MOVIMENTI OCULARI E MEMORIA DEL MANTENIMENTO DELL’EQUILIBRIO NELLA PERFORMANCE SPORTIVA Stefano Rigo ASS 1 - Ospedale Maggiore - Trieste I MOVIMENTI OCULARI MOVIMENTI SACCADICI INSEGUIMENTO LENTO (SMOOTH PURSUIT) RIFLESSO OTTICOCINETICO (OKN) RIFLESSO VESTIBOLO - OCULOMOTORE (VOR) I MOVIMENTI OCULARI ● Processi Ø Attenzione neuropsicologici e Memoria Ø Motivazione Ø Processi decisionali MOLTI FATTORI POSSONO PROVOCARE ALTERAZIONI DEL CONTROLLO VISIVO Vi dovrebbe sempre essere una totale e armonica interazione tra i sottosistemi visivi che agiscono di concerto gli uni con gli altri per la stabilizzazione dello sguardo e della testa in ogni condizione I MOVIMENTI OCULARI MOVIMENTI SACCADICI: portano i bersagli di interesse sulla fovea INSEGUIMENTO LENTO (SMOOTH PURSUIT): mantiene sulla fovea l’immagine di un bersaglio in movimento. RIFLESSO OTTICOCINETICO (OKR): mantiene STABILI sulla retina le immagini del mondo visivo durante movimenti dolci e di lunga durata degli scenari intorno a noi o movimenti del capo estremamente lenti (inferiori ai 0,3 Hz). RIFLESSO VESTIBOLO - OCULOMOTORE (VOR): mantiene ferme sulla retina le immagini del mondo visivo durante rotazioni del capo brusche e generalmente brevi. FASI RAPIDE DEL NISTAGMO: dirigono la fovea verso la scena visiva entrante durante la rotazione del capo. LE BANDE PASSANTI DEI SISTEMI OCULOMOTORI Le bande passanti dei sistemi neurosensoriali VOR Smooth pursuit COR otticocinetico 0,01 Hz 0,001 Hz 1 Hz 0,1 Hz 100 Hz 10 Hz “Il moto della testa è costituito da un insieme disordinato di rotazioni a varia frequenza nei tre piani dello spazio…” Frequenze di movimento del capo durante la deambulazione e la corsa Nei soggetti normali la combinazione dei contributi : Vestibolari Smooth pursuit ottico-cinetici saccadici garantisce generalmente una stabilizzazione oculare molto efficiente durante i normali movimenti della testa, e quindi, anche nel caso di una scansione visiva con contemporanea azione della testa, risulta possibile una successione di pure sequenze di fissazione e rifissazioni saccadiche di sguardo rispetto al mondo circostante. I MOVIMENTI SACCADICI • Il sistema saccadico è caratterizzato da movimenti oculari rapidi, atti a portare sulla fovea un oggetto comparso improvvisamente alla periferia del campo visivo o percepito dalla nostra attenzione. I MOVIMENTI SACCADICI • Più ampio è è il movimento, > maggiore la velocità MEDIA (es. un movimento saccadico di 60° di ampiezza avrà una vel. di 700° al secondo) • Velocità massima = 700°/sec • N° min saccadi per secondo =2 • Latenza = 160 - 200 msec • La velocità media (in gradi/sec.) è proporzionale all ampiezza del movimento La durata del movimento completo è di 80 ed I 120 msec. La velocità di picco è all'inizio della traiettoria, cui segue una prolungata decelerazione. All'inizio del movimento l'accelerazione dell'occhio è quasi sempre identica, di qualsiasi ampiezza sia il ms; in seguito è maggiore più è ampio il ms. Più dell'85% degli movimenti saccadici naturali hanno ampiezze inferiori ai 15°. I movimenti saccadici guidati visivamente sono più rapidi di quelli che tentano di seguire bersagli acustici o immaginari. SACCADI OCULARI • Durante la saccade, la visione è soppressa, allo scopo utilitaristico di evitare lo scivolamento dell’immagine (oscillopsia) che si verrebbe a creare. • Il movimento è pre-programmato (una volta che il movimento è avviato, non vi è correzione, ma può essere modificato il movimento seguente) TRACCIATO I parametri più importanti per la valutazione clinica del tracciato ENG sono: 1. la velocità angolare della saccade (600°-700°/sec all’inizio) 2. L’accuratezza della parte finale del movimento (normometria) 3. La latenza tra inizio dello stimolo e inizio del movimento (160-200 msec) Parietal lobes (PEF) / Frontal Eye Field (FEF) Superior colliculus Cerebellum: dorsal vermis (lobes V, VI and VII), fastigium nucleus Thalamus Basal Ganglia Paramedian pontine reticular formation (PPRF) SACCADE VISIVA FERIFERICA PERIPHERALLY GUIDED SACCADE Controllo parietale – PEF Collicolo superiore SACCADE VOLONTARIA CENTRALLY GUIDED SACCADE Controllo frontale – FEF Supplementary eye field – SEF Collicolo superiore Express Nucleus Reticularis Tegmenti Pontis NRTP Cerebellum: dorsal vermis (lobes V, VI and VII), fastigium nucleus Thalamus Basal Ganglia Paramedian pontine reticular formation (PPRF) La Corteccia DorsoLatero – PreFrontale (DLPFC) ed il Frontal Eyes Field (FEF) memorizzano gli stimoli visivi e controllano i movimenti degli occhi verso i precedenti stimoli visivi codificati in memoria 4.Motor saccades programmes Intentional Saccade, motivation 3.Visual fixation Lobo frontale decisionale 2. Visuo-spatial integration Reflexive Saccade Reflective Saccade Inhibition 1. Visual information Collicolo superiore Cervelletto Formazione reticolare 5. Execution SACCADI OCULARI • Il generatore delle saccadi sembrerebbe situato nella Formazione Reticolare Pontina Paramediana (PPRF), nel nucleo reticolare del ponte (tronco encefalico), ventralmente e lateralmente al fascicolo longitudinale mediale PPRF In quest’area ci sono: – Burst Cells la cui scarica precede ogni movimento rapido omolaterale - PULSE - forza di scatto – Pause Cells la cui scarica continua dopo che il movimento si è completato - STEP - mantenimento posizione raggiunta) Loss of relevance of current stimulus Selection of the new target Programing of saccadic movements and coordination between eye/head movements (if target >20° ) Spatial reconstruction by processes stored during visual suppression Opening to new cognitive network Minimum processing time: 160-200 msec SACCADI: CLASSIFICAZIONE Peripherally (visually guided) saccades Pro-saccades Express saccades Centrally guided saccades Predictive saccades (anticipatorie) Memory guided saccades (remembered saccades) ● Involontarie, riflesse, visive ● Volontarie, finalizzate, modificabili con l allenamento e la volontà Anti-saccades PRESTARE ATTENZIONE NON IMPLICA NECESSARIAMENTE L’ORIENTAMENTO DELLO SGUARDO VERSO LA ZONA D’INTERESSE Peripherally guided Saccades (pro-saccades) : Saccadi involontarie, automatiche, riflesse, con tempi di latenza ridotti Il paziente esegue il movimento in modo involontario o saltuariamente volontario per la comparsa di un oggetto di interesse Sono saccadi guidati dalla vista ( visual guided saccades ) Nessun meccanismo predittivo Express Saccades: saccadi talmente rapide da manifestarsi con tempi di latenza vicini ai minimi ritardi di conduzione dell’impulso nervoso afferente ed efferente….. si suppone siano innescate dalla diretta trasformazione del segnale visivo entrante in comando motorio che guida gli occhi immediatamente verso lo stimolo !!!! E x p r e s s Time reaction after a new retinal visual target Saccade time (secondary saccade for head-eyes interaction) 160-200 msec. 80-90 msec (200 msec) Total 260 to 500 msec.!!!!!!!! From 40 msec before the saccadic movement, the visual suppression is almost complete and the vision becomes normal again only after the stop of the eye movement (in total also for 100 msec). Blindness 4 hour x day!!!!!!!! The cognitive processes allow the reconstruction of the fluency of our life. In vestibular deficit, the patiens are blind for a longer time La change blindness è l’incapacità dell’osservatore di notare un cambiamento evidente nella scena che si sta osservando quando, al momento del cambiamento avviene in contemporanea una saccade (soppressione visiva) La change blindness accade durante la soppressione saccadica ma anche se vi sono: • un campo visivo oscurato o segnale transiente globale ( flicker ), • altri elementi aggiuntivi o segnali transienti locali ( mud-splashes ), • l ammiccamento ad occhi chiusi ( attentional blink ). World contains too much visual information Vision? No!!! memory ri-elaboration Past experience filling-in mechanism Sharpness illusion We see the whole picture so sharp because the memory reconstitutes the entire retinal image, giving the sharpness illusion… INTERAZIONE OCCHI-TESTA Contribution of head movements Head Movement Propensity, J. Fuller, 1992. Head motion Vs Eye motion 30 degree orbital threshold, iInnate behavioural tendancy for subthreshold head moving Per primi, dopo 200 ms, si muovono gli occhi ( saccade in direzione del bersaglio) A causa dell inerzia, la testa si muove 20-50 ms più tardi. Al termine della saccade oculare la testa sta ancora muovendosi. Durante questa fase gli occhi si spostano in direzione opposta al movimento della testa per compensarne, almeno parzialmente il movimento e l inerzia. SMOOTH PURSUIT Il sistema di inseguimento visivo lento ha lo scopo di seguire un oggetto che si muova lentamente nel campo visivo, mantenendone l’immagine sulla fovea. Se la velocità della mira si mantiene sotto a 40°- 45°/sec, la corrispondenza fra occhio e mira è praticamente perfetta ed il guadagno, ossia il rapporto tra la velocità dell’occhio e quello della mira, è unitario. • Per mantenere sulla fovea l’immagine di un bersaglio che si muove lentamente nel campo visivo, lo smooth pursuit deve essere in grado di accoppiare la velocità degli occhi nello spazio (cioè la velocità dello sguardo) con la velocità del bersaglio. SMOOTH PURSUIT • E’ un movimento oculare esclusivo degli esseri foveati • Lo stimolo di partenza risulta essere l’errore retinico (retinal error velocity), cioè lo spostamento del bersaglio dalla fovea alla periferia retinica. • Estremamente sofisticato con pre-programmazioni continue dei suoi parametri. SMOOTH PURSUIT VOLONTARIO CENTRALE START: cellule gangliari retiniche Controllo frontale – FEF Supplementary eye field – SEF Aree extra-striate – MST (giunzione temporo-supero-mediale) Nuclei del ponte Dorso-Laterali Dorso-Mediali (DLPN / NRTP) Cerebellum: dorsal vermis (lobes V, VI and VII), fastigium nucleus Paramedian pontine reticular formation (PPRF) Nuclei vestibolari Nuclei oculomotori (III, IV, VI) E il PPRF …… ?? PARTENZA DI MOVIMENTO DI S.P. 1. Target visivo di 15° verso destra (linea verde) scatta di 15° ds e poi muove costante 2. L’occhio (linea rossa) segue con UN RITARDO DI 200 MSEC. , esegue un movimento saccadico per correggere l’errore di posizione e quindi prosegue con un movimento di inseguimento lento (stimolo step-ramp) Se la mira tenderà ad allontanarsi dalla zona foveale durante il movimento di inseguimento, sarà corretta da una saccade compensatoria SMOOTH PURSUIT Vengono utilizzate 2 metodiche di stimolo: Tracciato triangolare, con target che muove a velocità e ampiezza costante, con inversione periodica della direzione Tracciato sinusoidale, con target che muove a ampiezza costante, ma con velocità variabile in accelerazione e decelerazione (la velocità è massima al centro e minima ai margini) SMOOTH PURSUIT Il Tracciato sinusoidale, è il più usato in ambito clinico. L’ampiezza è espressa in gradi. La frequenza è espressa in Hertz. Ampiezza target: +/- 20° Frequenza target: 0,2 – 0,9 Hz Velocità angolare max: 40°-60°/sec. SMOOTH PURSUIT • Il guadagno che è il rapporto tra velocità degli occhi e velocità della mira visiva, nei soggetti normali è tra 0.88 (a 10°-20° /sec.); con il salire della velocità della mira (30° / sec.) scende a 0.70; è condizionato da attenzione, alcool, tabacco, sedativi (benzodiazepine, ecc.) patologie vascolari ed età. • La fase della risposta in velocità è la differenza temporale o in gradi tra il picco della velocità oculare e quella del bersaglio. • La velocità angolare. in un soggetto normale l’inseguimento risulta regolare fino a 40°/sec. Nei patologici, per mantenere l’inseguimento regolare si riduce drasticamente la velocità angolare. Interviene il sistema saccadico nella fase più veloce dello Smooth pursuit (nelle stimolazioni sinusoidali). Alterazione più frequente: sostituzione della traccia di inseguimento visivo con saccadi multiple. • Il conseguente allontanamento dell’immagine dalla fovea verso la retina attiva una saccade compensatoria. • La causa è la ridotta velocità angolare dell’occhio che non consente più un corretto inseguimento del bersaglio. • Non a caso la traccia ENG presenta un maggior numero di saccadi nella parte centrale, dove la velocità di spostamento del bersaglio è maggiore. L.V. 75 anni Meningioma ds • E’ espressione di sofferenza tronco-encefalica ed è comune a molti tipi di patologia. • Il sistema di pursuit è il più fragile e pertanto risulta coinvolto pressoché costantemente nella patologia neurologica con riduzione uni-bilaterale del guadagno (low gain) e intrusioni di saccadi correttive Patologie del ponte Atrofie olivo-ponto cerebellari • Se il guadagno del sistema è ulteriormente ridotto, compare un unico grosso movimento saccadico di correzione nella parte centrale del movimento, quella più rapida. • E’ espressione di sofferenza tronco-encefalica ed è comune a molti tipi di patologia. • Il sistema di pursuit è fragile VOR Il VOR induce movimenti degli occhi eguali e contrari a quelli del capo, al fine di far si che l’immagine cada costantemente nella fovea, consentendo una visione distinta e stabile. E’ una stabilizzazione visiva in senso opposto al movimento, compensatoria • Il sistema vestibolo-oculomotorio genera movimenti oculari compensatori dei movimenti del capo: la stimolazione dei recettori vestibolari al movimento della testa in una direzione evoca un movimento oculare riflesso in senso contrario. • Il sistema vestibolo-oculomotorio genera movimenti oculari compensatori dei movimenti del capo: la stimolazione dei recettori vestibolari al movimento della testa in una direzione evoca un movimento oculare riflesso in senso contrario. VOR OKN RIFLESSO OTTICOCINETICO • Viene concordemente considerato un riflesso fisiologico, automatico, ritmico, involontario ed inesauribile. • E’ forse l’unico movimento oculare ancora non completamente studiato…. NISTAGMO OTTICOCINETICO (NOC) Il sistema otticocinetico controlla i movimenti oculari compensatori, generati dal movimento dell’intero campo visivo, collaborando a stabilizzare l’immagine retinica durante il movimento relativo dell’ambiente rispetto il soggetto. La risposta oculomotoria a tale movimento è un nistagmo otticocinetico (NOC) RIFLESSO E NISTAGMO OTTICOCINETICO • Il riflesso otticocinetico (OKR) ed il riflesso vestibolo-oculomotorio (VOR) sono i primi movimenti oculari che compaiono nel corso della filogenesi. • L’OKR è in grado di integrare, migliorando o supplendo, le performances del VOR in quelle situazioni (rotazioni prolungate) o per quelle frequenze (rotazioni lente) in cui il VOR, per le sue caratteristiche intrinseche, non può assicurare una risposta adeguata di compenso Combinazione dei contributi vestibolari ed ottico-cinetici = una stabilizzazione oculare molto efficiente • Ciò avviene grazie alla complementarietà, in termini di banda spettrale, • tra riflessi vestibolari (di tipo passa-alto ed in grado di coprire anche le più alte dinamiche naturale della testa) • ed i riflessi otticocinetici (di tipo passa-basso ed includenti anche le bassissime frequenze non rilevate dai sensori vestibolari, inclusa la continua). • Il NOC quindi lavora meglio in quell’ambito di frequenze proprio dove il VOR lavora peggio, così da risultare complementare nella stabilizzazione dello sguardo. RIFLESSO E NISTAGMO OTTICOCINETICO • E’ costituito da: • fase lenta diretta nel senso del movimento del campo visivo (cresce con l’aumentare della velocità fino a 60°/sec.) • fase rapida di direzione opposta con caratteristiche simili alle saccadi. RIFLESSO E NISTAGMO OTTICOCINETICO • I 2 tipi fondamentali di OKN sono: OKN corticale, foveale, tipo “look”, correlato con i meccanismi di smooth pursuit. OKN sotto corticale, retinico periferico, tipo “stare”, tipico degli animali afoveati, evocabile anche dopo ablazione emisferi cerebrali e molto meno influenzabile dalla attenzione. Si tratta di un riflesso primitivo. L’ OKN corticale, tipico degli animali con sistema foveale, è correlato ed identificabile con il meccanismo di smooth pursuit. Lo smooth pursuit seleziona all’interno di un contesto di immagini ferme o in movimento uno specifico bersaglio di dimensioni anche molto ridotte e lo segue nel suo moto. E’ quindi un movimento oculare che tende a mantenere ferma nella zona retinica capace di massima analisi del dettaglio, la fovea, l’immagine dell’oggetto di interesse. Lo si può definire un riflesso evoluto. L’ OKN sotto corticale è un riflesso primitivo, presente in ogni specie, dagli invertebrati in su; filogeneticamente più antico e nell’uomo meno importante, è attivato dalla parte periferica della retina e pertanto da una stimolazione a tutto campo (all field). La via sottocorticale è stimolata quando al soggetto viene richiesto di non seguire i contrasti ottici con lo sguardo ma di tenere quest’ultimo fisso davanti a se. La risposta più attiva si produce con stimoli full field, coinvolgenti l’intero campo visivo ed interessante il sistema sottocorticale. Si parla perciò di visione foveale perifericamente assistita. Il NOC a campo visivo stretto (classico tamburo di Barany su monitor TV) è molto irregolare. HELMUT NEWTON RIFLESSO E NISTAGMO OTTICOCINETICO • Nell’uomo i parametri dell’OKN attualmente presi in considerazione nella valutazione quantitativa della risposta nistagmica sono • la VAFL (velocità angolare fase lenta) • Il GAIN (rapporto tra la VAFL del OKN e la velocità dei contrasti ottici) • La asimmetria o predominanza direzionale (PD). • Il parametro più utilizzato per la valutazione del NOC è il guadagno, che rappresenta il rapporto tra Velocità angolare della fase lenta (VAFL) / velocità del target • Nei soggetti normali il gain è eguale a 1 per velocità basse (10-30°/sec.), a 0,7-0,9 per velocità superiori (60°/sec.) . • Il guadagno è funzione della velocità, decresce al suo aumentare in modo non lineare a seconda della specie considerata: – gli animali foveati (primati e uomo) hanno guadagni elevati, unitari, anche per velocità dello stimolo pari a 50°/sec. (sostenuti dallo smooth pursuit) – gli animali afoveati (che sfruttano solo l’OKN sottocorticale) hanno prestazioni nettamente inferiori. Il guadagno varia da 1 a 0.8 per velocità di 20°- 30° /sec. per decrescere per velocità maggiori. • Il gain è unitario con valori di stimolo tra 30° e 40°/sec.; per valori più elevati declina la risposta e si annulla a velocità intorno ai 120°/sec. Predominanza direzionale dell’OKN diretto verso il lato sano. Un decremento della VAFL verso il lato della lesione una Preponderanza Direzionale dell’OKN diretta verso il lato sano Corrispondono a: lesioni della fossa cranica posteriore (tumori, vasculopatie, malformazioni di tipo Arnold-Chiari, ecc) l’entità del fenomeno è più o meno accentuata (in rapporto alla gravità della malattia) fino alla mancanza dell’OKN, sia da un solo lato, che da entrambi i lati. Predominanza direzionale dell’OKN diretto verso il lato sano. Predominanza direzionale dell’OKN diretto verso il lato patologico. Un decremento della VAFL verso il lato della lesione Corrispondono a: una Preponderanza Direzionale dell’OKN diretta verso il lato sano Lesioni del lobo parietale Corrispondono a: lesioni della fossa cranica posteriore (tumori, vasculopatie, malformazioni di tipo Arnold-Chiari, ecc) l’entità del fenomeno è più o meno accentuata (in rapporto alla gravità della malattia) fino alla mancanza dell’OKN, sia da un solo lato, che da entrambi i lati. Lesioni estese a più di un lobo: parietale e occipitale, frontale e parietale, temporale e parietale