Biol. Mar. Mediterr. (2008), 15 (1): 382-383 M. De Luca, M.C. Minissale, G. Ruggeri, M. De Domenico, E. De Domenico Dipartimento di Biologia animale ed Ecologia Marina - Università di Messina, Salita Sperone, 31 – 98166 Messina, Italia. [email protected] DISTRIBUZIONE DELLA COMUNITÀ MICROBICA LUMINOSA NELLE ACQUE DEL MAR MEDITERRANEO OCCIDENTALE MICROBIAL LUMINOUS COMMUNITY DISTRIBUTION IN WESTERN MEDITERRANEAN SEA WATERS Abstract – We report results of a large-spatial-scale study on the luminous bacteria (BL) distribution in epi-, meso- and bathypelagic waters in 19 stations located in the Western Mediterranean Sea, from the Alboran Sea to Sardinia Channel. The mesopelagic water body presents the most BL average concentration and in the Alboran Sea we found an increasing abundance of luminous bacteria. Key-words: luminous bacteria, mesopelagic and bathypelagic waters, Western Mediterranean Sea. Introduzione – La distribuzione della componente luminosa all’interno della comunità microbica eterotrofica nello strato meso e batipelagico è stata già valutata in una vasta area del Mar Mediterraneo sud-orientale (De Domenico E. et al., 2006). Nella presente nota vengono riferiti i risultati raccolti in una ampia parte nel Mar Mediterraneo Occidentale: dal Mare di Alboran al Canale di Sardegna. Ampliando gli studi che da anni vengono condotti sulle relazioni tra distribuzione delle comunità microbiche marine e masse d’acqua in Mar Mediterraneo (De Domenico M. et al., 1996), si vuole valutare l’opportunità offerta dalle conte vitali della flora microbica bioluminescente quale indicatore delle differenti masse d’acqua, in funzione sia della semplice e rapida tecnica analitica sia della ubiquitarietà di tali batteri nell’ambiente marino (De Domenico M. et al., 2005, 2006). Materiali e metodi – I campioni d’acqua sono stati prelevati a bordo della N/O Urania nel periodo 25 maggio-15 giugno 2005 nell’ambito della campagna oceanografica MEDGOOS10. Sono state esaminate 29 stazioni, distribuite lungo un transetto est-ovest, per un totale di 460 campioni prelevati dalla superficie fino a 2830 m di profondità. In tutte le stazioni sono stati eseguiti profili CTDO-Fl e campionamenti con bottiglie Niskin montate su apparato Rosette. In ogni campione d’acqua è stata effettuata la conta batterica vitale (CBV) su terreno Marine Agar (spread plate), nonché il conteggio vitale di batteri luminosi (BL) su terreno Sea Water Complete (membrane filtranti 0,45 µm). Risultati – Al fine di stimare l’abbondanza di CBV e BL sull’intera colonna d’acqua, è stato calcolato il valore integrato negli strati principali: epipelagico (superficie –200 m), mesopelagico (200-1000 m), batipelagico (1000-2830 m). Tali medie ponderate delle CBV su Marine Agar (espresse come CFU/m3) presentano, per lo strato epipelagico, variazioni comprese tra 4,78×1011 (Staz. M9) e 7,95×109 (Staz. G2); nello strato sottostante (mesopelagico) i risultati risultano compresi tra 6,84×1011 (Staz. J3) e 4,91×109 (Staz. G2). Nella parte più profonda (strato batipelagico) le medie oscillano tra 7,8×109 (Staz. J24) e 1,73×1012 (Staz. M1). Per quanto riguarda i risultati relativi alla componente microbica luminosa (BL) nella stazione M1 si è riscontrato il valore minimo per gli strati meso- e batipelagico rispettivamente con 1,00 e 3,46×107 CFU/m3 mentre i valori massimi per questi strati sono stati 1,52×1010 (mesopelagico Staz. M23) e 9,45×109 (batipelagico Staz. J3). I batteri luminosi dello strato epipelagico presentano valori compresi tra 1,67×106 (Staz. M3) e 4,4×109 (Staz. M24). Distribuzione della comunità microbica luminosa nelle acque del mar Mediterraneo occidentale 383 Conclusioni – L’area presa in esame è caratterizzata da zone con intenso idrodinamismo. Il Mare di Alboran, ad esempio, oltre ad essere altamente produttivo, è caratterizzato da diversi gyres anticiclonici permanenti con zone di upwelling non indotte dal vento (Tintoré et al., 1998). Altre formazioni cicloniche ed anticicloniche sono presenti nel Mare delle Baleari (Pascual et al., 2002). Queste condizioni idrologiche e le acque atlantiche provenienti dallo Stretto di Gibilterra influenzano in modo sensibile la composizione qualitativa delle comunità microbiche eterotrofiche con particolare riferimento alla frazione luminosa. Infatti, i valori delle CBV su Marine Agar delle stazioni ubicate nell’area Alboran-Gibilterra presentano una marcata differenza rispetto a quelli ottenuti nelle restanti aree esaminate che, di contro, sono molto più omogenee. Anche la componente luminosa evidenzia questa differenza geografica che distingue la zona limitrofa all’Oceano Atlantico da quella con caratteristiche più “mediterranee” (Mare delle Baleari e Mare di Sardegna). Dal punto di vista della stratificazione, solo a livello intermedio (strato mesopelagico) si presenta un netto decremento dei valori medi procedendo dallo Stretto di Gibilterra verso il Mare di Sardegna; tale andamento risulta meno netto in superficie ed al fondo soprattutto per la carica microbica eterotrofica. Ringraziamenti - Un sincero ringraziamento a Mireno Borghini per le facilitazioni e l’aiuto amichevole a bordo della N/O Urania. Bibliografia DE DOMENICO E., MONTICELLI L. S., BRACCHINI L., BUDILLON G., CAROPPO C., CARUSO G., DANOVARO R., DATTILO A., DE ALTERIS A., DECEMBRINI F., DE DOMENICO M., DE LUCA M., DENARO R., LA CONO V., GENTILE G., GIULIANO L., GUADAGNO D., LEONARDI M., MAGAGNINI M., MAIMONE G., MARCELLI M., PIERMATTEI V., PRUZZO C., RANZONI L., ROSSI C., SCARFÌ S., SMEDILE F., TOGNAZZI A., YAKIMOV M.M. (2006) - Biodiversità microbica in Mar Mediterraneo centro-orientale. Biol. Mar. Mediterr., 13 (1): 959-963. DE DOMENICO M., GIULIANO L., CORTESE G., DE DOMENICO E. (1996) - Distribuzione delle comunità microbiche in relazione con le caratteristiche idrologiche in acque pelagiche del Canale di Sardegna. Atti 11° Congresso Ass. Ital. Oceanol. Limnol.: 363-372. DE DOMENICO M., DE LUCA M., GIULIANO L., GUADAGNO D., LO GIUDICE A., LEONARDI M., SCARFÌ S., DE DOMENICO E. (2005) - Ulteriori indagini sulla distribuzione di batteri luminosi in acque pelagiche del Mare Ionio (Mar Mediterraneo). Biol. Mar. Mediterr., 12 (1): 625-630. 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