CIRCOLARE
2015/2016
Direzione Artistica Pino Micol e Manuele Morgese
Associazione Culturale TeatroZeta - Via F. Savini snc, 67100 L’Aquila - P.I. 01612340669
[email protected] - [email protected] tel. 0862.404604 - www.teatrozeta.it
LE NOSTRE DONNE
di Eric Assous
TESTO MAI RAPPRESENTATO IN ITALIA
Regia di Livio Galassi
musiche originali di Patrizio Marrone
Con EDOARDO SIRAVO, MANUELE MORGESE ed GIANCARLO RATTI
Produzione
Compagnia TEATROZETA L’Aquila
Lo spettacolo ha avuto un enorme successo in Francia nell’ultima stagione grazie all’intreccio brillante
e accattivante del testo, e alla partecipazione di tre grandi interpreti come Jean Reno, Richard Berry,
Patrick Braoudé
Lo spettacolo: Si tratta di una commedia brillante tutta al maschile .Tre sono i personaggi che dipingono dal loro mondo, maschile appunto, il mondo femminile, in un intreccio ritmato e incalzante:
Una sera Max e Paul si trovano a casa di Max per la solita partita a carte. Stanno aspettando Simon
che è in ritardo. Quando quest’ultimo arriva, sconvolto, confessa di aver strangolato la moglie e cerca
negli amici un alibi. Opposte sono le posizioni di Max e Paul: più intransigente il primo, più indulgente
il secondo. I tre amici parlano per tutta la notte delle rispettive mogli, della loro amicizia fino a che
Simon – dopo tre pasticche di tranquillante – crolla sul divano. I due amici discutono se mentire alla
giustizia per proteggere l’amico oppure denunciarlo.Quando Simon si sveglia, il telefono squilla: è la
polizia: la moglie di Simon – che era svenuta, non morta – lo ha denunciato per violenza.
Eric Assous è un regista, sceneggiatore, dialoghista e autore, nato a Tunisi nel 1956, vive in Francia.
E 'autore di 80 radiodrammi per il canale France.Ha scritto numerosi spettacoli e sceneggiature per
la televisione e per il cinema. Vincitore di numerosi premi tra cui Il Moliere.
Livio Galassi, che ne firma la regia, storico collaboratore del Teatro Bellini di Napoli, non nuovo nella
direzione della commedia brillante ha immaginato un impianto scenico esilarante e a tratti grottesco,
con un incalzante ritmo dettato dalla singolarità dei tre protagonisti e che ammicca al cinema.
DISPONIBILITA’ DA aprile 2016
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IL VELENO DEL TEATRO
Di RODOLF SIRERA
REGIA di PINO MICOL
Produzione Compagnia TEATROZETA L’Aquila
Progetto Italia – Spagna
(Universidad de Barcelona)
In collaborazione con
La Pergola – Teatro Nazionale della Toscana
"Il Veleno del Teatro" di Rodolf Sirera ha avuto capillare attenzione in diverse edizioni in Spagna e
senz'altro il maggior riscontro a livello internazionale, come ben testimoniano le traduzioni in una decina di lingue, che ne fanno un piccolo classico della recente produzione iberica.
È un originale dramma sui limiti della realtà scenica: la rappresentazione di quell’idea, forse un po’
aleatoria, dell'attore e della presunta verità , ora affannosamente cercata, ora lasciata nelle pieghe
della finzione, che la rappresentazione della vita in scena crea e propone al pubblico. Un gioco anche
crudele, che vede la rappresentazione dell'uomo nella sua intima meschinità , attore di un' impossibile
rappresentazione.
Rodolf Sirera, già direttore del Teatro Principal di Valencia e drammaturgo spagnolo, scrisse "Il veleno
del teatro" nel 1978; da allora il testo e' stato presentato in tutta Europa. L'atto unico è un tributo
ovvio al Paradosso dell'attore diderottiano, come anche alle teorie sadiane, con sullo sfondo un evidente riferimento alle Liaisons dangereuses. Una commistione di elementi che rendono "Il Veleno"
brillante, unica e affascinante storia
La vicenda e' ambientata nel Settecento e ruota intorno al tema della realtà scenica, soprattutto intorno ai suoi limiti. Un attore, simbolo della borghesia vincente, incontra un marchese, simbolo dell'
aristocrazia sconfitta, ma, paradossalmente, portatrice di valori legati al concetto di verità. La verità
della scena si fonde con la finzione del ruolo giocato dal marchese e si confonde durante il dialogo
tra i due : un attore di dichiarata fama riceve un invito a palazzo da un misterioso mecenate e amante
dell’arte, un marchese.
Al suo arrivo viene accolto da un cameriere fin troppo attento che si rivela ben presto come persona
di profonda cultura. Ha così inizio un cinico gioco dialogico, che attraverso una serie di trappole retoriche, porterà lentamente la vittima designata a perdersi in un pericoloso labirinto di apparenze.“Il
veleno del teatro” è una nera commedia degli equivoci e delle prevaricazioni, tenuta tutta sul filo di
un dialogo brillante e sempre più tagliente, fino ad un inevitabile colpo di scena finale
Un teatro fatto di tensione, di inquietudine interiore, di quell’alternarsi tra realtà e finzione tanto caro
al nostro Pirandello.
DISPONIBILITA’ DA LUGLIO 2016
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ROMEO E GIULIETTA
Di William Shakespeare
Regia di Livio Galassi
assistente alla regia e maestro d’armi
Massimiliano Cutrera
produzione
TEATROZETA/ Zeta Young Company
Se Jan Kott nel 1964 scrisse “Shakespeare nostro contemporaneo” questo spettacolo costituisce la dimostrazione
tangibile di quella tesi. Senza per questo avere alcun debito
o tributare ambigui ‘omaggi’ ai film di Zeffirelli e Luhrmann
che, ognuno a suo modo, contribuirono a svecchiare la storia dei due amanti veronesi.Romeo e Giulietta hanno intorno a sé spade e pugnali ma sono ragazzi d’oggi messi a
confronto con lo sconvolgimento del primo vero sentimento
d’amore che avviluppa anima e corpo. Si tratta davvero di
Shakespeare, della più pura essenza del teatro elisabettiano, in cui il linguaggio greve e popolare si alterna a momenti di aulica poesia, mentre gli attori-saltimbanchi
(formatisi con il lavoro sul corpo di Francesca La Cava e i
duelli a cura di Massimiliano Cutrera e a supporto della
regia di Galassi) riempiono di vivace energia quello spazio
vuoto che è il palcoscenico.
DISPONIBILITA’ DA febbraio 2016
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WASTE CRIME
Progetto e regia di Tiziano Turci
Musiche originali degli: "Shakespeare fumava bene e Sherlock si faceva di eroina"
Con, in ordine alfabetico
Ennio Maltese: Basso, Giulio Maschio: Batteria, Andrea Palombini: Tromba, Francesco Provenzano: Chitarre, Rossella Teramano: Voce, Tiziano Turci: Voce\Pianoforte
Quotidianamente ascoltiamo parole come crisi, debito, inquinamento, insostenibilità, fallimento, fame,
morte e quotidianamente aumenta il senso di smarrimento e di impossibilita di reagire dinanzi a tutto
questo. Sono solo tecniche di comunicazione atte ad attirare la nostra atten- zione o siamo realmente
di fronte alla fine di un periodo storico? Forse entrambe le cose.
Riprendendo in parte il titolo del poema The Waste Land di T.S.Eliot del 1922 (a cui Teatrozeta ha
dedicato una produzione lo scorso anno), il progetto si pone l’obbiettivo di raccontare un fenomeno
quotidi- ano ed urgente, dal cui sviluppo dipenderà gran parte del nostro futuro su questo pianeta:
Lo Spreco.
Come in un viaggio il protagonista, un contemporaneo Bloom ormai im- mobilizzato dalla distruzione
dei confini, dei limiti, dei modelli, troverà nel crimine dello spreco la via del suo cammino, la possibilità
di essere nuovamente protagonista, di avere un sogno, collettivo, da realizzare.
Lo struttura dello spettacolo sará in quadri:
Ogni quadro é una storia a sé e contemporaneamente parte del tutto. L’obbiettivo é quello di arrivare
a narrare il viaggio alla scoperta del problema dello spreco come un viaggio storico-filosofico nell’etica
umana, nel suo sviluppo e nelle sue possibilità. Proprio come nel poema di Eliot le fonti saranno eterogenee e mescolate fra loro con riferimenti a classici della letteratura e a guru del marketing, a modelli sociali ed economici e ad archetipi umani.
In questo percorso ci sono impressionati possibilità di scoperta scientifica ed umana. Rendendo questo viaggio un viaggio di emozioni forse é possibile che lo spettatore riesca ad immaginare di poter
prendere in mano il proprio futuro, e se in questo stanno fallendo il Cittadino e la Democrazia forse
potranno riuscirci il Consumatore e una nuova Economia.
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“L'Amor che move il sole
e l'altre stelle”
PINO MICOL
Legge
LA DIVINA COMMEDIA
Di Dante Alighieri
Recital concerto
Con la partecipazione di MANUELE MORGESE
E con
Angelo Maria Santisi, violino
Fabrizio de Melis, violoncello
Musiche di J. S. Bach, Vivaldi, Pachelbel, Massenet
Produzione
Compagnia TEATROZETA L’Aquila
In collaborazione con SOCIETA’ DANTE ALIGHIERI
SPETTACOLO OSPITE ALL’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA DI PARIGI PER I 750
ANNI DALLA NASCITA DI DANTE ALIGHIERI
Pino Micol, tra i più grandi attori e registi del Teatro Italiano contemporaneo, interpreta una scelta dei
canti del capolavoro della letteratura mondiale La Divina Commedia; con l’accompagnato delle musiche di J. S. Bach, Vivaldi, Massenet, Pachelbel, ed esecuzione ad opera di Fabrizio de Melis e Angelo Maria Santisi.
L’Amor che move il sole e l’altre stelle, verso di chiusura del trentatreesimo canto del Paradiso è obbligatoriamente il titolo della scelta dei canti che propone un percorso sull’Amore, filo conduttore tra
i tanti dell’opera.
La performance che si apre con la lettura del I canto dell’Inferno, abbraccia fra le altre, la vicenda di
Paolo e Francesca, nel V canto, i due amanti che si trovano nella schiera dei "morti per amore", per
proseguire con la figura imponente di Ulisse nel canto XXVI (Amore per la conoscenza . Momento
di passaggio e rito fondamentale della commedia dantesca, nel I canto del Purgatorio, guado che
lega profondamente Dante alla tradizione classica attraverso la figura di Catone celebriamo l’Amore
per la Libertà). Il percorso musicale e teatrale si conclude nella declamazione di due canti del Paradiso: il canto XI con l’incontro di S.Francesco con la Povertà e nella visione di luce del XXXIII canto
del Paradiso: …l’Amor che move il sole e l’altre stelle.
Brani suonati dal vivo :
PACHELBEL – Canone J.S. BACH – Preludio I suite per violoncello/VIVALDI – Adagio dell’inverno
(da Le quattro stagioni)/BACH – Aria – Suite n.3 BWV 1068/ MASSENET – Thais (in sequenza)
La durata dello spettacolo infine è di 1 ora e 50 minuti circa.
DISPONIBILITA’ IMMEDIATA
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Il Caso Dorian Gray
di Giuseppe Manfridi
Regia di Pino Micol
Con Manuele Morgese
Produzione Compagnia Teatrozeta
PREMIO ENNIO FLAIANO – PREMIO GASSMAN – PREMIO NAPOLICC
“Dorian Gray” dal romanzo al teatro
Nel 2009 la Compagnia TeatroZeta di L’Aquila ha lavorato su un progetto di grande rilievo, legittimato
dalla assegnazione del premio Ennio Flaiano 2009, nella sezione teatro e del premio Gassman 2010
(a Manuele Morgese come miglior giovane talento): si tratta di uno spettacolo scritto dal noto drammaturgo romano Giuseppe Manfridi sulla scia del testo di Oscar Wilde “Il ritratto di Dorian Gray”. In
questo spettacolo vengono messe in risalto le tre personalità dei protagonisti della storia scritta da
Wilde, Henry, Basil e Dorian, e del loro comportamento in relazione alla stessa storia che li accomuna
tutti. In questa reinvenzione drammaturgica dell’opera, il ruolo di Dorian Gray, che nel romanzo di
Wilde assurge come protagonista assoluto, equipara quello degli altri due in uno smontaggio della
trama narrativa ripensata nei termini di un’indagine processuale. Al centro dell’inchiesta, un mistero
dall’intreccio tanto articolato da non essere noto, nella sua interezza, a nessuno dei tre. Henry, Basil
e Dorian si avvicenderanno, così, in una serie di deposizioni corrispondenti ad altrettante visioni dei
fatti. A tre punti di vista che, congiunti, offriranno allo spettatore la chiave di questo formidabile enigma,
teatralmente concepito come una virtuosistica partitura per attore solista. L’incalzare del ritmo, sempre
più marcato nel passare da un movimento all’altro, è tale da far maturare una suspense imprevista,
e le atmosfere gotiche in cui matura la vicenda finiranno ben presto con l’assumere i connotati di un
noir senza precedenti.
Mentre Wilde racconta con grande maestria la vicenda, Manfridi cerca di andare oltre e di scavare
nell’anima dei protagonisti. Lo spettacolo è diretto da Pino Micol, gloria vivente del teatro italiano, ed
è interpretato da Manuele Morgese che, con grande versatilità e bravura, interpreta tutti e tre i personaggi in scena.
Si tratta dunque di un progetto che oltre a riferirsi ad uno degli scrittori inglesi più conosciuti al mondo,
per l’appunto Oscar Wilde, studia in maniera approfondita il suo romanzo più famoso, simbolo del
“dandismo”, mirabolante esperienza di estetica da vivere, spacchettandone i contenuti e insinuando
nello spettatore curiosità e critiche differenti da quelle che assurgono dalla sola lettura del romanzo
“Il ritratto di Dorian Gray”.
La durata dello spettacolo infine è di 1 ora e venti minuti circa.
DISPONIBILITA’ IMMEDIATA
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LE MAGICHE AVVENTURE
DI PETER PAN
Rielaborazione drammaturgica di M. Morgese e V. Giordano
Regia di Manuele Morgese
Produzione ZETA Young Company/ Accademia d’Arte drammatica dell’Aquila
Scene e costumi: Annalucia Cardillo
Organizzazione generale: Erika Nevia Cervo
Con: CHIARA MAURIZI, ANDREA TUFO, VALERIO GIORDANO, BARBARA
GIULIANI, MARCO PARIS, VALENTINA FRANCIOSI
Un viaggio tra fantasia e giocoleria, tra realtà e finzione, tra musica e danza, dove il
bambino è pro-tagonista di un’avventura unica e di crescita con altri coetanei e con gli attori
protagonisti dello spet-tacolo. Peter Pan è un personaggio letterario creato dallo scrittore
scozzese Matthew Barrie nel 1902. Si tratta di un bambino in grado di volare e che si rifiuta
di crescere, trascorrendo un'avventu-rosa infanzia senza fine sull'Isola che non c'è, come
capo di una banda di "Bimbi sperduti", in com-pagnia di sirene, indiani, fate e pirati; La
scenografia formata da una serie di pannelli giganti e colorati contiene come uno scrigno il
segreto della magia del racconto: Un grande libro gigante, opera rea-lizzata Michela
D’Andrea, da cui come spiritelli impertinenti Peter e i suoi amici burlano un Capitan Uncino
– narratore dai tratti comici e grotteschi secondo la tradizione. Non mancano
nell’allestimento richiami alla tradizione teatrale della commmedia dell’arte o alle trovate
fantasiose del primo Cirque du soleil.
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IL MAGO DI OZ
Commedia musicale
Rielaborazione drammaturgica di M.Morgese e V. Giordano
Produzione ZETA Young Company/ Accademia d’Arte drammatica dell’Aquila
Dal romanzo di L. Frank Baum
Musiche originali: Doriana Legge
Arrangiamenti musicali: Leonardo Galeazzi
Regia di Brando Minnelli
Trucco: Barbara Vallese
Scene e costumi: Michela D’Andrea
Organizzazione generale: Erika Nevia Cervo
Con: CHIARA MAURIZI, ANDREA TUFO, VALERIO GIORDANO, CHIARA
SCARSELLA, ANDREA CAROTTI, MARCO PARIS
IL MAGO DI OZ ha ispirato il cinema, il teatro e il musical.
Il meraviglioso mago di Oz è il primo dei quattordici libri di Oz dello scrittore statunitense
L. Frank Baum: alla sua fantasia si ispira lo spettacolo di nuova produzione, con debutto
il 14 marzo 2015, confezionato da Valerio Giordano e Manuele Morgese.
Per Il Mago di Oz la chiave dello spettacolo è multidisciplinare ed in particolare musicale.
Le musiche originali di Doriana Legge e Leonardo Galeazzi si compenetrano dunque alla
storia dove ritroviamo tutti i personaggi più amati di questo grande classico della letteratura e del mondo dello spettacolo: il leone pauroso, l’uomo di latta, lo Spaventapasseri,
il cane Totò, assieme ad altre figure curiose e buffe accompagneranno in un’incredibile
avventura la protagonista Doroty. Le incantevoli soluzioni sceniche, la creazione di costumi fantasiosi e dell’impianto scenico, trasportano gli spettatori in una dimensione da
sogno, dove tutto è possibile e dove si dimenticano le ansie della vita reale.
Fedele alla grande tradizione italiana della commedia musicale, Teatrozeta attraverso lo
sperimentalismo digitale e musicale di autori contemporanei si pone su un filone artistico
di alto livello e finalizzato alla diffusione di nuovi linguaggi per il mondo dell’infanzia e
dell’adolescenza.
DISPONIBILITA’ IMMEDIATA
INFO E CONTATTI
Direzione Manuele Morgese
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organizzazione Erika Nevia Cervo
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345.9662722
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