Marzo/aprile 2014
feelgood’snews
Energia a mille
Primavera tonica
Amaro è sano
Una sferzata d’energia
Reazioni eccessive
Convivere con le allergie
Aria nuova
In forma per la primavera!
© gettyimages
Pulizie di
primavera per il
corpo e lo spirito
Care lettrici, cari lettori
Lentamente ma senza indugio il sole sta aumentando
alle nostre latitudini, regalandoci una nuova primavera.
Con l’aumento dell’intensità luminosa, non si risvegliano
solo piante e animali, ma anche le persone. Il corpo
produce una maggiore quantità di serotonina e dopamina, i cosiddetti ormoni della felicità, che garantiscono
un miglior benessere e una lieve euforia: sarà questo
uno dei motivi per cui in marzo e aprile siamo meglio
predisposti verso le famose pulizie di primavera?
Le pulizie di primavera non sono, come si sarebbe
portati a credere, una scoperta legata ai progressi
igienici, bensì risalgono al Medioevo. All’epoca erano
una vera e propria necessità, poiché proprio nella
stagione fredda e umida, nelle abitazioni più semplici,
si ammassava la sporcizia. Dalle strade infangate molto
sporco varcava la soglia di casa e si depositava sui
pavimenti d’argilla. E a quei tempi non esistevano canalizzazioni, marciapiedi, tombini o pantofole!
Oggi, grazie alle numerose conquiste tecnologiche,
la sporcizia si accumula meno e si rimuove molto più
facilmente. Ma non vogliamo ripulire solo le amate
quattro mura, bensì accogliere la primavera all’insegna
della freschezza anche con il corpo e lo spirito.
Cancellate sin d’ora le tracce dell’inverno dal vostro
fisico: pigrizia e chili in eccesso dovrebbero cedere il
posto a energia e attività fisica. Il primo passo verso
l’anelata forma primaverile sta in un’alimentazione ricca
di vitamine e tanto movimento all’aria aperta. In questo
numero di feelgood’s news vi offriamo alcuni utili consigli. Ci siamo soffermati sulle pulizie di primavera per
eliminare la sporcizia ed inoltre abbiamo parlato con
un esperto delle differenti allergie.
Vi auguriamo una stimolante lettura e un vigoroso inizio
di primavera!
La vostra farmacista/il vostro farmacista
Prossima edizione: maggio 2014.
Editore e inserzioni: Winconcept SA, Untermattweg 8, 3027 Berna, tel. 058 852 82 00, [email protected]; Direzione del progetto:
STO Pharmawerbung AG, Gallusstrasse 33a, 9501 Wil; Redazione: Irène Herbst, STO Pharmawerbung AG, Wil; Stampa: Vogt-Schild Druck AG,
Derendingen; Cambiamento d’indirizzo: vi preghiamo di rivolgervi alla vostra farmacia Feelgood’s. Ulteriori argomenti e rivista attuale anche
su: www.feelgoods-farmacie.ch/it
Avvertenza in merito a link e letture consigliate: la disponibilità dei link e dei libri consigliati nei diversi articoli viene controllata alla chiusura
della redazione, con riserva di eventuali modifiche successive.
In questa edizione
Attualità
Benessere
La parola agli esperti
Il risveglio della natura è accompagnato da stanchezza e apatia.
Consigli utili per una primavera in
forma smagliante.
Amaro in bocca, sano nello stomaco. Sfruttate l’effetto benefico
delle sostanze amare per stimolare
il vostro metabolismo.
Sempre più persone soffrono di
allergie. Quali sintomi si manife­
stano e quali comportamenti e cure
possono essere d’aiuto?
Sommario
pagina 5
pagina 13
Attualità Mito o realtà?
Feelgood’s Viva
Il fascino dello sci alpinismo
Consigli & astuzie
Benessere
Quel sano gusto amaro
pagina 23
pagina
5
8
11
13
Zoom su…
Quando l’intestino sciopera
Prospettive diverse
Sporcizia: quel tanto che basta…
Concorso SMS
16
18
21
La parola agli esperti
Allergie sotto i riflettori
23
Sapevate che…
Encefalite da zecca
26
Bontà & salute
Un l­anguorino in ufficio?
28
Vita quotidiana
Intolleranza al lattosio
31
Cruciverba
32
Tour elvetico
C’era una volta la farmacia…
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Oggi in farmacia
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Attualità 5
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Mito
o realtà?
Le giornate si allungano, la temperatura sale,
la natura si veste di nuovi colori… tante
­ragioni per avere il morale alto e sentirsi in
forma. Purtroppo spesso non è così, e
­questo fenomeno si spiega. Alcuni consigli
per una primavera tonica.
Pare che la primavera sia arrivata! Sotto la brina mattutina, l’erba rinverdisce e spuntano i primi germogli. Tuttavia, l’inverno si trascina e noi continuiamo a
sbadigliare. Stanchezza primaverile, pretendono alcuni
incolpando gli ormoni quali la serotonina o, in questo
caso, la melatonina. Dopo le buie giornate invernali, la
carenza di serotonina (l’ormone del buon umore) può
manifestarsi con un umore piuttosto depressivo e una
certa apatia. Più ricca di grassi e anche più carente
di vitamine durante l’inverno, l’alimentazione sarebbe
anch’essa responsabile di un calo di energia in questa
stagione.
Quindi, è mito o realtà la stanchezza primaverile? ­Difficile
rispondere in modo lapidario. In effetti, con il freddo, la
mancanza di luce e di alimenti freschi, il metabolismo
rallenta pregiudicando anche l’assimilazione. All’avvicinarsi della primavera, è quindi normale sentirsi stanchi.
Come si esprime la stanchezza?
La stanchezza è uno dei grandi mali della società
moderna e può manifestarsi attraverso sintomi molto
variabili. Spesso si definisce così un’impressione di
lassitudine e di spossatezza, senza poter descrivere
con esattezza ciò di cui ci si lamenta.
Tra i sintomi più correnti annoveriamo i disturbi del
sonno, l’irritabilità, l’ansia o le difficoltà di concentrazione (memoria). Possono manifestarsi anche disturbi
digestivi (diarrea, inappetenza, spasmi intestinali…) o
dolori muscolari.
Continua a pagina 7
In caso di diminuzione
delle prestazioni fisiche
e intellettuali
È un medicamento. Leggere il foglietto illustrativo. Pfizer AG, Division Consumer Healthcare, Zürich
Enigmistica dell’ultima edizione
La soluzione è:
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Dopo un inverno
buio, il corpo è in
­carenza di serotonina
Consigli efficaci per vincere la stanchezza
Seguite un’alimentazione variata ed equilibrata.
Rispettate orari regolari e i vostri ritmi di sonno.
Svuotate la testa prima di coricarvi.
Imparate a delegare.
Praticate sport e attività fisica.
Rilassatevi.
Createvi una qualità di vita in base alle vostre capacità.
Definite i vostri limiti e imparate a rispettarli.
Soluzioni per ritrovare la forma
Vitamine e minerali: i ricostituenti maggiormente
­venduti in caso di stanchezza sono i complessi che
associano vitamine e minerali, da assumere per uno
o due mesi.
Le vitamine più importanti in caso di stanchezza sono
le vitamine C e D che intervengono nella formazione
degli anticorpi e stimolano le difese immunitarie,
come pure le vitamine del gruppo B efficaci in particolare contro lo stress.
Anche i minerali sono necessari per il buon fun­
zionamento dell’organismo. Il magnesio presenta un
interesse particolare in caso di stanchezza: migliora la
resistenza allo stress e allevia diversi sintomi associati
alla stanchezza, tra i quali l’insonnia, l’irritabilità e il
nervosismo.
Gli amminoacidi, utilizzati nelle cure di alcune setti­
mane, permettono la sintesi delle proteine dell’orga­
nismo e favoriscono la ricostruzione della massa
muscolare. Sono consigliati in caso di astenia (intensa
stanchezza) o di convalescenza.
Piante o prodotti naturali
La pappa reale, prodotta dalle api, è il nutrimento
esclusivo della regina. Questo rimedio naturale contiene elevate concentrazioni di vitamine del gruppo
B, oligoelementi e minerali (rame, ferro, fosforo). È
particolarmente raccomandata in periodo di crescita
o di convalescenza.
Il ginseng, coltivato da millenni in Cina, svolge
un’azio­ne stimolante e un effetto «anti stanchezza»
riconosciuti. La sua radice racchiude sostanze in
grado di aiutare i muscoli ad assorbire più ossigeno
e attenua la sensazione di stanchezza sotto sforzo.
Agisce inoltre sulla memoria.
L’eleuterococco: la radice di eleuterococco possiede
notevoli proprietà defaticanti. L’effetto tonificante interessa l’intero organismo. Questa pianta aumenta
le capacità fisiche e intellettuali, senza pertanto che
questo beneficio sia seguito da depressione.
Sophie Membrez
Müesli anti stanchezza
© gettyimages
I benefici: fornisce diversi tipi di glucidi, numerose vitamine del gruppo B, un po’
di proteine, di minerali e di fibre. Consente uno sforzo di parecchie ore.
Per due persone, mescolate: un yogurt naturale, il succo di un’arancia, una tazza
di fiocchi d’avena, tre datteri e tre albicocche secche, una manciatina di uvetta,
alcune noci di pecan tritate grossolanamente, un cucchiaio di miele, un cucchiaio
di mandorle a scaglie tostate e frutta di stagione.
Per riconquistare la forma, optate per un muesli
anti stanchezza, un cocktail di sostanze protettive per
recuperare dall’inverno!
Attualità 7
Continua da pagina 5
© gettyimages
Feelgood’s Viva 8
Il fascino
dello sci
alpinismo
Salire nel silenzio di un paesaggio incantato
solcando nevi profonde immacolate… lo sci
alpinismo è emozione e avventura in natura.
Ma il piacere perfetto è garantito solo se
preceduto da un’accurata preparazione e da
un comportamento in montagna adeguato
alla situazione.
Negli ultimi anni lo sci alpinismo è diventato uno sport
di tendenza. Sempre più persone sono attratte da
quest’esperienza fatta di sforzi fisici alla salita e inebrianti emozioni durante la discesa sui pendii immacolati, lontani dalle piste sovraffollate. Tuttavia, come
poche altre discipline sportive, lo sci alpinismo richiede
una preparazione molto seria, un equipaggiamento
adeguato, una buona condizione fisica e la capacità di
saper scegliere il percorso e il momento giusto.
Forma fisica
Questa disciplina sportiva coinvolge l’intero corpo: la
muscolatura delle gambe per la salita e la discesa, la
muscolatura del tronco e delle braccia per la salita e per
portare lo zaino. Sport di resistenza, lo sci alpinismo
rafforza anche il sistema cardiocircolatorio.
L’itinerario deve essere commisurato alle condizioni
fisiche e tecniche dei partecipanti. Ottimi per la preparazione sono ciclismo, mountain bike, nordic walking, ma
anche gite ed escursioni in montagna oppure jogging
mirato. Occorre allenare sia la resistenza di base (circa
65% della frequenza cardiaca massima), sia il valore
limite, che sotto sforzo si situa tra il 75 e l’85% della frequenza cardiaca massima. In queste condizioni il corpo
riesce ancora a carburare con un quantitativo sufficiente
di ossigeno ed energia sotto forma di carboidrati.
Equipaggiamento adeguato
L’equipaggiamento dello sci alpinista comprende occhiali
da sole e da sci, crema solare, casco e vestiti di ricambio.
La macchina fotografica ovviamente non può mancare
per immortalare l’arrivo in vetta dopo tanta fatica!
Frutta secca, barrette o cioccolato sono perfetti per
gli spuntini, la conquista della vetta si festeggia invece
gustandosi ottimi panini. Almeno un litro di tè è la regola.
L’equipaggiamento di base per procedere sulla neve
comprende sci da sci alpinismo leggeri muniti di pelli
di foca e attacchi che permettono di liberare il tallone
durante la salita e di bloccarlo per sciare in discesa. Gli
scarponi hanno uno snodo centrale che li rende mobili
per facilitare la salita e grazie a un apposito sistema di
bloccaggio diventano rigidi per la discesa. Una particolare importanza viene data all’attrezzatura antivalanga.
Una pala e un apparecchio di ricerca in valanga (ARVA)
fanno parte del materiale standard. Sono utili anche
cellulare e GPS.
La farmacia consiglia
Pronti per ogni evenienza
L’attrezzatura per lo sci alpinismo comprende anche un set di pronto soccorso ad
hoc. La vostra farmacia vi consiglierà con
competenza.
Troverete anche prodotti utili per la cura e
l’alimentazione:
Creme solari e pomate per le labbra con
fattore di protezione elevato
Prodotti trattanti per la pelle dopo un’espo­
sizione solare intensa
Calze riscaldanti e bendaggi contenitivi
per articolazioni e muscoli
Sali da bagno rilassanti per la rigenerazione e la cura dei muscoli dopo lo sforzo
Sostanze energetiche quali zucchero
d’uva e barrette
Bevande isotoniche e diversi tè da bere
durante o dopo l’escursione
Pianificazione ed esperienza
Le escursioni di sci alpinismo vengono organizzate di
preferenza in gruppo, in condizioni difficili con una guida
esperta. Molte stazioni di sport invernali propongono
itinerari adatti ai principianti.
L’interpretazione delle condizioni meteorologiche e di
innevamento richiede conoscenze particolari. Prima
dell’escursione occorre assolutamente consultare il
bollettino valanghe. La scala del pericolo è suddivisa
in cinque livelli: debole, moderato, marcato, forte e
molto forte. Una gita di sci alpinismo può essere organizzata al massimo con un livello di rischio moderato,
e in ogni caso con grande prudenza. Sono importantissime anche le previsioni meteorologiche. In caso
di forte vento o di temperature troppo rigide, meglio
rinunciare. Le carte topografiche e le varie guide sono
ausili indispensabili.
Con una preparazione adeguata, buone condizioni
fisiche e mentali e un’attrezzatura adeguata, lo sci
­
alpinismo offre emozioni indimenticabili in una natura
incontaminata.
© gettyimages
Kurt Meyer
La conquista della vetta: un panorama grandioso
­immerso nel silenzio prima della discesa nella neve
polverosa.
Feelgood’s Viva 9
Emozioni inebrianti,
lontani dalle
piste ­sovraffollate
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Artrosi, malattia sociale
Articolazioni rumorose, dita dolenti e irrigi­
dite: così può manifestarsi in maniera ingra­
vescente la malattia da usura delle cartilagini
articolari (artrosi).
A partire dai 40 anni, purtroppo, quasi tutti soffrono di
un deterioramento della cartilagine articolare, spesso
senza che l’artrosi venga riconosciuta come tale.
Da maggio 2012, è disponibile Voltaren Dolo forte
Emulgel, contro i dolori acuti articolari e artrosici,
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sopportabili.
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I forti dolori causati dai crampi ai polpacci possono allarmare. Tuttavia
raramente sono sintomo di una malattia seria; di solito sono innocui. I
crampi ai polpacci possono manifestarsi poche ore dopo uno sforzo
intenso, ad esempio nello sport. Possono essere causati anche da
un deficit di liquidi, ad esempio dopo aver sudato abbondantemente.
Queste dolorose contrazioni dei muscoli possono essere scatenate
anche da un’alimentazione non adeguata. Un massaggio delicato
o qualche passo possono alleviare il dolore, permettendo così al
muscolo accorciato di rilassarsi. Un generoso apporto di liquidi e
un’alimentazione equilibrata ricca di verdura e frutta hanno un effetto
preventivo. Se soffrite frequentemente di crampi al polpaccio, parlatene con il vostro farmacista o medico. Eventualmente si consiglia
una cura di magnesio.
Desiderate ulteriori ragguagli o consigli di stagione?
Il vostro farmacista sarà lieto di consigliarvi.
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Aiuto…
il colpo della strega!
Preparare la pelle per il sole
Quando le temperature esterne tornano a salire, si esce
volentieri all’aria aperta per godersi il tepore del sole. Rego­
latevi già qualche settimana prima su un’alimentazione
che protegge la pelle, ossia ricca di agrumi contenenti vitamina C, spinaci e cavoli. La polpa e il succo di pomodoro
contengono molta licopina, che rafforza la protezione cellulare. In farmacia vi indicheranno con piacere le sostanze
attive e i prodotti solari più indicati.
Circa l’80% della popolazione conosce
per esperienza quel dolore lancinante
nella regione lombare. In gergo medico il
disturbo all’origine si chiama lombaggine.
La muscolatura è contratta, non ci si può
quasi più mettere in posizione eretta né
muovere. Di solito i fattori scatenanti
sono correnti d’aria fredde, sollecitazioni
anomale o eccessive della muscolatura,
movimenti piuttosto bruschi. Spesso i disturbi scompaiono spontaneamente dopo
qualche giorno. Impacchi caldi, cerotti
­antidolorifici e preparati da spalmare o da
ingerire in vendita in farmacia vi aiuteranno
a ottenere un effetto antinfiammatorio e
ad alleviare lievemente i dolori.
Consigli & astuzie 11
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Crampi ai polpacci
La sua pelle si prepara
a un bel avvenire
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Quel sano
gusto
amaro
La primavera si avvicina, è tempo di dare una
scossa al metabolismo! Un compito perfetto
per le sostanze amare, che stimolano l’attività
di cistifellea, fegato e intestino. Questi principi
attivi dal sapore amaro possono essere uti­
lizzati in vari modi.
«Amaro in bocca, sano nello stomaco», una pillola di
saggezza! L’effetto benefico delle sostanze amare è
conosciuto già da molto tempo. Nell’antichità il medico Ippocrate consigliava l’assunzione di erbe amare
per prevenire e curare diversi mali. Nel 1600 a.C., le
iscrizioni sui papiri dell’Antico Egitto raccomandavano
l’assenzio, una pianta medicinale dal sapore amaro,
contro i dolori addominali. La famosa badessa Ildegarda di Bingen, una vera esperta in medicina e botanica, consigliava cure a base di assenzio per lenire i
disturbi della digestione. E anche la scienza ayurvedica
indiana per la salute e la cura del corpo e la medicina
tradizionale c
­ inese utilizzano le piante medicinali con
sostanze amare.
Verdure contenenti sostanze amare
Dato che il sapore amaro non è gradito a tutti, negli ultimi
decenni in diverse insalate e verdure le sostanze amare
sono state ridotte attraverso le tecniche di c
­ oltivazione.
Per amore del benessere e della salute, non dovreste
però rinunciarvi. Portatele regolarmente in tavola, sono
importantissime per una digestione ottimale e per il
metabolismo. Puntate quindi su questi alimenti: cavolini
di Bruxelles, broccoli, carciofi, indivia belga, radicchio,
cicoria, rucola e pompelmo.
Aiuto alla digestione
Le sostanze amare stimolano la salivazione, la secrezione dei succhi gastrici e biliari. Esse incrementano
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La farmacia consiglia
Le sostanze
amare sono un
­toccasana
inoltre la produzione di insulina da parte del pancreas,
incentivano l’irrorazione sanguigna della mucosa gastrica, nonché l’attività di fegato e intestino. Di con­
seguenza, le sostanze amare facilitano la digestione,
migliorano l’assorbimento delle vitamine e delle sostanze
nutritive dall’alimentazione e attenuano il processo di
fermentazione nell’intestino, riducendo quindi il meteorismo.
Erbe medicinali benefiche
La primavera è per tradizione una stagione molto propizia a stimolare il metabolismo e dare nuova energia
all’organismo. Sfruttate gli estratti di sostanze amare
di diverse piante medicinali. Particolarmente degno di
nota il cardo mariano, che velocizza il metabolismo.
I suoi frutti contengono sostanze amare e altri complessi di principi attivi che svolgono un effetto protettivo
e rigenerante sul fegato. Il fegato è l’organo di disintossicazione predominante dell’organismo. Chiedete
informazioni in farmacia sulle diverse possibilità di applicazione delle piante medicinali con sostanze amare,
Aiutate la vostra digestione
In particolare dopo un pasto abbondante,
le sostanze amare naturali facilitano la
digestione. Ad esempio una tisana di
achillea millefoglie.
Dopo i 50 anni, le sostanze amare che stimolano la digestione diventano particolarmente importanti, visto che la concentrazione degli acidi gastrici diminuisce. In
farmacia potrete procurarvi ad esempio
delle gocce digestive pronte all’uso.
Una consulenza competente è utile poiché le sostanze amare hanno composizioni chimiche e concentrazioni diverse.
In farmacia sapranno consigliarvi i prodotti più adatti alle vostre esigenze individuali.
ad esempio sotto forma di cura o miscela di tè alle erbe.
Oltre al cardo mariano, troviamo anche salvia, achillea
millefoglie, dente di leone, genziana, luppolo, artemisia,
levistico e scorza di arancia amara.
Altri effetti
Le sostanze amare sono un valido aiuto per regolare il
peso corporeo. Con l’inizio del processo di digestione,
si manifesta il senso di sazietà, poiché i cibi amari
stimolano la secrezione dei succhi digestivi e la fame
diminuisce più rapidamente. In questo modo, si attenua
la tendenza ad assumere più calorie del necessario.
Queste sostanze contrastano anche la voglia di dolce.
Esse combattono inoltre la stanchezza, difendono il corpo
dai microbi patogeni e possono abbassare la febbre.
In farmacia vi consiglieranno con competenza sui diversi effetti delle sostanze amare. Il dosaggio d
­ ipende
dall’età, dallo stato di salute e dai gusti personali.
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Adrian Zeller
Oltre ai carciofi, le sostanze amare sono
contenute anche in diverse erbe e verdure,
e si trasformano in piatti squisiti.
Benessere 15
Continua da pagina 13
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Zoom su... 16
Quando
l’intestino
sciopera
L’intestino, un organo dell’apparato digerente, negli
adulti misura fino a otto metri. I disturbi gastrici e/o
intestinali di regola sono provocati da un’alimentazione
non equilibrata, da farmaci o virus. Le cause possono
essere anche di origine psichica.
Sindrome del colon irritabile
La sindrome del colon irritabile non ha cause organiche,
ossia risultanti da un’anomalia di un organo. Si tratta
di un disturbo digestivo caratterizzato da malesseri
o sensazioni dolorose all’addome e sarebbe dovuto
­piuttosto a un disturbo della sensibilità e della motricità
del colon oppure allo stress.
Le malattie dell’intestino sono spesso fasti­
diose nella quotidianità, ma solitamente
non sono gravi. Consigli pratici riguardanti i
disturbi intestinali più frequenti.
I disturbi funzionali intestinali possono manifestarsi
attraverso vari sintomi:
Dolori addominali (contrazione, spasmo, bruciore
ecc.)
Meteorismo (la sera o dopo i pasti)
Alterazione del transito intestinale, sotto forma ad
esempio di episodi di stitichezza, diarrea, talvolta
un’alternanza di diarrea e stitichezza
Per quanto riguarda i farmaci, possiamo citare gli anti­
spasmodici che alleviano il dolore e il meteorismo. Anche
i probiotici (batteri benefici per l’organismo) sono validi
per ridurre le crisi infiammatorie.
Stitichezza
La stitichezza è un ritardo o una difficoltà di espulsione
delle feci (meno di tre evacuazioni per settimana). Nella
maggior parte dei casi, questo disturbo della defecazione è legato a una degenza prolungata a letto, alla
mancanza d’attività, a un apporto di liquidi insufficiente
o a un’alimentazione non equilibrata oppure carente di
fibre alimentari. La gravidanza predispone anch’essa
alla costipazione attraverso cambiamenti ormonali e
compressione del colon da parte dell’utero. In presenza
di tracce di sangue nelle feci o di una perdita di peso,
occorre consultare rapidamente il medico.
La prevenzione consiste in misure igienico-dietetiche:
assumere tante fibre attraverso l’alimentazione (frutta
e verdura) e alimenti integrali (pasta, cereali, pane
ecc.), bere da 1.5 a 2 litri d’acqua al giorno, praticare
attività fisica e imparare a concedersi del tempo per
andare di corpo.
In farmacia trovate diversi lassativi osmotici, come le
mucillagini, che assorbono l’acqua, si gonfiano e aumentano il volume delle feci, oppure il lattulosio, che aumenta
l’idratazione delle feci per meccanismo osmotico.
Gastroenterite
La gastroenterite si manifesta attraverso una diarrea
associata a nausea, vomito, dolori addominali e talvolta
febbre. La sua origine è essenzialmente virale, ma può
essere anche batterica (intossicazione alimentare da
salmonella) o parassitaria (amebe).
Nella maggioranza dei casi si tratta di un’affezione
benigna. La parete intestinale si rigenera nel giro di tre
a cinque giorni e di solito la diarrea guarisce sponta­
neamente in questo lasso di tempo.
Gli antidiarroici in vendita libera in farmacia vi aiuteranno:
Le compresse a base di carbone assorbono le tossine,
in particolare quelle prodotte dagli agenti patogeni.
Determinati medicinali, più efficaci, frenano i movimenti peristaltici intestinali. La diarrea cessa molto
rapidamente, ma questo rischia di rallentare l’eliminazione dei batteri aumentando così la presenza di
tossine nell’organismo. Occorre quindi limitarne l’uso
a un periodo corto.
Un organismo colpito da dissenteria evacua molta acqua
(e minerali) attraverso le feci. Perciò occorre bere molto
e ingerire brodi leggeri. Attenzione, il rischio di disidratazione è molto più elevato nei bambini e negli anziani.
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I disturbi interessano
il 15% della
­popolazione
Prospettive diverse 18
Sporcizia:
quel
tanto che
basta…
Il modo di vivere quasi asettico della società
occidentale può provocare diverse ipersen­
sibilità quali allergie o asma. Il contatto con
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essenziale per lo sviluppo del sistema
­
Una fettina di mela mordicchiata cade a terra, un bimbo
la afferra e, prima che la mamma possa intervenire, se
la ficca nella sua boccuccia sorridente. «Nooo», strilla
la mamma contrariata e strappa di bocca al bambino
la fettina di mela «sporca», mentre il piccolo completamente disorientato inizia a piangere disperato. Molte
nonne in questo caso scuoterebbero il capo e direbbero: «Quel che non strozza ingrassa.»
La sporcizia fa bene alla salute?
Nelle nazioni industrializzate un adulto su cinque e
un bambino su tre soffrono di allergia, asma o neurodermite. Tra le varie cause, l’eccesso di igiene vede
i ricercatori unanimi. I genitori, specialmente con il
primo figlio, si fanno spesso inutili preoccupazioni in
merito. Convinti di dover proteggere il piccolo da tutto,
­immunitario.
in ­particolare dalla sporcizia, ossia dai microorganismi
naturali quali batteri, funghi e virus, spesso conducono
uno stile di vita caratterizzato da pulizia esagerata,
quasi asettico. La maggior parte dei bambini in Svizzera
potrebbe mangiare sul pavimento tanto sono pulite le
abitazioni. Motivo per cui alcuni – colpevoli i genitori
terrorizzati dallo sporco - non sono autorizzati a giocare
con la sabbia né a guazzare nel fango quando piove.
Tuttavia questa sporcizia ‘sana’ è fondamentale per un
corretto sviluppo del sistema immunitario.
L’odore di stalla rafforza le difese immunitarie
Il sistema immunitario dell’essere umano si forma nei
primi anni di vita. Se al sistema immunitario del bambino viene a mancare il confronto quotidiano con nemici
­naturali quali i germi, esso andrà alla ricerca di altri
avversari propri del corpo, accrescendo il rischio di
allergie e asma. E quando l’allergia si è ormai manifestata, spesso è troppo tardi. In altre parole, una volta
danneggiato lo sviluppo della prima infanzia, esso non
può più essere ripristinato. Da alcuni studi risulta che
i figli di contadini soffrono tre volte meno di allergie e
asma rispetto ai piccoli cittadini. E non dipende dall’aria
fresca e dall’attività in mezzo alla natura. I ricercatori
hanno scoperto che bambini dai quattro agli otto anni
cresciuti in fattoria evidenziano un sistema immunitario
particolarmente allenato. Attraverso il costante contatto
con germi e pollini, il sistema immunitario si abitua a
questi batteri o allergeni inoffensivi e diventa più resistente. Uno studio sul lungo periodo mostra addirittura
che lo sviluppo del sistema immunitario ha inizio nel
grembo materno. I figli di contadini, le cui madri durante
la gravidanza hanno trascorso del tempo nelle stalle,
soffrono di allergie molto meno frequentemente degli
altri. La scienza adduce tuttavia altri fattori d’influenza
quali geni, inquinamento ambientale e alimentazione.
Sul tema delle allergie, leggete anche l’intervista a
pagina 23.
Suzana Cubranovic
© gettyimages
Anche se un po’ di sabbia finisce in
bocca non succede nulla, rafforza solo il
sistema immunitario.
Rafforzate il sistema immunitario dei bambini
Permettete ai vostri figli di scorrazzare quotidianamente all’aria aperta e di
sporcarsi: fortifica il sistema immunitario proprio come la luce del sole.
Proponete loro un’alimentazione equilibrata ricca di vitamine, di frutta e verdura, e controllate che bevano sempre a sufficienza.
I disinfettanti non fanno parte dell’arsenale di base per la pulizia della casa.
Essi possono scatenare allergie ed eczemi anche negli adulti.
Nella misura in cui nessun membro della famiglia soffra di asma o di allergie,
un animale domestico può proteggere il bambino da tali reazioni del sistema
immunitario.
Dopo aver giocato, toccato gli animali e prima dei pasti, non dimenticarsi mai
di lavare le mani!
Prospettive diverse 19
Pulito è bene,
un po’ sporco è
meglio
A proposito di alimentazione
Anche negli alimenti si trova un po’ di sporcizia. Chi non
ricorda i titoli a caratteri cubitali legati ai vari scandali
sul cibo? Carne di qualità scadente, latte contaminato
o torte alle mandorle con batteri intestinali, tanto per
­citare alcuni esempi. Una cattiva igiene degli alimenti
può causare disturbi di lieve entità fino a gravi intossicazioni alimentari. Dal cibo contaminato ci si protegge
soprattutto scegliendo prodotti freschi e lavandoli con
cura. È inoltre indispensabile lavarsi le mani regolarmente e a fondo. Tuttavia, oltre a quelli dannosi e malsani,
esistono anche microorganismi salutari. A esempio i
lactobacilli contenuti nello yogurt o nel quark, le muffe
del Camembert e del Roquefort, i brevibatteri nel formaggio da spalmare, l’acetobacter nell’aceto, il lievito
(fungo) nel pane, nel vino e nella birra e le cosiddette
colture starter che contribuiscono alla maturazione di
insaccati e salumi. Questi batteri sono per così dire
appetitosi, in quanto garantiscono il sapore gradevole
dei vari alimenti. E ancora una volta la nonna ha ragione:
«Quel che non strozza ingrassa.»
U N A F O R M U L A E S C L U S I V A D E I L A B O R AT O R I M A V A L A
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informati personalmente. Non si prevede la permuta dei premi o la corresponsione in contanti.
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La parola agli esperti 23
© gettyimages
Allergie
sotto
i riflettori
Sempre più persone soffrono di allergia ai
pollini. Talvolta in contemporanea con un’intol­
leranza alla frutta fresca o alle noci. ­Leggete
quali sintomi si manifestano e quali compor­
tamenti e cure possono essere d’aiuto.
Che cos’è un’allergia?
Prof. Wüthrich: La parola «allergia» deriva dal greco
e significa «reagire diversamente». Rispetto alle persone sane, gli allergici reagiscono in misura abnorme
a sostanze naturali presenti nell’ambiente (polline, peli
e squame di animali, acari) o nel cibo. Il loro sistema
immunitario forma delle particolari difese contro queste
sostanze (allergeni). Il contatto con gli allergeni scatena
manifestazioni anomale a livello di membrane degli
occhi, bronchi, tratto gastrointestinale o pelle.
Quali sono le tipiche allergie?
Le più frequenti sono i raffreddori allergici stagionali
o annuali, l’asma bronchiale allergica e la neurodermite. Si possono manifestare con sintomi lievi o più
importanti, spesso all’interno della stessa famiglia, e
nella medesima persona possono comparire contempo-­
raneamente o in successione: da bambini la neurodermite, in età scolastica l’asma e nella pubertà il
raffreddore da fieno. Negli ultimi decenni le allergie
­
sono aumentate drasticamente, specie quelle ai pollini
e le allergie crociate.
Prof. em. Dr. med. Brunello Wüthrich, per anni responsabile
del reparto allergie presso la clinica dermatologica dell’Ospedale universitario di Zurigo, ha dedicato la sua ricerca in
­particolare alla neurodermite, alle allergie alimentari e all’epidemiologia delle malattie allergiche, e ha identificato numerosi
allergeni presenti nei cibi.
Che cos’è un’allergia crociata?
Si parla di allergia crociata quando chi soffre di un’allergia ai pollini reagisce in maniera allergica anche a frutta
fresca, noci e verdure fresche, quando ad esempio
una persona allergica ai pollini della betulla, manifesta
­reazioni allergiche dopo aver consumato mele, nocciole
o sedano crudo. I sintomi possono essere leggeri, come
prurito alla bocca o al palato. Talvolta si estendono a
tutto il corpo (orticaria). In presenza di gonfiore alla
faringe o di grave shock allergico (anafilassi) il rischio
è elevatissimo. La causa delle allergie crociate si situa
nelle strutture allergeniche similari di pollini e alimenti.
Continua a pagina 24
Altre reazioni crociate note sono la sindrome da artemisia-sedano-carote-spezie, la sindrome da acarilumache-crostacei (allergia ai crostacei) e la sindrome
da lattice-frutta.
Come ci si accorge di soffrire di un’allergia
e come ci si deve comportare?
Un’allergia può costituire un evento unico, scatenarsi
a qualunque età e scomparire spontaneamente. Una
reazione acuta (ad esempio a una puntura d’insetto,
a un medicinale o ad alimenti consumati raramente) si
manifesta con prurito, rossore su tutto il corpo, orticaria,
difficoltà respiratorie, vertigini, crampi allo stomaco o
diarrea. L’allergologo effettuerà tutti gli esami e illustrerà
al paziente le possibili allergie crociate, i provvedimenti
da prendere e prescriverà un set di pronto soccorso da
avere sempre con sé.
Sono manifestazioni allergiche anche disturbi cronici o
ricorrenti quali infiammazione agli occhi, raffreddore o
asma, scatenati da allergeni presenti in casa e/o nell’aria
quali escrementi degli acari, peli e squame di animali,
funghi e pollini. Per sapere cosa evitare è necessario un
esame allergologico ad opera di uno specialista.
Gli esantemi sono tipici delle allergie da contatto agli
appretti (trattamento chimico) degli abiti, oggetti con­
tenenti nichel o sostanze particolari nell’ambito di
determinate professioni. In questi casi è importante
­
rivolgersi a un dermatologo.
Quale deve essere il trattamento?
In caso di forme lievi di allergie ai pollini con irritazioni delle membrane oculari e delle mucose del naso,
senza però attacchi di asma, si dovrebbe evitare il più
possibile il contatto con i pollini incriminati. È importante prevenire i sintomi dell’allergia tempestivamente
e coerentemente durante l’intera stagione dei pollini
con antistaminici da banco (ottenibili senza ricetta), sia
localmente, sotto forma di gocce per gli occhi o spray
nasali o con l’assunzione giornaliera regolare di una
compressa. Quale complemento terapeutico durante la
stagione del raffreddore da fieno, per pulire e inumidire
le mucose nasali è indicato l’uso di uno spray a base
di acqua di mare o soluzione fisiologica.
In caso di disturbi più gravi, soprattutto con naso ottu­
rato, è indispensabile ricorrere a preparati cortisonici
efficaci localmente. Svolgono un’azione antiallergica e
lenitiva. Se si manifestano crisi di asma, è necessario
Le allergie ai pollini negli ultimi decenni sono
­sensibilmente aumentate.
© gettyimages
La parola agli esperti 24
Continua da pagina 23
invece consultare il medico di famiglia affinché prescriva
il trattamento medicamentoso più adeguato.
Che cos’è la desensibilizzazione?
Nell’ambito della desensibilizzazione (immunoterapia
specifica con allergeni, SIT), nei mesi invernali vengono
applicati estratti di pollini considerati agenti scatenanti
in dosi crescenti sul soggetto allergico, per prepararlo
all’imminente avvento pollinico e garantirgli un sistema
immunitario in grado di proteggerlo. Questa procedura
migliora sensibilmente la qualità di vita dell’allergico
nonché il decorso di un’allergia a livello di vie respiratorie
e può evitare che il raffreddore allergico degeneri in
asma bronchiale (passaggio di livello). L’eventualità di una
desensibilizzazione andrebbe discussa con l’allergologo ed effettuata nei bambini prima della pubertà.
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Consigli per gli allergici?
Nel periodo della fioritura, i pollini si trovano in concentrazioni elevate nell’aria, superiori in campagna durante
il giorno e nelle grandi città nelle ore serali. Quindi è
importante:
Durante il giorno non lavorare con le finestre aperte e
la sera arieggiare la camera da letto solo brevemente.
Consultare per tempo il calendario dei pollini (www.
pollinieallergie.ch).
Durante la stagione dei pollini lavare i capelli prima di
andare a dormire e cambiare gli abiti contaminati dai
pollini fuori dalla camera da letto.
Evitare di asciugare il bucato all’aperto.
Alexandra Werder
La parola agli esperti 25
Le persone
allergiche dovrebbero
evitare i pollini
© gettyimages
Sapevate che… 26
Encefalite
da zecca
Temutissime, le punture di zecche possono
trasmettere la borrelliosi e la meningoence­
falite. Contro la meningoencefalite è possibile
vaccinarsi e, a seconda della situazione,
sarebbe opportuno farlo.
La meningoencefalite primaverile-estiva, denominata
FSME, è una delle due malattie trasmissibili dalle zecche più temute. I virus della FSME vivono nell’intestino
di questo insetto appartenente alla famiglia degli aracnidi. Mentre il temuto vampiretto è all’opera, gli agenti
patogeni giungono nell’organismo della sua vittima. Le
zecche assalgono ricci, uccelli, cani e altri animali, come
pure l’essere umano.
La malattia non si scatena ad ogni contagio con il virus
della FSME. In due persone su tre non si manifesta
­alcuna avvisaglia. In caso contrario, però, il suo decorso
può essere molto grave. Trattandosi di un’affezione
­virale, gli antibiotici non servono, si possono unicamente lenire i sintomi. Nel primo stadio, febbre, mal di
testa e dolori articolari ricordano una comune influenza.
Al secondo stadio, nel 15% dei casi, il virus della FSME
intacca il sistema nervoso centrale, ossia il cervello. Da
qui possono subentrare difficoltà di espressione e di
deglutizione, paralisi di braccia, gambe e nervi del viso,
disturbi psichici, stordimento e altre disfunzioni della
coscienza con conseguenti danni permanenti. In casi
rari (dall’1 al 2%) la FSME provoca la morte.
Il numero di infezioni causate dal virus della FSME
è notevolmente aumentato negli ultimi anni. L’Ufficio
federale della sanità pubblica consiglia pertanto ad
­
adulti e bambini a partire dai sei anni, che vivono in
regioni endemiche o che vi soggiornano nell’ambito
di escursioni o di altre attività in boschi, parchi e prati,
di farsi vaccinare. In Svizzera la FSME è presente a
nord delle Alpi sotto i 1000 metri sopra il livello del
mare pressoché ovunque, anche se non con la stessa
intensità.
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Bontà & salute 28
Un
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in ufficio?
Che cosa sgranocchiare durante le ore di
lavoro sedentario? La dietista consiglia:
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dall’apporto nutritivo e calorico equilibrato;
grandi e variati snack per la pausa pranzo
che saziano senza eccessi.
Capita anche a voi di stare in ufficio e di mangiucchiare –
un cioccolatino, una caramella, un biscotto, un altro
ancora! – per reggere lo stress o per rompere la monotonia? Di non riuscire a concentrarvi, di avvertire
il richiamo di quel distributore automatico che, come
una calamita, vi attira verso spuntini dolci e salati,
verso caffè e bevande zuccherate? La dietista Natasha
Russo scrolla la testa: «Non è per niente sano spizzicare in questo modo durante la giornata. È tipico di
una persona che non fa colazione e magari neppure un
pasto equilibrato a mezzogiorno per poi mangiucchiare
sul posto di lavoro e abbuffarsi a cena. La colazione è
i­mportantissima: meglio se con l’aggiunta di proteine,
uno yogurt o del formaggio magro. Risveglia il metabolismo e non preclude uno snack a metà mattinata».
Piccolo snack
Uno spuntino fra i pasti, quindi, ci può stare. «Un
frutto per esempio mele, arance, banane. Uno yogurt.
Una barretta di cereali. Una galletta di riso. Qualche
cracker o fetta biscottata. Oppure frutta passata, senza
aggiunta di zucchero». Che cosa evitare? Allettanti
tortine, biscotti, brioche che abbondano in zucchero
e grassi saturi. Salatini, pizzette e/o patatine ad alto
tenore di sale e grassi. Persino i succhi di frutta, perché,
dice la dietista, «sono dei concentrati molto calorici privi
delle fibre del frutto fresco, andate perse nel processo
di produzione».
Una manciata di frutta secca? Così sfiziosa e ricca di sali
minerali, vitamine e di grassi buoni, di quelli che combattono l’accumulo di colesterolo? La dietista la ritiene
troppo calorica per chi conduce una vita sedentaria.
Per la merenda, suggerisce yogurt o quark al naturale
senza zucchero (un po’ di calcio per le ossa!). Spuntino
e merenda a quale distanza dai pasti? «Almeno dopo
tre ore dal pasto», precisa Natasha Russo.
È importante bere durante la giornata, ma è meglio stare
alla larga dalle bevande zuccherate. «Ottimo il tè verde
senza zucchero, o tisane alle erbe o alla frutta, con un
pizzico di zenzero che riscalda le fredde giornate».
Lorenza Hofmann
Un grande snack
Consumare il pranzo fuori casa sta diventando la regola.
Se non c’è la mensa aziendale, se la pausa pranzo
è troppo breve, panini, tramezzini, pizze e kebab
­possono essere l’eccezione, ma non l’abitudine. Più
Una mela al giorno…
Rossa, gialla, verde o multicolore: in media
una mela contiene il 25% dell’apporto giornaliero
di ­vitamine raccomandato per un adulto.
© gettyimages
…leva il medico di torno? La dietista annuisce. «Sì, contiene vitamine, soprattutto
la A, che agisce da disinfettante intestinale. Abbonda di sali minerali, tra cui
il potassio, che aiuta a combattere la ritenzione idrica talvolta causata da un
eccessivo consumo di sale. Le sue fibre saziano e aiutano la funzione intestinale.
Nella buccia di una mela molto matura si concentrano la vitamina C e la pectina
che contribuisce al controllo del livello di glucosio e del colesterolo nel sangue.
E poi, la polpa granulosa della mela pulisce i denti».
Bontà & salute 29
Una corretta alimen­
tazione favorisce
la concentrazione
sano (e vantaggioso anche per il portafoglio) sarebbe
portare da casa un pasto composto da ingredienti
­particolarmente graditi per placare l’appetito. È utile
procurarsi un contenitore ermetico e igienicamente
sicuro per trasportare e conservare il cibo.
«Per raggiungere un grado di sazietà per circa quattro ore, ci vogliono almeno 600 calorie. Per esempio:
­un’insalata mista, una michetta, un apporto proteico
minimo – mozzarella o tonno o gamberetti o uova sode,
legumi, cottage cheese, ricotta – e un frutto o uno yogurt
a fine pasto».
Se vi fosse un forno a microonde in ufficio, ciò renderebbe possibili altri semplici spuntini caldi: porzioni di
torte salate, zuppe, crêpes dolci o salate, timballi di riso,
pasta o verdura, cucinati in modo sano la sera precedente, oppure un caldo panino integrale farcito con spinaci, filetto di trota o salmone affumicato oppure frittata.
Per coronare il pranzo? Quattro passi all’aria aperta
per liberare la mente e sciogliere i muscoli irrigiditi da
posture sedentarie.
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Un latte specifico fino
a tre anni?
Tra uno e tre anni, i bambini hanno ancora
bisogno di apporti nutritivi specifici per so­
stenere il loro sviluppo e la loro buona salute.
Rispetto a un adulto, un bambino ha bisogno
di una dose di vitamina D cinque volte
maggiore e di una dose di ferro e calcio1 tre
volte maggiore. Oggi, questi bisogni nutritivi
specifici non sono interamente coperti
dall’alimentazione abituale.2
Ma vi sono anche degli eccessi 2
Di sodio e di proteine, che possono portare a un
sovraccarico renale e, per quanto riguarda le proteine,
a un potenziale rischio di sovrappeso.
Per prevenire questi squilibri nutrizionali, i latti junior
costituiscono un complemento semplice ed efficace.
Per uno sviluppo ottimale, Aptamil Junior, attraverso un’
alimentazione diversificata, aiuta a coprire i bisogni
specifici del bambino.
Avviso importante: l’OMS consiglia l’allattamento esclusivo al seno fino a sei mesi.
1
Valori di riferimento per l’apporto nutritivo DACH 2012
2
Rapporto alimentare DGE 2008
Si notano infatti delle carenze2
Di ferro, indispensabile per lo sviluppo del cervello.
Di vitamina D, contribuisce ad un sistema immunitario
sano.
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Avviso importante: l’OMS raccomanda l’allattamento esclusivo al seno per i primi 6 mesi.
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Vita quotidiana 31
© gettyimages
Intolleranza
al lattosio
Il sospetto di intolleranza al lattosio negli
­ultimi anni è cresciuto sensibilmente. Chi non
sopporta il lattosio o lo sopporta solo in dosi
minime deve osservare alcune regole alimen­
tari. I consigli di un’esperta.
Silvia Fontana e Irma Cavadini sono ex colleghe di lavoro. Casualmente si sono incontrate facendo la spesa.
Ora sono sedute alla caffetteria del centro commerciale
a chiacchierare. «Sono così contenta di poter di nuovo
bere il mio latte macchiato», si rallegra Irma. Estrae
da una scatoletta una compressa bianca e la mette in
bocca. «Da quando il medico mi ha prescritto questo
enzima, posso gustarmi il caffelatte senza controindicazioni. Ti ricordi prima quanto soffrivo di mal di pancia?».
Come molte altre persone, Irma soffre di un’ipersensibilità ai prodotti a base di latte vaccino, ossia di una
cosiddetta intolleranza al lattosio.
Manca una certa proteina
Causa dell’intolleranza al lattosio (lo zucchero contenuto
nel latte) è la mancanza parziale o totale di un enzima
nell’intestino tenue. Si tratta di una proteina denominata
lattasi che facilita un’importante reazione chimica. Se
questo enzima è presente in misura sufficiente, esso
aiuta a scindere il lattosio in componenti che possono
essere assorbiti dall’organismo e trasformati in energia
utile. Senza il suo intervento, il lattosio arriva all’intestino
crasso senza essere digerito. Qui viene scomposto
dai batteri responsabili con conseguente formazione
di gas e di dolori addominali, diversamente acuti a
­seconda dei casi.
L’importanza di una consulenza specialistica
«Normalmente le persone affette da questo disturbo
si accorgono di mal digerire il latte e i suoi derivati»,
spiega Marion Wäfler Gassmann, consulente alimentare
diplomata HF. Se non si è certi delle cause del disturbo,
è possibile rinunciare per alcuni giorni al consumo
di l­atticini. «In caso di miglioramento, è importante –
­preferibilmente con l’aiuto di un consulente alimentare
Continua a pagina 33
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Sono escluse le vie legali. Non è consentita la permuta dei premi o la correspon­
sione in contanti. Ultimo termine di consegna del tagliando: 30 aprile 2014.
È molto importante
individuare con preci­
sione il disturbo
diplomato – individuare la quantità tollerata di latticini
e cercare alternative appropriate». È importante anche
per evitare una carenza di calcio. «I latticini sono impor­
tanti fonti di calcio e non andrebbero eliminati senza
prima trovare alimenti sostitutivi». Per appurare l’entità
della carenza di lattasi, si dovrebbe in qualunque
caso consultare un medico. Marion Wäfler Gassmann
aggiun­ge: «Presso uno studio medico è possibile effettuare un test di intolleranza, molto più rapido che non
una dieta priva di lattosio di due settimane».
© gettyimages
Parola d’ordine: rallentare
A seconda dei metodi di lavorazione e di stoccaggio,
gli alimenti contengono quantitativi di lattosio diversi,
spiega l’esperta. «In genere dosi minime di lattosio
vengono tollerate.» Secondo le sue indicazioni, occorre
tuttavia osservare alcune semplici regole: distribuire il
consumo di latte e derivati sull’arco della giornata. Pasti
proteici, verdure o insalata e un contorno ricco di amido
rallentano il passaggio del cibo nell’intestino, lasciando
più tempo per la decomposizione del lattosio a favore
di una migliore tolleranza allo stesso. Lo yogurt viene
sopportato molto meglio del latte. Il formaggio in genere
può essere consumato senza problemi, perché in fase
La farmacia consiglia
Giocare d’anticipo
Quando siete invitati, informate i vostri
ospiti in merito alla vostra intolleranza al
lattosio. Segnalate loro quali alimenti non
tollerate.
Al ristorante chiedete quali sono i piatti
privi di lattosio.
Chi segue una dieta priva di lattosio corre
il rischio di carenza di sostanze vitali; la
vostra farmacia potrà consigliarvi come
sopperire a questa mancanza.
Compresse e globuli omeopatici possono
contenere lattosio; informate la vostra
farmacia se soffrite di intolleranza allo
stesso.
di produzione gran parte del lattosio viene già eliminato.
«Talvolta causano disturbi anche prodotti che di primo
acchito non sembrano avere alcuna correlazione con
il lattosio», spiega la consulente alimentare. Osservando
più approfonditamente la lista degli ingredienti si nota
poi la presenza di latte in polvere, latte magro in polvere,
latticello, siero di latte o siero di latte in polvere, tutti
contenenti lattosio. Il lattosio si nasconde spesso nelle
miscele di spezie, nei prodotti da forno, nel cioccolato,
nei pasti pronti, negli insaccati e in alcune bevande.
Occhio al label!
Alcune persone non riescono a digerire nemmeno una
minima quantità di lattosio, ovvero hanno una totale
intolleranza allo stesso. A loro Marion Wäfler Gassmann
suggerisce di consumare prodotti privi di lattosio e pertanto di osservare il label allergia svizzero sull’imballaggio. In alternativa si può optare per bevande di soia o di
riso, arricchite con calcio. In caso di totale mancanza di
lattasi è necessario, come spiegato prima, controllare
attentamente la lista degli ingredienti dei singoli prodotti
per individuare l’eventuale presenza di lattosio.
Per prevenire un’eventuale carenza di calcio e di v­ itamina
D, è importante consultare un medico ed eventualmente
compensarla mediante appositi preparati.
Ulteriori informazioni
www.sge-ssn.ch: cerca, intolleranza al lattosio (scheda
informativa alimentazione in caso di intolleranza al lattosio
della Società Svizzera di Nutrizione)
Adrian Zeller
Con una consulenza specifica, chi soffre di
intolleranza al lattosio può trovare sane alternative
ai prodotti a base di latte vaccino e prevenire
eventuali disturbi.
Vita quotidiana 33
Continua da pagina 31
Publireportage novità & raccomandazioni 34
CELLU DESTOCK SERUM FLASH
Effetto Rassodante immediato e risultati provati in
soli 14 giorni.
Cinque risultati Silhouette:
Aspetto cellulite
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Leggera e confortevole, facile da applicare. Texture ad elevato
assorbimento, per una migliore penetrazione dei principi attivi.
Disponibile nelle farmacie partecipanti.
L’Oréal Suisse SA
nicorette Spray
Per uso orale.
In grado di alleviare il vostro desiderio acuto di fumare dopo un
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Leggere il foglietto illustrativo.
Janssen-Cilag AG
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Alito sicuro per dodici ore
Il collutorio CB12 protegge efficacemente dall’alito cattivo e
neutralizza i gas di zolfo e ne previene la formazione durante
dodici ore.
Il 50% delle persone soffre di alito cattivo. Nel 90% circa dei casi, l’alito
cattivo ha origine nel cavo oro-faringeo. I batteri producono gas di zolfo
maleodoranti che poi vengono percepiti nell’aria espirata.
Meda Pharma GmbH
Tour elvetico 35
© Pharmazie-Historisches Museum der Universität Basel, Schweiz
C’era una
volta la
farmacia…
Al centro della città vecchia di Basilea salta
all’occhio il Museo di storia della farmacia,
ricco di una collezione completa di rimedi
utilizzati in passato, strumenti di lavoro non­
ché laboratori e farmacie arredati in maniera
originale.
Chi dalla piazza del mercato sale la scala in direzione
della Petersplatz e segue il cartello «Pharmazie-Historisches Museum», viene condotto in una pittoresca
corte interna. Menzionato per la prima volta nel 1316,
l’edificio medievale «Zum Vorderen Sessel» ospita dal
1924 il Museo di storia della farmacia dell’Università
di Basilea. In esso si trova una delle più grandi e significative collezioni mondiali di oggetti storici farmaceutici
e fornisce a esperti e profani un’affascinante panoramica della storia della farmacia.
Un percorso con tappe molto significative
Se foste nati 300 anni fa, probabilmente contro i disturbi
di cuore vi sarebbe stato prescritto un rimedio a base
di rospi essiccati. Questo è uno dei tanti sorprendenti
presidi medici che vi sarà possibile scoprire, uniti a
tutta una serie di curiosi e interessanti amuleti. Particolarmente degno d’interesse anche il laboratorio
dell’alchimista come ci si immagina fosse nel 16°/17° secolo. I fantastici utensili regalano l’atmosfera misteriosa
dell’alchimia, che testimonia la ricerca dell’immortalità.
Nel laboratorio farmaceutico del 18° secolo è possibile
risalire a come venivano prodotti i medicinali a quei
tempi, accenni della moderna farmacologia, volta progressivamente a sostituire l’utilizzo dell’alchimia.
Un’occhiata al suggestivo universo farmaceutico prima
della rivoluzione industriale la offrono infine gli antichi
arredi delle farmacie di corte di Innsbruck di epoca
barocca e di una farmacia dell’Impero francese, nonché contenitori, manuali sulle erbe mediche, bilance,
microscopi e utensili da laboratorio.
Acquistare come 100 anni fa
Al termine della visita, l’Herbarium accoglie i visitatori
e li culla ancora un po’ nella nostalgia dei tempi che
furono. Arredato con il mobilio storico della farmacia
basilese Barfüsser, questo luogo magico offre erbe
selezionate, dolci, contenitori, cosmetici naturali e altri
utensili da laboratorio. Dopo la visita al museo s’impone
un giro nella città vecchia di Basilea e tra le strade dedite
allo shopping. Consigli e indicazioni su www.basel.com.
Ulteriori informazioni sul museo
www.pharmaziemuseum.ch (in inglese e tedesco)
www.basel.com: arte & cultura, musei
www.museenbasel.ch: Musei A-Z, Pharmazie Historisches Museum der Universität Basel
Irène Herbst
© gettyimages
Oggi in farmacia 36
La salute è
contagiosa
Il nostro bene più prezioso è la salute, e deve
essere preservato. Con altre 150 farmacie
della rete Feelgood’s distribuite sull’intero
territorio svizzero, ci impegniamo a fondo
per facilitarvi il compito.
Secondo Schopenhauer «nove decimi della nostra felicità si basano esclusivamente sulla salute». Tuttavia
la salute non è «soltanto» l’assenza di malattie. Essere
sani significa star bene fisicamente, psichicamente e
socialmente. Svolgono un ruolo importante diverse circostanze, predisposizioni, condizioni ed esigenze, che
possiamo influenzare positivamente. Siamo la vostra
farmacia di fiducia, e in quanto tale, con circa altre 150
farmacie della rete Feelgood’s, siamo al vostro fianco
con consigli e servizi. Poiché la vostra salute e il vostro
benessere meritano tutto il nostro sostegno.
Qual è la filosofia Feelgood’s?
Il marchio Feelgood’s è stato creato nel 2001 e oggi riunisce oltre 150 farmacie indipendenti in tutta la Svizzera.
Nella farmacia di fiducia che si fregia del marchio di
qualità Feelgood’s, oltre a una consulenza competente
e personalizzata, i clienti beneficiano anche di diversi
vantaggi e prestazioni. Ad esempio le promozioni mensili che vi vengono offerte sui prodotti stagionali, per il
vostro benessere e la vostra salute.
feelgood’s news
La rivista feelgood’s news, che trovate sette volte l’anno
in farmacia o direttamente nella buca delle lettere
(chiedete il buono-abbonamento) è una pubblicazione
comune di tutte le farmacie della rete Feelgood’s. L’apprezzatissima rivista per la clientela vi informa su argomenti stagionali riguardanti la salute, il benessere
e la bellezza, e si occupa anche di temi di attualità e
tendenza riguardanti la nostra quotidianità. Tra le sue
pagine troverete anche consigli pratici e semplici da
seguire. Passate da noi in farmacia! Feelgood’s vi conquisterà con i suoi vantaggi e i suoi servizi pro-salute.
La salute è contagiosa!
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F A R M A C I E
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