Webber oltre il musical
Scritto da Eugenio Fea
Andrew Lloyd Webber (Londra, 22 Marzo 1948) ha maturato un grande successo nel musical
theatre, e ne è considerato il più grande compositore della storia. Molti dei suoi musical sono
stati in scena per più di dieci anni
sia a Broadway sia nel West End.
Durante la sua carriera ha composto tredici musicals, un ciclo di canzoni, una serie di
variazioni, due colonne sonore e una Messa da Requiem in latino.
Da sempre molte canzoni delle sue opere musicali sono diventate vere e proprie hit, basti
pensare a “
Don’t cry for me Argentina
”, “
The music of the night
”, “
Memory
”; tuttavia Webber non si occupò esclusivamente di teatro musicale, anche se fu la sua
passione certo, ma si espresse allo stesso modo nella stesura di ventitré variazioni e una
Messa da Requiem, con i quali ha potuto sperimentare liberamente la fusione di stili, generi e
modi di fare musica diversi.
Fin dall’inizio della sua carriera fu interessato alla sperimentazione di nuovi effetti sonori
soprattutto grazie all’invenzione del sintetizzatore (strumento molto amato e usato da Webber)
che gli permise di inserire suoni elettronici all’interno di partiture di stampo più classico. Il genio
di Webber esplose definitivamente nel 1981 dando vita ad un’opera che restò in scena per più
di ventun anni: "
Cats
", ovvero la versione musicata e danzata della raccolta "
Old Possum’s book"
of Pratical cats di T. S. Eliot. Tutte le liriche delle canzoni sono tratte dalle poesie, tranne "
Memory
", che è originalmente firmata da Webber e Trevor Nunn. Con questo lavoro il compositore
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londinese da vita a qualcosa di mai visto prima: oltre all’idea di far cantare e ballare degli
animali amatissimi nel Regno Unito, Webber ha colto l’occasione di mixare musicalmente il jazz
con la musica classica ed elettronica, il rock con il pop e la musica sacra. Il risultato fu
entusiasmante, tutto il pubblico ascoltando le canzoni di
Cats
si sente partecipe, perché in ognuno di loro risiede un po’ della musica ascoltata.
La musica fu parte della vita di Webber fin dall’infanzia; il padre era organista e direttore del
London College of Music, la madre pianista e il fratello Julian violoncellista. Fin da piccolo
Andrew mostra una forte attitudine al pianoforte e viene ispirato ed educato grazie alla musica
sacra suonata e composta dal padre.
É nel 1985, all’età di trentasette anni che si aggiudica un Grammy Award per la "Messa da
Requiem
",
scritta per il padre scomparso due anni prima. La premiere si tenne a New York il 25 Febbraio
dello stesso anno con un cast eccezionale composto da Placido Domingo, Sarah Brightman e
Lorin Maazel.
In questa composizione Webber racchiude tutto il suo metodo innovativo di scrivere musica,
mixa le melodie pop con melodie più complesse e sofisticate, a volte anche austere; a tratti
sembra di rivivere ambientazioni di film horror, in cui la suspance è dettata da cambi improvvisi
di volume, di tono e colore. La diversità delle composizioni all’interno della Messa parte dal
sinfonico per poi trasformarsi in rock con influenze elettroniche. É
da ricordare inoltre che il brano
Pie Jesu
è stato per un certo periodo di tempo al primo posto nella hit londinese.
La Messa da Requiem è stata scritta per: Coro (formato da voci bianche), 3 solisti (tenore,
soprano, voce bianca) e orchestra (in cui troviamo anche un organo, percussioni e
sintetizzatore). La struttura è la seguente:
Intro – Kyrie
Dies Irae
Recordare
Ingemisco
Offertorio – Sanctus
Sanctus: Hosanna – Benedictus
Pie Jesu
Communion – Libera me
Altra composizione musicale in cui si può notare tutta la versatilità musicale del maestro
londinese sono le "Variations", ventitré variazioni scritte sul "Capriccio 24" di Paganini per cello
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e rock band e dedicate, nonché eseguite, dal fratello violoncellista Julian. Siamo nel 1977 e Webber è reduce dal grande successo Jesus Christ Superstar, che ha fatto
germogliare in lui un’autentica passione per la rock e disco/pop music; è infatti così che si
presentano le variazioni, come una miscela di musica classica, pop e rock. Ventitré brani in cui
si possono piacevolmente ascoltare anche alcuni temi che saranno riutilizzati in futuro per altri
lavori del compositore, infatti Webber oltre ad essere il Re del Musical è anche il Re del
“riciclaggio”, ebbene si, Andrew Lloyd Webber ricicla i suoi pezzi, quelli che magari non ha
utilizzato appieno o di cui non ha scritto le liriche, per altri lavori, ad esempio il tema iniziale
delle Variations divenne il tema del
South Bank Show
, la Variazione V si trasformò in
Unexpected song
e la XVIII fu la canzone titolo di
The likes of us
.
3/3