L`Ufficio - Teatro di Messina

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Consiglio di Amministrazione
dell’E.A.R. Teatro di Messina
presidente
Luciano Ordile
vicepresidente
Daniela Faranda
consiglieri
Carmela David
Carmelo Ietto
Gustavo Ricevuto
Francesco Rizzo
Collegio dei revisori dei conti
presidente
Lucia Mangione
componenti
Leonardo Coniglio
Pietro Ferrante
Tutto il cast de L’ufficio nelle foto di Domenick Giliberto.
In piedi da sinistra Adele Tirante, Ninni Bruschetta, Lucio Patanè, Laura Giacobbe,
Antonio Alveario, Tony Canto, Giampiero Cicciò, Maurizio Puglisi, Livio Bisignano;
seduti: Cinzia Preitano, Maurizio Marchetti, Mariella Bellantone
Qual è questo “ufficio” del titolo? È quello di Dio
(un Dio cui non mancano i problemi) con tanto di
ministri e compiti equamente distribuiti: c’è Piotr,
addetto alla Politica; Zita all’Economia; Vassilij alle
Passioni; Marcus responsabile dell’Ecologia e infine
c’è Anna, sensibile e attenta segretaria. Insieme lavorano per il Mondo, a sostegno dell’operato di Dio
nell’orientare, aggiustare ma mai modificare il corso
delle cose e condividono un ufficio, adeguatamente
arredato con una lunga scrivania, delle sedie, una
libreria piena di schedari e raccoglitori per le varie
pratiche. È un Dio che vede e partecipa, che ama il
calcio, soffre, si emoziona, si altera, si dispiace nel
vedere l’uomo - che lui ha creato con tanto Amore
- scegliere il Male e non il Bene. Anche i suoi collaboratori hanno perso l’entusiasmo e la vitalità che
li aveva animati durante eventi storici come la Rivoluzione francese. Sulla terra ormai l’Economia e
la Politica si sono perse lungo la strada del profitto
personale, la Passione ha invaso tutto ma in senso
consumistico di piaceri effimeri e immediati, per non
parlare dell’Ecologia che soffre per la disattenzione
degli uomini. Dio allora, si prepara per la fine del
mondo, ma è costretto a desistere per l’insistente
richiamo dei suoi ministri che, ribellandosi a lui,
ottengono i pieni poteri per un anno intero.
E poi? Il seguito sul palcoscenico.
Da quando sono diventato direttore della Prosa del
teatro di Messina - sono adesso alla mia quinta
stagione - i miei intendimenti si sono indirizzati in
diverse direzioni:
Costruire un cartellone “generalista”, ospitando
spettacoli in grado di rappresentare il meglio delle
produzioni teatrali nazionali, sempre guardando alla
qualità dei prodotti ed al loro essere adatti alle caratteristiche di un teatro “pubblico”: credo che, nella
maggioranza dei casi (con qualche inevitabile errore
di scelta, pur sempre nel rispetto di un alto livello
professionale) il risultato sia stato soddisfacente.
Sviluppare sempre di più i programmi pedagogicamente destinati al pubblico più giovane (bambini,
ragazzi, studenti).
Sviluppare sempre di più anche l’attività della Sala
Laudamo.
Sostenere le compagnie e gli artisti messinesi meritevoli di attenzione (ce ne sono tanti).
Ospitare e produrre testi di autori italiani, con uno
sguardo attento agli autori siciliani e messinesi in
particolare.
Far lavorare il più possibile i nostri attori (in questa
stagione, sui palcoscenici del teatro Vittorio Emanuele e della Laudamo, si cimentano in 46) ed i
nostri teatranti.
Realizzare produzioni coerenti con le scelte di cui
sopra e che poi girino per il territorio nazionale. È
avvenuto per Todo Modo (due stagioni, sei attori di
Messina); Ultimo Giorno (due stagioni, sempre in
repertorio anche per la prossima); Edipo Re (due
stagioni, sette attori messinesi); Picasso e la ragazza
rapata (due stagioni, con i bravi Angelo Campolo ed
Adele Tirante); Trovarsi (ancora in tournée per questa
stagione e per la prossima, con sette attori “nostri”)
e, speriamo, avverrà anche con L’Ufficio, dove gli
attori della nostra città sono sei e sempre nostro è
tutto lo staff tecnico-artistico, da Ninni Bruschetta
a Tony Canto, Mariella Bellantone, Cinzia Preitano
ecc.ecc.
La coerenza non è mancata neppure nella scelta degli autori, tutti italiani contemporanei: Sciascia, Tomasello, Maraini, Fava e il Pirandello di Trovarsi con
la fondamentale drammaturgia di Vetrano-Randisi.
Eccoci adesso a Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre
(di quest’ultimo ricordiamo l’ottimo Quattro, cinque
e sei ospitato nella stagione scorsa nel cartellone
della sala Laudamo): due giovani che viaggiano sul
successo della loro serie televisiva Boris e del successivo film.
Ne L’Ufficio i due autori sono riusciti a costruire un
testo che, seppur con le caratteristiche di una commedia dai precisi meccanismi comico-grotteschi,
ha in sé un grande spessore poetico e politico,
nel senso più nobile del termine. L’ufficio di Dio, di
cui si parla, è descritto con un’accorta attenzione
all’elemento teologico e con il rispetto dovuto alla
materia trattata e descrive, seppure con quelle caratteristiche di comicità cui si accennava prima, l’avvilente incapacità dell’umanità a scuotersi dai propri
terrificanti limiti per costruire un mondo migliore e la
condizione di impotenza da parte persino del Creatore di imporsi su quel “libero arbitrio” da Egli stesso
concesso all’uomo.
Da attore sono molto felice di rinnovare con Ninni
Bruschetta un sodalizio artistico che, dopo il successo di Lavori in Corso di Claudio Fava, speriamo
continui a dare i suoi frutti anche nel caso di questa
divertente, originalissima ed intelligente commedia;
come direttore artistico del Teatro di Messina sono
fiero di essere nuovamente riuscito a costruire un
gruppo artistico-tecnico interamente messinese, ad
eccezione dell’ottimo Lucio Patanè, capace di lavorare con un’intesa artistica ed umana che raramente
capita di vivere su un palcoscenico e che speriamo
si riesca ad esprimere anche al nostro pubblico.
Come si usa dire nel Teatro: se noi ci divertiamo anche il Pubblico si diverte!
P.S. Queste note sono un’occasione per ringraziare
pubblicamente i miei compagni di lavoro e squisiti
artisti: Ninni Bruschetta, Francesca Cannavò, Antonio Alveario, Giampiero Cicciò, Maurizio Puglisi,
Lucio Patanè, Adele Tirante (che proviene dal nostro
Laboratorio 2003/04), Livio Bisignano, Laura Giacobbe, Mariella Bellantone, Cinzia Preitano, Tony
Canto, Antonio Rinaldi.
Un grazie anche al Sovrintendente ed al Presidente
del nostro Teatro che, con il Consiglio di Amministrazione tutto, continuano a credere nei nostri progetti:
speriamo di ripagarli con un nuovo successo.
Qui e nelle pagine seguenti immagini del backstage (prove al sesto piano del
Teatro Vittorio Emanuele)
Forse una delle cose più difficili, per un credente, è
parlare o sentir parlare di Dio.
Ho messo in scena il Vangelo Secondo Matteo,
nella riduzione di Pier Paolo Pasolini, la vita di Jacopone da Todi e molte altri drammi e tragedie che
affrontano quest’argomento, ma non avrei mai creduto di trovare in una commedia, di due giovani e
straordinari autori, un’idea così umana e comprensibile della figura più ignota alla nostra conoscenza.
Qualcuno direbbe che è solo uno spunto, un pretesto per parlare degli uomini e del mondo. E in
effetti è vero. L’ufficio è una commedia umana,
l’ufficio “divino” è identico ad un qualsiasi ufficio
pubblico italiano ed è proprio in questa similitudine
che si sviluppa un’azione che consente agli autori
di guardare ai problemi del mondo contemporaneo,
regalando al testo intense fughe verso una connotazione “civile” e politica. Ciononostante la grazia
con cui gli autori costruiscono il personaggio del
demiurgo consente di riflettere su un altro ordine e
soprattutto su un’altra disciplina, non umana, non
morale, ma “principiale”. La legge che questo Dio
impone è quella che rende l’uomo libero. Ma l’uomo “troverà sempre il modo di aggirare la legge,
come se fosse contro di lui!”.
Proveniente dal teatro debutta come autore cinematografico nell’opera
prima Piccole anime (1988), dove è anche interprete. A distanza di anni,
torna sul grande schermo con quello che è stato definito “un inquietante
clone di Ecce bombo”: Eccomi qua (2003) con Maddalena Maggi,
Arnaldo Ninchi e Luca Angeletti. È la storia di un giovane eterno Peter
Pan che non cresce nonostante scopra, a distanza di tre anni, che la
sua ex abbia avuto un figlio da lui.
In televisione nel 2006 dirige Marco Giallini e Valerio Mastandrea nella
miniserie Buttafuori, passando - insieme con Mattia Torre e Luca
Vendruscolo - al più seguito Boris (2008) con Francesco Pannofino,
Caterina Guzzanti, Paolo Calabresi, Pietro Sermonti, Alessandro Tiberi,
Ninni Bruschetta, Antonio Catania e Carolina Crescentini, impegnati
nella realizzazione di una sgangherata soap opera italiana. Il successo
del telefilm lo porta a dirigere - sempre con Torre e Vendruscolo - il film
tratto dall’omonima serie: Boris il film (2010).
Come sceneggiatore, Giacomo Ciarrapico ha firmato una puntata di I
Cesaroni (2006).
Come attore ha debuttato sul grande schermo nel film di Francesca
Archibugi Il grande cocomero (1993) con Anna Galiena e Sergio
Castellitto, recita anche in Nella mischia (1995).
È nato a Roma nel 1972. Insieme a Giacomo Ciarrapico è autore
delle commedie teatrali Io non c’entro, Tutto a posto, Piccole anime
e L’ufficio. Nel 2000 pubblica il libro Faleminderit Aprile ‘99 in Albania
durante la guerra. Nel 2001 cosceneggia il film Piovono Mucche di Luca
Vendruscolo.
Nel 2003, il suo monologo In mezzo al mare con Valerio Aprea vince al
Teatro Valle di Roma la rassegna “Attori in cerca d’autore”. Nel 2005
scrive e dirige il monologo teatrale Migliore, con Valerio Mastandrea.
È tra gli autori del programma televisivo Parla con me di Serena Dandini.
Con Ciarrapico e Vendruscolo scrive la serie televisiva Buttafuori e,
dal 2007, la prima, la seconda e la terza stagione della serie televisiva
Boris, per Fox Italia.
Con gli stessi autori, scrive e dirige Boris - il film, prodotto da Wildeside
e da Raicinema.
Nel 2011 scrive e dirige lo spettacolo teatrale 4 5 6.
Ha appena pubblicato con Baldini e Castoldi In mezzo al mare - cinque
atti comici.
Nato a Messina nel 1962. Nel 1983 fonda, con Maurizio Puglisi, la
compagnia Nutrimenti Terrestri e debutta come regista, con un testo di
Samuel Beckett. Da allora firma più di trenta regie, dai classici, come
Giulio Cesare, Antonio e Cleopatra, Medea (con Anna Maria Guarnieri),
agli autori italiani del ‘900 (Betti, Joppolo, Brancati, Rosso di San Secondo), fino a un deciso percorso nel teatro contemporaneo segnato
dalla collaborazione con Claudio Fava (Il mio nome è Caino, L’istruttoria
e Lavori in corso).
Dal 1996 al 1999 è direttore artistico dell’Ente Teatro di Messina.
Alla fine degli anni ottanta aveva scritto tre film “indipendenti” con il regista Francesco Calogero (La gentilezza del tocco. Ed. Sellerio. 1994). E in
questi film aveva debuttato anche come interprete, iniziando una carriera
“parallela” di attore cinematografico e televisivo. Dall’opera prima di Paolo
Sorrentino (L’uomo in più) a I cento passi di Marco Tullio Giordana, alterna
ruoli leggeri (Libera di Corsicato, Agente Matrimoniale di Bisceglia, Boris-il
film di Ciarrapico, Torre e Vendruscolo) a ruoli drammatici (La vita che vorrei
di Piccioni, Perduto Amor di Battiato, Mio fratello è figlio unico di Lucchetti,
I cinghiali di portici di Olivares L’uomo di Vetro e Prima del tramonto di Incerti, per cui è stato candidato al Ciak d’Oro).
In televisione è tra gli interpreti principali di film tv (Borsellino, Attacco
allo stato, L’ultimo Padrino, Il coraggio di Angela, Lo scandalo della
Banca Romana) e di serie televisive (La squadra, Squadra Antimafia 1 e
2, Boris 1,2 e 3, Distretto di polizia 11) di grande successo.
Nel 2010 ha pubblicato, con Bompiani, un saggio Sul mestiere dell’attore, con una prefazione di Franco Battiato.
Messinese, è l’attuale direttore artistico della Prosa dell’Ente Regionale
Teatro di Messina.
Lo ricordiamo a Messina, in veste di attore, nel cartellone lirico del Teatro
Vittorio Emanuele, in Vite Immaginarie di G. Di Leva da M. Schwob, musica
di M. Tutino, direttore M. Amoroso, regia V. Tripodo, nei ruoli del narratore
in Ascesa e caduta della città di Mahagonny di Brecht-Weill, direttore A. Pestalozza, regia D. Abbado, di Njegus in La Vedova Allegra di F. Lehar, regia
S.Marchini ed anche voce narrante di Pierino e il Lupo di S. Prokoviev. Ancora sul palcoscenico del Teatro Vittorio lo vediamo interprete e regista di
Todo Modo di Leonardo Sciascia e di Lavori in corso di Claudio Fava, regia
di Ninni Bruschetta. Alla Sala Laudamo è protagonista, con Maria Serrao di
Ti amo Maria di G. Manfridi, regia di Antonio Lo Presti e di Ultimo Giorno di
Dario Tomasello per la regia di Antonio Calenda.
In più di trent’anni di carriera teatrale, Marchetti ha calcato le scene impersonando Esteban Trueba ne La Casa degli Spiriti di Isabel Allende
(co-produzione italo-arabo-israeliana),adattato e diretto da Sevald e Della
Seta; lo zio Tony in Stregata dalla Luna regia di Gigi Proietti; Leonato, per
due stagioni, nello shakespeariano Molto Rumore per Nulla diretto da L.
Scaramella per il Globe Th. di Proietti, a Roma. Ancora è protagonista, sul
palcoscenico del Teatro San Babila di Milano, ne Il Collezionista di P. Schaffer, con Giancarlo Zanetti e Laura Lattuada o su quello del Teatro Valle di
Roma in Letterati e Dolci Signore di A. Schnizler, con Micaela Esdra, per la
regia di W. Pagliaro; ricordiamo anche il suo Diavolo Frangipante in Il Diavolo con Le Zinne scritto e diretto da Dario Fo, con Franca Rame e Giorgio
Albertazzi, o il suo Mark Driscoll, l’assassino di Ossessioni Pericolose di N.
Crisp, per la regia di Giancarlo Zanetti. Era stato già Leonato in un Molto
Rumore per Nulla regia di Antonio Sixty, con Giuseppe Pambieri; quest’ultimo lo aveva diretto ne La Putta Onorata di Goldoni, in cui interpretava
Pantalone, e in Edipo re di Seneca, nel ruolo di Creonte. Dal Teatro Quirino,
col Labrax,il ruffiano nella Rudens di Plauto, regia di A. Piccardi, all’ Eliseo
con il Le Blanche de La Cena dei Cretini di F. Weber, regia di Filippo Crivelli;
da Fluellen in Enrico V di W. Shakespeare, regia di Guido De Monticelli, a
Van Daam ne Il Diario di Anna Frank diretto da Gianfranco De Bosio; e ancora, Marchetti è Chiara ne Le Serve di J. Genet, regia di Antonio Latella; è
L’ospite in Sentiamoci per Natale di Maurizio Costanzo, regia di Mino Bellei;
è Mister Fogg in Chi ha messo le mutande nel forno? di M. Pertwee, regia
di Walter Manfrè e, sempre diretto da Manfrè, interpreta Bernardo Sineo in
Le Tigri di Giampiero Bona e Guglielmo in Anime di Giuseppe Manfridi, con
il compianto Duilio Del Prete. Ha firmato vari adattamenti e regie teatrali tra
cui ricordiamo Todo Modo, con Pino Caruso e Virginio Gazzolo nella prima
edizione e con Paolo Ferrari e Giuseppe Pambieri nella seconda, I Gobbi
del Campanile da A. Campanile; La Chiurma da Eugenio Vitarelli; Il Governo
delle Donne di Aristofane, con Paola Quattrini; L’Uomo Solo da Luigi Pirandello, con Riccardo Cucciolla; Gioco di Società; Comic’s da Jules Feiffer;
Racconti da Buzzati e Zavattini ecc. ecc.
Al teatro alterna cinema, i suoi film più recenti sono Il Premio di Ermanno
Olmi, Il Gioiellino di Andrea Molaioli,..Solo d’Estate di Pierfrancesco Diliberto (PIF), attualmente in lavorazione (ha girato anche con Calogero, Puglielli,
Majorca, Martella, Scaramella,Ciccone, Rosi), e televisione Dove la trovi
una come me di Giorgio Capitani, Le Ragazze dello Swing, Lo Smemorato
di Collegno, Il bambino della Domenica diretti da Maurizio Zaccaro, La Vita
Rubata di Graziano Diana e ancora Montalbano: La Pazienza del Ragno,
Nebbie e Delitti, Squadra Antimafia, Butta la Luna ecc. Un particolare successo ha ottenuto con il suo Michele Greco ne Il Capo dei Capi per Canale
5, diretto da Enzo Monteleone ed Alexis Sweet.
Frequenta l’Istituto Nazionale del Dramma Antico a Siracusa negli anni
86/88. Partecipa al teatro greco di Siracusa agli spettacoli classici Aiace
di Sofocle (regia di Antonio Calenda), Le nuvole di Aristofane (regia di
Giancarlo Sammartano), Acarnesi di Aristofane (regia di Egisto Marcucci)
Al Teatro Biondo Stabile di Palermo partecipa alla tetralogia di Strindberg
(Casa bruciata - Sonata di fantasmi - Guanto nero - Isola dei morti), per la
regia di Roberto Guicciardini.
Nel ’93 inizia una lunga collaborazione artistica con Leo de Berardinis che
lo vede impegnato in spettacoli quali I giganti della montagna di Luigi
Pirandello (premio Ubu migliore spettacolo 1993), Il ritorno di Scaramouche, King Lear di William Shakespeare.
Con la regia di Vetrano e Randisi è promotore di una rilettura delle opere
più significative di Nino Martoglio (La Martogliata, L’arte di Giufà) presentate, con successo, al Festival di Santarcangelo di Romagna, diretto da
Leo de Berardinis.
Sempre con Vetrano e Randisi è impegnato negli spettacoli Il berretto a
sonagli di Luigi Pirandello e Il mercante di Venezia di William Shakespeare.
Con la regia di Carlo Cecchi partecipa a Misura per misura di William
Shakespeare (Festival Grec di Barcelona-2000).
Nel 2004 inizia un lungo sodalizio artistico con un altro maestro del teatro
di ricerca italiano, Alfonso Santagata. Con la sua compagnia Katzenmacher partecipa a Le voci di dentro di Eduardo de Filippo, Quali fantasmi
(Amicizia- Gennarinello- Il Cilindro) di Eduardo de Filippo, Il teatro comico
di Goldoni, Anime nere dal romanzo di Giuseppe Montesano Di questa
vita menzognera, Requie all’anema soja (I morti non fanno paura- Il cilindro) di Eduardo de Filippo.
Con la regia di Ninni Bruschetta partecipa agli spettacoli Don Giovanni
involontario di Vitaliano Brancati, Plautus da Plauto, Lavori in corso di
Claudio Fava.
Recentemente al Teatro Stabile di Torino partecipa alla messinscena di Questa sera si recita a soggetto di Luigi Pirandello per la regia di Virginio Liberti
Studia recitazione alla “Bottega Teatrale di Firenze” diretta da Vittorio Gassman con la regia del quale nel 1989 debutta in teatro ne La canzone degli
F. P. e degli I. M. di Elsa Morante.
Nel ‘91 inizia con Giancarlo Cobelli un lungo sodalizio artistico durante il
quale è interprete, sempre in ruoli di primo piano, di alcuni spettacoli storici
del maestro milanese tra i quali Troilo e Cressida di Shakespeare (nel ruolo
di Pandaro), Un patriota per me di Osborne (Ferdy), Edoardo II di Marlowe
(Baldok), Illusion Comique di Corneille (Adrasto), Re Giovanni di Shakespeare (Cardinale Pandolfo).
Entra tre volte nella rosa dei candidati al “Premio Ubu” (due come miglior
attore e una come miglior regista) e nel 2006 vince il “Premio Fondi La
Pastora” (miglior attore dell’anno).
È stato inoltre diretto da Alvaro Piccardi, Walter Pagliaro, Federico Tiezzi,
Ninni Bruschetta, Luciano Melchionna, Giorgio Barberio Corsetti, Tonino
Cervi, Aditya Bhattacharya, Francesco Saponaro, Salvatore Samperi.
Nel ‘96 (teatro Athénée-Louis Jouvet di Parigi) diretto da Walter Pagliaro è
protagonista de Gli attori in buonafede di Marivaux.
Nel 2006 diretto da Federico Tiezzi, accanto a Chiara Muti (Antigone) e
Sandro Lombardi (Creonte), è Tiresia in Antigone di Brecht nell’ambito del
BrechtFest di Berlino (che si tiene nel teatro Berliner Ensemble fondato
dallo stesso Brecht).
In TV nel 2009 su Canale5 accanto a Angela Molina, Paul Sorvino, Gabriel
Garko e Ben Gazzara è protagonista de L’onore e il rispetto con la regia
di Salvatore Samperi (nel ruolo di Emilio Fidemi). Nel ‘10 è tra gli interpreti
de Il peccato e la vergogna e nel ‘11 è Fefè in Sangue Caldo sempre su
Canale 5.
Al cinema è protagonista in Senso unico accanto a Stefania Rocca, regia
Aditya Bhattacharya e ne Il quaderno della spesa accanto a Gabriele Lavia,
regia Tonino Cervi.
Debutta nel ‘96 come regista con la tragicommedia da lui scritta La favola
della pelle e della rosa (testo pubblicato dalla rivista Primafila).
Nel ‘98 per il “Circuito del Mito” diretto da Franco Zeffirelli allestisce Il
Siciliano di Molière con Gilberto Idonea, David Coco, Donatella Finocchiaro
e Annibale Pavone.
Per “Taormina Arte” diretto da Giorgio Albertazzi, mette in scena Gl’innamorati di Goldoni e “Senso” di Luca De Bei (con Maria Paiato).
Per la compagnia Lombardi-Tiezzi nel ’99 mette in scena La sposa di Messina di Schiller (con Maria Paiato).
Per “Taormina Arte” ‘07 è regista de Lo stato d’assedio di Camus (con
Maurizio Marchetti).
Per “Taormina Arte” ‘08 mette in scena Salomè (del quale è anche autore
con Marco Carroccio).
Nel 2009 porta in scena, per la prima volta in Italia, Perthus di Jean-Marie
Besset con Massimo De Rossi.
Nel 2011 dirige Federica De Cola nel monologo I miei occhi cambieranno
tratto da Certo che mi arrabbio di Celeste Brancato e cura la regia di Salvatore Giuliano, musical di Dino Scuderi (con Giampiero Ingrassia e Barbara
Cola).
È stato direttore artistico del Festival Catonateatro dal ‘02 al ‘06.
Fonda nel 1983 la compagnia Nutrimenti Terrestri.
Oltre ad aver ricoperto il ruolo di protagonista nei primi due lungometraggi
di Francesco Calogero, La Gentilezza del tocco e Visioni Private, lo ricordiamo nel film Fiabe Metropolitane, regia di E. Eronico, la cui interpretazione
gli è valso il premio quale miglior attore protagonista al “Messina Film Festival 97”.
Tra le più significative apparizioni cinematografiche e televisive, ricordiamo
L’Abbuffata di Mimmo Calopresti e La vita rubata di Graziano Diana
Tra le altre esperienze teatrali ricordiamo: Miles Gloriosus di Plauto regia
di G. Moschella; Formione di Plauto regia di G. Sammartano; Il Gioco
dell’Amore e del Caso di Marivaux, regia di N. Greco; Woyzeck di G. Buchner, regia di G. Fortunato.
Con la regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi, è stato interprete de La
Martogliata e L’Arte di Giufà di Nino Martoglio, spettacoli con cui Nutrimenti
Terrestri ha approfondito il proprio legame con la tradizione siciliana. Nel
1998, è stato coprotagonista del Don Giovanni Involontario di Vitaliano
Brancati con la regia di Toni Servillo nell’ambito del progetto Ronconi - Teatri alla Radio, interpretato tra gli altri da Renato Carpentieri e Anna Bonaiuto.
Con Ninni Bruschetta, ha interpretato il ruolo di Cassio nel Giulio Cesare
di William Shakespeare, il ruolo del giudice Croz nello spettacolo teatrale
Corruzione al Palazzo di Giustizia di Ugo Betti, e il ruolo di Jim nella messa
in scena di The Weir (La Chiusa) di Conor McPherson, presentato in occasione della XX edizione di Beneventocittàspettacolo. Tra il 2001 e il 2002 ha
interpretato il ruolo di Pompeo nella messa in scena di Antonio e Cleopatra
di W. Shakespeare con la regia di Ninni Bruschetta, e il ruolo di Benedetto
in Molto Rumore…. Trame d’Amore di W. Shakespeare, con la regia di G.
Fortunato Pisani.
Nel 2009 è stato tra gli interpreti di Todo modo di Leonardo Sciascia, regia
di F. Catalano e M. Marchetti.
Si forma prevalentemente con Mario Pizzuti, e frequenta inoltre l’Acting
Training di Beatrice Bracco per due anni, oltre a partecipare attivamente a
seminari e laboratori tenuti da Pierpaolo Sepe, Micheal Margotta, Le Petit
Thèatre du Pain in Francia, e Anna Paola Bacalov.
In teatro lavora con registi come Dario D’Ambrosi, Furio Andreotti, e porta
in scena il monologo Un’altra parte per la regia di Mario Pizzuti.
Nel cinema viene diretto da Mario Monicelli in Amici miei Atto II, da Giacomo Ciarrapico in Eccomi qua, da Stefano Sollima in Acab, da Susanna
Nicchiarelli in Cosmonauta e La scoperta dell’alba. Inoltre partecipa a Il
regista di matrimoni di Marco Bellocchio, Oggi Sposi di Luca Lucini, La
strada verso casa di Samuele Rossi, Ho voglia di te e Meno male che ci sei
di Luis Prieto, Un Aldo qualunque di Dario Migliardi, Passo a due di Andrea
Barzini, e a Ribelli per caso di Vincenzo Terracciano.
Per la televisione lavora a progetti come: Boris e Buttafuori di Giacomo
Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo, Romanzo Criminale e Il Covo
di Teresa di Stefano Sollima, Il XIII Apostolo di Alexis Sweat, Ris Roma II di
Francesco Miccichè, Distretto di Polizia di registi vari, Don Matteo di registi
vari, I Cesaroni IV di Francesco Pavolini, Medico in Famiglia di E. Marchetti
e R.Verzillo, Notte prima degli esami ‘82 di Elisabetta Marchetti. Angela
di Andrea e Antonio Frazzi, Era mio fratello di Claudio Bonivento, Caccia
Segreta di Massimo Spano, E poi c’è Filippo di Maurizio Ponzi, Puccini di
Giorgio Capitani, Fratelli Detective di Giulio Manfredonia.
Partecipa inoltre a numerosi cortometraggi tra cui Armando e L’amore non
esiste di Massimiliano Camaiti, Lontano di Laura Bispuri, e La Riga, Crisi
S.p.A., Colpo di fulmine di Luigi Rotondo.
Attrice e cantante, si è formata presso il laboratorio teatrale biennale
dell’Ente Teatro di Messina nel biennio 2003-2005 con il maestro Donato
Castellaneta e con Maurizio Marchetti.
Ha seguito laboratori con Lina Wertmuller, Davide Enia, Emma Dante,
Vincenzo Pirrotta, Franco Scaldati, Gaetano Bruno e Sabino Civilleri (compagnia Sud Costa Occidentale) e nel 2001 lezioni di canto jazz tenute da
Rosalba Bentivoglio.
Nel 2007 si laurea in “Tecnologie dell’istruzione e della comunicazione” con
una tesi in Storia e critica del cinema intorno alla recitazione nel cinema
muto negli anni del divismo.
Ha scritto, interpretato e diretto all’interno della compagnia “Che cosa
sono le nuvole”, fondata con Nella Tirante, gli spettacoli: Hermanos/fratelli
(vincitore dei Teatri del sacro, 2011); 2009 Euphoria, (produzione de “I teatri
del sacro”, 2009); 2008-2009 Scantu (2008-2009, già finalista Premio Riccione 2005).
Lavora da diversi anni con il regista Luciano Melchionna in varie produzioni, tra cui: dal 2007 al 2012 Dignità autonome di prostituzione (candidato
agli Olimpici del teatro come novità italiana del teatro, premio Golden Graal); 2010 Muraglie (finalista al premio Riccione 2005) di Nello Calabrò, ruolo
Rosa; 2009-2010 La stanza delle donne di G. Schina; 2003 La Disfatta,
Taormina Arte Inverno.
Ha cominciato una collaborazione con la compagnia “Divano occidentale
orientale” fondata da Giuseppe L. Bonifati nel 2010 con Ammaliata, in debutto a Primavera dei teatri 2010, ruolo: Raziè.
Nel 2011-2012 recita in Picasso e la ragazza rapata di Dacia Maraini, regia
di Antonio Calenda, ruolo: Concha (protagonista); teatro Stabile del FriuliTeatro di Messina.
Nel 2011 è diretta dal regista Roberto Bonaventura in Patri i famigghia, produzione del Teatro di Messina, ruolo: Angelica.
Nel 2008 è Desdemona in Love & crash regia di David Gallarello, Teatro
Stabile dell’ Abruzzo.
Ha lavorato con il regista Walter Manfrè in: 2006/2007 Il vitalizio di Pirandello, ruolo La Malanotte; nel 2005 in Agata di Rocco Familiari.
Ha fatto parte della compagnia “Pubblico incanto”, fondata e diretta dal
regista e drammaturgo Tino Caspanello, dal 1997 al 2006, recitando nei
seguenti spettacoli: 2006 Fughe, Rosso Festival (CL); 2005 Malìa da “Lunaria” di Vincenzo Consolo; 2001 BiancoNero; 2000 Kiss; 2000 Textures;
1998 Il colore rosso del mare; 1997 Eclissi; 1997 Stabat Mater di Jacopone
da Todi.
Nel 2009 fonda con Cristiana Giustini il duo cantautorale “Le scarpette
rosse”, finalista in prestigiosi premi, tra cui “gli ascolti del Tenco”, “Martelive 2011”, “Fondiamo il talento 2011”, Musica controcorrente. Partecipa al
programma di web radio rai Via Asiago live.
Per la scrittura teatrale nel 2005 è stata finalista del Premio Riccione per il
Teatro con il testo Scantu.
Al cinema ha lavorato con Ugo Gregoretti, nel 2011 in Scossa - episodio
Lungo le rive della morte – e in Baarìa, regia di Giuseppe Tornatore, ruolo:
Rosalia (2009).
Protagonista nel 2011 del pluripremiato corto Salvatore di Bruno e Fabrizio
Urso, nella cinquina finalista (dei corti) dei David di Donatello 2011, selezionato allo “Short film corner” del festival di Cannes 2011, vincitore di Arcipelago 2011 e del Molise film festival 2011; Cortodorico; miglior corto italiano
al Festival Pontino del corto; premio Arci Bologna a Visioni italiane 2012 e
menzione speciale ai Nastri d’argento per il cinema; c4 Production – Paris;
ruolo protagonista: Maria.
È nato a Messina nel 1985, ha frequentato per tre anni, sotto la direzione
della regista ed attrice Donatella Venuti, il laboratorio teatrale “Luca Gimbo”
del Liceo Classico “G. La Farina”, nell’ambito del quale ha rappresentato:
Troades di Euripide e Seneca nel ruolo di coreuta e soldato; Orestea di
Eschilo nel ruolo di coreuta e di Apollo; Risveglio di primavera di Franz
Wedekind nel ruolo protagonista di Maurizio, esibendosi in diverse strutture
teatrali, quali: Teatro Greco di Tindari (ME), Teatro Greco di Palazzolo Acreide (SR), Teatro “Vittorio Emanuele” di Messina, Teatro “B. Joppolo” di Patti
(ME), Teatro Greco di Altomonte (CS), partecipando a diverse rassegne e
concorsi, vincendo il primo premio al Tindari Teatro Giovani 2001/2002 e
ricevendo varie menzioni al Tindari Teatro Giovani 2002/2003
Ha frequentato il corso propedeutico di recitazione 2005/2006 dell’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, tenuto da Salvatore Cardone,
Giorgio Spaziani, Marialuisa Bigai, Ian Sutton; conseguendo al termine il
diploma d’eccellenza.
Ha partecipato ai seguenti stages: Corso di dizione tenuto da Fioretta Mari
nel giugno 2002 a Patti (ME); Corso sulla teatralizzazione della poesia tenuto da Cosimo Cinieri nel febbraio 2004 a Messina; Laboratorio teatrale
universitario sulle maschere della Commedia dell’Arte a cura di Claudio
Di Maglio e Ferruccio Marotti; Stages organizzati dall’Accademia D’Arte
Drammatica Silvio D’Amico sugli impulsi corporei nella parola a cura di
Nicoletta Robello nell’ottobre 2006 e sul metodo Orazio Costa tenuto da
Alessandra Niccolini nel novembre 2006; Laboratorio “L’inganno di Shakespeare”, tenuto da Annibale Pavone e Angelo Campolo a Messina negli
anni 2010/2011. È iscritto al quarto anno del corso di laurea “Arti e Scienze dello Spettacolo” con indirizzo teatrale all’Università “La Sapienza” di
Roma
Ha preso parte agli spettacoli Il Crollo della casa Usher (teatrodanza) nel
ruolo dell’Ospite, andato in scena al teatro “Sala1” di Roma nel 2006, sotto
la direzione del coreografo Ian Sutton; a Lo stato d’assedio di Albert Camus, diretto da Giampiero Cicciò, con Maurizio Marchetti e Giovanni Moschella, inserito nella programmazione del festival di Taormina Arte 2007; a
Lisistrata di Aristofane nel ruolo dello Spartano nell’agosto 2008 ad Anzio,
Nettuno e Roma per la Compagnia Dionisia di Melissa Regolanti; a Notti
Bianche – The Dreamers per la regia di Donatella Venuti , nel ruolo del protagonista, per la rassegna Teatro Ragazzi a Messina nel 2009; a La favola
di Giufà nel ruolo di Giufà, regia di Mario Gelardi, nei teatri di Marano di
Napoli, Santa Maria Capua Vetere e nel carcere minorile di Nisida nel 2009;
a Trafficu ‘ppi nenti, adattamento e riduzione in dialetto messinese di Troppo rumore per nulla di Shakespeare, nel ruolo di Claudio, andato in scena
a Messina e provincia nel 2010 e 2011, con la regia di Annibale Pavone e
Angelo Campolo; a Edipo Re con Franco Branciaroli e la regia di Antonio
Calenda nel ruolo di coreuta, andato in scena in tournée dal 2008 al 2011
nei principali teatri d’Italia. Ha preso parte al recital Sogno ubriaco di mezza
estate, di Angelo Campolo, con Annibale Pavone e Federica De Cola, per
TaoArte a Messina nell’agosto 2011 nel ruolo di Cassio.
Nasce a Messina nel 1962, dove vive e lavora.
Si forma alla facoltà di Architettura di Reggio Calabria, avvicinandosi giovanissima al mondo dell’arte, apprendendo le tecniche pittoriche e decorative
presso gli studi d’arte di maestri messinesi.
Dal 1983 si dedica allo studio della grafica d’arte presso il laboratorio di M.
Marini.
Nel 1987 si specializza in tecniche sperimentali dell’incisione calcografica
alla Scuola Internazionale di Grafica di Venezia. La personale attività artistica è rilevata da numerose mostre collettive e dall’allestimento di personali
di pittura e grafica. Nel 1996 ha tenuto laboratori di pittura per ragazzi promossi dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Messina.
Dal 1995 al 1998 ha collaborato alla realizzazione di laboratori di pittura e
restauro al “Progetto Linguaggio Arte” presso il centro diurno dell’Ospedale Psichiatrico L. Mandalari di Messina. Nel 1998 collabora con Centro
Culturale Mobilità delle Arti di Noto, tenendo laboratori di scenografia e
scenotecnica.
La sua attività teatrale inizia nel 1984 collaborando con la Compagnia
Nutrimenti Terrestri e il regista Ninni Bruschetta, che l’ha sempre coinvolta
come scenografa nei suoi spettacoli.
Ha inoltre collaborato con l’Ente Autonomo Regionale Teatro di Messina
per gli allestimenti di Cavalleria Rusticana e Pagliacci, regia di F. Calogero
(decorazione scene e attrezzeria), La Dirindina - L’Impresario delle Canarie,
regia di C. Pietrantonio (scenografia; decorazione scene) e Madama Butterfly regia di F. Tiezzi (aiuto scenografo)
Nel 1996 dà vita alla ditta “Soqquadro” svolgendo attività nel campo degli
allestimenti, della scenografia e della decorazione d’interni.
Specializzata in spettacoli teatrali e creazioni alternative.
Inizia la sua attività nel 2009, dopo aver conseguito il diploma di costumista presso “l’Accademia di costume e moda” di Roma (con il prof. Andrea
Viotti e la prof.ssa Lina Vito), maturando la sua esperienza sia in spettacoli
teatrali come Lavori in Corso (di Claudio Fava, sotto la direzione artistica di
Ninni Bruschetta, presso il Teatro Vittorio Emanuele di Messina, 2009/2010,
sia collaborando per diversi mesi con la sartoria internazionale “Tirelli Costumi” di Roma (2011/2012), specializzandosi anche nel costume cinematografico.
Parte integrante della sua formazione è l’Attestato di Partecipazione al
“Corso di alta formazione in Costume e Scenografia” coordinato e diretto
dalla costumista Gianna Gissi e dallo scenografo Lorenzo Baraldi, con la
partecipazione della costumista Sandy Powell.
Segue inoltre diversi progetti artistici indipendenti quali cortometraggi (costumi e regia), sfilate di abiti da Tango (designer abiti da donna), giochi di
ruolo dal vivo e cosplay (realizzazioni costumi e accessori).
Cantautore, chitarrista, compositore, arrangiatore e produttore artistico.
Messinese, diplomato al CPM (centro professione musica) di Milano.
All’attivo come recording ha all’incirca una ventina di album che lo vedono
come chitarrista e compositore di cantanti italiani, tutti orientati verso scelte musicali ben identificabili: Mario Venuti (sei album), Patrizia Laquidara
(due album di cui uno registrato a New York per la produzione artistica di
Arto Lindsay), Joe Barbieri (due album). Come produttore produce i due
album del cantautore romano Mannarino (Bar della rabbia e Supersantos) e
di Pilar (Sartoria italiana fuori catalogo).
Come cantautore pubblica tre album: Il Visionario (2007), La Strada (2009),
Italiano Federale (2011).
Esperienze live: Italia, Francia, Brasile (Rio, Sao Paulo), Argentina (teatro
Stella d’Italia, Buenos Aires), Uruguay, Ecuador, Usa (San Francisco, Los
Angeles, New York, Seattle), Cina (Shangai, Canton.
Televisione: quattro Festival di Sanremo, Festivalbar, Top of the pop, Scalo
76 e moltissime altre trasmissioni a livello nazionale tutte di live.
La sua musica è un ponte ideale tra la cultura brasiliana e quella siciliana.
Infatti Tony metabolizza la profonda conoscenza del Brasile in musica, dalla
bossanova di Joao Gilberto,di Caetano Veloso, alla musica nordestina cioè
Luiz Gonzaga,Gil ,e tutta la musica popolare (forrò, afoxe, xote) e ne usa i
ritmi e le armonie in modo naturale facendo però venir fuori la sua anima
italiana e peculiarmente siciliana.
Usa testi in italiano ma compone spesso in dialetto siciliano. Alcuni titoli:
1908, Vera, Il superstite, Non mi ni vaju, L’eredità.
Tony è appassionato della sua Sicilia e ne approfondisce la conoscenza
attraverso l’esecuzione e studio di brani del repertorio di Rosa Balistreri,
Modugno e popolari di dominio pubblico.
Si occupa di teatro e cinema, e scrive ed esegue dal vivo musiche per due
commedie: Lavori in corso di Claudio Fava per la regia di Ninni Bruschetta,
e ora L’ufficio.
Per il cinema collabora a diverse colonne sonore con il maestro Paolo
Buonvino, sia come chitarrista che come compositore nei film La vita come
viene, Manuale d’amore, La matassa ed altri.
Esperienze anche nel mondo della dance internazionale, compone infatti la
canzone in francese Autre chanson, arrangiata da Bob Sinclar.
Nata nel 1975, laureata in Discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Bologna, seguendo l’insegnamento e
con il supporto del prof. Claudio Meldolesi.
Collabora, subito dopo il completamento degli studi, al recupero dell’archivio storico del Teatro Massimo di Palermo.
La sua formazione teatrale in senso stretto avviene durante la lunghissima
collaborazione con il regista Ninni Bruschetta in tutti gli spettacoli della
Compagnia Nutrimenti Terrestri dal 2002 a oggi, come direttore di scena e
successivamente come aiuto regia.
In questo lungo arco di tempo ha collaborato inoltre con l’attore Claudio
Gioè nello spettacolo Caligola Night Live, con il Teatro di Roma e il Teatro
Stabile dell’Umbria nello spettacolo I Masnadieri diretto da Gabriele Lavia.
Bozzetto di Mariella Bellantone per la scena de L’ufficio
Bozzetti di Cinzia Preitano per i costumi de L’ufficio
Pubblicazione dell’E.A.R. “Teatro di Messina”
A cura di
Vincenzo Bonaventura
Progetto grafico e impaginazione
Tina Berenato - Messina
Impianti e stampa
Tipolitografia Antonino Trischitta - Messina
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