Le silhouette dei nostri musicisti del Settecento Con il termine silhouette s’indica il modo di rappresentare sagome nere di oggetti o figure su un fondo bianco, come se si trattasse della loro ombra proiettata. Pur senza esserne l’inventore, il termine deriva da Etienne de Silhouette (Limoges 1709 – Brysur-Marne 1767) che fu ministro delle finanze al tempo di Luigi XV. In realtà, questo termine fu adottato solo per indicare qualcosa di sottile, di magro, giacché bene si addiceva alla parsimonia con cui Silhouette amministrava le finanze reali. A partire dalla metà del XVIII secolo il termine passò a indicare i ritratti di profilo che si ottenevano proiettandoli a lume di candela su uno schermo opaco. I ritratti così ottenuti erano tuttavia sempre più grandi dell’originale sicché si pensò di ritagliare la silhouette su un cartoncino nero riprendendo il profilo dal vero nelle dimensioni volute per incollarlo poi su un foglio bianco, oppure, in altra evenienza, disegnando i contorni su un foglio, riempendoli poi con inchiostro china. Una delle testimonianze iconografiche più originali relative a Niccolò Jommelli, prodotte dagli artisti nel corso dei secoli, è giusto appunto quella che lo vede riprodotto, a silhouette, in un libro di Andrea Della Corte, Satire e grotteschi di musiche e di musicisti d’ogni tempo, edito a Torino nel 1946. L’opera, illustrata con 508 caricature antiche e moderne e disegni da Pier Antonio Gariazzo, è costituita da una ricca raccolta di articoli di piacevole lettura, frutto della grande competenza e passione dell’autore che fu critico musicale della Stampa di Torino e autore di numerosi libri. Nella raccolta l’Autore pone la musica in rapporto con la letteratura, la poesia, l’arte teatrale, narrando, in tono satirico, di personaggi e curiosità dall’epoca romana al tempo in cui scrive. La silhouette di Jommelli, illustra, unitamente a un bel disegno a matita di Cimarosa e a diverse caricature di Rossini, un articolo titolato Conversando con gli spiriti, un pezzo che è in realtà una rivisitazione di alcuni scritti del compositore e musicologo marchigiano Francesco Vatielli (Pesaro 1877 - Portogruaro 1946), che fu a lungo insegnante di storia della musica e direttore della biblioteca del Liceo musicale di Bologna oltre che fondatore e direttore della prestigiosa rivista La Cultura Musicale. Pittore, disegnatore, saggista e regista, Pier Antonio Gariazzo (Torino 1879 - 1964), realizzò numerose tavole e disegni per illustrare diversi libri tra cui si ricordano La passione di Cristo di Cirillo Verschaev (Torino 1944) e Il miracolo di S. Nicola di Anatole France (Torino 1944). Prima ancora che pittore fu saggista (Il Teatro muto Albori del cinema, Firenze 1919), nonché regista e produttore (La Bibbia, 1920). Franco Pezzella