l`igiene orale è prevenzione la placca batterica e il tartaro

SALUTE DEI DENTI,
EQUILIBRIO DINAMICO
DELL’ORGANISMO.
Scheda informativa per il paziente
id 004 V1/2015
L’IGIENE ORALE È PREVENZIONE
L’educazione ad una corretta igiene orale è il primo e più importante vero passo
verso la prevenzione dei problemi odontoiatrici. Placca e tartaro sono la causa
di numerose patologie del cavo orale, ma soprattutto di carie e parodontite, le
malattie che maggiormente inficiano una buona e duratura vita degli elementi
dentali. Il più facile ed efficace metodo per combatterle é prevenirle con una
quotidiana igiene orale.
LA PLACCA BATTERICA E IL TARTARO
La placca batterica é il nemico numero uno della salute della bocca. È subdola
e invisibile, può minare l’integrità dei denti e metterne addirittura a rischio la
tenuta.
Ha l’aspetto di una patina trasparente formata per il 90% dai batteri che
vivono normalmente in bocca (la flora orale) e per il 10% da sostanze derivanti
dall’alimentazione (zuccheri, carboidrati, lipidi, per esempio) e da sali minerali come
il calcio e il fosforo. Inizialmente la placca è una sottile pellicola completamente
asettica. Dopo un’ora dalla sua formazione diventa una sorta di reticolo pieno di
batteri orali. Questi, con la complicità dei residui alimentari e in modo particolare
degli zuccheri, aumentano vistosamente di numero. Il loro proliferare altera
l’equilibrio esistente nella flora batterica orale. La placca, lasciata indisturbata,
dopo 5 giorni, inizia a calcificarsi e a sedimentarsi sotto forma di tartaro: una sorta
di cemento duro che si accumula alla base dei denti e che si insinua addirittura al
di sotto delle gengive.
L’IGIENE ORALE PROFESSIONALE
Con igiene orale professionale si intendono tutte quelle manovre praticate
dall’odontoiatra o dall’igienista dentale, al fine di eliminare tutti i residui
accumulatisi nel tempo e non risolti con l’igiene orale domiciliare.
Istruzione e motivazione
seduta riguardante i concetti fondamentali sulla natura e sulla prevenzione delle
patologie del cavo orale.
Terapia parodontale non chirurgica
rimozione della placca e del tartaro sia sovra che sotto gengivale, levigatura delle
radici e lucidatura dei denti da ogni pigmentazione esogena.
Controllo igiene durante trattamento
breve seduta autonoma in corso di trattamento, effettuata durante o dopo la
terapia eziologica iniziale, allo scopo di verificare il livello di collaborazione del
paziente all’igiene domiciliare e di pianificare la frequenza individuale dei richiami
periodici.
L’IGIENE ORALE DOMICILIARE
Investire un po’ di tempo ogni giorno nell’igiene del cavo orale aiuta a prevenire
i problemi della bocca e a ridurre significativamente negli anni l’incidenza dei
problemi dento- parodontali.
Lo spazzolino da denti è lo strumento per l’igiene dentale più utilizzato al mondo.
Permette di pulire la maggior parte delle superfici del dente: la superficie masticante,
quella esterna (vestibolare) e quella interna (linguale). Lo spazzolino non arriva a
pulire le superfici interdentali. Per queste è necessario il filo interdentale. Quello
tradizionale in seta, non cerato, è considerato la prima scelta. Se i punti di contatto
tra i denti sono ristretti, è utile un filo cerato oppure in teflon (più scorrevoli). Se
lo spazio è leggermente maggiore, si può utilizzare uno spazzolino interdentale.
È difficile pensare all’impiego di uno spazzolino da denti senza dentifricio! Gli
agenti aromatizzanti dei dentifrici danno una sensazione di freschezza che diventa
un fattore motivazionale all’igiene orale. Le principali funzioni degli spazzolini
sono di rimozione dello sporco, mediante agenti tensioattivi, e di pulizia mediante
sostanze riempitive che facilitano la pulizia stessa e la lucidatura dei denti.
Inoltre, contribuiscono a veicolare sostanze medicamentose, disinfettanti,
igienizzanti, e a distribuire nel cavo orale agenti antitartaro, fluoruri, oligoelementi,
ecc.. Ci sono altri strumenti per l’igiene orale. Se vuoi conoscere quali sono e
come vanno usati, chiedilo a me.
LA MALATTIA CARIOSA
La carie è una malattia degenerativa dei tessuti duri del dente (smalto, dentina),
che origina dalla superficie e procede in profondità fino alla polpa dentale.
Trae la sua origine dai batteri che vivono nella bocca e convivono con l’individuo.
Si tratta di batteri normali commensali del cavo orale che non possono essere
eliminati in quanto portatori di numerosi effetti positivi. Il numero e l’attivazione
dei processi metabolici dei batteri possono alterare questi fini equilibri. Accade,
per esempio, quando il numero di batteri eccede, come in un locale sovraffollato, la
disponibilità di accoglienza del cavo orale. Quando si assume un alimento, questo
viene consumato dai batteri che come risultato producono acidi; il processo si
verifica se il pH del dente scende sotto il valore di 5,5. Lo Streptococcus Mutans
è il batterio più cariogeno del cavo orale. Questo sintetizza acido lattico e formico,
che scioglie i tessuti duri del dente, a partire dal glucosio, che è il componente dei
residui alimentari che restano in bocca dopo un pasto.
LA MALATTIA PARODONTALE
La malattia parodontale (chiamata un tempo piorrea) è un’infezione batterica che
attacca il parodonto, cioè il tessuto di sostegno del dente. La malattia parodontale
può iniziare come gengivite, infiammazione dei tessuti gengivali. È caratterizzata da
gonfiore, arrossamento, calore e sanguinamento conseguenti all’accumulo di placca.
La malattia è reversibile dopo rimozione delle cause responsabili.
La parodontite è un’infiammazione che determina irreversibile perdita d’attacco dei
denti rispetto all’alveolo, con conseguente formazione di tasche gengivale, ipermobilità
dentale, sanguinamento gengivale, fino alla perdita di uno o più denti. Il quadro clinico
di parodontite comprende quindi tutti i segni e sintomi della gengivite. La maggiore
gravità è data dall’espansione dell’infiammazione dalla sola gengiva al legamento
parodontale, cemento radicolare e osso alveolare. Non colpisce tutti i denti in maniera
uniforme, ed è fortemente influenzata dalla suscettibilità individuale. Generalmente
affligge individui in età adulta e avanzata, ma alcune forme possono colpire anche
nell’infanzia e nell’adolescenza. Il primo obiettivo terapeutico è sicuramente ripristinare
la corretta igiene orale. Ciò comprende la pulizia professionale, l’asportazione del
tartaro, il curettage gengivale e la levigatura delle radici, la motivazione all’igiene orale,
la comprensione e l’esecuzione delle metodiche corrette di prevenzione.
La Parodontite Cronica, nei casi più gravi, può richiedere un intervento chirurgico volto
a pulire i tessuti coinvolti più profondi. Qualora siano presenti fattori che favoriscono
la ritenzione della placca (protesi o otturazioni incongrue, malformazioni dentarie),
questi andranno rimossi.
Gengive sane, denti forti
Una gengiva sana protegge l’osso che si trova sotto al dente,
rendendolo forte e saldo.
Gengivite
La malattia paradentale si manifesta con gengiva arrossata e
sanguinamento. In questa fase, il disturbo è reversibile, ma devi
curarlo subito. Se peggiora diventa paradontite.
Paradontite
L’infiammazione si estende e si approfondisce dalla gengiva
all’osso e alle altre strutture che sostengono il dente. Il rischio
è che la malattia diventi irreversibile, arrivando a causare la
caduta dei denti.
“Il medico non può guarire. Il medico può soltanto curare. La guarigione è un
processo che richiede un intervento attivo della persona curata, ed è legato al
suo stato di benessere psicofisico. Per questo ho deciso di integrare la pratica
odontoiatrica con discipline per il benessere generale della persona.”
Daniele Labruna
www.danielelabruna.it
CONCEPT STRUCTURALPROJECT.COM
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