10-02 Teatro Toniolo - culturaspettacolovenezia

Il magazine-guida del
COMUNE DI VENEZIA
BENI E ATTIVITÀ CULTURALI
supplemento al numero 64 di ottobre 2002 del mensile di cultura e spettacolo Venezia News - spedizione in A.P. 45% art.2 comma 20/B - legge 662/96 - DCI-VE
www.culturaspettacolovenezia.it
06.12.2002 - 06.05.2003
TONIOLO: SU IL SIPARIO!
una grande stagione per un rinnovato teatro
:venews
venezian e w s
a cura di
Nuovo teatro in città
:teatrotoniolo
Inizia
una nuova stagione al Teatro Toniolo. E
non è mai stato così vero come quest'anno.
Il teatro riapre svelando in parte la sua vera identità.
Quella che era rimasta nascosta dai lavori di trasformazione in cinema negli anni della 'modernizzazione' di
Mestre, quando sono stati cancellati tutti i luoghi storici della città. Le ville, le riviere, i parchi, tutto demolito
in nome della funzionalità e della necessità di creare alloggi per i lavoratori del nuovo polo industriale di Porto
Marghera.
di Marino Cortese*
L'intervento di restauro in corso è il primo ad essere realizzato senza impedire lo svolgimento delle attività teatrali che hanno subito solo una leggera compressione.
Come in tutti i lavori di restauro le sorprese non sono
mancate ed è così stato ritrovato l'affresco di Alessan-
dro Pomi ma anche è stata riscontrata la necessità di
alcuni lavori di consolidamento delle strutture non previsti. Tutti i lavori saranno comunque realizzati senza
chiusure straordinarie.
Nel prossimo mese di dicembre, in occasione dell'inaugurazione, sarà dettagliatamente documentato tutto il
lavoro svolto e si cominceranno a vedere i caratteri
originari del teatro del 1913 che saranno completamente recuperati con la conclusione definitiva dei lavori nel 2003.
Elemento predominante di tutto l'intervento è stato
non privare la città del suo teatro e del suo ruolo di
simbolo e di elemento catalizzatore della vita culturale
di Mestre. Ci sono stati momenti di maggiore e di minore splendore, ma sempre è stato il luogo privilegiato
che consente alle persone di incontrarsi, di assistere a
spettacoli o di partecipare ad avvenimenti.
La presenza costante degli spettatori e il successo delle
rassegne presentate in questi anni dimostra il gradimento delle scelte culturali effettuate.
Tutto ciò premesso, la presentazione delle stagioni di
prosa e di musica da camera ci appare quest'anno un
avvenimento particolarmente festoso e importante.
Non è certo concluso il lavoro per migliorare e consolidare la qualità dell'offerta culturale a Mestre ma sembrano esserci ormai le premesse per sperare di aver superato il periodo in cui era difficile programmare anche
il presente.
A grandi passi si consolida a Mestre la presenza di quei
luoghi che danno continuità e prestigio alla vita sociale
della città. Il Centro Culturale Candiani, la biblioteca, i
teatri, le associazioni culturali, tutti concorrono a migliorare la qualità del vivere quotidiano. Credo sia possibile con queste premesse avere fiducia nella possibilità
di ulteriori miglioramenti per il futuro.
*Assessore alla Cultura e al Turismo
:toniolo
3
:teatrotoniolo
:stagionediprosa
01
Cinque mesi
da protagonisti
Anche nell'edizione 2002-2003 la
Stagione di prosa offre al proprio
pubblico di affezionati la fortunata formula d'abbonamento che
prevede otto spettacoli comuni ai
cinque turni, più altre interessanti
proposte che arricchiscono il percorso artistico di ogni abbonato.
Se da un lato la tradizione dell'abbonamento si consolida, dall'altro
il grande rinnovamento del teatro
è foriero di novità! Per questa importante stagione che nasce nel
nuovo Teatro di Mestre, è stato
scelto uno spettacolo inaugurale
che arriva direttamente dal Teatro
Sistina di Roma: in esclusiva regionale a dicembre al Toniolo Garinei e Giovannini presentano Enrico Montesano in Malgrado tutto,
beati voi! un musical di Terzoli e
Vaime. Sulla scena un Montesano
che «torna a far da mattatore con
l'ironia garbata e sorridente che rifugge dalla volgarità dei nostri
giorni», una sorta di storia d'Italia
tutta giocata con l'ironia del comico, costruita con canzoni, monologhi recitanti e numeri di danza.
Il resto del cartellone, che si snoda tra gennaio ed aprile 2003,
prevede grandi appuntamenti
con autori ed interpreti di successo. Il 2003 inizia con il Teatro
Stabile del Veneto Carlo Goldoni
che mette in scena Il viaggio a
Venezia, copione di Enrico Groppali interpretato da Ugo Pagliai,
Gaia Aprea, Daniele Salvo e Paola
Gassman, progetto drammaturgico di Luca De Fusco.
Segnaliamo con piacere dei graditi ritorni. Il primo è quello di
Monica Guerritore che, applaudita nel 2000 nei panni di Madame
Bovary, questa volta sarà Carmen.
Lo spettacolo è la seconda tappa
02
Montesano
e l'Italia
di una sorta di viaggio che Monica Guerritore e Giancarlo Sepe sua è la regia - stanno compiendo nei prototipi femminili. Carmen, ispirato al personaggio di P.
Mérimée, è infatti la 'tentatrice
sensuale', una donna pericolosa
per l'uomo in virtù del suo potere
di seduzione. Un altro ritorno sul
palcoscenico del Toniolo è quello
di Luca De Filippo che, in veste
comica, interpreta La palla al piede di Georges Feydeau, regia di
Armando Pugliese. De Filippo è il
protagonista di una sorta di
'commedia degli equivoci' che
ruota attorno ad un amante libertino e spiantato che si vuole
finalmente sistemare con una 'ragazza di buona famiglia'. Uno
spettacolo di una comicità assolutamente trascinante, propria di
Feydeau, ottenuta senza volgarità
e congegnata come una geniale
'bomba ad orologeria'.
Un appuntamento all'insegna
della leggerezza e del divertimento anche quello con Enzo Iacchetti in Provaci ancora Sam di
Woody Allen con Lucia Vasini, regia di Massimo Navone. Era il
1969 quando Broadway decretò il
successo di questa commedia.
Dopo più di trent'anni questo
prototipo di intellettuale metropolitano - fragile, immaturo ed
ossessionato da problemi di sesso
- non sembra appartenere ancora
al passato, la sua grande contemporaneità è non rassegnarsi a vivere senza un amore vero!
Si cambia registro con l'arrivo di
Alessandro Gassman e Giuseppe
Fiorello in Delitto per delitto di
Craig Warner, regia di Alessandro
Benvenuti. Si tratta di un thriller
psicologico forte e coinvolgente,
tratto dal romanzo di Patricia
Highsmith, che ha ispirato il famoso film di Alfred Hitchcock. La
presenza di un'opera del commediografo Carlo Goldoni in un cartellone è sempre apprezzata, pertanto questa volta Piero Mazzarella, Antonio Salines, Orazio Bobbio
e Riccardo Peroni animeranno la
scena con I rusteghi de La Contrada-Teatro Stabile, regia di Francesco Macedonio. Saranno Lunardo,
Canciano, Simone e Maurizio, i
quattro esseri burberi ed irosi che
incarnano l'antico che fronteggia
il nuovo, la tirannica autorità paterna contro l'avanzamento dell'amore basato sul rispetto. Il regista
Sergio Fantoni propone invece un
viaggio nel mondo di Anton Cechov. Ci riferiamo a Zio Vania un
classico in cui Andrea Giordana principale interprete - e gli altri
attori si appropriano dei personaggi cechoviani e dei loro conflitti avvicinandoli a noi, uomini
d'oggi. Nelle sue note Fantoni sottolinea infatti che «non sarà difficile riconoscere nelle loro parole,
nella loro condizione, il nostro
stesso disagio per una condizione
esistenziale seminata di insoddisfazioni, di ingiustizie, di infiniti
piccoli e grandi fallimenti».
Per gli abbonati dei turni A, B e C
gli otto appuntamenti comuni si
intersecano con una sorta di progetto dedicato alle orazioni civili.
Sarà Marco Paolini il vero protagonista con i due monologhi Parlamento Chimico Storie di plastica
e I-TIGI racconto per Ustica. Il
pubblico del turno D assisterà a La
moglie muta della compagnia
Pantakin di Venezia, uno spettacolo di puro divertimento tratto da
un canovaccio del ‘500, tutto giocato secondo la migliore Commedia dell'Arte. Agli abbonati del turno E verrà invece proposta un'opera di Molière, Il signor di Pourceaugnac, della compagnia La Piccionaia-I Carrara Teatro Stabile di
Innovazione di Vicenza.
Vi aspettiamo!
Pierluca Donin
Direttore di Arteven
Torna in scena Malgrado tutto
beati voi!, lo spettacolo che Enrico Montesano ha presentato la
passata stagione riscuotendo un
grande consenso di pubblico e di
critica. Nato dalle “ceneri” del
Beati voi! di 10 anni fa, la Music2
lo rimette in scena facendo precedere il titolo da un ironico
Malgrado tutto, a sottolineare
che lo spettacolo è stato aggiornato, attualizzato e reso ancora
più spettacolare.
Enrico torna a raccontarci a modo
suo, in maniera esilarante, talvolta
irriverente ma nuova e attualissima, la storia dell’Italia degli ultimi
50 anni. Un racconto che ci riporta la fotografia dell’Italia dal dopoguerra ai giorni nostri visti attraverso gli occhi di un uomo comune che vede cambiare mode,
usi e costumi. Enrico, il protagonista, è nato il 2 giugno del 1946,
coetaneo della Repubblica e ci
racconta le vicende che l’hanno
visto ora protagonista ora testimone: eventi grandi e piccoli, particolari o epocali, nel tentativo di
ricostruire anche attraverso la
storia con la “esse” minuscola,
quella Storia più grande non solo
nell’iniziale ma anche nei contenuti. Siamo cambiati, siamo cresciuti in questo scorcio di secolo.
Siamo migliorati? Domanda difficile che avrà una risposta, se l’avrà, dai nostri figli. Già perché
Malgrado tutto, beati voi! inizia
con una nascita (quella del protagonista) e si conclude (per il momento) con un’altra nascita, quella del figlio di Enrico, primo nato
del terzo millennio.
Malgrado tutto, beati voi!
Regia di Pietro Garinei con Enrico Montesano
dal 10 al 15 dicembre 2002
03
Hofmannstahl
a Venezia
«Andrea o I ricongiunti è uno dei
più affascinanti e misteriosi romanzi incompiuti del nostro tempo. Da circa venti anni penso di
trasformare questa materia informe e indecifrabile in uno spettacolo teatrale. Perché tutto ciò che
circonda questo gioiello nascosto
della letteratura europea dei primi del ’900 appare sotto le insegne del fascino e insieme dell’ardua sfida? La risposta sta ovviamente nelle pagine compiute della prima parte e soprattutto negli
appunti folgoranti, visionari, fantastici della parte rimasta incompiuta. Il Viaggio a Venezia che il
giovane viennese Andrea compie
alla fine del ’700, è innanzitutto
un percorso di formazione, ma
anche la scoperta dell’altro da sé,
sia dal punto di vista culturaleantropologico, sia da quello psicoanalitico. Il primo aspetto è incentrato su Venezia come inizio
del sud del mondo, come porta
dell’Oriente, come soglia di confine tra le due grandi culture occidentali, quella mitteleuropea, da
cui il giovane proviene, e quella
mediterranea che si schiude davanti a lui. Ecco che la misteriosa
espressione i ricongiunti assume
da quest’ottica il significato di
un’integrazione antropologica:
Hofmannsthal sembra augurarsi
il ricongiungimento delle due
grandi culture europee, nel luogo
eletto per la loro confluenza, Venezia.» Così Luca de Fusco esprime il suo entusiasmo nelle note
di regia relative alla messa in scena che si avvale dell'interpretazione di Ugo Pagliai, Gaia Aprea,
Daniele Salvo e Paola Gassman.
Il viaggio a Venezia
Regia di Luca De Fusco
dall’8 al 12 gennaio 2003
:teatrotoniolo
:stagionediprosa
04
Paolini
al fronte del porto
Porto Marghera: nascita, sviluppo,
ascesa, crisi e morte del capitalismo italiano. Ottant’anni, perché
questa storia inizia nel 1917:
mentre gli Italiani crollano a Caporetto, il conte Volpi di Misurata
riesce ad ottenere i permessi per
costruire il nuovo porto di Venezia, a Marghera appunto. In quarant’anni Porto Marghera diventa
un grande polo industriale dove
dal dopoguerra, con l’istallazione
degli impianti petrolchimici, si sviluppano le più avanzate produzioni della chimica italiana. Oggi i
protagonisti di quella storia sono
tutti morti o all’estero. Oggi Montedison ed Enichem, i fiori all'occhiello della storia dell’industria
chimica italiana, vivono nell’aula
bunker di Mestre un processo che
Guerritore
"tentatrice sensuale"
rischia di essere epocale, perché
deve assolvere o punire la colpa di
strage e disastro ambientale, obbligando a fare quello che su questa scala non è mai successo: risarcire il danno e risanare l’intera
Laguna.
Tre anni di ricerche di collaborazioni e di consulenze con esperti
per un narratore, Marco Paolini,
alla ricerca di forme possibili per
questo racconto lungo un secolo.
Parlamento chimico storie di plastica
Testi composti da Francesco Niccolini e Marco Paolini
15, 17, 30 gennaio 2003
Dopo aver affrontato con importanti risultati Madame Bovary, un
viaggio attraverso la “frustrazione” femminile e il possibile riscatto tramite l’esegesi personale da
parte dell’attrice, Monica Guerritore e Giancarlo Sepe proseguono
il viaggio nei prototipi femminili.
Carmen è il prototipo della “tentatrice sensuale”, di una donna
pericolosa per l’uomo in virtù del
suo potere di seduzione; personificazione della sessualità, simbolo
della passione e dell’istinto di una
parte dell’anima dove non regna-
È direttamente dalle parole di Marco Paolini che è possibile delineare
la fisionomia dello spettacolo sul
caso di Ustica: «La proposta di raccontare la storia di Ustica mi è arrivata nell’estate 1999 da Daria
Bonfietti per conto dell’Associazione familiari delle vittime del disastro. Il percorso è durato un anno.
Ho lavorato insieme a Daniele Del
Giudice e Giovanna Marini e insieme a consulenti, giornalisti, periti.
Ovviamente la difficoltà maggiore
è stata l’opera di selezione e sintesi
dell’enorme mole di dati contenuti
nella sentenza istruttoria depositata dal giudice Priore. Da questo lavoro è nato un copione. Ma una
narrazione non sopporta il peso di
una tale mole di informazioni se
non si stabilisce tra queste un nesso causale, una relazione diretta.
I-TIGI racconto per Ustica
Testi composti da Daniele Del Giudice e Marco Paolini
16, 29, 31 gennaio 2003
Risate
di corte
no più le ragioni e l’intelletto, ma
l’irrazionalità, le pulsioni istintuali. Una donna che, comunque,
vuole riconquistare intera la sua
libertà e per questo è anche capace di morire. Oggi ha senso
parlare di Carmen? Carmen è il
frutto di un personaggio letterario oppure affonda le proprie radici nell’anima femminile? Si può
pensare ancor oggi che una donna possa scegliere la morte piuttosto che la libertà?
Giancarlo Sepe mette Monica
Guerritore, attrice e donna, di
fronte a questo personaggio e
solo in scena capiremo le diverse
sfaccettature di Carmen, quella
che sensibilità dell’attrice e guida
sapiente della regia sapranno
mostrarci.
dell’altro. Bruno ucciderebbe la
perfida moglie di Guy, Guy dovrebbe togliere di mezzo l’odiato
padre di Bruno. Guy, che ha inquadrato l’interlocutore come
uno squilibrato, lo asseconda
con humor e si allontana, pensando che non avrà più niente a
che fare con lui. Bruno invece
mantiene il proprio impegno uccidendo la moglie di Guy. Ora
toccherà a Guy assolvere la sua
parte di impegno. Inizia così un
lungo incubo di terrore, un thriller psicologico forte e coinvolgente, liberamente tratto dal
racconto di Patricia Highsmith.
Il re vuole ridere e Molière con
l'altro Jean-Baptiste, il Lully, non si
tira indietro, e lasciate le ciniche
amarezze di Arpagone, degli Alceste e dei Tartufi, si getta a capofitto nelle farse, suo primo ed indimenticato amore. Tema del Pourceaugnac (qui messo in scena da
La Piccionaia-I Carrara) è il contrasto insanabile tra l'arrogante
supponenza di un ricco provinciale
venuto a maritarsi in città ed un
gruppo di equivoci cittadini in cerca di divertimento e pronti a fargli
pagare la sua ricchezza.
Nel gruppo di consumate canaglie
che Molière mette in scena c'è
tutta la stima per la commedia
italiana e latina e per i suoi caratteri ai limiti del paradosso. Non a
caso regista dell'azione scenica è
Sbrigani, faccendiere napoletano,
e tutti i personaggi sono a turno
attori della Commedia che il giovane Erasto mette in piedi per sottrarre la sua bella al ridicolo Limosino, ma anche (ancora una volta)
per divertirla. «Bella Giulia […] state certa che ve la godrete» dice
Erasto in apertura. È una banda
metropolitana che sa unire l'utile
al dilettevole e gode di ogni singola esibizione, nascosti a turno un
po’ dappertutto, pronti a balzare
in scena con un nuovo mascheramento. Assecondando l'intento
puramente edonistico di Molière
(divertirsi e divertire), vengono
evidenziati i virtuosismi comici degli attori che, in una ridda di dialetti e caratterizzazioni, non lesinavano al pubblico di teste coronate i topoi dell'arte della commedia di cui erano gelosi custodi.
Delitto per delitto
Regia di Alessandro Benvenuti
dal 5 al 9 febbraio 2003
Il Signor di Pourceaugnac
Regia di Marinella Anaclerio
16 febbraio 2003
Carmen
Regia di Giancarlo Sepe con Monica Guerritore
dal 22 al 26 gennaio 2003
05
Il mistero
di Ustica
07
Doppio delitto
perfetto
Alla fine sempre qualcuno mi chiedeva: ma secondo te in poche parole com’è andata veramente?
Questo è il modo migliore di vanificare due ore di faticosa ricerca di
verità. C’è un aereo di passeggeri
che cade all’improvviso, è stato
colpito? Da cosa e chi è stato? Non
posso rispondere a queste domande, ma posso ricostruire tutti gli
indizi che permettono di capire cosa quel giorno accadeva nel cielo
intorno a quell’aereo.»
Un treno qualsiasi. Un viaggio
qualunque. Dei comuni passeggeri. Ma per due viaggiatori, Guy
e Bruno (Giuseppe Fiorello e
Alessandro Gassman) quel viaggio è l’inizio di qualcos’altro...
Si incontrano casualmente e decidono di pranzare insieme: il
primo è un ambizioso architetto,
sposato con una donna infida
che lo ha ingannato e dalla quale aspetta di divorziare; l’altro,
un playboy con il gusto per il
pericolo, è stato espulso da numerose scuole a causa dei suoi
comportamenti al limite della
psicopatia ed è oppresso dalla
dispotica figura paterna. Durante
il pranzo Bruno suggerisce a
Guy, come per scherzo, l’idea di
una coppia di delitti perfetti.
Due estranei come loro, entrambi con un motivo per eliminare
qualcuno che detestano, potrebbero commettere uno il delitto
08
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:toniolo
5
:teatrotoniolo
:stagionediprosa
09
Irresistibile
Feydeau
Un geniale creatore di “bombe ad
orologeria”, di congegni assolutamente perfetti ideati per l’effetto
comico: questo è alla prima lettura Georges Feydeau. La sua è una
comicità assolutamente trascinante, ottenuta senza volgarità,
senza forzature, con meccanismi
razionali di alta precisione, pur all’interno di situazioni vagamente
surreali. Ma c’è qualcosa di più.
Scrive infatti di Feydeau JeanLouis Barrault: «Dopo le farse di
Molière le cose migliori le ha
scritte lui: la sua profonda umanità non perde mai di vista la verità,
anche nei momenti in cui si lascia
andare alla più pazza immaginazione. […] La risata zampilla rapida e leggera, mai volgare perché
l’autore è sempre cosciente e
guarda il mondo con lo sguardo
innocente del bambino. Le ridicolaggini vengono dalla vita e non
dai personaggi che sono per la
maggior parte toccanti.» La palla
al piede è una sorta di 'commedia
degli equivoci' che ruota attorno
ad un amante libertino e spiantato che si vuol finalmente sistemare con una 'ragazza di buona famiglia', ma non riesce a troncare
la relazione con una cantante, che
anzi viene scritturata per rallegrare la sua festa di fidanzamento.
Intorno a loro, un gruppo di personaggi teatralmente straordinari:
un generale sudamericano innamorato della soubrette, sua sorella ed il suo ex-marito, la madre
della promessa sposa, un librettista di canzoni, un ospite scomodo, e «domestici, uomini e donne,
uno sposalizio, due agenti…»
La palla al piede
Regia di Armando Pugliese con Luca De Filippo
dal 19 al 23 febbraio 2003
10
I burberi...
domati
Andata in scena a Venezia nel
1760, I rusteghi costituisce uno
dei vertici assoluti della drammaturgia goldoniana. Come ebbe
modo di spiegare Goldoni nelle
Memorie, “rusteghi” sono «uomini
di rigida maniera ed insociabili, seguaci degli usi antichi, e nemici
terribili delle mode, del divertimento e delle conversazioni del
secolo»: esseri burberi e irosi,
esempio estremo di come l’uomo
borghese, per sua natura attento
alle sorti economiche e alla rispettabilità della famiglia, possa degenerare, divenendo gretto e prepotente. La vicenda si svolge a Venezia ed ha per protagonisti quattro
rusteghi: Lunardo, Canciano, Simone e Maurizio, interpretati da
Piero Mazzarella, Antonio Salines,
Orazio Bobbio e Riccardo Peroni.
Quando Lunardo decide di combinare il matrimonio della figlia Lucietta con Filippetto, figlio di Maurizio, senza che gli sposi vengano
avvisati, le donne decidono di ribellarsi. Margarita, matrigna di Lucietta - aiutata da Felice, moglie di
Canciano e Marina, moglie di Simone -, riesce a far sì che i due
giovani possano almeno incontrarsi. I quattro uomini, saputa la
cosa, montano su tutte le furie,
ma è Felice, nella splendida scena
finale, a dimostrare quanto assurdo sia il loro comportamento.
Scritta in dialetto veneziano, I rusteghi costituisce uno dei più raffinati punti d’arrivo della riforma
goldoniana: senza maschere in
scena Goldoni diede vita a una serie di commedie ciascuna incentrata sullo studio di un carattere.
I rusteghi
Regia di Francesco Macedonio
dal 5 al 9 marzo 2003
11
13
Nuova Commedia
dell'Arte
Provaci
ancora Enzino
Messa in scena dalla compagnia
Pantakin da Venezia, La moglie
muta rappresenta un significativo
contatto tra la tradizione della
Commedia dell'Arte e la realtà
contemporanea, grazie ad una azzeccata e sapiente attualizzazione
che rende lo spettacolo brillante e
divertente. Così lo illustra Luca
Franceschi nelle sue note di regia:
«Il punto di partenza nel rielaborare il canovaccio de La moglie muta
è stato all’insegna di una sfida:
proporre uno spettacolo in cui il
dramma romantico, la tragedia
passionale e la traccia burlesca si
fondano in una forma teatrale, la
Commedia dell’Arte, di cui sappiamo tutto e niente, ma dalla quale
emergono personaggi che, grazie
alla forza evocativa e comunicativa
delle maschere, ci offrono pretesti
di divertimento sempre nuovi. In
questo spettacolo è la drammatur-
«Il protagonista di Provaci ancora
Sam è un personaggio che sembra
appena saltato fuori da una vignetta di Jules Feiffer... È uno che
sogna molto ad occhi aperti. È
nervoso, timido, insicuro: la sua
mente è una massa iperattiva di
contraddizioni ridicolmente nevrotiche che gli rendono il mondo
esageratamente difficile.» Così viene descritto nella didascalia iniziale della commedia il personaggio
che sarebbe diventato in breve
tempo noto come Woody Allen.
Felix, il protagonista, è uno stimato critico cinematografico di New
York e scrive per una rivista del
settore. La moglie Nancy lo lascia
e lui entra in una crisi profonda,
oltretutto il suo rapporto con le
donne è stato sempre disastroso.
Felix vive nel mito di Humphrey
Bogart e dalle sue continue apparizioni in sogno cerca di trovare
spunti per come conquistare in
fretta una nuova donna che possa
cancellargli il ricordo pesante della
moglie che lo ha lasciato.
In questa isterica ricerca lo aiutano anche il suo migliore amico
Dick e sua moglie Linda presentandogli a raffica una serie di amiche e conoscenti, creando un turbinio di esilaranti situazioni comiche. Nessuna di loro riesce comunque a suscitare l’interesse di
Felix. I rapporti con Dick e Linda si
intensificano fino al punto che,
durante un viaggio di lavoro di
Dick, Felix e Linda si accorgono di
essersi innamorati. Sarà una storia
possibile? Sarà vero che la moglie
del tuo migliore amico potrebbe
diventare la donna della tua vita?
gia d’attore, che nasce dal lavoro
sull’improvvisazione, ad imporsi
con tutta la sua esuberanza, lasciando alla fantasia degli interpreti la libertà di disegnare, ricamare ed arricchire il proprio personaggio. Il risultato è scaturito in
una tragicommedia dal sapore antico, di favola, dove i brividi e le
emozioni dell’amore si confondono
con il fragoroso suono delle nostre... e delle Vostre risate.»
La moglie muta
Regia di Luca Franceschi e Giorgio Bertan
15 marzo 2003
12
Alta tensione
in Cechov
«L'intrusione di 'due corpi estranei'
di città nel tessuto, operoso e consolidato, di una famiglia impegnata a mantenere in vita una malandata proprietà terriera, sconvolge
la vita di tutti, residenti e intrusi;
esaspera le diversità caratteriali e
culturali, ma soprattutto provoca
un rigurgito di autocoscienza, che
costringe tutti, nella stretta di sentimenti avviliti o offesi, a un rendiconto del come si è arrivati a quel
punto e sul cosa li attende da quel
momento in poi. L'apparente quiete è rotta, gli equilibri saltano, i
rinfacci, le recriminazioni, gli insulti, fino a una violenza più che verbale - due colpi di pistola! - si susseguono senza sosta. E c'è chi sostiene che nelle opere di Cechov
non succede niente! Alla fine, esasperati, tutti riconoscono che solo
l'espulsione dei 'due corpi estranei'
può restaurare una vita appena vivibile. Quale sarà il futuro di questi
esseri umani non lo sappiamo. Cechov non ce lo dice. Lascia a noi
immaginarlo. Ottimismo, pessimismo? Quanto se ne è discusso.
Quanti pronunciamenti estremi e
inutili. Della vita, e dei suoi abitanti, Cechov, sembra conoscere i più
contraddittori sentimenti, impulsi,
ansie, e per questo, forse, evita i
soliti attacchi di determinismo moralistico e con un sentimento di
laica pietas, lascia nelle mani dei
suoi personaggi e al nostro cuore,
il loro futuro.» (Sergio Fantoni).
L'interpretazione 6 di Andrea Giordana, Marioletta Bideri, Laura Nardi, Francesco Biscione, Ivo Garrani.
Zio Vania
Regia di Sergio Fantoni
dal 19 al 23 marzo 2003
Provaci ancora Sam
Regia di Massimo Navone con Enzo Iacchetti
dal 2 al 6 aprile 2003
infoabbonamenti
Il magazine-guida del
COMUNE DI VENEZIA
CULTURA E SPETTACOLO
n.9 - Ottobre 2002 - Anno I
Supplemento al periodico Venezia News, n. 64
Ottobre 2002 - Anno VI
Aut. del Tribunale di Venezia n. 1245 del 4/12/1996
Venezia, 26 settembre 2002
un progetto a cura di
Massimo Macaluso
Servizio Iniziative Culturali
tel. 041-2747605/08/15/14/18
www.culturaspettacolovenezia.it
[email protected]
RICONFERMA DEL VECCHIO ABBONAMENTO
COMUNE DI VENEZIA
BENI E ATTIVITÀ CULTURALI
CULTURA E SPETTACOLO
SERVIZIO TEATRO E SPETTACOLO
mercoledì 9 ottobre
giovedì 10 ottobre
venerdì 11 ottobre
sabato 12 ottobre
domenica 13 ottobre
rinnovo degli abbonamenti del turno A (mercoledì)
rinnovo degli abbonamenti del turno B (giovedì)
rinnovo degli abbonamenti del turno C (venerdì)
rinnovo degli abbonamenti del turno D (sabato)
rinnovo degli abbonamenti del turno E (domenica)
mercoledì 16 ottobre
giovedì 17 ottobre
venerdì 18 ottobre
sabato 19 ottobre
domenica 20 ottobre
rinnovo degli abbonamenti del turno A (mercoledì)
rinnovo degli abbonamenti del turno B (giovedì)
rinnovo degli abbonamenti del turno C (venerdì)
rinnovo degli abbonamenti del turno D (sabato)
rinnovo degli abbonamenti del turno E (domenica)
Per i rappresentanti dei CRAL sarà possibile sottoscrivere i nuovi abbonamenti mercoledì 23 e
giovedì 24 ottobre, dopo aver concordato le modalità con la biglietteria.
Gli abbonati che volessero cambiare posto e turno possono presentarsi da venerdì 25 a domenica 27 ottobre.
Sindaco
Paolo Costa
Assessore
alla Cultura e al Turismo
Marino Cortese
Direttore del Settore
Beni e Attività Culturali
Giandomenico Romanelli
Dirigente
Sandro Mescola
Responsabile del Servizio
Teatro e Spettacolo
Angela Fiorella
Organizzazione
Massimo Grandese
NUOVI ABBONAMENTI da mercoledì 30 ottobre 2002
Promozione e Comunicazione
Maria Cristina Moreschi,
Vally Nordio
PREZZI DEGLI ABBONAMENTI
Amministrazione
Daniela Voltan, Valerio Rossato,
Marina Trevisan,
Donatella Vianello
:venews
magazine-guida di venezia e del veneto
Direttore editoriale
Massimo Bran
Direttore responsabile
Massimo Bran
Testi a cura di
Alberto Zava
turni A B C
platea interi
galleria interi
platea cral
galleria cral
platea ridotti
galleria ridotti
€
€
€
€
€
€
150,00
120,00
140,00
110,00
110,00
90,00
turni D E
€
€
€
€
€
€
160,00
130,00
150,00
120,00
120,00
100,00
Hanno collaborato
Alessandro Bonesso, Pierluca Donin
Recapito redazionale
Dorsoduro 3297/A - 30123 Venezia
tel 041-2410133/fax 041-2417357
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Tipografia Nuova Jolly
di Bastianello Ivano
V.le dell’Industria 28 Rubano (Pd)
Tel. 049-8977030
© Edizioni Venezia News di M. Bran
INFO
tel. 041-971666 Teatro Toniolo
tel. 041-2749068/041-2749062 settore cultura e spettacolo
La biglietteria è aperta presso il Centro Culturale Candiani al piano terra dalle 10.00 alle 13.00
e dalle 17.00 alle 20.00 (chiuso il lunedì e il martedì)
www.culturaspettacolovenezia.it
www.arteven.it
Servizio Teatro e Spettacolo
Via Poerio, 1
30174 Mestre-Venezia
Tel. 041-2749068/9062
Fax. 041-2749049
<[email protected]>
Teatro Toniolo
P.tta C. Battisti, 1
30174 Mestre-Venezia
Tel. 041-971666
www.culturaspettacolovenezia.it
:toniolo
7
:teatrotoniolo
:musicaclassica
14
Grandi interpreti e sorprese
dagli Amici della Musica
Anche per la realizzazione del cartellone di questa stagione gli Amici della Musica di Mestre si sono
avvalsi della preziosa consulenza
artistica di Filippo Juvarra, recente
vincitore del Premio Abbiati per la
programmazione, e del maestro
Mario Brunello.
Il cartellone non risulta ancora del
tutto definito (è in previsione un
concerto fuori abbonamento che,
se la trattativa in corso si concluderà positivamente, costituirà un
evento senza dubbio straordinario); si configura come un viaggio
nel mondo delle note, viaggio che
naturalmente parte da Venezia per
toccare successivamente varie città che alla musica hanno dato e
continuano a dare un patrimonio
comune per la civiltà umana.
Vienna, Parigi, San Pietroburgo,
Varsavia, Versailles saranno via via
protagoniste con le loro musiche,
espressione di un passato luminoso, ma anche di un presente attento al reale e civilmente impegnato.
Dopo il concerto inaugurale al
Toniolo rinnovato con l’Orchestra
del Teatro La Fenice diretta dalla
prestigiosa bacchetta di Pinchas
Steinberg, la stagione parte da un
classico veneziano, Le quattro stagioni di Vivaldi, in una fortunatissima edizione dell’Orchestra Barocca di Venezia diretta da Andrea
Marcon, violino Giuliano Carmignola. Grande successo discografico internazionale per questo
complesso mestrino, che con rigore filologico ha saputo restituire
alla musica del Settecento veneziano la brillantezza e il fascino
della grazia originale.
Complessi di fama internazionale
come il Quartetto Petersen, si alterneranno a giovanissimi interpreti come il ventenne cinese Yundi Li, per la prima volta in Italia,
vincitore nel 2000 del Premio
Chopin di Varsavia. E pure non
mancherà con il Clemente Klaviertrio la preziosa collaborazione con
l’Associazione Culturale Italo Tedesca di Venezia.
Concerti tematici originali sono
quello del grande Jordi Savall, Marin Marais, la viole du Roi Soleil,
quello diretto da Mario Brunello
con la partecipazione straordinaria
dell’attrice Maddalena Crippa in
un concerto di forte impatto emotivo con il Requiem di Tishchenko
e le poesie della Achmatova, e pure la "Maratona Prokofiev" di Alexander Toradze e il suo Studio.
Tappa curiosa, quest’ultima, e insieme stimolante per uno studio
sull'evoluzione della musica del
Novecento: cinque pianisti si alterneranno al pianoforte per l’esecuzione integrale delle nove Sonate di Prokofiev. Il concerto prevede
più intervalli e una pausa-buffet, e
sarà preceduto il giorno prima da
un incontro-guida all’ascolto al
Candiani.
Completano il programma due
concerti per pianoforte, con Andrea Lucchesini che propone tra
l’altro la Sonata che Luciano Berio
ha recentemente composto per lui
(e faremo in modo di avere il
maestro tra gli gli ospiti in sala
quella sera), e con Stanislav Bunin;
un felice ritorno il suo, con un
programma piuttosto inconsueto.
Alessandro Bonesso
Presidente dell’Associazione
Amici della Musica di Mestre
06 2002
dicembre2002
06.12.
Concerto inaugurale del Teatro
Toniolo restaurato
Ingresso per invito
ORCHESTRA DEL TEATRO LA FENICE DI VENEZIA
Direttore PINCHAS STEINBERG
L. van Beethoven, Fur Weihe des
Hauses (Per l’inaugurazione della
casa)
G. Bizet, Roma Suite n. 3
F. Mendelssohn-Bartholdy, Sinfonia n. 5 op. 107 in re minore “della
Riforma”
XVII STAGIONE DI CONCERTI
2002-2003
17 .2002
dicembre2002
17.12
ORCHESTRA BAROCCA DI VENEZIA
GIULIANO CARMIGNOLA, violino
Direttore ANDREA MARCON
A. Vivaldi, Concerto per archi e bc.
in sol minore, RV 157
Sinfonia dall’opera “Il Giustino”
Concerto in sol minore RV 156 per
archi e bc.
Sinfonia dall’opera “Dorilla in
Tempe”
Concerto per archi e bc. in sol
magg. “Alla Rustica”
A. Vivaldi, da Il Cimento dell’Armonia e dell’Invenzione op. 8
Le Quattro Stagioni:
Concerto in mi magg. “La primavera” per violino, archi e bc.
Concerto in sol min. “L’estate” per
violino, archi e bc.
Concerto in fa magg. “L’autunno”
per violino, archi e bc.
Concerto in fa min. “L’inverno” per
violino, archi e bc.
14
gennaio2003
14.01.2003
QUARTETTO PETERSEN
CONRAD MUCK, violino
DANIEL BELL, violino
FRIEDEMANN WEIGLE, viola
JONAS KREJCI, violoncello
J. Haydn, Streichquartett op. 20 n. 5
E. Krenek, Streichquartett n. 1 op. 6
L. van Beethoven, Sreichquartett
op. 59 n. 2
10
febbraio2003
10.02.2003
ORCHESTRA D’ARCHI ITALIANA
PAUL MEYER et les VENTS FRANCAIS, fiati
ilprogramma
J.B. Bréval, Sinfonia concertante
per flauto, oboe e archi
A. Honneger, Concerto da camera
per flauto, corno inglese e archi
G. Lekeu, Adagio per archi
W.A. Mozart, Sinfonia concertante per quattro fiati
18
febbraio2003
18.02.2003
ANDREA LUCCHESINI, pianoforte
L. van Beethoven, Chiaro di luna
L. Berio, Sonata
F. Chopin, Sonata op. 58
04
marzo2003
04.03.2003
CLEMENTE KLAVIERTRIO
In collaborazione con l’Associazione Culturale Italo-Tedesca di
Venezia
programma da definire
11
marzo2003
11.03.2003
JORDI SAVALL, viola da gamba
HESPERION XXI: LUCA GUGLIELMI, clavicembalo
XAVIER DIAZ, tiorba e chitarra
Marin Marais, La viole du Roi Soleil
M. Marais, Prélude et Muzettes
L. Couperin, Prélude et Passacaille
in Do Maggiore (clavicembalo)
M. Marais, Suite d’un Gout Etranger
R. de Vizée, Chaconne (tiorba)
M. Marais, Les Voix Humaines, Couplets des Folies d’Espagne
25
marzo2003
25.03.2003
ALEXANDER TORAZDE and STUDIO, cinque pianisti
SEAN BOTKIN
VACHTANG KODANASHVILI
MAXIM MOGILEVSKIJ
VETLANA SMOLINA
GEORGE VATCHNADZE
"Maratona Prokofiev", integrale
delle 9 Sonate per pianoforte
durata h. 3,30, due intervalli, buffet
12
aprile2003
12.04.2003
ORCHESTRA DI PADOVA E DEL
VENETO
MADDALENA CRIPPA, voce recitante
Direttore MARIO BRUNELLO
Letture da Requiem di A. Achmatova
B.Tishchenko, Requiem (su poesie
di A. Achmatova)
29
aprile2003
29.04.2003
STANISLAV BUNIN, pianoforte
F. Schubert, Wanderer-Fantasie in
do maggiore D760 (op. 15)
Schubert/Liszt, Soirées de Vienne
Valse-Caprice in la magg. n. 6
F. Liszt, Un sospiro da Trois études
de concert n. 3 in do bem.
maggiore
Grommenreigen da Zwei Konzert
Etuden n. 2 in fa diesis minore
F. Poulenc, Trois Pieces à Ricardo
Vines - Pastorale-Hymne-Toccata
Humoresque in sol maggiore à
Walter Gieseking
Intermezzo in la bemolle maggiore
S.V. Rachmaninov, Tre Preludi
06
maggio2003
06.05.2003
JUNDI LI, pianoforte
(Premio Chopin Varsavia 2000)
programma da definire
N.B.: La stagione sarà completata
da un concerto-evento fuori abbonamento, attualmente ancora
in fase di definizione.
infoabbonamenti
PREZZI
DEGLI ABBONAMENTI
10 spettacoli
platea interi
galleria interi
platea soci
galleria soci
platea ridotti
galleria ridotti
galleria giovani
€ 110,00
€ 92,00
€ 87,00
€ 75,00
€ 92,00
€ 80,00
€ 50,00
RINNOVO
DEGLI ABBONAMENTI
da mercoledì 6 a sabato 16 novembre
per gli abbonati alla stagione 20012002 con diritto di conferma del posto
la biglietteria sarà aperta al piano
terra del Centro Culturale Candiani
RINNOVO
DEGLI ABBONAMENTI
CON CAMBIO DEL POSTO
da venerdì 29 novembre a domenica 1
dicembre per gli abbonati alla stagione
2001-2002 che intendono cambiare il
posto
la biglietteria sarà aperta al Teatro
Toniolo
NUOVI ABBONAMENTI
da mercoledì 4 dicembre la biglietteria
sarà aperta al Teatro Toniolo
La presente proposta potrà subire
variazioni a completamento della
programmazione