Come sono fatti gli occhi dei nostri amici a quattro zampe e di quali

Come sono fatti gli occhi dei nostri amici a quattro zampe e
di quali disturbi possono soffrire? Qualche suggerimento
per prendercene cura.
28 July 2016
Gli occhi del gatto: protagonisti di leggende e poesie
“Vieni, mio bel gatto, sul mio cuore innamorato;
ritira le unghie nelle zampe
e lasciami sprofondare nei tuoi occhi,
misti d’agata e metallo”,
scriveva Baudelaire.
E ancora:
“che meraviglia il fuoco
di quelle pallide pupille,
di quei chiari fanali,
di quei viventi opali
che fissi mi contemplano!”
Come solo un poeta sa fare, in poche sillabe Baudelaire descrive la
leggendaria fluorescenza degli occhi del gatto al buio, una caratteristica alla quale è
intimamente legato il fascino che quest’animale esercita da sempre su noi umani. Ma a che
cosa è dovuta?
Perché gli occhi dei gatti si “illuminano” al buio?
L’occhio del gatto possiede una grande area riflettente che rimanda la luce non
assorbita dalla retina alle cellule retiniche stesse, ampliandone l’intensità.
Si chiama tappeto lucido e agisce come uno specchio, o come un metallo, direbbe Baudelaire.
Si tratta in realtà di una membrana posta sul fondo del globo oculare, assente nell’uomo.
Pupille e palpebre del gatto
Anche la pupilla del gatto non ha niente a che vedere con quella umana: al buio può dilatarsi
tanto che la sua capacità visiva risulta almeno cinque volte superiore alla nostra, come quella
degli animali notturni. Detto questo, il fatto che i gatti possano vedere nel buio più totale è una
favola bella e buona!
Se al contrario l’illuminazione ambientale è intensa, il gatto la respinge, contraendo la sua
pupilla fino a renderla una stretta fessura verticale. Per ridurre al minimo l’abbaglio, oltre a
socchiudere gli occhi, il gatto può utilizzare una terza palpebra, detta membrana nittitante,
situata nell’angolo interno dell’occhio a protezione della cornea.
Cosa fare se gli occhi del gatto lacrimano
Se ci accorgiamo che gli occhi del nostro gatto lacrimano, questo potrebbe essere dovuto
all’occlusione dei dotti nasali, che non portano più le lacrime alle narici. Il problema è in questo
caso soprattutto estetico, perché la lacrimazione lascia una scia rossastra sotto la palpebra
inferiore. Per pulirla, si può ricorrere a prodotti contenenti camomilla ed estratto di
hamamelis che hanno un effetto calmante: non è detto che il vostro amico peloso ve lo lasci
fare con tranquillità, ma vale la pena provarci.
Congiuntivite e distacco della retina: le malattie più frequenti degli
occhi dei gatti
In realtà, gli occhi del gatto sono indicatori precisi della sua salute e dell’eventuale
presenza di vere e proprie malattie. Se sono opachi, velati o arrossati, se lacrimano
copiosamente, se notiamo del pus, potremmo trovarci di fronte a una di queste patologie:
· congiuntivite, spesso dovuta a virus e legata a malattie respiratorie; oltre a una lacrimazione
intensa, si nota un arrossamento e il tentativo del gatto di “grattarsi” le palpebre, come se
avesse prurito;
· cheratite e ulcera corneale, ovvero lesioni della cornea, dovute a traumi o a malattie spesso
infettive. Anche in questo caso il prurito sembra continuo e gli occhi si muovono continuamente;
· glaucoma, non frequentissimo, ma potenzialmente pericoloso, si manifesta con pupilla
dilatata, arrossamento della parte bianca dell’occhio, lacrimazione intensa;
· distacco della retina, piuttosto frequente, è provocato da malattie o dall’ipertensione. Si
rivela talvolta con la presenza di un’emorragia all’interno dell’occhio che è possibile scorgere
anche a occhio nudo. Occasionalmente può regredire in modo spontaneo.
Quando portare il gatto dal veterinario
In tutti questi casi, evitate qualsiasi soluzione fai-da-te e rivolgetevi al veterinario: la cura potrà
essere locale, farmacologica o chirurgica, ma il vostro intervento dovrà sempre essere
tempestivo: la vista è il bene più prezioso del nostro amico a quattro zampe, non possiamo
trascurare nessun sintomo.
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