PARROCCHIA DI BOVOLONE
DICIASETTESIMA CATECHESI 2005 – 2006
Il perdono: amare oltre i meriti.
Riconoscendo e condividendo con i fratelli, la presenza di Gesù in mezzo a noi, vogliamo ancor più
aprire il nostro cuore, per ascoltare ciò che il Signore vuole dirci attraverso la Sua Parola, che
questa sera ci dona e che suscita in noi gioia ma anche preoccupazione: il perdono…per arrivare ad
amare oltre i meriti.
Perdono… una parola grande quanto è grande Dio.
Ascoltiamo da Mt 5, 38-48.
“Avete inteso e fu detto: Occhio per occhio e dente per dente, ma io vi dico di non opporvi al
malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra; a chi ti vuol
chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà
a fare un miglio, tu fanne con lui due. Dà a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito
non volgere le spalle.
Avere inteso e fu detto: Amerai il prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i
vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che
fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli
ingiusti. Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i
pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non
fanno così anche i pagani? Siate dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.”
“Siate dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste…”
Dio ci invita ad essere compiuti nell’amore, ci invita ad amare come Lui ci ama, per arrivare
quella maturità per la quale il Padre celeste ci ha creati, un Padre che ama i suoi figli senza nessuna
distinzione; ama perché Padre e ama per il Suo Amore infinito…
“Gesù sulla croce…”
Per cogliere la grandezza di questa dimensione d’amore e per comprendere la pienezza, dobbiamo
arrivare a Gesù sulla croce, a questo dono d’amore infinito che il Padre ha fatto ad ognuno di noi.
“Occhio per occhio e dente per dente, ma io vi dico di non opporvi al malvagio…”
Il Signore, ci chiama ancora una volta ad aprire il nostro cuore per comprendere che il male si vince
solo opponendosi al male, distinguendo il peccato dal peccatore.
Il male fa male alla persona che lo fa. Il male compiuto è già male per la persona che lo compie,
perché ferita dal peccato commesso; e chi si comporta male con me, non è altro che un fratello
colpito dal male, e la mia risposta al male non fa che congiungermi al male che è in lui.
“Porgi l’altra guancia…”
Ci viene facile pensare che sia legittimo rispondere al male con il male, ma è sempre lui il Padre che
ci viene in aiuto con la Sua Parola, dimostrandoci che solo un grande dono d’amore può farci
sopportare il male ricevuto. Perdonare, non significa non sentire più il “bruciore” di una ferita
ricevuta, ma solo non fermarsi ad essa…
“Mettersi dalla parte di Dio…”
Il perdono viene da Dio, perché questo dono d’amore va oltre le nostre capacità umane. Si può
perdonare con la forza di Dio, del Suo Amore e solo con la forza dello Spirito Santo… perché il
per-dono significa gratuità assoluta, per-donare significa avere la consapevolezza che l’amore
ricevuto dal Padre, è così grande così bello che riempie il mio cuore di amore e di gioia che diventa
naturale il donare per mettersi dalla parte di Dio e vivere del Suo Amore.