INIZIATIVE PER LA SETTIMANA DI PREGHIERA PER L'UNITÀ DEI CRISTIANI TRAPANI La pace si realizza lavorando alla radice, dove si genera ogni forma di violenza, guardando in faccia tutte le “periferie”: luoghi impoveriti dall’individualismo dove la società abbandona una parte di sé. Da questo desiderio è nata l’iniziativa dell’Azione Cattolica diocesana e della Consulta per le aggregazioni laicali che anche quest’anno ha organizzato il “week-end per la pace” sul tema del messaggio del papa “Non più schiavi ma fratelli”. Sabato 24 gennaio alle ore 18.30 a Trapani presso il polo culturale “San Rocco” si è svolta una tavola rotonda a più voci con alcune testimonianze per guardare in faccia le periferie dell’accoglienza in famiglia di figli disabili, con la testimonianza dei coniugi Patrizia e Francesco Garuccio e la loro esperienza di “famiglia aperta"; del carcere con la testimonianza di Monia Bonura volontaria presso la Casa Circondariale “San Giuliano”; quella degli immigrati con l’intervento di don Aldo Giordano, il parroco dei migranti a Salingrande e direttore dell’Ufficio diocesano per le migrazioni. L’incontro è stato aperto dall’intervento del vescovo Pietro Maria Fragnelli, che ha presentato il messaggio di Papa Francesco. Domenica 25 gennaio la scelta di scendere in strada con una Marcia per la pace che si è svolta nel pomeriggio nel centro di Alcamo. Con punto di ritrovo e partenza da Viale Europa (parrocchia del Sacro Cuore) alle ore 15:30 e conclusione (intorno alle ore 18.00) presso la Chiesa Madre dove tutti i partecipanti alla marcia hanno unito con una corda i messaggi portati per le vie della città di Alcamo a voler sottolineare che "la pace interessa tutti e solo insieme potremo conquistarla". La marcia si è conclusa con la preghiera per la pace per vincere ogni forma di fondamentalismo soprattutto nei luoghi in cui è più minacciata: in medio-oriente e nell’est dell’Europa, in Messico, nell’Africa insanguinata da nuovi conflitti. ACIREALE L`Ufficio diocesano per l`Ecumenismo ed il Dialogo interreligioso della diocesi di Acireale ha organizzato una serie di eventi per celebrare la settimana di preghiera per l`unità dei cristiani che ogni anno ricorre nei giorni precedenti la festa della conversione di San Paolo Apostolo del 25 gennaio. Queste le iniziative promosse: Mercoledì 21 gennaio, alle ore 18, Chiesa San Paolo - Acireale - Veglia Ecumenica guidata da Mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, Rev.do Andreas Latz pastore della chiesa luterana in Sicilia, dal Rev.do pastore emerito Salvatore Rapisarda della chiesa Valdese-Battista, Padre Mikhail parroco della chiesa Ortodossa Rumena in Catania. Giovedì 22 gennaio, alle ore 17, nella Basilica Ss. Pietro e Paolo – Acireale, un incontro sul tema: “Maria nell’iconografia e teologia orientale ”, al quale è intervenuto anche padre Alessio Mandanikiota, Ieromonaco Archimandrita in Santa Lucia del Mela (Me). "Così come Papa Francesco ha avuto modo di affermare durante la recente visita a Costantinopoli con il Patriarca Ortodosso Bartolomeo I - si legge in una nota stampa -, la Chiesa cattolica ritiene suo dovere adoperarsi attivamente perché si compia il grande mistero dell’unità che Cristo Gesù ha implorato al Padre poco prima del suo mistero pasquale. Pertanto la "la Chiesa cattolica è consapevole dell’importanza che ha la promozione dell’amicizia e del rispetto, fra uomini e donne di diverse tradizioni religiose". Inoltre, il comitato dei rappresentanti d’istituto del Liceo scientifico Archimede di Acireale, nel contesto dell'assemblea di istituto che si è svolta lunedì 26 gennaio nell’aula magna dell’istituto, ha organizzato un incontro di riflessione sul tema: “Le Religioni tra pace e violenza”. Nella seconda parte dell’assemblea con inizio alle ore 10.30 hanno partecipato: il vescovo della diocesi di Acireale, mons. Antonio Raspanti, delegato CESi per l'Ecumenismo ed il Dialogo interreligioso; Paolo Gionfriddo, direttore dell`Ufficio Regionale per l`Eumenismo; l'Imam di Catania Kheit Abdelhafid, il pastore emerito della Chiesa evangelica battista di Catania Salvatore Rapisarda; il pope ortodosso Padre Mikhail Ichim, parroco della Chiesa ortodossa rumena in Catania; il pastore luterano Andreas Latz. "L’incontro è nato dal desiderio di affermare che le varie confessioni religiose sono unite nel sostenere perentoriamente il valore della pace e nello stesso tempo nel condannare l’uso della violenza nel nome di Dio". MONREALE Sabato 24 gennaio 2015 monsignor Jean-Clément Jaeanbart, arcivescovo greco-melchita di Aleppo (Siria), su invito dell’arcivescovo di Monreale mons. Michele Pennisi ha partecipato ad un serie di incontri, secondo il seguente programma: sabato 24 gennaio, ore 10.30, palazzo arcivescovile: conferenza stampa sulla situazione attuale in Siria. Pomeriggio: incontro con i presbiteri della Diocesi. Mons. Jean-Clément Jaeanbart ha tenuto una conferenza su “I cristiani in Medio Oriente”, per il conferimento del titolo di accademico ordinario dell’Accademia Teutonica Enrico VI di Hohenstaufen. domenica 25 gennaio, alle ore 11.30, il vescovo ha presieduto la divina liturgia in rito bizantinoslavo, nel duomo di Monreale. Alle ore 16.30, al palazzo arcivescovile: tavola rotonda interreligiosa, con la partecipazione di mons. Jean-Clément Jaeanbart, il rabbino capo del Centro sefardico siciliano, Stefano Di Mauro; Itzaak Ben Avraham e l’imam della grande moschea di Roma, Sami Salem. Il dibattito è moderato da Claudio Betti, della Comunità di Sant’Egidio di Roma. L’incontro, promosso anche dall’Azione Cattolica diocesana, servirà a riflettere sul tema: “Libertà religiosa, via per la Pace” che pur essendo stato organizzato già da tempo, pare rispondere alle domande e alle paure di questi giorni all’indomani delle stragi di Parigi e di Baga in Nigeria. MAZARA DEL VALLO Anche quest’anno nella chiesa di San Nicola a Mazara del Vallo si è tenuta la celebrazione ecumenica in onore di San Calogero Eremita, a conclusione della Settimana per l’unità dei cristiani. All’iniziativa dell’Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso, diretto da Erina Ferlito, hanno partecipato: il vescovo monsignor Domenico Mogavero; padre Daniel Bacauanu, Decano della chiesa ortodossa in Sicilia; padre Benedetto, monaco abate dell’eremo ortodosso di Caltanissetta; don Gianluca Romano, delegato diocesano per la vita consacrata. “Abitare l’esodo, dimorare nel deserto” è stato il tema della celebrazione di quest’anno. "Le nostre chiese venerano insieme il grande monaco Calogero – ha detto durante la celebrazione il Vescovo – insieme a lui e a tutti i santi Padri taumaturghi, adoriamo la santa e vivificante Trinità e professiamo insieme la fede nell’unico Dio che vive nelle Tre persone2. Quasi al termine della celebrazione il Vescovo e padre Daniel Bacauanu hanno acceso il cero e il Vescovo ha consegnato a padre Daniel il turibolo fumigante che ha incensato l’icona di San Calogero, lo stesso Vescovo e i fedeli. A raccontare la sua testimonianza di monachesimo è stato il giovane padre Benedetto: "L’esperienza avviene camminando, la chiamata è avvenuta quando ero molto giovane, avevo 13 anni, poi la sete di stare vicino al Signore è diventata sempre più grande".