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Pubblicato il 11 Ottobre 2016
La nuova stagione di opera, danza e concerti 2017 del Teatro Comunale della città felsinea
Play Bologna
servizio di Edoardo Farina
BOLOGNA - Foyer gremito da un pubblico costituito da giornalisti e non solo, venerdì 30 settembre
2016 per la presentazione della conferenza stampa relativa alla nuova stagione 2016/17 alla presenza,
come consuetudine, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Bologna, Bruna Gambarelli. Teatro
interamente rinnovato, nelle luci, nell’audio , nei monitor della diretta, nei tendaggi, potendo contare su
un contributo economico annuale raddoppiato, passato dai precedenti un milione e mezzo di Euro agli
attuali tre milioni, garantendo un costante appuntamento di grande qualità artistica già annunciato con
alcune anteprime e completandosi da una proposta sinfonica di ampio respiro attraverso la cospicua
presenza del direttore musicale Michele Mariotti e di altri importanti bacchette e solisti. Stagione di
Opera e Danza con coproduzioni internazionali e attesi debutti sul palcoscenico bolognese, come il
caso dell’attrice, regista e drammaturga Emma Dante, fra il grande repertorio romantico, il Novecento e la contemporaneità.
Di particolare rilievo l’attenzione della Rai, mai verificatasi in una tale dimensione e senza precedenti: Radio3 trasmetterà
infatti sei opere in diretta, una in più della scorsa stagione e le altre in differita, così come l’intera Stagione Sinfonica.
Rilevante spazio ne hai dedicato il TG3 dell’Emilia Romagna a partire dalla stessa giornata di presentazione, mentre le
opere andranno anche sul web grazie a Radio8 Opera, quindi numerose dirette e una produzione televisiva realizzata da
Rai5.
Play
La Stagione 2017 del Teatro Comunale di Bologna si presenta al pubblico completa in tutte le varie sezioni. Al già noto
programma di opera e danza, di cui vengono presentati i cast definitivi, si affianca quello della sinfonica, in collaborazione
anche quest’anno con il Teatro Manzoni e vedendo, accanto alla costante presenza di Mariotti, altri nomi di rilievo come
Nikolaj Znaider e Olli Mustonen, Viktoria Mullova, Enrico Bronzi e Beatrice Rana.
«Una Stagione per tutti pensata “su misura” per Bologna, città sinonimo di cosmopolitismo, custode delle tradizioni e
incub atrice delle novità – afferma il sovrintendente Nicola Sani – adatta sia ad un pub b lico nuovo che agli appassionati della
grande musica, da Mozart al Novecento storico di Benjamin Britten. Un programma in cui i titoli più conosciuti del
melodramma incontrano le tensioni, i ritmi e le visioni del mondo di oggi, con una serie di nuove realizzazioni tutte proposte
da direttori e registi di assoluto rilievo ed importanti coproduzioni nazionali ed internazionali. Presenti i capolavori assoluti
del grande repertorio sinfonico con i più interessanti solisti e direttori attuali e, accanto ad essa, il festival “Bologna Modern”
in grado di rivelare gli orizzonti futuri delle nuove sonorità. Il Teatro quest'anno ha raggiunto traguardi estremamente
prestigiosi con l'assegnazione di b en tre "Premi Ab b iati" dalla Critica Musicale Italiana ad altrettante nuove realtà locali,
come il premio Echo Klassik assegnato dalla Germania alla realizzazione discografica di Olga Peretyatko per Sony
Classical. Tutti i titoli d’Opera e Danza sono costituiti da nuovi spettacoli presentati per la prima volta sul nostro
palcoscenico, a questi inoltre si aggiunge la produzione annuale realizzata dalla Scuola dell'Opera, ormai una tradizione di
cui siamo orgogliosi, consentendo a tutto il pub b lico di conoscere e apprezzare il deb utto sulla scena di giovani interpreti
della lirica che saranno presto famosi nelle grandi stagioni internazionali. Il titolo che ab b iamo scelto per la Scuola nel
prossimo anno, è La traviata di Giuseppe Verdi, nella nostra versione portata al successo da Mariella Devia. Grande
attenzione anche quest'anno alle coproduzioni internazionali e alle collab orazioni con importanti Teatri e Festival per la
realizzazione degli allestimenti, a cominciare dal titolo inaugurale, Il ratto dal serraglio di Mozart, in collab orazione con il
Festival d'Aix-en-Provence. Uno spettacolo estremamente impegnativo sul piano socio-culturale, portando la firma di uno dei
maggiori registi internazionali di oggi, l'austriaco Martin Kušej, per la prima volta protagonista di una regia lirica in Italia,
affiancato per la direzione d'orchestra a Nikolaj Znaider. Il palinsesto della Stagione si sviluppa con un'ampia serie di titoli
che saranno certamente molto apprezzati dal pub b lico, a cominciare dalla nuova ideazione di Emma Dante proponendo un
inedito accostamento: Cavalleria rusticana/La voix humaine, quindi Mascagni/Poulenc, con la direzione di Michele Mariotti. I
nuovi linguaggi sonori saranno grandi protagonisti valorizzandone due diverse visioni del mito di Medea: quella di oggi del
grande compositore francese Pascal Dusapin e la versione settecentesca di Jiří Antonín Benda; presente, inoltre, un
emozionante cartellone di Danza tramite il ritorno del gruppo catalano La Fura dels Baus.».
Il Teatro Comunale di Bologna, appena tornato dalla trionfale tournée in Giappone, si mostra più vivo che mai e ancora una
volta all'avanguardia nel definire una progettualità culturale unica tra le fondazioni liriche del nostro Paese, puntando ad una
sempre più ampia integrazione con il territorio ed aperta a fasce di utenza sempre più ampie, con particolare riguardo a
quella studentesca e giovanile. Ed è proprio il positivo cambiamento del rapporto con il territorio che caratterizza questa
nuova fase, sempre più soggetto trainante di un nuovo modo di concepire il rapporto tra pubblico e privato per il sostegno
delle istituzioni culturali e di spettacolo, essenziale per lo sviluppo ed il futuro di queste istituzioni nel futuro; un sostegno
partecipe per una condivisione di strategie ed obiettivi con tutti coloro interessati allo sviluppo sociale e culturale della nostra
città e della nostra regione, ritenendo la lirica, la sinfonica e la danza come elementi fondamentali di un percorso formativo di
ognuno di noi e uno strumento determinante per la trasmissione della nostra eredità culturale alle prossime generazioni.
Nuova attuazione in prima assoluta, quindi, per l’inedito connubio composto da La voix humaine di Francis Poulenc e
Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni (9-18 aprile), diretti sempre da Michele Mariotti, con Anna Caterina Antonacci presente
nell’atto unico su testo di Jean Cocteau, mentre Marco Berti, Dimitri Platanias e Carmen Topciu sono gli attori vocali del trian
golo verista. La regia è affidata a Emma Dante, che leggerà con l’intensità a lei tipica, il dramma delle due protagoniste
femminili così distanti ma entrambe vittime dei loro sentimenti: «Sono molto felice di presentare al Teatro Comunale di
Bologna il mio lavoro, trattandosi di due opere molto stimolanti sia dal punto di vista drammaturgico che musicale. Sarà un
viaggio d'amore che rende pazzi gli interpreti e che ci farà scoprire i confini tra la ragione e la perdita del senno, in un
affascinante affresco dell'animo umano. Protagoniste sono le donne sia nella Voix humaine che in Cavalleria, ove in
entramb e leggo il dolore dell'ab b andono, della solitudine. I luoghi sono diversi, diverse le comunità che li ab itano, ma la
motivazione che spinge alla tragedia è la stessa: la pazzia d'amore. Per amore si compiono azioni estreme come estremo è
il gesto teatrale dentro una grande opera musicale. Cercherò di trasferire dentro l'intimità di Poulenc e all’interno del grande
affresco siciliano di Mascagni le infinite piccole cerimonie della vita di cui facciamo parte anche noi.»
«Il Teatro Comunale è vivo e attivo e cerca di
rispondere con la qualità alle istanze di ogni
giorno – rimarca Mariotti - la mia presenza nella
prossima stagione è particolarmente legata a
due nuove produzioni: Lucia di Lammermoor
con il ritorno a Bologna di Lorenzo Mariani alla
regia e, per l’appunto, il dittico La voix humaine
/ Cavalleria rusticana che segna il deb utto di
Emma Dante nel nostro Teatro, fatto di cui sono
particolarmente orgoglioso, emozionando per
le sue tinte peculiari che conducono il dramma
tra allucinazione e realtà; l'associazione è
rivelatrice di elementi comuni tra le due
partiture, come l'intimismo con cui vengono
tratteggiate le due figure femminili protagoniste.
In Cavalleria, Santuzza è sedotta per ripiego e
poi trascurata; nella Voix humaine si sente solo
la voce della donna, mai quella dell'amante, e
si vive la sua autocommiserazione e autopunizione sotto forma di monologo: la linea telefonica che cade, l'interruzione,
sono parte integrante di quest'opera dove anche il silenzio è suono. Entramb e le protagoniste dei due drammi sono donne
sole e fragili sulle quali il destino si accanisce».
I concerti
Tredici concerti costituiscono invece l’offerta della Stagione Sinfonica che, grazie allo sponsor e il sostegno dell’azienda
farmaceutica Alfa Wassermann, dal 2016 è tornata a svolgersi nel teatro bolognese dotato di nuova camera acustica,
caratterizzata da sei appuntamenti affidati sempre a Mariotti, impegnato nel concerto inaugurale il 13 gennaio con la Messa n.
6 di Schubert e la Sinfonia n. 1 di Bruckner; poi, ancora di Schubert, altre due performance, 22 aprile e 30 novembre, mentre il
25 marzo spazio a brani di Rossini, Verdi e Beethoven.
I numerosi impegni nella stagione, rafforzeranno il già intenso legame con l'Orchestra che avrà la sua massima esposizione
il 28 aprile e il 28 maggio con due grandi soliste per il “tutto Cajkovskij” eseguiti dalla pianista Beatrice Rana al suo debutto
al Comunale, poi il “tutto Sibelius” interpretati dalla violinista Viktoria Mullova e il concerto celebrativo per i 150 anni dalla
nascita di Arturo Toscanini (1867 – 1957).
Sul podio si alterneranno quindi Nikolaj Znaider, con il pianista Denis Matsuev (28 gennaio), e impegnato una seconda volta
con un programma con musiche di Messiaen e Mendelssohn (7 ottobre), Olli Mustonen nella tripla veste di direttore, pianista
e compositore (3 febbraio), Ingo Metzmacher con pagine fra Stravinskij e Mozart (23 febbraio), Frédéric Chaslin con il
violoncellista Enrico Bronzi per il celebre concerto di Dvořák; e due fra i più interessanti talenti di questi anni: Stanislav
Kochanovsky (12 ottobre) e Aziz Shokhakimov (25 novembre), quest’ultimo con il pianista Giuseppe Albanese impegnato nel
concerto di Ravel. Dal 17 al 29 ottobre si svolgerà la seconda edizione di Bologna Modern, Festival interamente dedicato alle
musiche contemporanee, realizzato in collaborazione con Musica Insieme.
Opera e Danza
La Stagione di opere e danza si inaugura invece il 20 gennaio con Die Entführung aus dem Serail (“Il ratto dal serraglio”) di
Wolfgang Amadeus Mozart (20-29 gennaio). Sul podio Nikolaj Znaider; nel ruolo di Konstanze brilla il nome di Maria Grazia
Schiavo, mentre la regia è affidata a Martin Kušej, uno dei più interessanti e “radicali” registi teatrali del nostro tempo, per un
allestimento prodotto con il Festival d’Aix-en-Provence e il Musikfest Bremen.
Dall’oriente di Mozart, riletto da Kušej attraverso l’attualità contemporanea, a quello di Rossini con Il turco in Italia (10-18
marzo) firmato dal regista e scenografo Davide Livermore con i costumi di Gianluca Falaschi che trae spunto dall’universo
cinematografico di Federico Fellini, realizzato in collaborazione con il Rossini Opera Festival, dove ha debuttato lo scorso
agosto. Sul podio Alberto Zedda e sul palco un cast di interpreti rossiniani doc, fra i quali Simone Alberghini, Paolo Bordogna,
Hasmik Torosyan, Maxim Mironov e Aya Wakizono.
Capolavoro del Novecento, per la prima volta in scena, Peter Grimes di Benjamin Britten (18-24 maggio), protagonista Ian
Storey e la direzione di Juraj Valčuha, esperto interprete del repertorio del XX secolo; la regia è di Cesare Lievi per una
produzione del Teatro Comunale “Luciano Pavarotti” di Modena. Ancora una nuova produzione del Comunale di Bologna per
il secondo titolo affidato al Direttore Michele Mariotti: Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti (16-25 giugno) con la regia
di Lorenzo Mariani, le scene di Maurizio Balò e i costumi di Silvia Aymonino. Protagonista il soprano Irina Lungu con, al suo
fianco, due interpreti vocali di rilievo come Celso Albelo e Markus Werba. Per il Progetto Opera Next torna in scena La traviata
di Giuseppe Verdi (11-15 luglio) nella produzione del Comunale corrisposta da Alfonso Antoniozzi, diretta da Hirofumi Yoshida
con gli Allievi della Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna. Nel quadro di Bologna Modern, nel 2017 l’atteso titolo
di teatro musicale contemporaneo è Medeamaterial , del francese Pascal Dusapin – uno dei compositori più importanti della
scena musicale odierna –, su libretto del grande poeta, scrittore e drammaturgo tedesco Heiner Müller, abbinato a Medea di
Georg Benda, atto unico del 1775. Sul podio Marco Angius, che in questi anni ha legato il suo nome alle proposte del
Comunale dedicate al repertorio contemporaneo. La regia è di Pamela Hunter, per una nuova produzione realizzata con la
Nimrod Opera Zurich (Arena del Sole, 28 e 29 ottobre). Gli ultimi titoli della stagione 2017 sono due fra le opere più amate e
rappresentate nel mondo: Ai d a di Giuseppe Verdi (12-22 novembre) e Tosca di Giacomo Puccini (15-23 dicembre). Il
capolavoro verdiano – che manca da Bologna dal 2001 – va in scena in una produzione realizzata con il Macerata Opera
Festival e sottoscritto da Francesco Micheli, con le scene di Edoardo Sanchi e i costumi di Silvia Aymonino. La direzione è
affidata a Frédéric Chaslin, mentre nei principali ruoli vocali Monica Zanettin, Veronica Simeoni, Carlos Ventre e Dario Solari.
Tosca invece, è una coproduzione con il Teatro Regio di Torino, firmata da Daniele Abbado, con le scene e i costumi di Luigi
Perego e la direzione di Aziz Shokhakimov; protagonisti Jolana Fogašova, Andeka Gorrotxategui e Gabor Bretz. Due gli
appuntamenti con la danza: El amor b rujo di Manuel de Falla, firmato dalla Fura dels Baus (14-19 febbraio) e La Nona (dal
caos, il corpo), con la coreografia e la regia di Roberto Zappalà (28-30 settembre). Il balletto di Manuel de Falla, su libretto di
Gregorio Martínez Sierra, è attuato in coproduzione con il Festival Internazionale di Musica e Danza di Granada e il Teatro
Municipal di San Paolo del Brasile. Il secondo balletto, messo in scena dalla Compagnia Zappalà Danza, si è aggiudicato il
primo premio Danza&Danza 2015 come produzione italiana dell’anno, ed è realizzato sulle musiche della Sinfonia n. 9 di
Ludwig van Beethoven nella trascrizione per due pianoforti di Franz Liszt.
Ottima stagione, complessivamente interessante ma soprattutto assai ricca ed estremamente variegata così come negli altri
Teatri di Bologna e della regione; a distanza di anni e dopo diversi periodi di restrizioni, finalmente l’interesse per la cultura,
spesso soggetta a ingiustificati tagli di bilancio, torna degnamente a soddisfare la richiesta del pubblico sempre assiduo e
presente, consentendo in tale modo di rivivere il periodo di orgoglioso splendore sino a poco tempo fa quasi del tutto
dimenticato.
Crediti fotografici: Roberto Serra, Rocco Casaluci e Ufficio stampa Teatro Comunale di Bologna
Nella miniatura in alto: il sovrintendente Nicola Sani
Al centro: il direttore musicale del Comunale, Michele Mariotti
Sotto: la regista e cineasta Emma Dante curerà la messa in scena di Cavalleria rusticana
In fondo: una panoramica sulle masse e gli interni del Teatro Comunale di Bologna
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