presentano STAGIONE TEATRALE DI MONCALVO 2015 2016

Con il contributo di
E in collaborazione con
CENTRO CIVICO MONTANARI E FONDAZIONE GABRIELE ACCOMAZZO
presentano
STAGIONE TEATRALE DI MONCALVO
2015 2016
Sabato 14 novembre 2015
SABATO DOMENICA E LUNEDI’
Di Eduardo de Filippo
Regia di Antonio Giuliano
I MELANNURCA
Napoli 1958, sembra un fine settimana come gli altri in casa Priore…
Il sabato, Rosa, prepara il ragù per la domenica. Peppino il marito, però si sente trascurato e nutre una
immotivata gelosia. La domenica, durante il pranzo Peppino denuncia, dinnanzi a tutti, la presunta tresca
fra sua moglie e il loro vicino Luigi. Il Lunedì è il giorno dei ripensamenti… Una commedia sempre attuale,
che fa ridere e pensare, che tocca il cuore del pubblico, perchè si immedesima nei protagonisti.
I Melannurca continuano un cammino iniziato anni or sono, la sfida è il loro obiettivo la mela annurca,
tipico frutto campano, è il loro simbolo. Interpreti in teatro di grandi autori napoletani: Eduardo de Filippo,
Raffaele Viviani, Eduardo Scarpetta, Gaetano e Olimpia Di Maio.
Tra i recenti lavori, sempre accolti favorevolmente dal pubblico che dalla critica, ricordiamo spettacoli di
varietà e storici: “Prima e dopo Filumena Marturano” “Polvere di stelle “Napoli Milionaria!” di Eduardo De
Filippo Questi sono i Melannurca, a voi la sorpresa di riscoprirli ancora una volta nella celebre commedia
di Eduardo De Filippo: “Sabato, Domenica e Lunedì”.
Venerdi 4 dicembre 2015
LA SANTA COPPIA
Con Margherita Fumero, Giampiero Perone, Mauro Villata
E la partecipazione di Franco Barbero
Regia di Cristian Messina
TEATRO 21
Come da tradizione Teatro21 un'altra commedia leggera e spensierata, il cui unico scopo
è ovviamente quello di far ridere.
Quest'anno a fianco dell'amatissima attrice torinese Margherita Fumero, assoluta
protagonista delle due passate produzioni, potremo apprezzare due comici di estrazione
cabarettistica: Gianpiero Perone, l'unico comico che si è esibito direttamente davanti al
Papa, e Mauro Villata, entrambi provenienti della trasmissione televisiva Colorado.
Partiamo da un punto fermo,: la celeberrima Spending review. Tagliare, tagliare e ancora tagliare! E cosi
taglia di qua e taglia di la, per risparmiare in momenti di crisi come il nostro, non sono poche quelle
persone che, anche senza legami sentimentali particolari, ma con il fermo obiettivo di dimezzare le spese,
hanno deciso di convivere sotto lo stesso tetto e magari...perché no...condividere anche la stessa badante!
Ma ora sorge una domanda : cosa succederebbe se a farlo fossero due prelati, cioè due alti prelati...cioè
due altissimi prelati...insomma: due Papi?
Sabato 19 dicembre 2015
LE RAGAZZE DEL JUKE BOX
Arrangiamenti di Paolo Volante
Con The Robin Gals
FONDAZIONE GABRIELE ACCOMAZZO
Immaginate un palco vuoto: un pianoforte e tre microfoni.
Entra un uomo con delle partiture sottobraccio e si siede al piano…un pianista…Tre ragazze vestite in stile
pin-up sono salite sul palco; parlando tra di loro si avvicinano ai tre microfoni…
E poi esplode la la musica di Longest Time di Billy Joel, in tutta la sua prorompente gioia. A stento il
pubblico riesce a credere che tanta forza sonora venga da un pianoforte e tre voci, ma è così.
Tale è la forza vocale, scenica e musicale del quartetto.
Tra aneddoti, gags e storie avvincenti le Gals vi prendono per mano e vi conducono attraverso la musica di
più di mezzo secolo. Ogni brano è reso particolare dagli arrangiamenti di Paolo Volante, il pianista, che
vanta dieci anni di esperienza come arrangiatore del notissimo trio Blue Dolls.
Ma ad incantarvi sono le tre cantanti, attrici e ballerine: Noemi Garbo, soprano, Daniela Placci, soprano, Oli
Nishi, contralto. Due voci italiane e una albanese, con un lungo percorso come cantanti e attrici,
nonostante la loro giovane
Domenica 20 dicembre 2015 ORE 16,30
IN-CANTO ROSSO
Ovvero la vera storia di Cappuccetto rosso
Di Marta di Giulio e Riccardo Ruggeri
Con Marta di Giulio e Riccardo Ruggeri
URGE/FONDAZIONE GABRIELE ACCOMAZZO
FUORI ABBONAMENTO
La storia è liberamente tratta dalla versione di Paul Delarue dal titolo “La storia della nonna” .Cappuccetto
Rosso di Paul Delarue è una fiaba originale e moderna rispetto alle versioni più conosciute di Perraut e dei
fratelli Grimm. In-Canto Rosso è uno spettacolo di immagini e musiche che evocano l’inconscio e il mondo
immaginario di Cappuccetto Rosso dal punto di vista del lupo. Una casa si anima, compare un burattino, è
Cappuccetto Rosso che scappa dalla mamma: deve portare focaccia ed aspirina alla nonna malata.
Nell’uscita dalla casa si trasforma in una persona in carne ed ossa ed è ora pronta a fare esperienza di vita.
Ma nel bosco incontra un musicista…
La possibilità per una bambina piccola di fronteggiare il lupo, un essere mostruoso e più forte di lei, lancia
un messaggio positivo. Seppure il mondo fuori casa sia rischioso, i pericoli possono essere affrontati con
astuzia. Cappuccetto Rosso diventa così una bambina-eroina che non ha paura di aprirsi al mondo e di
crescere.
E’ uno spettacolo adatto a tutte le età con particolare riferimento ai bambini dai 6 anni in poi
FUORI ABBONAMENTO SPETTACOLO PER FAMIGLIE
Domenica 7 febbraio 2016 ore 17,30
ROCK BAZAR
Tratto dal libro omonimo di Massimo Cotto
Con Massimo Cotto: voce narrante
Cristina Dona’: voce e chitarra
Coordinamento scenico: Paola Farinetti
PRODUZIONI FUORIVIA
Rock Bazar è una trasmissione radiofonica che Massimo Cotto conduce da tre anni ogni giorno su Virgin
Radio e che, dopo essere stata tradotta in due libri (il primo è stato un successo editoriale che ha
conosciuto cinque edizioni, il secondo uscirà il 20 ottobre 2015), ora diventa anche spettacolo teatrale.
Quando è sul palco Massimo Cotto racconta come fosse in radio, così come quando è in radio racconta
come fosse davanti a un camino e pochi amici, con la magia dei ricordi e la legna della parola. Cotto riporta
in scena l'epoca d'oro del rock attraverso le storie dei suoi protagonisti, stelle divorate dalla voglia di
trasgressione e dalla paura di bruciare troppo in fretta. Centinaia di aneddoti esilaranti o commoventi, dove
è difficile distinguere tra verità e leggenda, perché non è importante, in quel lembo di terra dove ogni storia
ha diritto di cittadinanza, in quella striscia dove sesso, droga e rock and roll sono la Santissima Trinità.
Proprio per questo, per la voglia del rock di farsi messa pagana, Massimo Cotto divide i racconti in dieci
capitoli che corrispondono ai dieci comandamenti. Un modo assolutamente non blasfemo ma divertente
per ricordare che la musica ha scritto un suo vangelo, ovviamente con la minuscola. Accanto alla parola,
sottobraccio ai racconti, interviene la musica, per fare in modo che le storie abbiano la loro colonna sonora
suonata dal vivo. Soprattutto interviene una donna, come Cristina Donà, uno dei talenti più cristallini,
duraturi e influenti emersi alla fine del millennio dalla scena musicale italiana. Una "incantautrice" che si è
spesso confrontata in qualità di interprete con brani dei grandi della musica internazionale, generando
sempre versioni dalla forte personalità. Una signora del rock, sì, ma con una dolcezza tutta italiana.
Perché nel Rock Bazar si vendono, mai separate, storie e canzoni, grandi miti e ancora più grandi emozioni.
Sabato 27 febbraio 2016
NUDA E CRUDA
Con Anna Mazzamauro
Musiche originali di AMEDEO MINGHI
eseguite dai Màs en TANGO
Fisarmonica e Pianoforte – Salvatore Cauteruccio
Contrabbasso – Sasà Calabrese
Costumi Graziella Pera
Fonico Marco Alonzo Tecnico Luci Cristian Perria
Sarta di scena Lilly Norma
Regia LIVIO GALASSI
STEFANO MASCAGNI
Dopo i successi delle due precedenti stagioni teatrali, Anna Mazzamauro torna in scena con lo spettacolo
“Nuda e Cruda” dove esorta il pubblico a spogliarsi dei ricordi cattivi, degli amori sbagliati, dei tabù del
sesso, a liberarsi dalla paura della vecchiaia, ad esibire la propria diversità attraverso risate purificatrici.
Uno spettacolo sagace e liberatorio, insolente e mite, audace e timido, ridanciano e impegnato che trova
nei vari dislivelli emotivi l’energia teatrale e coinvolgente per magnetizzare il pubblico e condurlo all’interno
dello spettacolo e all’interno di se stesso senza filtri inibitori, senza ombre protettrici, con trasparenze
dichiarate che la scenografia diafana e iridescente asseconda ed esalta.
La regia spia tutti gli stimoli, anche i più reconditi, le più ardite associazioni stimolate dalla bravura
dell’attrice-autrice, dalle preziose musiche originali di Amedeo Minghi affinché questo fluire di parole e
canzoni diventi teatro, disegni una drammaturgia equilibrata, scorrevole e limpida.
LA RECENSIONE di Andrea Pietrantoni - (Persinsala.it) - Febbraio 2015
“Nuda e cruda è un one–woman show che vede protagonista Anna Mazzamauro, la famosa signorina
Silvani della saga di Fantozzi. L’attrice romana è anche autrice di questo spettacolo. La scenografia semplice
in plastica gonfiabile – basata su un arco cittadino e dei lampioni contornati da lumini natalizi di luce bianca
– ricorda Parigi, con i ponti che strizzano l’occhio al varietà francese. Sul palcoscenico vi sono anche uno
stendino a vista con i costumi di scena e un pianoforte. La Mazzamauro […] racconta di sé, della vita e degli
esordi cinematografici, prendendo spunto dalla bruttezza. In proposito, risultano molto divertenti il ricordo
dell’incontro fatale con Luciano Salce e quello con la truccatrice sul set. È una confessione pubblica, questa,
in cui la protagonista si spoglia interiormente dei complessi, butta via la maschera, si prende in giro (perché
l’autoironia è l’unica medicina), si libera di tutti quei pregiudizi borghesi ricevuti, da cui noi, ipocritamente,
pensiamo di essere liberi e che invece, proprio a causa della loro sotterranea presenza, rendono questa
confessione così forte, dura. Insomma, la Mazzamauro si mostra per ciò che è, come recita esemplarmente il
titolo, Nuda e cruda……”
Sabato 5 marzo 2016
DON GIOVANNI
Di Moliere
Con Fabio Pasciuta, Tommaso Rotella, Chiara Buratti, Teresa Caporale
e gli allievi della compagnia
Regia di Tommaso Rotella
MAGDELEINE G
Don Giovanni, aristocratico, giovane, sensuale, ma anche bugiardo, arrogante ed inguaribile seduttore, è
uno dei più inquietanti personaggi della letteratura di ogni tempo. La sua storia è quella di un uomo che
sfida Dio trasgredendone le leggi. Egli gode nel travestirsi, nel sostituirsi ad un altro per riuscire, con
l’inganno, a godere di donne che abbandonerà poco dopo aver con esse consumato un giocoso rito
d’amore. Costringe a lasciare il convento solo per il gusto di sedurla , Donna Elvira,che dopo averlo
inseguito per annunciargli una maledizione del cielo, affranta ne farà ritorno , lasciando il seduttore in uno
stato d'animo in contarsto tra la consapevolezza delle sue azioni scellerate e un delirio di onnipotenza che
presto accompagnerà tutte le sue azioni in una vera e propria partita aperta con le leggi divine e l'ipocrisia
che appartiene in maniera radicata e profonda nell'animo umano . Molière riprende più volte lo stesso
concetto di "falsità umana" in altre sue opere , una su tutte "Il Misantropo"
Il tema centrale intorno a cui ruota la vicenda quindi è il rapporto tra il protagonista e Dio. In uno scambio
di battute tra irriverenza e timore, ironia e tracotanza, sarà il servitore Sganarello a cercare di avvicinare la
coscienza del libertino a Dio. Ma saranno soltanto gli eventi a porlo di fronte ad una realtà incontrastabile,
la semplice conseguenza delle sue azioni verso ciò che è umanamente inafferrabile , la legge di un invisibile
ed incorruttibile giudice che si manifesterà con un inaspettato e tragico ultimo invito a cena.
Note di regia di Tommaso Rotella
Don Giovanni è un archetipo che si aggira per l'Europa, sia perché il nostro amante si sposta alla ricerca di
nuove vittime, da una nazione all' altra, dalla Spagna alla Francia fino a giungere in italia, sia perché gli
autori del Don Giovanni sono diversi e di diversi paesi ed epoche. Tirso da Molina,, Molière, Puskjn, ed
infine la coppia Mozart -Da Ponte. Potremmo definire, con un pizzico di ironia, Don Giovanni, un fautore
del'Europa unità, ante litteram. E una delle arie più famose (madamina il catalogo è questo) del Don
Giovanni di Mozart, ma oserei dire più una delle più famose in assoluto, si erge a simbolo di questa
trasversalità geografica e non solo, poiché egli non fa distinguo ne per classe sociale, ne per tratti somatici
e fisici e neppure per età. Il fascino apolide del nostro anti eroe, ci ha spinti verso una contaminazione del
testo. Il Don Giovanni messo in scena è quello di Molière, ma all'interno di questo vi sono alcuni brani tratti
dalle opere prima citate. Mentre le note del'opera di Mozart saranno la colonna sonora dello spettacolo.
Sabato 19 marzo 2016
GIOCO DI SPECCHI
Liberamente tratto da Don Chisciotte di Cervantes
Di Stefano Massini
Con Ciro Masella e Marco Brinzi
Regia di Ciro Masella
UTHOPIA/TRA CIELO E TERRA/FONDAZIONE GABIELE ACCOMAZZO
Stefano Massini, uno dei più grandi e premiati autori del nostro teatro, reduce dai grandi successi e
riconoscimenti internazionali, entra nelle pieghe di un capolavoro immortale della letteratura mondiale, il
Don Chischiotte di Cervantes, per regalarci una storia sospesa tra realtà e sogno. Un irresistibile duello
teatrale fra due figure leggendarie, quella di Don Chisciotte e di Sancho Panza, alle prese con il segreto
dell’esistenza e le domande che attanagliano ogni essere umano nel suo misterioso e meraviglioso viaggio
sulla terra.
Una notte incantata e arcana. Un sogno che forse è un presagio. L’attesa dell’alba. E del suo verdetto.
Sospesi fra Beckett e due clown, i nostri due leggendari figuri erranti di una Spagna inquieta si aprono l'uno
all'altro, camminando in bilico sul precipizio della vita.
Ciro Masella, dopo la felice esperienza de “La fine di Shavuoth” e de “L’Italia s’è desta”, torna ad
immergersi nel mondo poetico di Stefano Massini, abitato stavolta da una coppia di personaggi immortali e
irresistibili.
Il nuovo testo inedito che Stefano Massini (dopo il premio speciale UBU, i riconoscimenti internazionali, le
traduzioni e gli allestimenti da suoi testi in Europa e negli Stati Uniti, l’annuncio della prossima regia a cura
di Luca Ronconi del progetto “Crollo: trilogia della Lehman Brothers”, che lo hanno a tutti gli effetti
confermato come uno dei migliori e più prestigiosi autori del nostro panorama) ha scritto appositamente
per Ciro Masella, parte dal Don Chisciotte di Cervantes, un capolavoro della letteratura di tutti i tempi, per
costruire un duetto/duello verbale ed emotivo ad altissima tensione, un gioco di identità celate e
dissimulate, di nascondimenti e svelamenti, di segreti e confessioni. Un incubo strano apre questo duello
teatrale fra don Chisciotte e Sancho Panza. E' un incubo che parla di morte, di un albero e di un'alba. Nasce
da qui, da questo presagio, il terrore di come occupare una notte che potrebbe essere l'ultima.
Irrimediabilmente. Forse le ultime ore si potrebbero riempire litigando. O forse chiarendo chi si è davvero.
O forse, ancora, togliendo dalle reciproche scarpe i sassi di un'esistenza fitta di dubbi. E ignorare così il
conto alla rovescia di un sole che quando nascerà potrebbe spegnere ogni cosa. Sospesi fra Beckett e due
clown, i nostri due leggendari figuri erranti d'una Spagna inquieta si aprono l'uno all'altro, camminando in
bilico sul precipizio della vita. Solo l'alba, all'ombra di un albero nefasto, darà il suo verdetto.
In bilico fra drammatica comicità e comica tragicità, il meraviglioso dialogo concepito da Massini ci porta
nei meandri più oscuri e profondi dell’anima di due piccoli grandi uomini, ci accompagna nei territori più
intimi del sentire umano, fra i rovi e gli sterpi delle nostre esistenze continuamente alla ricerca di sole, di
luce, di infinito.
Agli attori è richiesto di ingaggiare un vero e proprio “corpo e corpo” con una partitura che non lascia
scampo, che pretende una tensione e una temperatura emotiva costanti. E a rendere ancora più forte e
inedita l’operazione, il testo, e quindi anche la messinscena che si sta delineando, è stato concepito
sull’inversione dei ruoli dei protagonisti, che di sera in sera si avvicendano nell’interpretazione dei due
personaggi, contribuendo al gioco di specchi su cui è stata concepita l’intera operazione
Domenica 3 aprile 2016 ore 17,30
LA SERVA PADRONA
Di G. Pergolesi
Intermezzo buffo settecentesco
COMPAGNIA “LE MUSE” DI CASALE MONFERRATO
FUORI ABBONAMENTO
Sabato 9 aprile 2016
CYRANO
Tratto dal Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand
Con Pierpaolo Congiu, Francesca Cassottana e Alessandro Berruti
Regia di Pierpaolo Congiu
CRAB TEATRO
Una fedele riduzione in versi della famosa pièce di Edmond Rostand che mette al centro il dramma della
disparità tra l’essere e l’apparire e il rapporto con la parola poetica.
Cyrano ama, non ricambiato, la bella cugina Rossana, a sua volta innamorata del giovane e bel Cristiano che
però “non sa parlare d’amore”. Cyrano, per amore di entrambi, presta al giovane penna e capacità oratoria
e i tre saranno legati dal segreto delle celate identità fino al dramma finale.
L’opera classica che attraversa momenti di comicità e di lirismo vuole restituire il testo nella sua autentica e
originaria teatralità per far vivere e risuonare i versi di Edmond Rostand.
Il sogno è credibile, siamo trasportati dallo sferzare della spada, dall’energia dell’interprete che non cade
mai nella prosopopea, che mantiene alta la tensione dei suoi versi e modula con grande padronanza della
mimica i momenti del dramma. E i due giovani attori che lo spalleggiano sono allo stesso modo
perfettamente dentro i loro ruoli.
Nel finale la pedana gira vorticosa sotto i piedi dell’eroe che ancora si ostina e ancora sferza con la lingua e
con la spada, sferza la gravità che vuole vincerlo, le brutture del mondo, la morte ormai vicina. Cyrano infine
cade, è morto: la sfida è perduta, ma che bellezza.
Pier Franco Brandimarte su teatrinonline.it
Sintetico, icastico, suggestivo nella sua essenzialità, il Cyrano di Crab Teatro è una pièce fremente di rispetto
per l’autore di riferimento, Edmund Rostand, e per il teatro d’altri tempi, quello degli attori che
incastonavano storie immense nelle “o” di legno dei palcoscenici elisabettiani.
Maura Sesia – Repubblica
Sabato 16 aprile 2016
PARALISI AD ARIA CONDIZIONATA
Scritto e diretto da Pellegrino Delfino
Con Mario Li santi e Silvana Nosenzo
E la partecipazione in video della danzatrice Laura Delfino
AGAR
FUORI ABBONAMENTO
Paralisi… ad aria condizionata.
Che fare quando ci si trova rinchiusi per giorni in una suite all’ottantesimo piano di un hotel di lusso con
porta inapribile, facciata a vetri ermetici e senza che nessuno alla reception risponda alle telefonate?
Un uomo e una donna, imprigionati e prigionieri, ostaggio di un’aria condizionata, balorda e vigliacca, che
ha libito di chissà quali forze oscure e maligne, eroga ora gelo siberiano ora caldo sahariano per infine
quietarsi. E’ urgente un’idea per riuscire a cavarsela prima che il cibo in scatola finisca e riduca entrambi
allo stremo delle forze e della vita.
Battute al vetriolo e voli pindarici condurranno i due protagonisti al loro inevitabile destino.
GLI SPETTACOLI AVARANNO INIZIO ALLE ORE 21 TRANNE QUELLI INDICATI DIVERSAMENTE
IL PROGRAMMA POTREBBE SUBIRE VARIAZIONI
ABBONAMENTI E BIGLIETTI
PREZZI ABBONAMENTO PROSA 8 SPETTACOLI
Posto unico PER GLI ABBONATI 2014 2015 PLATEA E 1 GALLERIA CENTRALE 80,00€
Posto unico PER GLI ABBONATI 2014 2015 2 GALLERIA CENTRALE E GALLERIE LATERALI 72,00€
Posto unico PER I NUOVI ABBONATI PLATEA E 1 GALLERIA CENTRALE 88,00€
Posto unico PER I NUOVI ABBONATI 2 GALLERIA CENTRALE E GALLERIE LATERALI 80,00€
PREZZI BIGLIETTI SPETTACOLI DI PROSA
Platea, prima galleria centrale
€ 15,00
Platea, prima galleria centrale ridotto
€ 13,00
Seconda galleria centrale, prima galleria laterale
€ 12,00
Seconda galleria centrale, prima galleria laterale ridotto € 11,00
PREZZI BIGLIETTI SPETTACOLI DI PROSA FUORI ABBONAMENTO
PARALISI AD ARIA CONDIZIONATA
Platea, prima galleria centrale e seconda galleria centrale, posto unico
€ 13,00
Platea, prima galleria centrale e seconda galleria centrale, ridotto per abbonati € 10,00
IN-CANTO ROSSO
posto unico
€ 6,00
LA SERVA PADRONA
Platea, prima galleria centrale e seconda galleria centrale, posto unico
€ 12,00
Platea, prima galleria centrale e seconda galleria centrale, ridotto per abbonati € 10,00
*RIDUZIONI VALIDE per i giovani fino a 25 anni, per gli iscritti UTEA (dietro presentazione della tessera), per
i maggiori di 60 anni, per gli associati alla Polisportiva C.R.Asti asd, per tutti i clienti della banca CASSA DI
RISPARMIO DI ASTI dietro esibizione documento che attesti appartenenza ente, per gli abbonati della
stagione teatrale di Asti, Nizza Monferrato e Alba previa presentazione dell’abbonamento per la stagione
teatrale 2014/2015.
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI GENERALE
Associazione Arte&Tecnica,
Via M. d’Azeglio 42, Asti
tel. 0141 1761994, fax 0141 43 77 14; [email protected]
cellulare: 3738695116
sito: www.arte-e-tecnica.it
per qualsiasi informazione e modifica del cartellone nel corso della stagione potete seguirci sulle nostre
pagine FACEBOOK Arte e Tecnica e al profilo TWITTER @arteetecnica
MODALITA’ DI VENDITA ABBONAMENTI E BIGLIETTI STAGIONE DI PROSA
Gli abbonati della passata stagione 2014/15 potranno esercitare la prelazione sul posto per quanto
riguarda il rinnovo dell’abbonamento a 8 spettacoli telefonando presso gli uffici dell’Associazione Arte e
Tecnica al numero 01411761994 e 3738695116 (escluso il sabato) tra le h. 9 e le h. 13, o inviando una mail
all’indirizzo [email protected] tra il 6 ottobre e il 23 ottobre.
Gli spettatori interessati all’abbonamento a 8 spettacoli potranno prenotare telefonicamente al numero
0141 1761994, oppure 3738695116 (escluso il sabato) tra le h. 9 e le h. 13, o inviando una mail all’indirizzo
[email protected] dal 25 ottobre sino al 5 novembre compreso.
Tutti gli abbonamenti potranno essere ritirati a Moncalvo i giorni 7 novembre e 12 novembre dalle ore 10
alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18 presso gli uffici comunali della Città di Moncalvo, piazza Buronzo 2 e
ad Asti il 9, 11 e 13 novembre tra le h. 9 e le 13 presso la sede dell’Associazione Arte e Tecnica, via Massimo
d’Azeglio 42
MODALITÀ DI VENDITA DEI BIGLIETTI PER IL SINGOLO SPETTACOLO
La vendita dei biglietti singoli sarà effettuata solo il giorno stesso dello spettacolo presso la cassa del
teatro dalle ore 19.00.
E’ possibile prenotare i posti a partire da lunedi’ 9 novembre telefonando al numero 3738695116
(compreso il sabato) o inviando un email a [email protected]. Tutti i biglietti prenotati dovranno essere
ritirati il giorno dello spettacolo obbligatoriamente entro le 20.45. Dopo le 20.45, a prenotazione scaduta, i
posti prenotati saranno messi in vendita.