Dal tabu al codice - Università degli studi di Trieste

Dal tabu al codice
Legislazioni e Monoteismi
tra lecito e illecito
tra puro .. e impuro
L’umanità intesa come insieme coeso ,come società-si presenta come un
insieme,un gruppo , anzi tutto distinguibile, quindi ordinato .
Per arrivare a quella situazione di ordine primo strumento per la sua
costruzione , la norma . Un obbligo esplicito ,incentrato sul divieto.
Lasciamo da parte gli interrogativi sulla esistenza e costruzione di una
Primitive Law alla Henry Maine, tema che ci porterebbe troppo lontano. -Maine è il professore di diritto romano a Oxford e Cambridge che alla
metà del XIX secolo elaborò una storia dello sviluppo del concetto di
legge ,osservanza obbligata di un codice comportamentale, come un
insieme in trasformazione evolutiva legato ad un modello patriarcale
identificabile essenzialmente con lo ius romano .Il testo uscito nel 1861
esercitò un influsso notevole . Con ogni probabilità era noto a Jacob
Bachofen per la costruzione del suo Mutterrecht Diritto Materno dove si
ipotizzava - al contrario - la costruzione di un primo diritto sulla base
del naturale riconoscimento da parte della madre della sua discendenza .
E’ il legame madre figlio, unico immediatamente riconoscibile che poteva
fondare una linea di discendenza ,una linea di figli riconoscibili quindi in
grado di creare linee di discendenza tra loro interagibili .
Il Diritto materno si basa ul riconoscimento della matrilinearità
discendenza in linea materna che compare prioritaria anche in
organizzazioni simboliche diverse , anche in situazioni nelle quali il potere
è solidamente in mando maschile ,cioè del padre
Tuttavia nell’ottica di Bachofen la matrilinearità come primo modello di
ordine fonda una prima organizzazione di obblighi reciproci mettendo
fine ,in una lontana preistoria, al disordine di un mondo senza nessun
vincolo,il mondo della Sumpfkultur ,la cultura della palude .
La migliore introduzione breve ed efficace al complesso dibattito che si
innescò intorno all’opera di Bachofen si deve ancora alla introduzione di
Eva Cantarella alla traduzione italiana di una parte del testo bachofeniano
in Il Potere Femminile Milano 1970 per la prima edizione.
La posizione di Bachofen rovesciava quella di Maine, sostenitore di una
teoria del diritto patriarcale primitivo sulla base di una discendenza
patrilineare.
Maine come Bachofen propone una prima organizzazione culturale
umana basata sul riconoscimento diversificato dell’origine : il figlio di
quella madre o di quel padre riconosciuto come tale aveva un suo ruolo
richiedere in una società orientata in senso patriarcale o in senso
patriarcale .
La società basata sul riconoscimento della discendenza una prima società
in rapporto anche con una prima forma di “religione” è la società totemica
proposta da Emile Durkheim .
Nella società totemica – basata sul riconoscimento della discendenza dal
totem - il modello regolatore è il divieto.,il tabu. Le ricerche di Durkheim
intrecciavano una rete notevole di dati etnografici soprattutto presi dai
dossier australiani che lo portavano alla ricerca di una prima religione da
ricostruire con tutte le cautele del caso.1
Spesso le regole,le norme,i divieti o gli obblighi ,il ciò che si fa e non si
fa sono introdotte da un personaggio extraumano che ha agito nella
dimensione temporale del mito . Spesso è un eroe culturale o un Primo
Uomo ad insegnare come e cosa fare nel quotidiano. Spesso le regole si
presentono come modelli tradizionali di vita ai quali non si può
trasgredire anche perché non c’è un’alternativa dichiarata.
La letteratura etnografica ha fornito una vastissima rete di testimonianze
sulle regole del quotidiano che investono la vita di popolazioni legate a
modelli di organizzazione economico culturale e simbolica di tipo “
primitivo”. Un’organizzazione che si rivela tuttavia assai complessa.
Anche una semplice scorsa alla serie di esempi che Angelo Brelich sceglie
ed utilizza nella sua Introduzione alla Storia delle Religioni (1966), denso
e insuperato manuale di avvicinamento alla disciplina, può essere
illuminante .
I modelli di comportamento quotidiani sono molto spesso fondati dalle
azioni compiute dai protagonisti del mito,del racconto, che organizza la
piattaforma del simbolico di riferimento delle varie culture e sono seguiti
con capillare adesione in quanto fondano il costume ,la tradizione.
E interessante osservare come la vita quotidiana sia sempre modellata da
una normatività che si articola essenzialmente attraverso la proibizione.
1
sulla sociologia religiosa di Durkheim vedi dispense on line http:// www.lett.units.it/ichco
Usando un termine colto ed esotico possiamo dire, si articola attraverso
una serie di tabu, nel senso di divieto assoluto senza giustificazione, del
quale non è chiara l’origine ma che si rivela complessivamente utile.
Interessante in proposito il caso degli Arapesh , popolo di coltivatori di
tuberi della Nuova Guinea nordorientale reso celebre dagli studi di
Margaret Mead 2.
Osserva Brelich che la vita degli Arapesh è dominata da un tabu ,una
proibizione ,o meglio diremo da un sistema di proibizioni che investono
simmetricamente l’incesto ed il consumo di ciò che è stato prodotto in
proprio .
Come dire che è proibito tassativamente avere relazioni sessuali con la
propria madre o sorella come è proibito mangiare il maiale
allevato,l’igname coltivato,la selvaggina uccisa . La norma definita dal
tabu si rivela assai funzionale :“Il tabu ha come effetto che tutti vivano di
doni e nessuno può fare a meno della cooperazione collettiva”3.
Il discorso sul tabu è complesso
Lo stesso Brelich ne aveva fatto oggetto di un corso universitario ora
opportunamente ripubblicato. Qui è presa in esame una società
“primitiva” diversamente complessa, si direbbe non certo elementare
perché ogni tipo di società è sempre “complessa”. Si tratta della società
dei Boscimani del deserto di Kalahari in Sud Africa, che almeno sino
alla metà del XX secolo vivevano praticamente di caccia e raccolta.
Il sistema dei tabu riguarda in particolare la divisione del corpo
dell’animale ucciso che è anche, data la tipologia economica del gruppo,il
fondamento della dieta .
I singoli pezzi del corpo diviso sono distribuiti secondo un criterio di
riconoscimento dei ruoli -che -è giusto osservare - non è un ossequio ad
un rigido ordinamento gerarchico. Un sistema di tabu fa si che un
determinato pezzo sia assegnato all’uccisore ,un altro al capo del
gruppo,un altro alla moglie dell’uccisore che deve dividere quella carne
con altre donne del gruppo e così via 4.
In una situazione storicamente “incomparabile “ ,nella città greca la polis
arcaica e classica, modello eccellente di innovazione del criterio di
Mead M. The Mauntain Arapesh 2 vol. New York 1938-40 …..
Brelich 1966 111 ( Brelich A Introduzione alla Storia delle Religioni Roma 1966). Una
serie articolata di miti ,racconti fonda i perché del divieto di consumo della produzione propria ,ad
esempio del maiale allevato , ma anche del perché le donne mestruate e partorienti, quindi
sanguinanti, devono essere segregate ,e del perché le ragazze, ma anche i ragazzi, devono passare
attraverso una serie di riti che sanciscono l’uscita dalla pubertà e l’entrata nel mondo adulto .
4
Brelich 2007 ( Tabu M i ti e Società , C.Nieri cur. . Bari 2007 )
2
3
divisione dello spazio, sperimentato nel mediterraneo di VII-V a.C., la
spartizione della carne dell’animale sacrificato secondo la procedura
rituale della thysia ,il sacrificio cruento,che regola i modi della
comunicazione tra entità assolutamente divise ( uomini e potenze
extraumane ) risponde ad una logica di distribuzione che riconosce un
rango “inevitabilmente” necessario5. In ogni caso la logica boscimana
rimane “positivamente” diversa.
Il sistema dei tabu non rappresenta certo un sistema legislativo ma ogni
sistema legislativo non può fare a meno del tabu come proibizione in sé
per organizzarsi.
I primi codici, i primi enunciati sistematici di norme riguardanti in modo
capillare il comportamento dei membri del gruppo sociale che vengono
informati delle sanzioni punitive alle quali vanno incontro , sono i primi
codici legislativi mesopotamici.
Possediamo codici , modelli formalizzati di comportamento emessi da
destinatario che si pone in una posizione di autorità assoluta ,investito di
autorità regale con tutto il peso che il concetto della regalità concerne. A
partire almeno dal II millennio a.C. il famoso Codice di Hammurabi ( 1880
a.C.) ci propone una capillare rete di interventi regolatori in svariati
aspetti della vita quotidiana con sanzioni precise nel caso di riconosciuti
reati nell’ambito dei rapporti interpersonali con particolare riguardo ai
rapporti uomo-donna come l’adulterio (punito con l’annegamento ).
Sanzionato nella legislazione babilonese l’incesto nelle sue varie forme
ma anche lo stupro.
Rara ma non assente la legislazione sull’infanticidio e l’aborto .
In ogni caso è da tener presente che la legislazione mesopotamica nel suo
insieme è garantita dall’autorità della fonte emanatrice, qui certamente
rappresentata dalla regalità come potere assoluto. In ogni caso sempre
rigorosamente umana anche se sullo sfondo c’è il richiamo alla
“divinizzazione” dell’ autorità regale stessa , l’istituto della “regalità
sacra” molto studiato nella tra la fine del XIX e XX secolo a cominciare
dal classico enciclopedico studio di Sir James Frazer, Il Ramo d’oro.
La raccolta classica è in G.R. Driver- J.C. Miles ,The Babylonian Laws
2vol Oxford 1956 . Per quanto riguarda lo statuto delle donne,in
Detienne –Vernant La cucina del sacrificio . (tr.it.1979) è il testo di referenza ma vedi anche le
osservazioni in Chirassi Colombo 1994 La Religione in Grecia (1983) 1994
5
particolare il controllo del loro comportamento nei vari sistemi giudiziari
dell’oriente antico vedi S. Lafont ,Femmes ,droits et justice dans
l’antiquité orientale, Friburgo 1999. Vedi anche Martha Roth, Law
collections from Mesopotamia and Asia Minor, Atlanta, 1995.
I paralleli con i sistemi sanzionari che ritroviamo nella Torah ebraica,nelle
sue varie stratificazioni, sono stati segnalati ma le diversità di sistema sono
fondamentali .La Legge ,il Nomos ,la Torah degli ebrei è profondamente
diversa dai codici regali sumerobabilonesi e assiri o dalle collezioni delle
leggi ittite dell’età del bronzo..
Cosa è una legge ?
Prendiamo qualche definizione da un manuale specializzato,ad esempio
dallo Handbuch religionswissenschaftlicher Grundbegriffe,II 19,Berlin
De Gruyter,1997 )
Legge –Gesetz- significa una regola astratta e costringente di
comportamento e deriva dall’area del Diritto. La voce del manuale
prosegue chiamando in causa le cosiddette leggi delle scienze naturali ,le
“leggi di natura,”che sono irrefutabili, come la legge di gravità. Esistono
anche le leggi della grammatica che organizzano la comunicazione
linguistica ed anche le leggi dell’arte almeno quel tipo d’arte che si
riporta alle leggi dell’armonia e della prospettiva.
Quando parliamo di leggi in rapporto alla regolamentazione della società
umana -leggi e non più sistemi di organizzazione dei rapporti attraverso la
rete delle proibizioni- entra in circuito una complessa dicotomia Quella
dicotomia già bene individuata dal pensiero greco tra physis e
mos,immutabilità data del “naturale “ e mutabilità costruita dal divenire
della storia che è continua costruzione che coinvolge inevitabilmente il
nomos. La norma è sempre relativa . Ma può divenire assoluta se la sua
fonte è riconosciuta assoluta
Possono esistere leggi nel campo etico e sociale altrettanto inevitabili della
legge di gravità?
Aristotele nella Retorica (373 b) parla di una ingiustizia e di una
giustizia delle quali tutti gli uomini hanno come una “divinazione” il cui
sentimento è naturale e comune ….una legge non di oggi né di ieri ma
eterna della quale nessuno conosce l’origine …
Cicerone nel De Legibus la interpreterà come la Recta Ratio la retta
ragione .
La ragione giusta dovrebbe essere il modello di giustizia . Ma cosa è la
ratio ?
Le codificazioni rivelate dei monoteismi almeno nel caso dei due
monoteismi perfetti ebraismo e islam risolvono il problema proponendo
l’assoluta immutabilità di una Legge che enunciata attraverso le parole
logoi , debarim del Dio Assoluto e Uno. Quindi di per sé immutabili.
La prima legge rivelata è rivelata dal dio del primo monoteismo
l’Elohim Yhwe ed è iscritta nel Pentateuco ,il Nomos ,Legge ,Torah ,i
primi cinque libri del testo edito in greco ad Alessandria d’Egitto nel III
secolo a.C.la Bibbia.
Primo monoteismo e Prima Legge
Il modello simbolico sul quale poggia totalmente il primo monoteismo,
quello ebraico, si regge su due punti fondamentali:
1) riconoscimento dell’esistenza di un’Unica causa causante e
responsabile del cosmo e dell’umanità, YHWE, Elohim, Dio unico
solo creatore ,legislatore
2) osservanza senza trasgressione delle Leggi rivelate da questo Dio che
detta direttamente le norme generali e quotidiane che devono
regolare la vita di ognuno regole date tuttavia in particolare ad un
popolo , il popolo del patto ,diatheke ,il popolo delle tribu di Israele
.L’insieme delle norme costituisce la Legge , Torah , Nomos.
Si tratta della prima redazione scritta che rende nel concreto pubblica una
rielaborazione “forte” dell’insieme simbolico ebraico organizzato in modo
da fornire una forte carta identitario per un popolo che voleva così
ristrutturarsi .
La data storica per questa rielaborazione si pone nel periodo che segue il
“ritorno” degli Ebrei. Ricordiamo che un gruppo importante di ebrei fu
deportato a Babibilonia da Nabucodonosor che aveva invaso la Palestina e
distrutto il famoso Primo tempio, il Tempio di Salomone, nel 583 a C
Liberati dai re di Persia Ciro e Dario gli Ebrei ritornarono nel 532 e
rifondarono o meglio fondarono la loro identità di popolo.Ciro è salutato
nel libro del profeta Esdra come il Messia salvatore ! L’incontro con la
cultura ,la religione persiana-i Persiani conquistano la Babilonia di
Nabucodonosor – è molto importante perché da quell’ incontro escono
utili suggerimenti per l’organizzazione di un simbolico nuovo incentrato
sulla monarchia assoluta non di un re ,ma di Dio, Yhwe : il monoteismo
come regalità di Dio
Yhwe “regna” su un popolo e a quel popolo garantisce anzi tutto
l’identità di “popolo” . E’ molto importante che quella identità è anzitutto
un’identità “legale “.
Lo statuto speciale del popolo nuovo di Israele è ribadito attraverso le sue
Leggi, i precetti che garantiscono a quel popolo la “purezza”,cioè la
separatezza dagli altri popoli ,i modi attraverso i quali essere
immediatamente identificabili . Il concetto di identità risulta dunque
cruciale . E il tema dell’identità ,nonostante i molti interventi
dell’antropologia contemporanea,rimane aperto.
La “” purezza” è ottenuta attraverso l’osservanza di scrupolose regole che
organizzano il regime di vita quotidiano e sono elencate minuziosamente
in particolare in due testi nel Levitico e nel Deuteronomio.
Quelle regole sono dettate da un essere extraumano di assoluta potenza ,il
Dio unico creatore dell’universo e dell’umanità che si propone rispetto il
creato anzi tutto come Legislatore .
Strumento della rivelazione la “ parola “ trasmessa al suo portavoce
prescelto,nel caso Mosè ,che la trasmetterà al popolo.
Il problema dell’accettazione di una parola rivelata che si fa Legge e si
presenta ad un certo momento come centrale rappresenta una novità
nella storia del Mediterraneo antico .
Nell’ambito dei sistemi politeistici ,ad esempio in quello greco, la
comunicazione per rivelazione riguarda casi singoli e situazioni particolari.
Riguarda ad esempio un grande centro dove si pratica la divinazione ,
sistema di interrogazione per conoscere il futuro , che i sistemi
monoteistici ,ebraismo ,cristianesimo e islam ,rifiutano.
Si tratta nel caso di Delfi ma non solo di un servizio polivalente come
sistema di risposta alle esigenze delle più svariate richieste di città e
singoli .Oltre Delfi altri santuari correlati dell’Asia Minore come Klaros
Didyma si propongono come centri dove è il dio Apollo ad assicurare la
comunicazione umano-divino secondo la volontà del padre ,Zeus
Nella sistemazione del politeismo greco Zeus affida ad Apollo tutto
l’importantissimo settore della mantica , la divniazione ,la possibilità di
interrogare gli dei o interpretare i loro segni per decidere le proprie azioni
Nel famoso santuario di Delfi Apollo si serve come portavoce di una
figura sacerdotale femminile, la Pythia, che gli offre con il suo sistema
umano di fonazione la possibilità di trasformare l’ineffabile linguaggio
divino in forma linguistica umana. Da Delfi il dio Apollo da consigli
attraverso il linguaggio oracolare , ambiguo,che richiede l’acribia
dell’interprete per indirizzare scelte di singoli interroganti o di città per
singoli problemi . In ogni caso –eccezion fatta per la problematica
costituzione di una città Sparta per la quale si dice che la Pythia dettò al
legislatore Licurgo la “buona costituzione “- il mondo delle città conosce
solo legislatori umani
Il Dio monoteistico si esprime attraverso la Legge che organizza in modo
esemplare un mondo nel quale ci si deve muovere rispettando –senza porsi
domande – una rigida divisione enunciata tra cose , animali, atti,
situazioni, definite pure –lecite- fruibili e impure ,illecite non fruibili.
Testo chiave in particolare sul quale da leggere l’interessante commento
antropologico di M.Douglas ,Purity and Danger (1966) (molte traduzioni
italiane ) .
Nel Levitico il problema del “puro” e dell’”impuro “ diventa centrale
come criterio fondante un sistema legislativo.
Il “puro” è ciò che risulta lecito –quindi inseribile nella logica del
consumo- anzitutto come risultato di una selezione.
La selezione si avvia,si concretizza in base ad una identificazione del
diverso che si individua in cià che deve essere separato. Ad esempio la
crusca dal grano puro, una setacciatura esclude tutto ciò che non rientra in
determinati parametri.
In quanto messo da parte ,separato ,al di fuori della fruizione comune può
nella sfera del sacro il sacer ,il sacrum ,che appunto indica ciò che è
messo da parte 6.
In ogni caso puro ed impuro non rispondono a situazioni obbiettive in sé
ma sono modelli selettivi che rispondono a criteri precisi apparentemente
almeno incomprensibili.
. vedi per bibliografia
http://www.lett.units/ichco
ed altro le schede sul sacro in web Religione Religioni
ma vedi anche Henninger J Pureté et impureté in Supplementum au
Dictionnaire de la Bible , IX Paris 1975
6
Come appunto i famosi tabu del Levitico sui quali si è accumulata una
vasta bibliografia.
Il capitolo X si può considerare un significativo antecedente. I figli
adolescenti di ron sono divorati dalla fiamma che si sprigiona dall’altare
del signore dove hanno compiuto un sacrificio errato
Dal capitolo XI iniziano le regole che dividano gli animali: quadrupedi
pesci e uccelli insetti ..in puri ,commestibili ,e impuri esclusi
dall’alimentazione .
La lettura diretta del testo rende con immediatezza le modalità attraverso
le quali si esplicita il comando .
Il signore disse a Mosè e ad Aronne: Riferite agli Israeliti : questi sono
gli animali che potrete mangiare tra tutte le bestie che sono sulla terra
:Potrete mangiare di ogni quadrupede che ha l’unghia bipartita ,divisa da
una fessura , e rumina. Ma fra gli animali che hanno l’unghia divisa non
mangerete i seguenti: il cammello perché rumina e non a l’unghia divisa
lo considererete immondo … il porco perché ha l’unghia bipartita da una
fessura ma non rumina lo considererete immondo 7…
Si enunciano le regole per la macellazione che praticata “ritualmente”
deve dissanguare completamente l’animale abbattuto e renderlo così puro,
pronto per la consumazione carnea che il regime del monoteismo ebraico
accetta .
La regola del divieto nel rispetto dell’impurità si riflette anche
sull’articolazione dei rapporti tra i membri della comunità
Fondamentale a questo punto l’impurità della donna mestruata e
partoriente che sottolinea così quella secondarietà del femminile già
incluso nell’ombra negativa della “prima donna” ,Eva ,responsabile
dichiarata del “peccato.la disobbedienza .che esclude l’umanità dalla
condizione della vita nell’Eden ,il giardino primordiale.
Il tabu del mestruo e del parto esclude comunque da una partecipazione
continua alla vita sociale attiva tutte le donne 8.
Il posto del porco nell’uso sacrificale ed alimentare è di notevole interesse antropologico e
storico religioso.
8
Sul tema dell’impurità da mestruo vedi tesi in storia delle Religioni di Nermeen Hamza,Sangue
Impuro in http://www.lett.units/ichco
7
Tuttavia anche i maschi che si trovino in uno stato di imperfezione per
particolari malattie non possono partecipare alle attività del gruppo
Molto interessanti sono anche le varie norme che regolano i rapporti tra le
persone nelle quali troviamo il riflesso delle più antiche legislazioni
mesopotamiche . Normative che comportano la messa in operatività di
pene molto severe per la violazione di tabu concernenti rapporti sessuali
tra persone legate da parentela anche non di sangue , ma anche l’
omosessualità e l’adulterio.
Quest’ultimo ritenuto particolarmente grave inteso come irruzione di un
uomo nella sfera di un altro uomo con la complicità della donna .
Severissime le pene per i trasgressori . Comportano la flagellazione e la
messa a morte in vari modi .Esplicitamente si nomina la lapidazione
nel caso di adulterio in Deuteronomio XXII, 22:
“Quando un uomo verrà colto in fallo con una donna maritata tutti e due
dovranno morire, l’uomo che ha peccato e la donna, così toglierai il male
da Israele”.In XXII, 24 si precisa :“Condurrete tutti e due alla porta della
città e li lapiderete così che muoiano”
Un excursus sul Levitico ,il testo chiave potrà essere illuminante 9
L’importanza di osservare le Leggi è così riassunta in Levitico (.XX 7-8)
Tu santificherai te stesso e sarai santo perché io Yhwe sono il tuo dio - Tu
dovrai osservare le mie leggi ed eseguirle .Io Yhwe ti santifico
Oltre alle leggi alimentari una serie di precetti regola direttamente il
rapporto con il corpo che deve essere mantenuto sempre in stato di salute ,
vedi il capitolo XIII sui segni della lebbra ed altre malattie della pelle .
In particolare il rapporto con il corpo sessuato è fortemente segnato dal
discrimine puro e impuro .
Nel capitolo XV sono esaminate le impurità dell’uomo e della donna.
L’uomo può essere occasionalmente impuro nel caso di qualche
secrezione,emissione di liquido corporeo ma la donna è periodicamente
impura per il mestruo per sette giorni durante i quali non può essere
avvicinata. Lo stesso per la partoriente
Un’ottima introduzione con bibliografia in La Bible d’Alexandrie
cur. Paris
1988
9
Le Lévitique P.Harl D.Pralon
Nel capitolo XVI è descritta l’importante cerimonia dell’espiazione Yom
Kippur nella quale un capro (espiatorio ) sarà liberato nel deserto per
portarsi dietro i peccati di Israele
Nel capitolo XVII si enuncia il divieto di mangiare sangue –obbligo del
dissanguamento dell’animale commestibile
Nel capitolo XVIII sono enunciate le leggi di rispetto dei divieti di
rapporti sessuali con parenti di sangue o acquisiti .Vietato il rapporto con
la cognata o con la figlia della moglie .
Nel capitolo XVIII ,22 è vietata l’omosessualità
Nel capitolo XX sono esplicitate le pene per i trasgressori delle regole
“contro la famiglia “, molto pesanti, quasi sempre segnate dalla messa a
morte.
L’adulterio è punito con la morte di entrambi
nel Deuteronomio si specifica che la pena è la lapidazione
Puniti con la morte :
.anche il rapporto con la matrigna
..con la nuora
l’incesto con la figlia e la madre
il rapporto omosessuale
il rapporto bestiale
il rapporto con la mestruata
L’ enunciato dei divieti è seguito dalla precisazione delle sanzioni che non
sono affidate all’intervento divino, ma comportano un’esecuzione penale
diretta.
Una condanna a morte per lapidazione è prevista anche per colui o colei
che eserciti la necromanzia la divinazione con ricorso all’evocazione dei
morti
Il tutto rientra nella sanzione del ricorso ai “poteri rituali” , al lato “oscuro
“ della “magia “ c
XXIV
chi bestemmia il signore sarà messo morte per lapidazione
chi uccide dovrà essere ucciso
chi procura una lesione dovrà subire la stessa lesione
XXVI
Il divieto delle immagini
Non vi farete idoli né vi erigerete immagini scolpite
Ripetizione dell’obbligo dell’osservanza del sabato
Il capitolo si conclude con l’elenco delle maledizioni .
La lettura diretta del testo anche in una qualsiasi traduzione italiana vedi La
Bibbia di Gerusalemme è comunque necessaria per rendersi conto della
complessità
Note storiche
Un breve profilo storico della formazione dell’identità ebraica va incontro a
moltissime difficoltà che nascono dalla difficoltà di collocazione cronologica dei testi
a disposizione e dall’incrocio delle valutazioni di parte del senso dei testi stessi che
vengono proposti spesso in ambienti ortodossi con criteri di assolutezza.
Per quanto riguarda la storia del popolo di Israele, nella costruzione della sua
comparsa nella storia in quanto tale, l’interpretazione “tradizionale” propone uno
schema di questo tipo.
Dopo la grande prestoria raccontata nei primi 12 Capitoli del Genesis ( il primo libro
della Bibbia) dalla creazione del mondo al diluvio, alla nuova generazione umana che
si ricompone attraverso i figli di Noè c’è l’intervento di Dio che fa muovere Abraham
da una misteriosa città dei Caldei verso la terra promessa,la terra di Canaan
La cronologia, ipotizzata ma non comprovabile prevede:
1900 1500 a.C. il tempo dei patriarchi con le figure di Abramo, Isacco suo figlio,
Giacobbe
1500-1300
Giuseppe,il soggiorno in Egitto, Mosè e l’Esodo dall’Egitto e il
ritorno
1200
la fissazione nella terra di Canaan .Il periodo dei Giudici
1000 -900
fondazione della monarchia, istituto tardo per il popolo di Istraele
se si considera che la regalità è istituto ampiamente attestato già nel III millennio in
Egitto ed in Mesopotamia.
In ogni caso la monarchia rimane una istituzione “critica” per Israele, che
sostanzialmente riconoscerà solamente la teocrazia, cioè la monarchia di Dio. Tutti i
primi re di Israele, Saul, David e Salomone, sono comunque presentati in modo
emblematico come “imperfetti”.
1- inizia l’attività dei profeti i nebiim , i portavoce di Dio, che comunicano la volontà
del Signore che vuole la totale affermazione del monoteismo. Sono i fautori di
quello che è stato definito da Morton Smith “God alone movement”, il
movimento per Dio solo ,Yhwe solo. Tra i profeti Amos,Osea,Isaia i cui testi
tuttavia costituiscono di per sé problemi irrisolti
720 ......................invasione assira
630-600
una prima riforma monoteista è avviata dal re Josiah
597
Nebucadnezzar ( Nabucodonosor) re di Babilonia conquista
Gerusalemme
587
Distruzione del primo tempio di Gerusalemme fatto costruire da
David e Salomone
deportazione degli Ebrei a Babilonia
Ciro re di Persia conquista Babilonia, viene salutato nel libro di
Esdra come messia e salvatore.
Il successore di Ciro Dario fa ritornare gli Ebrei in patria
avvia la ricostruzione del II Tempio, permette così
,
la riorganizzazione dei modelli teologici e cultuali, che
fondano il giudaismo storico come
primo monoteismo
450 ca.
è il momento centrale della stesura finale dei codici
comportamentali, la fondazione dell’ortoprassi come
insieme di regole “santificanti”,che fanno del popolo
di Israele un popolo diverso, separato, santo,
qds. Centrali i testi del Levitico e del Deuteronomio
333
conquista della Pale
stina da parte di Alessandro Magno
332 ...
fondazione di Alessandria in Egitto come città nuova cosmopolita
interetnica e interreligiosa con una forte presenza ebraica ben
attiva sin dagli inizi per una diaspora di scelta.
312
dominio dei Tolomei che diventano i faraoni greci dell’Egitto
250 (?)
I edizione del testo della Bibbia , in greco. Si tratta della
fondamentale edizione
-traduzione detta dei Settanta, che ci presenta il primo testo di
quello che viene comunemente definito Antico Testamento
200 ..
conquista della Palestina da parte di Antioco III .Inizio della
grecizzazione forzata della Palestina con la profanazione delle
regole liturgiche nel Tempio.
167 a.C.
rivolta degli Ebrei ortodossi contro i “modernisti” ellenizzanti .
Costituzione del partito dei “pii” a difesa dei valori identificanti
delle regole di santità. La lotta dei figli di Mattatia, i Maccabei
II secolo a.C.
costruzione della letteratura pseudoepigrafa e apocalittica,
quest’ultima in quanto “rivelazione “ di una storia universale del
mondo tutta compresa in un enunciato che rende quella storia
presente sino alla fine, cioè sino al momento di un giudizio finale
che propone anche la realizzazione in terra di un tempo
messianico di totale giustizia prima di passare ad un ordine
totalmente diverso. ( vedi il messaggio dell’Apocalissi cristia
na di Giovanni molto più tardi )
Prima costituzione degli Oracoli sibillini, in particolare del libro III.
Si tratta di scritti in esametri greci che riportano le profezie di una
Sibilla ebrea che si proclama nuora di Noè, conosce la storia globale
del mondo, passato presente e futuro, e diffonde nel mediterraneo
l’immagine di un dio creatore monarca, interpretato anche cme Zeus,
ma in realtà riflesso di Elohim – Yahwè.
I a. C.
proliferazione di movimenti, “sette”, all’interno del monoteismo
giudaico: Esseni comunità di Qumran, Farisei e Sadducei.
Di particolare importanza la comunità di Qumran, chiusa su regole
severe che enfatizzano le leggi di purità vincolano la comunità
ristretta della quale ci sono giunti molti documenti
illuminanti i contrasti ideologici e teologici nella Palestina dell’epoca
immediatamente precedente la predicazione di Cristo
63 a.C.
conquista romana della Palestina ad opera di Pompeo
4 a. C
?.......
nascita di Gesù Cristo
70 d.C
distruzione del tempio di Gerusalemme ad opera delle truppe di Tito
rivolte antiromane
121 d.C.
distruzione della città di Gerusalemme, voluta dall’imperatore
Adriano.
Costruzione della colonia romana di Aelia Capitolina
IV-VII d.C.
la Gerusalemme cristiana
638 d.C.
conquista araba di Gerusalmme ed inizio della grande espansione
dell’Islam dispersione degli Ebrei in Asia ed in Europa
Con la distruzione di Gerusalemme e la sua ricostituzione come colonia romana
finisce la identità “statale” ebraica e inizia l’attività delle scuole rabbiniche che
propongono la rivisitazione della Torah attraverso un commento minuzioso delle
prescrizioni che confluiscono nella Mishnà (commento della legge orale ) diviso in
sei sezioni dette sederim. tra queste una è dedicata alle donne con approfondimenti
delle leggi matrimoniali ed un’ altra dedicata alle cose pure (tohorot)
strumenti,utensili, tende ecc.
Il Talmud diviso in Palestinese e Babilonese comprende essenzialmente i commenti
diretti ai testi. Soprattutto nei trattati della halakà il Talmud ha dato le basi per
l’osservanza delle regole consuetudinarie che hanno ritma
to l’identità del gruppo ebraico.
Allo stesso periodo ,inizio della vera diaspora ,si deve assegnare anche l’inizio di una
redazione della Bibbia in ebraico e la compilazione del Canone che si stacca dalla
redazione greca dei Settanta escludendo alcuni testi come l’Ecclesiastico o Siracide,
Baruch ,Tobia,Giuditta ,1-2 Maccabei, Sapienza.
Dopo la conquista araba le comunità ebraiche si diffondono in Medio oriente ( Iraq
califfato di Bagdad) e in Spagna ma anche in Europa orientale dove almeno dal IX
secolo d.C. si rintracciano le prime testimonianze di formazione di quella che
possiamo definire una lingua ebraica europea, lo yiddish ,misto di ebraico e antico
tedesco con forti infiltrazioni slave.
Gli ebrei spagnoli , i sefarditi, hanno dato vita ad una importante ed innovativa
cultura ebraica medievale in rapporto e concorrenza con la cultura contemporanea
islamica .
Il rappresentante emblematico è Maimonide ( 1138-1204).E’ autore di un trattato La
“Guida dei perplessi” nel quale si propone di spiegare su basi razionali,aristoteliche,
la logica della rivelazione ebraica comprendendo i temi scottanti della profezia,
dell’attesa messianica e del giudizio come preludio alla fine dei tempi .
to l’identità del gruppo ebraico.
Allo stesso periodo ,inizio della vera diaspora ,si deve assegnare anche l’inizio di una
redazione della Bibbia in ebraico e la compilazione del Canone che si stacca dalla
redazione greca dei Settanta escludendo alcuni testi come l’Ecclesiastico o Siracide,
Baruch ,Tobia,Giuditta ,1-2 Maccabei, Sapienza.
Gli ebrei spagnoli , i sefarditi, hanno dato vita ad una importante ed innovativa
cultura ebraica medievale in rapporto e concorrenza con la cultura contemporanea
islamica .
to l’identità del gruppo ebraico.
Allo stesso periodo ,inizio della vera diaspora ,si deve assegnare anche l’inizio di una
redazione della Bibbia in ebraico e la compilazione del Canone che si stacca dalla
redazione greca dei Settanta escludendo alcuni testi come l’Ecclesiastico o Siracide,
Baruch ,Tobia,Giuditta ,1-2 Maccabei, Sapienza.
Dopo la conquista araba le comunità ebraiche si diffondono in Medio oriente ( Iraq
califfato di Bagdad) e in Spagna ma anche in Europa orientale dove almeno dal IX
secolo d.C. si rintracciano le prime testimonianze di formazione di quella che
possiamo definire una lingua ebraica europea, lo yiddish ,misto di ebraico e antico
tedesco con forti infiltrazioni slave.
Gli ebrei spagnoli , i sefarditi, hanno dato vita ad una importante ed innovativa
cultura ebraica medievale in rapporto e concorrenza con la cultura contemporanea
islamica .
Il rappresentante emblematico è Maimonide ( 1138-1204).E’ autore di un trattato La
“Guida dei perplessi” nel quale si propone di spiegare su basi razionali,aristoteliche,
la logica della rivelazione ebraica comprendendo i temi scottanti della profezia,
dell’attesa messianica e del giudizio come preludio alla fine dei tempi .
to l’identità del gruppo ebraico.
Allo stesso periodo ,inizio della vera diaspora ,si deve assegnare anche l’inizio di una
redazione della Bibbia in ebraico e la compilazione del Canone che si stacca dalla
redazione greca dei Settanta escludendo alcuni testi come l’Ecclesiastico o Siracide,
Baruch ,Tobia,Giuditta ,1-2 Maccabei, Sapienza.
Dopo la conquista araba le comunità ebraiche si diffondono in Medio oriente ( Iraq
califfato di Bagdad) e in Spagna ma anche in Europa orientale dove almeno dal IX
secolo d.C. si rintracciano le prime testimonianze di formazione di quella che
possiamo definire una lingua ebraica europea, lo yiddish ,misto di ebraico e antico
tedesco con forti infiltrazioni slave.
Gli ebrei spagnoli , i sefarditi, hanno dato vita ad una importante ed innovativa
cultura ebraica medievale in rapporto e concorrenza con la cultura contemporanea
islamica.
Rimane fissa però la immutabilità della prima rivelazione ,della Toràh per la cui
osservanza viene elaborato il manuale più strettamente giuridico Sefer ha mizwot
( Libro dei precetti).
L’espulsione degli ebrei dalla Spagna nel 1492 dopo la caduta dell’ultimo regno
arabo musulmano di Granada ad opera dei sovrani cristiani cattolici ha portato ad
una ulteriore dispersione delle comunità ebraiche in varie parti di Europa a
cominciare dall’Italia ma anche nelle zone di influenza dell’Impero Ottomano.
E la storia della diaspora ebraica costituisce un capitolo estremamente interessante
non solo nella storia dell’Europa, e del Vicino e Medio oriente,
In svariati modi l’osservanza dei precetti ,alimentari,festivi,e di purità costituì
ovunque la base per l’autoriconoscimento ed il riconoscimento delle comunità
ebraiche.
E rimane ancora oggi la base comportamentale degli ebrei ortodossi.
Ancora oggi per il popolo del patto con Dio,la speciale condotta etica come
osservanza dei precetti in generale si costituisce come garanzia infrangibile di
identità e rimane riassunta in vari luoghi considerati essenziali del PentateucoAlcune regole rituali come il sigillo della circoncisione riservato ai maschi ebrei sono
già nel Genesi.
Tuttavia le regole fondamentali sono date nell’Esodo ,il testo che racconta il grande
ritorno degli Ebrei dall’Egitto alla terra promessa sotto la guida di Mosè e soprattutto
nel Levitico e nel Deuteronomio che fissano lo statuto speciale degli Ebrei in quanto
popolo del patto
Nell’ Esodo le Tavole della legge sono date direttamente da dio a Mosé sul Sinai e
contengono il famoso Decalogo ,le Regole valide per tutti.
Nel Levitico e nel Deuteronomio le precisazioni molto dettagliate e definiscono lo
stato di purità o impurità che codifica la situazione dinanzi a Dio.
L’ultima Legge
La Legge di Allah
L’islam ,la via perfetta della dedizione a Dio,si colloca cronologicamente e
ideologicamente come sigillo dell’affermazione del Dio Monoteista .
L’Islam è essenzialmente una Legislazione intesa come Legislazione
perfetta . Perfetto infatti in quanto ultim è il messaggio che Dio ,Allah
rivela al suo ultimo Profeta Mohamed .
L’obbedienza a quel messaggio crea non un popolo eletto ma una
comunità perfetta dei credenti e degli ubbidienti che può estendersi a
comprendere tutta l’umanità .
Si tratta di una comunità ,l’umma ,che può estendersi a tutta l’umanità La
comunità si costruisce attraverso l’obbedienza di una serie di regole
,divieti ,dettati dallo stesso Dio,il dio di Abramo e di Mosè ma anche di
Mohammed l’ultimo profeta prima della fine del mondo.Secondo le date
ufficiali nato nel 570 circa nella città della Mecca muore nel 632 in
Medina,dove era emigrato nel 622 data dell’Egira ,inizio dell’era
mussulmana.
La rivelazione di Muhammed è essenzialmente una legge ,shari ‘ia
La shari ‘ia ,”legge rivelata “ è costituita dai precetti che Allah ha
rivelato scritti da sempre in quel Libro eterno scritto da sempre che è
appunto il Corano.
La Legge scritta nel Corano costituisce dunque per la realtà islamica una
specie di permanente interfaccia tra la situazione immobile, atemporale
alla quale appartiene Dio e la dinamica della storia che non può tuttavia
contraddire la piattaforma di base della Legge stessa.
Emanata da Dio la Legge è considerata di per sé divina .Da ciò la
riconosciuta importanza data alle scuole legali dedite alla interpretazione
del rapporto tra i due livelli umano /divino ed il fatto che il diritto ,il fiq
non può mai costituirsi su un piano completamente svincolato dalla Legge
rivelata . Ne consegue che per l’Islam risulta impossibile o almeno assai
difficile la costituzione di un ordinamento autonomo,una legislazione solo
civile che non vada contro la rivelazione.
Per l’ortodossia le varie costituzioni degli stati non possono che essere le
diverse espressioni della sostanziale permanenza della Legge data.
Si delinea così la struttura dell’islam come una ortoprassi, giusto
comportamento, che ritma le singole esistenze nel quotidiano secondo la
volontà di Dio.
In questo stretto ,quotidiano,totale rapporto con Dio l’islam ortodosso è
molto vicino all’ebraismo .
Nell’ebraismo come nell’islam l’ortoprassi è centrale .
La situazione + diversa rispetto quanto richiesto nel cristianesimo che su
questo punto si pone in una situazione diversa per il comportamento
volutamente “rivoluzionario” del Cristo che in qualche modo mette da
parte l’antica legge per proporre la sua .nuova legge , la” nuova
fondazione” che vanifica anzi tutto i precetti di “purità” dell’ali
mentazione e del corpo .
L’ortoprassi come osservanza dei limiti del puro e dell’impuro permane
come obbligo invece di ciascun mussulmano . Con l’ebraismo l’islam
condivide regole precise regole di purità che investono i codici alimentari,
i comportamenti riguardo il corpo ed i rapporti di genere
maschile/femminile sottolineando l’impurità circostanziale del corpo
femminile. .
Tuttavia il Corano semplifica molto rispetto i codici del Levitico e del
Deuteronomio .
Il fedele islamico deve rispettare solo alcune regole di purità alimentare
come il divieto della carne di maiale ,del vino e degli alcolici e
l’obbligo,analogo a quello ebraico,di mangiare solo carne dissanguata.
Ricompare il tabu che riguardano la donna mestruata e la partoriente
considerate impure e contaminanti tanto che in alcuni paesi islamici,come
la Nigeria e la repubblica del Niger,andando ben oltre il testo coranico, è
vietato alle donne entrare nel luogo di riunione e preghiera che è la
moschea.
La meticolosità delle regole che scandiscono la quotidianità con l’obbligo
delle cinque preghiere e delle abluzioni nei casi di impurità maggiori o
minori divengono parte fissa di una precettistica fissata nelle raccolte di
hadith divenute parte integrante di un controllo sul comportamento
esteriore ,dal vestire, modo di mostrare limitato del corpo valevole per le
donne ma anche per gli uomini ,al comportamento in pubblico ,alla
distribuzione degli spazi ecc.Pierre Bourdieu ha ben studiato tutto questo
soprattutto per quanto riguarda la distribuzione dei ruoli tra maschile e
femminile per la società cabila del nordafrica ( Il dominio maschile
1998 ) . Mohammed H Benkheira ha riesaminato la precettistica coranica
che obbliga i rigorosi comportamenti quotidiani dei credenti in un testo
importante L’amour de la Loi . Essai sur la normativité en Islam (Paris
1996) Dove si mette in evidenza tra l’altro la sottile rete giuridico
amministrativa che sorregge gli interventi in materia di regolamentazione
della sessualità di uno dei padri del fondamentalismo islamico del XX
secolo ,il pakistano A. Mawdudi i cui libri circolano tradotti nelle
principali lingue europee.
L’efficacia ineludibile della normativa nasce dal riconoscimento della
fonte della legalità stessa nella immutabile volontà legislativa del Dio
Legislatore . Volontà che può essere oggetto di riflessione ma non può
essere affiancata da un'altra legislazione pena l’uscita nella negazione
stessa dell’opera divina.
Il problema dell’islam come monoteismo globale politico si radica nella
semplicità stessa della sua enunciazione. Il Corano è il testo
perfetto,prescritto, esistente da sempre nel progetto di Dio.la sua
rivelazione è la rivelazione della ultima verità coincidente con la prima .Il
suo dettato deve essere recepito integralmente. Non vi è modo di sottrarsi
alla legislazione divina che non può che essere unica ed univoca dal
momento che uno e univoco è Dio,quel Dio che parla arabo.
Nella Sura XXVI dei poeti
al versetto 192 si propone il qur an come recitazione della rivelazione
Questo è rivelazione del signore del creato e lo portò la spirito fedele sul tuo cuore
perché fossi monito agli uomini in lingua araba chiara
Il corano testo che viene dettato da Dio in arabo come primo ed ultimo
messaggio impone la sua accettazione totale e immediata come
accettazione di Dio
Il muslim è colui che ovunque si sottomette a Dio quindi l’Islam può
essere ovunque
La interpretazione del messaggio passa attraverso l’ ilm al kalam ,l’arte di
ben parlare di dio. Qualche cosa di diverso della teologia che è usare il
logos intorno a Dio.
Il problema dell’islah , il riformismo mussulmano ,segna le difficoltà del
rapporto con la modernizzazione occidentale
Il Collegio islamico di Aligarth in India nel 1878 aveva aperto al
modernismo proponendo il recupero della ragione per chiarire la fede ,la
rivelazione Si parte dalla riscoperta di Averroè da parte di Sir Sayyd
Ahmad Khan ( +1898)
Cheik Bouamrane propone il recupero del mu tazilismo del secolo IX che
aveva tentato la sintesi tra filosofia greca e corano concentrando
l’attenzione sulla cultura del califfato abbaside di Harun al Rashid
Le tesi mu ta zmilite già respinte all’origine vengono riproposte dai grandi
riformisti del XIX secolo :
La ragione deve essere guida per la rilettura del Corano.
(Abdallah Laroui , Islam et modernité . La découverte 1987 )
L’islam è un libro aperto che porta a conformarsi alle leggi di natura.
( Muhammad Al Ghazali, Il credo del mussulmano,Il Cairo 1965)
Tuttavia la wahj la rivelazione rimane comunque essenziale per capire il
reale anche dal punto di vista scientifico.Quindi il reale come creato
esprime di per sé l’articolazione della legge di Dio.
Il ritorno all’ortodossia è la parola d’ordine del vasto movimento di
rifondazione islamica del XX secolo che si scatena in aperta opposizione
anzi tutto ai nuovi stati nazionali arabi. Stati che in quanto tali , nati
sull’onda dei nazionalismi europei del XIX secolo, portavano avanti
necessariamente l’idea di una legalità espressione dello stato.
Sayd Qutb oppositore di Nasser che si segnala sul fronte di opposizione al
modernismo aderente al movimento del FIS presenta un primo progetto
di reislamizzazione dell’Egitto che sotto il protettorato inglese si era molto
europeizzato . Qutb viene condannato a morte nel 1966
Inizia qui il braccio di ferro tra i partiti integralisti islamici ed i nuovi stati
nati dalla decolonizzazione ,stati a prevalente religione islamica ma non
repubbliche islamiche. Un braccio di ferro in corso. Un jihad ,uno sforzo
,anzi tutto interno , non risolto nel quale tuttavia la globalizzazione ha
inevitabilmente coinvolto anche tutti coloro che stanno fuori dall’islam
.trasformando il globo veramente in una pericolosa “casa della guerra”