Il magazine-guida del COMUNE DI VENEZIA BENI E ATTIVITÀ CULTURALI supplemento al numero 64 di ottobre 2002 del mensile di cultura e spettacolo Venezia News - spedizione in A.P. 45% art.2 comma 20/B - legge 662/96 - DCI-VE www.culturaspettacolovenezia.it 06.12.2002 - 06.05.2003 TONIOLO: SU IL SIPARIO! una grande stagione per un rinnovato teatro :venews venezian e w s a cura di Nuovo teatro in città :teatrotoniolo Inizia una nuova stagione al Teatro Toniolo. E non è mai stato così vero come quest'anno. Il teatro riapre svelando in parte la sua vera identità. Quella che era rimasta nascosta dai lavori di trasformazione in cinema negli anni della 'modernizzazione' di Mestre, quando sono stati cancellati tutti i luoghi storici della città. Le ville, le riviere, i parchi, tutto demolito in nome della funzionalità e della necessità di creare alloggi per i lavoratori del nuovo polo industriale di Porto Marghera. di Marino Cortese* L'intervento di restauro in corso è il primo ad essere realizzato senza impedire lo svolgimento delle attività teatrali che hanno subito solo una leggera compressione. Come in tutti i lavori di restauro le sorprese non sono mancate ed è così stato ritrovato l'affresco di Alessan- dro Pomi ma anche è stata riscontrata la necessità di alcuni lavori di consolidamento delle strutture non previsti. Tutti i lavori saranno comunque realizzati senza chiusure straordinarie. Nel prossimo mese di dicembre, in occasione dell'inaugurazione, sarà dettagliatamente documentato tutto il lavoro svolto e si cominceranno a vedere i caratteri originari del teatro del 1913 che saranno completamente recuperati con la conclusione definitiva dei lavori nel 2003. Elemento predominante di tutto l'intervento è stato non privare la città del suo teatro e del suo ruolo di simbolo e di elemento catalizzatore della vita culturale di Mestre. Ci sono stati momenti di maggiore e di minore splendore, ma sempre è stato il luogo privilegiato che consente alle persone di incontrarsi, di assistere a spettacoli o di partecipare ad avvenimenti. La presenza costante degli spettatori e il successo delle rassegne presentate in questi anni dimostra il gradimento delle scelte culturali effettuate. Tutto ciò premesso, la presentazione delle stagioni di prosa e di musica da camera ci appare quest'anno un avvenimento particolarmente festoso e importante. Non è certo concluso il lavoro per migliorare e consolidare la qualità dell'offerta culturale a Mestre ma sembrano esserci ormai le premesse per sperare di aver superato il periodo in cui era difficile programmare anche il presente. A grandi passi si consolida a Mestre la presenza di quei luoghi che danno continuità e prestigio alla vita sociale della città. Il Centro Culturale Candiani, la biblioteca, i teatri, le associazioni culturali, tutti concorrono a migliorare la qualità del vivere quotidiano. Credo sia possibile con queste premesse avere fiducia nella possibilità di ulteriori miglioramenti per il futuro. *Assessore alla Cultura e al Turismo :toniolo 3 :teatrotoniolo :stagionediprosa 01 Cinque mesi da protagonisti Anche nell'edizione 2002-2003 la Stagione di prosa offre al proprio pubblico di affezionati la fortunata formula d'abbonamento che prevede otto spettacoli comuni ai cinque turni, più altre interessanti proposte che arricchiscono il percorso artistico di ogni abbonato. Se da un lato la tradizione dell'abbonamento si consolida, dall'altro il grande rinnovamento del teatro è foriero di novità! Per questa importante stagione che nasce nel nuovo Teatro di Mestre, è stato scelto uno spettacolo inaugurale che arriva direttamente dal Teatro Sistina di Roma: in esclusiva regionale a dicembre al Toniolo Garinei e Giovannini presentano Enrico Montesano in Malgrado tutto, beati voi! un musical di Terzoli e Vaime. Sulla scena un Montesano che «torna a far da mattatore con l'ironia garbata e sorridente che rifugge dalla volgarità dei nostri giorni», una sorta di storia d'Italia tutta giocata con l'ironia del comico, costruita con canzoni, monologhi recitanti e numeri di danza. Il resto del cartellone, che si snoda tra gennaio ed aprile 2003, prevede grandi appuntamenti con autori ed interpreti di successo. Il 2003 inizia con il Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni che mette in scena Il viaggio a Venezia, copione di Enrico Groppali interpretato da Ugo Pagliai, Gaia Aprea, Daniele Salvo e Paola Gassman, progetto drammaturgico di Luca De Fusco. Segnaliamo con piacere dei graditi ritorni. Il primo è quello di Monica Guerritore che, applaudita nel 2000 nei panni di Madame Bovary, questa volta sarà Carmen. Lo spettacolo è la seconda tappa 02 Montesano e l'Italia di una sorta di viaggio che Monica Guerritore e Giancarlo Sepe sua è la regia - stanno compiendo nei prototipi femminili. Carmen, ispirato al personaggio di P. Mérimée, è infatti la 'tentatrice sensuale', una donna pericolosa per l'uomo in virtù del suo potere di seduzione. Un altro ritorno sul palcoscenico del Toniolo è quello di Luca De Filippo che, in veste comica, interpreta La palla al piede di Georges Feydeau, regia di Armando Pugliese. De Filippo è il protagonista di una sorta di 'commedia degli equivoci' che ruota attorno ad un amante libertino e spiantato che si vuole finalmente sistemare con una 'ragazza di buona famiglia'. Uno spettacolo di una comicità assolutamente trascinante, propria di Feydeau, ottenuta senza volgarità e congegnata come una geniale 'bomba ad orologeria'. Un appuntamento all'insegna della leggerezza e del divertimento anche quello con Enzo Iacchetti in Provaci ancora Sam di Woody Allen con Lucia Vasini, regia di Massimo Navone. Era il 1969 quando Broadway decretò il successo di questa commedia. Dopo più di trent'anni questo prototipo di intellettuale metropolitano - fragile, immaturo ed ossessionato da problemi di sesso - non sembra appartenere ancora al passato, la sua grande contemporaneità è non rassegnarsi a vivere senza un amore vero! Si cambia registro con l'arrivo di Alessandro Gassman e Giuseppe Fiorello in Delitto per delitto di Craig Warner, regia di Alessandro Benvenuti. Si tratta di un thriller psicologico forte e coinvolgente, tratto dal romanzo di Patricia Highsmith, che ha ispirato il famoso film di Alfred Hitchcock. La presenza di un'opera del commediografo Carlo Goldoni in un cartellone è sempre apprezzata, pertanto questa volta Piero Mazzarella, Antonio Salines, Orazio Bobbio e Riccardo Peroni animeranno la scena con I rusteghi de La Contrada-Teatro Stabile, regia di Francesco Macedonio. Saranno Lunardo, Canciano, Simone e Maurizio, i quattro esseri burberi ed irosi che incarnano l'antico che fronteggia il nuovo, la tirannica autorità paterna contro l'avanzamento dell'amore basato sul rispetto. Il regista Sergio Fantoni propone invece un viaggio nel mondo di Anton Cechov. Ci riferiamo a Zio Vania un classico in cui Andrea Giordana principale interprete - e gli altri attori si appropriano dei personaggi cechoviani e dei loro conflitti avvicinandoli a noi, uomini d'oggi. Nelle sue note Fantoni sottolinea infatti che «non sarà difficile riconoscere nelle loro parole, nella loro condizione, il nostro stesso disagio per una condizione esistenziale seminata di insoddisfazioni, di ingiustizie, di infiniti piccoli e grandi fallimenti». Per gli abbonati dei turni A, B e C gli otto appuntamenti comuni si intersecano con una sorta di progetto dedicato alle orazioni civili. Sarà Marco Paolini il vero protagonista con i due monologhi Parlamento Chimico Storie di plastica e I-TIGI racconto per Ustica. Il pubblico del turno D assisterà a La moglie muta della compagnia Pantakin di Venezia, uno spettacolo di puro divertimento tratto da un canovaccio del ‘500, tutto giocato secondo la migliore Commedia dell'Arte. Agli abbonati del turno E verrà invece proposta un'opera di Molière, Il signor di Pourceaugnac, della compagnia La Piccionaia-I Carrara Teatro Stabile di Innovazione di Vicenza. Vi aspettiamo! Pierluca Donin Direttore di Arteven Torna in scena Malgrado tutto beati voi!, lo spettacolo che Enrico Montesano ha presentato la passata stagione riscuotendo un grande consenso di pubblico e di critica. Nato dalle “ceneri” del Beati voi! di 10 anni fa, la Music2 lo rimette in scena facendo precedere il titolo da un ironico Malgrado tutto, a sottolineare che lo spettacolo è stato aggiornato, attualizzato e reso ancora più spettacolare. Enrico torna a raccontarci a modo suo, in maniera esilarante, talvolta irriverente ma nuova e attualissima, la storia dell’Italia degli ultimi 50 anni. Un racconto che ci riporta la fotografia dell’Italia dal dopoguerra ai giorni nostri visti attraverso gli occhi di un uomo comune che vede cambiare mode, usi e costumi. Enrico, il protagonista, è nato il 2 giugno del 1946, coetaneo della Repubblica e ci racconta le vicende che l’hanno visto ora protagonista ora testimone: eventi grandi e piccoli, particolari o epocali, nel tentativo di ricostruire anche attraverso la storia con la “esse” minuscola, quella Storia più grande non solo nell’iniziale ma anche nei contenuti. Siamo cambiati, siamo cresciuti in questo scorcio di secolo. Siamo migliorati? Domanda difficile che avrà una risposta, se l’avrà, dai nostri figli. Già perché Malgrado tutto, beati voi! inizia con una nascita (quella del protagonista) e si conclude (per il momento) con un’altra nascita, quella del figlio di Enrico, primo nato del terzo millennio. Malgrado tutto, beati voi! Regia di Pietro Garinei con Enrico Montesano dal 10 al 15 dicembre 2002 03 Hofmannstahl a Venezia «Andrea o I ricongiunti è uno dei più affascinanti e misteriosi romanzi incompiuti del nostro tempo. Da circa venti anni penso di trasformare questa materia informe e indecifrabile in uno spettacolo teatrale. Perché tutto ciò che circonda questo gioiello nascosto della letteratura europea dei primi del ’900 appare sotto le insegne del fascino e insieme dell’ardua sfida? La risposta sta ovviamente nelle pagine compiute della prima parte e soprattutto negli appunti folgoranti, visionari, fantastici della parte rimasta incompiuta. Il Viaggio a Venezia che il giovane viennese Andrea compie alla fine del ’700, è innanzitutto un percorso di formazione, ma anche la scoperta dell’altro da sé, sia dal punto di vista culturaleantropologico, sia da quello psicoanalitico. Il primo aspetto è incentrato su Venezia come inizio del sud del mondo, come porta dell’Oriente, come soglia di confine tra le due grandi culture occidentali, quella mitteleuropea, da cui il giovane proviene, e quella mediterranea che si schiude davanti a lui. Ecco che la misteriosa espressione i ricongiunti assume da quest’ottica il significato di un’integrazione antropologica: Hofmannsthal sembra augurarsi il ricongiungimento delle due grandi culture europee, nel luogo eletto per la loro confluenza, Venezia.» Così Luca de Fusco esprime il suo entusiasmo nelle note di regia relative alla messa in scena che si avvale dell'interpretazione di Ugo Pagliai, Gaia Aprea, Daniele Salvo e Paola Gassman. Il viaggio a Venezia Regia di Luca De Fusco dall’8 al 12 gennaio 2003 :teatrotoniolo :stagionediprosa 04 Paolini al fronte del porto Porto Marghera: nascita, sviluppo, ascesa, crisi e morte del capitalismo italiano. Ottant’anni, perché questa storia inizia nel 1917: mentre gli Italiani crollano a Caporetto, il conte Volpi di Misurata riesce ad ottenere i permessi per costruire il nuovo porto di Venezia, a Marghera appunto. In quarant’anni Porto Marghera diventa un grande polo industriale dove dal dopoguerra, con l’istallazione degli impianti petrolchimici, si sviluppano le più avanzate produzioni della chimica italiana. Oggi i protagonisti di quella storia sono tutti morti o all’estero. Oggi Montedison ed Enichem, i fiori all'occhiello della storia dell’industria chimica italiana, vivono nell’aula bunker di Mestre un processo che Guerritore "tentatrice sensuale" rischia di essere epocale, perché deve assolvere o punire la colpa di strage e disastro ambientale, obbligando a fare quello che su questa scala non è mai successo: risarcire il danno e risanare l’intera Laguna. Tre anni di ricerche di collaborazioni e di consulenze con esperti per un narratore, Marco Paolini, alla ricerca di forme possibili per questo racconto lungo un secolo. Parlamento chimico storie di plastica Testi composti da Francesco Niccolini e Marco Paolini 15, 17, 30 gennaio 2003 Dopo aver affrontato con importanti risultati Madame Bovary, un viaggio attraverso la “frustrazione” femminile e il possibile riscatto tramite l’esegesi personale da parte dell’attrice, Monica Guerritore e Giancarlo Sepe proseguono il viaggio nei prototipi femminili. Carmen è il prototipo della “tentatrice sensuale”, di una donna pericolosa per l’uomo in virtù del suo potere di seduzione; personificazione della sessualità, simbolo della passione e dell’istinto di una parte dell’anima dove non regna- È direttamente dalle parole di Marco Paolini che è possibile delineare la fisionomia dello spettacolo sul caso di Ustica: «La proposta di raccontare la storia di Ustica mi è arrivata nell’estate 1999 da Daria Bonfietti per conto dell’Associazione familiari delle vittime del disastro. Il percorso è durato un anno. Ho lavorato insieme a Daniele Del Giudice e Giovanna Marini e insieme a consulenti, giornalisti, periti. Ovviamente la difficoltà maggiore è stata l’opera di selezione e sintesi dell’enorme mole di dati contenuti nella sentenza istruttoria depositata dal giudice Priore. Da questo lavoro è nato un copione. Ma una narrazione non sopporta il peso di una tale mole di informazioni se non si stabilisce tra queste un nesso causale, una relazione diretta. I-TIGI racconto per Ustica Testi composti da Daniele Del Giudice e Marco Paolini 16, 29, 31 gennaio 2003 Risate di corte no più le ragioni e l’intelletto, ma l’irrazionalità, le pulsioni istintuali. Una donna che, comunque, vuole riconquistare intera la sua libertà e per questo è anche capace di morire. Oggi ha senso parlare di Carmen? Carmen è il frutto di un personaggio letterario oppure affonda le proprie radici nell’anima femminile? Si può pensare ancor oggi che una donna possa scegliere la morte piuttosto che la libertà? Giancarlo Sepe mette Monica Guerritore, attrice e donna, di fronte a questo personaggio e solo in scena capiremo le diverse sfaccettature di Carmen, quella che sensibilità dell’attrice e guida sapiente della regia sapranno mostrarci. dell’altro. Bruno ucciderebbe la perfida moglie di Guy, Guy dovrebbe togliere di mezzo l’odiato padre di Bruno. Guy, che ha inquadrato l’interlocutore come uno squilibrato, lo asseconda con humor e si allontana, pensando che non avrà più niente a che fare con lui. Bruno invece mantiene il proprio impegno uccidendo la moglie di Guy. Ora toccherà a Guy assolvere la sua parte di impegno. Inizia così un lungo incubo di terrore, un thriller psicologico forte e coinvolgente, liberamente tratto dal racconto di Patricia Highsmith. Il re vuole ridere e Molière con l'altro Jean-Baptiste, il Lully, non si tira indietro, e lasciate le ciniche amarezze di Arpagone, degli Alceste e dei Tartufi, si getta a capofitto nelle farse, suo primo ed indimenticato amore. Tema del Pourceaugnac (qui messo in scena da La Piccionaia-I Carrara) è il contrasto insanabile tra l'arrogante supponenza di un ricco provinciale venuto a maritarsi in città ed un gruppo di equivoci cittadini in cerca di divertimento e pronti a fargli pagare la sua ricchezza. Nel gruppo di consumate canaglie che Molière mette in scena c'è tutta la stima per la commedia italiana e latina e per i suoi caratteri ai limiti del paradosso. Non a caso regista dell'azione scenica è Sbrigani, faccendiere napoletano, e tutti i personaggi sono a turno attori della Commedia che il giovane Erasto mette in piedi per sottrarre la sua bella al ridicolo Limosino, ma anche (ancora una volta) per divertirla. «Bella Giulia […] state certa che ve la godrete» dice Erasto in apertura. È una banda metropolitana che sa unire l'utile al dilettevole e gode di ogni singola esibizione, nascosti a turno un po’ dappertutto, pronti a balzare in scena con un nuovo mascheramento. Assecondando l'intento puramente edonistico di Molière (divertirsi e divertire), vengono evidenziati i virtuosismi comici degli attori che, in una ridda di dialetti e caratterizzazioni, non lesinavano al pubblico di teste coronate i topoi dell'arte della commedia di cui erano gelosi custodi. Delitto per delitto Regia di Alessandro Benvenuti dal 5 al 9 febbraio 2003 Il Signor di Pourceaugnac Regia di Marinella Anaclerio 16 febbraio 2003 Carmen Regia di Giancarlo Sepe con Monica Guerritore dal 22 al 26 gennaio 2003 05 Il mistero di Ustica 07 Doppio delitto perfetto Alla fine sempre qualcuno mi chiedeva: ma secondo te in poche parole com’è andata veramente? Questo è il modo migliore di vanificare due ore di faticosa ricerca di verità. C’è un aereo di passeggeri che cade all’improvviso, è stato colpito? Da cosa e chi è stato? Non posso rispondere a queste domande, ma posso ricostruire tutti gli indizi che permettono di capire cosa quel giorno accadeva nel cielo intorno a quell’aereo.» Un treno qualsiasi. Un viaggio qualunque. Dei comuni passeggeri. Ma per due viaggiatori, Guy e Bruno (Giuseppe Fiorello e Alessandro Gassman) quel viaggio è l’inizio di qualcos’altro... Si incontrano casualmente e decidono di pranzare insieme: il primo è un ambizioso architetto, sposato con una donna infida che lo ha ingannato e dalla quale aspetta di divorziare; l’altro, un playboy con il gusto per il pericolo, è stato espulso da numerose scuole a causa dei suoi comportamenti al limite della psicopatia ed è oppresso dalla dispotica figura paterna. Durante il pranzo Bruno suggerisce a Guy, come per scherzo, l’idea di una coppia di delitti perfetti. Due estranei come loro, entrambi con un motivo per eliminare qualcuno che detestano, potrebbero commettere uno il delitto 08 06 :toniolo 5 :teatrotoniolo :stagionediprosa 09 Irresistibile Feydeau Un geniale creatore di “bombe ad orologeria”, di congegni assolutamente perfetti ideati per l’effetto comico: questo è alla prima lettura Georges Feydeau. La sua è una comicità assolutamente trascinante, ottenuta senza volgarità, senza forzature, con meccanismi razionali di alta precisione, pur all’interno di situazioni vagamente surreali. Ma c’è qualcosa di più. Scrive infatti di Feydeau JeanLouis Barrault: «Dopo le farse di Molière le cose migliori le ha scritte lui: la sua profonda umanità non perde mai di vista la verità, anche nei momenti in cui si lascia andare alla più pazza immaginazione. […] La risata zampilla rapida e leggera, mai volgare perché l’autore è sempre cosciente e guarda il mondo con lo sguardo innocente del bambino. Le ridicolaggini vengono dalla vita e non dai personaggi che sono per la maggior parte toccanti.» La palla al piede è una sorta di 'commedia degli equivoci' che ruota attorno ad un amante libertino e spiantato che si vuol finalmente sistemare con una 'ragazza di buona famiglia', ma non riesce a troncare la relazione con una cantante, che anzi viene scritturata per rallegrare la sua festa di fidanzamento. Intorno a loro, un gruppo di personaggi teatralmente straordinari: un generale sudamericano innamorato della soubrette, sua sorella ed il suo ex-marito, la madre della promessa sposa, un librettista di canzoni, un ospite scomodo, e «domestici, uomini e donne, uno sposalizio, due agenti…» La palla al piede Regia di Armando Pugliese con Luca De Filippo dal 19 al 23 febbraio 2003 10 I burberi... domati Andata in scena a Venezia nel 1760, I rusteghi costituisce uno dei vertici assoluti della drammaturgia goldoniana. Come ebbe modo di spiegare Goldoni nelle Memorie, “rusteghi” sono «uomini di rigida maniera ed insociabili, seguaci degli usi antichi, e nemici terribili delle mode, del divertimento e delle conversazioni del secolo»: esseri burberi e irosi, esempio estremo di come l’uomo borghese, per sua natura attento alle sorti economiche e alla rispettabilità della famiglia, possa degenerare, divenendo gretto e prepotente. La vicenda si svolge a Venezia ed ha per protagonisti quattro rusteghi: Lunardo, Canciano, Simone e Maurizio, interpretati da Piero Mazzarella, Antonio Salines, Orazio Bobbio e Riccardo Peroni. Quando Lunardo decide di combinare il matrimonio della figlia Lucietta con Filippetto, figlio di Maurizio, senza che gli sposi vengano avvisati, le donne decidono di ribellarsi. Margarita, matrigna di Lucietta - aiutata da Felice, moglie di Canciano e Marina, moglie di Simone -, riesce a far sì che i due giovani possano almeno incontrarsi. I quattro uomini, saputa la cosa, montano su tutte le furie, ma è Felice, nella splendida scena finale, a dimostrare quanto assurdo sia il loro comportamento. Scritta in dialetto veneziano, I rusteghi costituisce uno dei più raffinati punti d’arrivo della riforma goldoniana: senza maschere in scena Goldoni diede vita a una serie di commedie ciascuna incentrata sullo studio di un carattere. I rusteghi Regia di Francesco Macedonio dal 5 al 9 marzo 2003 11 13 Nuova Commedia dell'Arte Provaci ancora Enzino Messa in scena dalla compagnia Pantakin da Venezia, La moglie muta rappresenta un significativo contatto tra la tradizione della Commedia dell'Arte e la realtà contemporanea, grazie ad una azzeccata e sapiente attualizzazione che rende lo spettacolo brillante e divertente. Così lo illustra Luca Franceschi nelle sue note di regia: «Il punto di partenza nel rielaborare il canovaccio de La moglie muta è stato all’insegna di una sfida: proporre uno spettacolo in cui il dramma romantico, la tragedia passionale e la traccia burlesca si fondano in una forma teatrale, la Commedia dell’Arte, di cui sappiamo tutto e niente, ma dalla quale emergono personaggi che, grazie alla forza evocativa e comunicativa delle maschere, ci offrono pretesti di divertimento sempre nuovi. In questo spettacolo è la drammatur- «Il protagonista di Provaci ancora Sam è un personaggio che sembra appena saltato fuori da una vignetta di Jules Feiffer... È uno che sogna molto ad occhi aperti. È nervoso, timido, insicuro: la sua mente è una massa iperattiva di contraddizioni ridicolmente nevrotiche che gli rendono il mondo esageratamente difficile.» Così viene descritto nella didascalia iniziale della commedia il personaggio che sarebbe diventato in breve tempo noto come Woody Allen. Felix, il protagonista, è uno stimato critico cinematografico di New York e scrive per una rivista del settore. La moglie Nancy lo lascia e lui entra in una crisi profonda, oltretutto il suo rapporto con le donne è stato sempre disastroso. Felix vive nel mito di Humphrey Bogart e dalle sue continue apparizioni in sogno cerca di trovare spunti per come conquistare in fretta una nuova donna che possa cancellargli il ricordo pesante della moglie che lo ha lasciato. In questa isterica ricerca lo aiutano anche il suo migliore amico Dick e sua moglie Linda presentandogli a raffica una serie di amiche e conoscenti, creando un turbinio di esilaranti situazioni comiche. Nessuna di loro riesce comunque a suscitare l’interesse di Felix. I rapporti con Dick e Linda si intensificano fino al punto che, durante un viaggio di lavoro di Dick, Felix e Linda si accorgono di essersi innamorati. Sarà una storia possibile? Sarà vero che la moglie del tuo migliore amico potrebbe diventare la donna della tua vita? gia d’attore, che nasce dal lavoro sull’improvvisazione, ad imporsi con tutta la sua esuberanza, lasciando alla fantasia degli interpreti la libertà di disegnare, ricamare ed arricchire il proprio personaggio. Il risultato è scaturito in una tragicommedia dal sapore antico, di favola, dove i brividi e le emozioni dell’amore si confondono con il fragoroso suono delle nostre... e delle Vostre risate.» La moglie muta Regia di Luca Franceschi e Giorgio Bertan 15 marzo 2003 12 Alta tensione in Cechov «L'intrusione di 'due corpi estranei' di città nel tessuto, operoso e consolidato, di una famiglia impegnata a mantenere in vita una malandata proprietà terriera, sconvolge la vita di tutti, residenti e intrusi; esaspera le diversità caratteriali e culturali, ma soprattutto provoca un rigurgito di autocoscienza, che costringe tutti, nella stretta di sentimenti avviliti o offesi, a un rendiconto del come si è arrivati a quel punto e sul cosa li attende da quel momento in poi. L'apparente quiete è rotta, gli equilibri saltano, i rinfacci, le recriminazioni, gli insulti, fino a una violenza più che verbale - due colpi di pistola! - si susseguono senza sosta. E c'è chi sostiene che nelle opere di Cechov non succede niente! Alla fine, esasperati, tutti riconoscono che solo l'espulsione dei 'due corpi estranei' può restaurare una vita appena vivibile. Quale sarà il futuro di questi esseri umani non lo sappiamo. Cechov non ce lo dice. Lascia a noi immaginarlo. Ottimismo, pessimismo? Quanto se ne è discusso. Quanti pronunciamenti estremi e inutili. Della vita, e dei suoi abitanti, Cechov, sembra conoscere i più contraddittori sentimenti, impulsi, ansie, e per questo, forse, evita i soliti attacchi di determinismo moralistico e con un sentimento di laica pietas, lascia nelle mani dei suoi personaggi e al nostro cuore, il loro futuro.» (Sergio Fantoni). L'interpretazione 6 di Andrea Giordana, Marioletta Bideri, Laura Nardi, Francesco Biscione, Ivo Garrani. Zio Vania Regia di Sergio Fantoni dal 19 al 23 marzo 2003 Provaci ancora Sam Regia di Massimo Navone con Enzo Iacchetti dal 2 al 6 aprile 2003 infoabbonamenti Il magazine-guida del COMUNE DI VENEZIA CULTURA E SPETTACOLO n.9 - Ottobre 2002 - Anno I Supplemento al periodico Venezia News, n. 64 Ottobre 2002 - Anno VI Aut. del Tribunale di Venezia n. 1245 del 4/12/1996 Venezia, 26 settembre 2002 un progetto a cura di Massimo Macaluso Servizio Iniziative Culturali tel. 041-2747605/08/15/14/18 www.culturaspettacolovenezia.it [email protected] RICONFERMA DEL VECCHIO ABBONAMENTO COMUNE DI VENEZIA BENI E ATTIVITÀ CULTURALI CULTURA E SPETTACOLO SERVIZIO TEATRO E SPETTACOLO mercoledì 9 ottobre giovedì 10 ottobre venerdì 11 ottobre sabato 12 ottobre domenica 13 ottobre rinnovo degli abbonamenti del turno A (mercoledì) rinnovo degli abbonamenti del turno B (giovedì) rinnovo degli abbonamenti del turno C (venerdì) rinnovo degli abbonamenti del turno D (sabato) rinnovo degli abbonamenti del turno E (domenica) mercoledì 16 ottobre giovedì 17 ottobre venerdì 18 ottobre sabato 19 ottobre domenica 20 ottobre rinnovo degli abbonamenti del turno A (mercoledì) rinnovo degli abbonamenti del turno B (giovedì) rinnovo degli abbonamenti del turno C (venerdì) rinnovo degli abbonamenti del turno D (sabato) rinnovo degli abbonamenti del turno E (domenica) Per i rappresentanti dei CRAL sarà possibile sottoscrivere i nuovi abbonamenti mercoledì 23 e giovedì 24 ottobre, dopo aver concordato le modalità con la biglietteria. Gli abbonati che volessero cambiare posto e turno possono presentarsi da venerdì 25 a domenica 27 ottobre. Sindaco Paolo Costa Assessore alla Cultura e al Turismo Marino Cortese Direttore del Settore Beni e Attività Culturali Giandomenico Romanelli Dirigente Sandro Mescola Responsabile del Servizio Teatro e Spettacolo Angela Fiorella Organizzazione Massimo Grandese NUOVI ABBONAMENTI da mercoledì 30 ottobre 2002 Promozione e Comunicazione Maria Cristina Moreschi, Vally Nordio PREZZI DEGLI ABBONAMENTI Amministrazione Daniela Voltan, Valerio Rossato, Marina Trevisan, Donatella Vianello :venews magazine-guida di venezia e del veneto Direttore editoriale Massimo Bran Direttore responsabile Massimo Bran Testi a cura di Alberto Zava turni A B C platea interi galleria interi platea cral galleria cral platea ridotti galleria ridotti € € € € € € 150,00 120,00 140,00 110,00 110,00 90,00 turni D E € € € € € € 160,00 130,00 150,00 120,00 120,00 100,00 Hanno collaborato Alessandro Bonesso, Pierluca Donin Recapito redazionale Dorsoduro 3297/A - 30123 Venezia tel 041-2410133/fax 041-2417357 <[email protected]> Stampa Tipografia Nuova Jolly di Bastianello Ivano V.le dell’Industria 28 Rubano (Pd) Tel. 049-8977030 © Edizioni Venezia News di M. Bran INFO tel. 041-971666 Teatro Toniolo tel. 041-2749068/041-2749062 settore cultura e spettacolo La biglietteria è aperta presso il Centro Culturale Candiani al piano terra dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00 (chiuso il lunedì e il martedì) www.culturaspettacolovenezia.it www.arteven.it Servizio Teatro e Spettacolo Via Poerio, 1 30174 Mestre-Venezia Tel. 041-2749068/9062 Fax. 041-2749049 <[email protected]> Teatro Toniolo P.tta C. Battisti, 1 30174 Mestre-Venezia Tel. 041-971666 www.culturaspettacolovenezia.it :toniolo 7 :teatrotoniolo :musicaclassica 14 Grandi interpreti e sorprese dagli Amici della Musica Anche per la realizzazione del cartellone di questa stagione gli Amici della Musica di Mestre si sono avvalsi della preziosa consulenza artistica di Filippo Juvarra, recente vincitore del Premio Abbiati per la programmazione, e del maestro Mario Brunello. Il cartellone non risulta ancora del tutto definito (è in previsione un concerto fuori abbonamento che, se la trattativa in corso si concluderà positivamente, costituirà un evento senza dubbio straordinario); si configura come un viaggio nel mondo delle note, viaggio che naturalmente parte da Venezia per toccare successivamente varie città che alla musica hanno dato e continuano a dare un patrimonio comune per la civiltà umana. Vienna, Parigi, San Pietroburgo, Varsavia, Versailles saranno via via protagoniste con le loro musiche, espressione di un passato luminoso, ma anche di un presente attento al reale e civilmente impegnato. Dopo il concerto inaugurale al Toniolo rinnovato con l’Orchestra del Teatro La Fenice diretta dalla prestigiosa bacchetta di Pinchas Steinberg, la stagione parte da un classico veneziano, Le quattro stagioni di Vivaldi, in una fortunatissima edizione dell’Orchestra Barocca di Venezia diretta da Andrea Marcon, violino Giuliano Carmignola. Grande successo discografico internazionale per questo complesso mestrino, che con rigore filologico ha saputo restituire alla musica del Settecento veneziano la brillantezza e il fascino della grazia originale. Complessi di fama internazionale come il Quartetto Petersen, si alterneranno a giovanissimi interpreti come il ventenne cinese Yundi Li, per la prima volta in Italia, vincitore nel 2000 del Premio Chopin di Varsavia. E pure non mancherà con il Clemente Klaviertrio la preziosa collaborazione con l’Associazione Culturale Italo Tedesca di Venezia. Concerti tematici originali sono quello del grande Jordi Savall, Marin Marais, la viole du Roi Soleil, quello diretto da Mario Brunello con la partecipazione straordinaria dell’attrice Maddalena Crippa in un concerto di forte impatto emotivo con il Requiem di Tishchenko e le poesie della Achmatova, e pure la "Maratona Prokofiev" di Alexander Toradze e il suo Studio. Tappa curiosa, quest’ultima, e insieme stimolante per uno studio sull'evoluzione della musica del Novecento: cinque pianisti si alterneranno al pianoforte per l’esecuzione integrale delle nove Sonate di Prokofiev. Il concerto prevede più intervalli e una pausa-buffet, e sarà preceduto il giorno prima da un incontro-guida all’ascolto al Candiani. Completano il programma due concerti per pianoforte, con Andrea Lucchesini che propone tra l’altro la Sonata che Luciano Berio ha recentemente composto per lui (e faremo in modo di avere il maestro tra gli gli ospiti in sala quella sera), e con Stanislav Bunin; un felice ritorno il suo, con un programma piuttosto inconsueto. Alessandro Bonesso Presidente dell’Associazione Amici della Musica di Mestre 06 2002 dicembre2002 06.12. Concerto inaugurale del Teatro Toniolo restaurato Ingresso per invito ORCHESTRA DEL TEATRO LA FENICE DI VENEZIA Direttore PINCHAS STEINBERG L. van Beethoven, Fur Weihe des Hauses (Per l’inaugurazione della casa) G. Bizet, Roma Suite n. 3 F. Mendelssohn-Bartholdy, Sinfonia n. 5 op. 107 in re minore “della Riforma” XVII STAGIONE DI CONCERTI 2002-2003 17 .2002 dicembre2002 17.12 ORCHESTRA BAROCCA DI VENEZIA GIULIANO CARMIGNOLA, violino Direttore ANDREA MARCON A. Vivaldi, Concerto per archi e bc. in sol minore, RV 157 Sinfonia dall’opera “Il Giustino” Concerto in sol minore RV 156 per archi e bc. Sinfonia dall’opera “Dorilla in Tempe” Concerto per archi e bc. in sol magg. “Alla Rustica” A. Vivaldi, da Il Cimento dell’Armonia e dell’Invenzione op. 8 Le Quattro Stagioni: Concerto in mi magg. “La primavera” per violino, archi e bc. Concerto in sol min. “L’estate” per violino, archi e bc. Concerto in fa magg. “L’autunno” per violino, archi e bc. Concerto in fa min. “L’inverno” per violino, archi e bc. 14 gennaio2003 14.01.2003 QUARTETTO PETERSEN CONRAD MUCK, violino DANIEL BELL, violino FRIEDEMANN WEIGLE, viola JONAS KREJCI, violoncello J. Haydn, Streichquartett op. 20 n. 5 E. Krenek, Streichquartett n. 1 op. 6 L. van Beethoven, Sreichquartett op. 59 n. 2 10 febbraio2003 10.02.2003 ORCHESTRA D’ARCHI ITALIANA PAUL MEYER et les VENTS FRANCAIS, fiati ilprogramma J.B. Bréval, Sinfonia concertante per flauto, oboe e archi A. Honneger, Concerto da camera per flauto, corno inglese e archi G. Lekeu, Adagio per archi W.A. Mozart, Sinfonia concertante per quattro fiati 18 febbraio2003 18.02.2003 ANDREA LUCCHESINI, pianoforte L. van Beethoven, Chiaro di luna L. Berio, Sonata F. Chopin, Sonata op. 58 04 marzo2003 04.03.2003 CLEMENTE KLAVIERTRIO In collaborazione con l’Associazione Culturale Italo-Tedesca di Venezia programma da definire 11 marzo2003 11.03.2003 JORDI SAVALL, viola da gamba HESPERION XXI: LUCA GUGLIELMI, clavicembalo XAVIER DIAZ, tiorba e chitarra Marin Marais, La viole du Roi Soleil M. Marais, Prélude et Muzettes L. Couperin, Prélude et Passacaille in Do Maggiore (clavicembalo) M. Marais, Suite d’un Gout Etranger R. de Vizée, Chaconne (tiorba) M. Marais, Les Voix Humaines, Couplets des Folies d’Espagne 25 marzo2003 25.03.2003 ALEXANDER TORAZDE and STUDIO, cinque pianisti SEAN BOTKIN VACHTANG KODANASHVILI MAXIM MOGILEVSKIJ VETLANA SMOLINA GEORGE VATCHNADZE "Maratona Prokofiev", integrale delle 9 Sonate per pianoforte durata h. 3,30, due intervalli, buffet 12 aprile2003 12.04.2003 ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO MADDALENA CRIPPA, voce recitante Direttore MARIO BRUNELLO Letture da Requiem di A. Achmatova B.Tishchenko, Requiem (su poesie di A. Achmatova) 29 aprile2003 29.04.2003 STANISLAV BUNIN, pianoforte F. Schubert, Wanderer-Fantasie in do maggiore D760 (op. 15) Schubert/Liszt, Soirées de Vienne Valse-Caprice in la magg. n. 6 F. Liszt, Un sospiro da Trois études de concert n. 3 in do bem. maggiore Grommenreigen da Zwei Konzert Etuden n. 2 in fa diesis minore F. Poulenc, Trois Pieces à Ricardo Vines - Pastorale-Hymne-Toccata Humoresque in sol maggiore à Walter Gieseking Intermezzo in la bemolle maggiore S.V. Rachmaninov, Tre Preludi 06 maggio2003 06.05.2003 JUNDI LI, pianoforte (Premio Chopin Varsavia 2000) programma da definire N.B.: La stagione sarà completata da un concerto-evento fuori abbonamento, attualmente ancora in fase di definizione. infoabbonamenti PREZZI DEGLI ABBONAMENTI 10 spettacoli platea interi galleria interi platea soci galleria soci platea ridotti galleria ridotti galleria giovani € 110,00 € 92,00 € 87,00 € 75,00 € 92,00 € 80,00 € 50,00 RINNOVO DEGLI ABBONAMENTI da mercoledì 6 a sabato 16 novembre per gli abbonati alla stagione 20012002 con diritto di conferma del posto la biglietteria sarà aperta al piano terra del Centro Culturale Candiani RINNOVO DEGLI ABBONAMENTI CON CAMBIO DEL POSTO da venerdì 29 novembre a domenica 1 dicembre per gli abbonati alla stagione 2001-2002 che intendono cambiare il posto la biglietteria sarà aperta al Teatro Toniolo NUOVI ABBONAMENTI da mercoledì 4 dicembre la biglietteria sarà aperta al Teatro Toniolo La presente proposta potrà subire variazioni a completamento della programmazione