Don Quijote, il folle cavaliere è il simbolo dell`uomo di oggi

annuncio pubblicitario
VIII
SPETTACOLO
www.leggimionline.it
30 OTTOBRE 2015
Un successo la performance messa in scena dalla Compagnia Petrillo Danza con Nicola Simone Cisternino
Don Quijote, il folle cavaliere
è il simbolo dell’uomo di oggi
S
uccesso e applausi per
Loris Petrillo e la sua
Compagnia Petrillo Danza/Cie Twain physical
dance theatre per lo spettacolo Don Quijote andato in scena
lo scorso week-end a Scenario Pubblico, international choreographic
centre.
Nicola Simone Cisternino, Yoris
Petrillo e Giacomo Severini Bonazelli sono i tre danzatori che hanno
dato vita alla coreografia di Loris
Petrillo sulle note di Pino Basile e
autori vari e con la consulenza
drammatica di Massimiliano Burini.
Una danza, quella portata in scena
da Petrillo, che non vuole solo essere rappresentazione di varie tecniche, di espressione di danza di alto
livello. Il suo è un impegno anche
sociale politico e culturale che si traduce in danza, con linguaggi in continua evoluzione facendo della
Compagnia Petrillo Danza/Cie
Twain physical dance theatre una
delle compagnie più apprezzate in
Italia e all'estero dove Loris Petrillo
si è molto affermato come danzatore.
Lo spettacolo Don Quijote, che
trae ispirazione dal romanzo di Miguel Cervantes, è dunque una delle
espressioni rappresentative della
danza di Petrillo. Ballo e drammaturgia si mescolano continuamente
alternando momenti di forte espressione e impatto fisico con una tensione espressiva teatrale, dando
spazio a una concezione del movimento in cui non esistono limiti imposti.
Uno spirito positivo caratterizza
il Don Quijote di Loris Petrillo. Un
uomo che potrebbe perfettamente
rappresentare la realtà odierna, perché “Il folle cavaliere ci mostra il
problema di fondo dell'esistenza,
cioè la delusione - afferma il coreografo - che l'uomo subisce di fronte
alla realtà. Non è quindi difficile immaginarci come lui, oggi. Eterni cavalieri che combattono quotidianamente con i mulini a vento di una
società decadente. È un uomo che
non teme di essere sconfitto - aggiunge Loris Petrillo - che non si
stanca di combattere, che se cade
non ha timore a rialzarsi e più forte
di prima, quell’uomo che crede
fortemente nei grandi ideali e si batte contro gli pseudo-principi privi di
ragione”.
I prossimi appuntamenti a Scenario Danza sono per sabato 7 (ore
20.45) e domenica 8 (ore 19) novembre con Core/Demetra della
palermitana Giovanna Velardi e la
sua omonima Compagnia.
Sabato 14 novembre dalle ore 18
alle 20 “Danzare la storia”. Lezione
esperienziale tra azione, danza e memoria prodotto da Cro.me – Cronaca Memoria dello Spettacolo, Milano. Evento gratuito e aperto a tutti,
danzatori e non danzatori, di qualsiasi età. Si consiglia abbigliamento
comodo.
Da sinistra un momento della performance Don Quijote messa in scena dalla compagnia Petrillo danza; la locandina de Don Quijote
La denuncia arriva da Signorello, presidente dell'Accademia Federiciana, che auspica un immediato intervento della Soprintendenza
Una discarica minaccia
il sito preistorico di Melilli
Il villaggio, noto come Timpa Petraro, è uno dei quattro esistenti in Europa e sorge sul fiume Mulinello
Siracusa - In serio pericolo a Melilli un importante sito archeologico. Si tratta del villaggio
fortificato di Timpa Petraro, risalente alla
Cultura di Castelluccio, con la sua necropoli
neolitica e la Timpa Ddieri. A segnalare l'imminente pericolo che incombe sul luogo per la
realizzazione di una discarica di rifiuti industriali, è il noto critico d'arte e giornalista Fortunato
Orazio Signorello, presidente dell'Accademia
Federiciana, istituzione culturale-scientifica senza scopi di lucro che ha tra i propri scopi statutari la salvaguardia del patrimonio storico, archeologico e paleontologico.
Sulla proposta di realizzare una discarica a
500 metri dal sito archeologico, Signorello, apprezzato studioso di storia patria ed esperto di
preistoria e paletnologia, è assolutamente contrario e ha molto da dire: «Una discarica in questo sito pregiudicherebbe la conservazione delle
caratteristiche ambientali del luogo, compromettendo definitivamente questa area archeologica che custodisce, come è noto, l'unico villaggio fortificato preistorico, con un'estensione
di 2.600 mq, esistente in Italia. È fortemente
dubbia la legittimità della realizzazione, considerato che interferisce con contesti archeologici e ambientali notevoli da salvaguardare,
di questa discarica in contrada Petraro. Affinché
e la fruibilità - poiché l'inquinamento relativo
ai noti processi biologici e fisico-chimici inquinanti che si verificano all'interno delle discariche è in grado di produrre danni ai manufatti,
alla vegetazione, all'avifauna e alla salute
umana - del villaggio fortificato preistorico e
della necropoli; dove sono venuti alla luce, tra
l'altro, oltre a materiale vascolare risalente alla
Cultura castellucciana, anche le placchette di
osso, ormai note in letteratura come gli "ossi
a globuli" per i globuletti in esse intagliate, per
le quali è stato ipotizzato che si tratti - perché
estremamente stilizzati - di idoletti di “tipo schematico”».
Il villaggio preistorico è stato realizzato sul
pianoro (noto come Timpa Petraro) di una parete calcarea alta circa cento metri, che si trova,
nota come la Timpa Ddieri, sulla riva sinistra
del fiume Mulinello. Alla cinta muraria del villaggio sono addossate tre torri, costruite mediante posa diretta sul terreno di una prima serie
di blocchi molto grandi e rozzamente squadrati,
seguita da blocchi più piccoli e da una seconda
serie di grandi blocchi. Oltre alla necropoli realizzata nella parte più alta, nella Timpa Ddieri
sono presenti anche numerose grotte artificiali
interamente o parzialmente scavate, in più livelli, nel calcare.
Una delle tombe a grotticella presenti nel sito preistorico
non venga realizzata, mi rivolgerò - considerato
che solo a Malta, in Spagna e in un'isola dell’Egeo sono presenti villaggi fortificati neolitici
con analogie di costruzione simili - all'Assessorato per i Beni culturali e ambientali della Regione siciliana, ma anche all'archeologo Sebastiano Tusa; che ha pubblicato molti studi sulla
Preistoria in Sicilia».
Proprio per l'unicità e l'importanza del sito,
Fortunato Orazio Signorello sottolinea, ribadendo la necessità di preservare il luogo e le strutture presenti (risalenti al XIX-XVI secolo
a.C.) dall'oggettivo impatto ambientale, che la
realizzazione della discarica «rischia di compromettere definitivamente la valorizzazione
Testimonianze preistoriche nel pianoro
sottostante al sito in pericolo
«Bisogna anche tenere conto - dice Signorello - che l'importanza del sito, citato anche
nell'opera "Voyage pittoresque des isles de Sicile, de Malta et de Lipari" pubblicata da Jean
Houel, è stata evidenziata, tra l'altro, al V Congresso Nazionale di Archeometria svoltosi a Siracusa nel 2008. Considerata la rilevanza che
ha questo insediamento preistorico per la sua
caratteristica strategico-difensiva, per la necropoli e per le grotte artificiali scavate nella roccia
calcarea, sarebbe auspicabile, intanto, l'immediato intervento della Soprintendenza ai Beni
culturali e ambientali di Siracusa; anche perché
il sito si trova lungo i fianchi della cava
naturale sottostante, che è altrettanto importante
dal punto di vista geomorfologico e per la fauna
selvatica e l'avifauna presente nell'area». Si ricorda, inoltre, l'importanza della macchia mediterranea, con una variegata aggregazione di
specie arboree, erbacee e arbustive, e la presenza di sedimenti marini dove sono presenti, tra
l'altro, echinoidi e pettinidi di milioni di anni
fa.
Da sinistra Vegetazione presente nell'area sottostante al pianoro; l'area sottostante al pianoro è una cava naturale ricca di vegetazione e macchia mediterranea; l'interno di una grotta artificiale (Foto Mario Guzzetta per Accademia Federiciana)
)
L'appuntamento è per sabato 31 ottobre in piazza Duomo, la camminata durerà due ore. Tre quelle in programma con inizio alle 9.30, alle 10.30 e alle 11.30
Un percorso dedicato a Vincenzo Bellini per la XII giornata del Trekking Urbano
Catania sarà una delle 50 città d’arte
italiane protagoniste della XII Giornata
Nazionale del Trekking Urbano, organizzata dal Comune di Siena per sabato
31 ottobre 2015 e dedicata, nell’anno
dell’Expo, al tema ‘Cibo per l’anima,
cibo per il corpo’. Catania anche quest’anno farà la sua parte in questa importante vetrina nazionale, grazie alla
rinnovata collaborazione fra l’assessorato ai saperi e alla bellezza condivisa
del Comune di Catania e l’Associazione
Etna ‘Ngeniousa che, per l’occasione ha
ideato un itinerario culturale dedicato a
Vincenzo Bellini e ai sapori locali. In
una sinfonia di emozioni, curiosità e sapori i visitatori potranno rivivere il
percorso umano e musicale del Cigno
attraverso i luoghi della nostra città che
ne conservano le testimonianze e ne raccontano il mito, accompagnati dalle note
immortali delle sue melodie - cibo per
l’anima. La struggente intensità del Pirata, le passioni di Norma, il perfetto lirismo della Sonnambula, l’incipiente romanticismo dei Puritani accompagneranno i partecipanti della XII Giornata
nazionale del Trekking Urbano in un
viaggio nel magico mondo dell’opera,
nel linguaggio e nelle emozioni universali che solo la musica è capace di regalare. L’itinerario sarà accompagnato
dalla degustazione di alcuni prodotti che
la figura e la musica di Bellini hanno
ispirato e la perizia e l’ingegno dei laboratori siciliani hanno realizzato. Fra
tradizione ed innovazione, un viaggio
nel gusto e nell’eccellenza dell’arte
dolciaria della nostra terra. Le tappe del
percorso. Il percorso, adatto a tutte le età,
si snoderà per due km con partenza da
Piazza Duomo e toccherà alcuni dei luoghi più importanti nella vita di Vincenzo
Bellini: dalla Cattedrale, dove è sepolto
alla casa, dove nacque il 3 novembre
1801 ed oggi sede del Museo Belliniano.
L’itinerario proseguirà verso la Chiesa
San Francesco Borgia, annessa al Collegio dei Gesuiti e collocata nell’incomparabile scenario barocco, Patrimonio
dell’Umanità Unesco, dove Bellini fu
battezzato per concludersi nel Teatro
Massimo Vincenzo Bellini, inaugurato
il 31 Maggio 1890 con Norma di Vincenzo Bellini e giudicato da Beniamino
Gigli la più perfetta delle strutture italiane in quanto ad acustica. Il Teatro ha
ospitato nella sua splendida sala i più
grandi protagonisti dell’opera, da Maria
Callas a Luciano Pavarotti, e rappresenta
il più grande tributo che i catanesi
hanno voluto rendere al loro illustre concittadino. Le specialità catanesi da degustare durante il percorso. Nel corso
dell’itinerario i partecipanti potranno degustare alcune specialità che i laboratori
artigianali catanesi hanno voluto dedicare a Vincenzo Bellini, a partire dai Ci-
gni di Bellini, raffinate praline che in un
elegante guscio di finissimo cioccolato
di Modica racchiudono sorprendenti sapori della tradizione siciliana, in una vera
sinfonia di gusto. Protagonisti anche ad
Expo Milano 2015, i Cigni di Bellini
rappresentano il perfetto connubio fra la
sapienza antica nell’arte del cioccolato
dell’Antica Dolceria Rizza di Modica e
l’ispirazione musicale di Luigi De Giorgi, professore d’orchestra del Teatro
Massimo Bellini. Nel corso del percorso
sarà infine possibile assaggiare le creazioni in frutta martorana a base di pasta
di mandorle. Per informazioni e prenotazioni. Il percorso, su prenotazione, partirà sabato 31 ottobre da Piazza Duomo
alle ore 9.30; 10.30 e11.30. Per informazioni è possibile inviare un’email a [email protected] o chiamare
il numero338.1441760
Scarica