9 luglio / 10 agosto
08
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XV festival internaziona
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nel nome di Enrico Cecche
www.civitanovadanza.it
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di Viache
XV festival internazionale nel nome di Enrico Cecchetti
civitanovadanza 08
COMUNE
DI CIVITANOVA MARCHE
Assessorato alla Cultura
9 luglio | Teatro Rossini
BALLETTO KIROV
DEL TEATRO MARIINSKIJ
DI SAN PIETROBURGO
[Russia]
Serata Forsythe
AZIENDA SPECIALE
12 luglio | Teatro Rossini
MAGGIODANZA
[Italia]
La Sylphide
CIVITANOVA CASA DELLA DANZA
16 luglio | Teatro Annibal Caro
SIMONA BERTOZZI
[Italia]
Terrestre / Nuova creazione
[progetto di residenza]
22 luglio | Teatro Rossini
HOFESH SHECHTER DANCE COMPANY
[Israele/Gran Bretagna]
De-generation
con il contributo di
27 luglio | Teatro Rossini
ITALIANS DANCE IT BETTER
[Italia / Europa]
Gala delle Stelle d’Italia nel mondo
3 agosto | Teatro Rossini
COMPAGNIE LA BARAKA / ABOU LAGRAA
[Francia]
Triptyque masculin
CIVITANOVA DANZA IN TRASFERTA
passi di danza nell’Arena del musical
in collaborazione con Comune di Porto Recanati
5 e 6 agosto | Porto Recanati, Arena Gigli
MOMIX
[Usa]
The best of Momix
10 agosto | piazza XX Settembre
TARANTA
[Italia]
Musiche e danze del Salento
con Antonio Castrignanò e Gruppo Popolare
9 agosto | piazza XX Settembre
stage di Taranta
aperto al pubblico in preparazione alla conclusione del festival
mercoledì
9
luglio | Teatro Rossini
BALLETTO KIROV
DEL TEATRO MARIINSKIJ
DI SAN PIETROBURGO [Russia]
SERATA FORSYTHE
Steptext / Approximate Sonata
The Vertiginous Thrill of Exactitude
In the Middle, Somewhat Elevated
coreografie William Forsythe
musiche Johann Sebastian Bach, Thom Willems
Franz Schubert, Thom Willems
partner del Teatro Mariinskij
la produzione di Steptext, The Vertiginous of Exactitude
In the Middle, Somewhat Elevated di William Forsythe
è stata resa possibile grazie al supporto di
Kultur-Stiftung der Deutsche Bank
Il balletto Approximate Sonata di William Forsythe
è stato reso possibile grazie a una generosa donazione di
Bettina von Siemens
russi a San Pietroburgo. Il Teatro Mariinskij ha fatto emergere
innumerevoli artisti tra i quali ballerini quali Anna Pavlova,
Vaslav Nijinsky, Galina Ulanova, Rudolf Nureyev e Mikhail
Baryshnikov. Un ruolo fondamentale nello sviluppo della danza
classica l’hanno avuto alcuni maestri di ballo, quali Marius
Petipa, Michel Fokine e George Balanchine. Il repertorio di danza
del teatro, considerato a lungo “la casa di Petipa”, va anche
in una direzione coreutica contemporanea: dal neoclassicismo
di George Balanchine alle opere radicali di William Forsythe.
Nel 1989 il Teatro Mariinskij ha portato in scena, per la prima
volta, le coreografie di Balanchine, segnando il suo ritorno a
San Pietroburgo. Nel corso dell’ultimo decennio il repertorio ha
visto aggiungersi le opere dei grandi coreografi del XX e del XXI
secolo come Kenneth MacMillan, Harald Lander, John Neumeier,
William Forsythe, Hans van Manen e Pierre Lacotte.
Nell’ultima decade il teatro si è impegnato nel restauro delle due
opere di Petipa intitolate La Bella Addormentata e La Bayadère
ricevendo critiche entusiastiche dalla stampa. Nell’ultimo decennio
la compagnia ha debuttato con Cenerentola, Lo schiaccianoci e
The magic nut di Alexei Ratmansky, Hoffmanniade di Chemiakin
e The golden age con la coreografia di Noah D. Gelber.
in collaborazione con Ater
Serata Forsythe è uno spettacolo mozzafiato, una lezione
di stile. […] Davvero impressionante il curriculum di questa
compagine che ha avuto le sue punte di diamante in Rudolf
Nureyev, Mikhail Baryshnikov, Natalia Makarova, fuggiti
o partiti dai patrii lidi per esportare nel vecchio e nuovo
continente il ‘verbo Kirov’, diventato sinonimo di purezza,
liricità ed espressività poetica. […] È un incontrovertibile
dato di fatto che il Kirov è composto da ballerini dai corpi
perfetti e tecnicamente eccelsi. È acclarato che tutti
rappresentano il meglio della secolare tradizione della danza
accademica e appaiono fieri di essere gli eredi dei più grandi
danzatori di tutti i tempi.
[Gabriella Gori, www.drammaturgia.it]
Il Teatro Mariinskij è simbolo di San Pietroburgo e della Russia;
da più di duecento anni è l’accademia del balletto e dell’opera
russa. Dalla sua fondazione, il Teatro Mariinskij ha affermato
la sua gloria e la fama internazionale in tre modi diversi: con
la Compagnia d’Opera, con il Corpo di Ballo e con l’Orchestra
Sinfonica.
Chiamato così in onore dell’Imperatrice Maria Alexandrovna,
moglie di Alessandro II, il teatro è stato inaugurato il 2
ottobre 1860 con l’opera di Mikhail Glinka Una vita per lo
Zar. La Compagnia d’Opera e il Corpo di Ballo, invece, erano
stati creati precedentemente. La loro storia, infatti, risale
al 1783, quando l’imperatrice Caterina II pubblicò un “editto
imperiale” per fondare una compagnia d’opera e di balletto
foto difoto di
Razina
zina
foto di Ra
sabato
12
luglio | Teatro Rossini
MAGGIODANZA [Italia]
LA SYLPHIDE
balletto in due atti di August Bournonville
musica Herman Severin Løvenskjold
allestimento Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
coreografia originale August Bournonville
ripresa da Frank Andersen
scene e costumi ideate e realizzate dal
Maggio Musicale Fiorentino
luci originali François Saint-Cyr
realizzate da Luciano Roticiani
direttore MaggioDanza Vladimir Derevianko
direttore dell’allestimento Paolo Giacchero
interpreti principali Paola Vismara, Cristiano Colangelo
Leone Barilli
l’agilità dei passi, le posizioni delle spalle (épaulements) e
il modo in cui egli inserisce la mimica nella coreografia sono
infatti altrettante caratteristiche danesi. È uno stile che
richiede enormi sacrifici ai ballerini, ma che permette appunto
anche sfide artistiche.
[…] È dunque doveroso celebrare questo grande artista, ma ciò
che più importa è far sì che egli, così come i suoi balletti e la
tradizione che ha fondato, non diventino mai pezzi da museo,
ma continuino a riflettere i tempi a noi contemporanei, per
restare forma vivente di un teatro che dipinga eventi che ci
riguardano da vicino ed emozioni e sentimenti che noi stessi,
ancor oggi, possiamo sentir nostri. Se così avverrà, il nome di
Bournonville vivrà per sempre.
Frank Andersen, Direttore artistico del Royal Danish Ballet
[Copenhagen, 10 settembre 2007]
Il corpo di ballo del Maggio Musicale Fiorentino – una delle
più prestigiose istituzioni musicali italiane - arriva al
festival sull’onda dei rinnovati successi ottenuti grazie alla
direzione artistica di Vladimir Derevianko, danzatore russo
tra i più amati degli ultimi decenni. Lo spettacolo – che vede
impegnati circa quaranta ballerini – riempirà di meraviglie
il palcoscenico del Teatro Rossini come gli occhi degli
spettatori.
La Sylphide è stata realizzata per la prima volta dal coreografo
Filippo Taglioni, su musica di Jean Schneitzhöffer: il balletto
debuttò a Parigi il 12 marzo 1832. August Bournonville vide La
Sylphide, l’emblema del balletto romantico, a Parigi nell’estate
del 1834. Egli rimase affascinato dal balletto: ciononostante,
per ragioni economiche, si astenne dall’acquisire la partitura
originale. Chiese invece al compositore danese Herman Severin
Løvenskjold di comporre una partitura completamente nuova. La
Sylphide di Bournonville fu rappresentata per la prima volta a
Copenhagen il 28 novembre 1836 con Bournonville stesso nella
parte di James. Mentre il balletto di Taglioni è scomparso dalle
scene francesi nel 1860, quello danese è rimasto in repertorio
in modo stabile e viene rappresentato ogni stagione.
La Sylphide è uno dei balletti danesi tratti dal grande repertorio
di Bournonville maggiormente rappresentati, nonostante - o
forse, più precisamente, grazie a - la sua malinconia e il suo finale
tragico, che pure sono ben lontani dal consueto atteggiamento
ottimistico nei confronti della vita, proprio del grande coreografo
danese. Naturalmente la sua popolarità può essere attribuita
alla meravigliosa coreografia e alla bellissima musica, ma è
anche il soggetto in sé che la rende sempre attuale: infatti,
dibattersi fra le rassicuranti comodità di un’esistenza borghese
e il fascino dell’ignoto è un dilemma che caratterizza il nostro
mondo moderno.
Presentare La Sylphide all’estero è sempre entusiasmante, ma
rappresenta anche una grande sfida: lo stile di Bournonville,
cafusca
foto di Alessio Buc
CIVITANOVA CASA DELLA DANZA
16
mercoledì
nibal Caro
luglio | Teatro An
SIMONA BERTOZZI [Italia]
TERRESTRE in progress [anteprima nazionale]
TERRESTRE movement in still-life
MOMENTUM E MOVIMENTUM [prima assoluta]
prima traccia per uno studio
progetto di residenza
Terrestre in progress
progetto Simona Bertozzi e Marcello Briguglio
coreografia e danza Simona Bertozzi
musica e ambienti sonori Roberto Passuti
progetto luci Roberto Passuti
scenografie e costumi Simona Bertozzi
Marcello Briguglio, Ilaria Barelli
opera realizzata con il sostegno di
Comune di Bologna/Settore Cultura
nell’ambito del Progetto Internazionale Choreoroam
sostenuto da British Council/The place
Operaestate Festival/Veneto
Dansateliers/Rotterdam
Terrestre _ movement in still-life
lavoro vincitore del Premio Videodance - Moving Virtual
Bodies 2008/Riccione TTV festival
opera video di Celeste Taliani
concetto Simona Bertozzi, Marcello Briguglio
Celeste Taliani
regia Celeste Taliani
fotografia Marco Colonna
musiche Roberto Passuti
scenografie e costumi Simona Bertozzi
Marcello Briguglio, Ilaria Barelli, Celeste Taliani
Momentum e Movimentum
prima traccia per uno studio
con Simona Bertozzi e Annika Pannito
La grande capacità e maturità interpretativa, il coraggio di
mettere in gioco un patrimonio di esperienze – tra le quali
quella maturata nell’ambito della compagnia di Virgilio Sieni
- e un linguaggio autonomo di grande comunicatività hanno
condotto Simona Bertozzi ad essere considerata una coregrafa
e danzatrice tra le più apprezzate della nuova scena italiana.
Il festival accoglie una serata dal sapore esclusivo, in cui il
suo intenso assolo che scruta il rapporto tra azione e memoria
si accompagna ad un inedito lavoro a due, che vede la luce al
termine di una residenza presso le strutture della Città Alta
(Foresteria Imperatrice Eugenia e Teatro Annibal Caro).
Azione e memoria. Azione che abita lo spazio della memoria
e diviene interpretazione organica della plasticità, in quanto
capacità di trasformazione del corpo. Dall’immagine complessa
e stratificata della maturità biologica ed emotiva, al segno
dell’antropomorfo e dell’animalità. Terrestre è una figura
colta in atto di ri-composizione-evoluzione, reminiscenza e
straniamento.
All’inizio è un corpo incompleto, instabile, che può rispondere
a stimoli ambientali ma con una motricità semplice, parziale,
quasi imposta. È disarmonico e biologicamente costretto ad una
reazione meccanica; costruisce la propria azione nel presente
dell’esercizio ambientale e incede spazialmente rivelando
un atto evolutivo dal taglio enciclopedico. Poi è un corpo che
riappare nella sua completezza, “già fatto”, e significativo per
sostanza emotiva ed esperienziale.
Simona Bertozzi
Che cosa del tempo se non la sua qualità. Nell’attualizzazione
del suo pensiero-movimento, un corpo sta tra le scansioni di
ritmo, di colore e di intensità, come in un maestoso tentativo
di equilibrio fra ciò che è, ciò che è stato, e ciò che potrebbe
essere. Così, nel rinnovamento continuo delle sue immagini, si
apre alle possibilità ellittiche offerte dalla memoria biologica
dell’umano e dalla sua natura terrestre, con traiettorie incostanti
e di velocità variabile. Marcello Briguglio
martedì
22
luglio | Teatro Rossini
HOFESH SHECHTER
DANCE COMPANY
[Israele / Gran Bretagna]
DE-GENERATION
Cult / Fragments / Uprising
direzione artistica e coreografie Hofesh Shechter
musiche Hofesh Shechter, Johann Sebastian Bach
Eric Idle, Hofesh Shechter
in collaborazione con
tournée italiana a cura di Just in Time MGMT
Un talento giovane e graffiante quello di Hofesh Shechter,
israeliano trapiantato a Londra, la cui carriera come coreografo,
iniziata solo nel 2004, è stata fino ad oggi un susseguirsi di
conferme e riconoscimenti di pubblico e critica.
Ex danzatore della Batsheva Dance Company, Shechter vive
e lavora in Inghilterra dove ha iniziato un proprio percorso
artistico rivelandosi uno dei più promettenti coreografi della
scena britannica contemporanea.
Nei suoi lavori, tutti estremamente originali, forza fisica ed
eleganza scenica si fondono in un perfetto connubio, espressione
di uno stile coreografico sinuoso e forte, sempre carico di
emozione e di energia fluida.
De-Generation è uno spettacolo tripartito di esilarante fisicità
che racconta il mondo dell’adolescenza attraverso una serie
di acuti ritratti generazionali affidati a un gruppo di brillanti
giovani interpreti. Le stanze della giovinezza disegnate con
pochi tratti sul palco, gli abiti e la musica mettono in scena
riferimenti a una realtà quotidiana contemporanea riconoscibile,
che viene raccontata nelle sue pieghe più misteriose, nei suoi
moventi più segreti, in un affresco di grande rigore che lascia
spazio all’ironia e al divertimento.
Il primo brano, Cult (vincitore dell’Audience Award al prestigioso
The Place Prize 2004), è un lavoro virtuosistico per sei danzatori,
che affronta in maniera ironica il tema del potere nella società
contemporanea. Seguono Fragments – l’opera del suo debutto
come autore – un duetto raffinato ed intenso che ha vinto il
primo posto alla Serge Diaghilev Choreographic Competition
nel 2004 e Uprising, una seducente e complessa pièce per sette
danzatori uomini, dove la contrapposizione tra il suono duro e
frastornante della musica techno e la danza che indaga elementi
di mascolinità si allontana dalle atmosfere intimistiche dei
primi due spettacoli.
domenica
27
luglio | Teatro Rossini
ITALIANS DANCE IT BETTER
[Italia / Europa]
GALA DELLE STELLE D’ITALIA NEL MONDO
con Silvia Azzoni, Alessio Carbone
Isabelle Ciaravola, Mara Galeazzi
Sergei Polunin, Alexandre Ryabko
Valentina Scaglia, Lukas Timulak
étoiles e solisti Ballet National Opéra de Paris
Hamburg Ballett/John Neumeier, Royal Ballet di Londra
Nederlands Dans Theater NDT 1
coreografie John Neumeier, Jiri Kylián, Maurice Béjart
Roland Petit, Liam Scarlett, Ben Stevenson
Lukas Timulak, William Tuckett
musiche Gustavo Santaolalla, Antonio Vivaldi
Sergej Rachmaninov, Georges Bizet
Charles Gounod, Gustav Mahler
Claudio Monteverdi, George Gershwin, Dirk Haubrich
musica barocca
E a proposito di Kylián, Valentina Scaglia, oggi personalità
di spicco del suo NDT, danza un duetto dall’elusivo Toss of a
Dice dell’autore praghese, insieme ad una creazione firmata
dal suo partner Lukas Timulak, che sta sperimentando un bel
talento di autore.
Infine Alessio Carbone, primo ballerino dell’Opéra, gioca
con souplesse in tre ruoli in cui l’accattivante presenza è
perfettamente valorizzata, dal jazzy Who cares? a due esempi
di altrettanti titani di scuola francese: il magnetico tango da
Arépo di Béjart e il duetto-tour de force da L’Arlesienne, inno
all’amour fou di Roland Petit, anch’egli, per parte di madre,
italiano. E chiara dimostrazione, appunto, che quando possono,
Italians do/dance it better!
Silvia Poletti
distribuzione International Music and Arts
[prima ed esclusiva italiana]
Si, è vero: Italians dance it better.
Lo sanno, da tempo, i più grandi coreografi che lanciano i nostri
talenti sulla scena internazionale.
Ma finalmente lo sa bene anche il pubblico italiano, che li
insegue, ogni volta che i nostri artisti si riuniscono su un
palcoscenico nazionale.
Molti hanno scelto di lavorare all’estero, dove sono fioriti come
artisti di rara qualità, miscela unica di tecnica e temperamento.
E proprio questo li rende speciali anche per il pubblico italiano,
che ne coglie l’alchimia tra sapienza interpretativa e personalità.
Lo dimostra bene questa serata intitolata appunto Italians dance
it better nella quale godremo di quattro eccellenze italiane
dell’arte della danza. Sono artisti che incarnano perfettamente
la visione artistica delle compagnie cui appartengono ma
insieme si stagliano per quel certo non-so-che, che appunto
li rende ‘better’.
A loro sono stati chiesti brani del loro repertorio, ma anche
titoli nuovi che possono far scoprire lati meno noti della loro
personalità.
Così Mara Galeazzi, temperamentosa principal del Royal Ballet,
accanto alla piéce concertante di Stevenson, propone un assolo
di William Tuckett che ne esalta la forza scenica e una creazione,
dell’emergente Liam Scarlett, a testimonianza della sua attuale
curiosità per la danza contemporanea.
La luminosa Silvia Azzoni, prima ballerina dell’Hamburg Ballett,
affianca ad un elegiaco brano di John Neumeier, un duetto da
un poetico lavoro di un altro grande, Jiri Kylián, il misterioso
Bella Figura.
foto di Joris - Jan Bos
domenica
,
3
agosto | Teatro Rossini
COMPAGNIE LA BARAKA
ABOU LAGRAA [Francia]
TRIPTYQUE MASCULIN
MatriKis / Où Transe / Passage [prima italiana]
coreografie e direzione artistica Abou Lagraa
con il sostegno di
MatriKis
con Charles Joël Essombe, Oliver Tida Tida
regia Antoine de Gantho
luci e video Dietmar Janeck
coproduzione Bonlieu Scène Nationale [Annecy]
Théâtre National de Chaillot [Paris]
Les Gémeaux, Scène Nationale [Sceaux]
Scène Nationale les Salins [Martigue]
La Coursive, Scène Nationale [La Rochelle]
Maison de la Danse [Lyon]
mecenate NEFA [New English Foundation for Arts]
Caisse des Dépôts [Paris]
di sangue: sono “fratelli gemelli“ in un universo acquatico.
Nel solo, creato con una grammatica coreografica molto personale,
Abou Lagraa vi coniuga il suo presente, le sue ambiguità, i
suoi dubbi. I caratteri maschili e femminili s’intrecciano in un
evidente dualismo ed è tramite un’incredibile energia che la
danza riesce a risolvere l’apparente opposizione.
Il trio Passage nasce dall’incontro tra il coreografo e tre
danzatori di hip-hop, così descritto dallo stesso Abou Lagraa:
“Quello che mi affascina dei danzatori hip hop è la loro
vivacità, la loro generosità, e l’amore che portano alla danza.
Io, proveniente da una formazione di danza contemporanea,
fui subito appassionato dalla spontanea naturalezza di questo
incontro, dal confronto dei nostri rispettivi universi, dalla
ricchezza dei nostri scambi.”
Coreografo e danzatore con radici maghrebine, Abou Lagraa
frequenta il Conservatoire National Supérieur de Musique et
Danse de Lyon, iniziando la sua carriera d’interprete presso la
compagnia di Rui Horta. Nel 1997 fonda una propria compagnia
creando, da allora, dieci piéces in cui esplora il contemporaneo,
l’hip-hop, le danze orientali o africane, il classico.
Ha creato, su commissione, per l’Opéra National de Paris nel
2006 e per il Ballet Memphis nel 2008. La sua ultima piéce,
D’Eux Sens, sarà presentata nel settembre 2008 in occasione
della Biennale de la Danse de Lyon.
Où Transe
con Abou Lagraa
regia Antoine de Gantho
luci Franck Besson
coproduzione Bonlieu Scène Nationale [Annecy]
Le Prisme - St. Quentin en Yvelines
in collaborazione con Festival Rencontres
Chorégraphiques De Carthage [Tunisie]
La Ville d’Annonay
Passage
con Yann Allard, Frederic Boisset, Bernard Wayack Pambe
regia Sandrine Berlaimont
luci Christine Tchepiega
coproduzione
Suresnes Cité Danse, Théâtre Jean Vilar [Suresnes]
Figura di punta della danza contemporanea francese, Abou
Lagraa porta in scena un trittico di grande intensità, vero e
proprio panorama della danza del coreografo. Triptyque masculin
raccoglie tre brani che segnano differenti periodi creativi nella
carriera dell’artista: un duo di uomini MatriKis, il suo solo Où
Transe ed il trio hip-hop Passage in prima italiana al festival.
MatriKis ricongiunge due uomini organicamente uniti da legame
foto di Eric Boudett
5
mar
e mer
6
nati, Arena Gigli
agosto Porto Reca
CIVITANOVA DANZA IN TRASFERTA
passi di danza nell’Arena del musical
in collaborazione con Comune di Porto Recanati
MOMIX [Usa]
THE BEST OF MOMIX
coreografie Moses Pendleton, Cynthia Quinn
Tim Acito, Solveig Olsen
con Heather Magee, Nicole Loizides, Paula Rivera
Sara Kappraff, Danielle McFall, Rebecca Rasmussen
Samuel Beckman, Brian Simerson, Steven Marshall
Jared Wootan
direttore tecnico Woodrow Dick
direttore palcoscenico Gianni Melis
in collaborazione con Duetto
Una delle compagnie più originali ed amate del mondo della danza,
i Momix portano sulla scena da venticinque anni coreografie di
eccezionale inventiva, capaci di evocare un mondo di immagini
surreali facendo interagire corpi umani, costumi, attrezzi e
giochi di luce.
Mente compositiva e leader storico della compagnia di balleriniillusionisti è Moses Pendleton, il coreografo-regista che ha
mantenuto intatti la freschezza, la verve, l’esuberanza, il piglio
scherzoso delle prime creazioni.
The best of Momix è l’omaggio che il geniale coreografo e i
suoi strabilianti ballerini dedicano al pubblico. Una girandola
mozzafiato di pezzi scelti dalle loro performances più entusiasmanti
come Opus Cactus, Passion, Momix in orbit e Sun Flower Moon:
il meglio di tutto ciò che Momix ha creato per i palcoscenici
del mondo intero, per la televisione, per il teatro, accanto ad
alcuni numeri inediti.
Un teatro di danza libero e liberatorio, che respira di una qualità
speciale: quella di una leggerezza intelligente, una creatività
sdrammatizzante, festosa.
Poesia, illusione, comicità, dolcezza, ma anche sensualità,
virilità e potenza: questo spettacolo raccoglie ed armonizza
la quintessenza delle emozioni che solo Momix riesce a
provocare.
È nel 1980 che Moses Pendleton, nato e cresciuto in una fattoria
del Vermont, laureatosi in letteratura inglese all’inizio degli
anni Settanta, appassionato di sport e provetto sciatore,
costituisce i Momix che, sotto la sua guida, non tardano ad
acquisire credibilità internazionale.
Nel 1992 Momix presenta Passion, che diventa in breve tempo
un successo mondiale. Si tratta di uno spettacolo ideato sulla
colonna sonora di Peter Gabriel del film di Martin Scorsese
L’ultima tentazione di Cristo. Lo stesso anno la celebre squadra
di baseball San Francisco Giants affida a Momix la realizzazione
di una coreografia per un’inaugurazione. Darà vita al nuovo
spettacolo chiamato, appunto, Baseball (1994). Nel febbraio
1996 debutta a Milano lo spettacolo Supermomix. Nel febbraio
2001 la compagnia presenta la prima mondiale dello spettacolo
Opus Cactus al Joyce Theatre di New York, osannato dalla critica
mondiale e record assoluto di pubblico nei paesi dove è stato
rappresentato in questi ultimi anni. L’ultima creazione di
Moses Pendleton, presentata in occasione del venticinquesimo
anniversario (2005) di Momix, è Sun Flower Moon, una serata di
sovvertimenti e di seduzioni visuali, in cui affascinanti oggetti
cosmici guizzano e fluttuano in un metafisico mare lunare.
10
domenica
tembre
agosto | piazza XX Set
TARANTA [Italia]
musiche e danze del Salento
con Antonio Castrignanò e Gruppo Popolare
voce, tamburello, percussioni e danza Antonio Castrignanò
voce, violino Ninfa Giannuzzi
mandole, cori Gianluca Longo
chitarre Attilio Turrisi
fisarmonica Rocco Nigro
basso acustico Giuseppe Spedicato
zampogne e flauti Giulio Bianco
tamburello, danza Carlo De Pascali
danza Moana Casciaro, Patrizia Zacheo, Chiara Dell‘Anna
sabato
9
agosto | piazza xx Settembre
stage di Taranta
aperto al pubblico in preparazione alla conclusione del festival
in collaborazione con Princigalli produzioni
A chiudere Civitanova Danza una festa all’insegna di una
delle più suggestive e coinvolgenti danze popolari, la pizzica.
Agli spettatori del festival è data l’occasione di osservare
e partecipare – grazie allo stage aperto al pubblico – ad
un ballo che, pur affondando le sue radici nel Sud d’Italia, è
divenuto un fenomeno di interesse internazionale.
Lo spettacolo si muove attorno al repertorio musicale della
tradizione orale del Salento. Melodie e ritmi arcaici, sonagli e
membrane che riconducono a pietre e colori di questo fascinoso
lembo di terra. Canti di lavoro che scandiscono da sempre i
tempi e la fatica quotidiana della gente che gli appartiene,
senza tralasciare l’espressione musicale più travolgente,
ereditata dal rito del tarantismo conosciuto in tutto il mondo, la
pizzica tarantata. La musica, quindi, come richiamo alle proprie
radici e come reazione alle difficoltà. La musica che resiste
potente alle insidie del tempo e che ancora oggi ha il potere
di racchiudere, nelle espressioni melodiche dei suoi canti e nei
gesti dei suoi interpreti, sensazioni, sfumature, odori, suoni e
parole appartenenti ad una cultura ancora intatta.
L’idea è quella di accompagnare lo spettatore in una dimensione
senza riferimenti temporali, dove ogni azione ha il suo momento
e ogni canto il suo ruolo, assumendo un valore simbolico
preciso.
Teatro popolare, dunque, ma anche danza che impreziosisce e
narra, attraverso un linguaggio del corpo istintivo o studiato,
usanze e abitudini del Salento.
Un equilibrio di suoni e movimenti che custodiscono ancora
oggi, nelle loro espressioni arcaiche ricche di poesia, un mondo
sempre capace di emozionare.
BIGLIETTI E ABBONAMENTI
BIGLIETTERIE
Teatro Rossini
Balletto Kirov
I sett. euro 50,00 | II sett. euro 40,00 rid.* euro 35,00
III sett. euro 30,00 rid.* euro 25,00
MaggioDanza, Italians dance it better
I sett. euro 30,00 | II sett. euro 25,00 rid.* euro 20,00
III sett. euro 20,00 rid.* euro 15,00
Hofesh Shechter Dance Company
Compagnie La Baraka / Abou Lagraa
I sett. euro 25,00 | II sett. euro 20,00 rid.* euro 15,00
III sett. euro 15,00 rid.* euro 10,00
Teatro Annibal Caro
I sett. euro 15,00 rid.* euro 12,00
II sett. euro 12,00 rid.* euro 10,00 | III sett. euro 10,00
Momix
I sett. euro 40, 00 | II sett. euro 35,00 rid.* euro 30,00
III sett. euro 25,00 rid.* euro 20,00
Taranta
ingresso gratuito
Civitanova Marche biglietteria del festival c/o Teatro Rossini
[18.30 – 21.00] tel. 0733 812936
Ancona Amat [10.00 – 16.00 sabato e festivi esclusi]
tel. 071 2072439 / 071 2075880
Ascoli Piceno Teatro Ventidio Basso
[lun – ven 9.30 -12.30 / 16.30 – 19.30; sab 9.30 -12.30]
tel. 0736 244970
Fermo Teatro dell’Aquila
[9.30 - 12.30 sabato e festivi esclusi] tel. 0734 284295
Porto Recanati Pro Loco
[9.30 – 12.30 / 16.30 – 19.30 tutti i giorni]
tel. 071 7591872
Macerata Biglietteria dei Teatri
[10.30 – 13.00 / 17.00 – 20.00] tel. 0733 230735
* fino a 24 anni, iscritti scuole di danza, soci Touring Club
e convenzionati vari
diritto di prevendita euro 1,00
Carta Civitanova Danza
[ingresso ai 5 spettacoli del Teatro Rossini + prelazione
sull’acquisto dei biglietti per gli spettacoli fuori
abbonamento]
I sett. euro 143,00 | II sett. euro 115,00 rid.* euro 92,00
III sett. euro 87,00 rid.* euro 65,00
* giovani fino a 24 anni e iscritti scuole di danza
PRENOTAZIONE E VENDITA
9 e 10 giugno rinnovo abbonamenti* senza diritto di conferma
dello stesso posto
dal 13 al 21 giugno nuovi abbonamenti*
dal 22 giugno vendita biglietti
INFORMAZIONI
Teatro Rossini
Civitanova Marche, via Bruno Buozzi 6
0733 812936 – [email protected]
Teatro Annibal Caro
Civitanova Marche Alta, corso Annibal Caro
0733 892101
Amat
Ancona, corso Mazzini 99
071 2072439 – [email protected]
Inizio spettacoli ore 21,30
Stage di Taranta ore 21
A spettacolo iniziato non verrà consentito
l’ingresso in sala.
I possessori di un biglietto o abbonamento di Civitanova
Danza potranno usufruire del biglietto gratuito per la mostra
Giorgio De Chirico e il segno [13 luglio – 9 novembre].
vendita on line dal 22 giugno
www.teatridicivitanova.com
www.amat.marche.it
www.vivaticket.it
*ogni abbonato potrà acquistare, contestualmente
all’abbonamento, i biglietti per The best of Momix
nei giorni di spettacolo vendita dei biglietti presso i teatri
di riferimento [18.30 - inizio spettacolo]
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