Scuola Secondaria di Primo grado Paritaria “Don Bosco” Via Don Bosco, 37045 Legnago (Verona) Tel. 0442/602482 E-Mail [email protected] pec: [email protected] PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2016/2017 Premessa La direttiva ministeriale emanata il 27 dicembre 2012, “Strumenti di intervento per gli alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“, ha delineato indicazioni e strategie volte a consentire a tutti gli alunni, quali che siano le loro difficoltà, il pieno accesso all’apprendimento. Tale documento, diffuso a più di trent’anni dall’introduzione della legge n°517 del 1977, che ha dato avvio ai processi di integrazione scolastica, richiama la scuola a riflettere sulle criticità emerse e a valutare l’opportunità di ripensare alcuni aspetti dell’intero sistema. Gli alunni con disabilità si trovano inseriti all’interno di un contesto sempre più variegato, dove la discriminante tradizionale - alunni con disabilità / alunni senza disabilità - non rispecchia pienamente la complessa realtà delle nostre classi. È ormai noto che un numero sempre più ampio di alunni, con continuità o per determinati periodi, per una pluralità di motivi (fisici, biologici, fisiologici, psicologici, sociali), può presentare delle difficoltà di apprendimento, di sviluppo di abilità e competenze e/o dei disturbi del comportamento, di fronte ai quali è necessario che la Scuola sia preparata ad offrire una risposta adeguata e personalizzata. Nel panorama scolastico attuale, la diversità, nella molteplicità delle sue forme, è ormai la norma e pone la necessità di attuare una didattica “speciale”, in grado di rispondere ai bisogni non più e non solo dell’alunno disabile ma di ogni singolo discente. L’alunno disabile non è più solo nella sua “specialità” poiché anche altri suoi compagni necessitano di interventi specializzati e individualizzati più congeniali alle loro specifiche necessità. L’attenzione viene quindi rivolta ai Bisogni Educativi Speciali nella loro totalità, andando oltre la certificazione di disabilità, per abbracciare il campo dei Disturbi evolutivi specifici, dello svantaggio socio-culturale, delle difficoltà linguistiche per gli alunni stranieri. Secondo l’ICF (la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della disabilità e della salute) «il Bisogno Educativo Speciale è qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento, permanente o transitoria, in ambito educativo e/o apprenditivo, dovuta all’interazione dei vari fattori di salute e che necessita di educazione speciale individualizzata». Rientrano nella più ampia definizione di BES tre grandi sotto-categorie: 1 Scuola Secondaria di Primo grado Paritaria “Don Bosco” Via Don Bosco, 37045 Legnago (Verona) Tel. 0442/602482 E-Mail [email protected] pec: [email protected] la disabilità; i disturbi evolutivi specifici (disturbi specifici dell’apprendimento, deficit del linguaggio, deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività, borderline cognitivo, ma anche altre tipologie di deficit o disturbo non altrimenti certificate); Norme primarie di riferimento per tutte le iniziative che la scuola ha finora intrapreso sono state la legge n. 104/1992, per la disabilità, la legge n. 170/2010 e successive integrazioni per gli alunni con DSA, e sul tema della personalizzazione la legge n. 53/2003 di riordino dei cicli. La nuova direttiva ha esteso in modo definitivo a tutti gli studenti in difficoltà il diritto – e quindi il dovere per tutti i docenti – alla personalizzazione dell’apprendimento, nella prospettiva di una presa in carico complessiva ed inclusiva di tutti gli alunni. L’attenzione ai BES non ha lo scopo di favorire improprie facilitazioni ma di rimuovere quanto ostacola i percorsi di apprendimento, non vuole generare un livellamento degli apprendimenti ma una modulazione degli stessi sulle potenzialità di ciascuno, nell’ottica di una scuola più inclusiva, capace di valorizzare i punti di forza di tutti e di ciascun alunno. Tali problematiche, certificate da uno o più specialisti, documentate dalla famiglia o rilevate dalla scuola, devono trovare risposte adeguate e articolate, ed essere al centro dell’attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia: ciò è possibile attraverso una lettura attenta e un continuo monitoraggio dei segni di disagio, in funzione di una didattica inclusiva e personalizzata che si avvalga della collaborazione della famiglia e degli enti locali e territoriali, al fine di favorire il successo formativo di tutti gli alunni. Lo strumento privilegiato di una didattica inclusiva è rappresentato dal percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che tutti i docenti del Consiglio di classe sono chiamati ad elaborare: si tratta di uno strumento di lavoro che ha la funzione di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee. Come ha esplicitato ancora la Direttiva, il delicato e importante compito di presa in carico dei BES riguarda tutta la comunità educante e richiede un approfondimento e un accrescimento delle competenze specifiche di docenti e dirigenti scolastici. Un approccio integrato, scuola - famiglia - servizi sanitari- enti locali e territoriali, consente di rispondere adeguatamente ai bisogni speciali manifestati dagli alunni in difficoltà. In tal modo i BES non riguardano più solo il singolo che ne è colpito, bensì tutta la comunità e le istituzioni. 2 Scuola Secondaria di Primo grado Paritaria “Don Bosco” Via Don Bosco, 37045 Legnago (Verona) Tel. 0442/602482 E-Mail [email protected] pec: [email protected] La Circolare ministeriale del 22 novembre 2013 chiarisce che “il corrente anno scolastico dovrà essere utilizzato per sperimentare e monitorare procedure, metodologie e pratiche anche organizzative, con l’obiettivo comune di migliorare sempre più la qualità dell’inclusione” e che la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 poneva “l’attenzione sulla distinzione tra ordinarie difficoltà di apprendimento, gravi difficoltà e disturbi di apprendimento. […] Nel caso di difficoltà non meglio specificate, soltanto qualora nell’ambito del Consiglio di classe o del team docenti si concordi di valutare l’efficacia di strumenti specifici questo potrà comportare l’adozione e quindi la compilazione di un Piano Didattico Personalizzato. Non è compito della scuola certificare gli alunni con bisogni educativi speciali, ma individuare quelli per i quali è opportuna e necessaria l’adozione di particolari strategie didattiche”. VERSO UNA SCUOLA DELL’INCLUSIONE Una scuola inclusiva deve prevedere: un coinvolgimento di tutti gli insegnanti e di tutti gli operatori scolastici; una filosofia dell’integrazione come strumento per integrare tutte le diversità; una modalità di approccio che non sia centrata solo sugli obiettivi e sui programmi ma anche sugli aspetti relazionali e affettivi il passaggio da un modello didattico rigido, monologico e individualistico ad una didattica diversa, incentrata sullo scambio dialogico, sulla cooperazione; un’istruzione individualizzata e personalizzata, realizzata attraverso l’adeguamento dell’insegnamento alle caratteristiche individuali degli alunni (ai loro tempi, ai loro stili cognitivi, alle loro modalità di apprendimento), evitando il rischio, tuttavia, che l’individualizzazione diventi essa stessa una forma di emarginazione; il potenziamento delle risorse residue o esistenti in ciascuno; il perseguimento dell’autonomia dei soggetti da educare. FINALITÀ Il presente Piano costituisce un concreto impegno programmatico per l'inclusione e uno strumento di lavoro, pertanto potrà essere soggetto a modifiche ed integrazioni periodiche. 3 Scuola Secondaria di Primo grado Paritaria “Don Bosco” Via Don Bosco, 37045 Legnago (Verona) Tel. 0442/602482 E-Mail [email protected] pec: [email protected] Questo documento è parte integrante del POF e si propone di: delineare prassi condivise di carattere amministrativo e burocratico (tramite l’acquisizione della documentazione necessaria e verifica della completezza del fascicolo personale), comunicativo e relazionale (prima conoscenza dell’alunno e sua accoglienza all’interno della nuova scuola con incontri ed attività programmati con le famiglie e con l’équipe neuropsicologica), educativo – didattico (predisposizione del PEI o del PDP); facilitare l’accoglienza e realizzare un proficuo percorso formativo degli studenti con BES; individuare strategie e metodologie di intervento correlate alle esigenze educative speciali, nella prospettiva di una scuola sempre più inclusiva ed accogliente; monitorare l'efficacia degli interventi. AZIONI DEL GRUPPO DI INCLUSIONE Alla luce della normativa e delle indicazioni vigenti, la Scuola si dota di un Gruppo di Lavoro per l’inclusione (GLI) che, oltre ai componenti dei GLHI, comprende tutte le risorse specifiche e di coordinamento della scuola (funzioni strumentali, insegnanti specializzati, AEC, rappresentanti dei docenti disciplinari) e si riunisce per: elaborare un piano annuale per l’inclusione; rilevare e monitorare gli alunni con BES presenti a scuola; organizzare e coordinare gli incontri con l’équipe medica e con i servizi socio-assistenziali a favore degli alunni con bisogni educativi speciali; predisporre una programmazione individualizzata/personalizzata; promuovere e pubblicizzare iniziative formazione dei docenti; collaborare con i consulenti esterni, attraverso l’attività di mediazione scuola-famiglia, per un’adeguata presa in carico delle situazioni di difficoltà; compartecipare a eventuali progetti di prevenzione e riduzione del disagio con altri enti o istituti; promuovere l’attivazione di progetti e laboratori speciali. 4 Scuola Secondaria di Primo grado Paritaria “Don Bosco” Via Don Bosco, 37045 Legnago (Verona) Tel. 0442/602482 E-Mail [email protected] pec: [email protected] PARTE 1 ANALISI DELLA SITUAZIONE PRESENTE NELL’ISTITUTO A Rilevazione dei BES presenti 1. Disabilità certificate (Legge 104/92) Scuola secondaria di primo grado - n° 0 in classe prima - n° 1 in classe seconda - n°1 in classe terza 2. DSA e ADHD Scuola secondaria di primo grado - n° 5 in classe prima - n° 2 in classe seconda 3. Difficoltà di apprendimento - n° 3 in classe terza Scuola secondaria di primo grado - n° 0 in classe prima - n° 0 in classe seconda 4. Area dello svantaggio: disagio comportamentale/relazionale - n° 2 in classe terza Scuola secondaria di primo grado - n° 0 in classe prima - n° 0 in classe seconda - n° 0 in classe terza Totali 15 % su popolazione scolastica PEI redatti n° 2 N° di PDP n° totale 10 (redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria) n° totale 2 (redatti dai Consigli di classe sulla base di osservazioni relative al primo quadrimestre e/o documentazioni) PIANO DI INCLUSIONE PER GLI ALUNNI CON HANDICAP Gli alunni con handicap sono tutelati dalla legge n.104 del 1992 che consente di assegnare alle classi in cui sono inseriti risorse di insegnamento (insegnanti di sostegno) e usufruiscono di un insegnante specializzato e di un piano didattico individualizzato. Nella norma (art. 3, comma 1) si precisa che "E' persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, 5 Scuola Secondaria di Primo grado Paritaria “Don Bosco” Via Don Bosco, 37045 Legnago (Verona) Tel. 0442/602482 E-Mail [email protected] pec: [email protected] psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione". L’espressione “difficoltà di apprendimento” si riferisce, in modo molto generale, a tutti quegli alunni che incontrano un qualche tipo di ostacolo o di rallentamento nei processi di apprendimento e che di conseguenza esprimono bisogni educativi speciali. Tale ostacolo o rallentamento porta a esiti significativamente negativi sia nello sviluppo e nella carriera scolastica, sia nell’integrazione sociale e nella partecipazione alla vita comunitaria, tali da rendere necessari interventi individualizzati e di sostegno. In questa ampia categoria rientrano in primis gli alunni con ritardo mentale (dovuto a una sindrome organica specifica e ben definita come sindrome di down, lesioni cerebrali, ecc.), come anche alunni che presentano deficit di ordine fisico e sensoriale (come i minorati della vista e dell’udito), ovvero tutti coloro che sono tutelati dalla legge citata sopra e che beneficiano di un insegnante di sostegno. L'integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona disabile nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione. Come precisa la legge 104 “l'esercizio del diritto all'educazione non può essere impedito da difficoltà di apprendimento né di altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all'handicap”. Pertanto la scuola ha il compito di acquisire la documentazione risultante dalla diagnosi funzionale e di elaborare un piano educativo individualizzato, alla cui definizione provvedono congiuntamente, con la collaborazione dei genitori della persona disabile, gli operatori delle unità sanitarie locali, l’insegnante specializzato e gli insegnanti curricolari. GRUPPI DI LAVORO 1. GLHI (Gruppo di Lavoro per l’Handicap di Istituto) 2. GLHO (Gruppo di Lavoro Operativo per l’Handicap) 3. GLI (Gruppo di Lavoro per l’inclusione) COMPOSIZIONE GLHI Dirigente Scolastico, Referente dell’Area strumentale per la Disabilità, insegnanti di sostegno, rappresentante dei docenti COMPETENZE gestire e coordinare l’attività relativa agli alunni diversamente abili; “collaborare alle iniziative educative d’integrazione predisposte dal piano educativo” (Legge 104/92, art. 15, 6 Scuola Secondaria di Primo grado Paritaria “Don Bosco” Via Don Bosco, 37045 Legnago (Verona) Tel. 0442/602482 E-Mail [email protected] pec: [email protected] curricolari, uno o più rappresentanti dei genitori degli alunni certificati, uno o più rappresentanti degli operatori socio-sanitari e degli enti locali GLHO GLI Dirigente Scolastico, docente di classe (il coordinatore di classe e , laddove necessario, tutto il consiglio di classe), docente specializzato, assistente all’autonomia e alla comunicazione, specialista dell’ASL o dell’ente convenzione che ha in cura l’alunno certificato, famiglia Dirigente Scolastico, docenti di sostegno, rappresentanti dei docenti curricolari, referente per la Disabilità, assistenti all’autonomia e alla comunicazione comma 2); assegnare le ore di sostegno, sulla base del numero degli insegnanti specializzati assegnati alla scuola e della gravità della patologia degli alunni certificati; richiedere ore di assistenza per gli alunni che presentano difficoltà nell’autonomia e nella comunicazione; formulare proposte di inclusione scolastica. Individuare gli obiettivi educativi e didattici della programmazione individualizzata; Verificare il livello di integrazione scolastica raggiunto Verificare l’efficacia della programmazione individualizzata nella prassi scolastica e formulare ipotesi volte a migliorarla Rilevare gli alunni con handicap presenti a scuola; Elaborare una progettazione educativa individualizzata rispondente ai bisogni speciali manifestati dagli alunni certificati Valutare e monitorare il livello di integrazione scolastica ; DOCUMENTAZIONE 1. Diagnosi Funzionale (DF) 2. Profilo Dinamico Funzionale (PDF) 3. Programmazione Individualizzata (PEI) 7 Scuola Secondaria di Primo grado Paritaria “Don Bosco” Via Don Bosco, 37045 Legnago (Verona) Tel. 0442/602482 E-Mail [email protected] pec: [email protected] COSA? CHI? QUANDO? È redatta dagli operatori All’atto della ASL o specialisti privati segnalazione. raccoglie i dati anamnestici, convenzionati. clinico-medici, familiari e sociali e descrive i livelli di competenza raggiunti nelle aree fondamentali dello sviluppo. Diagnosi funzionale: Profilo Dinamico Funzionale: è uno strumento di raccordo tra la conoscenza dell’alunno, prodotta dalla diagnosi funzionale, e la definizione di attività, tecniche, mezzi e strumenti specificati nella programmazione; indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali dell’alunno, le possibilità di recupero e le capacità residue. È redatto dagli operatori dei servizi ASL che hanno in carico l’alunno in collaborazione con il docente specializzato, i docenti curricolari e la famiglia. prima Viene aggiornata a conclusione della scuola dell’infanzia, della scuola primaria, e della scuola secondaria di 1° grado. Programmazione educativa individualizzata: È redatta dal docente Entro i primi tre mesi di ogni specializzato e dagli anno scolastico. insegnanti curricolari, in analizza la situazione di collaborazione con la partenza dell’alunno nelle famiglia e gli operatori diverse aree di sviluppo, socio-sanitari. individua gli obiettivi da raggiungere, le modalità dell’intervento didattico, strategie, mezzi e strumenti, criteri e modalità di verifica e valutazione. 8 Scuola Secondaria di Primo grado Paritaria “Don Bosco” Via Don Bosco, 37045 Legnago (Verona) Tel. 0442/602482 E-Mail [email protected] pec: [email protected] INTERVENTI E STRATEGIE Predisposizione di una programmazione individualizzata (PEI) in cui specificare obiettivi, attività, metodologie, strumenti e interventi educativi su “misura”per la singola e specifica difficoltà manifestata dall’alunno certificato; attuazione di una didattica individualizzata e inclusiva; coinvolgimento degli insegnanti curricolari nelle attività didattiche pianificate nel PEI; valorizzazione del ruolo dei compagni di classe e di scuola, nel tutoring e nei gruppi di apprendimento cooperativo al fine di creare un ambiente il più possibile inclusivo; sperimentazione di una pluralità di metodi, interventi, materiali, tecniche educative e didattiche; valorizzazione delle capacità residue e dei punti di forza dell’alunno certificato; forme adeguate di verifica e valutazione che tengano conto del livello di partenza; promozione di corsi di formazione e di aggiornamento che interessino tanto i docenti specializzati che i docenti curricolari; collaborazione con gli enti locali e con gli operatori socio-sanitari; coinvolgimento delle famiglie nel progetto di vita elaborato per i loro figli. proposte di attivazione di laboratori speciali per la disabilità. 9 Scuola Secondaria di Primo grado Paritaria “Don Bosco” Via Don Bosco, 37045 Legnago (Verona) Tel. 0442/602482 E-Mail [email protected] pec: [email protected] PIANO DI INCLUSIONE PER GLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELLO SVILUPPO Che cosa sono i disturbi specifici dello sviluppo? Quest’ampia categoria si riferisce a: 1. disturbi specifici dell’apprendimento (DSA); 2. disturbi da deficit di attenzione con iperattività (o sindromi ipercinetiche); 3. funzionamento cognitivo limite o borderline; 4. altri disturbi (come deficit del linguaggio, deficit della coordinazione motoria, disturbi della condotta, disturbi d’ansia, della sfera emozionale, dell’eloquio ecc.) Tali problematicità scolastiche sono tutelate dalla legge n. 170 del 18 ottobre 2010 che riconosce e definisce in quanto tali i disturbi specifici di apprendimento (DSA) in ambito scolastico Come si legge all’articolo 2, la presente legge persegue, per le persone con Dsa, le seguenti finalità: a) garantire il diritto all’istruzione; b) favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto, garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità; c) ridurre i disagi relazionali ed emozionali; d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti; e) preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate ai Dsa f) favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi; g) incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e di formazione; h) assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale. SOGGETTI COINVOLTI DIRIGENTE SCOLASTICO trasmette alla famiglia apposita segnalazione; riceve la diagnosi consegnata dalla famiglia, la acquisisce al protocollo e la condivide con il gruppo docente; promuove attività di aggiornamento e formazione; promuove e valorizza progetti mirati; gestisce le risorse umane e strumentali; promuove l’intensificazione dei rapporti tra gli 10 Scuola Secondaria di Primo grado Paritaria “Don Bosco” Via Don Bosco, 37045 Legnago (Verona) Tel. 0442/602482 E-Mail [email protected] pec: [email protected] REFERENTE PER LA DISABILITÀ/DSA DOCENTI FAMIGLIA insegnanti e le famiglie degli alunni con DSA; attiva il monitoraggio di tutte le azioni messe in atto; fornisce informazioni circa le disposizioni normative vigenti; fornisce indicazioni di base su strumenti compensativi e misure dispensative al fine di realizzare un intervento didattico il più possibile adeguato e personalizzato; offre supporto ai colleghi riguardo a specifici materiali didattici e di valutazione; diffonde e pubblicizza le iniziative di formazione specifica o di aggiornamento; fornisce informazioni riguardo alle Associazioni/Enti ai quali poter fare riferimento per le tematiche in oggetto; funge da mediatore tra colleghi, famiglie e operatori dei servizi sanitari; durante le prime fasi degli apprendimenti scolastici curano l’acquisizione dei prerequisiti fondamentali e la stabilizzazione delle prime abilità relative alla scrittura, alla lettura e al calcolo, ponendo contestualmente attenzione ai segnali di rischio mettono in atto strategie di recupero; segnalana alla famiglia la persistenza delle difficoltà nonostante gli interventi di recupero, prendono visione della certificazione diagnostica rilasciata dagli organismi preposti; procedono, in collaborazione dei colleghi della classe, alla documentazione dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati previsti; attuano strategie educativo-didattiche di potenziamento e di aiuto compensativo; adottano misure dispensative; attuano modalità di verifica e valutazione adeguate e coerenti; realizzano incontri di continuità con i colleghi del precedente e successivo ordine o grado di scuola al fine di condividere i percorsi educativi e didattici effettuati dagli alunni con DSA consegna alla scuola la diagnosi di cui all’art. della Legge 170/2010; condivide le linee elaborate nella documentazione dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati; sostiene la motivazione e l’impegno dell’alunno nel lavoro scolastico e domestico; verifica regolarmente lo svolgimento dei compiti assegnati; verifica che vengano portati a scuola i materiali richiesti; 11 Scuola Secondaria di Primo grado Paritaria “Don Bosco” Via Don Bosco, 37045 Legnago (Verona) Tel. 0442/602482 E-Mail [email protected] pec: [email protected] incoraggia l’acquisizione di un sempre maggiore grado di autonomia nella gestione dei tempi di studio, dell’impegno scolastico e delle relazioni con i docenti; considera non soltanto il significato valutativo, ma anche formativo delle singole discipline. CHI FA CHE COSA (linee guida allegate al D.M. 5669/2011) SCUOLA Interventi di identificazione precoce di casi sospetti Attività di recupero mirato Persistenti difficoltà Comunicazione della scuola alla famiglia Provvedimenti compensativi e dispensativi – Didattica e valutazione personalizzata FAMIGLIA SERVIZI Richiesta di valutazione Iter diagnostico Comunicazione della famiglia alla scuola Diagnosi: documento di certificazione diagnostica GRUPPI DI LAVORO GLI CONSIGLIO DI CLASSE Rilevare gli alunni DSA presenti a scuola; elaborare una progettazione educativa personalizzata rispondente ai bisogni speciali manifestati dagli alunni certificati; valutare e monitorare il livello di inclusione scolastica; fornire supporto didattico-metodologico ai docenti curricolari degli alunni certificati. Individuare obiettivi educativi e didattici, strategie e misure compensative e dispensative da inserire nel piano didattico 12 Scuola Secondaria di Primo grado Paritaria “Don Bosco” Via Don Bosco, 37045 Legnago (Verona) Tel. 0442/602482 E-Mail [email protected] pec: [email protected] personalizzato; verificare l’efficacia della programmazione personalizzata nella prassi scolastica e formulare ipotesi volte a migliorarla; verificare il livello di inclusione scolastica raggiunto. DOCUMENTAZIONE COSA? Diagnosi Piano didattico Personalizzato ( PDP): CHI? QUANDO? All’atto della prima segnalazione e ad ogni Neuropsichiatri, psicologi, scadenza prevista. strutture pubbliche e private. Operatori socio-sanitari Docenti curricolari. Entro i primi tre mesi di ogni anno scolastico. è un contratto fra docenti, Istituzione Scolastiche, Istituzioni Socio-Sanitarie e famiglia per individuare e organizzare un percorso personalizzato, nel quale devono essere definiti i supporti compensativi e dispensativi che possono portare alla realizzazione del successo scolastico degli alunni DSA. STRUMENTI DI LAVORO Piano didattico personalizzato: è lo strumento di lavoro per eccellenza di cui dispongono i docenti descrive il funzionamento delle abilità strumentali (lettura, calcolo, scrittura..); illustra le caratteristiche comportamentali, le modalità del processo di apprendimento; individua strategie, strumenti, metodologie; specifica eventuali modifiche degli obiettivi specifici di apprendimento previsti dalla programmazione di classe; 13 Scuola Secondaria di Primo grado Paritaria “Don Bosco” Via Don Bosco, 37045 Legnago (Verona) Tel. 0442/602482 E-Mail [email protected] pec: [email protected] Strumenti compensativi: sollevano lo studente con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo Misure dispensative: sono invece interventi che consentono all’alunno o allo studente di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento. precisa le misure compensative e dispensative di cui necessita l’alunno certificato; forme di valutazione e di verifica personalizzate la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto; il registratore, che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione; i programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori; la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo; altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali tabelle, formulari, mappe concettuali, etc. Gli alunni con DSA sono dispensati da: Lettura ad alta voce Scrittura veloce sotto dettatura Scrittura alla lavagna Copiatura dalla lavagna Copiatura di testi o esercizi nelle verifiche, nelle esercitazioni e nei compiti a casa Uso del vocabolario Scrittura e lettura di numeri romani Studio mnemonico ( poesie, regole grammaticali, definizioni, tabelline) Studio delle lingue straniere in forma scritta Prendere appunti Hanno diritto a : Tempi più lunghi per le prove scritte e per lo studio a casa Interrogazioni programmate Valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma. 14 Scuola Secondaria di Primo grado Paritaria “Don Bosco” Via Don Bosco, 37045 Legnago (Verona) Tel. 0442/602482 E-Mail [email protected] pec: [email protected] INTERVENTI E STRATEGIE Segnalazione precoce dei soggetti con indice di rischio di sviluppare un Disturbo specifico dello sviluppo; Elaborazione di un piano didattico personalizzato calibrato sulla specificità dei disturbi dell’alunno certificato Attuazione di una didattica personalizzata ed inclusiva Adozione di appositi provvedimenti dispensativi ( come ad esempio dispensare l’alunno dislessico dalla lettura ad alta voce o l’alunno discalculico dallo studio mnemonico delle tabelline) e misure compensative ( come l’uso di formulari e della calcolatrice in caso di discalculia, l’uso programmi di videoscrittura o di sintesi vocale in caso di dislessia) come indicato dalla legge 170 (da applicare in tutte le fasi del percorso scolastico, anche in sede di esame conclusivo dei cicli) valorizzazione dei punti di forza ( buone capacità intellettive, intuizione, pensiero visivo..) e minimizzazione dei punti di debolezza ( errori ortografici, lentezza nella lettura, facile affaticabilità..); forme adeguate di verifica e valutazione; coinvolgimento delle famiglie; collaborazione con gli operatori socio-sanitari, gli psicologi o psichiatri che hanno diagnosticato i disturbi; formazione dei docenti; proposte di attivazione di laboratori e/o progetti speciali; A tutte queste tipologie, la Direttiva del 27 dicembre 2012 estende i benefìci della citata Legge 170/10 attraverso la predisposizione di in piano didattico individualizzato. Piano Annuale per l’Inclusione – scheda tecnica A. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccoli gruppi Sì / No Sì 15 Scuola Secondaria di Primo grado Paritaria “Don Bosco” Via Don Bosco, 37045 Legnago (Verona) Tel. 0442/602482 E-Mail [email protected] pec: [email protected] Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori, ecc.) Sì Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo No Funzioni strumentali / coordinamento in itinere nell’anno scolastico Sì Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Sì Attività individualizzate con colloqui regolari Docenti tutor B. Coinvolgimento docenti curricolari Coordinatori di classe e simili Attraverso… Sì Sì / No Partecipazione a GLI Sì Rapporti con famiglie Sì Tutoraggio alunni Sì Progetti didatticoeducativi a prevalente tematica inclusiva Sì Altro: Altri docenti Partecipazione a GLI Sì Rapporti con famiglie Sì Tutoraggio alunni Sì Progetti didatticoeducativi a prevalente tematica inclusiva Sì Altro: 16 Scuola Secondaria di Primo grado Paritaria “Don Bosco” Via Don Bosco, 37045 Legnago (Verona) Tel. 0442/602482 E-Mail [email protected] pec: [email protected] C. Coinvolgimento famiglie Altro: informazione e condivisione dei documenti redatti/metodo di lavoro Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati* nella scuola secondaria di primo grado: 0 1 Sì 2 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo 3 x Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti x Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; x Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola x Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; x Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; x Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; x Valorizzazione delle risorse esistenti x Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. 4 x x Altro: Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi 17 Scuola Secondaria di Primo grado Paritaria “Don Bosco” Via Don Bosco, 37045 Legnago (Verona) Tel. 0442/602482 E-Mail [email protected] pec: [email protected] scolastici Sintesi dei punti di criticità rilevati nel nostro Istituto Mancanza di spazi; Riproporre corsi di aggiornamento per gli insegnanti; Sintesi dei punti di forza rilevati nel nostro Istituto Buona collaborazione tra insegnanti; Buono il servizio di tutoraggio; Buona la comunicazione con le famiglie. Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il triennio Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Corso di formazione su disabilità psichiche, fisiche e sensoriali Corso di formazione sul Cooperative Learning Corso di formazione sul curricolo e didattica per competenze Corso di aggiornamento DSA Corso di formazione sull’Autismo proposto dal USP di Verona Corso di aggiornamento sulla valutazione degli alunni con BES Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo DS. Coordina tutte le attività, stabilisce priorità e strategie, presiede il GLI e promuove un sostegno ampio e diffuso per rispondere ai bisogni e alle diversità di tutti gli alunni; Referente disagio e alunni H : collabora alla pianificazione di interventi mirati con i coordinatori di classe,riferisce sulle normative al collegio docenti e mette a disposizione di tutti gli operatori scolastici materiali utili sui BES in accordo il CTS attraverso i siti web della scuola; Coordinatori di classe: raccolgono le osservazioni dei docenti curriculari che individuano i BES che segnalano poi al GLI e propongono interventi di recupero confrontandosi con le figure di riferimento; 18 Scuola Secondaria di Primo grado Paritaria “Don Bosco” Via Don Bosco, 37045 Legnago (Verona) Tel. 0442/602482 E-Mail [email protected] pec: [email protected] Docenti curriculari: rilevano situazioni di disagio all’interno delle classi, si confrontano con il coordinatore e suggeriscono interventi specifici; Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Ogni anno vengono forniti ai docenti curricolari e ai docenti di sostegno corsi di formazione interna e/o esterna sui temi di inclusione e integrazione e sulle disabilità presenti nella scuola (es. corso autismo, corsi DSA). Lo scopo è quello di promuovere modalità di formazione affidate alla partecipazione degli insegnanti, coinvolti non come semplici destinatari, ma come professionisti che riflettono e attivano modalità didattiche orientate all’integrazione efficaci nel normale contesto del fare scuola quotidiano. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Il filo conduttore che guiderà l’azione della scuola sarà quello del diritto all’apprendimento di tutti gli alunni. L’esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare impegno in relazione agli stili educativi, al ripensamento della trasmissione-elaborazione dei saperi, ai metodi di lavoro, alle strategie di organizzazione delle attività in aula; il tutto si traduce nel passaggio, dalla scuola dell’insegnare alla scuola dell’apprendere che tiene insieme l’importanza dell’oggetto culturale e le ragioni del soggetto. Per quanto riguarda la modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti i docenti tengono conto dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenza e verificano quanto gli obiettivi siano riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti. Relativamente ai percorsi personalizzati i Consigli di Classe/team dei docenti concordano le modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e competenze, individuano modalità di verifica dei risultati raggiunti che prevedano anche prove assimilabili, se possibile, a quelle del percorso comune. Stabiliscono livelli essenziali di competenza che consentano di valutare la contiguità con il percorso comune e la possibilità del passaggio alla classe successiva. Per non disattendere gli obiettivi dell’apprendimento e della condivisione e dell’inclusione, è indispensabile che la programmazione delle attività sia realizzata da tutti i docenti curricolari, i quali, insieme all’insegnante per le attività di sostegno definiscono gli obiettivi di 19 Scuola Secondaria di Primo grado Paritaria “Don Bosco” Via Don Bosco, 37045 Legnago (Verona) Tel. 0442/602482 E-Mail [email protected] pec: [email protected] apprendimento sia per gli alunni con disabilità, sia per gli alunni BES in correlazione con quelli previsti per l’intera classe. La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie favorenti, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici. Da menzionare la necessità che i docenti predispongano i documenti per lo studio o per i compiti a casa in formato elettronico, affinché essi possano risultare facilmente accessibili agli alunni che utilizzano ausili e computer per svolgere le proprie attività di apprendimento. A questo riguardo risulta utile una diffusa conoscenza delle nuove tecnologie per l'integrazione scolastica, anche in vista delle potenzialità aperte dal libro di testo in formato elettronico. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola BES (104 e DSA) Coordinamento tra docenti curriculari e di classe per la rilevazione iniziale delle potenzialità e definizione dei percorsi personalizzati. BES (altra tipologia) Apprendimento cooperativo per sviluppare forme di cooperazione e di rispetto reciproco fra gli allievi e per veicolare conoscenze, abilità e competenze Tutoring (apprendimento fra pari: lavori a coppie) Didattica laboratoriale per sperimentare in situazione (lavoro di gruppo a classi aperte, peereducation, scuola-lavoro…) Didattica per progetti Costruzione di attività che includano competenze trasversali e di cittadinanza attiva Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti 1. Rapporti con ASL per confronti periodici, in occasione degli incontri PEI e per l’attivazione di percorsi di educazione all’affettività 2. Collaborazioni con Enti pubblici (Comune, provincia, USP …) 20 Scuola Secondaria di Primo grado Paritaria “Don Bosco” Via Don Bosco, 37045 Legnago (Verona) Tel. 0442/602482 E-Mail [email protected] pec: [email protected] Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative La famiglia è corresponsabile al percorso da attuare all’interno dell’istituto; perciò viene coinvolta attivamente nelle pratiche inerenti all’inclusività. La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di una collaborazione condivisa. Le comunicazioni sono e saranno puntuali, in modo particolare riguardo alla lettura condivisa delle difficoltà e alla progettazione educativo/didattica del Consiglio di Classe/Team dei docenti per favorire il successo formativo dello studente. In accordo con le famiglie vengono individuate modalità e strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti nei piani di studio. Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi anche attraverso: la condivisione delle scelte effettuate un eventuale focus group per individuare bisogni e aspettative l'organizzazione di incontri calendarizzati per monitorare i processi e individuare azioni di miglioramento il coinvolgimento nella redazione dei PDP Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi In base alle situazioni di disagio e sulle effettive capacità degli studenti con bisogni educativi speciali, viene elaborato un PDP (PEI nel caso di alunni con disabilità –BES). Nel PDP vengono individuati gli obiettivi specifici d’apprendimento, le strategie e le attività educativo/didattiche, le iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà socio/assistenziali o educative territoriali, le modalità di verifica e valutazione. Per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a: rispondere ai bisogni di individuali monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni monitorare l'intero percorso favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità identità 21 Scuola Secondaria di Primo grado Paritaria “Don Bosco” Via Don Bosco, 37045 Legnago (Verona) Tel. 0442/602482 E-Mail [email protected] pec: [email protected] Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione L’eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità di risposte possibili richiede l’articolazione di un progetto globale che valorizzi prioritariamente le risorse della comunità scolastica e definisca la richiesta di risorse aggiuntive per realizzare interventi precisi. Le proposte progettuali, per la metodologia che le contraddistingue, per le competenze specifiche che richiedono necessitano di risorse aggiuntive e non completamente presenti nella scuola. L’istituto necessita: L’assegnazione di docenti da utilizzare nella realizzazione dei progetti di inclusione e personalizzazione degli apprendimenti Il finanziamento di corsi di formazione sulla didattica inclusiva, in modo da ottimizzare gli interventi di ricaduta su tutti gli alunni L’assegnazione di un organico di sostegno adeguato alle reali necessità per gli alunni con disabilità L’assegnazione di educatori dell’assistenza specialistica per gli alunni con disabilità dal primo periodo dell’anno scolastico L’assegnazione di assistenti alla comunicazione per gli alunni con disabilità sensoriale dal primo periodo dell’anno scolastico L’incremento di risorse umane per favorire la promozione del successo formativo per alunni stranieri e per corsi di alfabetizzazione Risorse umane per l’organizzazione e la gestione di laboratori informatici, nonché l’incremento di risorse tecnologiche in dotazione alla singole classi, specialmente dove sono indispensabili strumenti compensativi Risorse per la mediazione linguistico culturale e traduzione di documenti nelle lingue comunitarie ed extracomunitarie Definizione di nuove intese con i servizi socio-sanitari Costituzione di reti di scuole in tema di inclusività Costituzioni di rapporti con CTS per consulenze e relazioni d’intesa. Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo Notevole importanza viene data all'accoglienza: così per i futuri alunni vengono realizzati progetti di continuità, in modo che, in accordo con le famiglie e gli insegnanti, essi possano vivere con minore ansia il passaggio fra i diversi ordini di scuola. Il PAI che si intende proporre trova il suo sfondo integratore nel concetto di "continuità". Tale concetto si traduce nel sostenere l'alunno nella crescita personale e formativa. Fondamentale risulta essere l'Orientamento inteso come processo funzionale a dotare le 22 Scuola Secondaria di Primo grado Paritaria “Don Bosco” Via Don Bosco, 37045 Legnago (Verona) Tel. 0442/602482 E-Mail [email protected] pec: [email protected] persone di competenze che le rendano capaci di fare scelte consapevoli dotandole di un senso di autoefficacia (empowerment) con conseguente percezione della propria "capacità". L'obiettivo prioritario che sostiene l'intera progettazione è permettere alle persone di "sviluppare un proprio progetto di vita futura". L’equipe PAI Prof.ssa Valentina Ambrosi Prof.ssa Paola Bonizzato Prof.ssa Anna Maria Campara Il Dirigente scolastico Prof.ssa Anna Maria Campara 23