P. di Sala - Conservatorio “Nicola Sala”

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ALESSANDRA BELLINO, pianista e compositrice, parallelamente agli studi organistici
si diploma in composizione col massimo dei voti all’Accademia Nazionale di S. Cecilia
con Azio Corghi (Presidente L. Berio). Si perfeziona all’Accademia Musicale Chigiana
e con Ivan Fedele nel 2005. Nel 2006 consegue il diploma in Discipline Musicali ad
Indirizzo Tecnologico in Composizione al Conservatorio di Bari col massimo dei voti
e lode.
Ha scritto per diversi organici, per orchestra e per teatro con esecuzioni in Italia e
all’estero (Festival di Belfort, Dissonanzen+SuonaFrancese, Nuova Consonanza,
58aSettimana Musicale Senese, Antidogma Musica a Torino e Pechino, MITO Settembre
Musica, Festival di Banja Luca e Sarajevo, Borealis Brass Alaska Tour negli USA, Canada
e Australia, Progetto Sonora del CEMAT- Stagione Proxima Centauri 2009 Bordeaux)
collaborando con l’Ensemble Algoritmo, Fontana mix, Icarus Ensemble, Sestetto
Stradivari, Orchestra Esacordo di Roma, SIMC, Freon Ensemble.
Vincitrice dei Concorsi Internazionali di composizione Lucus di Potenza, V. Bucchi
Roma, Sanremo Nouvelle Chansons et Musique (con medaglia del Presidente della
Camera dei Deputati), AGIMUS Roma, Concorso E.Carella Val Tidone (presieduto da
K. Huber), Musici Mojanesi, nel 2006 riceve una Menzione speciale all’ ICOMS di
Torino e al TIM di Roma.
E’ vincitrice assoluta del I° Concorso Internazionale di Composizione “Magistralia di
Asturias per grande orchestra sinfonica”con esecuzioni a Valladolid nel 2007 con
l’orchestra Sinfonica di Castilla y Leòn diretta da A. Posada e nel 2008 ad Oviedo con
l’Orchestra Sinfonica del Principato di Asturias diretta da M. Valdés, con recensioni
lusinghiere ed interviste della TV Castilla Y León e dei Quotidiani La Voz de Asturias,
El Commercio, La Nueva Espa_a e El Mundo.
Nel 2010 è premiata al Concorso Internazionale di Composizione GERMI di Roma e
riceve nuove commissioni per esecuzioni in Italia e all’estero in Festival prestigiosi fra
cui il Conegliano International guitar Festival Treviso, Festival Nuovi Spazi Musicali
Roma, Festival Rèsonance Contemporaine France, Festival Soli Deo Gloria di Reggio
Emilia e Festival Aperto REC di Reggio Emilia, Festival “Desde el Este al Oeste” di
Rosario in Argentina, 5°Ciclo di Musica Contemporanea Buenos Aires, Stagione
Concertistica 2010/2011 Amici della Musica di Firenze, Festival Musici Mojanesi.
Le sue opere sono pubblicate da Rugginenti, Bèrben, ArsPublica, Ludo, Sconfinarte,
Ut-Orpheus, incise da Progetti Sonori di Pesaro-Urbino, Aliamusica Records, MAP
lira classica di Milano, Sconfinarte, CD Baby di Portland (USA) e diffuse dalla Radio
Nazionale di Spagna e Radio Svizzera Rete 2 di Lugano. Vincitrice del concorso a
cattedra nei conservatori, è docente titolare della cattedra di pianoforte complementare
presso il Conservatorio di Benevento.
CLAUDIO GABRIELE, compositore, pianista, organista, studia in Italia, Francia,
Stati Uniti, sotto la guida di Ivan Fedele, Brian Ferneyhough, Michael Levinas. Si
specializza in composizione elettroacustica a Parigi presso l'IRCAM e il GRM. Collabora
da lunghi anni con la New York University e la Vanderbilt University di Nashville.
Autore di musica cameristica, sinfonica, elettroacustica, con oltre cento composizioni
nel suo catalogo, tra cui opere per la danza e di teatro musicale. Le sue composizioni
sono pubblicate in Francia e Germania, e sono eseguite in tutto il mondo, spesso in
collaborazione con artisti di fama internazionale (Gilbert Amy, Esther Lamneck, Douglas
Dunn, Georges Aperghis, Matthew Jocelyn, Donatienne Michel-Dansac, J.M. Goury,
Frederick Hemke). Docente di Composizione e Informatica al Conservatorio di Benevento;
è invitato a tenere masterclass in Università e Conservatori in Europa e Stati Uniti
(Strasbourg, Montpellier, Aix-en-Provence, Nîmes, Cambridge, Boston).
GABRIELE BONOLIS, compositore, violoncellista e direttore d'orchestra, compie
i suoi studi presso il Conservatorio romano di S.Cecilia.
Per dodici anni ha un’intensa attività come violoncellista. Dal 1987 al 1999 suona in
tutta Italia, negli USA, in Canada, Norvegia, Francia, Marocco, Brasile, Scozia e
Giappone; registra inoltre per la RAI e incide per la Dynamic musiche di Nino Rota.
Segue poi una lunga carriera come direttore; è regolarmente sul podio di importanti
orchestre quali: Orchestra del Conservatorio di S.Cecilia, Orchestra Sinfonica dell’IMP
“Braga” di Teramo, I.C.O. di Bari, Orchestra di Roma e del Lazio, Orchestra Roma
Classica, Orchestra dell’Ente Lirico di Cagliari, Orchestra Sinfonica dell’Ente Concerti
Marialisa de Carolis - Sassari, Orchestra Sinfonica “G. Verdi” di Milano, Gruppo Musica
d’oggi, Roma Sinfonietta, con solisti come Luis Bacalov, Elisabeth Norberg Schulz,
Andrea Bacchetti, Lorenzo Di Bella, Maurizio Baglini, Maurizio Zanini.
Frequenti sono le collaborazioni con prestigiosi Teatri e Festival (Festival dei Due Mondi
di Spoleto, Teatro delle Muse di Ancona, Teatro Donizetti di Bergamo, Estate Lirica Fondazione Toscanini) e con illustri artisti come Ennio Morricone, Mirella Freni, Bruno
Bartoletti, Johannes Debus e Alessio Vlad
Lusinghiere recensioni appaiono su numerosi quotidiani e magazine quali: Il Corriere
della Sera, Il Tempo, Il Messaggero, Opera Click, L’Unione Sarda, Colonne sonore, Il
Mattino, Avvenire etc. Radio3 Suite gli dedica un’intervista in diretta nazionale (2006).
Come compositore Gabriele Bonolis è vincitore del “MARIO NASCIMBENE AWARDS
2003” (Roman Vlad presidente), concorso per musica da film; è inoltre autore,
orchestratore ed arrangiatore di brani cameristici e sinfonici, di musica per il cinema,
il teatro, la televisione.
Recentemente diventa assistente del famoso compositore Hans Werner Henze; lavora
a fianco del Maestro alle opere liriche “Gogo no eiko” (53° Festival dei Due Mondi) e
“Gisela!” (RUHRTRIENNALE 2010 e DRESEDEN SEMPEROPER 2010).
Nel febbraio 2011 è atteso sul podio di Roma Sinfonietta; nel mese di maggio sarà
nuovamente a Milano per dirigere un suo melologo sinfonico dal titolo “Il sole smarrito”
con la “Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi”
Vincitore del concorso a cattedre per i Conservatori statali di musica, è titolare dal 1996
di una cattedra di Musica da Camera presso il Conservatorio “N. Sala”di Benevento.
Dal 2006 è Direttore Artistico del SanniOpera Festival di Benevento.
Spohr, colui che sostituì l’archetto del violino
con la Bacchetta per dirigere l’Orchestra
Louis Spohr o Ludwig Spohr nacque a Braunschweig, il 5 aprile 1784.
Compositore, violinista e direttore d’orchestra tedesco. La sua figura è di rilievo nella
storia della musica per due motivi essenziali: il suo ruolo nell’ambito della nascente
scuola violinistica tedesca, e il suo contributo al sorgere della figura moderna di direttore
d’orchestra.
Fin dalla prima infanzia, Ludwig Spohr dimostrò la sua predisposizione per lo studio
del violino. A quindici anni, ormai già in possesso del bagaglio di tecnica ordinaria
dello strumentista ad arco, entrò a far parte dell’orchestra del ducato di BrunswickLüneburg; tre anni dopo, nel 1802, convinto del valore del ragazzo, il duca stesso gli
finanziò un anno di studi a San Pietroburgo con il virtuoso Franz Anton Eck (17741804). Le sue prime composizioni degne di nota, compreso il primo concerto per violino,
risalgono proprio al soggiorno di studio con Eck. Dopo il suo ritorno in patria, il Duca
gli garantì un tour di concerti nella Germania settentrionale: un suo concerto tenuto
a Lipsia nel dicembre del 1804 gettò l’influente critico musicale Johann Friedrich
Rochlitz letteralmente “ai suoi piedi”, non solo per l’abilità esecutiva di Spohr, ma
anche per il valore delle sue composizioni. Questo concerto diede subitanea notorietà
al giovane musicista in tutto il mondo germanofono; all’estero sarebbe in seguito
diventato famoso con il nome di battesimo “alla francese” di Louis.
Nel 1805 Spohr fu assunto come Kapellmeister alla corte di Gotha, dove si trattenne
fino al 1812. Là incontrò l’arpista diciottenne Dorette Scheidler (1787-1834), figlia
di uno dei cantori di corte, e se ne innamorò: i due si sposarono l’anno dopo. In seguito,
i coniugi Spohr si esibirono regolarmente in duo, effettuando tournée in Italia (18161817), Inghilterra (1820) e a Parigi (1821), ma più tardi Dorette abbandonò la pratica
dell’arpa per dedicarsi alla cura dei figli. La sua morte precoce portò grande dolore nella
vita del marito.
Più tardi, Spohr lavorò come direttore d’orchestra al Theater an der Wien di Vienna
(1813-1815), dove entrò a far parte delle amicizie di Ludwig van Beethoven, e come
direttore d’opera a Francoforte (1817-1819), dove poté allestire i suoi stessi lavori
scenici - il primo dei quali, Faust, era stato rifiutato a Vienna. L’occupazione stabile
più lunga nella vita di Spohr, dal 1822 sino alla sua morte, fu l’incarico di direttore
musicale alla corte di Kassel: posto che gli fu offerto dietro suggerimento di Carl Maria
von Weber. A Kassel, il 3 gennaio 1836, Spohr si sposò una seconda volta, con Marianne
Pfeiffer (1807-1892). Nel 1820 sostituì l’arco di violino, che si utilizzava per dirigere
l’orchestra, con la bacchetta. Morì a Kassel, il 22 ottobre 1859.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Direzione Generale Alta Formazione Artistica e Musicale
Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala”
BENEVENTO
Presidente: Achille Mottola
Direttore: Maria Gabriella Della Sala
INVERNO 2010
Sulle tracce
di Pergolesi
passando
per Spohr
Opere di Alessandra Bellino
e Claudio Gabriele
dedicate a G.B. Pergolesi
nel Trecentesimo dalla nascita
Ensemble orchestrale
“Nicola Sala” del
Conservatorio Statale
di Musica di Benevento
Direttore
M° Gabriele Bonolis
Mercoledì
15 dicembre 2010
ore 20.00
BENEVENTO
Teatro De Simone
PRESENTAZIONE
Il NONETTO op. 31 di L. Spohr si pone quale spartiacque
fra le due opere di Alessandra Bellino e Claudio Gabriele
dedicate a G. B. Pergolesi, fornendo ad esse lo stesso
organico strumentale, pur se con alcune aggiunte timbriche,
e lo stesso principio di ciclicità che nei due lavori è giocato
su tecniche compositive attuali.
Alessandra Bellino: DHRUPAD
Come dalle viscere della terra, si leva un canto drammatico
che sale e scende allo stesso tempo, come teso verso due
punti estremi. Inizia così una “variazione” continua del
breve pattern melodico.
L’orchestra è come sdoppiata in due prospettive culturali
contrapposte: agli slanci in accelerazione ben scanditi
all’interno del metro, a rivelare il lato “aggressivo”, “nervoso”
e “guerresco”, si giustappone sempre un momento
“meditativo” e “pacato” dove la “ formula melodica”può
essere accostata ad un Raga che ha per riferimento sempre
una nota base (bordone) suonata ripetutamente o “pizzicata”.
Il “canto” solenne trae spunto da due incipit, la Passione
secondo Matteo di J.S.Bach e lo Stabat Mater di G.B. Pergolesi,
accomunati dalla stessa aspirazione ad “ascendere” e citati
nel finale anche se nascosti nella folta trama dei gesti
d’orchestra, fungendo quasi da monito: restano solo brevi
flash di memoria inseriti tra gli ultimi echi percussivi.
(Alessandra Bellino)
L. Spohr: Gran Nonetto in Fa Maggiore, op. 31
Quest’opera fu scritta per Johann Tost, eccentrico appassionato di musica e mecenante, che gli suggerì di scrivere
proprio per questo singolare organico, chiedendo esplicitamente al compositore di mettere in risalto le qualità di
ogni singolo strumento. Spohr ha creato nell’ensemble un
dialogo di grande coerenza e unità armonica, valorizzando
le qualità sonore e i colori di ogni singolo strumento come
gli era stato richiesto. Riuscì così bene in questo lavoro
che il Nonetto divenne presto ed è tuttora un pezzo molto
amato.
I movimenti sono quattro:
- Il I primo movimento, Allegro, ruota in gran parte
attorno alla prima idea, calma melodia suonata all'inizio
dal violino e ripresa poi a turno dai vari fiati. La seconda
idea, eseguita similmente dal violino, attraversa poi le
variegate timbriche dell’ensemble; essa contiene chiarissimi
sentori rossiniani. Spohr adopera frammenti dei due temi
per un breve ma caratteristico sviluppo dominato dai fiati
e con gli archi chiamati principalmente ad un ruolo di
sostegno armonico.
- Lo scherzo, II movimento, risente dell’influenza beethoveniana della V Sinfonia; tuttavia l’elemento melodico
ispirato Beethoven, si trasforma rapidamente, dando luogo
a un clima di tranquilla serenità e di spensieratezza: la
presenza dei fiati domina.
Il violino assume un ruolo concertante nel trio I, un Ländler
notevolmente raffinato e dagli echi settecenteschi e rococò.
Spohr ripropone poi lo Scherzo da capo; il Trio II presenta
una melodia cromatica del clarinetto riecheggiata dagli
altri fiati con un risultato armonico complesso e variegato.
Si torna poi nuovamente allo Scherzo iniziale che incornicia
così una forma penta-partita.
- Il III movimento, Adagio, inizia con un motivo “corale”
degli archi che viene poi riproposto dai fiati; nella parte
centrale un’interessante sezione concertante del violino
apre spazi solistici anche agli strumenti. L’Adagio si chiude
con la ripresa della I parte.
- Il Finale, Vivace, è un allegro di sonata dominato da una
brillante melodia ascendente sostenuta dall’accompagnmento spiccato degli archi. C'è poi un secondo soggetto
tematico derivante dal primo, che riesce a diversificarsi
per la sua differente linea melodica composta da una linea
“spezzata”. Il movimento si conclude con una coda finale
molto vivace.
Claudio Gabriele: Hommage à Pergolesi
Piccolo omaggio al grande compositore italiano nato
trecent’anni fa. L’organico cameristico, la struttura ritmica,
le progressioni armoniche si ispirano da lontano al suo
stile perfetto, essenziale, e profondo.
PROGRAMMA
ALESSANDRA BELLINO
DHRUPAD *
per piccola orchestra
(flauto, oboe, clarinetto, fagotto, corno, tromba, arpa,
percussioni, 2 violini, viola, violoncello, contrabbasso)
LOUIS SPOHR
NONETTO in FA Magg. Op. 31
(flauto, oboe, clarinetto, corno, fagotto,
violino, viola, violoncello, contrabbasso)
Allegro,
Scherzo: Allegro - Doppio Trio
Adagio
Finale: Vivace
CLAUDIO GABRIELE
HOMMAGE À PERGOLESI *
per ensemble
(flauto, oboe, clarinetto, fagotto, corno, 2 violini,
viola violoncello e contrabbasso)
Ensemble orchestrale “Nicola Sala” del Conservatorio
Statale di Musica di Benevento
Flauto
Oboe
Clarinetto
Fagotto
Corno
Tromba
Arpa
Percussioni
Violini
Viola
Violoncello
Contrabbasso
Vittorio Coviello
Domenico Rinaldi
Alessandro Verrillo
Luciano Corona
Gabriele Massaro
Alessandro Fusco
M° Nicoletta Sanzin
Christian Di Meola, Alessandro Verlingieri
Mariarosa Grande, Biancamaria Quarantiello
Laura Quarantiello
Sergio De Castris
Valerio Mola
Direttore M° Gabriele Bonolis
* Prima esecuzione assoluta
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