Carta dei Servizi del convitto Sophie Ploner

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Bezirksgemeinschaft Burggrafenamt
Dienst für Menschen mit Behinderung
Comunità Comprensoriale Burgraviato
Servizio per persone disabili
Carta dei Servizi
del Servizio per persone disabili
Convitto Sophie Ploner
A quale servizio appartiene il convitto Sophie Ploner?
Il convitto Sophie Ploner è parte integrante del Servizio per persone
disabili della Comunità Comprensoriale Burgraviato, che contempla
svariate strutture in grado di offrire ad adulti con handicap opportunità
lavorative, abitative e di vita.
Dove ci troviamo e a chi ci rivolgiamo?
Presso il convitto Sophie Ploner vivono persone disabili, affette da
disturbi comportamentali gravi associati a manifestazioni psichiatriche
concomitanti e autismo, provenienti da tutto l’Alto Adige. La struttura
sorge a Merano/Maia Alta ed è raggiungibile al numero telefonico
0473/239521.
Come operiamo nella nostra struttura?
L’offerta assistenziale del convitto Sophie Ploner si rivolge a persone
con disabilità che, in virtù di particolari esigenze e disturbi
comportamentali, hanno difficoltà a inserirsi nella loro struttura d’origine.
Presso il convitto Sophie Ploner, collaborando con medici e psicologi, ci
adoperiamo per supportare e stabilizzare l’ospite affinché possa fare
ritorno nell’ambiente originale.
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Il convitto Sophie Ploner prevede una precisa organizzazione giornaliera
e settimanale con orari cadenzati: la struttura è articolata in modo
chiaro, estromettendo stimoli superflui o fonte di disturbo per i suoi
ospiti.
Le attività e l’orientamento nella collaborazione per la gestione
domestica o del giardino, così come svariate iniziative, vengono definiti
in modo mirato e personalizzato, mentre le possibilità esperienziali e di
scelta vengono adeguate alle momentanee esigenze dell’individuo. Nel
nostro operato, ci avvaliamo di numerosi metodi di comunicazione, quali
simboli, immagini e oggetti. Al centro del nostro lavoro si colloca la
persona, con cui collaboriamo, passo dopo passo, al ripristino della
stabilità psico-fisica e al reinserimento nella struttura abitativa e nel
gruppo di lavoro originari. A tal proposito, lavoriamo congiuntamente con
il centro diurno Pastor Angelicus.
I familiari o i rappresentanti legali dei nostri clienti vengono
costantemente informati da nostri collaboratori in merito al lavoro svolto.
Come si presenta il convitto Sophie Ploner?
Area giardino
Sala relax
Camera
Il convitto Sophie Ploner sorge in un edificio indipendente con giardino a
Maia Alta e conta 8 posti. Ogni persona dispone di una camera singola,
che può allestire secondo i propri gusti. In corrispondenza di ciascuno
dei tre piani, è prevista una piccola cucina e un locale comune. Al
pianterreno si colloca uno spazio relax con sala da pranzo, soggiorno e
cucina, da dove si raggiunge anche il giardino liberamente accessibile.
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Come funziona il nostro convitto?
Quando un ospite viene ammesso al convitto Sophie Ploner, gli viene
innanzitutto concesso il tempo di ambientarsi nel nuovo contesto,
riducendo al minimo le richieste rivoltegli. Se necessario, i medici della
struttura prescrivono nuovamente la terapia medicamentosa. Sulla
scorta delle esigenze del cliente e le osservazioni del team di
assistenza, elaboriamo un programma ad hoc, con l’intento di dare
stabilità all’individuo disabile, supportandolo nella sua autonomia e
agevolandone il ritorno alla struttura di origine. In tale processo,
collaboriamo con persone diverse quali medici di base, neurologi,
psichiatri, psicologi, consulenti, assistenti e, non meno importanti, i
familiari, oltre, naturalmente, al cliente stesso.
Tutti gli ospiti vengono affiancati dal loro assistente di riferimento, un
interlocutore che sostiene il cliente nell’elaborazione e concretizzazione
di obiettivi e desideri personali, contribuendo al disbrigo di formalità
burocratiche e pratiche quotidiane.
Presso il convitto Sophie Ploner, la giornata è scandita da una struttura
temporale costante, in grado di veicolare sicurezza. Ogni individuo
dispone liberamente del proprio tempo libero. Qualora venissero
esternati o osservati interessi particolari, il team di assistenza fornirà un
sostegno costruttivo per la loro implementazione. Per coloro che lo
desiderano, è possibile collaborare ai lavori domestici o in giardino,
nonché usufruire del parco, della piscina e delle diverse stanze dedicate
al movimento, alla stimolazione dei sensi e al rilassamento del Pastor
Angelicus.
Dal lunedì al sabato, l’ampia cucina del Pastor Angelicus prepara
pranzo e cena, mentre nella giornata di domenica se ne occupa
direttamente il convitto.
Il convitto Sophie Ploner è aperto tutto l’anno.
Quanto costa il nostro servizio?
Il servizio da noi erogato è a pagamento. L’ammontare del corrispettivo
è commisurato al livello di assistenza individuale e si attiene alle
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direttive provinciali, riviste a cadenza annuale.
In caso di ammissione, deve essere indicato il livello assistenziale del
cliente ed è altresì necessario che eventuali variazioni nella
classificazione vengano comunicate al Servizio.
Qualora si verificasse la fruizione congiunta di una struttura
semiresidenziale e di una residenziale, viene conteggiata unicamente la
tariffa prevista per quest’ultima. In caso di ammissione in una struttura
residenziale, è possibile presentare domanda di partecipazione, in
relazione alla propria situazione economica, presso il distretto sociale
competente. In allegato è disponibile la tabella attualmente in vigore.
Clienti e familiari hanno voce in capitolo?
Cerchiamo costantemente uno scambio comunicativo con i familiari, che
può verificarsi mediante costante contatto telefonico o diretto. Oltre a
offrire loro la possibilità di prendere parte agli incontri dei medici curanti,
organizzati dalla direttrice di struttura, i familiari vengono regolarmente
invitati a partecipare a feste e riunioni.
Come si svolge la collaborazione con gli altri servizi?
Il nostro Servizio si mantiene in contatto con distretti sanitari, servizio
psicologico e psichiatrico, medici di famiglia e ospedale, instaurando
con essi, in caso di necessità, rapporti di collaborazione.
Come si svolge
ammissione?
la
presentazione
della
domanda
di
La domanda di ammissione al convitto Sophie Ploner viene inoltrata dai
servizi sociali territoriali competenti. Qualora vi fossero posti vacanti, la
direzione del Servizio decide, insieme a medici curanti, psicologi e alla
direttrice di struttura, se la persona può essere accolta. In tale contesto
si cerca innanzitutto di appurare se l’individuo possa sentirsi a proprio
agio nel convitto e integrarsi con gli altri ospiti, nonché se la struttura sia
in grado di offrire ciò di cui il potenziale ospite ha bisogno. Nel caso non
vi fosse disponibilità di posto, è previsto l’inserimento in una lista di
attesa.
Per eventuali domande, la direttrice del Servizio per persone disabili (tel.
0473/272800) o la direttrice si struttura del convitto Sophie Ploner (tel.
0473/239521) sono a vostra disposizione.
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Come si ottiene un riscontro in merito alla qualità del lavoro
svolto ?
In occasione di colloqui individuali, sedute del comitato di struttura o
incontri dei genitori, saremo lieti di ricevere un vostro feed-back. Inoltre,
a intervalli regolari, vengono distribuiti ai familiari questionari per la
rilevazione del grado di soddisfazione, sottoposti successivamente a
elaborazione, creando un ottimo punto di partenza per apportare
miglioramenti.
Come si può sporgere reclamo?
Genitori, parenti e clienti hanno il diritto di sporgere reclamo o avanzare
proposte di miglioramento: a tale proposito, la capostruttura e tutti i
collaboratori del convitto Sophie Ploner e la direttrice del Servizio sono
gli interlocutori di riferimento a cui rivolgersi. Lamentele e suggerimenti
possono pervenire e ricevere risposta in forma verbale o scritta.
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