Émile Waldteufel - Wikipedia
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Émile Waldteufel
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Émile Waldteufel (Strasburgo, 9 dicembre 1837 – Parigi, 12 febbraio 1915) è stato un compositore e direttore
d'orchestra francese.
Proprio come l'illustre collega austriaco Johann Strauss jr., anche Émile Waldteufel proveniva da una famiglia di
musicisti di successo e, proprio come Strauss, la sua produzione musicale fu rivolta alla composizione di musica da
ballo (principalmente valzer e polke); ciò gli valse l'appellativo di "Strauss di Parigi". Il maggiore successo di
Waldteufel fu il valzer Les Patineurs (Il valzer dei pattinatori su Ghiaccio) op. 183, composto nel 1882.
Indice
1 Biografia
2 Opere
3 Bibliografia
4 Collegamenti esterni
Biografia
Émile Waldteufel nacque a Strasburgo il 9 dicembre 1837 (appena sette
settimane dopo il concerto che Johann Strauss padre aveva tenuto proprio
nella città alsaziana), da una famiglia di musicisti ebrei. Il padre Louis
(1801-1884) era a capo di un'orchestra di successo e anche suo fratello Leon
(1832-1884) fu musicista di tutto rispetto. Nel 1844, all'età di sette anni,
quando Leon vinse una borsa di studio presso il prestigioso Conservatorio
di Parigi per studiare violino, tutta la famiglia si trasferì nella capitale
francese.
Proprio a Parigi, Waldteufel avrebbe trascorso tutto il resto della sua vita.
Waldteufel studiò pianoforte presso il Conservatorio di Parigi fra gli anni
1853-1857. In questo periodo, fra i suoi compagni di studi vi era anche
Jules Massenet. Durante la sua permanenza presso il Conservatorio,
l'orchestra del padre, Louis Waldteufel, divenne uno dei complessi più
famosi di tutta Parigi, sempre più richiesto durante i sontuosi balli che
venivano organizzati alla corte dell'imperatore Napoleone III, e Émile era
spesso invitato a suonare in occasione di questi eventi così importanti.
Émile Waldteufel.
Nel 1865, all'età di 27 anni, Émile divenne il pianista personale
dell'imperatrice Eugenia in successione a Joseph Ascher, alla corte
imperiale di Napoleone III. Dal 1867 l'orchestra di Waldteufel si esibì regolarmente durante le feste organizzate dalla
corte imperiale alle Tuileries di Parigi.
Dopo la guerra franco-prussiana, che aveva messo fine al Secondo Impero francese, Waldteufel e la sua orchestra
suonarono regolarmente al cospetto dei presidenti della nuova repubblica francese durante i balli all'Eliseo. Fino a
quel momento, tuttavia, la fama di Waldteufel non aveva ancora superato i confini francesi, e non era ancora
conosciuto a livello europeo.
La prima vera occasione per ottenere notorietà internazionale, giunse a Waldteufel nell'ottobre del 1874, quando il
compositore si esibì con la sua orchestra al cospetto del principe di Galles e futuro re Edoardo VII del Regno Unito.
Il Principe fu positivamente colpito dal valzer Manolo, e perciò decise di aiutare la diffusione delle musiche di
Waldteufel anche in Gran Bretagna; successivamente il compositore stipulò un contratto a lungo termine con l'editore
londinese Hopwood & Crew.
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Grazie a questi eventi, Waldteufel ebbe l'onore di potersi esibire a Buckingham Palace al cospetto della Regina
Vittoria e della sua corte. Durante questo periodo in cui il compositore dominò le scene musicali londinesi,
raccogliendo grandissimi successi, compose le sue opere più note, molte delle quali sono ancora oggi ascoltate in
tutto il mondo.
Negli anni seguenti Waldteufel si esibì in diverse città europee, dopo Londra seguirono Berlino nel 1889 e Parigi
dove fra il 1890 e il 1891 diresse i balli dell'Operà.
Nella capitale francese, continuò la sua carriera come direttore d'orchestra e come compositore di musica da ballo per
i balli presidenziali fino al 1899, anno in cui si ritirò.
Emile Waldteufel morì a Parigi, all'età di 77 anni, il 12 febbraio 1915 e venne sepolto nel Cimitero di Père Lachaise.
Sua moglie, Célestine Dufau, una ex cantante che il compositore aveva sposato nel 1873, era morta l'anno
precedente. La coppia aveva avuto due figli e una figlia.
Opere
Mellow, valzer op. 123
Dans les champs, polka-mazurka op. 125
Térésa, valzer op. 133
Bien aimés, valzer Op. 143
Entre nous, valzer op. 144
Violettes, valzer op. 148
Mon rêve, valzer op. 151
Les Sirènes, valzer op. 154
Pomone, valzer op. 155
Très Jolie, valzer op. 159
Pluie de diamants, valzer op. 160
Ma charmante, valzer op. 166
Dolorès, valzer op. 170
Chantilly, valzer Op. 171
Solitude, valzer op. 174
La Source, valzer op. 180
Les Patineurs, valzer op. 183
Estudiantina, valzer op. 191
Coquetterie, valzer op. 218
Rococo-Polka op. 232
Vision, valzer op. 235
España, valzer op. 236
Les Grenadiers, valzer op. 207
Rose et Marguerites valzer
Bibliografia
Bernard Fischbach e Yves Waldteufel, Émile Waldteufel:le Strauss
français, R. Hirlé, Strasburgo, 1997.
Collegamenti esterni
Spartiti liberi di Emile Waldteufel su International Music Score Library
Project
Portale Biografie
Tomba di Waldteufel Emile - Cimitero
di Père Lachaise
Portale Musica classica
Categorie: Compositori francesi Direttori d'orchestra francesi Nati nel 1837 Morti nel 1915
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