Architettura sportiva
Pista di pattinaggio di Budapest
IN BREVE
Pista di pattinaggio di Budapest
Inaugurazione pista: 29 gennaio
1870
Inizio ristrutturazione: 2009
Fine ristrutturazione: 2011
Misure pista pattinaggio: 180x67 m
Misure pista hockey: 60x30 m
Costo: 16 milioni di euro
Capienza: 5.000/6.000
HUNGARY
Grazie a un profondo intervento di ristrutturazione, nel 2011 una delle più antiche piste di ghiaccio d’Europa è tornata
allo splendore di un tempo. Mondo ha partecipato ai lavori fornendo buona parte delle pavimentazioni dell’edificio che
ospita la pista.
Ritorno al passato
Inaugurata nel 1870, la pista di pattinaggio del Parco Cittadino di Budapest (Városligeti Műjégpálya) è tra le più antiche in Europa e tra le più
grandi del mondo. Considerata monumento storico, questa pista di ghiaccio artificiale è tornata ad essere uno dei luoghi preferiti dai cittadini e dai
turisti in visita alla capitale ungherese, dopo un periodo di abbandono durato oltre quarant’anni. Grazie a un importante progetto di ristrutturazione,
infatti, la pista e il palazzo che la ospita sono tornati allo splendore di un tempo, permettendo ai visitatori di godere di un luogo ricco di carisma e del
fascino di altri tempi.
Rinnovare dentro e fuori
Quando il progetto di ristrutturazione fu approvato nel dicembre del 2008, le intenzioni erano chiare: resuscitare un luogo che in passato era stato
al centro della vita sociale di Budapest, fornendo così alla città un'arma in più per richiamare il turismo verso la capitale ungherese. I lavori, che
hanno riguardato sia la pista sia i palazzi che fanno parte dell'impianto, sono cominciati nel 2009 con la ricostruzione della pista di pattinaggio.
Grazie ai lavori, la pista misura oggi 12.000 mq, con un aumento della superficie del 15% rispetto al passato, e comprende uno spazio riservato
all'hockey su ghiaccio. La qualità della superficie ghiacciata è garantita dai circa 210 km di tubi del sistema incorporato di raffreddamento. I lavori di
ristrutturazione dell'edificio principale, costruito nel 1893, hanno permesso di restituirgli l'aspetto originario di fine XIX secolo. Uno degli interventi
più importanti ha riguardato il recupero di un'ala dell'edificio, che era stata bombardata durante la Seconda Guerra Mondiale. All'interno del
palazzo, è stato ripristinato l'aspetto che le stanze avevano nel 1926, con l'ampliamento di alcuni spazi per permettere l'installazione di un centro
per il turismo e una sala per gli eventi, che permette di organizzare eventi come mostre e conferenze.
La nuova struttura, costata 4,7 miliardi di fiorini (di cui circa tre provenienti dal Fondo Europeo per lo sviluppo regionale) è stata subito messa
alla prova, ospitando pochi giorni dopo la riapertura al pubblico, 16 dicembre 2011, il Campionato Europeo di pattinaggio a velocità (disputato dal 6
al 8 gennaio 2012). Una prova che è stata brillantemente superata.
Pavimentazione a prova di pattini
Uno dei problemi che i progettisti hanno dovuto affrontare è stata la necessità di utilizzare una pavimentazione adatta a quegli spazi comuni
pensati per ospitare persone che calzano pattini. Il problema è stato superato affidandosi a Mondo e alla soluzione Ramflex.
“In tutte le zone dove la gente spesso si muove con i pattini, prima o dopo essere stata in pista, negli spogliatoi e nelle toilette, è stata installata la
pavimentazione Ramflex da 6mm. In totale, sono stati posati 1.650 mq di colore grigio, su richiesta dei progettisti, tranne che nelle toilette, dove il
colore scelto è stato il nero. La scelta è caduta sul Ramflex perché c'era bisogno di un materiale particolarmente resistente e dalle caratteristiche
che contraddistinguono il prodotto Mondo. Il risultato è stato ottimo”, commenta Laszlo Kende, della TopTrade.
Non solo ghiaccio
La ristrutturazione della pista di pattinaggio ha consentito il recupero di tutta l'area intorno alla struttura favorendo la nascita di iniziative ed eventi in
ogni periodo dell'anno. Se, infatti, durante i mesi invernali la pista è utilizzata per pattinare, durante l'estate diviene il luogo ideale per passare
giornate all'aria aperta, magari dedicandosi al canottaggio o navigando sul lago a bordo di piccole imbarcazioni. Nei mesi più caldi, l'area dove
sorge la pista viene riempita d'acqua per creare un laghetto artificiale che sulle sue rive ospita eventi artistici e culturali, come la mostra Art on
Lake. Prima della ristrutturazione, il lago non veniva curato e questa trascuratezza aveva causato una drastica diminuzione nell'affluenza al Parco
Cittadino. Con il rinnovamento avvenuto tra il 2009 e il 2011, è stato reso un servizio a tutta la città, espandendo le possibilità di attrattiva turistica
di Budapest.
Approfondimenti
Page 1 of 2
Approfondimenti
Ramflex
Ramflex è un pavimento sportivo calandrato e vulcanizzato a base di gomma naturale e sintetica. Si tratta di una superficie liscia a vista opaca,
marmorizzata, di identica composizione, vulcanizzata ad un sottostrato portante. La non porosità della superficie ne facilita la manutenzione.
Ramflex, oltre ad essere resistente al peso elevato di attrezzi sportivi e alle lamine dei pattini da ghiaccio, è antisdrucciolevole. Inoltre presenta
un’eccellente resistenza a forti usure, tagli e lacerazioni e il suo strato superficiale è batteriostatico.
Un monumento storico
La pista di pattinaggio Műjégpálya fu aperta al pubblico il 29 gennaio 1870. A quei tempi, il pattinaggio su ghiaccio era considerato un ottimo
passatempo dalla nobiltà e non fu un caso che Rudolf, Principe Incoronato d'Austria, partecipò alla cerimonia d'inaugurazione della pista. Nella
seconda metà del XIX secolo il Parco Cittadino divenne un luogo molto frequentato da chi era in cerca di relax e divertimento, che aveva anche la
possibilità di mettersi ai remi di piccole imbarcazioni e godersi il lago del parco. Durante l'inverno molti pattinatori utilizzavano la superficie
ghiacciata del lago come pista per le loro evoluzioni.
Alla fine del 1869, venne fondata l'Associazione Pattinaggio di Pest (Pesti Korcsolyázó Egylet), che ottenne il permesso dal consiglio comunale
di creare una pista di pattinaggio su una parte del lago del Parco Cittadino. Venne così deciso di costruire un padiglione di legno sulla riva del lago,
per permettere ai pattinatori di avere a disposizione un luogo caldo dove infilare i pattini o riposarsi. Il pattinaggio divenne in breve tempo così
popolare che l'associazione vide i suoi membri passare dagli iniziali 35 a 432 in meno di un anno. Circa un anno dopo l'apertura della pista, il 6
gennaio 1871, la pista ospitò uno spettacolo di Jackson Haines (padre del pattinaggio di figura); l'impatto sugli spettatori fu tale che quella
disciplina divenne immediatamente una delle più amate dai cittadini di Budapest. Nel 1874, il padiglione in legno fu sostituito da un nuovo edificio,
progettato dall'architetto Ödön Lechner. La nuova struttura prevedeva al piano terra la presenza di uno spogliatoio e di una stanza per il
riscaldamento, mentre al primo piano trovavano spazio una sala principale e una per la musica. Una serie di proiettori vennero installati per
permettere di usufruire della pista anche di notte. Nel 1893, a causa del numero crescente di visitatori, fu deciso di modificare l'edificio principale,
troppo piccolo, sostituito con uno più grande, in stile neo-barocco, progettato da Imre Francsek. La pista di pattinaggio divenne il luogo non solo
dove organizzare importanti eventi sportivi, come nel 1895 con i Campionati Europei di Pattinaggio, ma anche feste e spettacoli. Nel 1909, con
una festa in costume si celebrò l'incoronazione di Mattia I d'Ungheria, avvenuta sul Danubio. Nello stesso anno, a Budapest si tennero i
Campionati Mondiali di pattinaggio figurato, primo evento mondiale ospitato dall'Ungheria, nel quale trionfò l'atleta di casa Lily Kronberger.
L'inizio della Prima Guerra Mondiale portò al quasi completo arresto delle attività intorno alla pista di ghiaccio. Solo nel 1926, grazie alla
costruzione di una nuova pista di ghiaccio artificiale, si tornò a utilizzare la pista di pattinaggio come in passato. Nel 1929 Budapest ospitò il
Campionato del Mondo di pattinaggio a figura per donne e coppie. A inizio degli anni '30, il pattinaggio tornò ad essere uno sport molto amato
e praticato, grazie anche ai successi ottenuti dagli atleti ungheresi nelle diverse competizioni internazionali. Intorno a metà degli anni '30, nella
tribuna vennero installati dei sedili riscaldati da piastre elettriche. I prezzi per i posti a sedere erano molto alti, corrispondevano al costo di un paio
di scarpe.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la struttura subì gravi danni a causa dei bombardamenti. I lavori di ricostruzione permisero nell'autunno del
1945 di riaprire buona parte della pista. Nel 1968 vennero svolti dei lavori di ampliamento della e furono aggiunte corsie per le gare di velocità. Da
allora nessun importante intervento è stato eseguito, fino all'inizio della ristrutturazione avvenuta tra il 2009 e il 2011.
Slideshow
Page 2 of 2