle riacutizzazioni della BPCO in pazienti affetti da difetti primitivi dell’immunità con BPCO confermata clinicamente e con spirometria” Ha collaborato al 7° Progetto Quadro Europeo (EuroPAD: Euro Primary Antibody Deficiencies) finanziato dalla Comunità Europea Co-sperimentatore studio VISPO ( Studio prospettico osservazionale sull’utilizzo delle immunoglobuline per via sottocutanea nelle immunodeficienze primarie) Co-sperimentatore studio SHIFT ( Studio prospettico osservazionale sull’utilizzo delle immunoglobuline per via sottocutanea nelle immunodeficienze primarie) 64 Co-sperimentatore studio Kedrion KB047 (Valutazione di farmacocinetica, efficacia, tollerabilità e sicurezza della terapia con immunoglobuline sottocute nel trattamento di pazienti affetti da ipo- o agammaglobulinemia. Studio in aperto di Fase II/III) Co-sperimentatore studio Kedrion KB057 (Tolerability and safety evaluation of the administration of Ig VENA at high infusion rate. Open label phase III study) Attività didattica Dal 2010 cultore della materia del corso di Immunologia (Patologia Integrata IV) del Corso di laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia “B” Pubblicazioni scientifiche 1. Patti S, Perrone G, De Pratti V, Quinti I, Milito C, Brunelli R Autoimmune lymphoproliferative syndrome in pregnancy: A case of favorable mother-fetal outcome in a well-controlled disease. J Obstet Gynaecol Res. 2014 Oct 10. doi: 10.1111/jog.12556. 2. Milito C, Carello R, Fantauzzi A, Vullo V, Mezzaroma I. Streptococcus dysgalactiae subspecies equisimilis bacteraemia in an HIV-1 patient with HBV/HCV co-infections: case report and literature review. Infez Med. 2014 Sep 1;22(3):241-6. 3. Milito C, Pulvirenti F, Pesce AM, Digiulio MA, Pandolfi F, Visentini M, Quinti I. Adequate Patient's Outcome Achieved with Short Immunoglobulin Replacement Intervals in Severe Antibody Deficiencies. J Clin Immunol. 2014 Oct;34(7):813-9. doi: 10.1007/s10875-014-0081-9. Epub 2014 Jul 22 Idiopathic non cirrhotic portal hypertension and spleno-portal axis abnormalities in patients with severe primary antibody deficiencies. Pulvirenti F, Pentassuglio I, Milito C, Valente M, De Santis A, Conti V, d'Amati G, Riggio O, Quinti I. J Immunol Res. 2014; 2014:672458. E-learning for Continuing Medical Education: an Instrument to Expand Knowledge and Awareness on Primary ImmuneDeficiencies C. Milito, F. Pulvirenti, S. Tabolli and I. Quinti International trends in Immunity. Vol.2 No.1 January 2014. ISSN 2326-3121 (Print) ISSN 2326-313X (Online) http://www.researchpub.org/journal/iti/iti.html Common Variable Immunodeficiency. Isabella Quinti, Cinzia Milito, Livia Bonanni. Intern Emerg Med (2013) 8 (Suool):S135-S138. Clinical use of polyvalent immunoglobulins. Isabella Quinti, Anna Maria Pesce, Livia Bonanni, Carlotta Rubino, Federica Pulvirenti, Cinzia Milito. Blood Transfusion 2013; 11 suppl 4:s33-9. Common variable immunodeficiency - new insight into the pathogenesis and the quest for a workable classification. Pandolfi F, Milito C, Conti V, Pagliari D, Frosali S, Cianci R, Quinti I. 65 J Biol Regul Homeost Agents. 2013 Apr-Jun;27(2):285-9. Review. Outcomes of splenectomy in patients with common variable immunodeficiency (CVID): a survey of 45 patients. Wong GK, Goldacker S, Winterhalter C, Grimbacher B, Chapel H, Lucas M, Alecsandru D, McEwen D, Quinti I, Martini H, Milito C, Schmidt RE, Ernst D, Espanol T, Vidaller A, Carbone J, Fernandez-Cruz E, Lougaris V, Plebani A, Kutukculer N, Gonzalez-Granado LI, Contreras R, Kiani-Alikhan S, Ibrahim MA, Litzman J, Jones A, Gaspar HB, Hammarstrom L, Baumann U, Warnatz K, Huissoon AP; Clinical Working Party of the European Society for Immunodeficiencies (ESID). Clin Exp Immunol. 2013 Apr;172(1):63-72. doi: 10.1111/cei.12039. Erratum in: Clin Exp Immunol. 2013 Jul;173(1):161. Milito, C [added]. Minimal requirements for testing B and T cell defects in patients with Common Variable Immunodeficiencies. C. Milito, G. Granata, V. Conti, I. Quinti. International trends in Immunity. Vol. 1 No. 1 January 2013. ISSN 2326-3121 (Print) ISSN 2326-313X (Online) http://www.researchpub.org/journal/iti/iti.html Quantification of IgM and IgA Anti-Pneumococcal Capsular Polysaccharides by a New ELISA Assay: a Valuable Diagnostic and Prognostic Tool for Common Variable Immunodeficiency F. M. Cavaliere, C. Milito, H. Martini, M. Schlesier, R. Dräger, K. Schütz, G. Brunetti, A. M. Pesce, V. Thon, K. Warnatz, I. Quinti J Clin Immunol 2012 Dec 29 (DOI 10.1007/s10875-012-9856-z In press) Pulmonary diseases in primary immunodeficiency syndromes F. Pulvirenti, C. Milito, M.A. Digiulio and I. Quinti. EDU-0084-2012 ERS Handbook Respiratory Medicine 2012 (doi: 10.1183/9781904097990.0010209) Graft versus host disease F. Pulvirenti, C. Milito, M.A. Digiulio and I. Quinti. EDU-0086-2012 ERS Handbook Respiratory Medicine 2012 (doi: 10.1183/9781904097990.001209) Quantification of IgM and IgA anti-pneumococcal capsular polysaccharides by a new ELISA assay. M. Cavaliere, C. Milito, M. Schlesier, R. Drager, S. Goldacker, A.M. Pesce, L. Bonanni, G. Brunetti , K. Warnatz, V. Thon, I. Quinti. Journal of Clinical Immunology Suppl. I Vol 32 September 2012 p. 152 Role of BLADe and diffusion weighted imaging sequenze to monitor lung disease in primary antibody deficiencies. V. Conti, C. Milito, M. Mitrevski, G. Serra, M.A. Digiulio, F. Fraioli, I. Quinti. Journal of Clinical Immunology Suppl. I Vol 32 September 2012 p. 153 IgG scintigraphy is helpful to diagnose an asymptomatic inflammatory bowel condition in antibody deficiencies and low IgG trough levels despite high doses of IgG replacement. C. Milito, M. Liberatore, A.M. Pesce, V. Megna, G. Spadaro, I. Quinti. Journal of Clinical Immunology Suppl. I Vol 32 September 2012 p.166. Health related quality of life in common variable immunodeficiency. Quinti I, Di Pietro C, Martini H, Pesce AM, Lombardi F, Baumghartner M, Tabolli S. Yonsei Med J. 2012 May;53(3):603-10. Colantuono S, Milito C, Lung MRI as a possible alternative to CT scan for patients with primary immune deficiencies and increased radiosensitivity. Serra G, Milito C, Mitrevski M, Granata G, Martini H, Pesce AM, Sfika I, Bonanni L, Catalano C, Fraioli F, Quinti I. Chest. 2011 Dec;140(6):1581-9. doi: 10.1378/chest.10-3147. 66 Effectiveness of Immunoglobulin Replacement Therapy on Clinical Outcome in Patients with Primary Antibody Deficiencies: Results from a Multicenter Prospective Cohort Study. Quinti I, Soresina A, Guerra A, Rondelli R, Spadaro G, Agostini C, Milito C, Trombetta AC, Visentini M, Martini H, Plebani A, Fiorilli M; IPINet Investigators. J Clin Immunol. 2011 Jun;31(3):315-22. doi: 10.1007/s10875-011-9511-0. High prevalence of intestinal carriage of Campylobacter Coli in patients with primary antibody deficiencies. Dionisi AM, Milito C, Martini H, Pesce AM, Mitrevski M, Granata G, Lucarelli C, Parisi A, Luzzi I, Quinti I. J Clin Gastroenterol. 2011 May-Jun;45(5):474-5. Pulmonary disease in primary immunodeficiency syndromes I. Quinti, C. Milito, L. Bonanni and F. La Marra ERS Handbook Respiratory Medicine 2010 Chapter 16 ERH-0102-2009.3d Graft versus host disease. I. Quinti, C. Milito, L. Bonanni and F. La Marra ERS Handbook Respiratory Medicine 2010 Chapter 16 ERH-0102 Ig levels and B cell differenziative capacity predict the risk of acute infections in CVID. I.Quinti, M.Visentini, M. Cagliuso, V. Conti, C. Agostini, G. Spadaro, A.C Trombetta, A. Soresina, C. Milito, M. Fiorilli (2009). Europea Journal of Immunology: Immunity for life Immunology for health. Berlin, September 13-16, 2009, WEINHEIM: Wiley-vch, vol. 39, p. 453, ISBN/ISSN: 0014-2980 (I.F: 5,17) Replicative senescence prevents the differentation of B-cells to antibody producing cells in common variable immunodeficiency. M.Visentini, V. Conti, M. Cagliuso, G. Siciliano, C. Milito, I. Quinti, M. Fiorilli. (2009). European Journal of Immunology: Immunity for life Immunology for Health. Berlin, September 13-16, 2009, WEINHEIM: Wiley-vch, vol. 39, p. 453, ISBN/ISSN: 0014-2980 (I.F: 5,17) Ig levels and B cell differentiative capacity predict the risk of acute infections in CVID. Quinti I, Guerra A, Visentini M, Agostini C, Trombetta A.C, Milito C, Bonanni L, Pesce A.M, Cagliuso M., Conti V, Plebani A, Fiorilli M. and IPINET (2009). REINHOLD E. SCHMIDT. 2nd European Congress of ImmunologyECI-. p. 197-202, BOLOGNA: Monduzzi Editore (MEDIMOND s.r.l), ISBN/ISSN: 978-88-7587-522-0 The response to Toll-like receptor 9 predicts susceptibility to bacterial infection in Common Variable Immunodeficiency. I Quinti, M Visentini, M Cagliuso, H Martini, C Milito, F Capolunghi, A Plebani, R Carsetti, M Fiorilli; 6th International Symposium on Pneumococci & Pneumococcal Diseases, 8 -12 June 2008, Reykjavik, Iceland Aggiornamenti sulla terapia con immunoglobuline per le immunodeficienze primitive. F. Aiuti, A. Esposito, G. Del Giudice, C. Milito, W. De Santis. Italian Journal of Allergy and Clinical Immunology 2006;16(4):167-16 A case of Pneumocystis jiroveci pneumonia in X-linked agammaglobulinaemia treated with immunosuppressive therapy: a lesson for immunologists. Sirianni MC, Atzori C, De Santis W, Milito C, Esposito A, Marziali M, Bernardi ML, Cargnel A, Aiuti F. Int Arch Allergy Immunol. 2006;140(1):82-8 Un caso di ginecomastia vera in un paziente con malattia da HIV-1 in trattamento con efavirenz. C. Milito. In: Casi clinici in AIDS, volume II, Edizioni Medico-Scientifiche, Pavia, 2003 Wasting syndrome nella malattia da HIV-1. (Review) Mezzaroma, D. Santini Muratori, C. Cascioli, C. Milito, A. Esposito, C. Alonzi, F. Aiuti. Rivista Italiana di Nutrizione Parenterale ed Enterale / Anno 20 n. 3, pp. 143-148 Wichting Editore, 2002 67 Risultati preliminari di uno studio clinico effettuato con Amprenavir in pazienti pluritrattati. R. Carello, C. Milito, V. Guazzi, E. Pinter, I. Mezzaroma e F. Aiuti. Atti del XVI Congresso Nazionale AIDS e Sindromi Correlate – Milano, 26-29 novembre 2000 Aggiornamento sul protocollo per l’Immunodeficienza Comune Variabile. I. Quinti, C. Milito, A. Esposito. Atti del Convegno AIP 2002 – Brescia, 1 giugno 2002 Ha partecipato alla stesura del testo “Aggiornamenti in Immunologia Clinica. Immunomodulazione e anticorpi.” Copyright 2010 by ARACNE Editrice S.r.l. Roma Ha contribuito alla stesura del testo “Immunodeficienza Comune Variabile” pubblicato sull’11° quaderno sulle immunodeficienze primitive edito da AIP onlus. Congressi CIS 2014 Baltimore, 10-13 Aprile 2014. Immunoglobulin replacement treatment – A culprit of symptomatic chronic haemolysis (Presentazione orale) SIS SIAIC Interactive School, Domus de Maria (CA), 4-6 ottobre 2013 “Novità nella diagnostica e terapia delle immunodeficienze” (Presentazione orale) Immunodeficienze e malattie immuno-mediate. Nusco 10-13 Luglio 2013. “Nuovi scenari terapeutici” (Presentazione orale) FOCIS 2013 Boston, 27-30 Giugno 2013. Quantification of IgM and IgA Anti-Pneumococcal Capsular Polysaccharides by a New ELISA Assay: a Valuable Diagnostic and Prognostic Tool for Common Variable Immunodeficiency (Presentazione orale) GRUPPO DI LAVORO Immunodeficienze AIEOP-IPINet. Pisa, 13-14 Giugno 2013 Raccomandazioni per l’Immunodeficienza Comune Variabile: update 2012 (Presentazione orale) Italian Network on CVID Gruppo di lavoro Immunodeficienze AIEOP-IPINet Trieste, 21-22 Giugno 2012 “Area Relazioni Internazionali”. (Presentazione orale) Italian Network on CVID AIEOP-IPINet. Roma, 23-24 Gennaio 2012. “Raccomandazioni per l’Immunodeficienza Comune Variabile: update 2011”. (Presentazione orale) 9° Congresso Nazionale SIMIT Roma, 24-27 Novembre 2010. Quinti I, Milito C. “Registro italiano delle immunodeficienze primitive: correlazioni tra parametri immunologici ed insorgenza delle infezioni respiratorie ed enteriche”. (Abstract) Il controllo della risposta immunitaria: immunoglobuline e farmaci biologici Corso di aggiornamento. Roma, 22-23 Ottobre 2010. “Immunodeficienza Comune Variabile”. (Presentazione orale) XIVth meeting of the European Society for Immunodeficiencies Istanbul, 2010. 06- 09 Ottobre, 2010. Martini H, Milito C, Pesce AM, Dionisi AM, Luzzi I, Quinti I. “High prevalence of Campylobacter Coli infection among patients with primary antibody deficiencies with or without diarrhoea”. (Poster) 68 XIVth meeting of the European Society for Immunodeficiencies Istanbul, 2010. 06- 09 Ottobre, 2010. Serra G, Mitrevski M, Martini H, Milito C, Fraioli F, Quinti I. “Lung Magnetic Resonance Imaging as a possible alternative to computed tomography for patients with primary immunodeficiencies and increased radio sensitivity”. (Poster) XIVth meeting of the European Society for Immunodeficiencies Istanbul, 2010. 06- 09 Ottobre, 2010. Quinti I, Soresina A, Guerra A, Rondelli R, Spadaro G, Agostini C, Milito C, Trombetta AC, Visentini M, Martini H, Plebani A, Fiorilli M; IPINet Investigators. “Immunoglobulin replacement therapy in patients with primary antibody deficiencies: tailored strategies suggested by a multi center prospective color study”. (Poster) Società Italiana di Allergologia ed Immunologia Clinica Meeting Annuale Gruppi di Studio SIAIC. Perugia, 30 Settembre-2 Ottobre 2010. I. Quinti, C. Milito, H. Martini, M. Mitrevski, A.M. Pesce, L. Bonanni, G. Granata, S. Ferrari. “Clinica e complicanze dei difetti anticorpali nell’adulto”. (Abstract) XXVI Congresso SIAIC Toscana V° Congresso SIAIC Toscana Emilia Romagna, S. Marino 7-8 Maggio 2010 Firenze. Cinzia Milito. “Terapia con Ig: indicazioni in Immunologia Clinica” (Presentazione orale) Convegno 2010 della Sezione Lazio-Abruzzo della SIAIC Aggiornamenti in Allergologia e Immunologia Clinica Roma, 26-27 Febbraio 2010. Cinzia Milito, “Successo della terapia con anticorpi monoclonali antiCD20 in paziente splenectomizzata affetta da PTI”. (Presentazione orale) 2nd European Congress of Immunology Settembre 13-16, 2009 Berlino. Quinti I, Visentini M, Cagliuso M, Conti V, Agostini C, Spadaro G, Trombetta AC, Soresina A, Milito C, Fiorilli M “Ig levels and B cell differentiation capacity predict the risk of acute infections in CVID” (Poster) 2nd European Congress of Immunology Settembre 13-16, 2009 Berlino. Visentini M, Conti V, Cagliuso M, Siciliano G, Milito C, Quinti I, Fiorilli M, “Replicative senescence prevents the differentiation of B cells to antibody producing cells in common variable immunodeficiency” (Poster) 9th Annual Meeting of the Federation of Clinical Immunology Societies (FOCIS 2009), Giugno 11-14. Soresina A, Visentini M, Rondelli R, Guerra A, Trombetta AC, Milito C, Martini H, Fiorilli M, Plebani A, Quinti I. “Which IgG trough levels are necessary to protect against infections? Results of the prospective study on XLA and CVID” (Poster) 6th International Symposium on Pneumococci & Pneumococcal Diseases, 8 -12 Giugno 2008, Reykjavik. I Quinti, M Visentini, M Cagliuso, H Martini, C Milito, F Capolunghi, A Plebani, R Carsetti, M Fiorilli “The response to Toll-like receptor 9 predicts susceptibility to bacterial infection in Common Variable Immunodeficiency”. (Poster) Si autorizza al trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 10 della legge 675/1996. Roma, 18.11.2014 69 CURRICULUM VITAE Viviana Moschese La Prof.ssa Viviana Moschese è nata a Roma il 1/07/1960 è domiciliata a Roma in Via Saint Vincent, 7 è specialista in Pediatria e Allergologia ed Immunologia e ha conseguito il Master in Immunologia e Virologia presso il Karolinska Institutet di Stoccolma ed il Dottorato di Ricerca in Fisiopatologia della Morte cellulare presso l’Università Tor Vergata di Roma. Ha frequentato in qualità di Visiting Scientist il Dipartimento di ImmunoEmatologia dell’Ospedale Necker des Enfants Malades di Parigi, il Dipartimento di Immunologia del Karolinska Institutet di Stoccolma ed il Dipartimento di Immunoallergologia di San Francisco. Attualmente è Professore Associato presso l’Università di Tor Vergata e Dirigente di 1° livello presso il Centro Interdisciplinare di Pediatria Specialistica del Policlinico di Tor Vergata. E’ Direttore del Master di II livello in Allergologia ed Immunologia Pediatrica Avanzata presso l’Università Tor Vergata. E’ Coordinatore del Corso Integrato di Scienze Pediatriche della Facoltà di Medicina presso l’Università Tor Vergata. E’ Direttore della Medical Summer School della Facoltà di Medicina presso l’Università Tor Vergata. E’ responsabile nazionale del protocollo AIEOP/CSSID sulla ipogammaglobulinemia transitoria dell’infanzia E’ Membro della Commissione Immunologia della SIAIP (Società Italiana di Immunologia ed Allergologia Pediatrica. E’ membro della Società Italiana di Pediatria, della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Clinica, della Società Europea per le Immunodeficienze (ESID) e della Società Americana di Immunologia Clinica (CIS). I settori di maggiore interesse, in ambito pediatrico, sono di tipo immunoallergologico. Per quanto riguarda il settore immunologico la Prof.ssa Viviana Moschese ha portato importanti contributi sul ruolo degli anticorpi materni nella trasmissione materno-fetale dell’infezione da HIV e nel campo delle immunodeficienze a prevalente difetto anticorpale. E’ docente in Pediatria presso il Corso di Laurea in Igiene Dentale, di Scienze della Riabilitazione, di Immunologia e Pediatria presso la Scuola di specializzazione di Pediatria e di Otorinolaringoiatria dell’Università Tor Vergata. Ha sviluppato progetti formativo-assistenziali, integrati con il territorio della ASL RM B, i servizi di Medicina Preventiva e i pediatri di famiglia della ASL, per la tutela del bambino con asma e malattie allergiche a scuola, con coinvolgimento di una popolazione scolastica di oltre 10000 bambini (materneelementari e medie) e circa 1500 operatori scolastici. E’ stata incaricata dal Comune di Roma di creare e realizzare un modello integrato con il territorio che ha come obiettivo primario l’introduzione di una regolamentazione e di un percorso sanitario-formativo che permetta la somministrazione dei farmaci nella scuola per l’asma e le malattie allergiche Per i bambini con asma cronico, ha brevettato un programma sanitario scolastico (Happy Air). E’ promotrice del Programma Leggere per crescere, un Progetto per la tutela del diritto di “essere bambini” anche in malattia, con fini di solidarietà e di tutela della salute psico-fisica dei bambini nell’ambito della struttura specialistica del Policlinico di Tor Vergata. E’ autore di numerose pubblicazioni su riviste italiane ed estere (vedi Pubmed). Bibliografia recente 1. Happy air®, a successful school-based asthma educational and interventional program for primary school children. Chini L, Iannini R, Chianca M, Corrente S, Graziani S, La Rocca M, Borruto M, Di Napoli R, Angelini F, Visconti G, Moschese V. J Asthma. 2011 May;48(4):419-26. Epub 2011 Mar 17. 2. Full sequencing of the FLG gene in Italian patients with atopic eczema: evidence of new 70 mutations, but lack of an association. Cascella R, Foti Cuzzola V, Lepre T, Galli E, Moschese V, Chini L, Mazzanti C, Fortugno P, Novelli G, Giardina E. J Invest Dermatol. 2011 Apr;131(4):982-4. Epub 2011 Feb 3. No abstract available. 3. Dendritic cells modification during sublingual immunotherapy in children with allergic symptoms to house dust mites. Angelini F, Pacciani V, Corrente S, Silenzi R, Di Pede A, Polito A, Riccardi C, Di Cesare S, Yammine ML, Rossi P, Moschese V, Chini L. World J Pediatr. 2011 Feb;7(1):24-30. Epub 2010 Dec 30. 4. Induction of anergic allergen-specific suppressor T cells using tolerogenic dendritic cells derived from children with allergies to house dust mites. Pacciani V, Gregori S, Chini L, Corrente S, Chianca M, Moschese V, Rossi P, Roncarolo MG, Angelini F. J Allergy Clin Immunol. 2010 Mar;125(3):727-36. Epub 2010 Feb 11. 5. GSTP1*B allele increases the risk for asthma in children. Gravina P, Angelini F, Chianca M, Valentini A, Bellincampi L, Iannini R, Pierantozzi A, Moschese V, Mrak E, Federici G, Chini L, Bernardini S. Clin Chem Lab Med. 2009;47(11):1451-3. No abstract available. 6. Identification of a Btk mutation in a dysgammaglobulinemic patient with reduced B cells: XLA diagnosis or not? Graziani S, Di Matteo G, Benini L, Di Cesare S, Chiriaco M, Chini L, Chianca M, De Iorio F, La Rocca M, Iannini R, Corrente S, Rossi P, Moschese V. Clin Immunol. 2008 Sep;128(3):322-8. 7. Screening of functional and positional candidate genes in families with common variable immunodeficiency. Salzer U, Neumann C, Thiel J, Woellner C, Pan-Hammarström Q, Lougaris V, Hagena T, Jung J, Birmelin J, Du L, Metin A, Webster DA, Plebani A, Moschese V, Hammarström L, Schäffer AA, Grimbacher B. BMC Immunol. 2008 Feb 7;9:3. 8. Memory B-cell subsets as a predictive marker of outcome in hypogammaglobulinemia during infancy. Moschese V, Carsetti R, Graziani S, Chini L, Soresina AR, La Rocca M, Bossi G, Di Cesare S, Plebani A; Italian Primary Immunodeficiency Network. J Allergy Clin Immunol. 2007 Aug;120(2):474-6. Epub 2007 May 25. No abstract available. 9. Temporary henna tattoo is unsafe in atopic children. Corrente S, Moschese V, Chianca M, Graziani S, Iannini R, La Rocca M, Chini L. Acta Paediatr. 2007 Mar;96(3):469-71. 10. Co-localization of susceptibility loci for psoriasis (PSORS4) and atopic dermatitis (ATOD2) on human chromosome 1q21. Giardina E, Sinibaldi C, Chini L, Moschese V, Marulli G, Provini A, Rossi P, Paradisi M, Chimenti S, Galli E, Brunetti E, Girolomoni G, Novelli G. Hum Hered. 2006;61(4):229-36. Epub 2006 Aug 15. 11. A novel form of non-X-linked hyperigm associated with growth and pubertal disturbances and with lymphoma development. Moschese V, Lintzman J, Callea F, Chini L, Devito R, Carsetti R, Di Cesare S, Geissman F, Brousse N, Rossi P, Durandy A. J Pediatr. 2006 Mar;148(3):404-6. 12. Trans fatty acids and atopic eczema/dermatitis syndrome: the relationship with a free radical cis-trans isomerization of membrane lipids. Ferreri C, Angelini F, Chatgilialoglu C, Dellonte S, Moschese V, Rossi P, Chini L. Lipids. 2005 Jul;40(7):661-7. 13. [Perinatal infections of B19 Parvoviruses] Di Domenico C, Moschese V, Chini L, Zirletta E, Cancrini C, Di Paolo A, Rossi P, Scalamandrè A. Ig Sanita Pubbl. 2002 May-Jun;LVIII(3):155-162. Italian. 14. Evaluation of the relevance of humoral immunodeficiencies in a pediatric population affected by recurrent infections. 71 Finocchi A, Angelini F, Chini L, Di Cesare S, Cancrini C, Rossi P, Moschese V. Pediatr Allergy Immunol. 2002 Dec;13(6):443-7. 15. Clinical, immunological, and molecular analysis in a large cohort of patients with X-linked agammaglobulinemia: an Italian multicenter study. Plebani A, Soresina A, Rondelli R, Amato GM, Azzari C, Cardinale F, Cazzola G, Consolini R, De Mattia D, Dell'Erba G, Duse M, Fiorini M, Martino S, Martire B, Masi M, Monafo V, Moschese V, Notarangelo LD, Orlandi P, Panei P, Pession A, Pietrogrande MC, Pignata C, Quinti I, Ragno V, Rossi P, Sciotto A, Stabile A; Italian Pediatric Group for XLA-AIEOP. Clin Immunol. 2002 Sep;104(3):221-30. Si autorizza il trattamento dei dati personali ai sensi della L. 675/96 e D.L. 196/03 Roma, 10 gennaio 2015 72 CURRICULUM VITAE Nome Maria Cristina Pietrogrande Indirizzo Via Coluccio Salutati 7 - Milano 20144 Telefono Fax 39-02-4812763 (casa) 39-0255032496(lavoro) 348-0433194 (cellulare) 39-02-50320210 E-mail [email protected] • Date (da – a) • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore Dal1973 al 1986 Assistente universitario di Clinica Pediatrica Dal 1986 ad oggi Professore associato universitario di Pediatria Università di Milano (Clinica pediatrica II – Via Commenda 9 – Milano 20122) Dipartimento di Scienze materno-infantili – Clinica Pediatrica II ( Fondazione Policlinico IRCCS) • Tipo di impiego Dipendente medico a tempo pieno – Docente universitario • Principali mansioni e responsabilità Responsabile della U.O.S. di Immunologia pediatrica – Direttore ff della Clinica pediatrica II negli anni 20092010. Docente universitario per il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e per la Scuola di Specializzazione in Pediatria e in Immunologia e allergologia clinica. Docente del Corso di Laurea di Infermieristica pediatrica e Master Fisioterapia e riabilitazione respiratoria. Relatore a numerosi Congressi nazionali e internazionali. • Date (da – a) 1964 Maturità classica 1970 Laurea in Medicina e Chirurgia 1974 Specializzazione in Pediatria • Nome e tipo di istituto di istruzione o Università di Milano : Laurea in Medicina e Chirurgia formazione Specializzazione in Pediatria Attività clinica e di ricerca presso la Clinica pediatrica • Principali materie / abilità professionali Pediatria generale – Immunologia pediatrica oggetto dello studio (immunodeficienze primitive e malattie immunomediatePartecipazione e coordinamento di protocolli di ricerca nazionali ed internazionali- Autore di circa 200 pubblicazioni su riviste scientifiche (allegata selezione) • Qualifica conseguita Professore associato universitario confemato • Livello nella classificazione nazionale (se pertinente) PRIMA LINGUA italiano ALTRE LINGUE Francese e inglese 73 • Capacità di lettura • Capacità di scrittura • Capacità di espressione orale buona buona buona CAPACITÀ E COMPETENZE RELAZIONALI Vivere e lavorare con altre persone, in ambiente multiculturale, occupando posti in cui la comunicazione è importante e in situazioni in cui è essenziale lavorare in squadra (ad es. cultura e sport), ecc. PARTECIPAZIONE A NUMEROSI GRUPPI DI STUDIO. PIÙ VOLTE ELETTA NEL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI PEDIATRIA SEZ.LOMBARDA E DELLA SOCIETA’ ITALIANA DI ALLERGOLOGIA E IMMUNOLOGIA PEDIATRICA. COMPONENTE DEL CONSIGLIO SCIENTIFICO DELLA ASSOCIAZIONE IMMUNODEFICIENZE PRIMITIVE. COORDINATORE NAZIONALE DEL GRUPPO DI STUDIO IMMUNODEFICIENZE PRIMITIVE AIEOP/IPINET CAPACITÀ E COMPETENZE ORGANIZZATIVE Ad es. coordinamento e amministrazione di persone, progetti, bilanci; sul posto di lavoro, in attività di volontariato (ad es. cultura e sport), a casa, ecc. Organizzazione di numerosi eventi congressuali Organizzazione dell’attività lavorativa della Clinica pediatrica II della Università di Milano Maria Cristina Pietrogrande Selezione di pubblicazioni (1978-2011) 1) Quinti I, Soresina A, Guerra A, Rondelli R, Spadaro G, Agostini C, Milito C, Trombetta AC, Visentini M, Martini H, Plebani A, Fiorilli M; IPINet Investigators. Effectiveness of immunoglobulin replacement therapy on clinical outcome in patients with primary antibody deficiencies: results from a multicenter prospective cohort study. J Clin Immunol 2011; 31 (3): 315-22. 2) Woellner C, Gertz EM, Schäffer AA, Lagos M, Perro M, Glocker EO, Pietrogrande MC, Cossu F, Franco JL, Matamoros N, Pietrucha B, Heropolitańska-Pliszka E,Yeganeh M, Moin M, Español T, Ehl S, Gennery AR, Abinun M, Breborowicz A, Niehues T, Kilic SS, Junker A, Turvey SE, Plebani A, Sánchez B, Garty BZ, Pignata C, Cancrini C, Litzman J, Sanal O, Baumann U, Bacchetta R, Hsu AP, Davis JN, Hammarström L, Davies EG, Eren E, Arkwright PD, Moilanen JS, Viemann D, Khan S, Maródi L, Cant AJ, Freeman AF, Puck JM, Holland SM, Grimbacher B. Mutations in STAT3 and diagnostic guidelines for hyper-IgE syndrome. J Allergy Clin Immunol 2010; 125 (2): 424-432. 3) Engelhardt KR, McGhee S, Winkler S, Sassi A, Woellner C, Lopez-Herrera G, Chen A, Kim HS, Lloret MG, Schulze I, Ehl S, Thiel J, Pfeifer D, Veelken H, Niehues T, Siepermann K, Weinspach S, Reisli I, Keles S, Genel F, Kutukculer N, Camcioğlu Y, Somer A, Karakoc-Aydiner E, Barlan I, Gennery A, Metin A, Degerliyurt A, Pietrogrande MC, Yeganeh M, Baz Z, Al-Tamemi S, Klein C, Puck JM, Holland SM, McCabe ER, Grimbacher B, Chatila TA. Large deletions and point mutations involving the dedicator of cytokinesis 8 (DOCK8) in the autosomal-recessive form of hyper-IgE syndrome. J Allergy Clin Immunol 2009; 124 (6): 1289-302. 4) Dellepiane RM, Pavesi P, Patria MF, Laicini E, Di Landro G, Pietrogrande MC. Atopy in preschool Italian children with recurrent respiratory infections. Pediatr Med Chir 2009; 31 (4): 161-4. 74 5) Violi F, Sanguigni V, Carnevale R, Plebani A, Rossi P, Finocchi A, Pignata C, De Mattia D, Martire B, Pietrogrande MC, Martino S, Gambineri E, Soresina AR, Pignatelli P, Martino F, Basili S, Loffredo L. Hereditary deficiency of gp91(phox) is associated with enhanced arterial dilatation: results of a multicenter study. Circulation 2009; 120 (16): 1616-22. 6) Pignataro L, Torretta S, Pietrogrande MC, Dellepiane RM, Pavesi P, Bossi A, Drago L, Capaccio P. Outcome of tonsillectomy in selected patients with PFAPA syndrome. Arch Otolaryngol Head Neck Surg 2009; 135 (6): 548-53. 7) Soresina A, Nacinovich R, Bomba M, Cassani M, Molinaro A, Sciotto A, Martino S, Cardinale F, De Mattia D, Putti C, Dellepiane RM, Felici L, Parrinello G, Neri F, Plebani A; Italian Network for Primary Immunodeficiencies. The quality of life of children and adolescents with X-linked agammaglobulinemia. J Clin Immunol 2009; 29 (4): 501-7. 8) Yeganeh M, Henneke P, Rezaei N, Ehl S, Thiel D, Matamoros N, Pietrogrande C, Espanol T, Litzman J, Franco JL, Sanal O, Kilic SS, Breborowicz A, Plebani A, Renner E, Rothenfusser S, Hawn TR, Woellner C, Grimbacher B. Toll-like receptor stimulation induces higher TNF-alfa secretion in peripheral blood mononuclear cells from patients with hyper-IgE syndrome. Int Arch Allergy Immunol 2008; 146: 190-194. 9) Speckmann C, Enders A, Woellner C, Thiel D, Rensing-Ehl A, Schlesier M, Rohr J, Jakob T, Oswald E, Kopp MV, Sanal O, Litzman J, Plebani A, Pietrogrande MC, Franco JL, Espanol T, Grimbacher B, Ehl S. Reduced memory B cells in patients with hyper IgE syndrome. Clin Immunol 2008; 129 (3): 448-54. 10) Dellepiane RM, Tortorano AM, Liotto N, Laicini E, Di Landro G, Carnelli V, Pietrogrande MC. Invasive Aspergillus nidulans infection in a patient with chronic granulomatous disease. Mycoses 2008; 51 (5): 458-60. 11) Moschese V, Graziani S, Avanzini MA, Carsetti R, Marconi M, La Rocca M, Chini L, Pignata C, Soresina AR, Consolini R, Bossi G, Trizzino A, Martino S, Cardinale F, Bertolini P, Marseglia GL, Zecca M, Di Cesare S, Quinti I, Rondelli R, Pietrogrande MC, Rossi P, Plebani A. A prospective study on children with initial diagnosis of transient hypogammaglobulinemia of infancy: results from the Italian Primary Immunodeficiency Network. Int J Immunopathol Pharmacol 2008; 21 (2): 343-52. 12) Martire B, Rondelli R, Soresina A, Pignata C, Broccoletti T, Finocchi A, Rossi P, Gattorno M, Rabusin M, Azzari C, Dellepiane RM, Pietrogrande MC, Trizzino A, Di Bartolomeo P, Martino S, Carpino L, Cossu F, Locatelli F, Maccario R, Pierani P, Putti MC, Stabile A, Notarangelo LD, Ugazio AG, Plebani A, De Mattia D; IPINET. Clinical features, long-term follow-up and outcome of a large cohort of patients with Chronic Granulomatous Disease: an Italian multicenter study. Clin Immunol 2008; 126 (2): 155-64. 13) Pfeifer D, Woellner C, Petersen A, Pietrogrande MC, Franco JL, Yeganeh M, Ehl S, Matamoros N, Sprecher E, Puck JM, Veelken H, Grimbacher B. The hyper-IgE syndrome is not caused by a microdeletion syndrome. Immunogenetics 2007; 59 (12): 913-26. 14) Ferrari S, Zuntini R, Lougaris V, Soresina A, Sourková V, Fiorini M, Martino S, Rossi P, Pietrogrande MC, Martire B, Spadaro G, Cardinale F, Cossu F, Pierani P, Quinti I, Rossi C, Plebani A. Molecular analysis of the pre-BCR complex in a large cohort of patients affected by autosomal-recessive agammaglobulinemia. Genes Immun 2007; 8 (4): 325-33. 75 15) Patria MF Fusi M, Pietrogrande M, Bonelli N, Rusconi F. Serial high-resolution computed tomography (HRCT) in children with chronic productive cough and bronchiectasis unrelated to cystic fibrosis: correlations with clinical evaluation. Ital J Pediatr 2006; 32: 112-117. 16) Rusconi F, Panisi C, Dellepiane RM, Cardinale F, Chini L, Martire B, Bonelli N, Felisati G, Pietrogrande MC. Pulmonary and sinus diseases in primary humoral immunodeficiencies with chronic productive cough. Arch Dis Child 2003; 88 (12): 1101-5. 17) Plebani A, Soresina A, Rondelli R, Amato GM, Azzari C, Cardinale F, Cazzola G, Consolini R, De Mattia D, Dell'Erba G, Duse M, Fiorini M, Martino S, Martire B, Masi M, Monafo V, Moschese V, Notarangelo LD, Orlandi P, Panei P, Pession A, Pietrogrande MC, Pignata C, Quinti I, Ragno V, Rossi P, Sciotto A, Stabile A; Italian Pediatric Group for XLA-AIEOP. Clinical, immunological, and molecular analysis in a large cohort of patients with X-linked agammaglobulinemia: an Italian multicenter study. Clin Immunol 2002; 104 (3): 221-30. 18) Angelini L, Pietrogrande MC, Delle Piane MR, Zibordi F, Cinque P, Maccagnano C, Vago L. Progressive multifocal leukoencephalopathy in a child with hyperimmunoglobulin E recurrent infection syndrome and review of the literature. Neuropediatrics 2001; 32 (5): 250-5. 19) Salice P, Pietrogrande MC, Barbier P, Ghiglia S, Laicini E, Fesslova V. [Cardiovascular abnormalities in Kawasaki disease. An Italian prospective study]. Cardiologia 1998; 43 (12): 1367-74. 20) Bardare M, Armenio L, Businco L, Cavagni G, De Martino M, Duse M, Masi M, Monafo V, Pietrogrande MC, Tovo P, et al. Screening for delayed-hypersensitivity in Italian children: multicentric study by multitest skin testing. Eur J Pediatr 1990; 150 (1): 37-9. 21) Del Prete G, Tiri A, Maggi E, De Carli M, Macchia D, Parronchi P, Rossi ME, Pietrogrande MC, Ricci M, Romagnani S. Defective in vitro production of gamma-interferon and tumor necrosis factor-alpha by circulating T cells from patients with the hyper-immunoglobulin E syndrome. J Clin Invest 1989; 84 (6): 1830-5. 22) Plebani A, Clerici Schoeller M, Pietrogrande MC, Bardare M, Careddu P. Steroids in Pneumocystis carinii pneumonia in HIV seropositive infants. Eur J Pediatr 1989; 148 (6): 579-80. 23) Rusconi F, Rancilio L, Assael BM, Bonora G, Cerri M, Pietrogrande MC, Razon S, Serafini L, Torti G, Vaggi D, et al. Counterimmunoelectrophoresis and latex particle agglutination in the etiologic diagnosis of presumed bacterial pneumonia in pediatric patients. Pediatr Infect Dis J 1988; 7 (11): 781-5. 24) Rusconi F, Rancilio L, Cerri MA, Parizzi F, Pietrogrande MC, Razon S, Rogari P, Serafini L, Torti G, Vaggi D, et al. Cefotaxime in the treatment of severe bacterial pneumonia in paediatric patients. Drugs 1988; 35 Suppl 2: 203-4. 25) Bardare M, Tortorano AM, Pietrogrande MC, Viviani MA. Pharmacokinetics of ketoconazole and treatment evaluation in candidal infections. Arch Dis Child 1984; 59 (11): 1068-71. 76 26) Pietrogrande MC, Tortorano AM, Viviani MA, Cohen E, Bardare M. [Ketoconazole treatment of candidiasis in children: clinico-pharmacokinetic study]. Pediatr Med Chir 1983; 5 (3): 91-4. 27) Cohen E, Pietrogrande MC, Corona F, Varin E, Delle Piane RM, Bardare M. [Chronic mononucleosis: a case of difficult diagnosis]. Pediatr Med Chir 1983; 5 (3): 103-5. 28) Bardare M, Pietrogrande MC, Corona F, Varin E, Carnelli V, Masera G. Immune status in children with acute lymphocytic leukemia. Observations in 67 cases. Helv Paediatr Acta 1978; 33 (3): 241-50 Si autorizza il trattamento dei dati personali ai sensi della L. 675/96 e D.L. 196/03 Milano 4 gennaio 2015 77 FORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail CLAUDIO PIGNATA Nazionalità Italiana Data di nascita Napoli, 6 Febbraio 1952 081 7464340 [email protected] ESPERIENZA LAVORATIVA • 2001 • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego • Principali mansioni e responsabilità • 1993 • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego • Principali mansioni e responsabilità • 1991 • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego • Principali mansioni e responsabilità • 1990 • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore Università di Napoli “Federico II” Pubblica Professore Associato di Pediatria Direzione di un gruppo di ricerca; attività didattica Università di Napoli “Federico II” Pubblica Ricercatore di Pediatria Attività di ricerca di ricerca; attività didattica Harvard Medical School, Division of Tumor Immunology Research Associate presso il Dana Farber Cancer Institute, Svolgimento di attività di ricerca; Harvard Medical School, Children's Hospital, Division of Clinical Immunology. 78 • Tipo di impiego • Principali mansioni e responsabilità • 1987 • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego • Principali mansioni e responsabilità 1983 • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego • Principali mansioni e responsabilità 1979 • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego • Principali mansioni e responsabilità 1978 • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego • Principali mansioni e responsabilità Research Fellow presso l'Harvard Medical School, Children's Hospital, Division of Clinical Immunology Attività di ricerca e clinica Università di Reggio Calabria Pubblica Ricercatore Svolgimento di attività di ricerca; attività didattica Università di Napoli “Federico II”; Pubblica Titolare di Borsa di studio del Ministero della Pubblica Istruzione Attività di ricerca e di supporto all’attività didattica Università di Napoli “Federico II”; Pubblica Titolare di Borsa di studio dell’Università Federico II Attività di ricerca e di supporto all’attività didattica Università di Napoli “Federico II”; Pubblica Titolare di Borsa di studio del Dipartimento di Pediatria Attività di ricerca e di supporto all’attività didattica ISTRUZIONE E FORMAZIONE • 1987 • Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione • Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio • Qualifica conseguita • Livello nella classificazione nazionale (se pertinente) • 1983 • Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione • Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio • Qualifica conseguita • Livello nella classificazione nazionale (se pertinente) Dottorato di Ricerca in Scienze Gastroenterologiche presso l’Università di Napoli “Federico II” Acquisizione di competenze specifiche di carattere scientifico e professionale Dottore di Ricerca in Scienze Gastroenterologiche Specializzazione in Puericultura presso l’Università di Napoli “Federico II” Acquisizione di competenze specifiche di carattere scientifico e professionale Specialista in Puericultura 79 • 1980 • Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione • Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio • Qualifica conseguita • Livello nella classificazione nazionale (se pertinente) • 1977 • Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione • Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio • Qualifica conseguita • Livello nella classificazione nazionale (se pertinente) Specializzazione in Pediatria presso l’Università di Napoli “Federico II” Acquisizione di competenze specifiche di carattere scientifico e professionale Specialista in Pediatria Laurea in Medicina e Chirurgia Acquisizione di competenze scientifiche e di professionali Dottore in Medicina e Chirurgia CAPACITÀ E COMPETENZE PERSONALI Acquisite nel corso della vita e della carriera ma non necessariamente riconosciute da certificati e diplomi ufficiali. PRIMA LINGUA ITALIANA ALTRE LINGUE • Capacità di lettura • Capacità di scrittura • Capacità di espressione orale INGLESE BUONA BUONA BUONA CAPACITÀ E COMPETENZE Capacità di conduzione di gruppi di ricerca multidisciplinari e di trasferimento di competenze tecnico-scientifiche in un contesto di formazione universitaria e post-universitaria CAPACITÀ E COMPETENZE Organizzazione e conduzione di attività di ricerca e attività didattica. CAPACITÀ E COMPETENZE Management clinico diagnostico di pazienti pediatrici con problemi di deficit immunitario; capacità organizzative e di direzione di gruppi di ricerca multidisciplinari CAPACITÀ E COMPETENZE ] RELAZIONALI ORGANIZZATIVE . TECNICHE ARTISTICHE Musica, scrittura, disegno ecc. 80 ALTRE CAPACITÀ E COMPETENZE Competenze non precedentemente indicate. Training e settori di interesse scientifico L'attività scientifica è stata indirizzata principalmente in Immunologia Pediatrica nei seguenti settori: A) Studio dei meccanismi di immunoregolazione nella Malattia Celiaca; B) Caratterizzazione patogenetica di pazienti affetti da sindromi da Immunodeficienza. C) Meccanismi molecolari dell'attivazione cellulare con particolare riferimento per i processi biochimici di trasduzione del segnale ed applicazioni cliniche delle conoscenze in tale settore. Globalmente, tutta l'attività scientifico-didattica è stata indirizzata alla promozione culturale nelsettore dell'Immunologia pediatrica ed in particolare delle Immunodeficienze su base genetica. I risultati ottenuti sono stati oggetto di comunicazioni a Congressi nazionali ed internazionali e di pubblicazioni su riviste internazionali (vedi elenco delle pubblicazioni). Attività di revisore per Riviste a diffusione internazionale Il Prof. Pignata ha svolto attività di revisione per le seguenti riviste: Nature, Blood, Gene, J Clin Immunol, Journal of Pediatric Gastroenterology and Nutrition, Cytokine, Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, Development and Comparative Immunology, Developmental Dynamics. Attività di revisore per organismi istituzionali Il Prof. Pignata ha svolto attività di revisore per le seguenti Istituzioni - MIUR, quale revisore di progetti PRIN - CIVR, quale revisore di prodotti della ricerca EUROPEAN COMMUNITY, quale revisore di progetti nell’ambito del 6 programma Quadro PATENTE O PATENTI Patente di guida tipo B ALLEGATI NESSUNO Autorizzo al trattamento dei miei dati personali ai sensi dell’art. 10 della legge 675/1996. Napoli, 15 Gennaio 2015 81 Breve Curriculum Vitae del prof. Ugo Ramenghi. Professore Associato Confermato di Pediatria E` nato a Torino l'11.12.1953. Si è laureato in Medicina e Chirurgia a Torino il 30.10.1978 discutendo la tesi "Comportamento della Corticosteroid binding globulin plasmatica in pazienti di età prepubere e pubere" col punteggio di 110/110 lode. La tesi è stata giudicata degna di pubblicazione. Nel febbraio 1979 è stato nominato medico interno universitario presso la II Clinica Pediatrica dell' Università di Torino, dove ha lavorato nel reparto di Diabetologia e Malattie Dismetaboliche. Dal luglio 1980 all' agosto 1981 ha prestato servizio come Ufficiale medico presso l'Ospedale Militare di Torino "A.Riberi", nel ruolo di assistente medico presso il Laboratorio di Analisi. Il 18 novembre 1981 ha conseguito presso l'Università degli Studi di Torino la specializzazione in Clinica Pediatrica, col punteggio di 70/70 e lode. Il 6 novembre 1986 ha conseguito presso l'Università degli Studi di Torino la specializzazione in Oncologia, col punteggio di 70/70 . Il 7 novembre 1991 ha conseguito presso l'Università degli Studi di Torino la specializzazione in Ematologia, col punteggio di 70/70 e lode. Ricercatore Confermato, settore scientifico-disciplinare F19A da giugno 1985 al 2002. Risultato idoneo alla procedura di valutazione comparativa a professore associato per il settore scientifico disciplinare Med 38 (Pediatria generale e specialistica), è professore di II fascia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Torino dal 1 novembre 2002. Dal 1 novembre 2005 è professore associato confermato presso il Dipartimento di Scienze Pediatriche e dell’Adolescenza. E' membro delle seguenti società scientifiche: - SIP (Società Italiana di Pediatria) - AIEOP (Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica) - ASH (American Society of Hematology) - EHA (European Hematology Association) ATTIVITA' CLINICO ASSISTENZIALE. Dal novembre 1979 al giugno 80 ha espletato attività assistenziale nel reparto di Diabetologia e successivamente al servizio militare (settembre 81) sino al 1985 nella Divisione di Ematologia dell` Istituto di Clinica Pediatrica dell' Università di Torino, in qualità di Medico Interno con compiti assistenziali. Dal 1.6.85 ad oggi, prima come ricercatore confermato, poi come professore associato, ha svolto attività assistenziale nell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, presso la Divisione di Ematologia del Dipartimento di Scienze Pediatriche e dell’Adolescenza, Università di Torino. Nel 1987 gli è stata riconosciuta ai fini assistenziali la qualifica intermedia. E’ responsabile della Struttura Semplice Ematologia, Dipartimento di Scienze Pediatriche e dell' Adolescenza dell'Università degli Studi di Torino, Azienda Ospedaliera Ospedale Infantile Regina Margherita S. Anna. PERIODI TRASCORSI ALL'ESTERO - Sezione di Ematologia Infantile dell' Ospedale "Saint Louis" di Parigi (prof. Gerard Schaison) nell’anno 1983. - Ludwig Institute for Cancer Research di Melbourne, Australia (prof George Morstyn), dall’ aprile 89 al febbraio 90 (Periodo di ricerca sui fattori di crescita emopoietici:G-CSF). ATTIVITA' DIDATTICA. Dalla nomina a ricercatore confermato (1985) svolge esercitazioni per gli studenti, segue studenti nella preparazione di tesi di laurea sperimentali, partecipa alle commissioni di esame di profitto per gli studenti del corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e per gli specializzandi in Pediatria. Contitolare dell' insegnamento di Pediatria del corso di Laurea Specialistica di Medicina; Titolare dei corsi di Ematologia nella Scuola di Specializzazione in pediatria; Immunoematologia nella Scuola di Specializzazione in chirurgia pediatrica; 82 Titolare dell’Insegnamento di Pediatria nel Corso di Laurea breve in Terapia della Riabilitazione della Neuro e Psicomotricità nell' Età Evolutiva e di Ematologia nel Corso di Laurea breve in Infermieristica pediatrica. ATTIVITA' SCIENTIFICA E DI RICERCA. L’attività originale di ricerca si è articolata negli ultimi anni sulle basi molecolari dell’anemia di Diamond Blackfan, nel cui ambito ha collaborato alla identificazione del locus DBA sul cromosoma 19q13.2;. In collaborazione col prof Dianzani ha identificato una malattia autoimmune con linfoproliferazione non neoplastica legata a difetto di apoptosi linfocitaria (D-ALD, Dianzani Autoimmune Lymphoproliferative Disease); Prosegue gli studi sulle malattie autoimmuni legate ad alterazione dell' apoptosi fas dipendente. L'attività di ricerca è documentata da 130 pubblicazioni scientifiche di cui 101 lavori originali o rassegne su riviste internazionali con referee, 18 su riviste nazionali con referee e 11 capitoli di libri. I risultati delle ricerche sono stati presentati annualmente a congressi nazionali e internazionali. Impact Factor Totale (2010) : 504 Si autorizza il trattamento dei dati personali ai sensi della L. 675/96 e D.L. 196/03 Torino 20 gennaio 2015 83 FORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail GIUSEPPINA RUGGIERO Nazionalità Italiana Data di nascita 13.04.1955 Via Caravaggio, 87 Napoli 081 7463311/3059 081 7463057 [email protected] ESPERIENZA LAVORATIVA • 2011 • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego • Principali mansioni e responsabilità • 2001-2011 • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego • Principali mansioni e responsabilità • 1996-2001 • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego • Principali mansioni e responsabilità • 1993-1995 • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego Università di Napoli “Federico II” Pubblica Professore Associato Direzione di un gruppo di ricerca; attività didattica Università di Napoli “Federico II” Pubblica Ricercatore Direzione di un gruppo di ricerca; attività didattica Università di Napoli “Federico II” Pubblica Tecnico Laureato Svolgimento di attività di ricerca; attività didattica The Netherland Cancer Institute Amsterdam Associate Researcher 84 • Principali mansioni e responsabilità • 1990-1993 • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego • Principali mansioni e responsabilità 1984-1990 • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego • Principali mansioni e responsabilità Attività di ricerca Università di Napoli “Federico II” Pubblica Tecnico Laureato Svolgimento di attività di ricerca; attività didattica Università di Napoli “Federico II”; Cattedra di Immunologia; Dipartimento di Biologia Cellulare e Molecolare (supervisore Prof Serafino ZAppacosta) Pubblica Medico Interno Attività di ricerca e di supporto all’attvità didattica in ambito immunologico ISTRUZIONE E FORMAZIONE • 1980-1983 • Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione • Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio • Qualifica conseguita • Livello nella classificazione nazionale (se pertinente) • 1974-1980 • Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione • Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio • Qualifica conseguita • Livello nella classificazione nazionale (se pertinente) Specializzazione in Oncologia presso l’Università Cattolica di Roma Acquisizione di competenze specifiche di carattere scientifico e di management clinico in ambito oncologico Specialista in Oncologia Laurea in Medicina e Chirurgia Acquisizione di competenze scientifiche e di management clinico in ambito medico-chirurgico Dottore in Medicina e Chirurgia CAPACITÀ E COMPETENZE PERSONALI Acquisite nel corso della vita e della carriera ma non necessariamente riconosciute da certificati e diplomi ufficiali. PRIMA LINGUA ITALIANA ALTRE LINGUE 85 • Capacità di lettura • Capacità di scrittura • Capacità di espressione orale INGLESE BUONA BUONA BUONA CAPACITÀ E COMPETENZE Capacità di relazionarsi in ambiti multidisciplinari e di trasferimento di competenze tecnicoscientifiche in un contesto di formazione universitaria e post-universitaria CAPACITÀ E COMPETENZE Organizzazione e conduzione di attività di ricerca e attività didattica. CAPACITÀ E COMPETENZE tecniche di biologia cellulare e molecolare applicate all’immunologia, uso del computer. CAPACITÀ E COMPETENZE [ Descrivere tali competenze e indicare dove sono state acquisite. ] RELAZIONALI ORGANIZZATIVE . TECNICHE ARTISTICHE Musica, scrittura, disegno ecc. ALTRE CAPACITÀ E COMPETENZE Competenze non precedentemente indicate. Principali linee di ricerca perseguite: -Studio del sistema HLA: Associazione HLA e malattie: Ruolo degli antigeni HLA di Classe II nella regolazione dell’attivazione TCR-dipendente di linfociti T umani -Studio di pathway costimolatori CD40-dipendenti nell’attivazione linfocitaria: Ruolo dell’interazione CD40/CD154 nei processi di sviluppo e selezione timica, nonché nell’attivazione di funzioni effettrici citotossiche e/o di produzione citochinica in linfociti NK, in modelli umani Definizione del ruolo di patwhay CD40-dipendenti nell’interazione funzionale fra cellule di melanoma ed effettori immunitari - Studio dei meccanismi immuno-mediati coinvolti nella regolazione dell’emopoiesi in modelli Di patologia umana Partecipazione a Società Scientifiche: -Dal 1987 Gruppo di Cooperazione in Immunologia (GCI) ora Società Italiana di Immunologia, Immunologia Clinica e Allergologia (SIICA) -Dal 1992 European Foundation of Immunogenetics (EFI) -Dal 1992 Scuola Superiore di Immunologia Ruggero Ceppellini; dal 1997 al 2001, membro del Consiglio Direttivo con mansioni di Segretario Scientifico. -Dal 2004 Gruppo Italiano di Citometria (GIC) 86 Bibliografia selezionata: 1. Ruggiero G., Racioppi L., Manzo C., Pirozzi G., D'Oro U., Ferrone S., Zappacosta S. and Fontana S. HLA class II molecules on monocytes regulate T cell proliferation through physical interaction in the CD3 activation pathway Eur. J. Immunol. (1991) 21:29-33 2. Martinez-Caceres E., Ruggiero G., Spits H., Juan M, Barcelo J., Vives J., Martorell J. and Viñas O Stimulation through CD50 (ICAM-3) induces both activation and programmed cell death of human thymocytes Tissue Antigens (1996) 48:626-635 3. Ruggiero G., Caceres E.M., Voordouw A., Noteboom E., Graf D., Kroczek R.A., and Spits H. CD40 expressed on thymic epithelial cells provides costimulation for proliferation but not for apoptosis of human thymocytes J. Immunol. (1996)156:3737-3746 4. Carbone E., Ruggiero G., Terrazzano G., Palomba C., Manzo C., Fontana S., Spits H., Kärre K. and Zappacosta S. A new mechanism of NK cell cytotoxicity activation: the CD40-CD40 ligand interaction J. Exp. Med. (1997)185: 2053-60 5. Pirozzi G., Lombari V., Zanzi D., Ionna F., Lombardi M., Errico S., Ruggiero G. and Manzo C. CD40 expressed on melanoma cells is able to mediate T cell costimulation and tumor cell growth Int. Immunol. (2000) 12: 787-95 (Correspondig author) 6. Cimini, V., Ruggiero G., Buonomo T., Seru R., Sciorio S., Zanzi D., Santangelo F. and P. Mondola CuZn-superoxide dismutase in human thymus: immunocytochemical localisation and secretion in thymus-derived epithelial and fibroblast cell lines Histochem. Cell Biol. (2002) 118: 163:69 7. Terrazzano G., Zanzi D., Palomba C., Carbone E., Grimaldi S., Pisanti S., Fontana S., Zappacosta S. and Ruggiero G. Differential involvement of CD40, CD80, and major histocompatibility complex class I molecules in cytotoxicity induction and interferon-gamma production by human natural killer effectors. J Leukoc Biol. (2002) 72:305-11. 8. Mondola P., Ruggiero G., Seru R., Damiano S., Grimaldi S., Garbi C., Monda M., Greco D., and Santillo M.R. 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(2014) 1843: 265-74 PATENTE O PATENTI Patente di guida tipo B ULTERIORI INFORMAZIONI [ Inserire qui ogni altra informazione pertinente, ad esempio persone di riferimento, referenze ecc. ] ALLEGATI NESSUNO Si autorizza il trattamento dei dati personali ai sensi della L. 675/96 e D.L. 196/03 Napoli, 15 gennaio 2015 90 FORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail GIUSEPPE TERRAZZANO Nazionalità Italiana Data di nascita 25 MAGGIO 1966 Via Camaldolilli 145, Napoli 0971206163 [email protected] ESPERIENZA LAVORATIVA • 2009 • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego • Principali mansioni e responsabilità • 1994-2009 • Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego • Principali mansioni e responsabilità Università della Basilicata, Potenza Pubblica Ricercatore Direzione di un gruppo di ricerca; attività didattica Università di Napoli Federico II Pubblica Borsista Attività di ricerca; attività didattica di supporto ISTRUZIONE E FORMAZIONE • 2000 • Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione • Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio • Qualifica conseguita • Livello nella classificazione nazionale (se pertinente) Dottorato di Ricerca in Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare, Università di Napoli “Federico II” Scienze della vita; acquisizione di tecniche di biologia cellulare e molecolare Dottore di ricerca 91 • 1994 • Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione • Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio • Qualifica conseguita • Livello nella classificazione nazionale (se pertinente) • 1992 • Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione • Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio • Qualifica conseguita • Livello nella classificazione nazionale (se pertinente) Scuola di Specializzazione in Farmacologia, Università di Napoli “Federico II” Acquisizione di competenze scientifiche e professionali Specialista in Farmacologia Università di Napoli “Federico II” Acquisizione di competenze scientifiche e professionali Laurea in Farmacia CAPACITÀ E COMPETENZE PERSONALI Acquisite nel corso della vita e della carriera ma non necessariamente riconosciute da certificati e diplomi ufficiali. PRIMA LINGUA ITALIANA ALTRE LINGUE • Capacità di lettura • Capacità di scrittura • Capacità di espressione orale INGLESE BUONA BUONA BUONA CAPACITÀ E COMPETENZE Capacità di organizzare e di lavorare in un gruppo di ricerca multidisciplinare. CAPACITÀ E COMPETENZE Organizzazione dell’attività di ricerca e didattica in ambito universitario e post-universitario CAPACITÀ E COMPETENZE tecniche di biologia cellulare e molecolare applicate a modelli di interesse immunologico, uso del computer. RELAZIONALI ORGANIZZATIVE . TECNICHE CAPACITÀ E COMPETENZE ARTISTICHE 92 Musica, scrittura, disegno ecc. ALTRE CAPACITÀ E COMPETENZE Competenze non precedentemente indicate. PATENTE O PATENTI Patente di guida tipo A e B ULTERIORI INFORMAZIONI ATTIVITÀ SCIENTIFICA Principali linee di ricerca perseguite - Linfociti NK cells, funzioni e meccanismi di regolazione dell’immunità innata - HLA e associazione HLA-malattie - Regolazioen della risposta immunitaria e della tolleranza immunitaria in modelli fisiologici e di patologia ATTIVITÀ DIDATTICA - dal 2009 Insegnamento di Patologa Generale, Fisiopatologia e di Immunologia nei corsi di Laurea in Biotecnologie Mediche e Farmacia dell’Università della Basilicata - dal 2012 Docente Scuola di Dottorato di Scienze, Università della Basilicata APPARTENENZA A SOCIETÀ SCIENTIFICHE: 1987 Gruppo di Cooperazione in Immunologia (GCI), ora Socità Italiana di Immunolofgia, immunologia Clinica e Alllergologia (SIICA) 1992 European Foundation of Immunogenetics (EFI) 1992 Scuola Superiore di Immunologia Ruggero Ceppellini 2004 Gruppo Italiano di Citometria (GIC) Bibliografia 1. 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Natural killer clones recognize specific soluble HLA class I molecules. EUROPEAN JOURNAL OF IMMUNOLOGY, vol. 26; p. 683-689, ISSN: 0014-2980 ALLEGATI NESSUNO Si autorizza il trattamento dei dati personali ai sensi della L. 675/96 e D.L. 196/03 Napoli 20 gennaio 2015 96 CURRICULUM VITAE Dr. Adriana Zatterale Qualifica e Affiliazione: Primario Emerito di Genetica - ASL Napoli 1 Centro - Napoli, Italia Telefono/Fax: (39)081-5464804 / (39)335-8413976 (cellulare) E-mail: [email protected] Titoli di studio: 1970 - Laurea in Scienze Biologiche, 110/110, Università di Napoli. 1982 - Specializzazione in Genetica Medica con voti 70/70 e lode – Università di Roma. 1986 - Specializzazione in Patologia Clinica con voto 70/70 e lode - Università di Napoli. Attività professionale Dal 1977 - Organizzazione e direzione di un’unità operativa di Citogenetica presso l’E.O. dei “Pellegrini” di Napoli, che e’ stata riconosciuta nel 1984 dalla Regione quale “Servizio di Citogenetica” dell’USL 42 confluita poi nell’“ASL Napoli 1”. 1988 – 2013 - Direttore del suddetto Servizio, che dal gennaio 1995 serve l’intero territorio dell’ASL Napoli 1, quale unico Servizio di Genetica, svolgendo consulenze genetiche e indagini cromosomiche e citogenetico-molecolari. Sotto la sua direzione, il Servizio di Genetica ha sviluppato particolare competenza nel campo della citogenetica oncologica ed in quello dell’instabilitá cromosomica e delle relative Consulenze Genetiche, divenendo laboratorio di riferimento nazionale per lo studio delle “Sindromi da instabilitá cromosomica“, sede del Registro Nazionale Anemia di Fanconi e riferimento regionale per la citogenetica oncoematologica. Il laboratorio di citogenetica è stato dotato di tecnologie avanzate: sistemi digitali di cariotipizzazione, FISH, western blotting e – unico Servizio pubblico del Sud – Spectral Karyotyping; - l’ASL Caserta , l’AO “S. Anna e S. Sebastiano” di Caserta e l’AO “Moscati” di Avellino si sono convenzionate con il Servizio di Genetica per la citogenetica oncologica, postnatale e molecolare; - il Servizio di Genetica ha ottenuto la valutazione massima (100% di positività) fra tutti i Servizi della Regione Campania, ai fini dell’inserimento nella Rete Formativa di cui al Protocollo d’Intesa fra Regione ed Università per le specializzazioni mediche universitarie (Del. Reg. 2014/04). A ciò ha fatto seguito stipula di convenzione con l’Università “Federico II” (Del. 2457/03) per la Scuola di Specializzazione in Biochimica Clinica, con la SUN per la Scuola di Specializzazione in Pediatria (Del. 444/05) e per la Scuola di Specializzazione in Ematologia (Del. 705/08) e con l’Università Federico II per la Scuola di Specializzazione in Genetica Medica dall’a.a. 2011-2012. Attività didattica: - 1987: organizzazione del I Corso Regionale di Citogenetica; - 1995: partecipazione all’organizzazione di Congressi Nazionali FISME (Federazione Italiana Studio Malattie Ereditarie) ed alla stesura delle “Linee guida nazionali per l’indagine citogenetica”; - 1997: organizzazione del Workshop “Stress Ossidativo e malattie genetiche” presso l’Istituto Superiore di Sanità a Roma; - 2000: organizzazione del Corso di aggiornamento trimestrale “La Qualità in Consulenza Genetica” e della Tavola Rotonda “Problemi legali ed etici della Consulenza Genetica”; - 2003: organizzazione del Corso di aggiornamento “Dalla Consulenza Genetica alla Biologia Molecolare: un percorso di Qualità”. - 2006: organizzazione del Corso di aggiornamento trimestrale “La Consulenza Genetica nei percorsi della gestante e del neonato”. (Progetto di Formazione obbligatorio a finanziamento regionale - DGR 97 4495/96). - Docente nei suddetti Corsi ed in numerosi altri Corsi ECM. - Docente per molti anni presso scuole Ospedaliere di Napoli nei corsi per Infermieri Professionali, Tecnici di Laboratorio, Tecnici di Centro Trasfusionale. - Docente di Genetica presso la Seconda Università di Napoli, nei Diplomi Universitari (Scienze Infermieristiche , dall’a.a. 1997-98 all’a.a. 2010-11, TSLB dall’a.a. 2004-05 all’a.a. 2009-10, Scienze Motorie dall’a.a. 2011-12 ad oggi). - Docente di “Diagnostica Biochimica Prenatale e Citogenetica” e poi di “Citogenetica e metodologie di diagnostica genetica” presso la Scuola di Specializzazione in Biochimica Clinica – Facoltà di Medicina e Chirurgia – Università “Federico II”, dall’a.a. 1996-97 ad oggi. - Docente di “Genetica Medica” presso la Scuola di Specializzazione in Pediatria – Facoltà di Medicina e Chirurgia – Seconda Università di Napoli, nell’a.a. 2004-05 e presso la Scuola di Specializzazione in Ematologia nell’a.a. 2008-09. - Docente di Genetica presso la Scuola di Specializzazione in Genetica Medica – Facoltà di Medicina e Chirurgia – Università “Federico II”, dall’a.a. 2011-12 ad oggi. - Docente nel Master “Ambiente e cancro” svoltosi presso il CROM negli a.a. 2011-12 e 2013-14. - Relatore/correlatore di numerose tesi di specializzazione in Genetica Medica presso l’Università “La Sapienza” di Roma, e tesi di laurea presso l’Università di Napoli – Facoltà di Scienze Biologiche e Facoltà di Medicina e Chirurgia, svolte presso il Servizio di Genetica sotto la sua direzione. Attività di Ricerca: - Responsabile Scientifico del Progetto finalizzato “Osservatorio Epidemiologico di Citogenetica”, finanziato dalla Regione Campania con Delibera No. 3290/90; - Responsabile Scientifico del Progetto di ricerca triennale “Caratterizzazione citogenetica dei tumori del Sistema Nervoso Centrale”, finanziato dall’Assessorato Reg. Ricerca Scientifica (L. 41/94) dall’annualità 1996; - Responsabile Scientifico del Progetto di ricerca “A new strategy in Fanconi Anaemia diagnosis and characterization”, finanziato dall’Assessorato Reg. Ricerca Scientifica (L. 41/94) - annualità 2002; - Partner nel Progetto Europeo “Comparative characterization of oxidative stress in some congenital disorders with increased cancer proneness and early ageing” (contract ERB BMH4-CT98-3107) (20002004). - Partner nel Progetto di ricerca Ministero Salute “Sviluppo di protocolli diagnostici integrati per malattie genetiche rare ad elevato impatto sociale” (L. 229/99) - annualità 2002. - Partner nel “Progetto Nazionale per la Standardizzazione e l’Assicurazione di Qualità dei Test Genetici”, operativo dal 2001 presso l’Istituto Superiore di Sanità (U.O.7). Pubblicazioni, relazioni e seminari : - 40 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali peer-reviewed; - 24 pubblicazioni su riviste scientifiche o notiziari divulgativi nazionali; - 10 capitoli su libri nazionali; - 141 lavori/abstracts pubblicati su Atti Congressuali, di cui 72 su riviste internazionali; - decine di comunicazioni e relazioni a Congressi Internazionali e Nazionali, e seminari presso Istituzioni Scientifiche Internazionali e Nazionali. Associazioni Scientifiche: - Ex-componente del Direttivo della Società Italiana di Citologia e dell’Associazione Italiana di Citogenetica Medica; - Componente del Comitato Scientifico dell’AIRFA (Associazione Italiana per la Ricerca 98 sull’Anemia di Fanconi); - Componente della Commissione Tecnico- Scientifica del Comitato Etico dell’ASL Napoli 1 fino al luglio 2009; - Componente del Comitato Scientifico della Sez. Campana della Società di VRQ (Verifica e Revisione Qualità). - Componente del Comitato Scientifico di O.Ma.R (Osservatorio malattie rare on line). Si autorizza il trattamento dei dati personali ai sensi della L. 675/96 e D.L. 196/03. Napoli, 2/12/2014 99 ABSTRACT DELLE LEZIONI 100 Sistema immunitario, patogeni e riconoscimento del danno cellulare Francesca Granucci, Milano La capacità del siastema imunitario di dare origine ad una risposta effciciente contro i patogeni, mantenendo la tolleranza nei confronti dei tessuti self, è stata sempre oggetto di grande interesse per gli immunologi. Nel corso degli anni sono state proposte differenti teorie per spiegare come il sistema immunitario possa discriminare self e non self, identificando specificamente gli agenti infettanti. La teoria del danno proposta da Charles Janeway and Polly Matzinger si è dimostrata una base teorica importante, ma una serie di dati indicano come il sistema immunitario sia in grado di rispondere a tessuti stressati, danneggiati e necrotici attuando una risposta infiammatoria adeguata. Per evitare reazioni autoimmunitarie, in tali circostanze, la risposta infiamamtoria attivata in presenza di danno tissutale non generat da agenti infettanti necessita di un’appropriata regolazione. Scopo della discussione sarà evidenziare come segnali di danni tissutale possano essere raccolti in maniera specifica e coordinata dai vari compartimenti immunitari nell’ottica di consentire una risposta coordinata in grardo di fronteggiare in maniera peculiare il danno tissutale in presenza come in assenza di patogeni infettanti. 101 I Toll Like Receptors (TLR) Antonio Leonardi, Napoli Benche’ il sistema immunitario innato non sia specifico e manchi dei meccanismi che permettono alle cellule della immunita’ specifica di riconoscere gli agenti patogeni, esso e’ comunque in grado di riconoscere il self dal non-self. Cio’ e’ dovuto alla presenza sulla superficie delle cellule della immunita’ innata di diverse famiglie di recettori che permettono il riconoscimento di componenti estranee al nostro organismo. I microorganismi sono infatti caratterizzati dalle presenza di specifiche molecole che non sono presenti nelle cellule dell’ospite; durante l’evoluzione si sono quindi selezionate famiglie di recettori in grado appunto di riconoscere queste molecole presenti soltanto nei microorganismi e quindi in grado di permettere il riconoscimento self non-self. Questi recettori, a differenza dei recettori per l’antigene presenti sui linfociti non sono clonalmente distribuiti, ma sono espressi tutti da uno stesso tipo cellulare. I recettori della immuita’ innata hanno diverse funzioni: alcuni stimolano la fagocitosi dei microorganismi, altri hanno una funzione chemoiotattica, guidano cioe’ le cellule verso le sedi di infezione. La funzione principale e’ quella di indurre la produzione di molecole in grado di innescare una risposta immediata che fornisce protezione in assenza di una risposta specifica che richiede tempo per potersi innescare, e che influenzera’ profondamente il tipo di risposta adattativa. 102 I difetti primitivi dei fagociti Baldassarre Martire, Bari I fagociti (granulociti neutrofili, monociti e macrofagi) costituiscono la prima linea di difesa contro le infezioni batteriche e fungine, esplicando funzioni diverse ordinatamente concatenate e perfettamente integrate con quelle del sistema linfocitario, e rappresentano per questo le cellule che meglio esprimono la complessità delle interazioni tra immunità innata e adattativa. Difetti numerici di queste linee cellulari o delle loro funzioni biologiche si traducono clinicamente in un’aumentata suscettibilità alle infezioni con spiccata tendenza alla cronicizzazione e che spesso si rivelano scarsamente sensibili alla antibioticoterapia. Le infezioni si localizzano a livello di cute, mucose e linfonodi, che costituiscono le prime barriere anatomiche all’invasione microbica: da qui possono poi diffondersi a tutti gli altri organi. I difetti a carico delle cellule fagocitarie possono essere di tipo quantitativo o funzionale, riguardare cioè la capacità di raggiungere il focolaio d’infezione (chemiotassi), di fagocitare il microrganismo (fagocitosi) o di eliminarlo attraverso il proprio corredo enzimatico (killing batterico). Attualmente sono noti 29 difetti congeniti diversi della funzione e del numero dei fagociti (1). In questo gruppo di patologie sono compresi: 1) difetti del numero dei granulociti neutrofili 2) difetti dei meccanismi antimicrobici non ossidativi come il deficit dei granuli specifici 3) i difetti dell’attività antimicrobica di tipo ossidativo tra cui le varie forme di malattia granulomatosa cronica, il deficit di mieloperossidasi e la micobatteriosi atipica familiare e 4) i difetti della chemiotassi, che includono i deficit di adesione leucocitaria (LAD I , LAD II e LAD III. Principali difetti del numero dei granulocitineutrofili Si definisce neutropenia una conta granulocitaria nelsangue periferico inferiore a 1500/mm3, per pazientidi età superiore a 1 anno, inferiore a 1000/mm3 al disotto del primo anno di vita. Questa condizione puòderivare da una ridotta produzione di granulociti a livellomidollare, da un difetto della mobilizzazione deineutrofili dal midollo osseo verso il sangue perifericoo da una esagerata apoptosi. Neutropenia Congenita Severa La Neutropenia Congenita Severa è una immunodeficienzageneticamente eterogenea con una incidenzaattualmente stimata intorno a 1:200.000, caratterizzatada un basso valore dei PMN (inferiore a 500/mmc3,spesso a 200/mmc3), esordio sintomatologico precocecon infezione ombelicale, ulcere orali, infezioni polmonari,perineali o perirettali e presentazione isolata osindromica. Numerosi sono i geni implicati 2: può essereereditata come condizione autosomica recessiva(malattia di Kostmann) associata a mutazioni del geneHAX1, implicato nella down regolazione del meccanismointrinseco mitocondriale dell’apoptosi, o come condizione autosomica dominante con mutazioni del geneELA2 che codifica per l’elastasi granulocitaria, proteinacomponente dei granuli primari. Sono state descrittemutazioni del gene GFI1 nel dominio zinc finger, chehanno come bersaglio ELA2 e del recettore per il GCSF(CSF3R gene). È stata recentemente identificatauna nuova forma sindromica di neutropenia congenitaassociata a malformazioni cardiache e urogenitali, legataa mutazione del gene G6PC3 che codifica per lasubunità catalitica 3 della glucosio-6-fosfatasi. Mutazionidel gene WASP (Wiskott-Aldrich syndromeprotein)infine, sono state identificate in maschi con NeutropeniaCongenita Severa isolata a trasmissione X-recessiva. Èancora in gran parte sconosciuto il meccanismo responsabiledella neutropenia; è stato suggerito che questemutazioni geniche comportino l’attivazione intramidollaredi meccanismi pro-apoptotici dei precursori mieloidi.L’esame del midollo rivela un arresto maturativoallo stadio promielocitico mentre l’esame dello striscioperiferico mostra l’assenza parziale o completa di mielociti,metamielociti, forme a banda o neutrofili maturi,talvolta con associate monocitosi ed eosinofilia. Alcuneforme di neutropenia congenita grave, in particolarequella causata da mutazione del G-CSFR presentanoun rischio elevato di evoluzione verso sindrome mielodisplasticao leucemia mieloide. Il trattamento si basasulla somministrazione di G-CSF che attiva la maturazionedei granulociti forzando il blocco maturativo tralo stadio promielocitico e quello metamielocitico, edesercita anche una azione antiapoptotica . Laddove visia disponibilità di un donatore compatibile, va presoin considerazione il trapianto di midollo osseo. 103 Neutropenia ciclica Come la Neutropenia Congenita Severa, è causatada mutazioni sporadiche o ad ereditarietà autosomicadominante del gene ELA2, ma localizzate inposizioni diverse. La neutropenia ciclica è caratterizzatada oscillazioni periodiche della conta deineutrofili con intervalli di circa 21 giorni (il range puòvariare dalle 2 alle 6 settimane), nei quali la neutropeniadura in media 3-6 giorni potendo raggiungereun nadir < 200/mmc3. In alcuni casi può associarsiuna oscillazione dei reticolociti e della conta piastrinicao monocitosi con eosinofilia. Di solito, durante ilnadir si osservano febbre, gengivostomatite, faringitee infezioni cutanee. Infezioni più gravi includonopolmonite, enterocolite necrotizzante con peritonitee sepsi da Escherichia coli o Clostridiumperfringens.Quando il paziente giunge all’attenzione del medico,tuttavia, la conta dei neutrofili può già essere infase di recupero, pertanto, porre la diagnosi di neutropeniaciclica può richiedere 2-3 conte ematichea settimana per 6 settimane, intese a osservare laperiodicità del ciclo e a distinguerle dalle altre febbriperiodiche senza neutropenia. Il reperto midollaredurante la fase neutropenica evidenzia una ipoplasiacellulare e un arresto maturativo allo stadio delmielocita; la ciclicità dell’attività midollare è osservabileanche nella serie eritroide. Inoltre, non sembraesservi un aumentato rischio di mielodisplasia o dileucemia mieloide acuta. Per la prevenzione delleinfezioni al nadir del ciclo è stato raccomandato l’impiegoprofilattico di G-CSF. Principali difetti dei meccanismi antimicrobici di tipo ossidativo L'esposizione dei fagociti a germi opsonizzati determina una rapida attivazione metabolica, soprattutto dello shunt degli esoso-monofosfati che si accompagna ad un incremento del consumo di ossigeno e di glucosio. Un ruolo fondamentale nel “burst respiratorio” è svolto dal sistema della nicotinamide-adenina-dinucleotidefosfato ossidasi. Questo enzima è una flavoproteina di membrana che trasferisce elettroni dalla NADPH all'ossigeno molecolare (O2) con formazione di ione superossido (O2-), che all’interno del fagosoma si trasforma poi in acqua ossigenata (H2O2) e ipoclorito (HOCl) ad opera rispettivamente della superossidodismutasi e della mieloperossidasi lisosomiale. Il killing dei microrganismi fagocitati è legato alla produzione di questi prodotti reattivi dell’ossigeno che danneggiano la membrana batterica provocandone la morte. Un difetto in una qualsiasi delle componenti dell’ossidasi, come pure difetti associati alla generazione del cofattore NADPH come nei casi di grave deficit di G6PD o di glutationesintetasi, possono causare un difetto dell’attività microbicida ossigeno-dipendente. La Malattia Granulomatosa Cronica Rappresenta il prototipo dei difetti funzionali dei neutrofili può essere causata dal difetto di ciascuna delle quattro subunità proteiche formanti la NADPH-ossidasi, che può essere assente, ridotta o funzionalmente difettiva e ciò spiega l’eterogeneità genotipica della malattia. Il complesso molecolare NADPH ossidasi è costituito da 4 subunità : due molecole, p22phox (subunità alfa) e gp9lphox (subunità beta), che formano il complesso denominato citocromo b558,costitutivamenteindovato sulla membrana cellulare e su quella di specifici granuli e vescicole secretorie del granulocita neutrofilo: questo complesso contiene due gruppi eme e due gruppi FAD necessari per il trasporto degli elettroni dall’NADPH citoplasmatico all’O2 contenuto nel fagosoma. Altre due proteine, rispettivamente di 47 e 67 kDa, sono presenti esclusivamente nel citoplasma; una terza proteina, p40 phox presente nel citosol è coinvolta nella stabilizzazione del complesso p47/p67phox nei fagociti a riposo. In seguito all’attivazione cellulare, che può essere indotta da una serie di stimoli (microorganismi o peptidi batterici opsonizzati, frazione C5a del complemento etc.) le vescicole secretorie si fondono con la membrana plasmatica del fagocita e ciò determina il passaggio del citocromo b 558 sulla membrana cellulare del fagocita. Nello stesso tempo anche le proteine citosoliche p47 e p67 phox, dopo essere state fosforilate, traslocano sulla membrana plasmatica, dove interagiscono con il complesso b558 determinando così il definitivo assemblaggio del complesso enzimatico NADPH in grado di svolgere la piena attività ossidasica. Nel processo di traslocazione sono coinvolte altre proteine di basso peso molecolare “GTP-bindingproteins” appartenenti alla famiglia rac: in particolare rac1, che si lega al complesso delle proteine citosoliche p47, p67 e p40 phox. Un’altra proteina di basso peso molecolare rap1A localizzata in associazione al citocromo b558 sulla membrana dei granuli e delle vescicole secretorie, è coinvolta nella regolazione della attività 104 ossidasica .Nel 70% circa dei casi la CGD è causata da una mutazione del gene che codifica per la subunità gp91 phox, localizzato sul braccio corto del cromosoma X (Xp21.1). Le varianti autosomiche recessive sono invece causate da mutazioni del gene per la subunità p22 phox che mappa sul braccio lungo del cromosoma 16 (16q24), circa il 5% dei casi, oppure dei geni per p47 phox o p67 phox che mappano rispettivamente sul braccio lungo del cromosoma 7 (7q11.23) e sul braccio lungo del cromosoma 1 (1q25) e che rappresentano rispettivamente il 20% e il 5% circa di tutti i casi di CGD. Di recente è stata identificata la prima mutazione a carico di NCF4, gene che codifica per lasubunità proteica p40phox. La malattia esordisce in genere molto precocemente: l’età media all’esordio dei sintomi è di 1 anno. La forma X recessiva ha generalmente un esordio più precoce di quella autosomica recessiva che in alcuni casi può anche manifestarsi anche in età adulta. Tutti gli organi possono essere interessati; tuttavia le infezioni più frequenti interessano i polmoni, i linfonodi e la cute. Caratteristiche peculiari dell’infezione sono l’elevata frequenza, il tipo di agente eziologico e l’evoluzione granulomatosa delle lesioni infiammatorie. Questi granulomi, costituiti da cellule giganti e macrofagi ripieni di lipidi, provocano distruzione dei parenchimi e determinano frequentemente stenosi del tratto gastrointestinale o urinario che richiedono rimozione chirurgica. La diffusione dell’infezione è facilitata dal fatto che i leucociti, che hanno fagocitato ma non ucciso i microorganismi nella sede dell’infezione primitiva, possono di fatto trasportarla a distanza interessando rene, muscoli, pericardio, SNC ed altri organi.Va segnalato che, a fronte della aspecificità del quadro clinico, alcune manifestazioni, quali le infezioni da Aspergillo, le piodermiti recidivanti, l'ascesso granulomatoso epatico e l'osteomielite, indirizzano fortemente il sospetto verso la diagnosi di malattia granulomatosa cronica. I patogeni più frequentemente in causa sono germi catalasi positivi, in grado di degradare la quota di H202 da essi stessi prodotta: Staphylococcusaureus, Escherichia Coli, Salmonella, Klebsiella, vari ceppi di Pseudomonas, saprofiti quali Serratiamarcescens, Staphylococcusepidermidis, Enterobacter, BurkholderiaCepacia, e funghi, soprattutto AspergillusSpp.eCandida Spp. La diagnosi della malattia granulomatosa cronica si basa sullo studio in citofluorimetria con DHR123 del burst respiratorio granulocitario, valutando la generazione di superossido e dei metaboliti intermedi dell’ossigeno. Principali difetti funzionali (chemiotassi) I difetti delle proteine di adesione (13). configurano il prototipo dei difetti correlati alle funzioni di membrana dei monociti-macrofagi: i granulociti, funzionalmente competenti ed in numero normale, non sono in grado di raggiungere i siti d’infezione e si formano tipicamente ascessi cutanei “freddi”, necrotizzanti e senza formazione di pus, con estese perdite di sostanza e rischio incombente di sepsi. I germi più frequentemente in causa sono Stafilococchi e Pseudomanas. La malattia, nella forma ad espressività completa, è rapidamente fatale, se non s’interviene con misure di profilassi antimicrobica e antifungina. Il deficit di adesione leucocitaria (LAD) è una rara immunodeficienza primitiva a trasmissione autosomica recessiva; di questa malattia sono note tre forme, distinguibili sia geneticamente che clinicamente. Il LAD di tipo I è dovuto a difetti di espressione e/o funzione di CD18, la subunità comune alle β2-integrine espressa esclusivamente dai leucociti. Affinchè CD18 possa essere trasportato sulla membrana deve associarsi ad una delle tre subunità alfa delle integrine a costituire un eterodimero. Il complesso CD11a/CD18 (α1/β2), noto come LFA-1, partecipa al processo di adesione stabile dei leucociti all’endotelio legando ICAM-1, molecola di superficie espressa sulle cellule endoteliali; attraverso questo processo, i leucociti possono iniziare il processo di extravasazione e migrazione verso il sito infiammatorio. Inoltre CD18 si associa a CD11b a formare Mac-1, capace di legare fibronectina e il frammento C3b inattivato del complemento, contribuendo così ai processi di adesione e fagocitosi. La funzione del terzo complesso costituito da CD11c e CD18, non è ancora del tutto chiarita. Questa stretta associazione tra CD18 e le tre subunità α comporta che i pazienti con LAD-1 presentino mancata espressione sulla membrana delle cellule leucocitarie di tutte e tre le subunità α oltre che della subunità β2. Il deficit di questa molecola codificata dal gene ITG82(21q22.3) determina un difetto pressoché generalizzato nell’adesione leucocitaria e nella migrazione di queste cellule nei siti di infiammazione. Il LAD-1 nella sua forma classica si manifesta entro i primi mesi di vita con ritardata caduta del cordone ombelicale ed infezioni cutanee caratterizzate dalla scarsa formazione di pus e frequente esito in cicatrici. E’ sempre riscontrabile marcata leucocitosi (con conta leucocitaria anche superiore a 50000/mm3), 105 che contrasta con la guarigione lenta delle ferite e la scarsa formazione di pus; in età giovanile è frequente il riscontro di una severa paradontopatia. Il LAD-II (disordine congenito di glicosilazione) è una rara malattia a trasmissione autosomico recessiva caratterizzata da leuocitosi e periodontite ma non si osserva ritardo nella caduta del cordone ombelicale e la suscettibilità alle infezioni è meno marcata che nel LAD-I. Inoltre i soggetti affetti presentano ritardo mentale e ritardo di crescita oltre che fenotipo gruppo-ematico Bombay. Alla base della malattia vi è un difetto della sintesi di glicoproteine contenenti il monosaccaride fucosio. Tra queste, il Sialil Lewis-X (CD15s) è espresso sui leucociti e funziona da ligando per le selectine espresse sull’endotelio (L-selectina, P-selectina, E-selectina). Il deficit di CD15s sulla membrana dei leucoiciti affetti da LAD-II determina un difetto nella fase di interazione debole (rolling) tra leucociti ed endotelio che è mediata dalle selectine. La base genetica del LAD-II è stata identificata in un difetto a carico della proteina trasportatrice il GDP-fucosio nel complesso del Golgi (FUCT1). Per il trattamento del LAD-II è stata proposta la somministrazione di fucosio efficace nel migliorare il grado di glicosilazione delle proteine.La diagnosi differenziale fra LAD-I e LAD-II si basa sull’analisi citofluorimetrica dell’espressione di CD18 e su test di adesione granulocitaria a cellule endoteliali attivate. I granulociti di pazienti con LAD-I non esprimono o esprimono bassi lvelli di CD18 sulla superficie cellulare e aderiscono male alle cellule endoteliali. I granulociti dei pazienti con LAD-II esprimono normalmente CD18, ma mostrano un’anomala adesione a cellule endoteliali attivate da IL-1. Anticorpi diretti contro la sialil-Lewis X possono essere usati in citofluorimetria per la quantificazione della proteina.Una nuova variante autosomica recessiva del difetto di adesione leucocitaria è stata recentemente identificata: LAD-III. Le alterazioni funzionali e il quadro clinico sono simili alla LAD-I, con associata una particolare tendenza emorragica legata a un difetto di aggregazione piastrinica. Il difetto genetico interessa una proteina Rap-1 coinvolta nella attivazione delle βintegrine dei neutrofili ma anche dei linfociti T e delle piastrine e codificata dal gene KINDLIN3. 106 Ipogammaglobulinemie primitive Viviana Moschese, Roma I difetti anticorpali rappresentano circa 60-70% delle immunodeficienze primitive (IDP) e si caratterizzano per la presenza di ipogammaglobulinemia con conseguente aumentata suscettibilità alle infezioni. Clinicamente i difetti anticorpali rappresentano un gruppo molto eterogeneo andando da forme completamente asintomatiche quali il difetto selettivo di IgA e il difetto delle sottoclassi IgG a forme molto complesse quali l’agammaglobulinemia congenita, in cui la produzione anticorpale risulta gravemente compromessa. Nella maggior parte dei casi la sintomatologia si caratterizza quindi per infezioni respiratorie, cutanee e gastrointestinali, tuttavia recentemente è stata inoltre osservata un’aumentata incidenza di manifestazioni autoimmuni, sindromi autoinfiammatorie e neoplasie nei pazienti con difetto dell’immunità umorale. Le diverse forme di difetto anticorpale possono essere classificate sulla base dello stadio di differenziazione interessato, nonché sulla base delle caratteristiche immunologiche quali la presenza o meno dei linfociti B circolanti. Prototipo del difetto anticorpale è l’Agammaglobulinemia X-linked (XLA) o Malattia di Bruton determinata da mutazioni del gene BTK che codifica per una tirosin chinasi implicata nel processo di sviluppo dei linfociti B. Successivamente all’identificazione di BTK è stato osservato che mutazioni dei componenti del pre-BCR possono essere responsabili delle forme di agammaglobulinemia autosomica recessiva. Tra i diversi difetti anticorpali un valido supporto nello studio dello sviluppo del sistema immune può derivare dall’Ipogammaglobulinemia Transitoria dell’Infanzia (THI), caratterizzata da un ritardo di sintesi delle IgG, che può essere associato a meno ad un difetto di IgA e/o IgM in presenza di valori di linfociti B circolanti > 2%. Tale immunodeficienza interessa prevalentemente i bambini di età compresa tra i 12 ed i 36 mesi e la diagnosi definitiva può essere formulata solo a posteriori quando si assiste alla normalizzazione dei valori di IgG. Tuttavia, è stato riportato che talvolta la THI può evolvere verso forme più complesse di difetti anticorpali quali il difetto selettivo di IgA, l’Immunodeficienza Comune Variabile (ICV) o può persistere un’ipogammaglobulinemia priva di caratteristiche clinico-immunologiche riconducibile a forme note di difetti anticorpali. La forma più frequente di IDP umorale è rappresentata dalla Immunodeficienza Comune Variabile (ICV), caratterizzata dalla presenza di sintomi, da bassi livelli di IgG associati ad un deficit di IgA e/o IgM, assenza di isoemoagglutinine, ridotta risposta anticorpale specifica per i polisaccaridi e valori di linfociti B circolanti > 2%. La ICV si caratterizza per un’estrema eterogeneità clinica, espressione anche di una possibile genesi multifattoriale. Infatti nella gran parte dei casi la patogenesi della ICV non è nota, tuttavia in questi ultimi anni in circa il 10-15% dei pazienti con ICV sono state identificate mutazioni a carico di TACI, ICOS, CD19, CD20, CD21, CD81, LRBA1, BAFF-R ed MSH5. Solo in quest’ultimo anno sono stati inoltre identificati quadri fenotipici di ICV associati a mutazioni di IP3K, RAG1, NFKB2 e IL21. 107 La gestione terapeutica dei pazienti con difetto anticorpale ha come cardine la terapia sostitutiva con gammaglobuline. Attualmente le due maggiori vie di somministrazione utilizzate sono quella endovenosa e quella sottocutanea, entrambe efficaci e sicure. L’importanza della terapia sostitutiva è legata non solo alla riduzione ed alla prevenzione degli episodi infettivi ma anche al controllo dell’evoluzione della bronco pneumopatia che frequentemente interessa questi pazienti. La terapia sostitutiva, tuttavia, deve essere inserita in un plan terapeutico più ampio che può coinvolgere la profilassi antibiotica e la fisiokinesiterapia al fine di ottenere una riduzione della mortalità e della morbilità. In conclusione si può affermare che una migliore conoscenza dei meccanismi patogenetici alla base dei difetti umorali può rappresentare un strumento efficace per garantire non solo una diagnosi precoce ma anche una migliore gestione terapeutica con notevoli implicazioni sulla qualità di vita di questi pazienti. 108 I difetti linfocitari primari dei linfociti T e le SCID Claudio Pignata, Napoli Nel settore delle immunodeficienze primitive (IDP), più che in altri settori di patologia pediatrica, si è realizzato nelle ultime due decadi un considerevole ampliamento delle conoscenze, sia in ambito eziopatogenetico che della definizione clinica delle singole malattie. Tali progressi sono stati realizzati grazie alla possibilità di trasferire al letto del malato tecnologie molecolari e strumenti di analisi funzionale mutuati dalle discipline di base. Così, in nessun altro settore della Pediatria, si è passati, in poco più di 20 anni, dalle dieci malattie distinte note negli anni ’80 alle circa 200 immunodeficienze oggi ben caratterizzate sia sotto il profilo della singola funzione immunologica alterata, sia sotto il profilo dello specifico quadro clinico, che permette di differenziare una forma dalle altre. Nell'ambito delle IDP, le immunodeficienze gravi combinate (SCIDs) rappresentano un gruppo eterogeneo di sindromi determinate da molteplici alterazioni genetiche che causano anomalie della maturazione e/o della funzione sia dei linfociti T che dei linfociti B. Fino ad oggi sono state descritte varie forme di SCID, classificate sulla base della presenza o assenza delle cellule T, B o NK. Anche in questo gruppo di IDP si assiste oggi ad una sostanziale modifica nell’approccio diagnostico, in quanto i vecchi paradigmi diagnostici di SCID per alcune di esse non sono più validi, ma vanno integrati con nuovi parametri di osservazione, anche in considerazione della scoperta di nuovi geni malattia. Talvolta, il difetto di un gene che determina un quadro di SCID determina anche alterazioni extraematopoietiche e quindi quadri clinici complessi che coinvolgono anche altri apparati o funzioni biologiche. Le SCIDs sono causate da alterazioni in varie fasi dell'immunità adattativa. In tabella vengono elencate le principali forme tradizionali, in cui è alterato il differenziamento dei linfociti T o il loro funzionamento, come si verifica nel caso dei difetti enzimatici del metabolismo delle purine, quali il difetto di Adenosina Deaminasi (ADA-SCID) o della Purino nucleoside fosforilasi (PNP). Recentemente tra le nuove forme è stato identificato, quale possibile causa della Disgenesia Reticolare, una mutazione nel gene codificante la Adenilato Chinasi 2 (AK2), che determina riduzione della relativa proteina. Tale difetto causa apoptosi dei precursori midollari linfoidi e mieloidi e quindi grave deficit linfocitario e neutropenia. In questa forma è peraltro, presente sordità neurosensoriale. Un altro possibile meccanismo che sottende la comparsa di un quadro di SCID, recentemente chiarito, è legato ad alterazioni dei meccanismi coinvolti nella ricombinazione dei geni delle catene V(D)J del TCR e del recettore per l’antigene delle immunoglobuline. In tale ambito sono state descritte mutazioni dei geni RAG1 e RAG2 ed alterazioni in alcuni geni i cui prodotti sono coinvolti nei meccanismi di riparo del DNA, quali Ku70/80, PRKDC (gene codificante per la DNA-protein kinase catalytic sub-unit, DNA-PKcs), Artemis, Cernunnos/XLF, DNA ligasi IV. In tali casi, con l'eccezione di Cernunnos/XLF e DNA ligasi IV, responsabili di un difetto più lieve dell'immunità, vi è una totale assenza di linfociti T e B, mentre la quota di cellule NK risulta normale (fenotipo T-B-NK+). Questo gruppo di SCID presenta la peculiarità fenotipica dell’aumentata radiosensibilità, che può essere utilizzata anche come orientamento diagnostico. Sono inoltre presenti note dismorfiche, quali microcefalia ed anomalie dentarie. Preferibilmente, tali pazienti non vanno sottoposti ad indagini che prevedono l’utilizzo di radiazioni ionizzanti. Per quanto concerne i difetti della fase finale del processo di maturazione intra-timica, fase quindi successiva a quella caratterizzata dalla presenza di linfociti T doppio positivi (CD4+CD8+), un esempio paradigmatico è rappresentato dal difetto della linea T citotossica CD8+ associato a numero normale di linfociti T helper CD4+, sia pur poco funzionali. Tale forma riconosce la causa nella mutazione del gene codificante la tirosina chinasi ZAP-70, molecola coinvolta nell’attivazione cellulare T. Una forma del tutto peculiare, che determina blocco completo del differenziamento T intratimico, è la sindrome Nude/SCID descritta nel 1996, dovuta ad alterazioni del fattore di trascrizione FOXN1 espresso nella componente epiteliale del timo. La particolarità di questa forma è che essa rappresenta l’unica forma di SCID in cui il blocco maturativo è determinato da alterazioni intrinseche al timo in quanto il gene FOXN1 109 non è espresso nelle cellule ematopoietiche. Tale sindrome coinvolge anche la cute con alopecia congenita e distrofia ungueale. Nella fase di migrazione dei timociti maturi verso gli organi linfoidi secondari, è stata recentemente descritta una mutazione nel gene Coro1a, codificante per la proteina Coronina 1A, coinvolta nella regolazione della polimerizzazione dell'actina. L’assenza di tale proteina è stata associata ad un fenotipo SCID T-B+NK+. Essa rappresenta il primo esempio di SCID dovuta a difetto di regolazione dell'actina. Studiando pazienti con forme atipiche di sindromi da IgE è stato osservato che pazienti con infezioni sinopolmonari croniche, infezioni cutanee virali, quali il mollusco contagioso resistente alla terapia, ed elevati livelli di IgE, presentavano alterazioni del gene DOCK8, (Dedicator of Cytokinesis 8 protein). Il fenotipo immunologico era caratterizzato da linfopenia T e B, ipogammaglobulinemia IgM e selettivo difetto delle cellule CD8 citolitiche. Nonostante le SCID siano un chiaro esempio di malattie genetiche da causa monogenica, tuttavia anche in questo settore si sta delineando l’importanza di fattori interferenti, genetici o ambientali, che possano Fenotipo linfocitario Tipo di SCID T-B+NK- X-linked (deficienza gc) Deficienza Jak 3 Deficienza CD45 T-B+NK+ Deficienza catena alfa IL-7R Deficienza catena delta CD3 T-B-NK- Deficienza Adenosina Deaminasi T-B-NK+ Deficienza RAG1 o RAG2 Deficienza Artemis TlowB+NK+ Deficienza FOXN1 modificarne il fenotipo. Un esempio paradigmatico è rappresentato da un caso di SCID da mutazione di JAK3, che generalmente determina un fenotipo di SCID T-B+NK-. Questo paziente presentava un fenotipo, che diversamente da quello usuale, risultava caratterizzato da una popolazione di cellule normalmente rappresentate (CD4+B+NK+), ma del tutto prive di funzionalità. In questo caso la ragione della diversità fenotipica risiedeva nell’alterazione molecolare che non permetteva l’attivazione dei linfociti T via IL-7, ma consentiva la trasduzione dei segnali via Il-2, IL-4, IL-15 e IL-21. Questo caso chiarisce in modo inequivoco che in futuro non sarà più sufficiente identificare la mutazione di un dato gene per completare la diagnosi, ma continuerà ad essere necessario che l’analisi molecolare sia affiancata allo studio funzionale. D’altro canto, questa osservazione dimostra anche che in nessun caso la diagnosi molecolare può sostituire l’indispensabile inquadramento clinico, per una appropriata gestione clinica del paziente. 110 La citolisi Mario Galgani, Napoli La lisi cellulare è una processo altamente specifico attraverso il quale il sistema immunitario elimina le cellule danneggiate o potenzialmente pericolose, come cellule infettate da virus o cellule neoplastiche. Le principali cellule che sovraintendono alle funzioni litiche sono rappresentate dai linfociti T citotossici (CTL) e dai linfociti Natural Killer (NK). L'attività citotossica di entrambe le popolazioni cellulari è regolata dal Complesso Maggiore di Istocompatibilità di Classe I (MHC-I). Le molecole MHC-I presentano antigeni peptidici derivati da proteine intracellulari ai CTL, mentre il riconoscimento delle molecole MHC-I da parte degli NK rappresenta un segnale di inibizione della lisi. Nel corso della lezione saranno affrontati i meccanismi cellulari e molecolari che controllano l'attività litica durante la risposta immunitaria sia dei CTL che delle cellule NK, con particolare riferimento ai processi patologici che prevedono l'eliminazione di cellule indesiderate come le cellule neoplastiche o le cellule infettate da virus. 111 Orchestrazione della risposta e patogeni Giuseppe Terrazzano, Potenza Il sistema immunitario si avvale principalmente di due differenti tipi di risposta: quella mediata dall’azione di cellule e quella promossa dall’effetto di sostanze bioattive e solubili. La prima risposta, detta cellulo-mediata, è esercitata anche a mezzo dell’attività citotossica di diversi tipi cellulari ed è tipica sia delle fasi innate che adattative dell’azione del sistema immunitario. La risposta cellulo mediata citotossica di tipo innata è essenzialmente legata all’azione dei linfociti Natural Killer (NK) e delle cellule macrofagiche. Quella di tipo adattativo, è prevalentemente promossa dai linfociti T CD8 (CTL). L’esercizio di funzioni citotossiche di NK e CTL nei confronti delle cellule bersaglio è, per molti versi, molto simile negli aspetti molecolari e di induzione di morte nelle cellule interessate dal contatto. Di contro, nei due linfociti sono molto diversi i presupposti di riconoscimento e discriminazione del bersaglio, così come quelli di attivazione dell’attività citotossica: ciò, è strettamente correlato al tipo di risposta, innata verso adattativa. Nel corso della lezione, saranno analizzati i principali meccanismi di attivazione delle funzioni citotossiche e della azione citotossica in cellule CTL considerando modelli di collaborazione cellulare Tdipendente in corso di patologie infettive umane e sperimentali. 112 Malattie genetiche da difetti di riparo del DNA Adriana Zatterale, Napoli Il nostro genoma possiede diversi e complessi sistemi di riparo del DNA, in quanto questo viene quotidianamente danneggiato ad opera di numerosi agenti esogeni (UV, sostanze chimiche) ed endogeni (ROS). Tali sistemi di riparo sono garanti della stabilità del genoma, pertanto, se questi non sono efficienti, ne deriva instabilità genomica ed errori nella replicazione e trascrizione del DNA, da cui mutazioni puntiformi e riarrangiamenti cromosomici, con gravi conseguenze per l’organismo. Deficit dei meccanismi di riparo del DNA possono risultare da mutazioni genetiche che, se presenti nelle cellule germinali, causano malattie ad ereditarietà prevalentemente autosomica recessiva, caratterizzate da eterogeneità fenotipica e spesso anche genetica. Caratteristiche fenotipiche comuni di queste patologie sono instabilità cromosomica, invecchiamento precoce, ritardo di accrescimento, alterazioni neurologiche e cutanee, propensione al cancro. Lo studio di queste particolari malattie genetiche è reso difficile dalla loro rarità ed eterogeneità, pertanto la nostra conoscenza delle basi biologiche dei fenotipi cellulari e molecolari è ancora incompleta; comunque, oltre a contribuire a far luce sulla complessità dei meccanismi di riparo del DNA, esso rappresenta uno strumento di ricerca sui meccanismi dell’oncogenesi. 113 Vaccini e nuove strategie di vaccinazione Piergiuseppe De Berardinis, Napoli I vaccini rappresentano uno degli strumenti più efficaci ed economicamente vantaggiosi della medicina moderna. Attualmente assistiamo ad un rinascimento delle ricerche sui vaccini anche in virtù del fatto che le autorità nel campo socio-sanitario sono sempre più consapevoli dei benefici apportati dalle vaccinazioni, e gli studi di economia degli anni più recenti hanno dimostrato l'impatto economico e sociale dei vaccini rispetto a qualsiasi altro tipo di trattamento. Questo rinnovato interesse nei vaccini è inoltre determinato dalle acquisizioni biotecnologiche degli ultimi decenni e dalle scoperte più recenti nel campo dell'Immunologia. La lezione si propone di rappresentare lo stato dell'arte e le prospettive di sviluppo nella formulazione di nuovi vaccini. 114 Le vaccinazioni nel bambino immunocompromesso Susanna Esposito, Milano I bambini immunocompromessi presentano un danno del sistema immune differente a seconda del tipo di patologia, dell’età del paziente e degli eventuali trattamenti farmacologici prescritti per il trattamento della patologia di base. Di conseguenza, per decidere se, come e quando un certo vaccino debba essere somministrato ad un paziente con immunodeficienza, dovrebbero essere disponibili dati riguardanti sia le modificazioni del sistema immune in ogni singola patologia sia l’immunogenicità, l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità dei vaccini nei soggetti in esame, durante e dopo le differenti tipologie di trattamenti. Per molte delle varie condizioni cliniche, non è ancora stata completamente definita l’estensione e la durata del danno al sistema immune, cellulare ed umorale, che incide negativamente sulla risposta ai vaccini. Inoltre, molti degli studi riguardanti questi temi sono stati condotti parecchi anni fa’, quando le terapie farmacologiche per i diversi tipi di patologia e i metodi per valutare la funzione del sistema immune erano alquanto differenti da quelli utilizzati in tempi più recenti. Infine, molti degli studi, anche fra quelli di recente pubblicazione, includono pochi pazienti, hanno un follow-up limitato nel tempo e si occupano di pochi vaccini. 115 L’organizzazione della “rete” diagnostica delle immunodeficienze primarie Claudio Pignata, Napoli In ambito sanitario l’approccio terapeutico al bambino affetto da immunodeficit primitivo (IDP), richiede frequentemente interventi multi-professionali e multi-disciplinari, spesso estesi a diversi ambiti d’intervento, quali quello psico-fisico, sociale ed a quello delle eventuali disabilità. Nel settore delle immunodeficienze primitive (IDP), più che in altri settori di patologia pediatrica, si è realizzato nelle ultime due decadi un considerevole ampliamento delle conoscenze, sia in ambito eziopatogenetico che della definizione clinica delle singole malattie. Tali progressi sono stati realizzati grazie alla possibilità di trasferire al letto del malato tecnologie molecolari e strumenti di analisi funzionale mutuati dalle discipline di base. Così, in nessun altro settore della Pediatria, si è passati, in poco più di 20 anni, dalle dieci malattie distinte note negli anni ’80 alle circa 200 immunodeficienze oggi ben caratterizzate sia sotto il profilo della singola funzione immunologica alterata, sia sotto il profilo dello specifico quadro clinico, che permette di differenziare una forma dalle altre. Una migliore conoscenza delle basi molecolari e dei quadri di presentazione delle immunodeficienze, comporta due vantaggi fondamentali: riduzione del ritardo diagnostico e, quindi, minore probabilità che si instaurino sequele irreversibili, riduzione dei costi assistenziali. Al fine di migliorare la qualità complessiva delle cure al paziente con Immunodeficienza Primitiva si ritiene auspicabile la creazione di rete regionale campana di Centri di Riferimento, costituita da un gruppo di pediatri e immunologi con la collaborazione di sub-specialisti, che operano nelle principali aziende sanitarie regionali con l’intento principale di ottimizzare gli interventi relativi all’approccio clinico-diagnosticoterapeutico relativo alle diverse forme di sindromi da immunodeficienza congenita, integrando la rete sulla sindrome da delezione 22q11.2 già operativa in Campania con l’obiettivo di offrire, a tutti gli operatori interessati nel processo di care della patologia identificata, linee d’indirizzo semplici e applicabili su tutto il territorio regionale. Gli obiettivi della rete pertanto, possono essere di seguito riassunti: 1) determinare la frequenza della sindrome da immunodeficienza congenita in Campania; 2) individuare e standardizzare metodi diagnostici e protocolli terapeutici; 3) migliorare la qualità dell’assistenza al bambino affetto da patologia immunologica; 4) riorganizzare l’attività immunologica pediatrica regionale in base ai bisogni reali della popolazione; 5) identificare i Centri di riferimento per le urgenze 6) favorire le interazioni tra Pediatri e Medici dell’adulto per la fase di transizione; 7) implementare l’attività di ricerca per il malato con sindrome da Immunodeficienza congenita. La definizione di uno specifico percorso diagnostico terapeutico assistenziale, vuole rappresentare un “percorso ideale” di riferimento e confronto utile al fine di garantire la presa in carico attiva e totale dei pazienti alla luce delle singole problematiche emergenti e delle migliori evidenze attualmente disponibili, e la definizione delle modalità assistenziali più appropriate nelle specifiche situazioni cliniche e soprattutto in un approccio che tenga conto dello specifico contesto territoriale. 116