Spec_lun_prefabbricati_11_2_08:Layout 1 1-02-2008 14:19 Pagina 1 Lunedì 11 Febbraio 2008 COSTRUZIONI 2008 - 1 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA Speciali EVENTI COSTRU ZIONI 2 0 0 8 CENTRO NORD A cura di: Il Sole 24 Ore System C Laterizi-Ambiente: rapporto positivo Grandi produttori di prefabbricati Grandi produttori di prefabbricati e grande utilizzo di calcestruzzo: le aziende di prefabbricazione nel CentroNord tra ricerca e innovazione affrontano con fiducia il 2008. Pagina 2 Edilizia: servono qualità e sicurezza L’industria dei laterizi ha scelto di perseguire uno sviluppo sostenibile rappresentando in modo chiaro e trasparente il proprio impatto sull’ambiente. Il settore delle costruzioni e dell’edilizia continua a svolgere un ruolo fondamentale per l’economia delle quattro regioni del CentroNord. Pagina 7 Pagina 10 PAVIMENTI INDUSTRIALI RAMPE CARRABILI TRATTAMENTI ANTIPOLVERE PAVIMENTI IN RESINA MASSETTI PER PAVIMENTI A COLLA SISTEMAZIONE SOTTOFONDI RICOSTRUZIONE VECCHI PAVIMENTI PAVIMENTI A PASTINA Via Maestri del Lavoro, 200/B - 40024 Castel S. Pietro (Bo) - Tel. 051 940117 Fax 051 940858 [email protected] www.masterpav.it Spec_lun_prefabbricati_11_2_08:Layout 1 1-02-2008 15:10 Pagina 2 2 - COSTRUZIONI 2008 EVENTI speciali Lunedì 11 Febbraio 2008 CENTRO NORD A cura di: Il Sole 24 Ore System INFORMAZIONE PUBBLICITARIA Grandi produttori di prefabbricati Italia grande produttore di prefabbricati: una storia articolata, un mercato complesso, tanta ricerca. E quando si parla di prefabbricati si parla di calcestruzzo, il materiale principe per il settore. E’ questo il materiale più diffusamente utilizzato nel settore complesso della prefabbricazione strutturale: nel 2006 la produzione mondiale di cemento è cresciuta dell’8,3%, sfiorando i 2.460 milioni di tonnellate, mentre i 7,5 milioni di metri cubi utilizzati annualmente nei più diversi manufatti per l’edilizia posizionano l’Italia prima in Europa. In base ai dati diffusi da Ermco (Organizzazione europea dei produttorindi calcestruzzo preconfezionato) nel 2005 si contavano nei paesi Ue oltre 13.000 impianti, concentrati soprattutto in Italia (2.555), Spagna (2.351), Germania (1.934), Francia (1.689) e Regno Unito (1.250), per una produzione totale di 370 milioni di metri cubi (356 milioni di metri cubi nel 2004). È una storia, quella dei prefabbricati in calcestruzzo che trae le sue origini dalla capacità, delle aziende del nostro Paese di fare “di necessità virtù”: l’Italia, infatti, da sempre povera di risorse naturali ha scelto, già dai primi anni del boom edilizio, di utilizzare il calcestruzzo per sopperire all’assenza di altri materiali. A questo fine non solo si sono adoperate con ingegno ed innovazione le singole aziende, ma sono nati studi ed approfondimenti dedicati attraverso l’impegno, tutt’ora presente, di numerose scuole professionali e di indirizzi di studio universitari. Così, specialmente nell’ultimo decennio, il nostro Paese ha sviluppato una notevole capacità di ricerca ed innovazione nel settore prefabbricati. Nonostante il settore del prefabbricato sia strettamente legato a quello dell’edilizia e ne segua pertanto gli andamenti di crescita e di sviluppo, i due ambiti sono rimasti nel tempo separati: mentre le aziende tradizionali di costruzione si occupano delle opere di fondazione, pavimentazione, finiture interne e sistemazioni esterne, all’industria della prefabbricazione viene commissionata la struttura (prefabbricata) dell’edificio e dei supporti agli impianti annessi. Essendo altamente specializzate e strutturate le aziende del settore si occupano non solo della creazione ma anche del trasporto, della posa in opera e delle attività di finitura della struttura essendo spesso in rapporto diretto con il cliente promotore dell’opera. In particolare negli ultimi anni le associazioni di categoria e le aziende di settore hanno elaborato una serie di strategie di settore per mantenere sempre alto il livello qualitativo delle produzioni italiane. Importantissimo è il controllo costante delle fasi esecutive del lavoro per garantire prestazioni elevate di ogni componente affinandone, attraverso una ricerca costante, la resistenza, l’affidabilità, la leggerezza e la sicurezza. Contemporaneamente, scopo della ricerca aziendale, è quello di creare sistemi costruttivi flessibili atti a realizzare edifici strutturalmente integrati ed integrabili con l’impiantistica e capaci di “assorbire” abbinamenti con altri materiali. Numerosi sono poi gli studi e le ricerche dedicate agli aspetti relativi alla sicurezza: comportamento al fuoco ed al sisma per i quali sono a tutt’oggi attivi importanti finanziamenti europei. L’ Cappellari: prefabbricati per l’agricoltura refabbricati nell’edilizia civile, prefabbricati nell’industria, prefabbricati per l’arredo urbano, in tutti questi settori le aziende che si occupano degli elementi singoli si sono nel tempo ritagliate un ruolo fondamentale ed insostituibile, con la loro capacità di abbattimento dei prezzi e di una produttività quanto mai affidabile e duratura. E l’agricoltura? Anche in questo settore, tanto importante per l’economia del nostro Paese, la prefabbricazione ha strutturato un suo spazio: il sistema dei prefabbricati, infatti, insieme alla costruzione modulare degli edifici ed alla lavorazione definita del calcestruzzo ha trovato e consolidato, qui, un proprio sistema di presenze capace di rispondere a diverse esigenze. Un ottimo rapporto tra la qualità ed il prezzo, la possibilità di modificare i manufatti a seconda delle necessità prevedendo ampliamenti e migliorie, l’affinamento delle tecniche produttive delle aziende, la capacità di consegnare “opere chiavi in mano” dopo l’approvazione del progetto e la comprovata qualità ed affidabilità dei prodotti, hanno fatto sì che, le aziende che lavorano con il calcestruzzo, con il ferro, ma anche con tutti gli altri materiali edili, in versione prefabbricati si siano ricavate una stabilità garantita di mercato. Un esempio importante della tipologia di aziende che hanno fatto il successo di questo settore, è la Cappellari Srl (a Poggio Rusco di Mantova) che opera, con serietà e professionalità, nel mercato della prefabbricazione per la zootecnia da oltre cinquant’anni: “La nostra azienda è nata come azienda di manufatti in cemento, poi, negli Anni Ottanta, si è trasformata come azienda specialistica per questo settore, importante ma di nicchia, se così si può dire...” ha spiegato l’amministratore delegato Mirco Belluzzi. Un’azienda tipica la Cappellari, che per il modo di operare sul mercato rispecchia la realtà delle migliori produzioni del momento: “Come la maggior parte delle aziende del nostro settore – continua Belluzzi - P www.cappellarisrl.it noi lavoriamo le parti direttamente nel nostro stabilimento, per ammortizzare i costi e migliorare la qualità dei prodotti, creando moduli in cemento armato ed acciaio inossidabile componibili tra loro. Ci affidiamo, poi, per il montaggio e la posa in opera, a squadre di montatori specializzate. Grazie a questa organizzazione siamo in grado, oggi, di servire tutto il settentrione con i nostri prodotti che sono dedicati, in particolar modo, agli stabilimenti per le produzioni suinicole. I nostri punti di forza sono la flessibilità e la modularità del prodotto, elementi che garantiscono un ottimo rapporto qualità prezzo ed una durata eccezionale”. Le aziende del settore prefabbricati si sono nel tempo altamente specializzate per la fornitura di capannoni completi nei quali vanno poi inseriti sistemi di impiantistica particolare a seconda del tipo di lavorazione agricola necessaria in questione: “Per migliorare la convenienza è la qualità dei prodotti offerti – spiega ancora Belluzzi – le aziende di prefabbricati si riferiscono in modo sinergico a quelle di impianti, preparando loro la struttura portante adatta ad accogliere le tecnologie più avanzate del settore, sempre nell’ottica di un’efficienza necessaria per il cliente”. Le ditte che in Italia si occupano di prefabbricati per l’agricoltura e la zootecnia non sono molte e proprio per questo la ricerca e la specializzazione nelle lavorazioni è stata negli anni in continua crescita: “Operare con professionalità è necessario in questi settori – conclude Belluzzi - che basano il loro reddito e la loro crescita sulla capacità produttiva. Anche ora che la produzione suinicola, in Italia, sta subendo pesantemente i colpi della concorrenza estera essere all’altezza delle necessità del cliente è fondamentale”. La Cappellari Srl, infatti, è azienda leader nella produzione di prefabbricati e manufatti per uso zootecnico (porcilaie) e si propone sul mercato con soluzioni sempre innovative ed attente alle evoluzioni di mercato e di impatto ambientale. Spec_lun_prefabbricati_11_2_08:Layout 1 1-02-2008 15:13 Pagina 3 Lunedì 11 Febbraio 2008 COSTRUZIONI 2008 - 3 EVENTI speciali A cura di: Il Sole 24 Ore System CENTRO NORD INFORMAZIONE PUBBLICITARIA STAI PREFABBRICATI DAL 1966 Masterpav: leader pavimentazioni industriali Gruppo Stai: la crescita continua C S tai dal 1966, anno della sua fondazione, cavalcando lo sviluppo economico italiano è diventato oggi protagonista e punto di riferimento nella produzione di sistemi prefabbricati per l’edilizia industriale, artigianale, logistica, commerciale e della grande distribuzione. Oggi Stai è un gruppo industriale che copre la quasi totalità delle esigenze produttive: dalla progettazione all’engineering, dal prefabbricato agli infissi, dalla gestione immobiliare al general contractor. Un gruppo in continua espansione che comprende oltre 10 società operanti nel nord Italia cui si è aggiunta la nuova Staprefa Marocco insediata a Skirhat nel 2005. Un gruppo che raggiunge una capacità produttiva di 400.000 mq annui occupando complessivamente una superficie produttiva di 200.000 mq di cui 35.000 coperti con 100 addetti. Le dimensioni ed il trend di crescita raggiunto permettono al gruppo di collocarsi tra le prime dieci imprese di prefabbricazione in Italia, infatti, secondo i dati di Assobeton l’82% delle imprese ha un volume d’affari inferiore ai 5 ml, il 13% tra i 5 e i 20 ml e soltanto il 5% supera i 20 ml di euro. L’offerta di standard qualitativi e diversificati che Stai mette a disposizione del mercato comprende 9 diversi sistemi di copertura, 5 tipologie di portali e cornici, 8 tipi di solai, 54 tamponamenti in graniglia dai diversi colori, più alcune tipologie di pannelli realizzati in cotto. A richiesta vengono forniti tamponamenti a taglio termico che raggiungono gli stringenti valori di trasmittanza termica richiesti dalle norme vigenti. Una ulteriore possibilità di personalizzazione architettonica delle facciate è ottenuta attraverso l’utilizzo di un nuovo processo di lavorazione, che consente a Stai di intervenire sulla finitura dei pannelli ottenendo superfici levigate spazzolate o bocciardate. Queste a loro volta sono abbinabili ad una ulteriore lavorazione di fresatura con la quale è possibile creare disegni modulari geometrici e dal design innovativo. Per Stai ricerca e servizio sono punti di forza Sopra: Padana Pannelli a Revere - Mantova, superficie di 27.000 mq di cui 3.600 coperti (partecipazione al 50%). Sotto: seconda unità operativa di Acquanegra s/Chiese - Mantova, superficie di mq 44.000 di cui 5.000 coperti che gli permettono di essere partner ideale per progettisti ed imprenditori di ogni dimensione e settore che vogliono realizzare immobili prefabbricati a costi certi e competitivi, dove anche l’immagine è un valore aggiunto da non sottovalutare. Stai ha una rete commerciale e tecnica motivata e preparata per gestire in modo affidabile e professionale tutte le fasi necessarie del processo costruttivo edile. Tutto il processo di produzione è regolato e certificato dall’ICMQ che è il maggiore istituto di certificazione nazionale nel settore edilizio, secondo la normativa UNI EN ISO 9001:2000 e marcatura CE, a garanzia di una qualità che non teme confronti. L’azienda inoltre ha l’attestazione di qualificazione all’esercizio di lavori pubblici (SOA) categoria OG1 classe V e categoria OS13 classe VI. hi dice pavimenti dice Masterpav. L’azienda di Castel san Pietro è leader nel settore delle pavimentazioni e capace di spaziare nella produzione dalle pavimentazioni industriali ai pavimenti a pastina, dai pavimenti in resina ai pavimenti trattati con metodologie antipolvere e antiolio. La Masterpav può produrre, a seconda delle esigenze, pavimenti con riscaldamento incorporato o pavimentazioni in celle frigo con temperature a – 50° garantendo sempre la massima qualità e apprezzabilità del prodotto. La Masterpav inoltre vanta una forte esperienza anche nella costruzione delle rampe antiscivolo a lisca di pesce, nella costruzione e nella sistemazione di sottofondi di vecchi pavimenti anche per l’edilizia abitativa. La qualità e l’affidabilità Masterpav sono al servizio del cliente per l’edilizia civile e per la grande industria, per grandi magazzini, per centri commerciali, per industrie manifatturiere pesanti, per industrie meccaniche ad alta precisione. “L’affidabilità della nostra azienda, che da oltre 30 anni è presente nel mercato – spiegano i titolari, Gironi Silvano ed il figlio Geom. Milo - è garantita dall’esperienza acquisita nel tempo, con oltre 12 milioni di metri quadrati di pavimentazioni eseguite, competenza che ci permette di offrire una grande flessibilità organizzativa e realizzativa. La nostra clientela, meglio di noi, testimonia, con la sua fedeltà, un rapporto di fiducia e può contare sulle migliori soluzioni personalizzate e sull’utilizzo di prodotti ad alta tecnologia, sempre all’avanguardia”. Il personale dell’azienda, altamente qualificato, è inquadrato nel C.C.N.L dei lavoratori edili. Perché grande attenzione è dedicata alla sicurezza sul lavoro e a tutte le normative che regolamentano la materia, le maestranze seguono percorsi formativi continui, per permettere la necessaria professionalità. Omac: da 40 anni passione e competenza P lasmare idee in acciaio: questa la mission della Omac Srl. Da oltre quarant’anni progettiamo e costruiamo carpenteria metallica, con passione e competenza. L’esperienza, la ricerca tecnica, l’elevata qualificazione del personale ci permette di offrire soluzioni d’avanguardia ad altissimo contenuto innovativo su un’ampia gamma di prodotti e servizi. Dal capannone industriale al ponte stradale, dalla struttura geodetica alla tenso struttura, dai rivestimenti architettonici di facciata agli impianti sportivi la Omac s.r.l. garantisce qualità e competenza particolari nel settore. Crediamo che l’impegno alla qualità, il rispetto del cliente, l’engineering in grado di rispondere ad ogni esigenza costruttiva e un know-how che nasce dalla collaborazione, siano i motivi nel nostro successo: dal 1988 la Omac Srl, la nuova società ha definitivamente assunto carattere industriale, sia per struttura organizzativa che per produzione divenendo, in breve tempo, leadership nella costruzione e montaggio di edifici civili , industriali e sportivo di edifici in acciaio e legno. La contemporaneità di diversi fattori come il rispetto del cliente, la rapidità e l’accuratezza nei preventivi, l’ottimizzazione delle strutture e la precisione nella consegna delle commesse (certificate anche dall’attestazione ISO 9001:2000) hanno determinato la rapida ascesa dell’azienda, mentre il livello di engineering proposto si è dimostrato in grado di rispondere ad ogni esigenza costruttiva, creativa ed economica. I prodotti ed i servizi offerti dalla Omac Srl si potrebbero dire illimitati, considerando che il nostro laboratorio, espressione della migliore ottimizzazione di tecnologie di avanguardia e personale specializzato, è in grado di realizzare qualsiasi prodotto con struttura in acciaio. L’ufficio tecnico è a disposizione del cliente, per offrire soluzioni personalizzate, precedute da approfonditi studi progettuali che tengano conto delle esperienze maturate, delle sempre nuove possibilità tecniche e dell’introduzione di materiali capaci di garantire al prodotto leggerezza e flessibilità. Costruzioni in acciaio per edifici ad uso civile, indu- striale e sportivo, allestimenti di pareti e coperture, ponti e viadotti in acciaio, scale di sicurezza, passerelle, tettoie, tribune sportive, pensiline carburanti e impianti sportivi chiavi in mano sono solo alcuni dei prodotti di una gamma produttiva storica che si affianca alla continua innovazione ed alla ricerca del migliore rapporto qualità prezzo da offrire al cliente. Sede dell’azienda ad Acqnegra s/Chiese - mantova, superficie mq 120.000 ARCHITETTURE SRL IN A C C I A I O SRL Via Jesi, 204 - 60027 Osimo (Ancona) - Tel. 071 7230433 - [email protected] - www.omac.ws Spec_lun_prefabbricati_11_2_08:Layout 1 1-02-2008 14:29 Pagina 4 4 - COSTRUZIONI 2008 Lunedì 11 Febbraio 2008 EVENTI speciali CENTRO NORD A cura di: Il Sole 24 Ore System INFORMAZIONE PUBBLICITARIA Coopsette Strutture Prefabbricate: diamo struttura ai vostri progetti ono innumerevoli e di elevata qualità architettonica/costruttiva le realizzazioni che fanno parte del biglietto da visita di Coopsette Strutture Prefabbricate: dai centri polifunzionali per il benessere e il divertimento in corso di realizzazione ad Alessandria, Trieste e Rimini, all’intervento di Fiumara a Genova, con la realizzazione di centro commerciale, multisala cinematografica e centro divertimenti, del palasport; ai centri commerciali, solo per citarne alcuni, “Sarca” a Sesto San Giovanni, “Mirabello” a Cantù, “l’Aquilone” a Genova Bolzaneto, “il Gabbiano” a Savona, “l’Ariosto” a Reggio Emilia; agli interventi industriali, ad esempio, per Graniti Fiandre e Fagioli spa, fino ai più recenti a Viareggio; a contenitori per la logistica, come il centro di Lacchiarella a Milano. Il successo ottenuto da Coopsette Strutture Prefabbricate premia la strategia dell’innovazione unita a esperienza e professionalità: capacità e flessibilità ad affrontare le sfide progettuali e a personalizzare le proposte e la produzione secondo le esigenze del cliente, capacità di ampliare l’offerta garantendo completamenti accessori e integrazioni strutturali, partnership e collaborazione le consentono di essere leader nel mercato della prefabbricazione strutturale. Una realtà che è quindi in grado di risolvere le problematiche del cliente, grazie a un consolidato know-how tecnico, garan- S MAGLIE STRUTTURALI A MODULI LIBERI – AGGETTI DEL TETTO FINO A 10 M – COPERTURA A DOPPIO ISOLAMENTE TETTO + SOTTOTETTO. ECOLOGIA&AMBIENTE A sinistra e in basso, pareti mobili per convogliamento liquidi Muro di sostegno www.prefabbricatipara.it Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati PREFABBRICATI MORRI Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Insieme per costruire il vostro futuro Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati ogni grande realizzazione Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati nasce dallo studio di Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati un progetto e si sviluppa Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati su buone fondamenta Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Prefabbricati Morri s.r.l. Via Marecchiese, 287 - 47900 Rimini - Italia Morri prefabbricati Morri -prefabbricati Morri prefabbricati Tel. 0541/727883 Fax 0541/727602 www.prefabbricatimorrri.com Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati [email protected] Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Morri prefabbricati Il Centro per il divertimento in corso di realizzazione a Spinetta Marengo, Alessandria tendo qualità del prodotto e del processo produttivo, e un’organizzazione in grado di realizzare commesse di grandi dimensioni nei tempi richiesti. Coopsette Strutture Prefabbricate offre al mercato diverse tipo- logie strutturali: coperture a doppia pendenza, a shed, piane, piane di pregio, pluripiano, travi a grandi luci e pannelli di tamponamento tradizionali e con la nuova finitura in frammenti di vetro. Fae: il noleggio chiavi in mano .A.E./TECNIFOR SpA è un’azienda di sicuro prestigio ed affidabilità nel campo della prefabbricazione civile ed industriale. L’azienda nasce nel 1975 nel campo del materiale edile e dei prefabbricati appositamente costruiti per rispondere ai requisiti dei cantieri edili: “È nata così la nostra Azienda - racconta Luigi Fogliani presidente del Gruppo F.A.E./TECNIFOR SpA - soprattutto per passione ed è cresciuta grazie alla ferrea volontà di raggiungere i traguardi più ambiziosi. Di pista ne è stata battuta davvero tanta da farci arrivare, con le nostre produzioni, in Val di Fiemme, alle Olimpiadi di Atene del 2004, passando per Bormio nel 2005 e per i Giochi Olimpici invernali di Torino 2006”. Sì, sul podio olimpico delle Aziende italiane, il gruppo F.A.E./TECNIFOR SpA occupa sicuramente il gradino più alto nel campo del noleggio dei prefabbricati leggeri (chiavi in mano), vantando in questi trenta anni d’attività un medagliere di tutto rispetto: Poste Italiane Spa, Presidenza del Consiglio dei Ministri per il G8 di Genova, Protezione Civile, ASL locali, Ferrari, Lamborghini, Nike, Nuovo Pignone, Snam, Edison, Eni, Enelpower, Ansaldo etc. sono solo alcune delle realtà operanti in ambito pubblico e privato che il gruppo F.A.E./TECNIFOR SpA ha avuto l’onore di servire. “Oggi il gruppo F.A.E./TECNIFOR SpA F Luigi Fogliani, presidente del Gruppo F.A.E./TECNIFOR SpA guarda avanti, verso nuove frontiere, perché - spiega il presidente Fogliani -gli affari si fanno quando e dove il più mercato è difficile. Certo ci vuole coraggio. Ed è con il coraggio e l’intraprendenza che il Gruppo ha rag- giunto i 40 milioni di euro di fatturato, più di 3800 clienti, un organico di 140 dipendenti diretti ed oltre 200 tra indiretti ed indotti”. Garantire al cliente ottimi standard di sicurezza e comfort abitativo, realizzare in tempi brevissimi uffici, mense, spogliatoi, servizi, mettendo sempre al centro il benessere abitativo: questa è la mission del Gruppo. “Con una qualità di prodotto innegabile, una disponibilità completa dal punto di vista organizzativo e di produzione, la velocità di esecuzione e la garanzia nei tempi di consegna siamo riusciti a stabilire un rapporto di completa fiducia con i nostri clienti - conclude Fogliani - anche se la nostra più felice intuizione, il vero segreto del successo per il nostro Gruppo, è stata il noleggio delle strutture modulari ed il conseguente abbattimento dei costi:l’acquisto di strutture prefabbricate, necessarie solo per brevi periodi, comporta una superflua immobilizzazione dei capitali investiti, per l’acquirente, e da parte di chi vende il conseguente problema della riutilizzazione di strutture che hanno bisogno di un continuo aggiornamento, per essere adeguate (in media ogni due anni) alle vigenti normative in materia di messa in sicurezza degli impianti, ecc... Con il noleggio il materiale è sempre adeguato e il cliente risparmia, anche perchè può avvalersi dell’ammortamento direttamente in corso di esercizio”. Spec_lun_prefabbricati_11_2_08:Layout 1 1-02-2008 Lunedì 11 Febbraio 2008 16:19 Pagina 5 COSTRUZIONI 2008 - 5 EVENTI speciali A cura di: Il Sole 24 Ore System CENTRO NORD INFORMAZIONE PUBBLICITARIA Gruppo Querzoli: fatturato 2007 pari a 75 milioni di euro O //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// Prefabbricati Para: edifici chiavi in mano //////// //////// //////// L //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// ltre mezzo secolo di attività ha reso il Gruppo Querzoli una realtà leader, insieme alle società collegate e partecipate, nel settore della produzione e messa in opera di manufatti in cemento armato. Rivolgere un rapido sguardo ai numeri del Gruppo è, senza dubbio, il miglior modo per dar conto di una realtà che ha raggiunto, in 57 anni, dimensioni davvero importanti: un fatturato pari a 75 milioni di euro per il solo 2007, 30.000 metri cubi di produzione annua di calcestruzzo e investimenti in tecnologia e ricerca pari a circa il 3% del fatturato. Il Gruppo Querzoli, la cui produzione si rivolge a diversi mercati della grande, media e piccola industria, ai centri commerciali ma anche quelli logistici (senza dimenticare i settori commerciali e direzionali) opera in due grandi aree di intervento: il settore industriale e il settore immobiliare. Il settore industriale, del quale la Prefabbricati Querzoli è la vera e propria anima, fonda la propria attività su tecniche di prefabbricazione sempre più evolute ed altamente innovative, su sofisticate tecniche di progettazione e sull’elevata qualità di software e know how. Sono queste le caratteristiche che negli anni hanno portato il Gruppo Querzoli a realizzare migliaia di stabilimenti e a coprire milioni di metri quadrati. All’interno del Consorzio Cooperative Querzoli spicca, poi, il settore Immobiliare, grazie al quale il Gruppo è in grado di proporre ai propri clienti lottizzazioni complete con strade, parcheggi, verde, interventi di urbanizzazione in genere e opere di completamento di siti industriali, commerciali e residenziali. Tra i più importanti interventi, in corso in questo settore, si segnala il raddoppio delle aree dell’Outlet di Castelguelfo di Bologna a cui si aggiunge l’urbanizzazione di tutta l’area circostante, con altri edifici industriali e commerciali in fase di costruzione. Inoltre, in questi giorni, la Querzoli ha iniziato la produzione il nuovo stabilimento di Stankovci in Croazia mentre è in corso l’edificazione, attraverso la vendita di know how e layout, dello stabilimento di Patrasso in Grecia. a Prefabbricati Para S.n.c. fonda le sue radici negli anni 50 da una piccola attività di cementista ed è con lo sviluppo economico degli anni 60 e 70 che “acquista” la propria identità di prefabbricatore di strutture medio-pesanti per edilizia industriale e commerciale. E’ in quel periodo caratterizzato dalla prima industrializzazione dell’Italia che nasce l’idea, poi brevettata, della coppella “PIANO”, elemento in cemento armato precompresso capace di raggiungere grosse luci libere (fino a 30m) con tetti ad intradosso piano ed estradosso classico a doppia pendenza. Tale coppella, che si può definire precursore delle varie coperture “alari” di seconda generazione, mantiene tutt’oggi l’ottimo bilancio energe- In alto, l’Outlet di Castelguelfo, in basso, la Marchesini Group (Bo) S.r.l. prefabbricati agricoli calcestruzzo, capannoni agricoli, realizzazione edifici agricoli, porcilaie, porcili, prefabbricati zootecnici, vasche stoccaggio liquami, realizzazione fienili, costruzioni in calcestruzzo armato tico del complesso “tetto con sottotetto” soddisfacendo ampiamente i requisiti di risparmio energetico che oltre ad essere richiesti dalle ultime normative in materia ( DLGS 311), sono il fine cui deve tendere l’industria della prefabbricazione sicuramente capace di garantire standard elevati e costanti in un mondo che deve “bruciare” meno fonti possibili per salvaguardare il proprio equilibrio. Prendendo spunto da quest’ultima necessità la Prefabbricati Para S.n.c. ha introdotto ultimamente nella propria gamma la produzione di componenti che si identificano negli ormai classici muri di sostegno fino alle barriere antirumore, mettendo le proprie risorse a servizio delle comunità nella quale opera. Cappellari S.r.l. - Via Abetone Brennero, 179 46025 Poggio Rusco (Mantova) Tel: 0386 51298 - Fax: 0386 51547 [email protected] //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// //////// Spec_lun_prefabbricati_11_2_08:Layout 1 6 - COSTRUZIONI 2008 1-02-2008 15:18 Pagina 6 Lunedì 11 Febbraio 2008 EVENTI speciali A cura di: Il Sole 24 Ore System CENTRO NORD INFORMAZIONE PUBBLICITARIA Inerzia termica: qualità insuperabile del laterizio Alveolater® na borsa di ricerca patrocinata dal Consorzio Alveolater®, di cui fa parte il gruppo Stabila di Isola Vicentina (Vi), e dal Dapt (Dipartimento di architettura e pianificazione territoriale) dell’Università di Bologna ha sviluppato l’analisi di confronto fra soluzioni costruttive pesanti e soluzioni di tipo leggero. Il confronto, in termini di prestazioni energetiche e condizioni di benessere, si è avvalso di simulazioni in regime dinamico effettuate sia in periodo invernale sia in periodo estivo, riferendosi a un caso di studio concreto: un edificio in muratura pesante progettato e realizzato concretamente secondo strategie bioclimatiche. La ricerca, pensata ancor prima che si parlasse di una nuova normativa energetica, voleva valutare il peso che avrebbe avuto l’introduzione nelle norme italiane nazionali e locali di sistemi di valutazione delle prestazioni energetiche mutuati da quelli di contesti climatici di altre parti dell’Europa, senza una seria verifica sulla loro efficace applicabilità alle reali sollecitazioni climatiche dell’area mediterranea. La direttiva europea 2002/91/Ce sul rendimento energetico nell’edilizia ha poi dato impulso a un rinnovamento legislativo, che in Italia ha prodotto, a livello nazionale, il decreto 19 agosto 2005 n. 192 e il dlgs 311/06) e, a livello locale, una nuova serie di regolamenti improntati alla riduzione dei consumi e alla certificazione energetica. Nell’applicazione pratica, però, si è ritenuto sufficiente il rispetto passivo e acritico dei limiti di trasmittanza posti dalla nuova normativa. Questo atteggiamento ha conseguenze gravi, perché incoraggia una pericolosa omologazione degli organismi edilizi a livello europeo: gli innumerevoli esempi di edifici a basso consumo che ci giungono dai paesi centro-europei, Austria e Germania in primis, hanno creato l’illusione che quei modelli edificativi, spesso estranei alla nostra tradizione costruttiva, si possano imitare tali e quali nel territorio italiano, ripetendone i successi. Ci si dimentica che le sollecitazioni climatiche dell’Europa continentale sono ben diverse da quelle dell’ambiente mediterraneo, caratteristico di buona parte della nostra penisola: trattandosi in generale di climi freddi con estati miti, nel primo caso è del tutto prioritaria la valutazione delle dispersioni in periodo invernale. Ma in molte parti d’Italia la situazione è completamente diversa: si consuma più energia per raffrescare che per riscaldare, tanto che nell’estate del 2006, per la prima volta, il picco dei consumi elettrici estivi ha superato quello invernale. È quindi indispensabile che, nel progetto quanto nell’ordinamento normativo, la questione dell’efficienza energetica in periodo estivo rivesta almeno la stessa importanza che già merita per il periodo invernale. La direttiva 2002/91/Ce sottolinea in più passaggi come l’adozione di tecniche di raffrescamento passivo sia prioritaria nei paesi dell’Europa meridionale, ma nei fatti essa è stata recepita da un decreto che per ora, su questo tema, stabilisce disposizioni poco più che qualitative. Affrontare la progettazione limitando l’attenzione alla trasmittanza dei componenti edilizi potrebbe portare a edifici certificati come energeticamente efficienti, ma che invece potrebbero essere poco adatti a rispondere alle reali sollecitazioni climatiche dell’area mediterranea. Assumendo la trasmittanza come unico indicatore si possono eseguire analisi energetiche semplificate, cioè in regime stazionario, per le quali sono sufficienti dati climatici molto aggregati, su base mensile o addirittura stagionale e da questo approccio (e soprattutto dai suoi vantaggi semplificativi in fase di progettazione) scaturisce la tendenza acritica a isolare sempre più: ma un isolamento estremo può avere effetti incerti nel periodo estivo! Nei climi caldi esso deve essere affiancato da adeguati sistemi per controllare e gestire i guadagni gratuiti (fonti di calore all’interno dell’edificio, radiazione solare attraverso le superficie trasparenti, ecc.), altrimenti si determina un sensibile deterioramento delle condizioni di benessere e sorge la necessità di raffrescare artificialmente. L’isolamento che trattiene il prezioso calore in inverno, durante l’estate svolge la medesima funzione, determinando il surriscaldamento degli ambienti. Al contrario le murature in laterizio sono dotate di una massa che accumula e rilascia il calore in maniera complessa, non solo smorzando i picchi di temperatura dell’esterno, ma differendoli nel tempo: si tratta della cosiddetta inerzia termica, che genera ripercussioni molto rilevanti sulle prestazioni U Mettiamo a confronto due edifici. Uno “pesante”, e cioè con una consistente massa delle chiusure opache (blocchi di laterizio Alveolater®) e uno “leggero”, di uguale progetto ma con chiusure opache di massa molto inferiore seppure dotate degli stessi valori di trasmittanza termica: nella simulazione l’edificio pesante ha fatto registrare un fabbisogno energetico per il riscaldamento inferiore del 30 per cento rispetto a quello leggero Vista del fronte lato nord dell’edificio realizzato energetiche, tanto in estate quanto in inverno. L’adozione di strategie di raffrescamento passivo basate sulla massa richiede di condurre un’analisi in regime dinamico, che significa porsi in una scala temporale molto ristretta, dell’ordine delle ore; questo permette di considerare con il giusto peso fenomeni come, ad esempio, l’escursione termica giorno-notte e le variazioni giornaliere dell’irraggiamento solare. Le chiusure verticali in laterizio alleggerito in pasta utilizzate nella costruzione realizzata non si limitano a rispettare i valori di trasmittanza imposti dal dlgs 192/05, ma sono il frutto di una riflessione più attenta sul rapporto con il clima e con gli altri aspetti progettuali: sono dotate delle opportune proprietà dinamiche in modo da modulare l’impatto del clima, specialmente in estate, e sono differenziate in relazione all’orientamento. A sud è stato scelto un muro massiccio caratterizzato da isolamento diffuso, che meglio valorizza e regola gli apporti solari; a nord i pacchetti costruttivi contengono anche strati di puro isolamento, per contenere maggiormente le dispersioni termiche. Parallelamente, le simulazioni hanno riguardato anche un edificio gemello, a rappresentare il sistema edilizio leggero, di tipo struttura-isolamento, che si differenzia dall’edificio realizzato soltanto per via della massa inferiore, dovuta a pareti e solai più leggeri. Tutte le altre caratteristiche, in particolare le trasmittanze, sono state mantenute perfettamente invariate. L’analisi dei fabbisogni energetici per riscaldamento è stata condotta secondo le standardizzazioni ormai consolidate, non solo mediante la simulazione in regime dinamico (Energy plus), ma anche con l’ausilio di tre strumenti informatici operanti in regime stazionario (Casaclima, Edilclima, EcoDomus), rappresentativi dei vari livelli di approfondimento con cui si può condurre Le murature in laterizio sono dotate di una massa che accumula e rilascia il calore in maniera complessa, non solo smorzando i picchi di temperatura dell’esterno, ma anche differendoli nel tempo: si tratta della cosiddetta inerzia termica, che genera ripercussioni molto rilevanti sulle prestazioni energetiche, tanto in estate quanto in inverno. L’uso avveduto della massa termica ha un notevole effetto positivo sulle condizioni di benessere, sui consumi energetici e sui carichi per il raffrescamento, in particolare quelli di picco, che costituiscono uno dei motivi dei blackout estivi Nella foto, il nuovo blocco Alveolater® per murature portanti di 38 cm di spessore del gruppo Stabila di Isola Vicentina (Vi), in grado di soddisfare le richieste del decreto 311/2006 Isolforte Donati Laterizi Srl Via Meucci, 28 56010 Campo (PI) Tel. 050/871511 Fax 050/871525 [email protected] www.donatilaterizi.it ● Uffici e stabilimento di Sangemini (Terni) Manuale Bricks con soluzioni tecniche in laterizio per ottemperare alle nuove normative (sismiche, termiche e acustiche). Da richiedere a: [email protected] [email protected] oggi l’analisi termica degli edifici, al fine di dimostrare il semplice rispetto dei limiti di legge, di certificare l’efficienza energetica di un involucro edilizio, o di indagarne il rapporto con il clima nel corso della progettazione. Simulare il medesimo edificio utilizzando più strumenti, stazionari e dinamici, ha consentito di mettere in chiara luce quali sono le informazioni a cui si rinuncia scegliendo di utilizzare modelli che tengono conto in misura nulla o molto limitata degli effetti dinamici della massa e dell’inerzia termica. Gli strumenti stazionari, che sono quelli più comunemente utilizzati nel dialogo con le istituzioni, le amministrazioni e la società, hanno il pregio della semplicità, ma non valorizzano in misura sufficiente le differenze tra un edificio che si limita a rispettare i limiti di legge, e uno progettato per rispondere in modo appropriato e naturale alle sollecitazioni climatiche dell’ambiente circostante. Seppure gli effetti più eclatanti della massa e delle proprietà dinamiche dell’involucro si realizzano in periodo estivo, il loro contributo alla riduzione dei consumi per riscaldamento invernale non è affatto trascurabile. Nel caso dell’edificio “leggero” la massa dell’involucro è volutamente molto piccola, e il fabbisogno energetico calcolato dai vari strumenti è piuttosto omogeneo: assumere la trasmittanza come unico parametro caratteristico delle murature può essere un’approssimazione accettabile. Nel caso dell’edificio realizzato in muratura pesante sorge invece un divario profondo: il modello dinamico stima un fabbisogno energetico per riscaldamento fino al 30 per cento inferiore rispetto alle analisi in regime stazionario. L’effetto modulante della massa, lo smorzamento dei picchi di freddo, assumono ora un peso rilevante, che solo la simulazione in regime dinamico mette completamente in luce. NUOVO MANUALE TECNICO Nuova Lam Srl Via Fornaci, 35 55011 Altopascio (LU) Tel. 0583/287001 Fax 0583/287033 [email protected] www.nuovalam.com ! o i z i r e t a l n i e t n e Na t ur a lm Dispon ibi anche s le u CD-Rom Spec_lun_prefabbricati_11_2_08:Layout 1 1-02-2008 14:33 Lunedì 11 Febbraio 2008 Pagina 7 COSTRUZIONI 2008 - 7 EVENTI speciali A cura di: Il Sole 24 Ore System CENTRO NORD INFORMAZIONE PUBBLICITARIA rapporto positivo on il Secondo Rapporto Ambientale, l’industria dei laterizi vuole dare il segno della continuità nella scelta fatta di rappresentare in modo trasparente il proprio impatto sull’ambiente, a conferma dell’impegno assunto nel perseguire una politica di sviluppo sostenibile.” È questa la frase introduttiva della recente pubblicazione, curata dalla Commissione Ambiente Energia e Sicurezza di ANDIL Assolaterizi, in collaborazione con il Dipartimento di Tecnologie dell’Architettura e Design “P. Spadolini”, Università di Firenze. Parlare di eco-ostenibilità nel comparto dei laterizi non è discorso semplice: nel settore, almeno per quanto riguarda la fase produttiva, non esistono ancora strumenti di valutazione ed intervento omogenei e universalmente riconosciuti efficaci. Eppure il fattore della salvaguardia ambientale è sempre più determinante in un’economia di scala che non guardi al particolare ma al sistema globale. E’ l’approfondita analisi del ciclo di vita (delle diverse tipologie di prodotti in laterizio che può contribuire all’individuazione delle possibili riduzioni d’impatto ambientale, anche a livello delle singole aziende che possono compiere scelte atte ad ottimizzare le risorse secondo i principi della Politica Integrata di Prodotto (IPP) promossa dalla Commissione Europea per orientare la manifattura di prodotti “sostenibili”. Il primo ambito da prendere in esame è certamente quello relativo all’attività estrattiva: se ben condotta e conclusa con un buon piano di recupero, questa può portare alla “restituzione alla comunità di un ambiente positivamente alterato, attraverso il restauro naturalistico, il recupero ambientale e la riqualificazione paesaggistica” come sottoscritto dall’ANDIL nella Carta degli Impegni con Legambiente. Per quanto riguarda, invece, gli aspetti produttivi è stata effettuata tramite un’indagine presso le aziende aderenti ad ANDIL attraverso un dettagliato “questionario Ambiente” relativo a tutti gli aspetti rilevanti, in termini energetici ed ambientali, che si possono individuare in un impianto di produzione di laterizi. I risultati dell’indagine hanno evidenziato che: relativamente al consumo di materie prime annualmente vengono lavorate circa 23 milioni di tonnellate di argilla per diversi usi e con diverse possibilità di “recupero degli scarti”. Tra tutte è la produzione di elementi per coperture e di faccia a vista a registrare un minor recupero rifiuti, pari, rispettivamente, a 15 e 22 kg/t prodotto, rispetto ai 35 kg/t della produzione di elementi per strutture murarie. Per quanto concerne il consumo d’acqua, invece, si stima, per l’intero settore, un consumo annuo di circa 3 milioni di m3 d’acqua, utilizzata sia nell’impasto che per le operazioni di lavaggio. I maggiori consumi si riscontrano nella produzione di mattoni faccia a vista per effetto della notevole incidenza della lavorazione in pasta molle. L’industria dei laterizi, nell’ambito del risparmio energetico ha progressivamente migliorato il proprio livello di efficienza nell’uso delle risorse energetiche grazie ai forti investimenti operati negli ultimi 20 anni. Ad una generale diminuzione dei consumi energetici, si è aggiunto ultimamente un maggiore ricorso all’uso di gas naturale in sostituzione dell’olio combustibile e di combustibili solidi, con indubbi benefici anche sulle emissioni atmosferiche. Secondo i dati la produzione di elementi per strutture murarie è quella meno energivora (48 kg di petrolio per tonnellata di prodotto); segue la produzione di mattoni faccia a vista, con un consumo superiore del 20% (58 kg di petrolio per tonnellata di prodotto) e di elementi per coperture, con un fabbisogno di energia di 65 kg di petrolio per tonnellata di prodotto, pari al 35% in più rispetto al “laterizio da muro”. In ultimo, le emissioni atmosferiche, che sono una parte del problema ambiente, per la produzione dei laterizi derivano principalmente dalla fase di cottura, durante la quale avvengono delle reazioni chimico-fisiche nelle materie prime mentre, per quanto riguarda i rifiuti, gli sfridi di laterizio rappresentano la principale tipologia di rifiuti del settore, generalmente nella misura di circa l’1% della produzione di laterizi. Gran parte degli sfridi sono però reinseriti nel ciclo produttivo in aggiunta all’impasto ceramico, tant’è che mediamente vengono generati solo 5 kg di scarto cotto per tonnellata di laterizio (0,5%). “C Il bilancio settoriale risulta, dunque, nettamente positivo nel rapporto di 4:1 tra rifiuti recuperati e non. Se per quanto riguarda la fase produttiva sono ancora molti gli aspetti legati all’ecocompatibilità da approfondire rimane invece comprovata l’alta ecocompatibilità dell’edificio già in essere composto da questo materiale, che per caratteristiche intrinseche e per possibilità di progettazione e di gestione risulta uno dei materiali più idonei alla costruzione nel rispetto dell’ambiente. I prodotti in laterizio risultano, infatti, durante il ciclo di vita dell’edificio, del tutto innocui per la salute dell’uomo ed assicurano un’ottima qualità dell’aria interna e, nel contempo, contribuiscono ad un migliore comfort abitativo e ad un uso razionale dell’energia nel costruito. Relativamente all’impatto sulla qualità dell’aria emerge, poi, che gli stessi si distinguono per una totale assenza di inquinanti durante la fase d’uso, dovuta alla assenza di emissioni di polveri e fibre minerali naturali e artificiali (amianto, lana di vetro, lana di roccia), all’ assenza di emissioni di composti organici volatili e semivolatili, all’assenza di formazione di muffe e proliferazione di batteri e funghi, alla trascurabile presenza di metalli pesanti, all’assenza di pericolosità radioattiva e all’assenza di emissioni nocive in caso di incendio. Relativamente al comfort ambientale e al contenimento dei consumi energetici, l’uso del laterizio (in particolare, il suo impiego in soluzioni costruttive a muratura monostrato portante) permette di eliminare, o limitare notevolmente, la formazione di ponti termici, con conseguente diminuzione delle perdite di calore e dei danni strutturali. Altra caratteristica ecocompatibile del laterizio è la sua alta permeabilità al vapore, che consente di ottenere una qualità dell’aria degli ambienti confinati non inficiata da eccesso di umidità relativa e dalla proliferazione di muffe e funghi dovuti alla conseguente facile formazione di condensa superficiale: un materiale, quindi, adatto ad assicurare sia un’alta efficienza energetica di un edificio, sia un elevato comfort ambientale. Frantoio Fondovalle: leader nei conglomerati bituminosi l fondovalle è un luogo noto e caro a chiunque conosca il territorio modenese. Il fondovalle comprende le terre intorno al letto che il fiume Panaro disegna attraversando la provincia, terre particolari ed importanti per le risorse ed il lavoro che, nei secoli di storia, hanno saputo portare a chi vive e lavora in queste zone. Fondovalle è anche il nome di un’azienda, il Frantoio Fondovalle Srl, appunto, che, guidato dalla famiglia Lucchi, opera nel settore dei materiali lapidei da oltre 40 anni e che ha i propri stabilimenti proprio nelle ricche terre lambite dal Panaro. Luigi Lucchi, il fondatore, diede vita l’azienda nell’ottobre del 1964 cominciando con la raccolta e la lavorazione dei materiali ghiaiosi provenienti dall’alveo del fiume. Non passò molto tempo, però, prima che il Frantoio Fondovalle Srl si sviluppasse ampliando le proprie capacità produttive ed investendo nell’innovazione tecnologica. Negli anni 70, infatti, il Frantoio Fondovalle Srl sviluppò il proprio processo produttivo rilevando altre società del settore per giungere, già nei primi anni ‘80, ad una vasta gamma di inerti capaci di soddisfare le più particolari esigenze di mercato. Calcestruzzo, conglomerato bituminoso e misto cementato sono alcuni dei materiali che oggi l’azienda produce, affiancando i reparti di lavorazione ad un laboratorio analisi dotato di sofisticate strumentazioni, per l’attenzione sempre elevatissima dell’azienda alla qualità del prodotto. Proprio in quest’ottica e a riprova dell’impegno profuso il Frantoio Fondovalle Srl ha ottenuto la certificazione da parte dell’ICIC del proprio Sistema Qualità per i tipi di processi-servizi relativi al settore EA 02 “Produzione e vendita aggregati da cava” e al settore EA 15 “Produzione e vendita di conglomerato bituminoso”. Il conglomerato bituminoso viene fornito sulla base di ricette preliminarmente validate secondo la nostra procedura interna come previsto dalla norma UNI EN ISO 9001 : 2000. Gli aggregati ed il misto cementato vengono controllati preliminarmente e dopo lavorazione secondo le norme vigenti. Ma come nasce un materiale inerte? Qual’è il ciclo di lavorazione? Il Frantoio Fondovalle Srl nei propri impianti posti lungo la valle del fiume Panaro estrae ghiaia dalle cave in natura che possiede. La ghiaia viene scavata e trasportata ai frantoi utilizzando automezzi propri, viene I immessa nell’impianto di lavorazione dove, dopo diversi processi di lavaggio e frantumazione, viene selezionata ottenendo le varie classi di inerti divisi per granulometria. Il prodotto, dopo aver subito la pulizia in sfangatrici a pale e passato in botti di lavaggio, viene frantumato con mulini di ultima generazione e successivamente selezionato con appositi vagli. A lavorazione ultimata viene trasferito nei piazzali dove sarà in seguito prelevato per la commercializzazione o utilizzato nei propri impianti per la produzione di conglomerato bituminoso, calcestruzzo e misto cementato. Infine, parte importante del processo produttivo, il Frantoio Fondovalle Srl, con la sua flotta di automezzi, è in grado di garantire un servizio puntuale e preciso per la consegna dei propri materiali nei vari cantieri, cercando di soddisfare tutte le richieste dei Clienti. Il controllo, di tutte le sequenze del preconfezionamento dei conglomerati bituminosi, è gestito da operatori mediante sistemi computerizzati posti nelle cabine di comando, mentre un adeguato laboratorio permette di verificare e garantire costantemente la qualità dei prodotti commercializzati. La Rio Beton S.p.A. Calcestruzzi fa parte del gruppo Frantoio Fondovalle Srl. E’ un’azienda certificata in “Sistema Qualità” secondo la norma UNI EN ISO 9002, presente sul territorio con 3 moderne centrali computerizzate a doppio punto di carico, 2 centrali tradizionali a un punto di carico ed un ampio parco macchine per soddisfare le esigenze della clientela. Con la Rio Beton Spa il Frantoio Fondovalle propone calcestruzzo durevole a prestazione garantita per strutture armate, calcestruzzo durevole non strutturale, calcestruzzo alleggerito carrabile, misto cementato, calcestruzzo innovativo per pavimentazioni architettoniche e calcestruzzo autocompattante SCC Self Compacting Cocrete. Il gruppo Frantoio Fondovalle nel 2006 ha acquistato un importante ramo aziendale certificato Soa (Og3, Og8) che, affiancando le altre aziende del gruppo con la propria esperienza e le competenze specifiche in materia, oltre ad ampliare considerevolmente le dimensioni dell’azienda, permette al gruppo di partecipare alle gare d’appalto per i lavori pubblici nei settori della manutenzione stradale e dell’edilizia. Spec_lun_prefabbricati_11_2_08:Layout 1 1-02-2008 15:23 Pagina 8 8 - COSTRUZIONI 2008 Lunedì 11 Febbraio 2008 EVENTI speciali A cura di: Il Sole 24 Ore System CENTRO NORD INFORMAZIONE PUBBLICITARIA Gruppo Ripabianca: Rivestimenti SMORLESI: Clarici: mattoni fatti a mano costruiamo insieme come nell’antica tradizione libertà progettuale igliore qualità della vita, individuale e collettiva: sono questi gli obiettivi di bioarchitettura e bioedilizia. E per quanto possa sembrare paradossale lo strumento più idoneo di un nuovo modo di progettare case e insediamenti urbanistici, è la riscoperta di materiali tradizionali da impiegare in ogni parte dell’abitazione: solai, intercapedini, pareti, pavimenti e rivestimenti. “I prodotti naturali riproposti in una chiave moderna, hanno caratteristi- M che uniche e si sposano perfettamente con la bioedilizia – spiega Michele Marconi, amministratore delegato del gruppo Ripabianca – in particolare per quanto attiene alle condizioni TermoIgrometriche ideali, all’ isolamento termo-acustico e alla resistenza meccanica, con performance superiori ad altri materiali e grande durata nel tempo.” Che i materiali in cotto siano non solo “oggettivamente” più belli, ma che conservino meglio il caldo d’inverno e isolino dalle calde temperature estive, lo confermano le scelte di grandi architetti. Non a caso le pareti ventilate in cotto della Impruneta S.r.l. sono state impiegate in un imponente progetto nell’Hinterland milanese (I Torrioni di Vimodrone) il cui progetto architettonico porta la firma di un “big” come Mario Botta. Stessa scelta per il nuovo padiglione Monteggia, del Policlinico Mangiagalli di Milano. “Questo tipo di soluzione – che, come tutti sanno, “riveste” gli edifici con elementi in cotto staccati dalle pareti, creando un effetto di ventilazione - risulta ideale anche per le ristrutturazioni di vecchie costruzioni, – conclude Marconi – creano condizioni termo-igrometriche ideali, limitano i fenomeni di umidità e condense, proteggono dai rumori e facilitano la manutenzione.” Pareti ventilate: la scelta dei grandi architetti attoni come pezzi di una storia, fatti a mano come nella più antica tradizione. Mattoni caldi, sicuri, naturali che garantiscono un ambiente sano ed accogliente. Fornaci Laterizi Clarici, azienda leader nel settore, ha raccolto la più antica tradizione nella costruzione dei mattoni portandola fino ai giorni nostri intatta e piena di storia. Dalla nobiltà dei palazzi alla semplicità dei casolari di campagna, il mattone, con la sua materia, ha caratterizzato per secoli le costruzioni del nostro Paese in un percorso di storia e tradizione mai terminato. Anche oggi, infatti, in tempi moderni e frenetici, la tranquillità ed il calore della casa rimangono aspetti irrinunciabili del quotidiano ed è a ricreare una dimensione capace di accogliere questi principi il fine al quale Fornaci Laterizi Clarici tende con le sue lavorazioni fatte a mano e con grande cura. Lo fa attraverso la creazione e la lavorazione del mattone che, per le sue caratteristiche di naturalezza, per la sua materia e i suoi colori che sono quelli della terra umbra, per la sua capacità di conciliare modernità e memoria riesce ad esprimere al meglio la continuità con la tradizione più tipica. Per le sue qualità eccezionali, il mattone fatto a mano, infatti, mantiene nel tempo non soltanto la sua inalterabilità, ma, invecchiando, il suo aspetto si conforma all’ambiente che lo circonda, assumendone sempre M Montecassiano, una cittadina del maceratese, la tradizione delle fornaci affonda le sue radici in tempi veramente lontani. La particolare natura geologica del terreno, ricco di argille tra le più pregiate ha favorito, infatti, l’insediamento nella zona di opifici fin dall’epoca romana. Riprendendo una tradizione che già dagli albori ha abbinato il suo nome a manufatti di grande pregio, nel 1890 viene fondata la fornace SMORLESI. Il primo stabilimento sorge nella zona di Monteferro, ma 20 anni dopo, in piena espansione, si trasferisce nell’attuale sede di Vallecascia. La Smorlesi spa, dunque, ormai da un secolo è leader in Italia nel settore dei tamponamenti e rivestimenti in laterizio, oltre a corredare la produzione con una serie altamente pregevole di tegole, coppi, pavimenti e prodotti ancora fatti a mano. Progettare e costruire con i prodotti Smorlesi è garanzia di estrema qualità e affidabilità sia dal punto di vista estetico/formale degli elementi - disponibili in un’ampia gamma di texture e colori, di forme e dimensioni, di finiture della superficie estremamente accurate - sia dal punto di vista tecnico, con le più alte performances di resistenza, isolamento termico ed acustico, qualitativamente riconosciute con certificazioni di prodotto “f.c.p” n 6000823-1035 e ISO 9001:2000 n. 180211, secondo BVQI. Il connubio quanto mai attuale di innovazione tecnologica e continuo adeguamento agli standard di produzione europei, ricerca nel design e conservazione della tradizione nel laterizio consente la massima libertà di progettazione architettonica. I laterizi Smorlesi trovano eccellente utilizzo anche nelle ristrutturazioni e nelle progettazioni di interni, un mercato senza dubbio di nicchia, ma che testimonia ulteriormente la versatilità e la flessibilità dell’azienda. A Intervento sulle volte della Basilica Superiore di Assisi Per eventuali approfondimenti: Centro Commerciale IPERCOOP Carpi www.paretiventilate.biz www.grupporipabianca.it COSTR U ZIONI 2 0 0 8 è una realizzazione Ariete Comunicazione 41100 Modena - Via Emilia Ovest, 1014 Testi di Serena Arbizzi,Valeria Cammarota, Alessia Pedrielli e Francesca Zanoli ARIETE PUBBLICITÀ SRL tel. 059-821888 ● fax 059-330474 e-mail: [email protected] Prodotti formati in attesa della cottura più i colori e le trasparenze. Questa caratteristica lo rende unico per un uso esterno, in particolare per pavimentazioni di viali e cortili, dove la finitura rustica esalta la sua matericità e lo rende sicuro al passo. Inoltre le tonalità di colore si accordano sia con i toni della pietra con cui sono costruiti molti dei nostri casolari, sia con le velature degli intonaci a calce degli edifici nelle città storiche. A riprova delle importanti capacità e dell’esperienza maturata Fornaci Laterizi Clarici è stata chiamata per importanti interventi di restauro, anche su opere monumentali. Tra le altre il rifacimento delle volte danneggiate dal sisma e della copertura della Basilica Superiore della chiesa di San Francesco D’Assisi, intervento per cui l’azienda ha prodotto, su specifica tecnica della Soprintendenza, con dimensioni analoghe agli originali, i mattoni ed i pezzi speciali che sono serviti per la ricostruzione delle vele e delle nervature delle volte crollate a seguito del sisma del 1997. Tali pezzi in alcuni tratti sono stati assemblati insieme con quelli recuperati tra le macerie e su cui erano ancora presenti porzioni di affreschi, mentre per la copertura della Basilica superiore sono state prodotte delle tegole romane con le stesse caratteristiche di quelle esistenti. Riduzione dei consumi del 30%? Il segreto sta nell’inerzia termica E la ricerca lo dimostra* Il confronto in termini di prestazioni energetiche e condizioni di benessere abitativo tra due edifici identici – uno bioclimatico in muratura pesante l’altro con pareti e solai leggeri – ha dimostrato che, pur con identici valori di trasmittanza termica, il fabbisogno energetico per il riscaldamento dell’edificio in muratura pesante è inferiore del 30%. E questo grazie all’inerzia termica delle pareti pesanti, come quelle in blocchi Alveolater® e Alveolater®Bio Stabila, che sono dotate non solo di elevate qualità isolanti ma anche di una massa che accumula e rilascia il calore in maniera complessa, smorzando i picchi della temperatura esterna e differendoli nel tempo. L’inerzia termica, dimostra la ricerca, esalta le prestazioni energetiche delle pareti tanto in inverno quanto e soprattutto d’estate, creando le migliori condizioni di benessere abitativo con una drastica riduzione dei consumi energetici, sia per il riscaldamento che per il raffrescamento. e Conform i t ai decre 5 192/200 6 0 0 311/2 Scheda di valutazione termoigrometrica Parete in blocchi Alveolater® Stabila 38(1) interno esterno • spessore complessivo cm 41,5 Trasmittanza U(2) 0,33 W/m2K Peso parete 415 kg/m2 Potere fonoisolante 54 dB Resistenza al fuoco R.E.I.min. 180 1,5 38 41,5 2 (1) Posti in opera con malta termica e intonaco isolante. (2) Valore determinato sulla base della norma Uni En 1745:2005. Alla verifica di Glaser la parete non forma condensa. Per calcoli termici e consigli per la progettazione Laterpoint - Isola Vicentina (Vi) - Via Capiterlina 141 - tel. 0444 599011 - fax 0444 599040 [email protected] - www.gruppostabila.it Gruppo Stabila - Isola Vicentina (Vi) - Via Capiterlina 141 / Stabilimenti: Capiterlina Isola Vicentina (Vi) - Atesina/Zaf Ronco all’Adige (Vr) - Sel Modena - Fornace di Dosson Dosson di Casier (Tv) Borsa di ricerca Analisi delle prestazioni termiche dell'involucro in laterizio valutate in regime dinamico nel sistema edificio in un contesto climatico mediterraneo patrocinata dal Consorzio Alveolater® e dal Dapt (Dipartimento di architettura e pianificazione territoriale) dell'Università di Bologna. La ricerca ha confrontato le prestazioni energetiche e le condizioni di benessere abitativo di un edificio pesante progettato e realizzato a Pieve di Cento in provincia di Bologna secondo criteri bioclimatici e di uno leggero di uguale progetto ma con chiusure opache di massa molto inferiore. L'analisi dei fabbisogni energetici per riscaldamento è stata condotta mediante simulazione in regime dinamico (Energy plus) e con l'ausilio di tre strumenti informatici operanti in regime stazionario (Casaclima, Edilclima, EcoDomus). Il progetto dell’edificio è dello Studio Ricerca & Progetto, Mingozzi, Galassi e Associati in Bologna. Spec_lun_prefabbricati_11_2_08:Layout 1 Lunedì 11 Febbraio 2008 1-02-2008 14:36 Pagina 9 EVENTI speciali A cura di: Il Sole 24 Ore System CENTRO NORD PREFABBRICATI - 9 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA Spec_lun_prefabbricati_11_2_08:Layout 1 1-02-2008 Lunedì 11 Febbraio 2008 15:28 Pagina 10 EVENTI speciali A cura di: Il Sole 24 Ore System CENTRO NORD PREFABBRICATI - 10 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA Edilizia: il mattone come investimento sicuro opo il boom del settore edile degli ultimi anni i primi segnali di contenimento sono in arrivo. Non situazioni allarmanti che incombono, almeno per quanto riguarda le regioni del centro nord Italia, ma un sentore diffuso, la tendenza a scalare di una marcia, più indotta dai timori per una situazione internazionale e mondiale in rapida evoluzione che da effettive inversioni di tendenza nel mercato italiano. “Gli anni d’oro che abbiamo vissuto dal 2000 ad oggi forse stanno trascolorando verso l’argento, ma non si devono fare inutili allarmismi. Il mattone rimane un investimento sicuro – spiega Valerio Scianti, presidente Ance della provincia di Modena – e continuerà ad esserlo anche a fronte delle gravi perdite che, oggi, si possono pronosticare riguardo gli andamenti di borsa per i prossimi anni. I segnali di retrocessione nel settore edile si cominciano a cogliere derivano, purtroppo, soprattutto da timori diffusi che riguardano gli aspetti del credito. I tassi di interesse, in continuo aumento nei Pesi Esteri, preoccupano anche i singoli risparmiatori italiani e quello che era stato, circa dieci anni fa, il volano trainante dell’incremento che ha riguardato il settore delle costruzioni, cioè la possibilità di accedere a mutui a tasso agevolato, oggi sta velocemente rientrando. Il rischio è quello di far rallentare il settore per di più senza reali motivazioni. I tassi di interesse aumentano anche in Italia, ma non in modo altrettanto forte che in altri Paesi doive si può già parlare di crisi e per di più qui da noi aumentano per riflesso, senza reali motivazioni a sostegno”. Ingiustificata, infatti, secondo gli esperti, la crescita bancaria dei tassi d’interesse che non rifletterebbe una situazione concreta nazionale: “La crescita dei tassi da parte delle banche italiane è puramente preventiva – spiega ancora Scianti – ed è un peccato che per questa tendenza al rialzo si creino situazioni di recessione che possono danneggiare l’intera economia del Paese”. Recessione in arrivo, dunque? Forse non proprio, più che altro un rallentamento o un’inversione di rotta: meno edilizia privata più edilizia pubblica. Le aziende, però, coltivano timori per il futuro. Ma in una situazione tanto complessa chi sarà a rimetterci davvero? Variegato e mutevole il settore edile ha visto, proprio negli ultimi anni di consolidamento e crescita, anche un fiorire di attività improprie ed improvvisate che hanno penalizzato le aziende di più lunga tradizione attraverso operazioni di concorrenza sleale. Soluzioni e prezzi non in linea con quelli necessari a garantire le D Quali prospettive per il settore edile nel 2008? Ecco l’analisi dell’Ing. Valerio Scianti, Presidente dell’ANCE della provincia di Modena A sinistra, l’ing. Valerio Scianti, costruttore, presidente dell’ANCE della provincia di Modena. Sopra, la famosa “Ghirlandina”, nel centro storico di Modena, che subirà lavori di restauro nei prossimi due anni. Per rivestire la Torre simbolo di Modena, è stata realizzata una colorata copertura da parte di Mimmo Paladino qualità del prodotto, ditte individuali nate dal nulla, imprese edili che millantano esperienze e qualità e che in realtà sono scatole vuote: “Il nostro settore fa gola a molti, da sempre – continua Scianti – negli ultimi anni il lavoro in aumento ha portato anche tanta concorrenza. In edilizia si sono riciclate figure anche del tutto improprie, privati che sono diventati immobiliaristi senza le necessarie competenze, aziende che hanno costruito risparmiando in termini di sicurezza sul lavoro, di materiali, di qualità insomma, per ottenere un guadagno facile e veloce in un ambito, invece, tanto delicato quanto pregnante per la vita di tutto un territorio. Oggi, fortunatamente, la situazione è un po’ cambiata: le regole e le leggi in materia sono diventate più severe, i controlli sono più forti e i vincoli da rispettare vanno, in un certo senso, ad appesantire gli investimenti necessari per far funzionare un’attività. Se questo da un lato penalizza tutti, dall’altro garantisce quantomeno una selezione che era ormai divenuta fondamentale per una prosecuzione adeguata dei lavori impostati. Se è vero, poi, che il settore è in flessione per quanto riguarda l’edilizia civile è anche vero che la nuova Finanziaria apre, per la prima volta da anni, scenari un nuovi al settore delle infrastrutture pubbliche. Qualche finanziamento in più e la necessità evidente di operare, nel Paese, in quest’ambito in maniera organica, a vantaggio di tutti i settori economici e produttivi, potrebbe compensare in parte le oscillazioni negative del privato. E’ chiaro che in questo settore ci sarà ancora meno spazio per i “riciclati del mestiere” e si potranno affermare soprattutto, e speriamo solo, quelle aziende che hanno alle spalle un’esperienza ed una storia concreta”. Contemporaneamente alle indicazioni importanti, in materia di costruzioni pubbliche, contenute nella Finanziaria, infatti, la legge si è recentemente preoccupata di rendere più cogente il vincolo tra committente pubblico e azienda esecutrice privata: la responsabilità delle condizioni di lavoro come del rispetto di tutte le norme di sicurezza è, ora, equamente divisa tra chi appalta e chi esegue, condizione che forzatamente costringe, chi affida un lavoro a terzi, ad occuparsi direttamente delle condizioni dei cantieri, dell’operatività dell’azienda, della regolarità dei dipendenti, ecc... Se il futuro riserva cambiamenti nel settore ed un giro di vite in termini di controllo saranno, certamente, gli improvvisati e le aziende meno stabili a fare più difficilmente i conti con queste nuova realtà, a favore, si spera, della qualità e della capacità vera delle aziende. CMB: domani è un altro secolo MB Società Cooperativa nasce nel 1977 a Carpi, in provincia di Modena, dalla fusione di due società cooperative: la Braccianti e la Muratori, fondate rispettivamente nel 1904 e 1908. Assunta la veste amministrativa della Cooperativa Muratori, oggi CMB celebra i suoi primi cento anni di attività. A distanza di un secolo, il consolidarsi dei valori originari e la loro elaborazione in forme nuove hanno consentito a CMB di collocarsi fra i principali gruppi italiani di costruzioni e di rivestire un ruolo di rilievo nella progettazione e realizzazione di opere di ingegneria civile e infrastrutturale in Italia. Il giro di affari complessivo, registrato a fine 2006, si attesta a 428 milioni di euro e un patrimonio netto che è cresciuto fino a sfiorare i 140 milioni di euro. Tali risultati sono stati raggiunti grazie alla consolidata esperienza nella produzione diretta di grandi opere infrastrutturali ed edili, ma anche grazie a iniziative immobiliari complesse, come la costruzione di grandi Centri Commerciali e la riqualificazione di aree urbane dismesse. A ciò si aggiunge la rilevante attività di project financing in ambito sanitario e ospedaliero, nel cui mercato la Cooperativa riveste un ruolo di riconosciuta leadership. La struttura organizzativa, strutturata in divisioni, consente a CMB di presidiare saldamente le aree in cui opera: le tre Divisioni di Carpi, Roma e Milano agiscono infatti in maniera stabile nei territori di maggior radicamento, mentre le sei Direzioni Centrali garantiscono la definizione delle strategie e la gestione corporate delle politiche aziendali. Fra gli interventi di maggior rilievo, negli ultimi anni CMB è stata impegnata nella realizzazione della nuova sede dell’Editrice Sole24ore a Milano, su progetto dell’architetto Renzo Piano, dell’Headquarter della Pirelli, dei nuovi Ospedali di C Fidenza e Modena e dell’Ospedale Fondazione Macchi di Varese, mentre nell’ambito delle infrastrutture ha lavorato sulla Linea Ferroviaria ad Alta Velocità Milano-Bologna, sull’ampliamento del Grande Raccordo Anulare a Roma e su un lotto dell’Autostrada Asti-Cuneo. Tra le opere in corso di realizzazione e di recente acquisizione meritano una menzione il Palazzo della Regione Lombardia, i due Alberghi presso la Nuova Fiera di Milano, la ristrutturazione delle Stazioni ferroviarie di Verona, Mestre e Venezia, l’Ospedale Maggiore di Trieste e l’Ospedale Sant’Anna di Ferrara, la realizzazione della Linea C della Metropolitana di Roma e, ultimo in ordine di aggiudicazione, il nuovo e moderno Carcere per la Provincia di Trento. Da cento anni CMB risponde alla sua vocazione: valorizzare gli individui e trasformare gli spazi in luoghi ideati per l’uomo. La nuova sede di CMB è la prima opera di un nuovo secolo di storia. L’inaugurazione, avvenuta lo scorso 7 dicembre 2007, ha segnato l’inizio delle celebrazioni del centenario Spec_lun_prefabbricati_11_2_08:Layout 1 1-02-2008 14:38 Pagina 11 Lunedì 11 Febbraio 2008 EVENTI speciali A cura di: Il Sole 24 Ore System CENTRO NORD PREFABBRICATI - 11 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA Fabriano: per Edilninno Un pannello termoisolante prefinito: clienti di primo piano il sistema Ecap di Edilteco Group L E a Edilninno S.p.A., opera e nel settore dell’edilizia industriale, commerciale, direzionale e civile ed è presente con rilevanti strutture già realizzate in tutte le regioni del centro e del nord Italia. Per fatturato, organico e qualità d’impresa, l’Edilninno è azienda leader nella regione Marche, per il settore dell’edilizia. La società annovera nomi di primo piano tra i clienti più affezionati. Si sono affidati all’esperienza di Edilninno tutte le Aziende del gruppo Merloni (Merloni Elettrodomestici, Indesit Company, Merloni Termosanitari, Antonio Merloni), importanti realtà del settore cappe aspiranti (Elica Spa, Faber Spa, Turboair, Best Spa, ecc.) e del settore abbigliamento tra cui annoveriamo il notissimo marchio Prada. Non mancano, tra le referenze dell’azienda committenti del settore bancario (Banca delle Marche, Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi) per i quali l’Edilninno ha curato la costruzione di gran parte dei nuovi insediamenti industriali, commerciali e direzionali nel Centro Italia, oltre alla costruzione ed alla ristrutturazione delle residenze dei maggiori azionisti e titolari. Per la costruzione dell’immobile in cui ha trovato sede la società Prada, alla Edilninno Spa è stato conferito nel 2006 il premio nazionale Ance, seconda edizione da parte dell’Istituto Nazionale di Architettura di Roma. Negli ultimi anni la Edilninno SpA è entrata anche nel settore della grande distribuzione costruendo i Centri Commerciali per il gruppo Pam di Livorno e Pistoia, quest’ultimo realizzato in soli nove mesi, per una superficie complessiva di mq. 36.000. Anche a Fabriano dove, per il Gruppo Sma, è stato realizzato il Centro Commerciale “Il Gentile”, con annessa galleria di negozi Edilninno ha dimostrato la sua capacità interpretativa e realizzativa e, con lo stesso impegno, l’azienda è in procinto di ultimare l’annessa multisala: quattro sale cinematografiche e una palazzina di uffici che renderanno l’opera completa. La Edilninno SpA lavora principalmente fornendo l’opera chiavi in mano adeguandosi, nel contempo, alle esigenze del committente grazie ad una struttura adeguata a soddisfare tutte le esigenze della clientela. L’azienda è in possesso della qualificazione SOA con diverse certificazioni (OG3, OG11, OG12, OS1, OS21) e con la certificazione OG1 illimitata. È inoltre in possesso della certificazione di qualità UNI-EN ISO 9001:2000. Costruzioni: settore fondamentale in Emilia Romagna l settore delle costruzioni in Emilia-Romagna continua a svolgere un ruolo fondamentale per l`economia della Regione. Gli investimenti nel settore, che rappresentano oggi l`11,8% del Pil regionale (per l`Italia la percentuale e` del 9,9%), sono cresciuti nel 2007 dello 0,7% rispetto all`anno precedente, facendo segnare una performance migliore del dato medio nazionale (+0,4%). E` quanto emerge dal ``Rapporto congiunturale sull`industria delle costruzioni in EmiliaRomagna-2007``, elaborato da Ance EmiliaRomagna e Centro Studi Ance, che per il 2008, I pur confermando il trend positivo degli investimenti, prevede un rallentamento della loro crescita (+0,1%). Rilevante, inoltre, il contributo fornito dal settore in termini di occupazione. Gli occupati delle costruzioni rappresentano oggi, infatti, il 7,1% di quelli di tutti i settori economici. Riguardo ai singoli comparti - si legge inoltre nello studio - l`edilizia abitativa si e` confermata trainante, con un aumento complessivo dell`1% (+0,5 per le nuove abitazioni e +1,4% per la riqualificazione), mentre prosegue la flessione nelle opere pubbliche (-4,2%), destinata a continuare anche nel 2008. cap è un pannello termoisolante prefinito per l’isolamento termico a parete (sia per esterno che interno) e a soffitto in grado di garantire performance di isolamento termico nel rispetto dei parametri imposti dal dlgs 311/06. Il sistema Ecap è ideale per la realizzazione di isolamenti termici esterni a cappotto, isolamenti interni di pareti e soffitti, isolamenti termici di costruzioni prefabbricate, per il rifacimento ed il risanamento di facciate, per l’eliminazione dei ponti termici e, infine, per la protezione delle facciate dalle acque meteoriche. Il pannello Ecap si presenta già finito con due strati di intonaco e la rete in fibra di vetro per i sormonti, le predisposizioni per i tasselli di fissaggio. Per un risultato finale a perfetta regola d’arte, a seguito della posa in opera di Ecap, sarà necessaria unicamente una sola mano di finitura colorata. La principale caratteristica distinguente del pannello termoisolante prefinito in EPS classe 100 è, dunque, la possibilità di posare con estrema facilità il pannello in cantiere in maniera considerevolmente rapida e senza il rischio di compromettere le caratteristiche isolanti del sistema. È facilmente intuibile quanto, un pannello con queste caratteristiche, permetta di velocizzare i tempi di posa e, allo stesso tempo, garantisca un risultato finale uniforme in grado di migliorare notevolmente la capacità di isolamento rispetto al metodo tradizionale (coefficiente di conducibilità termica λ=0,035). Non dobbiamo dimenticare, infatti, che con questo tipo di pannello si viene ad abbattere notevolmente il rischio di errori durante la posa che possano inficiare le caratteristiche di isolamento del prodotto. Il pannello Ecap viene proposto in diversi spessori da un minimo di 30 mm sino ad un massimo di 180 mm (oltre alla rasatura di circa 3 mm) ed ha una dimensione standard di 600x1.200 mm. Il prodotto è disponibile anche nella versione ECAPGT (additivata con grafite) che è caratterizzato da un coefficiente di conducibilità termica λ=0,030. Questo rivoluzionario sistema – prodotto e commercializzato dal Gruppo di San Felice sul Panaro (MO) – ha riscontrato un grande successo anche fuori dai nostri confini nazionali. In occasione, infatti, della realizzazione di due abitazioni indipendenti “passive” a Gleisdorf (in provincia di Graz, in Austria), dove la cultura del costruire considera scrupolosamente tutti gli aspetti di risparmio energetico per migliorare al massimo la qualità del clima abitativo all’interno delle stesse, Ecap ha impressionato per la velocità di esecuzione e per le sue caratteristiche tecniche e prestazionali Il Premio “Costruire” 2007 - istituito a partire dal 1989 dalla rivista "Costruire" con l’obiettivo di sottolineare i contenuti innovativi e le qualità tecnicoprestazionali provenienti dalla produzione e dai servizi destinati al mondo delle costruzioni in Italia - è stato attribuito al Sistema Ecap di Edilteco Group. Questo importante ed indipendente riconoscimento al Sistema Ecap è l’ulteriore conferma dell’affidabilità e della competenza di Edilteco Group nel settore dell’isolamento termico. Spec_lun_prefabbricati_11_2_08:Layout 1 Lunedì 11 Febbraio 2008 1-02-2008 14:38 Pagina 12 EVENTI speciali A cura di: Il Sole 24 Ore System CENTRO NORD PREFABBRICATI - 12 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA