Diplomatosi nel 1969, il Prof. Martire ha frequentato come studente

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Diplomatosi nel 1969, il Prof. Martire ha frequentato come studente interno il Laboratorio di
Genetica Batterica e Virale diretto dal Prof. John Pulitzer dell’Istituto Internazionale di
Genetica e Biofisica del C.N.R. di Napoli, laureandosi nel 1974 in Scienze Biologiche con
votazione di 110/110 e lode presso la Facoltà di Scienze, Università di Napoli, con una tesi
sperimentale sul ciclo di infezione del batteriofago T4.
Dal 1976 al 1980 è stato Assegnista del Ministero della Pubblica Istruzione presso la
Cattedra di Chimica Biologica della II Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università di Napoli,
divenendo nel 1980 Ricercatore Universitario Confermato, Gruppo E13X, presso il
Dipartimento di Biochimica e Biotecnologie Mediche,
Facoltà di Medicina e Chirurgia,
Università di Napoli.
Nel 1998 è stato chiamato come Professore Associato di Biologia Applicata (gruppo E06X)
presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN., Università degli Studi del Molise. Presso la stessa
Facoltà è diventato Professore Straordinario di Biologia Applicata (SSD BIO/13) nel
Dicembre 2003, ottenendo nel 2007 la conferma in qualità di Professore Ordinario di
Biologia Applicata (SSD BIO/13).
Le attività di laboratorio del Prof. Martire sono cominciate, come studente interno, nel campo
della genetica batterica e virale, attraverso l’isolamento di mutanti temperatura sensibili
coinvolti nell’assemblaggio del batteriofago T4. Dopo la laurea le ricerche sono proseguite in
ambito di virologia animale, con lo studio della distribuzione nelle cellule infettate dei
poliribosomi traducenti il genoma del virus a RNa Sindbis.
Fra il 1988 ed il 1991 gli interessi del Prof. Martire si sono rivolti al nascente campo della
mutagenesi ambientale, dividendosi fra l’individuazione del rischio genotossico associato a
particolari classi di composti (varie classi di farmaci, pesticidi e dinitropireni emessi dai motori
diesel) e la partecipazione a progetti nazionali ed internazionali per la validazione dei tests
rapidi di mutagenesi (short-term assays).
Negli anni successivi le sue ricerche sono tornate a focalizzarsi sui meccanismi del traffico
proteico nei vari compartimenti cellulari, utilizzando come proteine di studio la proteina G del
virus VSV e la proteina CD8 umana. Utilizzando in particolare come reporter neutri forme di
CD8 tagged con segnali di ricircolo KDEL e doppia lisina, sono state investigate le dinamiche
di progressione attraverso i compartimenti, anche mediante lo studio delle sequenze di
glicosilazione, contribuendo a dimostrare l’esistenza di un compartimento intermedio fra R.E.
ed apparato di Golgi. Parallelamente si è interessato agli effetti da heath-shock in cellule
animali, con particolare riferimento alla sintesi di lectina ERGIC-53. Le ultime attività di
ricerca si concentrano sulle dinamiche di trasporto di proteine recanti il segnale valina Cterminale.
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