FACE A FACE
Parole di Francia per scene d’Italia
Parole d’Italia per scene di Francia
III edizione
2009
Italia / Francia
comitato artistico Face à face – Italia
Olivier Descotes, addetto culturale dell’Ambasciata di Francia in Italia
Antonio Calbi, direttore del settore spettacolo del Comune di Milano
Gioia Costa, traduttrice e studiosa di teatro francese
Christine Ferret, responsabile dell’editoria all’Ambasciata di Francia in
Italia
Massimo Monaci, direttore del Teatro Eliseo
organizzazione generale Italia
PAV di Claudia Di Giacomo, Roberta Scaglione
comitato artistico Face à face – Francia
Rossana Rummo, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi
Ninni Cutaia, direttore dell’Ente Teatrale Italiano
Marie Raymond, responsabile del Teatro a Culturesfrance
organizzazione generale Francia
PAV con Judith Martin
Face à face – Parole di Francia per scene d’Italia giunge nel 2009 alla
sua terza edizione. Il progetto, promosso dall’Ambasciata di Francia in Italia,
si iscrive nel programma Teri (Traduction, Edition, Représentation en Italie)
e ha avuto due edizioni di grande successo nel 2007 e nel 2008.
Face à face ha come obiettivo primario quello di promuovere gli autori di
teatro francesi in Italia e di interessare alla drammaturgia contemporanea
francese il sistema teatrale italiano. I due paesi hanno infatti due sistemi
teatrali culturalmente e organizzativamente piuttosto diversi, seppure con
qualche punto di contatto; nondimeno il dialogo “teatrale” fra le due nazioni
si è mantenuto costante nei decenni.
A partire dal 2009 il progetto si arricchisce di un’edizione in Francia, che si
svolgerà in contemporanea all’edizione italiana, e sarà promossa dall’Ente
Teatrale Italiano e dall’Istituto Italiano di Cultura di Parigi attraverso la
presentazione a Parigi e in altre città di dieci autori della drammaturgia
italiana contemporanea, in collaborazione con i teatri e gli operatori francesi.
L’edizione 2009 in Italia
In Italia, l’edizione 2009 di Face à face amplifica il suo raggio d’azione e
mira ad approfondire l’indagine sulla drammaturgia francese
contemporanea articolando le proposte in modo variegato. Saranno molte
infatti le città che dedicheranno più di un appuntamento alla drammaturgia
francese, Milano, Roma, Napoli e Torino in particolare ospiteranno
spettacoli italiani e francesi in uno sforzo produttivo congiunto tra i diversi
teatri e Face à face.
Face à face riprenderà il via proprio da Milano, grazie alla felice e
rinnovata collaborazione con il Piccolo Teatro, che porta a compimento
l’ambizione massima del progetto: sostenere dalla traduzione fino alla
produzione e programmazione i testi francesi realizzati da registi e attori
italiani.
Nella programmazione congiunta del Piccolo Teatro e di Face à face sono
infatti inseriti due spettacoli da testi dell’autore culto Jean-Luc Lagarce (Les
Prétendants e Juste la fin du monde), che saranno tradotti per l’occasione
da Gioia Costa e Franco Quadri, con la regia di Luca Ronconi, e con un cast
di vari attori tra cui spiccano i nomi di Elena Ghiaurov, Pierluigi Corallo,
Francesco Colella, Francesca Ciocchetti, Riccardo Bini, Giovanni Ludeno,
Marco Grossi.
La programmazione di Face à face a Milano avrà come fulcro centrale i due
testi di Lagarce e si affiancheranno a questi letture di testi di autori che per
affinità e contrasto vi si intersecano profondamente. Saranno quindi
realizzate tre letture dalle opere di Valère Novarina, di Enzo Cormann e di
Jean-René Lemoine, alla presenza degli autori e con la partecipazione dei
maggiori attori e interpreti del teatro italiano.
Anche Roma nel 2009 dedicherà a Face à face un’attenzione particolare.
Si rinnova e si rinforza la felice collaborazione con il Teatro Eliseo – che,
oltre a sostenere e promuovere gli autori francesi attraverso la traduzione e
la presentazione dei testi con le letture, presenterà due spettacoli francesi –
e si aggiunge la partecipazione del Teatro Argentina che programmerà lo
spettacolo Le Dieu du carnage di Yasmina Reza, con la regia di Roberto
Andò e con gli attori Anna Bonaiuto, Silvio Orlando, Michela Cescon,
Alessio Boni.
La presenza a Roma di Yasmina Reza, autrice di massimo successo in
Francia e nel mondo (basti citare tra tutti il suo testo Art, rappresentato in
Italia e all’estero), permette di inaugurare Face à face nel modo migliore.
Non ci sarà solo lo spettacolo al Teatro Argentina, ma il Teatro Eliseo
inizierà il ciclo di letture proprio con un testo di Yasmina Reza, Tre
variazioni della vita, con Blas Roca Rey e Amanda Sandrelli.
Alle serate di letture si intersecheranno i due spettacoli francesi Duetto di
Leslie Kaplan che vede come protagonista Frédérique Loliée, attrice già
molto nota al pubblico italiano attraverso il suo lavoro negli spettacoli di
registi come Andrea De Rosa e Valerio Binasco. Il secondo spettacolo
mette in scena un testo di Philippe Minyana, Voilà, spettacolo coprodotto tra
gli altri dal Théâtre du Rond-Point, per la regia di Florence Giorgetti.
Le altre letture previste all’Eliseo promuovono testi di due giovani autori
ancora mai tradotti in Italia: Ronan Chéneau e Emmanuel Darley, a cui
daranno voce alcuni tra i maggiori interpreti del teatro italiano. Per
concludere, il consueto appuntamento nel Salone d’Ercole di Palazzo
Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia in Italia, con la lettura di un testo
di Jean-Michel Ribes, autore e direttore del Théâtre du Rond-Point.
Altre due città costituiranno un nucleo importante di Face à face:
Torino e Napoli. A Torino, si rinnova naturalmente la collaborazione con il
Festival delle Colline Torinesi, impegnato da sempre nella promozione della
drammaturgia contemporanea, in particolare francese, e si apre la
collaborazione con il Teatro Stabile di Torino, che ospiterà due spettacoli
francesi e due serate di lettura. Napoli si avvale anche quest’anno del lavoro
congiunto del Teatro Mercadante e del Nuovo Teatro Nuovo.
Accanto a queste città, sono sempre più i teatri e le città che partecipano a
Face à face. Rimane la partecipazione del CSS di Udine (con un testo di
José Pliya), del Teatro Libero di Palermo (con Marie NDiaye), del Teatro
KismetOperA di Bari (con Olivier Cadiot e Marie NDiaye), del Teatro Studio
di Firenze (con Daniel Danis), dell’Arena del Sole / Teatro delle Moline di
Bologna. A queste si aggiungono Genova dove quest’anno, oltre al Teatro
Stabile di Genova, ci sarà il coinvolgimento del Teatro della Tosse, Venezia,
con il Teatro delle Fondamenta Nuove, e per finire il Festival di Spoleto
2009.
Le due precedenti edizioni in Italia
1) La prima edizione di Face à face si è svolta grazie alla partecipazione
del Teatro Eliseo e dei teatri dell’Extra-Candoni – Teatri in rete per la
promozione, la produzione e la diffusione della nuova drammaturgia – in
dodici serate in sei città italiane: Roma, Udine, Palermo, Bologna, Firenze,
Napoli, Bari.
Di queste serate-spettacolo, sei si sono tenute a Roma, con apertura e
chiusura della manifestazione a Palazzo Farnese, sede storica
dell’Ambasciata di Francia in Italia, promotrice e partner del progetto, e
quattro serate presso il Teatro Eliseo, partner della manifestazione. Nelle
dodici serate-evento di Face à face attori francesi e attori italiani hanno
interpretato brani delle opere di altrettanti autori, che hanno presenziato alle
serate. Fra gli autori in programma François Bon, Enzo Cormann, Laurent
Gaudé, Jean-Luc Lagarce, Marie NDiaye, Valère Novarina, Olivier Py.
2) La seconda edizione di Face à face, guidata da un comitato artistico
composto da Olivier Descotes, Gioia Costa, Christine Ferret e Massimo
Monaci, ha preso il via nel 2008 proprio da Milano con quattro appuntamenti
dedicati ad autori come Rémi De Vos, Marie NDiaye, Philippe Minyana,
Olivier Py, che sono stati ospitati al Teatro dei Filodrammatici e al Piccolo
Teatro di Milano.
Le serate di Milano sono quindi state inaugurate dallo spettacolo di Rémi De
Vos con la regia di Sylvie Busnel, regista francese già alla sua seconda
regia in Italia, che ha avuto repliche per due settimane al Teatro dei
Filodrammatici con un successo di pubblico e di critica. Le tre letture al
Piccolo di Milano hanno registrato il tutto esaurito. Dalla prima serata di
Marie NDiaye (il 7 gennaio, a cui hanno partecipato gli attori Elisabetta
Pozzi, Alessandro Benvenuti, Michele Maccagno e Alessia Giangiuliani), di
Philippe Minyana (il 10 gennaio, con Carla Chiarelli, Caterina Carpio,
Alessandro Genovesi, Alessia Giangiuliani, Tindaro Granata) e di Oliver Py
(il 4 febbraio, con Elena Ghiaurov, Claudia Giannotti, Fausto Russo Alesi,
Max Speziani), il pubblico ha potuto conoscere e apprezzare tre autori di
grande successo in Francia e ha potuto ascoltare le loro osservazioni sul
proprio lavoro e sul testo che sarebbe stato letto.
Da Roma e Milano, Face à face ha poi coinvolto nel 2008 altre sette città
della penisola, grazie alla collaborazione di tanti teatri che si sono voluti
aggiungere quest’anno a seguito del grande successo della prima edizione:
Torino, Genova, Firenze, Bologna, Napoli, Bari, Palermo. Tra gli autori di
queste ulteriori serate di Face à face citiamo: Joël Pommerat, Jean-Luc
Lagarce, Daniel Danis, Enzo Cormann, Jean-René Lemoine, Olivier Cadiot,
Laurent Gaudé.
L’edizione 2009 in Francia
Per l’edizione 2009, Face à face realizza la reciprocità molto invocata nelle
due precedenti edizioni. Grazie all’intervento dell’Istituto Italiano di Cultura di
Parigi e dell’Ente Teatrale Italiano, nell’ambito di un’azione congiunta di
promozione della drammaturgia italiana contemporanea e del
consolidamento delle relazioni tra la Francia e l’Italia, si realizzerà Face à
face - Parole d’Italia per scene di Francia a Parigi e in altre città della
Francia. Saranno realizzate letture, spettacoli e mise en espace di testi di
autori italiani, grazie alla collaborazione degli Istituti Italiani di Cultura in
Francia e dei teatri francesi.
Tra gli autori che si vuole coinvolgere in questa prima fase, Roberto Cavosi,
Ascanio Celestini, Enzo Moscato, Stefano Ricci e Gianni Forte, Lina Prosa,
Letizia Russo, Francesco Silvestri, Vitaliano Trevisan. A questi, si
affiancheranno le testimonianze di autori italiani ormai di culto in Francia
come Spiro Scimone, presente al Festival d’Automne di Parigi con gli
spettacoli Nunzio e La busta, e Emma Dante in programmazione al Théâtre
du Rond-Point con lo spettacolo Le Pulle, coprodotto dal Rond-Point
insieme al Teatro Mercadante di Napoli e il Théâtre National de la
Communauté Française di Bruxelles.
FACE A FACE
Parole di Francia per scene d’Italia
Credits Italia
Ambasciata di Francia in Italia
Teatro Eliseo
PAV
con il sostegno di
Regione Lazio
Comune di Milano
Culturesfrance
Fondazione Nuovi Mecenati
SACD
Atelier Européen de la Traduction / Scène Nationale d’Orléans
Air France
in collaborazione con
ETI – Ente Teatrale Italiano
ONDA
Teatro dei Filodrammatici di Milano
Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
Teatro Libero Incontroazione – Stabile di Innovazione della Sicilia, Palermo
Teatro Studio di Scandicci – Compagnia Krypton, Firenze
Nuova Scena – Arena del Sole – Teatro Stabile di Bologna
Teatro Kismet OperA – Stabile di Innovazione, Bari
Nuovo Teatro Nuovo – Teatro Stabile di Innovazione, Napoli
Mercadante Teatro Stabile di Napoli
Teatro Stabile di Genova
Teatro Stabile di Torino
Torino Creazione Contemporanea – XIII Festival delle Colline Torinesi, Torino
Centre culturel français di Milano
Centre culturel Saint-Louis de France di Roma
Centre culturel français di Palermo
Institut français di Firenze
Délégation culturelle di Bologna
Alliance Française di Bari
Institut français di Napoli
Alliance Française di Genova
Centre culturel français di Torino
Délégation culturelle di Venezia
FACE A FACE
Parole d’Italia per scene di Francia
Credits Francia
ETI – Ente Teatrale Italiano
Istituto Italiano di Cultura di Parigi
in collaborazione con la rete degli Istituti Italiani di cultura in Francia
Parole di Francia per scene d’Italia
GLI AUTORI FRANCESI IN ITALIA
Olivier Cadiot
Nato nel 1956 a Parigi, nel 1988 pubblica con le edizioni P.O.L il libro di poesie L’Art
poétic. Scrive per Pascal Dusapin una serie di pièce brevi e successivamente il libretto
dell’opera Roméo & Juliette (P.O.L 1989). Nel 1993 pubblica il primo volume di una serie
che si ispira al genere romanzo: Futur, ancien, fugitif seguito dal Colonel des Zouaves
nel 1993, da Retour définitif et durable de l’être aimé e da Fairy Queen nel 2002 (P.O.L).
Per il teatro, scrive per Ludovic Lagarde una prima pièce nel 1993 Soeurs et frères; il
regista adatterà poi i suoi libri, dal monologo del Colonel des Zouaves nel 1998 a Fairy
Queen nel 2004. Prosegue la sua collaborazione con i musicisti Georges Aperghis,
Gilles Grand, il pianista Benoît Delbecq, il gruppo Kat Onoma e Rodolphe Burger.
Ronan Chéneau
Nato a Brest nel 1974, Ronan Chéneau si è laureato in filosofia e ha iniziato a scrivere
per il teatro, spesso su committenza. Dal 2006-2007 è artista associato a David Bobee
e al gruppo Rictus all’Ippodromo, Scène Nationale di Douai mentre, da cinque anni,
scrive per il regista David Bobee ed il gruppo Rictus. Il suo ultimo testo, Nos Enfants
nous font peur quand on les croise dans la rue, è stato commissionato dal Centro
Coreografico Nazionale di Caen/Bassa Normandia diretto da Héla Fattoumi e Eric
Lamoureux. Petit Frère, scritto per David Bobee, è andato in scena nel 2007 alle
Subsistances di Lione. Collabora con il danzatore-coreografo Bruno Dizien (ex Rock a
Lichen), e con la regista Nicole Yanni a Marsiglia, con la quale sta preparando una
creazione per il 2009 al Théâtre des Bernardines.
Pubblicazioni: Res/Persona, Fées et Cannibales (pubblicati da Les Solitaires
Intempestifs). Nos Enfants nous font peur quand on les croise dans la rue di prossima
pubblicazione con lo stesso editore. Testi manifesti in Chais, ed. La Nuit Myrtide, Lille,
2006. Riviste: Théâtre/Public (n°184) et Mouvement (n°44).
Enzo Cormann
Autore, regista, cantante, narratore, consigliere letterario e insegnante, Enzo Cormann è
nato nel 1953 e ha scritto una trentina di testi per il teatro e per la scena musicale. Fra
questi Credo, Sade, Concert d’enfers, Diktat, Toujours l’orage, Cairn, pubblicati dalle
Éditions de Minuit, da Éditions Théâtrales, Actes Sud e tradotti in diverse lingue. Con il
sassofonista Jean-Marc Padovani ha creato La Grande Ritournelle nonché poesia-jazz e
mini-opere. Ha registrato opere radiofoniche per France Culture, come autore, attore e
regista. Tra gli ultimi suoi libri: A quoi sert le théâtre?, Les Solitaires Intempestifs 2003;
Mingus, Cuernavaca, Rouge Profond 2003; La révolte des anges, Minuit 2004; Le
testament de Vénus, Gallimard 2006.
Daniel Danis
Daniel Danis è nato nel 1962 in Québec, dove vive attualmente. Nel 1993 la sua prima
pièce, Celle-là, ha vinto il premio della critica e quello come migliore creazione in lingua
francese del Syndicat Professionnel de la Critique Dramatique et Musicale (Paris).
Cendres de cailloux ha ricevuto il premio come migliore testo originale, il premio del
Concorso Internazionale dei Manoscritti del Festival di Maubeuge e il premio RadioFrance Internationale. Il suo terzo testo, Le chant du Dire-Dire è stato creato al Théâtre
de la Colline di Parigi nel 1999. Con Le langue-à-langue des chiens de roche ha
ottenuto il premio del Gouverneur Général du Canada nel 2002 e il testo è stato
rappresentato al Vieux Colombier. Con E (un roman dit) (L’Arche, Paris) ha avuto il
Grand Prix de Littérature dramatique nel 2006. Le pont de pierres et la peau d’images è
stato rappresentato in Canada, in Francia e a Palermo. In Italia, sono stati pubblicati
Cenere di sassi, Il ponte di pietra e la pelle d’immagini e Il canto del Dire-Dire, tradotti da
Gioia Costa (Edizioni Oedipus, 1999).
Emmanuel Darley
Nato a Parigi nel 1963, è cresciuto fra l’Africa e la Lorena. Tornato a Parigi nel 1977 si è
poi stabilito nell’Aude, dove vive tuttora. Dopo brevi studi di cinema, dal 1999 dirige
laboratori di scrittura. Ha pubblicato due romanzi e ha iniziato a scrivere per il teatro. Fra
le sue pubblicazioni: Pas bouger e Qui va là, Actes Sud-Papiers nel 2002; Indigents,
Actes Sud-Papiers, 2001; Souterrains, Théâtre Ouvert, 2001; Une ombre, Théâtre
Ouvert, 2000; Ici, l’inconnu, testo sulle fotografie de Djan Seylan, « Carnets de
voyage », Le point du Jour, 1999; Badier Grégoire, Théâtre Ouvert, 1998; Des petits
garçons, romanzo, P.O.L, 1993. Alcune sue opere vengono lette, messe in scena,
pubblicate, altre recitate e tradotte. Collabora con la compagnia Labyrinthes. Scrive un
terzo romanzo: Un des Malheurs.
Suzanne Joubert
Nata in Corsica, Suzanne Joubert vive e lavora a Marsiglia e scrive testi destinati al
teatro: Le Funiculaire, messo in scena da Alain Fourneau – 1991, creazione al Théâtre
des Bernardines, edito nel 1997 da Les Solitaires Intempestifs; Les Chants de
l'Ordinaire – Triptyque: 1.Transhumance 2.Mort de Rosa I 3.Mort de Rosa II; Fragments
pour Conversation Pièces, les gens sont formidables de François-Michel Pesenti messo
in scena da François-Michel Pesenti, 1993, creazione al Théâtre des Bernardines; La
Peau de la Grande Ourse edito nel 1997 da Les Solitaires Intempestifs; Chromos 1, 2, 3
messo in scena da Alain Fourneau al Théâtre des Bernardines - marzo ’95; Chromos 4
et 5 seguito della creazione sempre al Théâtre des Bernardines - ‘96. Jamais de la vie,
Olga - Chromos 6, messo in scena da Alain Fourneau, creato nel 2000 da Alain
Fourneau e Youri Pogrebnitchko al Théâtre des Bernardines e presentato nel 2001 a
Mosca; Le Second Oeuvre des Cannibales, scritto nell’ambito delle residenze della
Chartreuse di Villeneuve-les-Avignon, messo in lettura da Xavier Marchand al Festival
d'Avignon – 1993 Creazione alla Chartreuse - Festival d'Avignon 1995, pubblicato nel
luglio 1994 dal Centro Nazionale di scritture drammatiche - La Chartreuse; Corps
Présent scritto per lo spettacolo Rouge Nocturne. Chronique des Jours Redoutables de
Michel Simonot, che univa tre testi commissionati a Heiner Müller, Jean Jourdheuil e
Suzanne Joubert. Création Verdun 96 - Le Quai, edito nel 1999 da Les Cahiers de
l'Egaré con il titolo di Rouge Nocturne-Verdun. Tangente (premier état) presentato da
Alain Béhar nel 2000. Tangente 1 messo in scena da Alain Béhar, Théâtre des
Bernardines, autunno 2001.
Laurent Gaudé
Nato nel 1972, Laurent Gaudé si è laureato in Scienze dello spettacolo. Nel 1999 ha
pubblicato la sua prima pièce Combats de possédés e nel 2000 Onysos le furieux, in
scena al Théâtre National di Strasburgo. Del 2001 sono Pluies de cendres
(rappresentato al Vieux Colombier) e il suo primo romanzo Cris, mentre l’anno dopo
scrive i due testi teatrali Cendres sur les mains e Le Tigre bleu de l'Euphrate. Con il
romanzo La Mort du roi Tsongor, Laurent Gaudé ha ricevuto il Premio Goncourt degli
studenti nel 2002, mentre con il successivo, Le Soleil des Scorta, vince il Premio
Goncourt nel 2004. Prima del premio il libro aveva già venduto 80.000 copie. In Italia
sono stati pubblicati: La morte di re Tsongor, trad. L. Frausin Guarino, Adelphi 2004, Gli
Scorta, trad. R. Frediga, Neri Pozza 2005, La Tigre blu dell’Eufrate, Onysos il Furioso e
Medea Kali, trad. S Polvani, Titivillus 2007.
Leslie Kaplan
Scrittrice francese, Leslie Kaplan è nata a New York. Dirige laboratori di scrittura. La
quasi totalità dei suoi testi sono pubblicati in Francia da P.O.L., tra i quali Le criminel,
1985; L’Excès-L’Usine, 1987; Depuis maintenant, Miss nobody Knows, 1996; Le
Psychanalyste, 1999; Les outils, 2003; Fever, 2005 e Toute ma vie j’ai été une femme,
2008; testi inediti scritti per lo spettacolo Duetto (Théâtre des Lucioles). In Italia è stato
pubblicato Il ponte di Brooklyn, tradotto da Nanni Balestrini.
Jean-Luc Lagarce (1957-1995)
Fonda nel 1977 a Besançon la compagnia Le Théâtre de la Roulotte, e nel 1992 la casa
editrice Les Solitaires Intempestifs. Ha firmato la regia di molti testi classici (Beckett,
Goldoni, Ionesco) e ha scritto venticinque testi, fra cui: Retour à la citadelle; Les
Orphelins; Music-hall; Histoires d’amour derniers chapitres; Nous les héros; Juste la fin
du monde; Le pays lointain. Nel suo teatro sono ricorrenti i temi della solitudine, della
difficoltà di amare, dello smarrimento dei non amati. Lagarce è oggi un personaggio
leggendario del teatro francese: nel 2007 si sono visti solo in Francia oltre trenta
allestimenti di sue opere. In Italia sono stati pubblicati: Ero a casa e aspettavo che
piovesse / Le regole del saper vivere nella società moderna, traduzione di Barbara
Nativi; Il paese lontano, traduzione di Francesca Moccagatta, Intercity Plays 1998.
Jean-René Lemoine
Nato nel 1959, dopo aver esordito come attore, si è dedicato alla scrittura e alla regia.
Nel 1997 ha creato la propria struttura produttiva, la compagnia Erzuli. Ha vinto
numerosi premi, fra cui il premio SACD - concours RFI-Théâtre, per L’Odeur du Noir nel
1992 e quello della Fondation Beaumarchais per Chimères nel 1993. L’Ode à Scarlett
O’Hara ha ricevuto il Grand Prix de la Critique come miglior creazione di lingua francese
per la stagione 1997-1998. È borsista del Centre National des Lettres con Erzuli
Dahomey, vincitore del Premio di scrittura teatrale di Guérande con L’Adoration, borsista
a Villa Medici fuori le Mura per il suo progetto Archives du Sud, preludio a due creazioni:
La Cerisaie e Face à la mère. Jean-René Lemoine insegna arte drammatica e dirige
atelier per attori. Alcuni suoi testi sono stati pubblicati dai Solitaires Intempestifs e dalle
Editions Lansman. L’Adorazione e Di fronte alla madre sono stati pubblicati in Italia da
Costa & Nolan.
Fabrice Melquiot
Nato nel 1972, Fabrice Melquiot è attore e autore. Il primo testo, Le Jardin de Beamon,
ha vinto nel 1998 il Premio Paul Gilson delle Radios Francophones Publiques. Autore
di una ventina di testi pubblicati dall’Ecole des Loisirs e dalle Editions de l’Arche, fra i
quali: Les Petits Mélancoliques; Perlino Comment; Percolateur Blues; realizzati da
Christine Bernard-Sugy; e poi La Semeuse; Bouli Miro; Le Gardeur de silences;
L’Enfant dieu; L’Inattendu.; Le Laveur de visages; Ma vie de chandelle. Le Diable en
partage ha vinto il premio SACD Nuovo talento radio e il premio Jean-Jacques Gauthier
nel 2003. In Italia sono pubblicati: La mia vita di candela, traduzione di P.P. Palladino e
L. Tinghi; Noix / L'actrice empruntée, traduzione di L. Tinghi per Radio 3; Carcalla Autour de ma pierre il ne fera pas nuit, Albatros, tradotti da S. Polvani; Bouli Miro,
L’inattendu, Perlino comment, Les petits mélancoliques tradotti da R. Buffa.
Philippe Minyana
Nato nel 1946, Philippe Minyana è uno degli autori contemporanei più rappresentati in
Francia. Dal 1979 ha scritto una trentina di testi, pubblicati per la maggior parte da
Editions Théâtrales. Scrittore anche di libretti d’opera, alcuni dei quali musicati da G.
Aperghis, M. Fabre e Ph. Mion. Dal 2000 è autore associato del Théâtre de la Région
Bourgogne,diretto dal regista Robert Cantarella, e del Théâtre Ouvert di Parigi nella
stagione 2003-2004. La Maison des Morts è stato rappresentato al Théâtre du Vieux
Colombier di Parigi nel febbraio 2006. Il testo è stato pubblicato in Italia da Costa &
Nolan nel 2008.
Marie NDiaye
Nata nel 1967 da madre francese e padre senegalese, Marie NDiaye ha studiato Lingue
alla Sorbona e ha vinto una borsa di studio per l’Accademia di Francia Villa Medici di
Roma. Ha pubblicato il primo romanzo a 18 anni e ha vinto il Premio Fémina nel 2001
con Rosie Carpe. In italiano sono pubblicati: Papà è tornato, traduzione di Graziano
Benelli, Edizioni del Cardo 2007; Fuori Stagione, traduzione di Lucia Quaquarelli,
Morellini 2006; Tutti i miei amici, traduzione di O. Marchetti, Baldini & Castoldi, 2005;
Rosie Carpe, traduzione di Lucia Quaquarelli, Morellini, 2005; La diavolessa, traduzione
di Francesca Lazzarato, Mondadori 2002; In famiglia, traduzione di L. Prato, Caruso e A.
Basso, Anabasi 1993; Il pensiero dei sensi, traduzione di S. Spero, Marsilio 1993.
Valère Novarina
Nato a Ginevra, Valère Novarina si è laureato alla Sorbona con una tesi dedicata ad
Artaud. Fra le sue pubblicazioni, tutte con P.O.L.: Le Discours aux animaux, 1987; Je
suis, 1991; L'Inquiétude, 1993; La Chair de l'homme, 1995; L'Espace furieux, 1997;
L'Opérette imaginaire, 1998; Devant la parole, 1999; L'Origine rouge, 2000; La Scène,
2003; Lumières du corps, 2006. Accanto alla scrittura Novarina dipinge chine, grandi
tele, e anche le scenografie degli spettacoli, di cui è spesso regista. La traduzione e
l’edizione delle sue opere sono sostenute dall'AET − Atelier Européen de la Traduction.
In Italia sono tradotti, tutti da Gioia Costa: Il teatro delle parole, Pratiche 1992; Lo spazio
furioso e L'Atelier volante, Costa&Nolan 1996 e 1997; Davanti alla parola, Ubulibri 2001;
L’animale del tempo / Lettera agli attori / Per Louis de Funès, Bulzoni 2003; La scena,
Ubulibri 2004. L’Espace furieux nel 2006 è entrato nel repertorio della Comédie
Française.
Joël Pommerat
Nato nel 1963, Joël Pommerat è autore e regista. Ha scritto il suo primo testo nel 1985.
Tre anni dopo ha creato la Compagnie Louis Brouillard, con la quale fonde il lavoro di
scrittura con la regia in un continuo scambio con altre figure quali lo scenografo, il
disegnatore luci o i musicisti. Ha scritto e messo in scena molti testi tra cui Le Chemin
de Dakar; Vingt-cinq années; Des Suées; Les Evénements; Pôles; Les Enfants;
Présences; Treize étroites têtes; Mon ami; Qu’est-ce qu’on a fait?; Grâce à mes yeux;
D’une seule main. Ha inoltre realizzato opere audiovisive, cortometraggi e video. I testi
Les Marchands, Au monde e Le Petit Chaperon Rouge sono stati rappresentati al
Festival di Avignone nel 2006. Je tremble (1) ha debuttato il 25 maggio 2007 a l’Espace
Malraux, Scène Nationale de Chambéry et de la Savoie, e poi è stato presentato
all’Hippodrome, Scène Nationale de Douai il 5 e il 6 giugno 2007 mentre Je tremble (2)
debutterà al Festival di Avignone 2008.
José Pliya
Nato in Africa, a Cotonou, nel Benin, nel 1966 José Pliya è drammaturgo, attore, regista
e professore di Letterature Moderne all’Università de Lille. Dal 1996 al 1998 è stato
direttore dell'Alliance Française prima a N'gaoundéré in Camerun, poi nella Repubblica
Dominicana (dove ha fondato un importante festival di cinema e arti visive africane). Ora
è direttore dell’Artchipel, il teatro nazionale della Guadalupe. José Pliya ha ricevuto il
premio del teatro giovanile André Roussin dell'Academie Française per Le complexe de
Thénardier e per l’insieme della sua opera. Ad oggi una dozzina di testi sono stati
pubblicati dalle edizioni l'Avant-Scène Théâtre e messe in scena a Parigi, New York,
Berlino, Barcellona, Roma, Lisbona, Edimburgo, Montréal, Ottawa, Praga, Amsterdam,
Stoccolma, Caracas, ma anche in Africa e nei Caraibi; sono stati tradotti in: inglese,
tedesco, spagnolo, portoghese, italiano, ceco, svedese, olandese…
Fra le messe in scena: Le complexe de Thénardier nel 2002 al Théâtre du Rond-Point
con la regia di Jean-Michel Ribes, Effracteurs nel 2003 alla Comédie Française,
Cannibales al Théâtre National de Chaillot nel 2004 e Nous étions assis sur le rivage du
monde... nel maggio 2005 al Festival du Théâtre des Amériques, spettacolo che segna il
suo incontro con il regista del Québec, Denis Marleau.
Olivier Py
Autore, attore teatrale, regista, romanziere, cineasta, è nato a Grasse nel 1965. Ha
scritto una ventina di testi, di cui cura anche la regia, pubblicati dalle edizioni Actes SudPapiers e Les Solitaires Intempestifs, alcuni dei quali presentati ad Avignone come La
Servante, histoire sans fin (Festival di Avignone 1995); Le Visage d’Orphée (Cour
d’honneur, Avignone 1997); L’Apocalypse joyeuse (Festival di Avignone 2000). Attore in
lavori teatrali di Jean-Luc Lagarce, François Rancillac, Pascal Rambert e al cinema in
sette lungometraggi. Ha scritto e girato un film, Les Yeux fermés, per Arte (uscito nel
2000). In tournée negli Stati Uniti nel 2000 con Requiem pour Srebrenica, dirige uno
stage all’Università di New York. A 32 anni è nominato direttore del CDN di Orléans e,
dal marzo 2007, dirige il Théâtre de l’Odéon di Parigi. Sono stati tradotti e pubblicati in
Italia a cura di Caterina Gozzi: Epistola ai giovani attori perché sia resa la parola alla
parola e Théâtres, Editoria e Spettacolo; L’architetto e la foresta, Edizioni Kaplan, 2008.
Yasmina Reza
Nata nel 1959 da genitori di origine ebraica emigrati a Parigi nel dopoguerra. Da giovane
inizia a lavorare in teatro come attrice, per poi dedicarsi unicamente alla drammaturgia:
nel 1987 scrive Conversation après un enterrement con il quale vince il premio Molière.
Dopo la sua seconda pièce, La traversée de l’hiver (1989), andata in scena al Théâtre
de la Colline, ottiene un secondo premio Molière nel 1995 con Art, una satira
dell’ambiente borghese parigino, di grandissimo successo in Francia e altrove. L’homme
du hasard riscuote un grande successo con produzioni in Inghilterra, Francia,
Scandinavia, Germania e New York. Trois versions de la vie è stato messo in scena da
Luc Bondy. I suoi testi sono tradotti in trentacinque lingue. Yasmina Reza ha inoltre
scritto la sceneggiatura del Pique-nique de Lulu Kreutz, film del compagno Didier
Martiny, una raccolta di racconti autobiografici, Hammerklavier (1997), e alcuni romanzi
tra cui: Une Désolation (1999), Nulle part e Dans la luge d’Arthur Schopenhauer (2005).
La sua ultima pièce, Le dieu du Carnage (2008), è stata interpretata da Isabelle Huppert.
Jean-Michel Ribes
Nato nel 1946, è autore e regista di teatro e di cinema. Nel 1996 ha creato la
Compagnie du Pallium con il pittore Gérard Garouste e l’autore Philippe Khorsand
(aveva già creato la compagnia Berto-Ribes con Michel Berto nel 1974). Dal 1997,
all’interno del Festival d’Avignon, è l’organizzatore della sezione Festival Texte Nu per la
SACD, dedicato alla promozione della drammaturgia contemporanea. Nel 2001 è eletto
Presidente dell’associazione degli scrittori di teatro Les Ecrivains Associés du Théâtre.
Nel novembre 2001, è stato nominato direttore del Théâtre du Rond-Point dove propone
esclusivamente testi di autori contemporanei. Jean-Michel Ribes è autore di una ventina
di testi teatrali tra cui: Fraises musclées (1970); Il faut que le Sycomore coule (1971); Je
suis un steak (1972); Par delà les marronniers (1972); L’Odyssée pour une tasse de thé
(1974); On loge la nuit, Café à l’eau (1975); Dieu le veut (1975); Omphalos Hôtel (1975,
Premio dei giovani autori); Tout contre un petit bois (1976); Jacky Parady (1978);
Batailles (in collaborazione con Roland Topor, 1983); Révoltes (1986, con Jean Tardieu
e Arnold Wesker); La Cuisse du Steward (1990); Monsieur Monde (1997); Théâtre sans
animaux (2001, Premio Molière per migliore attore e migliore pièce comica); Musée
haut, musée bas (2004).
Ha vinto il premio Plaisir du Théâtre nel 2001 e nel 2002 il Grand Premio Teatrale
dell’Académie Française alla carriera. I suoi testi teatrali sono pubblicati dalle edizioni
Actes Sud-Papiers e dall’Avant-Scène.
Parole d’Italia per scene di Francia
GLI AUTORI ITALIANI IN FRANCIA
Roberto Cavosi
Merano (BZ), 1959
Autore e attore
Dopo essersi diplomato presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio
D’Amico” ed aver seguito per una decina d'anni la carriera d'attore, si è completamente
dedicato alla scrittura teatrale. Tra i suoi principali lavori ricordiamo: Lauben; L'uomo
irrisolto; Viale Europa (segnalato al Premio IDI 1991 e vincitore del Biglietto d'Oro Agis
1992); Luna di miele; Sissi (vincitore del Premio Teatro Stabile di Bolzano e Alto Adige
1993); Rosanero (vincitore del Premio IDI 1993 e del Biglietto d'Oro Agis 1996); Il
Maresciallo Butterfly (vincitore del Premio Giuseppe Fava 1995) rappresentato a Parigi e
a Bruxelles con il titolo Mariane (en) Blanc nelle stagioni dal 2003 al 2007; Piazza della
Vittoria; Cavaliere di Ventura (vincitore del Premio Scheda Teatrale di San Miniato 1992
e del Premio Piccoli Spettatori 1998), Le tentazioni di Erodiade (finalista al Premio
Riccione Teatro 1999), Bellissima Maria (vincitore del Premio Riccione Teatro 2001),
Cinema Impero, Il lettore e Gassosa. Il testo Anima Errante ha vinto il premio Candoni
Arta Terme 2001 per opere commissionate. Per i valori espressi nella sua attività ha
ricevuto il Premio ITI 1993, il Premio Diego Fabbri 2001, il Premio Hystrio 2001 e il
Premio Imola 2006. Nel 2007 il suo ultimo lavoro Antonio e Cleopatra alle corse ha vinto
il Premio Speciale della Giuria al Premio Riccione Teatro.
Testi tradotti in Francia:
Mariage (en) blanc (Il maresciallo Butterfly), traduzione di Michel Depigny, Pierre
Santini, Ed. du Laquet 2004, e inoltre Rosanero, L’uomo irrisolto, Bellissima Maria
Ascanio Celestini
Roma, 1972
Autore-attore
Nel 1998 ha portato in scena Milleuno, una trilogia sulla narrazione orale composta da
Baccalà, Vita Morte e Miracoli e La fine del Mondo. Nel 2000 ha messo in scena Radio
Clandestina, un racconto teatrale costruito a partire dal libro L'ordine è già stato
eseguito di Alessandro Portelli (Premio Viareggio 1999) che raccoglie la memoria orale
legata all'eccidio delle Fosse Ardeatine. Il suo testo Le Nozze di Antigone, scritto per
l'attrice Veronica Cruciani, ha ricevuto una segnalazione al premio Riccione per il teatro
nel settembre del 2001 e il premio Oddone Cappellino. Nel 2002 riceve il Premio della
Critica, promosso dall'Associazione Nazionale dei Critici di Teatro e il Premio Ubu "per
la capacità di cantare attraverso la cronaca la storia di oggi come mito e viceversa".
Sempre nel 2002 debutta lo spettacolo Fabbrica. La casa editrice Donzelli pubblica il
libro contenente il testo dello spettacolo più un CD con cinque racconti sul lavoro. La
casa editrice Einaudi ha pubblicato il testo Storie di uno scemo di guerra (Premio Fiesole
under 40 e Premio Bagutta opera prima) e Premio Ubu per lo spettacolo (2005), e il
romanzo breve La pecora nera (premio Anima). Del 2005 è lo spettacolo La pecora
nera. Elogio funebre del manicomio elettrico coprodotto con il Teatro Stabile dell'Umbria.
Ha realizzato Appunti per un film sulla lotta di classe, un lavoro sul mondo del
precariato. Su questo tema ha girato anche un film-documentario Parole sante e
pubblicato una raccolta di canzoni.
Testi tradotti in Francia:
Fabbrica, traduzione di Kathleen Dulac, Théatrales /Culturesfrance 2008; e inoltre Storie
di uno scemo di guerra, Radio Clandestina in via di pubblicazione
Emma Dante
Autrice, attrice e regista teatrale
Palermo, 1967
Nel 1990 si diploma come attrice all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio
D'Amico". È socia del gruppo della Rocca dal 1993 al 1995. Nell'agosto del 1999
costituisce a Palermo la compagnia teatrale Sud Costa Occidentale, vincendo nel 2001 il
concorso "Premio Scenario 2001" con il progetto mPalermu, Premio Ubu nel 2002 come
novità italiana. Nel 2001 vince il Premio "Lo Straniero" assegnato da Goffredo Fofi,
come giovane regista emergente. Nel 2003 vince il Premio Ubu con lo spettacolo
Carnezzeria come migliore novità italiana. Nel 2004 vince il Premio Gassman come
migliore regista italiana. Nel 2004 vince il Premio della Critica (Ass. Naz. Critici del
Teatro) per la drammaturgia e la regia. Nel 2004 vince il Premio Donnadiscena. Premio
nazionale regia. Nel 2005 vince il Premio Golden Graal miglior regia per lo spettacolo
Medea. Carnezzeria - trilogia della famiglia siciliana di Emma Dante - prefazione Andrea
Camilleri – ed. Fazi.
Enzo Moscato
Nato a Napoli
Autore, attore regista
Oltre venticinque anni di teatro scritto e interpretato all’insegna di una galassia, febbrile
e caotica, di lingue e d’invenzioni sceniche che ha, sin dall’inizio, attirato su di sé
l’interesse, lo studio, la curiosità del pubblico e della critica, nazionali e non, costellando
un percorso artistico tra i più originali e anomali del panorama teatrale italiano, fitto di
numerosi e prestigiosi premi o riconoscimenti legati al settore: Premio Riccione/Ater per
il Teatro 1985, Premio IDI 1988, Premio Ubu per il Teatro 1988 e 1994, Premio della
Critica 1991, Biglietto d’Oro AGIS 1991, Premio Internazionale di Radiofonia del Festival
di Ostankino (Russia) 1994, Premio Annibale Ruccello a Positano e Premio Viviani a
Benevento Città Spettacolo 2002, Premio Franco Carmelo Greco 2004, Premio
Pulcinellamente 2008, etc... Gran parte di questo teatro (composto di drammi,
commedie, monologhi, atti unici lirici, rapsodie, frammenti) dal lavoro di esordio
Scannasurece (del 1980/82) fino a Sull’ordine e il disordine dell’ex macello pubblico
(2001), dedicato alla Rivoluzione napoletana del 1799, si trova in parte edito nei
seguenti volumi: L’Angelico Bestiario (Ubulibri, 1991); Quadrilogia di Santarcangelo
(Ubulibri, 1999); Occhi gettati & Altri Racconti (Ubulibri, 2003), Orfani Veleni (Ubulibri
2007). Ha, inoltre, liberamente tradotto in italiano, per la scena: Arancia Meccanica di A.
Burgess, Ubu Re di A. Jarry, I Drammi Marini di E. O’Neill, Tartufo o l’impostore di
Molière, La conferenza au Vieux Colombier di A. Artaud. Al suo attivo anche tre CD,
come chansonnier/rivisitatore dell’universo canoro partenopeo e non: Embargos (1994),
Cantà (2001) e Hôtel de l’univers (2005). Gli ultimi lavori sono Kinder-Traum Seminar –
seminario sui bambini in sogno – dedicato alla Memoria Collettiva dell’Olocausto (2002),
Hôtel de l’Univers – récit-chantant – dedicato alla musica del cinema, spettacolo che ha
inaugurato il Teatro Mercadante, Stabile della Città di Napoli, e L’Opera Segreta –
omaggio all’universo poetico-espressivo della Ortese (2003), Le Doglianze per gli attori
a maschera (Biennale Venezia 2007). Per il cinema, invece, ha finora lavorato, come
attore, per Mario Martone in Morte di un matematico napoletano (1992), per Pappi
Corsicato in Libera (1993), per Raoul Ruiz in Le voyage clandestin ovvero Vite di santi e
di peccatori (1994), per Stefano Incerti ne Il Verificatore (1995), per Antonietta De Lillo in
Racconti di Vittoria (1995) e in Maruzzella, frammento de I Vesuviani (1997), per
Pasquale Marrazzo in Malemare (1997), Il Resto di Niente (2002) di Antonietta De Lillo,
Mater Natura, opera prima di Massimo Andrei (2003). Negli ultimi anni svolge laboratori
sulla scrittura teatrale presso l’Università di Fisciano (SA) e l’Istituto Suor Orsola
Benincasa di Napoli. Inoltre, attualmente riveste la carica di direttore artistico del Festival
Benevento Città Spettacolo.
Testi tradotti in Francia:
Teatri del Mare, Compleanno, Embargos, Sull’ordine e il disordine dell’ex Macello
pubblico, Pièce Noir, Rasoi, Ragazze sole con qualche esperienza
Lina Prosa
Nata a Calatafimi-Segesta
Autrice e giornalista
Vive ed opera a Palermo, dove si è laureata in Lettere Moderne con una tesi in Storia
del Teatro. Il suo impegno nel teatro ha incrociato sin dall’inizio, insieme alla scrittura
drammaturgica, temi e ambiti di impegno culturale e sociale. Nel 1981 ha fondato a
Calatafimi l’Associazione “Il Trampolo”, impegnandosi nel recupero dell’ex teatro
Cavallotti e nella valorizzazione contemporanea dell’antico teatro di Segesta per il quale
ha redatto il progetto “Laboratorio Internazionale di Drammaturgia Antica”. Nel 1992 ha
promosso a Palermo il progetto di drammaturgia per spazi teatrali abbandonati
Tetralogia di Io realizzando insieme ad Anna Barbera, Massimo Verdastro e Pippo
Zimmardi il video per teatro clandestino Teatro Garibaldi. Nel 1994, insieme ad Anna
Barbera ha fondato l’Associazione Arlenika promuovendo a Monreale il progetto
Arlenika-Monreale-Teatri (1991-1996) comprendente il Laboratorio Teatrale Comunale
dedicato al rapporto tra Teatro e Territorio e la rassegna di nuova drammaturgia Le
Opere e i Giorni. È stata critico teatrale del quotidiano L’Ora. Associa attualmente la sua
attività di drammaturga all’impegno del Progetto Amazzone (Mito/Scienza/Teatro) ideato
nel 1996 insieme ad Anna Barbera, oggi progetto permanente comprendente le Giornate
Biennali Internazionali, il Centro Amazzone e lo spazio di ricerca teatrale Teatro Studio
Attrice/Non, con cui su temi di frontiera (la malattia, la diversità, la trasformazione del
corpo…) realizza esperienze teatrali dedicate all’incontro tra professionismo e non
professionismo e progetti ispirati alle grandi figure femminili della tragedia e del mito
(Antigone, Cassandra, Pentesilea…).
Testi tradotti in Francia:
Lampedusa Beach, Cassandra on the road, traduzioni di Jean-Paul Manganaro,
Programma-Pentesilea. Allenamento per la battaglia finale, in corso di traduzione da
Jean-Paul Manganaro.
Stefano Ricci e Gianni Forte
autori, registi e sceneggiatori cinematografici e televisivi
L’uno nato a Roma, l’altro nato a Trani
Formatisi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” e alla New York
University, studiano drammaturgia con Edward Albee. Vincono il Premio Studio
12/Anticoli Corrado con Fuochi fatui. Si aggiudicano il Premio Oddone Cappellino con
L’acchiappatopi e i Premi Vallecorsi e Fondi-La Pastora con Facchini dell’orsa maggiore.
Ricevono il Premio Hystrio per la Drammaturgia. ‘Abbastarduna e Matria sono il primo e
secondo capitolo della trilogia Orgia dei sentimenti. Rappresentano il Teatro
Eliseo/Roma alla prima edizione di ExtraCandoni. Troia’s discount (prodotto dal Festival
Castel dei Mondi di Andria, Nuovo Teatro Nuovo di Napoli e Asti Teatro) è andato in
scena nel 2006 per la regia di Stefano Ricci. La prima fase del progetto Wunderkammer
soap #1_#2, regia di Stefano Ricci, ha debuttato al Festival Quartieri dell’Arte 2006.
Vengono invitati dall’Ambasciata di Francia per “Face à face” con Olivier Py. A giugno
2007, a Venezia/Biennale Danza, in collaborazione con la Scala di Milano, debutta il
progetto Il mare in catene, di cui hanno curato la partitura drammaturgica. Fanno parte
dell’Osservatorio Critico del Premio Scenario. Al Festival Internazionale Castel dei
Mondi, agosto/settembre 07, presentano MetamorpHotel e la seconda fase del progetto
Wunderkammer soap #3_#4_#5, regia di Stefano Ricci. Lo spettacolo integrale sarà
ospite dell’Edinburgh Festival 08. A marzo 08, all’Université d’Avignon, viene presentata
l’edizione francese de ‘Abbastarduna. Ad aprile 08 ripresa di Troia’s discount, al Teatro
Eliseo di Roma e Nuovo Teatro Nuovo di Napoli. 100% furioso debutterà in anteprima,
nell’agosto 08, al Festival Castel dei Mondi. Nella stagione 08/09, Pluto di Aristofane, di
cui cureranno la riscrittura, regia di Massimo Popolizio, prodotto dal Teatro di Roma.
Svolgono, oltre a quella di autori teatrali, l’attività di sceneggiatori. I loro ultimi lavori sono
I cesaroni (Telegatto come fiction dell’anno) e la serie tv Hot (prima e seconda stagione),
che hanno scritto e diretto per Jimmy (Sky).
Testi tradotti in Francia:
Wunderkammer soap, ‘Abbastarduna
Letizia Russo
Roma, 1980
Autrice
Debutta diciannovenne con Niente e nessuno (una cosa finita) (2000). Scrive
successivamente Tomba di cani (2001), testo per il quale riceve il Premio Tondelli
(2001) e successivamente il Premio Ubu (2003) per la migliore novità drammaturgica.
Partecipa al Teatrogiornale di Radio3 ideato da Roberto Cavosi ed alla Summer
Residency for Playwrights and Directors del Royal Court Theatre di Londra. Nel 2002 il
Premio Candoni Arta Terme le commissiona un nuovo testo, Asfissia. Per il National
Theatre scrive il testo Binario morto (2003), già rappresentato e tradotto in Inghilterra,
Portogallo, Brasile, Turchia, presentato alla Biennale di Venezia nel 2004, con la regia di
Barbara Nativi. Per il Progetto Petrolio diretto da Mario Martone scrive Babele (2003),
che debutta a Portici nel gennaio 2004, regia di Paolo Zuccari. Nel 2004 scrive Edeyen,
presentato in prima assoluta al Siracusa Ortigia Festival a luglio 2005, con l'allestimento
di Fausto Russo Alesi. Primo Amore (2005), regia di Paolo Zuccari, debutta nella
rassegna "Garofano Verde - Scenari di teatro omosessuale" a Roma. Da maggio 2004 è
autrice in residenza nella compagnia Artistas Unidos di Lisbona realizzando Gli animali
domestici - Os Animais Domésticos nel Teatro Nacional Dona Maria II. Nel 2007 riscrive,
per il Nuovo Teatro Nuovo di Napoli, Il Feudatario di Carlo Goldoni, Biennale di Venezia
2007. Nel 2008 ha riscritto la Trilogia della villeggiatura di Carlo Goldoni, per la regia di
Antonio Latella, nella Schauspielhaus di Colonia, Germania. Ha frequentato nel 2002 la
Royal Court International Residency a Londra. Ha scritto per la radio: Lo spirito
nell'acqua; I conigli sulla luna Kilmainam Gáol; La via del mare; Qoélet, e nel 2008, per
la serie "Luoghi non comuni" di Radio2, L'educazione delle canaglie. È traduttrice
dall'inglese e dal portoghese. I suoi testi sono tradotti in inglese, tedesco, francese,
spagnolo, portoghese e portoghese brasiliano, turco. Una raccolta di suoi testi è
pubblicata da Ubulibri.
Testi tradotti in Francia:
Tomba di cani, Babele
Spiro Scimone
Messina, 1964
Autore, attore.
Nel 1994, insieme all'attore Francesco Sframeli fonda la Compagnia Scimone Sframeli.
Lo stesso anno scrive l'opera prima Nunzio, che interpreta accanto a Sframeli, con la
regia di Carlo Cecchi con cui inizia una feconda collaborazione. Grazie all'invenzione di
un nuovo linguaggio teatrale, in cui lunghe pause cadenzano le sonorità del dialetto
messinese in un'atmosfera beckettiana, Scimone con tagliente e tragica ironia conquista
pubblico e critica. Nel 1997 con le sue opere Bar e La festa, vince il premio Ubu come
"Nuovo Autore” e il premio Candoni Arta Terme per la nuova drammaturgia. Nel 2001
dal testo Nunzio scrive la sceneggiatura del film Due Amici che interpreta e dirige
insieme al collega Sframeli. Il film vince il Leone d‘Oro come miglior opera prima alla
Mostra internazionale del cinema di Venezia 2002 e ottiene le seguenti candidature
come miglior regista esordiente: Premio David di Donatello, Nastri d’Argento, European
Film Awards(Oscar europeo). Nel 2004, con la sua opera teatrale Il cortile, vince il
premio Ubu come miglior testo italiano. Nel 2006 scrive La busta che debutta al Festival
di Asti con la regia di Sframeli. Nel 2007 riceve il premio Hystrio per la drammaturgia. I
suoi spettacoli teatrali sono stati rappresentati in Inghilterra, Francia, Belgio, Spagna,
Canada, Portogallo, Olanda e nei festival europei più prestigiosi, tra i quali il Festival
d’Automne di Parigi, il Kunsten Festival des Arts di Bruxelles, il Festival de Almada Portogallo. I suoi testi, pubblicati in Italia dalla Ubulibri, sono stati tradotti in francese,
inglese, tedesco, greco, spagnolo, portoghese e messi in scena in Francia, Germania,
Portogallo, Scozia, Brasile, Cile. Nunzio, Bar, Il cortile, La busta, tradotti da Jean-Paul
Manganaro, e La festa tradotto da Valeria Tasca, sono pubblicati in Francia dall’Arche
Editeur. Nel 2007, con La festa, Scimone ottiene l'autorevole riconoscimento della
Comédie-Française che rappresenta la pièce al Théàtre du Vieux-Colombier di Parigi
con la regia di Galin Stoev.
Testi tradotti in Francia:
Il cortile, Nunzio, Bar, traduzione di Jean-Paul Manganaro, Arche Editeur 2004; La Fête,
traduzione di Valeria Tasca, Arche Editeur 2003
Francesco Silvestri
Napoli, 1958
Autore, attore e regista
Formatosi al di fuori dei circuiti accademici di teatro, Silvestri ha intrapreso la carriera
teatrale sin da adolescente, producendosi in carceri e in istituti per diversamente abili
come animatore. Nel 1980 conosce Annibale Ruccello, con il quale intraprende una
proficua collaborazione: nasce lo spettacolo Le cinque rose di Jennifer, testo da cui nel
1989 verrà tratto un film che vede Silvestri nel ruolo di protagonista. Nel 1989 gli viene
riconosciuto, da parte dell'Istituto del Dramma Italiano e dall'Ente Teatrale Italiano, un
premio come miglior autore under 35 per Saro e la rosa, da lui diretto ed interpretato.
Nel 1990 un nuovo premio dell'IDI gli viene consegnato per Angeli all'inferno e nel 1991
una Segnalazione speciale, sempre per conto dell'IDI, lo porta ad allestire il suo Streghe
da marciapiede. Numerosi sono i testi teatrali di cui è autore (di molti cura anche la
regia). Ha pubblicato Mio capitano per la Grin Editori, il volumetto antologico di atti unici
Storiacce (Il topolino Crick, Mon enfant, In nome del figlio, Il bambino palloncino e altri)
per la E&A. Nel 1999 gli è stato conferito il Premio Hystrio per la drammaturgia.
Nell'aprile del 2000, la Gremese ha dato alle stampe il suo volume Teatro - Una rosa,
due anime, tre angeli, quattro streghe con quattro tra le sue opere più affermate: Saro e
la rosa, Angeli all'inferno, Streghe da marciapiede e Fratellini (Premio Umbria Teatro
1999). Sempre nel 2000 la Dante&Descartes Edizioni pubblica il suo Tre pezzi d'amore.
Altri testi sono presenti sulle riviste Sipario, Hystrio e Ridotto.
Le sue Favole per bambini sono state pubblicate, invece, dall’Unicef. Alcuni suoi testi di
Teatro per Ragazzi, La guerra di Martìn, Ali, Victòr sono pubblicati nel volume Questo
legno è ancora vivo! per la EdiArgo-Ragusa. In qualità di attore ha lavorato con
Ruccello, Enzo Moscato, Armando Pugliese, Carlo Cerciello, Toni Servillo e molti altri.
Nel 2003 è la sua prova d'attore ad essere premiata con l'assegnazione del Premio Ubu
come miglior attore non protagonista per Sabato, domenica e lunedì di Eduardo De
Filippo per la regia di Toni Servillo.
Vitaliano Trevisan
Sandrigo (VI), 1960
Autore, scrittore, sceneggiatore, attore e musicista
Dopo una giovinezza trascorsa come normale impiegato nel settore edilizio e
dell'arredamento, si dedica a lavori più manuali fino ad approdare alla letteratura. Dopo
alcune prove letterarie (Un mondo meraviglioso, 1996; Trio senza pianoforte, 1998),
raggiunge il successo nazionale e la notorietà nel 2002 con il romanzo I quindicimila
passi, che racchiude i racconti di un uomo, Thomas, dalle mille fobie e dai meccanici
comportamenti compulsivo-ossessivi. Il libro ha ricevuto il premio Lo Straniero. Ha
pubblicato inoltre: Standards vol. 1 (2002); Shorts (2004); Wordstar(s) (2004); Il ponte
(2007). Per il teatro: Giulietta (2004, Premio Hystrio Miglior spettacolo); Il lavoro rende
liberi (2005); Oscillazioni (2006); Note sui sillabari (2007); Solo RH (2007). Come
sceneggiatore e attore ha lavorato nei film Primo amore, regia di Matteo Garrone(2004);
Still Life, regia di Filippo Cipriano (2005), e come attore nel 2007 in Riparo, di Marco
Simon Piccioni e Dall’altra parte del mare, di Veronica Perugini.