industry report _ sbiancamento Gestione clinica e domiciliare per il mantenimento del sorriso del paziente Autori_A. Butera RDH*, M. Binda RDH*, V. Collesano* & N. Roveri**, Italia *Università degli Studi di Pavia, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Discipline Odontosmatologiche ** Università di Bologna Fig. 1_BlanX White Shock 50 ml. 32 cosmetic dentistry 2_2014 _Introduzione L’estetica del sorriso riveste un ruolo importante nelle relazioni sociali, un sorriso esteticamente piacevole inluenza notevolmente l’espressione facciale e questo è uno dei motivi per cui negli ultimi anni si è riscontrato un netto incremento di pazienti che richiedono prodotti sbiancanti. Le crescenti esigenze estetiche della popolazione hanno favorito lo sviluppo di varie metodiche per lo sbiancamento dei denti sempre più all’avanguardia ed eficaci. D’altra parte, negli ultimi anni nella nostra società, fortemente inluenzata da televisione e cinema, è divenuto requisito indispensabile avere un aspetto isico gradevole. In questo ambito ha acqui- Fig. 1 sito un valore elevato la bellezza del viso e di conseguenza del sorriso, che rappresenta uno dei principali strumenti non verbali di comunicazione. Un sorriso bianco e splendente è il sogno di tutti. Per ottenerlo, oltre a una buona igiene orale, è possibile sottoporsi a trattamenti mirati o afidarsi a speciici prodotti disponibili in commercio. Quindi sempre più pazienti richiedono al proprio igienista o odontoiatria di poter migliorare il proprio sorriso ricorrendo a tecniche di sbiancamento domiciliari o professionali sempre più all’avanguardia ma che non siano però troppo aggressive da andare a danneggiare lo smalto dei denti. _Scopo del lavoro Considerando il crescente interesse nei confronti dello sbiancamento dentale, lo scopo di questo studio è stato quello di veriicare l’eficacia del dentifricio sbiancante BlanX White Shock contenente ActiluX®, costituito da clusters di idrossiapatite biomimetica funzionalizzata con ossidi inorganici fotocatalitici, che si distribuiscono sulla supericie dei denti e per azione della luce distruggono i batteri e i residui organici che causano l’ingiallimento. In questo studio sono state valutate tre metodiche di lavoro differenti: una metodica di tipo domiciliare effettuata direttamente dal paziente a casa, dove i dati sono stati raccolti dopo un mese di trattamento e due metodiche di tipo professionale effettuate direttamente in clinica, in questo caso la raccolta dei dati è stata immediata in quanto venivano raccolti subito dopo aver effettuato la seduta. La valutazione del colore è stata eseguita tramite il rilevamento del colore dentale, grazie all’uso della scala colore e all’uso dello spettrofotometro che elimina l’errore dovuto alla percezione umana. industry report _ sbiancamento Fig. 2_Meccanismo d’azione. Fig. 2 Gli indici di colore sono stati presi all’inizio e alla ine del trattamento, i valori ricavati sono poi stati messi a confronto tra loro per vedere quale metodica avesse più probabilità di successo. Lo scopo dello studio è stato quello di veriicarne l’eficacia, la durata del trattamento ma anche di considerare gli eventuali effetti collaterali. _Materiali utilizzati per lo studio Materiale utilizzato per la raccolta dati: _ cartelle clinica attualmente in uso nel Reparto di Igiene Dentale; _ scala valore VITA e spettrofotometro per il rilevamento del colore degli elementi dentari; _ macchina fotograica. Materiale per la rimozione di placca e tartaro: _ ablatori ad ultrasuoni; _ curette di Gracey 1/2, 7/8, 11/12, 13/14; _ scaler; _ explorer. Materiale per lo sbiancamento delle superici dentali: _ dentifricio senza perossidi BlanX White Shock (Fig. 1); _ lampada a LED. _BlanX White Shock Dalla ricerca italiana Coswell nasce la prima linea di prodotti di sbiancamento dentale a base di ActiluX®, un innovativo principio attivo fotosensibile dall’azione sbiancante che, attivato dalla luce, non solo rende i denti sani e forti, ma distrugge tutte le molecole che ne causano l’ingiallimento. ActiluX®, costituito da clusters di idrossiapatite biomimetica funzionalizzata con ossidi inorganici fotocatalitici, è l’ingrediente principale delle formula della nuova pasta dentifricia. Come tutti i materiali fotocatalitici, i cristalli ActiluX® si attivano per azione della luce e agiscono proporzionalmente alla quan- tità di luce che ricevono, producendo delle cariche positive e negative che reagiscono a contatto con l’ossigeno e l’acqua presente nell’ambiente orale circostante. Questo processo provoca la formazione di specie radicaliche che, rompendo le molecole organiche responsabili di sporco e ingiallimento, sbiancano i denti senza danneggiare lo smalto, composto invece di materiale inorganico. L’azione di ActiluX® non si limita allo sbiancamento ma contribuisce a mantenere sane e idratate le gengive, rimuovendo eficacemente i batteri responsabili di carie o infezioni orali. Componenti: acqua, sorbitolo, glicerina, aroma, silice, xylitolo, sodio lauryl sulphate, clusters di idrossiapatite, sodio monoluofosfate, luoro. Meccanismo d’azione (Fig. 2): il dentifricio BlanX White Shock funziona grazie a ossidi semiconduttori che si distribuiscono sulla supericie dello smalto dei denti durante il normale lavaggio, andando a creare per tutto il giorno una barriera invisibile e protettiva che inibisce la formazione di macchie che causano l’ingiallimento dei denti dissolvendole. Il principio attivo ActiluX® si attiva alla luce naturale andando a rompere le molecole organiche responsabili dell’ingiallimento dei denti senza danneggiare lo smalto o i tessuti, ma andando quindi a sbiancare i denti in modo naturale e si ricarica ogni qualvolta viene illuminato: è quindi più attivo tanto quanta più luce riceve. I cristalli a contatto con la luce producono cariche radicaliche positive e negative che reagiscono a contatto con l’ossigeno e l’acqua contenuta nella saliva e nell’ambiente circostante; queste cariche sono innocue per l’organismo, ma capaci di eliminare le molecole organiche responsabili delle macchie e dell’ingiallimento dei denti e agiscono anche sulle superici in ceramica e polimeriche di protesi dentarie e capsule, rendendo il colore uniforme, e producono un effetto superidrofolico, idratando le gengive. Più luce la formula riceve durante la giornata, più intensa è la carica sbiancante. cosmetic dentistry 2_2014 33 industry report _ sbiancamento Giorno dopo giorno, quindi, con l’azione congiunta della luce e di ActiluX® i denti si sbiancano e riacquistano il loro bianco naturale. La pasta dentifricia la cui azione sbiancante rimane attiva 24 ore senza rovinare smalto e gengive, andrà dunque ad assicurare la salute della nostra igiene orale quotidiana. _Metodo di svolgimento dello studio La sperimentazione ha preso in esame 60 soggetti tra i pazienti in cura nel Reparto di Igiene Dentale presso il Dipartimento di Discipline Odontostomatologiche San Matteo dell’Università degli Studi di Pavia. I pazienti scelti per questo tipo di studio sono pazienti di età compresa tra i 20 e i 50 anni, affetti da discromia dentaria di vario grado e tipo (dieta, fumo ecc.), con buono stato di salute dei tessuti molli e duri del cavo orale. I pazienti sono stati sottoposti a una prima visita con compilazione del quadro anamnestico inerente a patologie cardio-circolatorie, malattie infettive, malattie sistemiche, allergie a farmaci o altre sostanze, disturbi ematologici e neurologici. È stato chiesto loro se si trovavano sotto terapia farmacologica e se regolarmente facevano uso di alcol e fumo di sigaretta. Una volta ottenuta l’autorizzazione irmata e il consenso al trattamento professionale, veniva eseguita una visita intra/extra orale e un’igiene profes- Tab. 1_Risultati dei pazienti con trattamento domiciliare. 34 cosmetic dentistry 2_2014 Pz Età 1 sionale per la rimozione di placca, tartaro e i pigmenti presenti sulla supericie dei denti. Una volta effettuato il deplaquing sono state effettuate le foto pretrattamento per prendere visione del colore iniziale. Dopo aver effettuato il trattamento sbiancante viene, inine, rivalutato il colore dei denti ed effettuate ulteriori foto post-trattamento in modo da mettere poi a confronto il prima e il dopo per valutare il possibile miglioramento. Per questo studio è stato redatto e applicato uno speciico protocollo che presenta tre metodiche di lavoro differenti. I pazienti sono stati suddivisi, in seguito a randomizzazione, in 3 gruppi da 20 pazienti ciascuno e di conseguenza trattati con le tre diverse metodiche di sbiancamento. Il test n° 1 esamina l’eficacia del dentifricio sbiancante senza perossidi alla luce del sole. Nella prima fase di questo test si valuta il colore iniziale dei denti dei nostri pazienti con la scala colore (VITA). Ai pazienti sottoposti a questo test viene dato in dotazione un tubetto di dentifricio che dovranno utilizzare tutti i giorni almeno 2 volte al giorno per la durata di un mese. Al termine del ciclo mensile si valuterà il grado di bianco del dente con la scala colore (VITA). Il test n° 2 valuta l’eficacia del dentifricio sbiancante senza perossidi utilizzando la luce della lampada della poltrona direttamente nello studio odontoiatrico. Dopo aver valutato il colore iniziale del dente con lo spettrofotometro, viene applicato sulla supericie dei denti dei nostri pazienti uno strato di dentifricio per la durata di 20 minuti. In seguito viene valutata l’eficacia del dentifricio con la bocca del paziente aperta e illuminata dalla luce emessa dalla lampada. In questo caso già dopo una singola applicazione si potrà valutare il grado di bianco del dente. Il test n° 3 valuterà invece l’eficacia del dentifricio sbiancante senza perossidi con la lampada a LED. Questa metodica somiglia molto al test n° 2 in quanto, dopo aver preso l’opportuno colore del dente, viene anche qui applicato il dentifricio sulla supericie del dente per la durata di 20 minuti ma in questo caso l’illuminazione dei denti sarà effettuata con la lampada LED. È possibile valutare anche qui il grado di bianco del dente già dopo la prima applicazione. 22 Inizio Trattamento A3 Fine Trattamento A2 2 26 A1 A1 3 21 C2 A2 4 26 D3 A3 5 44 A3 A3 6 48 D3 D4 7 20 A2 A1 8 35 A3 A2 9 24 A2 B2 10 25 A3 A2 11 29 A2 B2 _Risultati 12 27 C2 A2v 13 28 A3 A2 14 22 A2 A1 15 22 D3 A3 16 30 C2 C2 17 25 C2 C1 18 23 A3 A2 19 24 A2 A2 20 32 A2 A1 I risultati vengono riportati nelle Tabelle da 1 a 3 e mediante le Figure da 3 a 5. Lo studio sperimentale ha preso in esame 60 pazienti (20 con trattamento domiciliare, 20 con trattamento alla luce della poltrona e 20 con trattamento a lampada LED). Per valutare l’indice di miglioramento del colore rivelato all’inizio e alla ine del trattamento completo, è stato utilizzato il ΔSGU, ovvero la modiica del numero di unità della scala VITA Colore. Ogni sigla alfanumerica corrisponde a ciascun dente preso in esame, è stata cioè convertita in un industry report _ sbiancamento Pz Età Fine Trattamento B2 Pz Età 21 Inizio Trattamento B2 32 Inizio Trattamento D3 Fine Trattamento D4 1 1 2 24 C2 C1 2 22 A3 A2 3 21 A3 A3 3 28 A3 A2 4 20 5 48 A2 A1 4 20 D3 C2 A3 A3 5 46 A2 A2 6 22 A2 A2 6 34 B2 A1 7 20 C2 A2 7 21 A2 A1 8 35 C3 C3 8 22 C2 A2 9 26 A3 A3 9 27 A4 A3,5 10 23 D3 D3 10 24 B2 A1 11 25 A2 A2 11 30 D3 D2 12 20 A3 C2 12 21 A2 A2 13 28 B3 A3 13 20 C2 B2 14 23 B2 A1 14 23 B3 A3 15 22 A2 A2 15 23 A1 A1 16 21 A1 A1 16 22 A3 A2 17 38 A3 D4 17 25 D4 D2 18 25 A3 C2 18 27 B2 A1 19 24 A2 A2 19 40 A3 A2 20 22 B4 B4 20 21 A3,5 A3 Tab. 3_Risultati dei pazienti con trattamento a luce LED. Fig. 3 Fig. 4 Fig. 5 Fig. 6 valore numerico secondo i termini di conversione riportati in Tabella 1. Come si può visualizzare dalla tabella, alla tonalità migliore del dente viene indicato il punteggio massimo (16) e scalando di tonalità diminuisce anche il punteggio, arrivando alla tonalità peggiore del dente che viene indicato con il punteggio minimo (1). Per quantiicare la variazione di to- Tab. 2_Risultati dei pazienti con trattamento alla luce della poltrona. nalità di un dente è suficiente sottrarre dal valore iniziale il valore numerico inale: ad esempio, per una variazione del colore da A3 (=8) ad A2 (=12), il ΔSGU risulta essere 8-12=-4; in base al risultato ottenuto si potrà visionare di quanto è stata la variazione di tonalità (Tab. 4). Riferendosi ai valori rivelati sia all’inizio che alla ine del trattamento, si è ricavato il valore Fig. 3_Risultati dei trattamento domiciliare. Fig. 4_Risultati del trattamento alla luce della poltrona. Fig. 5_Risultati trattamento con lampada LED. Fig. 6_Risultati confronto trattamenti. cosmetic dentistry 2_2014 35 industry report _ sbiancamento Tab. 4_Tabella di conversione della scala valori. B1 16 Fig. 7 A1 15 B2 14 D2 13 A2 12 C1 11 C2 10 D4 9 A3 8 D3 7 B3 6 A3,5 B4 5 4 C3 3 A4 2 C4 1 be essere riproposto in più sedute e con una durata di tempo maggiore o accompagnato da un trattamento domiciliare. Inine, anche per quanto riguarda il trattamento domiciliare si ha avuto un riscontro più che positivo, il miglioramento in questo caso si è riscontrato a distanza di un mese, ma risulta essere comunque adeguato e apprezzato dai pazienti, in quanto il cambiamento avverrà gradualmente ma con la loro attiva partecipazione, quindi nel momento in cui il paziente nota il miglioramento si sente più motivato e soddisfatto anche di se stesso. Fig. 8 Fig. 7_Pre-trattamento lampada a LED. Fig. 8_Post-trattamento lampada a LED. Fig. 9_Pre-trattamento luce poltrona, immagine rilevata con spettrofotometro. Fig. 10_Post-trattamento luce poltrona, immagine rilevata con spettrofotometro. Fig. 11_Pre e post a confronto, immagine rilevata con spettrofotometro. Fig. 9 Fig. 10 medio di miglioramento sui tre diversi gruppi da 20 persone, sottoposti a tre diversi trattamenti. Dall’analisi statistica dei dati è stato rilevato che nel trattamento sbiancante domiciliare si ha avuto un miglioramento pari al 21%, risultato ottenuto dopo un trattamento di 30 giorni; nel trattamento sbiancante alla luce della poltrona si è riscontrato un risultato pari al 7%, risultato ottenuto dopo una seduta di 20 minuti; inine nel trattamento sbiancante alla luce LED si è riscontrato un miglioramento pari al 25%, risultato anch’esso ottenuto dopo un trattamento di 20 minuti (Fig. 6). Come si può osservare dai dati ottenuti, il trattamento con lampada LED risulta il più eficace: è possibile ottenere un miglioramento del bianco dentale di 3/4 tonalità partendo dal colore iniziale, inoltre questo risulta un valido trattamento per il paziente in quanto è immediato, già dopo la seduta di un ciclo di 20 minuti il paziente potrà vedere i risultati ottenuti ed esserne pienamente soddisfatto. Il trattamento avvenuto con luce della poltrona non ha riportato invece i risultati sperati, ciò potrebbe essere provocato dal fatto che la luce della poltrona non risulta abbastanza potente da attivare in solo 20 minuti il componente ActiluX® che si trova all’interno del prodotto sbiancante, in questo caso il trattamento per avere un riscontro positivo dovreb- _bibliograia 1. Joiner A. The bleaching of teeth: a review of the literature; Journal of Dentistry, 2006 Aug; 34 (7): 412-419. 2. Ring, M.E. Dentistry, An illustrated history. 36 cosmetic dentistry 2_2014 New York, Harry N. Abrams, Inc., 1985. 3. Joiner A., The bleaching of teeth: a review of the literature”; Journal of Dentistry, 2006 Aug. Fig. 11 _Conclusioni Al termine dello studio, è possibile concludere che il trattamento sperimentale si è dimostrato eficace. I pazienti con trattamento domiciliare e trattamento con lampada LED presentano un range di miglioramento maggiore rispetto ai pazienti con trattamento alla luce della poltrona. Dai risultati ottenuti si evince che le metodiche di sbiancamento con lampada LED e domiciliare rispettano i parametri per deinire un sistema di sbiancamento clinicamente eficace; tali parametri, stabiliti dall’ADA, prevedono un limite minimo di miglioramento (ΔSGU medio) uguale a 2. Inoltre, non sono stati riscontrati effetti collaterali quali ipersensibilità transitoria o aumento della sensibilità. Per quanto riguarda il trattamento alla luce della poltrona avendo presentato un indice di miglioramento inferiore, risulta essere al di sotto rispetto al limite posto dall’ADA, anche se può essere ritenuto un sistema valido, si consiglia la necessità di associare il trattamento domiciliare o di aumentare il numero di sedute e il tempo di somministrazione del prodotto. In ogni caso, una diagnosi scorretta e il mancato controllo della compliance del paziente possono portare non solo al mancato raggiungimento dei risultati auspicati, ma anche all’instaurarsi di spiacevoli effetti collaterali. Alla base della riuscita del singolo caso clinico, indipendentemente dal trattamento eseguito, vi è in ogni caso una corretta motivazione e istruzione del paziente per il controllo domiciliare. Si tratta in deinitiva di tecniche e prodotti sicuri, tuttavia non essendo indenni da rischi, necessitano sempre di un controllo da parte dell’igienista onde prevenire un abuso o un utilizzo improprio.