La Malattia di Parkinson: confronto tra modelli riabilitativi in ambito sanitario ed extrasanitario Marianna Capecci Dip. Medicina Sperimentale e Clinica Clinica di Neuroriabilitazione Ancona 18-19-20 Aprile 2016 Lido di VENEZIA Alberoni Ospedale San Camillo 1 Definizione… operativa Processo educativo, mirato a risolvere un problema che si focalizza sulle limitazioni nell’attività ed è mirato all’ottimizzazione della partecipazione sociale ed al benessere (well-being) del paziente e, di conseguenza, a ridurre lo stress in coloro che erogano l’assistenza (carer/family) • • • “La riabilitazione è l’archetipo dell’intervento complesso in medicina” È efficace nel ridurre morbilità e mortalità … ma, siamo incapaci di descrivere, nel dettaglio, quali approcci siano specificamente efficaci e su cosa. Wade, ‘05 2 POSITION PAPER LA RIABILITAZIONE DELLE PERSONE IN CONDIZIONI DI CRONICITA’ E DISABILITA’ VERSIONE ESTESA SOCIETA’ ITALIANA DI MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA (S.I.M.F.E.R.) Gruppo tecnico per l’elaborazione del documento: M. Massucci: Coordinatore • La “CONDIZIONE DI CRONICITA’” è uno stato di alterazione della salute che si protrae nel tempo, usualmente oltre i 12 mesi, dovuta ad una o più situazioni morbose, che di norma comporta limitazioni del funzionamento (disabilità) e necessità di monitoraggio e/o di interventi sanitari prolungati, di tipo continuativo od intermittente. • La/le situazioni morbose che conducono ad una condizione di cronicità possono agire in modo sinergico o indipendente nel tempo, essere reversibili o non reversibili, trasmissibili o non trasmissibili, a decorso ingravescente o stazionario o regressivo, e possono presentarsi in tutte le età. • La PERSONA IN CONDIZIONE DI CRONICITA’/DISABILITA’” (CCD) è caratterizzata da una condizione di cronicità che determina persistenti limitazioni del funzionamento (disabilità). • Tali limitazioni possono essere stabili, ingravescenti o ad andamento remittente, e necessitano di monitoraggio e/o di interventi riabilitativi protratti nel tempo o permanenti. firmato Settembre – pubblicato Dicembre 2015 COMPLESSITA’ 2 COMPLESSITA’ Nell’accezione più completa di complessità le componenti di tipo - biologico, - socioeconomico - culturale, - comportamentale ed - ambientale, diventano tutte determinanti di salute Schaink AK et al. J Comorbildity 2012 2 POSITION PAPER LA RIABILITAZIONE DELLE PERSONE IN CONDIZIONI DI CRONICITA’ E DISABILITA’ Position Paper SIMFER 2015 Da Department of Health. Improving Chronic Disease Management. 2004, modif. . Barr et al. Healthcare Quarterly, 7(1) November 2003: 73-82.doi:10.12927/hcq.2003.16763 The expanded chronic care model The Ottawa Charter for Health Promotion refers to five action areas: • develop personal skills • re-orient health services • build healthy public policy • create supportive environments • strengthen community action. 1) SELF-MANAGEMENT SUPPORT, :ENGAGEMENT AND EMPOWERMENT OF CHRONICALLY DISABLED PEOPLE 2) DECISION SUPPORT, 3) DELIVERY SYSTEM DESIGN AND 4) INFORMATION SYSTEMS. These four circles now straddle the border between the health system and the larger community 2 PUNTI CHIAVE CRONICITA’ POSITION PAPER S.I.M.F.E.R. • • • • • LA RIABILITAZIONE DELLE PERSONE IN CONDIZIONI DI CRONICITA’ E DISABILITA’ • Gruppo tecnico per l’elaborazione del documento: M. Massucci: Coordinatore PREVALENZA CRESCENTE Impatto ECONOMICO, SOCIO/SANITARIO PESONALE/umano --> Limitazioni del funzionamento (DISABILITA’) Bisogni assistenziali specifici: necessità di interventi riabilitativi, volti a favorire il recupero od il mantenimento dell’autonomia e del massimo livello di partecipazione sociale. La cronicità deve essere vista in termini di condizione di salute che si può presentare in tutte le età indipendentemente da singole condizioni morbose, Diverso approccio alle problematiche di salute: – centrata sulla persona – Secondo l’approccio biopsicosociale. – integrazione dei saperi, delle competenze e delle professionalità, – Sulla valutazione e misura dei bisogni, sulla progettazione individuale e sulla verifica – di una visione sistemica ed inclusiva anche delle componenti non professionali, – approccio attraverso reti integrate di servizi. ADULTS’ CHRONIC DISABILITIES ( chronic non-specific lung disease) diabetes mellitus (cardiovascular disease) Prevalence of disability by cause Klijs B et al Plos One ‘11 3 MALATTIA DI PARKINSON Archetipo della patologia cronica complessa associata a disabilita’ • • • • Elevate Incidenza e prevalenza Patogenesi degenerativa Andamento lento Espressione Multisintom./dimensionale: sintomi – – – – motori autonomici cognitivi Emotivo/comportamentale • Terapia multidisciplinare: – farmacologica – chirurgica – riabilitativa Malattia di Parkinson: epidemiologia • Prevalenza: Tassi di prevalenza età e sesso specifici – In Italia da 65 (Rosati ’80) a 257/100000 ab (Morgante et al ’92) • Incidenza: maschi femmine – Da 4.9 (Rosati ’80) a 23.8/100000ab/anno 4000 (Rajput et al ’84) • MP giovanile (esordio in età <40anni): tra 1%(Kurland ’58) 18.5% (Narabayashi ’87)Schrag et al ’07 : 3-5% nei paesi occidentali (10% in giappone) 3500 3000 casi/100000 ab – A Ferrara dal 1967 al 1987 incidenza stabile pari a 10/10000 ab/anno.!! – Età media di insorgenza 62 anni (picco tra i70 e 79 anni) 2500 2000 1500 1000 500 • Variabilità nei dati! • Differente struttura della popolazione • Criteri diagnostici • Criteri d’arruolamento 0 20 30 40 50 60 70 80 90 100 età (Morgante et al ’92) Malattia di Parkinson: epidemiologia • Proiezioni: – crescita della prevalenza in Europa ed Asia !!! • Causa: aumento incidenza e sopravvivenza (Dorsey et al ’07) Malattia di Parkinson: patofisiologia • Malattia degenerativa del sistema nervoso centrale • Degenerazione dei neuroni dopaminergici della pars compacta della substantia nigra Malattia di Parkinson e stadi di Braak Neurophysiology - Cersosimo & Benarroch J Neuro Sci‘12 Malattia di Parkinson: eziologia FATTORI AMBIANTALI GENETICI DANNOSI a-synuclein Pesticidi parkin Manganese PINK 1 idrocarburi MPTP DJ-1 LRRK2 PROTETTIVI Fumo di sigaretta caffè Malattia di Parkinson: clinica - SINTOMI SINTOMI MOTORI ESORDIO SEDE/ note FREQUENZA TREMORE a riposo* PRECOCE ARTI, MENTO ASIMMETRICO 70% RIGIDITA’ * PRECOCE ARTI, ASIMMETRICO, 100% BRADICINESIA * PRECOCE ARTI ASIMMETRICO, ASSIALE PIU’ TARDIVAMENTE 100% IPOFONIA MONOTONIA DELLA VOCE PRECOCE - 98% MICROGRAFIA PRECOCE - 90% IPOMIMIA/AMIMIA PRECOCE - 100% INSTABILITA’ POSTURALE * TARDIVO SINTOMO ASSIALE 100% FESTINAZIONE DELLA MARCIA TARDIVO Generalm. L_DOPA responsivo 30-40% FREEZING DELLA MARCIA TARDIVO L-DOPA RESP. L-DOPA RESIST. 46% - una volta/anno - settimanalmente -70% - 13% CADUTE TARDIVO Dovute o no a freezing? * SINTOMI CARDINALI Jankovic ‘15 Malattia di Parkinson: clinica - SINTOMI SINTOMI DISTURBI AUTONOMICI ESORDIO SEDE/ note FREQUENZA DISFAGIA TARDIVO DISF. URO/GENITALE TARDIVO liquidi inizialm. Instabil. Detrusoriale impotenza 55%** IPOTENSIONE ORTOSTATICA GASTRL./DISPEPSIA TARDIVO STIPSI Qualsiasi stadio Qualsiasi stadio DROOLING TARDIVO IPERIDROSI Qualsiasi stadio DOLORE Precoce / tardivo (associato agli OFF) Ipersonnia /sleep attacks Qualsiasi stadio DISTURBO DEL SONNO REM Qualsiasi stadio anche preclinico Qualsiasi stadio anche preclinico Qualsiasi stadio IPOSMIA FATICA 15% - 53%** 68%** CORRELATO ALLA DISFAGIA 59% (27% severo) - 10% Articolare, addominale, Poli distrettuale migrante, distonico 15% 20-25% - 1/27% 47% 33% 81% ** Malattia di Parkinson: clinica - SINTOMI SINTOMI ESORDIO SEDE/ note FREQUENZA Qualsiasi stadio si può associare a demenza 12-16% DEPRESSIONE Qualsiasi stadio anche preclinico Overlaps di sintomicon MP Presente in stadio 1 più che in stadio IV Predittivo di maggiore disabilità (percepita?) 7-72% ANSIA Qualsiasi stadio DISTURBI DISESECUTIVI Qualsiasi stadio DIP. Età e COMORBILITA’ 60-80% Tardivo Non all’esordio/infl. dall’età 10-40% 17-80% IN MEDIA 40% APATIA DISTURBI COGNITIVOCOMPORTAMENTALI DETER. COGNITIVO DISTURBI DEL COMPORTAMENTO Tardivo SDR DISPERCETTIVA Tardivo SINTOMI >40% CORRELATA A DOPAMINOAGONISTI E DETERIORAMENTO COGNITIVO CORRELATA A DOPAMINOAGONISTI E DETERIORAMENTO COGNITIVO ESORDIO SINTOMMI CORRELATI ALTRATTAME NTO A LUNGO TERMINE CON F. DOPAMINERGI CI FLUTTUAZIONI DISCINEISE DISTONIE OFF WEARING OFF Tardivo (5-12 ANNI) 10-40% SEDE/ note FREQUENZA n.a. 80% Tronco –arti 45% Arti – collo – tronco 25% n.a. 40% Malattia di Parkinson: stadiazione clinica sec. Hoehn & Yahr (‘67) STADIO 0: NESSUN SEGNO DI MALATTIA STADIO 1: COINVOLGIMENTO UNILATERALE STADIO 1,5: COINVOLGIMENTO UNILATERALE E ASSIALE (RIGIDITA’ DEL COLLO) STADIO 2: COINVOLGIMENTO BILATERALE SENZA ALTERAZIONE DELL’EQUILIBRIO STADIO 2,5: COINVOLGIMENTO BILATERALE LIEVE CON INSTABILITA’ POSTURALE MA CAPACITA’ DI RIPRENDERE L’EQUILIBRIO QUANTO SPINTO STADIO 3: COINVOLGIMENTO BILATERALE DA LIEVE A MODERATO ; INSTABILITA’POSTURALE (INCAPACE DI RIPRENDERE L’EQUILIBRIO SE SPINTO) ANCORA FISICAMENTE INDIPENDENTE STADIO 4: DISABILITA’ GRAVE; IL PAZIENTE PUO’ ANCORA CAMMINARE O STARE IN PIEDI DA SOLO MA E’ GRAVEMENTE DISABILE STADIO 5: IL PAZIENTE E’ ALLETTATO O IN SEDIA A ROTELLE SE NON AIUTATO Motor symptoms EFFECTIVE MANAGEMENT OF CLASSICAL MOTOR TROUBLES REDUCED IMPACT ON SURVIVAL AND NON MOTOR SYMPTOMS SEVERELY AFFECTS INDEPENDENCE AND QUALITY OF LIFE Limitations of Current Parkinson’s Disease Therapy Rascol et al , Ann Neurol 2003 Progression rate THE ONSET OF REFRACTORY MOTOR SYMPTOMS Disability years DISABILITY IS EVER GROWING OVER TIME IN SPITE OF EFFECTIVE MOTOR SYMPTOM CONTROL (Schrag et al ’07) Malattia di Parkinson: epidemiologia • Sopravvivenza: • Aspettativa di vita: – – • 38 (SD 5) aa per MP con esordio tra i 2539 aa (vn 49/SD5) 5(SD4) aa per MP con esordio >65 (n.v. 9 (5SD) Media dell’età attesa per il decesso Ishihara et al ‘07 Malattia di Parkinson: epidemiologia • Mortalità – FATTORI PREDITTIVI – – – – – – – – – ETA’ AVANZATA (relative rate (RR) 2.22; 95% (CI) 1.99–2.47, PER PTS 85+AA years), SESSO MASCHILE (RR 1.73; 95% CI1.60–1.87), GRAVE COMPROMISSIONE FUNZIONALE (RR 1.81; 95% CI 1.53–2.13) GRAVE COMPROMISSIONE COGNITIVA (RR 1.54; 95% CI 1.38–1.72) PROBLEMI DEL VISUS (RR 1.25; 95% CI 1.20–1.57), DECUBITI (RR 1.25; 95% 1.14–1.37), SCOMPENSO CARDIACO (RR 1.49;95% CI 1.35–1.65), DIABETE MELLITO (RR 1.22; 95% 1.11–1.35) POLMONITE (RR 1.39; 95% CI 1.09–1.77) – LA SPECIFICA PRESENZA DI POLMONITE AB INGESTIS RAPPRESENTA IL FATTORE PROGNOSTICO INDIPENDENTE PIU’ FORTE rispetto alle altre comorbilità (RR 1.58; CI 0.97–2.56). Fernandez et al 2002 Malattia di Parkinson: TERAPIA FARMACOLOGICA CHIRURGICA RIABILITATIVA TEAM MULTIDISCIPLINARE Summary of the recommendations of the EFNS/MDS-ES review on therapeutic management of Parkinson’s disease (Ferreira et al EJN ‘13) MdP: APPROCCIO SPECIFICO Diagnosi Terapia farmacologica. Terapia farmacologica. •Inibitori delle MAO-B •Dopaminoagonisti •L-DOPA •Amantadina •Anticolinergici •Inibitori delle MAO-B •Inibitori delle COMT •Dopaminoagonisti •L-DOPA •Amantadina •Anticolinergici Fase precoce Fase Intermedia Hoehn & Yahr 1-2.5 Hoehn & Yahr 2.5-4 Neurochirurgia funzionale •Pallidotomia •DBS: VIM, •GPi •STN •PPN •DUODOPA •Inf. Cont. APOMORFINA Fase terminale Hoehn & Yahr 5 APPROCCIO RIABILITATIVO. APPROCCIO RIABILITATIVO. APPROCCIO RIABILITATIVO. Obiettivi: • Prevenire l’inattività • Promuovere la capacità fisica • Ridurre la paura di cadere (e le cadute) Obiettivi: • Prevenire le cadute • Ridurre le limitazioni in: Trasferimenti Postura Destrezza Equilibrio Cammino Disfagia Interventi: Esercizi attivi, anche a domicilio, e attività funzionali mediante: • Strategie generiche • Strategie specifiche per la MP: Strategie cognitive per il movimento Strategie di Cueing esterno • Informazione per la riduzione dei comportamenti e compiti multitasking Obiettivi: • Mantenere le funzioni vitali • Prevenire le lesioni da decubito • Prevenire contratture ed anchilosi Interventi: • Adattamenti posturali a letto o carrozzina • Mobilizzazione attiva assistita • Informazioni aggiuntive per la prevenzione di lesioni da decubito e contratture/anchilosi. Interventi: • Promozione di uno stile di vita attivo • Somministrazione di informazioni per prevenire l’inattività ed aumentare le capacità fisiche • Esercizi attivi (gruppo) per migliorare l’equilibrio, la potenza muscolare, la mobilità articolare e la capacità aerobica • Coinvolgimento del partner o del carer Mod da KEUS ‘07 e ’09 Position Paper Simfer 2015 Cosa distingue significativamente il soggetto con PD in fase iniziale e il soggetto non PD ?? • Movement amplitude generation (Morris M et al ’94) • APA (Rocchi ‘06, Burleigh et al., 1994; Elble et al., 1994). • • • • • Asimmetria, variabilità Sdr Disesecutiva (Jankovic ‘16) Disturbi del sonno (Jankovic ‘16) Stipsi, (Jankovic ‘16) Ansia, depressione (Jankovic ’16) • Effetto cueing (Lewis et al’07) Studiati durante l’avvio (Rocchi ‘06) del cammino e il turninig (Carpinella et al ’06; Crenna et al ’07, Cole et al ‘10) GROUP N from PD 699 ParkinsonNet trial CONTROLS 1959 Longitudinal Aging Study Amsterdam (LASA) Daily physical activity = LAPAQ PD =t 111 min/day (interquartile range 58–206) on daily physical activity, Controls= 150 min for controls (interquartile range 89–232). On average 29% reduction in PD versus controls (95% CI, 10–44%; p\0.01 While disease severity, gait, and disability in daily living predicted part of the inactivity, a portion of the variance remained unexplained, suggesting that additional determinants may also affect daily physical activities in PD. Because physical inactivity has many adverse consequences, work is needed to develop safe and enjoyable exercise programs for patients with PD. • The National Parkinson's Foundation (NPF) QII Registry data was used to analyze variables that correlate with levels of exercise in PD patients across disease severity • Subjects were categorized into three groups: – non-exercisers (0 min/week), – low exercisers (1e150 min/week), and – regular exercisers (>150 min/week). 4866 subjects were included in the baseline analysis and 2252 subjects who had second visits were included in the longitudinal data. Oguh et al Parkinsonism Rel Disord ‘14 VALUTAZIONE TRASVERSALE BASALE (N4866) Exercise “dose” matters as demonstrated by the association of exercise frequency with less PD severity and better cognitive status” subjects with a history of falls were less likely to engage in regular exercise. This might reflect the fact that an increased fear of falls leads to inactivity and hence less exercise Correlazione dell’esercizio con: - QoL - Mobility - TUG - MCSI (Multidim. Cargiving Strain Index) Predittività Oguh et al Parkinsonism Rel Disord ‘14 • • VALUTAZIONE longitudinale (N2252) “Regular exercisers at baseline were associated with better QOL, mobility, and physical function less progression of disease, less caregiver burden and less cognitive decline one year later, after controlling for demographic and disease severity variables” It is not just any kind of EXPERIENCE that facilitates neuroplasticity The MEANINGFULNESS of the task L’ESERCIZIO: Termine generico con il quale si vuole indicare l’attività fisica pianificata, strutturata e ripetitiva, al fine di coinvolgere ogni parte del corpo. ESERCIZIO GOAL-BASED Allenamento compitospecifico che possiede parametri di: • • • • • Intensità Ripetitività Specificità Difficoltà Complessità ESERCIZIO AEROBICO • Attività vigorosa e sostenuta che determina un innalzamento • delle funzioni cardiopolmonari, con conseguente aumento del consumo di O2 e flusso sanguigno al cervello. • Tipicamente, l’intensità dell’esercizio aerobico deve mantenersi tra il 60-85% della frequenza cardiaca massima. Petzinger et al. Lancet Neurol 2013 98% 81% INTENSIVE TREADMILL TRAINING ELEVATES D2 RECEPTOR IN THE STRIATUM Goal-Based + Aerobic Exercise Treadmill Il Treadmill è solitamente utilizzato per migliorare le capacità del cammino. Studi su treadmill hanno dimostrato che individui con Parkinson da lieve a moderato possono migliorare le performance del cammino, inclusa la velocità, la lunghezza del passo, la cadenza, il ritmo del cammino e l’escursione articolare. (Tomlison et al., 2014) UPDRS (parte II, III , IV) (Frazzitta ’12) Goal-Based /Aerobic Exercise Exercise Outcome improved Ref Danza equilibrio, cammino e capacità di dual tasking. Duncan e Earhardt (2012) Amplitude training velocità e ampiezza di movimento. (Farley et al., 2005) Tai Chi lunghezza del passo, massima escursione articolare, cadute. (Li et al., 2012) Box equilibrio e del cammino. (Combs et al., 2010) Strategie addizionali ?? equilibrio e capacità di Giochi elettronici (WII), dual tasking. realtà virtuale, allenamento dual task, (de Bruin et al., 2010) (dos Santos Mendes et al., 2012) Petzinger ‘13 Types of interventions Physiotherapy interventions aim to maximise functional ability and minimise secondary complications through movement rehabilitation within a context of education and support for the whole person. Physiotherapy encompasses a wide range of techniques, so we were inclusive in our definition of physiotherapy intervention (including those not directly delivered by a physiotherapist) Cochrane 2001 Cochrane 2014 Trials available for inclusion (N) 7 43 Participants randomised (N) 210 1673 Assessment period 2 weeks 24 months Age (mean) 67 years Male (%) 62 Hoehn & Yahr (mean) 2.4 Disease duration (mean) 7 years The most frequently reported physiotherapy outcome measures were gait speed and timed up and go. The motor subscales of the UPDRS and PDQ-39 were the most commonly reported clinician-rated disability and patient-rated quality of life outcome measures respectively Approcci Riabilitativi Approcci classici • • Fisiochinesiterapia streatching, l‘allenamento muscolare, la • rieducazione dei passaggi posturali, la rieducazione dell‘instabilità posturale e del cammino e l‘addestramento a strategie cognitive Musicoterapia • Danzaterapia • Teatroterapia • T’ai chi ch’üan Terapia occupazionale risolvere le difficoltà presenti nelle ADL • Cues e stategie attenzionali • Strategie attenzionali incrementare l‘ampiezza del passo ed il loro vantaggio rispetto alle cues è la maggiore riproducibilità • Approcci Riab. Alternativi Il treadmill Un ciclo di sedute di treadmill determina un visibile miglioramento della performance motoria nella MP rispetto al trattamento fisioterapico: si può notare un aumento della lunghezza del passo, aumento della velocità del cammino e riduzione dei sintomi parkinsoniani Tomlinson et al Cochrane 2013 Misure di outcome GAIT OUTCOMES such as: a.TWO- OR SIX-MINUTE WALK TEST (M) (Kersten 2004); b.WALKING SPEED: i.10- or 20-metre walk test (s), (Kersten 2004), ii.velocity (m/s) (Trew 2005); CLINICIAN-RATED IMPAIRMENT AND DISABILITY : a.HOEHN AND YAHR, (Hoehn 1967); b.UNIFIED PARKINSON’S DISEASE RATING SCALE (UPDRS), (Fahn 1987): c. WEBSTER RATING SCALE (Webster 1968); d.COLUMBIA UNIVERSITY RATING SCALE (Yahr 1969). iii. cadence (steps/min) (Trew 2005); iv.stride length (m) (Whittle 1996); v.step length (m) (Trew 2005); PATIENT-RATED QUALITY OF LIFE: FUNCTIONAL MOBILITY AND BALANCE OUTCOMES a.PARKINSON’S DISEASE QUESTIONNAIRE-39 (PDQ-39), (Jenkinson 1997; Peto 1995); b.PDQUALIF, (Welsh 2003); c.PDQL, (Deboer 1996); such as: d.Short Form-36 (SF-36) or 12 (SF-12 (Ware 1992). c.FREEZING OF GAIT QUESTIONNAIRE, (Giladi 2000) a.TIMED UP AND GO (S), (Podsiadlo 1991); b.FUNCTIONAL REACH TEST (CM ), (Duncan 1990); c.BERG BALANCE SCALE,(Berg 1992; Qutubuddin 2005); d.ACTIVITY SPECIFICBALANCECONFIDENCE Trials reported data on Falls (N) 5 (11%) (Powell 1995; Talley 2008). Tomlinson et al Cochrane 2013 Tomlinson et al Cochrane 2014 RESULTS Types of outcome measures Results GAIT OUTCOMES such as: WALKING SPEED • Physiotherapy and cardiovascular Exercise with visual cues > conventional PKT (mean difference between arms 0.34 m/s)(Dias 2005); • Treadmill with auditory and visual Cues > auditory and visual Cues (Frazzitta 2009; mean difference between arms0.1 m/s); • Body weight supported treadmill training > Physical therapy ( Miyai 2002; mean difference between arms 0.16 m/s); • Rhythmic auditory stimulation group > Standard Self paced training, no training (Thaut 1996; mean difference between arms 0.093 m/s); • Downhill walking group > PKT(Yang 2010 ; mean difference between arms 0.15m/s)) a. TWO- OR SIX-MINUTE WALK TEST (M) (Kersten 2004); b. WALKING SPEED: i. 10- or 20-metre walk test (s), (Kersten 2004), ii. velocity (m/s) (Trew 2005); iii. cadence (steps/min) (Trew 2005); iv. stride length (m) (Whittle 1996); v. step length (m) (Trew 2005); c. FREEZING OF GAIT QUESTIONNAIRE, (Giladi 2000) gentilmente da Alice Nieuwboer CUEING: evidence based medicine FREEZING (FOG) Tomlinson et al Cochrane 2013 Tomlinson et al Cochrane 2014 RESULTS TYPES OF OUTCOME MEASURES FUNCTIONAL MOBILITY AND BALANCE OUTCOMES such as: a. TIMED UP AND GO (S), (Podsiadlo 1991); b. FUNCTIONAL REACH TEST (CM), (Duncan 1990); c. BERG BALANCE SCALE, (score ranges from 0 to 56; with 0 to 20 = high fall risk; 21 to 40 = medium fall risk; and 41 to 56 = low fall risk (Berg 1992; Qutubuddin 2005); d. ACTIVITY SPECIFICBALANCECONFIDENCE. a 16-itemself-report questionnaire that asks individuals to rate their confidence that they will maintain their balance in the course of daily activities. Each item is rated from 0% (no confidence) to 100% (complete confidence) (Powell 1995; Talley 2008). Results TUG • LSVT BIG training > Nordic Walking, Home exercise (Ebersbach 2010; TUG) • tango > waltz or foxtrot and Tai Chi (Hackney 2009; TUG) DANCE AND MUSIC IN PD REHABILITATION BBS TUG STRIDE LENGHT GAIT VELOCITY UPDRS III PDQ-39 NEUROCOGNITIVE CONTROL IN DANCE PERCEPTION AND PERFORMANCE Bläsing et al. Acta Psychologica 139 (2012) 300–308 SOCIAL INTERACTIONS MULTIPLE BODIES MOVING IN A SPECIFIED RHYTHMICAL MANNER WITH OR WITHOUT MUSIC ESTHETIC ELEMENTS • limb coordination, • flexibility, • and strength TOPICS 1. MOTOR CONTROL, in terms of postural control, equilibrium maintenance, and stabilization; 2. TIMING AND ON-LINE SYNCHRONIZATION influenced by attention demands and motor experience; 3. the critical roles played by SEQUENCE LEARNING AND MEMORY; 4. strategic use of VISUAL AND MOTOR IMAGERY; 5. the insights into the NEURAL COUPLING BETWEEN ACTION AND PERCEPTION yielded through exploration of the brain architecture mediating dance OBSERVATION; and 6. a NEUROESTHETICS PERSPECTIVE that sheds new light on the way audiences perceive and evaluate dance expression. DOMAINS reward, motivation and pleasure NEUROCHEMICAL SYSTEMS DOPAMINE AND OPIOIDS stress and arousal CORTISOL, CORTICOTROPHIN-RELEASING HORMONE (CRH), ADRENOCORTICOTROPIC HORMONE (ACTH); Immunity SEROTONIN AND PROOPIOMELANOCORTIN (POMC), ALPHAMELANOCYTE STIMULATING HORMONE AND BETA-ENDORPHIN social affiliation OXYTOCIN Barone et al. THE PRIAMO STUDY. ‘09 ECONOMIA DEL CAMMINO Tomlinson et al Cochrane 2013 Qualità ed Economia del cammino L’intensità e la capacità residua influenzano l’effetto clinico UPDRS TOTALE Tomlinson et al Cochrane 2013 UPDRS ADL Tomlinson et al Cochrane 2013 UPDRS MOTORIA Tomlinson et al Cochrane 2013 Tomlinson et al Cochrane 2014 Results Types of outcome measures FALLS : a. b. c. NUMBER OF PATIENTS FALLING, E.G. FALLS DIARy; FALLS EFFICACY SCALE, (a total score of 70 or more indicating that a person has a fear of falling) (Tinetti 1990); FALLS EFFICACY SCALE INTERNATIONAL, a 16-item questionnaire that includes the 10 original items of the standard Falls Efficacy Scale as well as six items regarding higher functioning and social activities. Each item is rated on a scale of 1 to 4, with 1 being ‘not concernedat all’ and 4 being ‘very concerned’ (maximum score out of 64) (Yardley 2005). Results N° and RATE of falls. progressive strength training arm > movement strategy training arm (n = 10 versus n = 24; P = 0.006) (McGinley 2012) mean latency to fall and the proportion of falls • Combined balance and resistance training > Balance Training group (Hirsch 1996) RELATIONSHIP BETWEEN COGNITIVE FUNCTIONS GAIT AND FALLS IN PD Movement Disorders 2012 CONCLUSION MOTOR SYMPTOMS • MOTOR symptoms • Deficit in automatic sequenced motor tasks • Bradikinesia • Rigidity • Tremor • Postural alteration and instability COGNITIVE DEFICITS BEHAVIOURAL SYMPTOMS • Executive symptoms • Poor self-awareness of limitations • Deficits in motor programmig • Planning • Red. Adaptability:Respons inhibition and monitoring • ATTENTION deficits • Apathy, • mood depression (↓motivation) • Fatigue • Anxiety • psychosis GAIT AND BALANCE DISORDERS --- FALLS DISABILITY MORBIDITY MORTALITY The rehabilitation efficiency in chronic care setting is challenging DELIVERY OF EXERCISE AS PART OF A REHABILITATION PROGRAM REMAINS CHALLENGING IN TERMS OF • MOTOR symptoms • Deficit in automatic sequenced motor tasks • instability, • freezing • NON MOTOR symptoms • Apathy, mood depression (↓motivation) • Fatigue • Orthostatic hypotension ADHEREN CE ACCEPTAB ILITY COST ACCESS • Executive symptoms • Poor selfawareness of limitations • Deficits in motor programmig • Planning • Red. Adaptability:Respo ns inhibition and monitoring • ATTENTION deficits • social human and economic resources What advanced technologies may provide to improve chronic disease care? • Architectures may provide continuous 1. ecological MONITORING of symptoms 2. REHABILITATION TOOLS • ad hoc delivery of cues (vibrotactile feedbackmetronome (Mazilu S et al. ‘12, Pepa et al ‘14)) • Home treadmill (Canning CG ET AL ‘12) • Exergaming (Barry et al ’14) 2014 2014 The architecture Data acquisition Sliding window • Freeze index • Energy < Threshold personalized > Cue CLINICAL CENTER • 22 patients: 6 women e 16 men • Methods: – Test 1 – Standard motor exercises (12 patients): • TUG; • TUG + dual task; • Freezing path; – Test 2 – Free walk (10 patients); • Evaluation of rest tremor influence (2 patients) • DATA ANALYSIS: specificity, sensibility, efficacy (𝐸𝑓𝑓 = 𝐹𝑂𝐺 𝑜𝑣𝑒𝑟𝑐𝑜𝑚𝑒𝑑 𝐹𝑂𝐺 𝑑𝑒𝑡𝑒𝑐𝑡𝑒𝑑 Frequency response of a subject with tremor Frequency response of a subject with freezing System overview Features extraction Statistica comparison • Exercise: • functional, • purposeful and • engaging • in a quantifiable and reliable way • Provide also virtualrealty EXERGAMING THERAPEUTIC TOOL THE COMPUTER GAMES WORK BY • combining real-time motion detection with engaging video games that can help motivate people to exercise. • a low cost, home-based tool 2014 Di Biagio Laura 1, Ferretti Matteo2, Cingolani Daniele, Buzzatti Luca, Capecci Marianna and Ceravolo Maria Gabriella Subjects; Seven PD patients with balance impairment (H&Y:3) received: - - 2-week Nintendo-Wii Balance rehabilitation followed by 2-week training on stabilometric platform (Group Wii-P) (4) or the same treatments in the opposite sequence (Group P-Wii). (3) Each week consisted of 5 daily one-hour sessions. Nintendo-Wii Balance: PENGUIN; BUBBLE; MARBLES ASSESSMENT: 10mwt; tug; bbs. Assessment timing: at enrolment (T0), after the first 2-week treatment (T1), after the second 2-week treatment (T2), at one month (F1) and three months (F3) of first treatment end. CONCLUSION - Exergaming • Feasibility: – Yes. – One of the potential benefits of exergaming interventions is that they can be administered in the home. Although not formally tested. • Effectiveness: – • little evidences on balance, disability and QoL Safety: – possibly – not formally tested or referred Recommendations_ Games designed for PD should: i) target specific clinical features of PD; ii) be easier than commercial games; iii) avoid negative feedback; iv) include very clear instructions and goals; iv) introduce cognitively demanding aspects slowly and sparingly; and v) examine the use of new exergaming systems that do not require balance platforms or handheld controller. 19 20 Conclusion. Patients with PD derived at least the same degree of cognitive benefit from non–cognition-specific training involving movement as from cognition-specific computerized training. For patients with PD, game consoles may be a less expensive and more entertaining alternative to computer programs specifically designed for cognitive training Mov Disord 2013 Mov Disord 2013