Nuovi spazi per l’intercultura Atlante di esempi Detail 2009 - 1989 Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura Civile, Corso di laurea magistrale in Architettura Ricerca di Tron, Katharina Laboratorio di Progettazione degli Interni 1 _ a.a. 2009/2010 Roberto Rizzi, Stefano Levi della Torre con Marta Averna, Aurelia Belotti, Sara Calvetti, Ilaria Guarino Relazione di sintesi “Negli ultimi anni si sta riscontrando un interesse diffuso da parte delle pubbliche amministrazioni per la creazione di spazi collettivi coperti multifunzionali in grado di ospitare eventi e manifestazioni. Tale riscoperta dello spazio collettivo come centro della cultura locale ha determinato lo sviluppo di numerosi concorsi di architettura su tutto il territorio nazionale. I temi progettuali, che solo in minima parte hanno riguardato la ristrutturazione di teatri storici o di edifici preesistenti, hanno portato alla messa a punto di proposte progettuali interessanti in grado di affrontare le problematiche riguardanti la grande luce e all’acustica in maniera veramente innovativa.(detail 12/2003)” “Oltre ai musei, nell’ultimo decennio sono state realizzate sale concerto, teatri di prosa, teatri dell’opera. E non solo in Europa, culla di tutto il repertorio classico di concerti, lirica e teatro. Qui non manca una ricca tradizione per la realizzazione di grandi sale da concerto, da quando, dal XIX secolo il concerto è strappato dalle corti -genere questo che secondo Adorno “ accanto all’opera è la più peculiare forma di esercizio musicale borghese” – un trend nel frattempo diffusosi a livello globale, che ha portato a costruire e a progettare teatri con architetti occidentali nel mondo arabo e asiatico. (detail 12/2003)” Se si fa l’analisi di centri culturali di un decennio (2009 - 1989) è sorprendente, che molti edifici, che si dedicano all’interno dell’arte, mostrano questo anche esteriormente: a volte si tratta di un tetto molto sporgente, a volte una facciata colorata o ricurva in direzioni diverse. Altri edifici hanno una facciata piutto- sto semplice, ma colpiscono per le loro dimensioni o la scelta dei materiali. Anche se molti edifici culturali si distinguono fortemente dal loro ambiente, il situazione per l’ambiente rimarrà sempre una questione importante. Alcuni edifici si inseriscano in un contesto storico, altri si orientano ai angoli delle strada o agli spigoli del terreno. Anche se alcuni edifici adesso fanno parte di un piano generale non ancora completata, essa rileva che la maggior parte degli edifici possono essere visti anche da grande distanza. Alcuni degli edifici sono illuminati di notte, in modo che sorge un 24-effetto punto di riferimento. All’interno, c’è sempre un programma spaziale molto complesso. Gli usi diversi rappresentano diverse rivendicazioni sul record sull’acustica, illuminazione e ventilazione. La maggior parte delle sale da concerto e sale d’esposizione costituisce il nucleo dell’edificio. Ma il foyer, il bar e i ristoranti svolgono un ruolo importante. Questi problemi sono spesso risolti con nuovi concetti ed elementi. La maggior parte degli edifici culturali così composto di varie stanze principale e laterali, superficie per l’apertura. Nonostante l’espressionismo e le dimensioni fuori e dentro gli edifici, la scala è sempre l’uomo. A C A 1. Jean Nouvel, Centro culturale e Centro di congresso, Lucerna, Svizzera 2000 2. Jakob + MacFarlene Architekten, Centro culturale, Parigi, Francia 2006 3. UNStudio, Agora Teatro e Centro di Congresso, Lelystad, Olanda 2009 4. Eduardo de Miguel Arbonés, Centro culturale, Valencia, Spagna 2006 bibliografia detail - Zeitschrift für Architektur und Baudetail - revista di architettura e dettaglio di costruzione detail 6/2009 detail 3/2009 detail 11/2007 detail 9/2006 detail5/2006 detail1+2/2006 detail 5/2000 Jakob + MacFarlene Architekten, Centro culturale, Parigi, Francia 2006 Detail 6/2009 Terminato nel 2007, l’edificio ha un nuovo volto per la sovrapposizione alla facciata lungo il lato verso il fiume di un’area distributiva che ricorda per tipologia la famosa scala mobile del Centre Pompidou. L’aspetto formale architettonico non riallaccia però associazioni alla macchina ma ad un organismo vegetale. A quanto sostengono gli architetti, la geometria allungata del corpo è stata dedotta dal reticolo costruttivo dei vecchi padiglioni e poi deformata digitalmente. La complessità dell’involucro costituisce in parte il percorso pubblico dal livello strada sino alla terrazza di copertura assumendo tra l’altro anche la funzione di protezione dalle intemperie. 1 Ingresso 2 Negozi 3 Scuola di moda 4 Museo di design 5 Café a cura di Katharina Tron AllesWirdGut Architektur, Arena per spettacoli, St.Margarethen, Svizzera 2000 Detail 6/2009 Il numero in costante aumento di spettatori che raggiunge le 6000 unità a serata richiede urgenti misure di ristrutturazione. L’idea di progetto si basa sul concetto di struttura connettiva in composizione con le aree di intrattenimento come parte dell’allestimento dell’arena, integrando il paesaggio roccioso durante tutte le fasi di partecipazione teatrale. Colpiti dalla devastante bellezza dall’area industriale dismessa e dalla precisione dell’opera degli artisti che culmina nel “canale giapponese”, un taglio verticale in un’elevata parete rocciosa, gli architetti vedono il progetto architettonico quale prosecuzione dell’opera scultorea di chiare e semplici forme. Il percorso che prende avvio dal parcheggio conduce il visitatore direttamente all’edificio di accesso. Attraversata una breve galleria di collegamento, si apre davanti allo spettatore un’ampia prospettiva sull’area. L’elemento dominante di progetto, la rampa lunga 330 metri si snoda tra i massi rocciosi, le gole e la copertura dei fabbricati accessori, sino all’arena posta ad una quota inferiore di 19 metri. 1 Ingresso visitatori 2 Ingresso artisti 3 Ingresso edificio 4 Tunnel 5 Rampa di accesso 6 Curve panoramiche 7 Catering 8 Parco del foyer a cura di Katharina Tron 9 Backstage 10 Palcoscenico naturale (esistente) 11 Tribuna principale (esistente) 12 Toilette 13 Opera dei bambini 14 Parcheggio UNStudio, Agora Teatro e Centro di Congresso, Lelystad, Olanda 2009 Detail 3/ 2009 14 14 14 14 Il nuovo teatro di UN Studio sembra una navicella spaziale approdata da un altro pianeta. L’edificio prende il posto di un fabbricato multifunzionale poco attraente “Agora” costruito negli anni ’70, completo di biblioteca, teatro, piscina e centro congressi, poi demolito nel 2004. Il teatro è il primo edificio, parte di un denso programma di rivitalizzazione. Il volume netto con una torre scenica alta 19 metri e le due sale rimangono sotto l’involucro in metallo come sotto il tendone di un circo. Tonalità arancione enfatizzano l’effetto della scomposizione della luce. Tra le sale degli eventi il progetto si libera degli angoli retti: il foyer diventa uno spazio connettivo dinamico che si rastrema verso l’alto sino al lucernario centrale. Le peculiarità degli spazi sono accentuate dall’uso di colori accesi. . Volume totale lordo: 30.000 m3 Superficie totale lorda: 7000 m2 Sala mag: 753 posti, Palcoscenico 195 m2 Sala min: 207 posti. Palcoscenico: 81 m2 7 7 16 16 99 55 55 14 14 14 14 14 14 55 55 15 15 a 13 7 6 1 10 8 9 2 b b 3 6 6 5 5 11 11 1 Ingresso 2 Biglietteria 3 Accetazione congressi 4 Guardaroba 5 Caminieri artisti 6 Foyer 7 Bar e caffetteria 4 a 12 a cura di Katharina Tron 8 Palcoscenico 9 Sala maggiore 10 Magazzino 11 Ingresso personale 12 Consegne 13 Ristorante 14 Amministrazione SANAA, Teatro e Centro culturale, Almere, Olanda 2006 Detail 3/ 2009 aa bb cc c 133 1 10 133 13 1 5 13 0 13 5 1 10 7 513 13 1 13 13 13 13 13 5 13 17 10 16 113 10 13 133 1 13 13 13 13 6 10 51 b 12 13 5 5 13 7 513 13 13 16 10 13 15 1 13 13 7 16 13 10 15 13 13 13 13 5 55 10 15 71 50 3 1 5 1 10 16 5 15 1 Sala di ingresso 2 Biglietteria 3 Caffetteria 4 Ristorante 5 Foyer 6 Auditorium 7 Magazzino 8 Sala recitazione 9 Sala danza 10 Corte interna 15 10 12 12 9 10 15 7 7 8 5 5 17 Palcoscenico: 968 m2 Sala intermedia: 350 posti Palcoscenico: 400 m2 Sala minore: 147 posti Palcoscenico 216 m2 Costo complessivo: 75 milioni Euro 13 14 a b 5 11 10 Lambito su htreli lati artificiale, acßungszon h dal äu lago ich Q litäte zu coglie diverse e bieten So wun funzioni:laboratori ert s n cht das di pittura re scultura, salei prova,r Tsale insonorizzate usat it te sia da professionisti che da amatori, e tre i Bl s g auditori dove si svolgono rappresentazioni G a concerti ro un i A L’idea i ori degli teatrali, e congressi. benso o era o di realizzare l ngeo d un et sind wi privo d architetti edificio chenrau dove ür Kinder. Se come bst deri connettivi Hauptdie gerarchia, il teatro ing ng üg s c unspektakulä i die st avessero la medesima qualità spaziale. gL’edificio rasterte richiama Fassade l’attenzione in. Ers bei solo Nachtal Calaieh rea della notte: i grandi volumi del teatro e Gebäude m rks mke auf s ch del ristorante Da be inne si illuminano e große oconsentendo umen des al passante, d’uso guarThe ters come dd R st urin Olanda, ts zu l dih en dare attività all’interno. nd le ie Sp z e chen si rsvolgono d f ro , c ho n Volume totale lordo: 19 085 m3 ni , Ei ick in 978 ie A posti t iä Sala maggiore: 2 1 7 105 15 15 10 150 3 6 5 a 4 c a cura di Katharina Tron 11 Autorimessa 12 Palcoscenico laterale 13 Sala musicale 14 Sala registrazione 15 Sala performance 16 Camera oscura 17 Sala computer LIN Finn Geipel + Giulia Andi, Alvéole 14, Saint-Nazaire, Francia 2007 Detail 11/2007 Il sito è un ex U-Boat bunker, che non è più in uso da la fine della seconda guerra mondiale. Quando c’era la riprogrammazione, il bunker dovrebbe diventare un punto principale del futuro sviluppo urbano e parte della vita quotidiana. Il concetto di design di LIN può essere suddiviso in quattro aree. Questi includono un centro internazionale per le nuove forme d‘arte e un palcoscenico per la musica contemporanea. L‘aura affascinante del bunker storico sommergibile è altrettanto presente come il colore antracite tenuto in una discreta infissi e finiture. La struttura della cupola geodetica sul tetto accena già di distanza sulla nuovi interni del bunker. 1 centro internaziona le per le nuove forme d‘arte 2 palcoscenico per la musica contemporanea 3 „Strada“ 4 Radom a cura di Katharina Tron Paulo David, Funchal, Centro d’Arte, Madeira, Portogallo 2006 Detail 9/2006 L’immagine esterna è dominata dal basalto nero, citazione dell’origine vulcanica del luogo. Nel volume che ripercorre le forme dei tradizionali terrazzamenti sono intagliati i cortili e i percorsi aperti. Una lunga rampa conduce il visitatore dalla terrazza panoramica sul mare a livello dell’ingresso dove si concentrano le diverse aree funzionali dell’edificio per un uso indipendente di museumshop, biblioteca, auditorium di 238 posti, ristorante. Contemporaneamente si rende disponibile un percorso alquanto flessibile attraverso l’esposizione che percorre tre diversi spazi a doppio livello di armoniose proporzioni con luce naturale proveniente da lucernari ritagliati nella copertura o da sottili finestre laterali. 1 Ingresso 2 Negozi 3 Scuola di moda 4 Museo di Design 5 Café a cura di Katharina Tron Eduardo de Miguel Arbonés, Centro culturale, Valencia, Spagna 2006 Detail 1+2/ 2006 e A B C i C gA a B A El Cabanyal, ex quartiere portuale nella zona est di Valencia. Il centro culturale, collocato su un lotto ad U quasi completamente circondato dai muri tagliafuoco degli edifici circostanti, sostitui¬sce il fabbricato dell’Ateneo del Puerto Musi¬cal demolito nell’impossibilità di una ristrut¬turazione. Alcune rampe di scale conducono alla caf¬fetteria abbinata ad un dehors, alla sala ma¬nifestazioni, alla sala conferenze e alla sala di lettura del piano superiore. Nella sala con¬certi le pareti in calcestruzzo alte 12 metri che terminano sul pavimento di marmo grigio chiaro e le pareti rivestite in listelli di legno, senza soluzione di continuità con il soffitto da cui filtra luce naturale, creano un accosta¬mento spettacolare. Il palcoscenico che può accogliere fino a 70 persone è dotato di un apparato scenico completo che consente la realizzazione di qualsiasi evento, dalle mani¬festazioni alle rappresentazioni teatrali. 1 Ingresso 2 Foyer 3 Sala 4 Entrata palcoscenico 5 Guardaroba 6 Caffetteria O 7 Salone 8 Uffici 9 Sala conferenza 10 Sala lettura aa cc bb Ingrid Amann Architekten, Centro culturale, Monaco, Germania 1965 A C Detail 5/ 2006 B C D D A B Stazza lorda: 9478 m² Spese di costruzione: 1.8 Mio Euro Spese/m² superficie utile: 1100 Euro Tempo di costruzione: 15 mesi Il centro culturale si trova su una strada trafficata, che è l‘asse di collegamento tra la periferia e il centro di Monaco di Baviera. Attraverso la posizione del edificio pregnante sorge un punto di riferimento culturale del contesto commerciale. Verso la strada il 45 metro cubo si mostra liscio. Al sud, invece, c‘e un risalto dei piani superiori, che formano una tettoia di prottezione sulla terazza. Entrambe le parti sono collegate da un percorso. Quando si aprono le porte della sala, si vede la permeabilità e la complessità della struttura spaziale. Poi ci sono viste nel cielo, nel foyer e sul terrazzo. 1 Piazza della festa 2 Ingresso 3 Foyer 4 Sala grande 5 Artisti 6 Tecnina 7 Accampamento per le sedie cc aa dd bb a cura di Katharina Tron 8 Terazza 8 Terra 9 Ggruppi oup ro 9 Aula 1 oi 10 Spazio aereo y 11 Sala/ Bri matroneo i k 12 Galleria Jean Nouvel, Centro culturale e Centro di congresso, Lucerna, Svizzera 2000 1 2 5 5 3 4 6 Detail 5/2000 Il centro culturale e centro congressi, che ha una rilevanza nazionale, è situato nel centro di Lucerna, sulle rive del Lago dei Quattro Cantoni. Una sala da concerto, con una hall, una fase di scomparsa, il Centro congressi sono in tre diversi edifici principali, che sono uniti sotto lo stesso tetto. Nei livelli superiori c’è un museo d‘arte. Il caratteristico tetto ha una proiezione sulla diagonale a 45 metri. Come una lama di rasoio gigante, sembra librarsi sopra gli edifici e piazzale. Visto dalla sponda opposta, è un elemento essenziale del paesaggio urbano. c b 7 7 1 Sala grande 2 Sala media 3 Centro di congresso 4 Bar 5 Foyer 6 Ingresso Museo 7 Museo a a B b c A B aa bb a cura di Katharina Tron