ASPETTANDO IL TEMPO CHE PASSA
(E MENTRE PASSA NUJE CE FACIMMO VIECCHIE)
SCRITTO CON I DETENUTI DEL CARCERE MINORILE DI AIROLA
CON GIUSEPPE GAUDINO, ADRIANO PANTALEO, VERONICA MONTANINO E SALVATORE PRESUTTO
REGIA EMANUELA GIORDANO
UNA PRODUZIONE NEST NAPOLI EST TEATRO
IN COLLABORAZIONE CON L’ASSOCIAZIONE NEST – NAPOLI EST TEATRO E CON L’IPM-ISTITUTO PENITENZIARIO MINORILE DI AIROLA (BN)
DATE 15 GIUGNO (ORE 19.00); 16 GIUGNO (ORE 21.00)
LUOGO TEATRO NUOVO
DURATA 50MIN
LINGUA ITALIANO
PAESE ITALIA
Questo lavoro nasce dal laboratorio di scrittura scenica realizzato nel carcere minorile di Airola, nell’ambito del progetto “Il palcoscenico della legalità” sui
mestieri del teatro, ideato da Giulia Minoli, promosso e organizzato dalla Fondazione Co2 Crisis Opportunity Onlus, Fondazione Silvia Ruotolo, Fondazione
Polis, Fondazione Falcone.
Lo spettacolo racconta il tempo che in carcere passa diversamente, sospeso tra incertezze sul futuro e percezione di un presente che resta in attesa di essere
vissuto. Il presente è immaginato come un’altalena, che oscilla tra umori e desideri, confusioni e certezze. La speranza è rappresentata da una fata turchina,
accompagnata da un grillo parlante. Dall’altra parte dell’altalena, c’è la realtà, complicata e scivolosa, di tante, troppe, “tarantelle”. È la realtà dei ragazzi
reclusi. Si racconta il presente dal punto di vista dei più deboli, delle creature più indifese, la difficoltà di andare avanti, di potersi immaginare un futuro
dignitoso e onesto.
PINOCCHIO
UNA CREAZIONE TEATRALE DI JOËL POMMERAT
DA CARLO COLLODI
CON MYRIAM ASSOULINE, SYLVAIN CAILLAT, HERVÉ BLANC, DANIEL DUBOIS, MAYA VIGNANDO
PRODUZIONE COMPAGNIE LOUIS BROUILLARD
IN COPRODUZIONE CON L’ESPACE MALRAUX-SCÈNE NATIONALE DE CHAMBÉRY ET DE LA SAVOIE, CENTRE DRAMATIQUE RÉGIONAL DE TOURS, THÉÂTRE
DE VILLEFRANCHE / SCÈNE RHÔNE ALPES / SCÈNE CONVENTIONNÉE, LA FERME DE BEL EBAT / GUYANCOURT, THÉÂTRE BRÉTIGNY/ SCÈNE
CONVENTIONNÉE DU VAL D’ORGE, LE GALLIA THÉÂTRE / SCÈNE CONVENTIONNÉE DE SAINTES, THÉÂTRE NATIONAL DE BORDEAUX AQUITAINE, LES
SALINS/SCÈNE NATIONALE
DE MARTIGUES, THÉÂTRE DU GYMNASE-MARSEILLE, CNCDC – CHÂTEAUVALLON, GRENOBLE / MAISON DE LA CULTURE MC2, LA SCÈNE NATIONALE DE
CAVAILLON, AUTOMNE EN NORMANDIE, CDN DE NORMANDIE – COMÉDIE DE CAEN
DATE 24 GIUGNO (ORE 19.00); 25 GIUGNO (ORE 21.00); 26 GIUGNO (ORE 19.00)
LUOGO TEATRO MERCADANTE
DURATA 1H E 15MIN
LINGUA FRANCESE CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO
PAESE FRANCIA
Dopo il grande successo di La Réunification des deux Corées presentato al Festival 2013, Joël Pommerat – una delle voci più interessanti della scena teatrale
internazionale – torna a Napoli con uno spettacolo adatto ad adulti e bambini che prende spunto dalla più famosa fiaba italiana. Il Pinocchio immaginato da
Joël Pommerat è un essere smarrito, ingenuo, incantato «quindi immerso – aggiunge l’autore – in uno stato profondamente teatrale». Lo spettacolo si
concentra sul contrasto tra la seria austerità del reale e la magia della fantasia. Liberamente reinventato, questo Pinocchio in cui l’immaginazione infantile si
misura con la durezza degli adulti, partirà dai temi della paternità e della povertà per approdare a domande quali: si può estinguere un debito di vita? Si può
diventare grandi restando liberi?
KISS & CRY
IDEAZIONE MICHÈLE ANNE DE MEY E JACO VAN DORMAEL
IN CREAZIONE COLLETTIVA CON GRÉGORY GROSJEAN, THOMAS GUNZIG, JULIEN LAMBERT, SYLVIE OLIVÉ, NICOLAS OLIVIER
COREOGRAFIE MICHÈLE ANNE DE MEY E GRÉGORY GROSJEAN
REGIA JACO VAN DORMAEL
PRODUZIONE CHARLEROI DANSES, CENTRE CHORÉGRAPHIQUE DE LA FÉDÉRATION WALLONIE BRUXELLES
IN COPRODUZIONE CON LE MANÈGE.MONS-CENTRE DRAMATIQUE E THÉATRES DE LA VILLE DE LUXEMBOURG
CON IL SOSTEGNO DI MINISTÈRE DE LA COMMUNAUTÉ FRANÇAISE WALLONIE-BRUXELLES – SERVICE DE DANSE, DE WBI (WALLONIE BRUXELLES
INTERNATIONAL)
DATE 15, 16 GIUGNO (ORE 21.00)
LUOGO TEATRO POLITEAMA
DURATA 1H E 30MIN
LINGUA ITALIANO
PAESE BELGIO
Uno spettacolo che intreccia arti diverse, annullandone i confini e aprendo le porte all’immaginazione. Sullo sfondo scorrono immagini di più coreografie e,
tra esse, fanno la loro comparsa figure affascinanti, nude e muscolose, di straordinaria sensualità: si incontrano, si toccano, si accarezzano. Sono dita delle
mani riprese a distanza ravvicinata e proiettate sul grande schermo.
Si muovono fra miniature, case di bambole, minilampioni e raccontano le loro storie. La premessa dello spettacolo è semplice come lo sono i temi raccontati:
«Dove vanno le persone quando scompaiono dalla nostra vita e dalla nostra memoria?». In Kiss & Cry tutto si mescola in una narrazione simultanea che
abbraccia performance live e non, il granello di sabbia e il mondo intero, il presente e l’universale per farci testimoni di una magia che ha il suono e il sapore
delle sensazioni più intense
PASSAGE THROUGH THE WORLD (site specific)
IMMAGINI, VIDEO E SPAZIO SCENICO SHIRIN NESHAT | SHOJA AZARI
CREAZIONE MUSICALE, CANTO ED ESECUZIONE STRUMENTALE MOHSEN NAMJOO ENSEMBLE VOCALE FARAUALLA
CON LA PARTECIPAZIONE DI ANTONELLA MOREA E “I GIULLARI DI DIO” DELLA PARROCCHIA DI SANTA CHIARA IN NAPOLI
PROGETTO DI CHANGE PERFORMING ARTS
PRODUZIONE ESECUTIVA CRT MILANO | CENTRO RICERCHE TEATRALI O
RIGINARIAMENTE COMMISSIONATO DA TPP/TEATRO PUBBLICO PUGLIESE PER LA MANIFESTAZIONE “MISTERI E FUOCHI”
CON IL COFINANZIAMENTO DEL FONDO DI SVILUPPO E COESIONE PUGLIA 2007/13 UNIONE EUROPEA | REGIONE PUGLIA
DATE 15, 16, 19, 20 GIUGNO (ORE 23.00); 17, 18 GIUGNO (ORE 21.00)
LUOGO MUSEO DIOCESANO – DONNAREGINA VECCHIA
DURATA 1H
LINGUA ITALIANO E IRANIANO
PAESE IRAN
Shirin Neshat e Shoja Azari hanno pensato per lo spazio della Chiesa di Donnaregina Passage through the world, un’odissea musicale e visiva che ci conduce
lungo l’antica via della seta. Il progetto site specific mette a confronto le innumerevoli confluenze culturali che hanno arricchito le terre dell’Asia centrale
passando per il Medio Oriente e i Balcani fino a giungere al Sud Italia. Un progetto artistico contemporaneo che indaga sui temi della perdita e della
rinascita attraverso il ciclo della vita e della morte, affrontati dalle diverse culture dei paesi in cui questo percorso si snoda. La composizione musicale
dell’iraniano Mohsen Namjoo amalgama e riscrive brani popolari provenienti dal Tibet e dalla Mongolia fino alle regioni del nostro Meridione. Orchestra
musica e immagini, proiezioni architettoniche e voci si fondono in un rituale che giunge a incontrare anche le tradizioni musicali della Campania.
STASERA C’È SPETTACOLO? TO PLAY! (site specific)
FORMAT TEATRALE DI SHARINGTHEATER IN PROGRESS
REGIA E IDEAZIONE DONATELLA FURINO, EMMA CAMPILI
ATTORI IN VIDEO E DAL VIVO PEPPINO MAZZOTTA, ERRI DE LUCA, PIERA DEGLI ESPOSTI, ANNA BONAIUTO, BETTI PEDRAZZI, VINCENZO FERRERA, ROSALIA
PORCARO, FABIO BRESCIA, GIUDITTA PERRIERA, FABIANA FAZIO, NINO ORFEO, GENNARO FALCONETTI, STEFANIA SPANÒ, CINZIA MUSELLA, DARIA
PANETTIERI, MASSIMILIANO POLI, PAOLO MANNINA, STEFANO ARIOTA, CIRO SANNINO, STEFANIA BLANDEBURGO, GIUSEPPE PROVINZANO, DARIO DE
NATALE, DANIELA CENCIOTTI, LUCA IERVOLINO, MARZIA DEL GIUDICE, ANTONIO ALVEARIO, ANTONIO CIOTOLA, WALLY PITUELLO, GIOVANNA CAPPUCCIO,
LISA IMPERATORE, GENNARO MARESCA, CLAUDIO BOSCHI… * IL CAST È IN CONTINUO AUMENTO
PRODUZIONE INDACOS
DATE 16, 17, 18, 19, 24, 25, 26 GIUGNO, 1, 2, 3 LUGLIO (ORE 19.00)
LUOGO VILLA PIGNATELLI
DURATA 1H E 10MIN CON INTERVALLO
LINGUA ITALIANO
PAESE ITALIA
Si può fare teatro mescolando linguaggi e suggestioni classiche con la forma del reality, del talk-show o delle nuove regole spazio\temporali di YouTube,
creando un dispositivo che si possa veicolare in una sala teatrale, ma anche sul video di un computer come un serial? Stasera c’è Spettacolo? To play! è un
progetto che prevede una parte web e una teatrale, in una sorta di mediazione che attraversa i testi tra interpretazione e improvvisazione. Si porta in scena il
teatro stesso. L’attore è il testo in continua interazione tra attori, capocomico e pubblico per svelare tutti i principi che ci sono dietro l’atto creativo e, nel
caso specifico, dietro il “mestiere dell’attore”. La compagnia non è mai stabile e in continuo aumento – costituita attraverso una formula di recruiting di
attori disposti a venire agli spettacoli con una parte a memoria – e si intercambia nel corso delle dieci serate.
MACBETH
DI WILLIAM SHAKESPEARE
REGIA LUCA DE FUSCO
CON LUCA LAZZARESCHI, GAIA APREA, FABIO COCIFOGLIA, PAOLO CRESTA, FRANCESCA DE NICOLAIS, CLAUDIO DI PALMA, LUCA IERVOLINO, GIANLUCA
MUSIU, ALESSANDRA PACIFICO GRIFFINI, GIACINTO PALMARINI, ALFONSO POSTIGLIONE, FEDERICA SANDRINI, PAOLO SERRA, ENZO TURRIN
VOCE FUORI CAMPO ANGELA PAGANO
PRODUZIONE FONDAZIONE CAMPANIA DEI FESTIVAL – NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA, TEATRO STABILE DI NAPOLI, TEATRO STABILE DI CATANIA
DATE 19 GIUGNO (ORE 21.00); 20 GIUGNO (ORE 19,00)
LUOGO TEATRO MERCADANTE
DURATA 2H E 15MIN SENZA INTERVALLO
LINGUA ITALIANO
PAESE ITALIA
Scritto tra il 1605 e il 1608, Macbeth racconta la vicenda del vassallo di re Duncan di Scozia, che, divorato dall’ambizione e dalla brama di potere,
instillatagli dalla profezia di tre streghe, insieme alla moglie, progetta e porta a compimento il regicidio per salire al trono. «Partendo dagli studi di Bloom e
Freud – afferma Luca De Fusco – si cercherà di attraversare il testo ponendosi delle domande sull’origine del male. Un grande tema, che nel Macbeth si può
intendere in modo immanente (come sostiene Freud) ma che sopporta anche una interpretazione trascendente, visto che le streghe non sono solo il frutto
della fantasia di Macbeth e la loro apparizione trasforma un uomo fatto di latte, come dice Lady Macbeth, in una bestia feroce». Accanto ai protagonisti
interpretati da Gaia Aprea e Luca Lazzareschi, molti degli attori che hanno portato al successo Il giardino dei ciliegi e l’Orestea e l’abituale collaborazione
degli israeliani Ran Bagno e Noa Wertheim per le musiche e le coreografie.
ST/LL
REGIA SHIRO TAKATANI
CON YUKO HIRAI, MAYU TSURUTA, MISAKO YABUUCHI, OLIVIER BALZARINI
TESTO ALFRED BIRNBAUM
CREDITI MUSICALI 60 CRADLES – REHOTNE SINTA
VOCE YOKO KAWAKAMI ©THE FOUNDATION FOR RESEARCH AND PROMOTION OF AINU CULTURE
PRODUZIONE DUMB TYPE OFFICE
IN COPRODUZIONE CON LE VOLCAN – SCÈNE NATIONALE DU HAVRE (FRANCIA), BIWAKO HALL – CENTER FOR THE PERFORMING ARTS SHIGA (GIAPPONE),
NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA
DATE 20 GIUGNO (ORE 21.00); 21 GIUGNO (ORE 19.00)
LUOGO TEATRO POLITEAMA
DURATA 1H E 10 MIN
LINGUA ITALIANO
PAESE GIAPPONE
«Come Spinoza lucidava una lente per vedere meglio il mondo, così oggi le nuove tecnologie ci permettono di catturare ogni più breve momento e di
osservare ogni più piccolo dettaglio». Con queste parole Shiro Takatani – uno dei più visionari (video)artisti del panorama mondiale – descrive ST/LL, il suo
ultimo lavoro nel quale indaga tutte le possibili declinazioni della parola inglese “still” – silenzioso, immobile, ancora – arrivando a concepire uno
spettacolo che dispiega il tempo in un meraviglioso poema visivo.
È un mondo strano quello di Shiro Takatani: le cose reali sotto ai nostri occhi si nascondono per meglio invaderci attraverso uno schermo gigante che
amplifica le loro dimensioni e i loro movimenti, in maniera lenta eppure ossessiva. Ma non si tratta dell’ormai consumato gioco tra simultaneità della
presenza fisica e della proiezione video: l’obiettivo qui è rompere la pigrizia dell’occhio attraverso dei trucchi visivi che producono uno sfalsamento della
percezione.
LA DANSE DES AMANTS (site specific)
SPETTACOLO FESTA
SCRITTO E DIRETTO DA SARA SOLE NOTARBARTOLO
CON ALICE CONTI, VALENTINA CURATOLI, ANDREA DE GOYZUETA, MARCO FANDELLI, ANTONELLA MIGLIORE, ROBERTA MISTICONE, MARCO PALUMBO,
PEPPE PAPA, MILENA PUGLIESE, FABIO ROSSI, FABIANA RUSSO, EMANUELE VALENTI
PRODUZIONE TAVERNA EST TEATRO
PROGETTO REALIZZATO GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE CON L’ASILO / IL GIARDINO LIBERATO DI MATERDEI
E SOSTENUTO DA CANTIERE CAMPSIRAGO 2014-2016 RESIDENZA CAMPSIRAGO
DATE 20, 21 GIUGNO (ORE 22.00) LUOGO VILLA PIGNATELLI
DATE 27, 28 GIUGNO LUOGO VILLA D’AYALA – VALVA (SA)
DURATA 1H
LINGUA ITALIANO
PAESE ITALIA
Sara Sole Notarbartolo ambienta il suo testo in un piccolo paese italiano nel mille e novecento e qualcosa. Il paese è talmente piccolo che, pur essendoci nel
resto della penisola la guerra, lì non accade niente: non un bombardamento, perché il fazzoletto di cielo che sovrasta il paese è troppo piccolo e gli aerei non
lo trovano neanche per sbaglio. È la sera del ballo d’estate e, come ogni anno, tutti sono pronti per i corteggiamenti d’amore. Ma è anche la sera in cui le
passioni fanno emergere tutto quello che non si dovrebbe dire e non si dovrebbe sapere, la sera in cui l’amore in tutte le sue forme, diviene catalizzatore del
bene così come del male.
Lo spettacolo si conclude con una festa in cui il pubblico sarà coinvolto dagli stessi personaggi della storia a danzare, bere e mangiare
LE OLIMPIADI DEL ’36 (fuori abbonamento)
ACQUISTA
DI FEDERICO BUFFA, EMILIO RUSSO, PAOLO FRUSCA, JVAN SICA
CON FEDERICO BUFFA
E CON ALESSANDRO NIDI (PIANOFORTE), NADIO MARENCO (FISARMONICA), CECILIA GRAGNANI (VOCE)
REGIA EMILIO RUSSO
PRODUZIONE TIEFFETEATRO MILANO
DATE 20, 23 GIUGNO (ORE 23.00) LUOGO TEATRO DI SAN CARLO
DATE 21 GIUGNO LUOGO TEATRO VERDI (SA)
DATE 22 GIUGNO LUOGO TEATRO GESUALDO (AV)
DATE 24, 25 GIUGNO LUOGO TEATRO COMUNALE CASERTA
DURATA 2H
LINGUA ITALIANO
PAESE ITALIA
Siamo a Berlino nel 1936 quando Hitler e Goebbels vogliono trasformare le loro Olimpiadi – o quello che credono essere le “loro” Olimpiadi – nell’apoteosi
della razza ariana e del “nuovo corso”. E invece quelle Olimpiadi diventano uno dei simboli più luminosi dell’uguaglianza. Il primo giorno di gara due atleti
neri sul podio del salto in alto: Cornelius Jonshon e Dave Albritton. Jesse Owens di medaglie ne vince addirittura 4, due record mondiali e un record olimpico,
il tutto documentato, in diretta, con le immagini di Leni Riefenstahl. La sua libertà creativa ha consentito di regalare all’umanità la straordinaria smorfia di
disappunto di Hitler al terzo oro di Owens.
Mentre in quella stessa estate del ’36 il mondo assisteva in colpevole silenzio alla tragedia della guerra civile spagnola e la pace scricchiolava sull’asse
Roma Berlino Tokyo, le Olimpiadi illuminavano il cielo con un’altra storia, forse la più incredibile.
MONEY!
SCRITTURA COLLETTIVA DI ZOO THÉÂTRE
REGIA FRANÇOISE BLOCH
CON JÉRÔME DE FALLOISE, BENOÎT PIRET, AUDE RUYTER, DAMIEN TRAPLETTI
PRODUZIONE ZOO THÉÂTRE
IN COPRODUZIONE CON THÉÂTRE NATIONAL, THÉÂTRE DE LIÈGE, L’ANCRE/EDEN
DATE 21, 22 GIUGNO (ORE 23.00)
LUOGO TEATRO NUOVO
DURATA 1H E 30MIN
LINGUA FRANCESE CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO
PAESE BELGIO
«Tutto quello che non sapete sul denaro perché nessuno ve lo dirà mai e d’altronde è meglio non saperlo, perché se lo sapeste, sarebbe peggio». Così recita
il sottotitolo di Money!, l’ultimo lavoro di Zoo Théâtre che ha vinto il Premio della Critica 2014 come miglior spettacolo e come miglior attore a Jerôme de
Falloise.
Il punto di partenza è molto semplice: sullo sfondo del dopo crisi del 2008, un uomo entra in una banca e chiede dove sono finiti i suoi soldi…
Dopo aver studiato i discorsi dei finanzieri e averne analizzato linguaggio e attitudine, i quattro attori in scena moltiplicano
i personaggi, smontando tutti i meccanismi del mondo bancario dando vita a un collage scenico in cui musica, video, “coreografia su ruote” dialogano tra
loro.
Frutto di scrittura collettiva su base documentaria, Money! decodifica la finanza come se fosse una lingua straniera e tenta con grande senso dell’umorismo
di dare umanità a un tema di cui sentiamo parlare tutti i giorni: che fine fanno i soldi che versiamo sui nostri conti correnti?
UNA FAVOLA IN CAMPANIA
FIABE, MITI, LEGGENDE E CRONACHE DELLA CAMPANIA
UN PROGETTO DI MARCO BALSAMO
REGIA FABRIZIO ARCURI
MUSICA DAL VIVO L’ORCHESTRINA MUSICA DA RIPOSTIGLIO
PRODUZIONE NUOVO TEATRO SRL
DATE 22, 23, 29, 30 GIUGNO (ORE 19.00) LUOGO VILLA PIGNATELLI
DATE 6, 7, 13, 14 LUGLIO (ORE 19.00) LUOGO MUSEO MADRE
DATE 18 GIUGNO (ORE 19.00) LUOGO RAVELLO
DATE 25, 26 GIUGNO (ORE 19.00) LUOGO SALERNO
DATE 1 LUGLIO (ORE 19.00) LUOGO SCARIO
DATE 2, 3 LUGLIO (ORE 19.00) LUOGO PAESTUM
DATE 8 LUGLIO (ORE 19.00) LUOGO ACCIAROLI
DATE 9 LUGLIO (ORE 19.00) LUOGO CASTELLABATE
DURATA 1H
LINGUA ITALIANO
PAESE ITALIA
Il progetto Una favola in Campania nasce dalla volontà di creare una decina di appuntamenti che mirino a costruire una sorta di itinerario che parte da
Napoli per arrivare al confine con la Basilicata. Una piccola geografia emotiva che permette di scoprire luoghi ameni ricchi di storia, cultura e tradizione.
Abbiamo infatti scelto come tessuto connettivo per queste serate “il Decamerone campano” raccolto da alcuni studiosi, dove sono trascritte 99 storie tra
fiabe, leggende, favole e racconti orali. Una vera e propria letteratura che costruisce attraverso primitive diciture una arcaica struttura mitologica fatta di
strani personaggi e vicende surreali.
10 luoghi, 10 serate, 10 storie legate alla regione, 10 grandi interpreti che, insieme all’orchestrina Musica da Ripostiglio, restituiranno la magia alle vicende
di una regione piena di fascino.
MACBETH
ACQUISTA
IDEAZIONE E REGIA BRETT BAILEY
MUSICHE FABRIZIO CASSOL ADATTATE DAL MACBETH DI VERDI DIRETTORE PREMIL PETROVIC
CON DIECI CANTANTI D’OPERA SUDAFRICANI PRODUZIONE THIRD WORLD BUNFIGHT
IN COPRODUZIONE CON KUNSTENFESTIVALDESARTS, KVS, THEATERFORMEN (BRAUNSCHWEIG), THE BARBICAN (LONDON), WIENER FESTWOCHEN, LA
FERME DU BUISSON/FESTIVAL D’AUTOMNE À PARIS
DATE 24 GIUGNO (ORE 21.00); 25 GIUGNO (ORE 19.00)
LUOGO TEATRO POLITEAMA
DURATA 1H E 40MIN
LINGUA INGLESE CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO
PAESE SUDAFRICA
E se Shakespeare fosse andato in Africa e avesse scritto lì il Macbeth? Ne sarebbe emersa un’opera cupa e colorata al tempo stesso, un’opera contemporanea.
A Goma, una città situata nell’est della Repubblica Democratica del Congo, un gruppo di rifugiati ritrova, all’interno di un baule, i costumi e gli accessori
abbandonati da una compagnia teatrale che aveva rappresentato il Macbeth di Verdi durante il periodo coloniale. Decidono quindi di allestire questo
spettacolo che in qualche modo ricorda la loro situazione, quella di un paese colpito dalla guerra civile, dilaniato dalla sete di potere.
Brett Bailey, regista, drammaturgo e artista sudafricano, insieme al compositore Fabrizio Cassol, realizza una versione esplosiva, colorata e contemporanea
di Macbeth. Le storie, le culture e le epoche si confondono per rievocare la violenza della guerra e la follia degli uomini.
MENTRE ASPETTAVO
ACQUISTA
REGIA OMAR ABUSAADA
TESTO MOHAMMAD AL ATTAR
CON AMAL OMRAN, MOHAMMAD ALARASHI, NANDA MOHAMMAD, FATINA LAILA, MOUIAD ROUMIEH, MOHAMAD AL REFAI
PRODUZIONE FONDAZIONE CAMPANIA DEI FESTIVAL – NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA, LES BANCS PUBLICS – FRICHE LA BELLE DE
MAI (MARSEILLE), FESTIVAL D’AVIGNON, AFAC (ARAB FUND FOR ART AND CULTURE), ZÜRCHER THEATER SPEKTAKEL, ONASSIS CULTURAL
CENTER (ATHENS), VOORUIT (GENT), LA BATIE – FESTIVAL DE GENÈVE, FESTIVAL D’AUTOMNE À PARIS
DATE 26, 27 GIUGNO (ORE 21.00)
LUOGO TEATRO BELLINI
DURATA 1H E 30MIN
LINGUA ARABO CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO
PAESE SIRIA
Il giovane regista siriano Omar Abusaada presenta a Napoli Mentre aspettavo, spettacolo che sarà poi ospitato nei più grandi festival internazionali.
Brutalmente picchiato dopo aver attraversato uno dei numerosi check-point che frazionano Damasco in Siria, Taim viene ricoverato in ospedale privo di
conoscenza. La famiglia si trova a confrontarsi con una situazione drammatica: dopo aver superato la tragica morte del padre e lo scandalo che ne è seguito,
sembra incapace di affrontare lo stato comatoso del figlio. Dal suo sonno profondo, il giovane osserva tutti i parenti che si recano a fargli visita e,
mescolando la loro voce con la propria, racconta la storia dei cambiamenti che ha subito la sua vita e il suo paese. Lo stato comatoso del protagonista
diventa così metafora dello stato in cui si trova il suo paese «né vivo né morto, ma in una zona grigia di speranza e disperazione».
CAGNASSE TUTTO – FOJA @SAN CARLO (fuori abbonamento)
ACQUISTA
REGIA FRANCO DRAGONE
CON DARIO SANSONE (VOCE, CHITARRA), ENNIO FRONGILLO (CHITARRA ELETTRICA), GIULIANO FALCONE (BASSO
ELETTRICO), GIOVANNI SCHIATTARELLA (BATTERIA), LUIGI SCIALDONE(CHITARRE, UKULELE, MANDOLINI)
VISUAL VAL SYGANEVICH
PRODUZIONE AREALIVE
IN COLLABORAZIONE
CON FONDAZIONE CAMPANIA DEI FESTIVAL – NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA
DATE 27 GIUGNO (ORE 23.00)
LUOGO TEATRO DI SAN CARLO
DURATA 1H E 30MIN
LINGUA SPETTACOLO MUSICALE
PAESE ITALIA
Foja @San Carlo è uno spettacolo concepito ad hoc per il Massimo napoletano. Il concerto segue un filo logico narrativo che tuttavia non snatura l’onda
emozionale della musica. Durante la serata si alternano momenti energici e canzoni più sentimentali. Il concerto è idealmente suddiviso in quattro
momenti: il desiderio di un individuo di condividere la propria esistenza confusa e solitaria, l’incontro con l’amore, il ritorno alla solitudine, la rinascita e
l’amore senza tempo. La direzione artistica della serata è curata da Franco Dragone.
PECCATO CHE FOSSE PUTTANA
DI JOHN FORD
ADATTAMENTO E REGIA LAURA ANGIULLI
CON FEDERICA AIELLO, AGOSTINO CHIUMMARIELLO, MICHELE DANUBIO, ALESSANDRA D’ELIA, LUCIANO DELL’AGLIO, STEFANO JOTTI, GENNARO MARESCA,
VITTORIO PASSARO, MARIA SCOGNAMIGLIO
CON LA PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DI ANNA MARIA ACKERMANN
PRODUZIONE FONDAZIONE CAMPANIA DEI FESTIVAL – NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA, IL TEATRO COOP. PRODUZIONE/ GALLERIA TOLEDO
DATE 28, 29 GIUGNO (ORE 19.00)
LUOGO GALLERIA TOLEDO
DURATA 1H E 20MIN
LINGUA ITALIANO
PAESE ITALIA
John Ford, è stato un drammaturgo di epoca elisabettiana e Peccato che sia una sgualdrina è considerato il suo capolavoro, pubblicato nel 1633: un’opera di
grande tensione drammatica dove la passione proibita tra due fratelli si contrappone a un mondo ipocrita e corrotto. Del dramma, ambientato a Parma, si
ricordano alcuni allestimenti memorabili: nel 1961, a Parigi, regia di Luchino Visconti, con Alain Delon e Romy Schneider; quello di Luca Ronconi – site
specific – per il Teatro Farnese di Parma nel 2003; il film, del 1971, con la regia di Giuseppe Patroni Griffi, dal titolo Addio, fratello crudele. «John Ford –
commenta Nadia Fusini, che ha curato la traduzione – è autore terminale per l’estremo confine che la sua creatura segna nel territorio del male […] In un
mondo che ha scardinato l’aldilà, il conflitto dell’eroe si colloca radicalmente nell’arbitrio della passione». L’adattamento di Laura Angiulli concentra l’azione
del dramma, nella potenza della passione “incestuosa” tra Giovanni e Annabella “fratelli- amanti”: kaos, alchimia, scienza dei rapporti e conoscenza intima
delle materie naturali per mantenersi sul luogo dell’origine.
MARE MATER
L’ESEMPLARE STORIA DELLA NAVE ASILO CARACCIOLO E DELLA SIGNORA GIULIA CIVITA FRANCESCHI
UN PROGETTO DI FABIO COCIFOGLIA
REALIZZATO CON ANTONIO MARFELLA E ALFONSO POSTIGLIONE
CON MANUELA MANDRACCHIA, GRAZIANO PIAZZA, GIAMPIERO SCHIANO, LUCA IERVOLINO, NIKO MUCCI
E LA PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DELLA BANDA MUSICALE COMPOSTA DAI BAMBINI DI CANTA SUONA CAMMINA
PRODUZIONE LE NUVOLE / CASA DEL CONTEMPORANEO – CENTRO DI PRODUZIONE
IN COLLABORAZIONE CON MARINA MILITARE ITALIANA, AUTORITÀ PORTUALE DI NAPOLI, LEGA NAVALE ITALIANA, MUSEO DEL MARE, INTERNATIONAL
PROPELLER, PALAZZO REALE DI NAPOLI
DATE 28, 29, 30 GIUGNO, 1, 2 LUGLIO (ORE 21.00)
LUOGO BACINO BORBONICO MOLO SAN VINCENZO
DURATA 1H E 20MIN
LINGUA ITALIANO
PAESE ITALIA
Tra il 1913 e il 1928, Napoli fu al centro dell’interesse pedagogico internazionale per un esperimento educativo straordinario, che si realizzò sulla Nave-Asilo
“Caracciolo”. A dirigere la “Caracciolo”, che accolse oltre 750 bambini e ragazzi sottraendoli a una condizione di abbandono fu chiamata la signora Giulia
Civita Franceschi. L’esperienza della nave Caracciolo, della sua educatrice e dei numerosi ragazzi saliti a bordo “scugnizzi” e sbarcati uomini, è oggetto di un
lavoro teatrale che si avvale di documentazione archivistica – in buona parte messa a disposizione del Museo del Mare di Napoli. Lo spettacolo non intende
raccontare esclusivamente in tono celebrativo o agiografico quell’esperienza, ma coglierne anche gli aspetti contraddittori soprattutto nel confronto tra
l’identità borghese della città e quella più popolare, un tempo autenticamente plebea.
LOVE STORIES (fuori abbonamento)
West Side Story
PIANOFORTE KATIA & MARIELLE LABÈQUE
PERCUSSIONI RAPHAEL SÉGUINIER, GONZALO GRAU
Star-Cross’d Lovers
PIANOFORTE KATIA & MARIELLE LABÈQUE
COREOGRAFIA YAMAN OKUR
CHIATARRA ELETTRICA E EFFETTI DAVID CHALMIN
BATTERIA RAPHAEL SÉGUINIER
BALLERINI MAËLLE DUFOUR, PETER BORDAGE, HUGO DE VATHAIRE, MAHAMADOU GASSAMA, JEAN-BAPTISTE MATONDO, ANTONIO MVUANI‐GASTON,
JACKSON NTCHAM
DATE 28 GIUGNO (ORE 21.30) LUOGO ARENA FLEGREA
DURATA 1H E 40MIN
LINGUA SPETTACOLO MUSICALE
PAESE FRANCIA
LOVE STORIES è uno spettacolo di Katia e Marielle
Labèque, incentrato sulla storia di Romeo e Giulietta. Nella prima parte, le due pianiste interpretano West Side Story di Leonard Bernstein. Segue Star-Cross’d
Lovers di David Chalmin accompagnato da una coreografia di Yaman Okur eseguita da sette ballerini.
«Abbiamo pensato a questo spettacolo in due parti, ispirato ai due amanti veronesi. Prima di tutto, una versione per due pianoforti e percussioni dell’opera di
Leonard Bernstein, poi a seguire un brano composto per l’occasione da David Chalmin, Star-Cross’d Lovers. Yaman ha lavorato con sette ballerini di break
dance e di danza contemporanea per raccontare questa storia d’amore in maniera moderna e non convenzionale».
LES AIGUILLES ET L’OPIUM
TESTO E REGIA ROBERT LEPAGE
CON MARC LABRÈCHE E WELLESLEY ROBERTSON III
PRODUZIONE EX MACHINA
IN COPRODUZIONE CON THÉÂTRE DU TRIDENT/QUÉBEC, CANADIAN STAGE/ TORONTO, THÉÂTRE DU NOUVEAU MONDE/MONTRÉAL, ADELAIDE FESTIVAL,
NEW ZEALAND FESTIVAL, LE GRAND T/THÉÂTRE DE LOIRE-ATLANTIQUE, LES QUINCONCES-L’ESPAL/SCÈNE CONVENTIONNÉE/THÉÂTRES DU MANS,
CÉLESTINS/ THÉÂTRE DE LYON, LE VOLCAN/SCÈNE NATIONALE DU HAVRE, FESTIVAL DE OTOÑO A PRIMAVERA/MADRID, ARTSEMERSON: THE WORLD ON
STAGE/BOSTON, NAC ENGLISH THEATRE WITH LE THÉÂTRE FRANÇAIS DU CNA AND THE MAGNETIC NORTH THEATRE FESTIVAL, LG ARTS CENTER/SEOUL,
SETAGAYA PUBLIC THEATRE/ TOKYO, THE BARBICAN/LONDON
DATE 29 GIUGNO (ORE 21.00); 30 GIUGNO (ORE 19.00)
LUOGO TEATRO POLITEAMA
DURATA 1H E 35MIN
LINGUA INGLESE CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO
PAESE CANADA
Una notte del 1949, sull’aereo che lo sta riportando in Francia, Jean Cocteau scrive una Lettera agli americani in cui si mescolano fascinazione e disincanto: ha
appena scoperto New York, dove ha presentato il suo ultimo lungometraggio. Nello stesso periodo, Miles Davis visita Parigi, portando in valigia il bebop. I
jazzofili parigini gli fanno festa e, basta una canzone affinché Juliette Greco gli apra le braccia. Quarant’anni dopo, all’Hotel de La Louisiane un canadese
cerca invano di dimenticare un ex amore. I suoi tormenti sentimentali sembrano trovare una corrispondenza con la dipendenza di Cocteau per l’oppio e
quella di Davis per l’eroina. In uno spettacolo che è sì teatrale ma che contiene elementi di illusionismo, Lepage rivisita Les Aiguilles et l’opium vent’anni
dopo la sua creazione. Ne emerge uno spettacolo dagli effetti ipnotici, un viaggio nella notte che passa dalle tenebre per arrivare alla luce.
IL VECCHIO FANGO (site specific)
DRAMMATURGIA TEATRO DEI SENSI ROSA PRISTINA
REGIA SUSANNA POOLE
CON LIDIA ARIAS, ROSARIA BISCEGLIA, SOFIA CAMPANILE, ROBERTA DI DOMENICO DE CARO, DAVIDE GIACOBBE, NELSON JARA TORRES, ELEONORA
LONGOBARDI, SALVATORE MARGIOTTA, CARLO MELITO, GABRIELE POOLE, SUSANNA POOLE, CINZIA ROMANUCCI
PRODUZIONE TEATRO DEI SENSI ROSA PRISTINA
DATE DAL 29 GIUGNO AL 14 LUGLIO (TRANNE 8 LUGLIO)
INGRESSI ORE 21.00, 21.20, 21.40, 22.00, 22.20, 22.40, 23.00, 23.20, 23.40 (SPETTACOLO PER UN SINGOLO VIAGGIATORE)
LUOGO MUSEO DIOCESANO – DONNAREGINA VECCHIA
DURATA 45MIN
LINGUA ITALIANO
PAESE ITALIA
Teatro dei Sensi Rosa Pristina torna al Festival con un nuovo labirinto sensoriale che questa volta condurrà lo spettatore alla scoperta di un misterioso
piccolo villaggio. «Ciascuno di noi – si legge nelle note di regia – ha impressa un’immagine di che cosa sia la vita in un paese molto piccolo: ci sono le case
raggruppate e da un cortile si passa ad un altro in un confine sfumato fra il dentro e il fuori, fra la vita privata e quella del vicolo.
Un villaggio immerso nella natura costituisce un’immagine idilliaca, ma d’altra parte l’isolamento può anche far emergere i tratti più gretti, ruvidi e misteriosi
dell’umano. C’è un’oscurità che lo sguardo del visitatore riesce appena a cogliere.
Per questo, il viaggiatore che si avventuri nelle strade di questo piccolo villaggio, seguendo un odore, un suono, uno sfioramento, non si sentirà sempre al
sicuro e dovrà ricorrere alla memoria e all’immaginazione per ricostruire ciò che, da bendato, non potrà che sentire e toccare con le mani».
MAR
ACQUISTA
CREAZIONE COLLETTIVA DI TEATRO DE LOS ANDES E ARISTIDES VARGAS
TESTO E REGIA ARISTIDES VARGAS
CON LUCAS ACHIRICO, GONZALO CALLEJAS, ALICE GUIMARAES
PRODUZIONE TEATRO DE LOS ANDES
DATE 29, 30 GIUGNO (ORE 23.00)
LUOGO TEATRO NUOVO
DURATA 1H E 20MIN
LINGUA SPAGNOLO CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO
PAESE BOLIVIA
RESIDENZA DAL 4 AL 15 LUGLIO – SANTA CROCE DEL SANNIO (BN)
Storico gruppo boliviano di teatro di ricerca fondato da César Brie e Giampaolo Nalli nel 1991, il Teatro de los Andes, nei suoi venticinque anni di attività ha
sempre condotto ricerche sulla memoria andina, ricollegandosi ai miti del luogo. Al Festival la compagnia, dopo aver presentato a Napoli lo spettacolo MAR,
sarà in residenza a Santa Croce del Sannio per lavorare con gli abitanti del paese.
MAR è costruito come un’allegoria poetica sul senso della perdita e sul mare come metafora di un orizzonte ampio e sconosciuto, specialmente
nell’immaginario dei boliviani. La storia è quella di tre fratelli che decidono di compiere un viaggio per esaudire l’ultimo desiderio della madre in fin di vita:
poter morire tra le onde del mare, dove non è mai stata, e lì potersi abbandonare. Il viaggio diventa la metafora dei loro rapporti più segreti, l’ingresso del
loro inconscio nutrito da un immaginario di storie e apparizioni, fantasmi di personaggi scomparsi nella guerra del Pacifico.
IL FUNAMBOLO
ACQUISTA
DI JEAN GENET
CON ANDREA GIORDANA, GIUSEPPE ZENO, MELANIA GIGLIO, VALENTIN
REGIA DANIELE SALVO
PRODUZIONE MARIOLETTA BIDERI PER BIS TREMILA
DATE 30 GIUGNO (ORE 21.00); 1, 2 LUGLIO (ORE 19.00)
LUOGO TEATRO SANNAZARO
DURATA 1H E 20MIN
LINGUA ITALIANO
PAESE ITALIA
Daniele Salvo mette in scena uno dei testi più discussi del grande scrittore francese.
Verso la fine del 1956 Jean Genet conobbe un giovane artista di circo, Abdallah Bentaga, figlio di un acrobata algerino e di una tedesca. Lo scrittore francese
si legò a lui in un rapporto che lo indusse a peregrinare per l’Europa. Nel corso dei loro spostamenti Genet cercò di convincere Abdallah, che lavorava come
giocoliere e acrobata al suolo, a salire sul filo da funambolo. Lo plagiò sino a indurlo a sottoporsi a un estenuante allenamento. Il giovane algerino cadde dal
filo una prima volta nel 1959, ma vi risalì. Si unì alla compagnia del Circo Orfei per una tournée in Kuwait. Ma ricadde una seconda volta e fu la fine della
sua carriera. Genet era convinto di aver realizzato con Abdallah, suo doppio narcisistico, una sorta di capolavoro che l’imperizia e la debolezza del ragazzo
mandò in malora, come scrisse a un amico. Nel febbraio del 1964 Abdallah inghiottì un barbiturico e si tagliò le vene. Sette anni prima Genet aveva scritto
per lui e su di lui un piccolo poema in prosa, Il funambolo.
LA GRENOUILLE AVAIT RAISON
ACQUISTA
TESTO E REGIA JAMES THIERRÉE
CON JAMES THIERRÉE, VALÉRIE DOUCET, MARIAMA, YANN NEDELEC, THI MAI NGUYEN, SAMUEL DUTERTRE
PRODUZIONE LA COMPAGNIE DU HANNETON/JUNEBUG
IN COPRODUZIONE CON THÉÂTRE DE CAROUGE-ATELIER DE GENÈVE, CÉLESTINS- THÉÂTRE DE LYON, THÉÂTRE DU ROND-POINT PARIS, THÉÂTRE DE LA
VILLE PARIS, THÉÂTRE ROYAL DE NAMUR, LA COURSIVE SCÈNE NATIONALE DE LA ROCHELLE, SADLERS WELLS LONDRES EN COLLABORATION AVEC
CRYING OUT LOUD, L’ARC SCÈNE NATIONALE LE CREUSOT, LE RADIANT-BELLEVUE CALUIRE, OPÉRA DE MASSY, ODYSSUD BLAGNAC, THÉÂTRE DE
VILLEFRANCHE SUR SAÔNE, LA COMÉDIE CLERMONT FERRAND, THÉÂTRE SÉNART, LE FESTIVAL INTERNATIONAL D’EDIMBOURG, ESPACE JEAN LEGENDRETHÉÂTRE DE COMPIÈGNE
DATE 1 LUGLIO (ORE 21.00); 2 LUGLIO (ORE 23.00)
LUOGO TEATRO BELLINI
DURATA 2H
LINGUA SPETTACOLO SENZA USO DI PAROLE
PAESE SVIZZERA
James Thierrée presenta al Festival La grenouille avait raison (La rana aveva ragione), un racconto brillante e leggero sul mondo dell’infanzia. Danzatore,
scenografo, acrobata, Thierrée è nato e cresciuto in una famiglia circense, a contatto fin da bambino con il mondo allegro e malinconico dei clown.
Accompagnato da Valérie Doucet (contorsionista ed equilibrista), Dominie Hooper (cantante), Yann Nedelec e Thi Mai Nguyen (danzatrici), James Thiérrée
prosegue le proprie avventure in un mondo fantastico che oscilla tra il circo, la danza e il teatro.
Questo spettacolo musicale si presenta come una fiaba, allo stesso tempo realistica e grottesca, che ci fa rivivere i nostri più segreti sogni e incubi infantili.
SOLEIL COUCHANT / DANS L’ATELIER
SOLEIL COUCHANT
IDEAZIONE, REGIA, SCENOGRAFIA, INTERPRETAZIONE E MARIONETTE ALAIN MOREAU
PRODUZIONE TOF THÉÂTRE – NICOLE DELELIENNE E BENOIT MOREAU
IN COPRODUZIONE CON ONZE, BIENNALE DE LA MARIONNETTE ET DES FORMES MANIPULÉES – MAYENNE, SARTHE, MAINE-ET-LOIRE, MY LUCIOLE,
ACCOMPAGNEMENT E PRODUCTION DE SPECTACLES VIVANTS – PARIS
DANS L’ATELIER
IDEAZIONE, DRAMMATURGIA, MESSA IN SCENA A CURA DI ALAIN MOREAU
CON ANGELA MALVASI, EMILIE PLAZOLLES, YANNICK DURET
DATE 2, 3, 4, 5, 6 LUGLIO (ORE 19.00)
LUOGO RIDOTTO DEL MERCADANTE
DURATA 35MIN + 18MIN
LINGUA SPETTACOLO SENZA USO DI PAROLE
PAESE BELGIO
Soleil Couchant è un piccolo gioiello fatto di dettagli minimi, luci e suoni che somigliano al movimento lento delle onde del mare: è il momento più dolce, la
fine della giornata e il sole sta per tramontare. Un uomo, senza una parola, ci trasmette il senso del tempo che scorre, di quello che passa e che,
inevitabilmente si perde. Una creazione lirica e fiabesca che mette insieme fantasia e tecnica del teatro di figura più classico. Due momenti scelti dal regista
e creatore, Alain Moreau, per fornire a un pubblico di adulti e bambini “la chiave che apre la porta della meraviglia”.
In 18 minuti Dans l’atelier ci racconta il mondo delle marionette. Una sorta di visita guidata, un percorso iniziatico, che mostra la costruzione, pezzo per pezzo
della marionetta… perché senza l’artigianato non ci sarebbe il teatro di figura!
Tof Théâtre nasce nel 1987 per iniziativa del regista Alain Moreau. Il primo spettacolo è Le Tour du Bloc, per adulti e bambini, che ha registrato più di 500
repliche in giro per il mondo.
FLEXN
ACQUISTA
REGIA PETER SELLARS E REGGIE (REGG ROC) GRAY
CON I MEMBRI DELLA FLEX COMMUNITY
PRODUZIONE PARK AVENUE ARMORY
DATE 2 LUGLIO (ORE 21.00); 3 LUGLIO (ORE 19.00)
LUOGO TEATRO AUGUSTEO
DURATA 1H 30MIN
LINGUA SPETTACOLO SENZA USO DI PAROLE
PAESE STATI UNITI
La danza flex è un particolare genere di movimento e espressione del corpo che dal 2015 dilaga in America. Un fenomeno elettrizzante e contagioso che ha
trovato sede all’interno dell’armeria di Park Avenue. I danzatori esprimono temi di disagio sociale, direttamente legati alla cultura del movimento dei
sobborghi neri, che diventano una sorta di narrazione delle ferite sociali e personali, attraverso un linguaggio del corpo innovativo e post-moderno.
Arrivano a Napoli per mostrare questo nuovo modo di interpretare la danza, il coreografo americano Reggie (Regg Roc) Gray – autentico pioniere della flex –
e una compagine di 21 ballerini, i flex dancers. Lo spettacolo, di grande potenza e vigore, si avvale dello sguardo visionario di Peter Sellars. La performance
può avere carattere collettivo “di gruppo” o di “solo” individuale ed è frutto delle creazioni degli stessi ballerini, nate da improvvisazioni d’ensemble.
FLEXN è uno spettacolo che esprime protesta e temi autobiografici, pulsioni di ribellione contro l’ingiustizia e la violenza del duro sistema sociale americano.
LE TROIANE
DI EURIPIDE
REGIA VALERY FOKIN, NIKOLAY ROSHCHIN
CON ANGELA PAGANO, LEANDRO AMATO, CLAUDIA BALSAMO, CINZIA CORDELLA, GIOVANNA DI RAUSO, ANTONIO MARFELLA, SERENA MARZIALE,
FRANCESCA MUOIO AUTILIA RANIERI, FEDERICA SANDRINI
E CON ALESSANDRO BALLETTA, ANGELA BERTAMINO, CARLO GELTRUDE, ELISA GUARRAGGI, VINCENZO ESPOSITO, GAETANO MIGLIACCIO, DARIO REA,
FRANCESCO ROCCASECCA, UMBERTO SALVATO, FRANCESCO SCOLARO
PRODUZIONE FONDAZIONE CAMPANIA DEI FESTIVAL – NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA, TEATRO STABILE DI NAPOLI
IN COLLABORAZIONE CON TEATRO ALEXANDRINSKY – SAN PIETROBURGO
DATE 2, 3 LUGLIO (ORE 21.30)
LUOGO PARCO ARCHEOLOGICO DI PAUSILYPON
DURATA 1H E 45MIN
LINGUA ITALIANO
PAESE RUSSIA
Il regista russo Valery Fokin – insieme a Nikolay Roshchin – mette in scena Le troiane, con un cast italiano, che vede protagonista Angela Pagano.
Rappresentata per la prima volta nel 415 a.C., l’opera faceva parte di una trilogia legata alla guerra di Troia: dopo la caduta della città, le troiane vengono
assegnate come schiave ai vincitori. Cassandra ad Agamennone, Andromaca a Neottolemo, Ecuba ad Odisseo. È il dramma del dolore degli sconfitti e della
sventura di fronte alla aggressività dei vincitori. La vittoria è però solo apparente, poiché ognuna delle protagoniste dell’opera trova il modo di reagire alla
tremenda sventura che l’ha colpita. I vincitori, di contro, che sono poi alcuni dei più grandi eroi della mitologia greca, si comportano per lo più come crudeli
aguzzini, capaci della più bruta barbarie. Le donne troiane in definitiva hanno perso tutto, ma non la loro dignità umana, che invece gli spietati soldati greci
sembrano non aver mai posseduto.
BLACK CLOUDS
ACQUISTA
TESTO E REGIA FABRICE MURGIA
CON VALÉRIE BAUCHAU, FATOU HANE, EL HADJI ABDOU RAHMANE NDIAYE, FRANÇOIS SAUVEUR
PRODUZIONE CIE ARTARA
IN COPRODUZIONE CON FONDAZIONE CAMPANIA DEI FESTIVAL – NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA, THÉÂTRE NATIONAL/BRUXELLES, THÉÂTRE DE
NAMUR, MANÈGE. MONS
CON IL SOSTEGNO DI EUBELIUS
DATE 3, 4 LUGLIO (ORE 21.00)
LUOGO TEATRO POLITEAMA
DURATA 1H E 15MIN
LINGUA FRANCESE CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO
PAESE BELGIO
Con questa nuova creazione Fabrice Murgia, Leone d’argento Biennale Teatro 2014, approfondisce la propria riflessione sulle relazioni tra il Nord e il Sud del
mondo: la libera circolazione degli individui, le frontiere (in)visibili che ci circondano, lo spazio virtuale e iperconnesso in cui viviamo. Come accaduto nei
lavori precedenti, anche in questo caso il regista si è nutrito di incontri ed esperienze: un laboratorio tenutosi a Saly, in Senegal, con gli attori locali; le
ricerche sulle truffe online in Costa d’Avorio; l’incontro con l’incredibile vita di Aaron Schwarz, giovane informatico americano, suicidatosi a 28 anni dopo
aver sfidato l’FBI e il governo.
Black Clouds racconta le frodi orchestrate dai pirati del web ivoriani, il turismo sessuale come nuova forma di “colonialismo dei corpi”, la frattura numerica
Nord-Sud. Sullo sfondo di tutto, il web, questa Rete che è sia sinonimo di condivisione e di emancipazione, ma anche di dominazione e asservimento.
LAIKA
ACQUISTA
UNO SPETTACOLO DI ASCANIO CELESTINI
CON ASCANIO CELESTINI E GIANLUCA CASADEI ALLA FISARMONICA
VOCE FUORI CAMPO ALBA ROHRWACHER
PRODUZIONE FABBRICA
DATE 3, 4 LUGLIO (ORE 23.00) LUOGO TEATRO NUOVO
DATE 5, 6 LUGLIO LUOGO CASTELLO DI GESUALDO (AV)
DURATA 1H E 30MIN
LINGUA ITALIANO
PAESE ITALIA
Con questa nuova narrazione Ascanio Celestini ci racconta la vita di un improbabile Gesù che «vive chiuso in un appartamento di qualche periferia. Dalla sua
finestra si vede il parcheggio di un supermercato e il barbone che di giorno chiede l’elemosina e di notte dorme tra i cartoni. Con Cristo c’è Pietro che passa
gran parte del tempo fuori di casa ad operare concretamente nel mondo: fa la spesa, compra pezzi di ricambio per riparare lo scaldabagno, si arrangia a fare
piccoli lavori saltuari per guadagnare qualcosa. Questa volta Cristo non si è incarnato per redimere l’umanità.
Non sappiamo se si tratta davvero del figlio di Dio o di uno schizofrenico che crede di esserlo, ma se il creatore si incarnasse per redimere gli uomini
condividendo la loro umanità (e dunque anche il dolore), questa incarnazione moderna non potrebbe non includere anche le paure e i dubbi del tempo
presente».
58° PARALLELO NORD (fuori abbonamento)
CANTIERE TEATRALE APERTO
UN PROGETTO DI LORENZO GLEIJESES
CON EUGENIO BARBA, LUIGI DE ANGELIS, MICHELE DI STEFANO, LORENZO GLEIJESES, JULIA VARLEY E CON LA COLLABORAZIONE DIBIAGIO CARAVANO
MUSICHE ORIGINALI ESEGUITE DAL VIVO DA MIRTO BALIANI
PRODUZIONE NORDISK TEATRLABORATORIUM, GITIESSE ARTISTI RIUNITI
DATE 4, 5 LUGLIO (ORE 19.00)
LUOGO GALLERIA TOLEDO
DURATA 3H (4 LUGLIO); 1H E 45MIN (5 LUGLIO)
LINGUA ITALIANO
PAESE ITALIA
Come nasce uno spettacolo? Quali sono le dinamiche che sottendono a questa creazione? Come la dialettica tra regista/ coreografo e performer può
plasmare i materiali performativi? È possibile trasformare i momenti di costruzione di uno spettacolo in qualcosa che è già un incontro con il pubblico?
Queste le domande da cui prende spunto il “cantiere teatrale aperto” ideato da Lorenzo Gleijeses: non uno spettacolo fatto e finito, ma ciò che precede
l’apertura del sipario. Durante il Festival avranno luogo due incontri: il 4 luglio andranno in scena i primi frammenti di «Una giornata qualunque del
danzatore Gregorio Samsa», progetto di spettacolo futuro, esito dell’incontro con Eugenio Barba, che per interpretare l’idea di mutazione insita nel progetto
ha scelto di affidarsi all’immaginario di Franz Kafka. Il 5 luglio con «Corcovado» Luigi De Angelis trasformerà gli elementi coreografici precedentemente
creati da Michele Di Stefano, attivando, sotto gli occhi del pubblico, un meccanismo di mutazione attraverso il dispositivo dell’eterodirezione (già
sperimentato in diversi spettacoli dei Fanny & Alexander).
FRANKENSTEIN ’O MOSTRO
UNA TERRIFICANTE COMMEDIA MUSICALE DE I POSTEGGIATORI TRISTI
SCRITTO E DIRETTO DA SARA SOLE NOTARBARTOLO
CON PIETRO BOTTE, ROBERTO CACCAVALE, ANNELAURE CARETTE, VALENTINA CURATOLI, DAVIDE D’ALÒ, EMANUELE ESPOSITO, ROSARIO GIGLIO, IVAN
VIRGULTO
PRODUZIONE ASS. CULT. SODA SCIARAPPA
DATE 4, 5 LUGLIO (ORE 23.00) LUOGO TEATRO PICCOLO BELLINI
DATE 4, 5 GIUGNO LUOGO MORIGERATI (SA)
DATE 11, 12 GIUGNO LUOGO MONTEMARANO (AV)
DATE 18, 19 GIUGNO LUOGO MORCONE (BN)
DATE 25, 26 GIUGNO LUOGO SAN POTITO SANNITICO (CE)
DURATA 1H E 30MIN LINGUA ITALIANO PAESE ITALIA
Frankenstein ’O mostro è una terrificante commedia musicale che adatta temi, personaggi e atmosfere del romanzo di Mary Shelley – e delle sue varianti
letterarie, cinematografiche e televisive – alle melodie e alla comicità de I Posteggiatori Tristi. Questa formazione di musicisti (che riprende in chiave comicoclownesca l’antica arte di strada della posteggia) ha dato vita insieme a Sara Sole Notarbartolo a un esperimento drammaturgico che cuce insieme mito
gotico e comicità partenopea, romanzo epistolare e disavventure del teatro di varietà, pop music e canzone napoletana, musical e cafè chantant, creando un
ibrido stilistico che rimanda al corpo del mostro stesso. La commedia gioca anche ad esorcizzare con leggerezza alcuni mostri del nostro tempo: la
precarietà, lo sfruttamento e l’alienazione nel mondo del lavoro, così come il deprezzamento del ruolo sociale dell’artista, sempre più spesso visto come un
fannullone privilegiato o uno sconsiderato che non si preoccupa di essere produttivo.
DAVID È MORTO
ACQUISTA
UN PROGETTO DI BABILONIA TEATRI
DI VALERIA RAIMONDI E ENRICO CASTELLANI
PAROLE DI ENRICO CASTELLANI
CON (IN ORDINE ALFABETICO) CHIARA BERSANI, EMILIANO BRIOSCHI, ALESSIO PIAZZA, FILIPPO QUEZEL, EMANUELA VILLAGROSSI
PRODUZIONE TEATRO STABILE DEL VENETO – TEATRO NAZIONALE, EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE
DATE 5, 6 LUGLIO (ORE 21.00)
LUOGO TEATRO SANNAZARO
DURATA 1H E 10MIN
LINGUA ITALIANO
PAESE ITALIA
Dopo aver portato alle scorse edizioni del Festival The end e Lolita, quest’anno Babilonia Teatri arriva a Napoli con David è morto, un lavoro sul lutto che la
compagnia veronese affronta con l’intelligente irriverenza che la contraddistingue. «David è morto – scrivono Valeria Raimondi e Enrico Castellani – è il
racconto di cinque morti che parlano. Della loro vita e della loro morte. Chi si racconta da morto non ha nulla da perdere né da nascondere. Così sono i
protagonisti della nostra storia. Diretti e spietati come lupi mannari alla ricerca di cibo. Alla ricerca di un senso che hanno perduto. David è morto è una storia
impalpabile: pretesto per costruire un caleidoscopio di tic, un abbecedario di manie, un carnevale di follie contemporanee. Quello che si compone è un
ritratto delle idiosincrasie del mondo in cui viviamo, dove ad essere importante non è l’intreccio quanto la possibilità di dipingere dei tipi umani e dei
caratteri, che racchiudono in sé il disagio di abitare questo tempo. David è morto è un epitaffio cantato».
IL CIELO IN UNA STANZA
ACQUISTA
DRAMMATURGIA DI ARMANDO PIROZZI E EMANUELE VALENTI
CON GIUSEPPINA CERVIZZI, CHRISTIAN GIROSO, VINCENZO NEMOLATO, VALERIA POLLICE, EMANUELE VALENTI, GIANNI VASTARELLA
REGIA EMANUELE VALENTI
COMPAGNIA PUNTA CORSARA
PRODUZIONE FONDAZIONE CAMPANIA DEI FESTIVAL – NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA, FONDAZIONE TEATRO DI NAPOLI, TEATRO BELLINI
DATE 7, 8 LUGLIO (ORE 21.00)
LUOGO TEATRO BELLINI
DURATA 1H E 15MIN
LINGUA ITALIANO
PAESE ITALIA
La compagnia Punta Corsara – nata nel 2009 grazie a un progetto di impresa culturale – torna al Festival dopo alcuni anni ricchi di premi e riconoscimenti.
Quest’ultima creazione – in prima italiana – parte da una ricognizione storica e, attraverso l’uso di fatti realmente accaduti, sviluppa un piano
drammaturgico originale, grottesco e realistico allo stesso tempo. La scrittura si snoda lungo tre diversi periodi storici nella città di Napoli: l’inizio degli anni
’50; una breve puntata negli anni ’60; la fine degli anni ’90, dopo il terremoto. Il cielo in una stanza vuole raccontare le contraddizioni del presente provando
a partire da lontano. Quarant’anni di storia italiana che hanno portato a trasformazioni sociali di cui oggi viviamo rimozioni e conseguenze. Negli anni ’60
Gino Paoli scriveva per Mina Il cielo in una stanza, raccontando quel momento pieno di sogni e speranze, tali da ridisegnare il confine delle cose per far
entrare il mondo dentro una piccola stanza. Dopo più ditrent’anni, a fine anni ’90, quella casa è davvero senza pareti e senza soffitti. Davvero il cielo è
entrato in ogni angolo, come un paradosso.
UBU AND THE TRUTH COMMISSION
ACQUISTA
REGIA WILLIAM KENTRIDGE TESTO JANE TAYLOR MARIONETTE ADRIAN KOHLER
CON DAWID MINNAAR, BUSI ZOKUFA
E CON GABRIEL MARCHAND, MANDISELI MASETI AND MONGI MTHOMBENI
PRODUZIONE HANDSPRING PUPPET COMPANY
IN COPRODUZIONE CON EDINBURGH INTERNATIONAL FESTIVAL, THE TAIPEI ARTS FESTIVAL AND TAIPEI CULTURE FOUNDATION, FESTIVAL DE MARSEILLE
_ DANSE ET ARTS MULTIPLES, ONASSIS CULTURAL CENTRE, CAL PERFORMANCES BERKELEY, BOZAR BRUSSELS
DATE 9, 10 LUGLIO (ORE 21.00)
LUOGO TEATRO MERCADANTE
DURATA 1H E 30MIN
LINGUA INGLESE CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO
PAESE SUDAFRICA
William Kentridge porta a Napoli Ubu and the Truth Commission, spettacolo nato nel 1997 dalla collaborazione con la Handspring Puppet Company. Questo
lavoro, che contamina il capolavoro di Alfred Jarry con la politica dell’apartheid, unisce teatro di marionette, recitazione, musica, film d’animazione e
immagini di repertorio. Lo spettacolo nasce dallo studio dei verbali della “Commissione per la verità e la riconciliazione” incaricata di catalogare le
testimonianze sull’apartheid ma prende anche spunto dall’Ubu Re di Jarry, i cui protagonisti sono un tiranno brutale e stupido e una sposa perfida e
spregiudicata. La coppia Ubu immaginata da Jarry nel 1896 viene trasportata, un secolo dopo, in Sudafrica dando vita a uno spettacolo in cui grottesco e
burlesco si mescolano in nome del dovere della memoria. L’azione si struttura attorno a una metaforica storia di tradimento per approdare alla devastante
complessità dell’apartheid.
ANIMALI NOTTURNI
ACQUISTA
DI JUAN MAYORGA
REGIA CARLO CERCIELLO
CON IMMA VILLA, LELLO SERAO, SARA MISSAGLIA, LUCA SACCOIA
PRODUZIONE FONDAZIONE CAMPANIA DEI FESTIVAL – NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA, TEATRI ASSOCIATI NAPOLI
DATE 9, 10 LUGLIO (ORE 23.00)
LUOGO TEATRO SANNAZARO
DURATA 1H E 30MIN
LINGUA ITALIANO
PAESE ITALIA
Animali notturni nasce come elaborazione di un testo breve commissionato dal Royal Court di Londra che aveva proposto di trattare un tema di carattere
politico nel contesto spagnolo. Juan Mayorga si concentra dunque sul problema dell’integrazione dei cittadini stranieri, che mai come in questo momento
storico risulta di straordinaria attualità. L’autore recupera e sviluppa in altre direzioni una questione già affrontata nella sua opera precedente Himmelweg: la
visione del rapporto tra carnefice e vittima, libera dall’esplicitazione della violenza, ma capace di porre efficacemente l’accento sui crudi sistemi attraverso
cui le gerarchie di potere determinano la vita quotidiana. I quattro personaggi del testo, come animali notturni, devono agire nell’ombra: la dissimulazione e
il “non detto” sono gli strumenti di cui si servono per difendere il proprio spazio vitale. Ognuno ha infatti il proprio segreto da nascondere…
CARMEN SUITE
BALLETTO IN UN ATTO
LIBRETTO DI ALBERTO ALONSO BASATO SULLA NOVELLA CARMEN DI PROSPER MÉRIMÉE
MUSICA I GEORGES BIZET RIELABORATA DA RODION ŠÈEDRIN
CON SVETLANA ZAKHAROVA
COREOGRAFIA ALBERTO ALONSO (RIPRESA DA SONIA CALERO PER IL CORPO DI BALLO DEL TEATRO DI SAN CARLO)
ALLESTIMENTO FONDAZIONE TEATRO DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO
IN COLLABORAZIONE CON TEATRO DI SAN CARLO
DATE 10, 11 LUGLIO (ORE 19.00)
LUOGO TEATRO POLITEAMA
DURATA 50MIN
LINGUA SPETTACOLO SENZA USO DI PAROLE
PAESE UCRAINA
Carmen Suite – coreografia di Alberto Alonso, fondatore del Ballet Nacional de Cuba – sulla musica di Georges Bizet rielaborata dal russo Rodion Šèedrin nel
1967, venne concepita per Maja Plisetskaja, leggendaria étoile del Teatro Bol’šoj di Mosca. Ancora oggi è considerata uno dei capolavori del coreografo
cubano. Nel 2005, due anni prima di morire, Alberto Alonso, ha ricreato Carmen Suite per Svetlana Zakharova, stella riconosciuta della danza mondiale,
sempre per il Teatro Bol’šoj di Mosca. Paladina della libertà e della seduzione senza regole, Carmen è una delle grandi eroine della storia della letteratura,
creata da Prosper Mérimée nel 1845. Una storia appassionata, classica e moderna, allo stesso tempo, in cui i movimenti coreografici, a volte semplici e di
chiara lettura, risaltano in contrapposizione alla forza espressiva e drammaturgica, resa perfettamente dalla danza eloquente e carismatica dell’étoile
ucraina.
VERSO MEDEA
SPETTACOLO-CONCERTO DA EURIPIDE
ACQUISTA
TESTO E REGIA EMMA DANTE
CON ELENA BORGOGNI, CARMINE MARINGOLA, SALVATORE D’ONOFRIO, SANDRO MARIA CAMPAGNA, ROBERTO GALBO, DAVIDE CELONA
E CON FRATELLI MANCUSO
PRODUZIONE COMPAGNIA SUD COSTA OCCIDENTALE / PALERMO
DATE 10, 11 LUGLIO (ORE 21.00) LUOGO TEATRO BELLINI
DATE 12, 13 LUGLIO LUOGO VILLA D’AYALA – VALVA (SA)
DURATA 1H E 10MIN
LINGUA ITALIANO
PAESE ITALIA
Nella riscrittura da Euripide Emma Dante fa compiere a Medea un viaggio che è “un’opera d’amore”: un “viaggio verso Medea” come se fosse un paese
straniero. La sua appartenenza a un gruppo familiare, di classe, nazione o religione limita la sua presunta libertà, perché Medea si sente straniera ovunque. È
una barbara che non riconosce altra autorità se non quella del proprio istinto. Si attacca disperatamente al concetto di libertà e sceglie la sua colpa e il suo
destino, spinta da pulsioni primitive. È la sua storia che lo esige. Giasone l’ha abbandonata incinta e si fa re di Corinto, città sterile e il suo delitto sarà
negargli i figli, decidendo a monte il destino di una città. La diversità di Medea ha a che fare col travaglio del parto, con la sua fertilità devastante e
rigogliosa, con la sua innata capacità di generare e di perpetuare la specie in un paese abitato soltanto da un popolo maschile inadatto a sviluppare il seme.
MADRE DI PIETÀ
AMORE E MORTE ALL’ORIGINE DELLA CAPPELLA SANSEVERO
DRAMMATURGIA E REGIA RICCARDO DE LUCA
DALL’OMONIMO LIBRO DI BEATRICE CECARO
CON IMMA PIRO, MIMMO CALOPRESTI, ANNALISA RENZULLI, LUCREZIA DELLI VENERI, RICCARDO DE LUCA, TINA FEMIANO, GINO GROSSI, FRANCESCO
MARINO, SALVATORE VENERUSO
PRODUZIONE STATI TEATRALI, ANICESTELLATO MEDIA
CON IL SOSTEGNO DI MUSEO CAPPELLA SANSEVERO, ALÒS EDIZIONI, ISTITUTO BANCO DI NAPOLI – FONDAZIONE, MERCATINO FRANCHISING
DATE 11 LUGLIO (ORE 23.00); 12 LUGLIO (ORE 19.00)
LUOGO MUSEO DIOCESANO – DONNAREGINA NUOVA
DURATA 1H E 30MIN
LINGUA ITALIANO
PAESE ITALIA
Il Narratore, che testimonia la memoria della famiglia dei principi di Sansevero, riporta alla luce la vera storia dell’origine della Cappella. Sul palcoscenico si
raccontano attraverso la parola, la musica e la danza, i protagonisti complici e vittime di uno dei più efferati assassinii che la storia di Napoli abbia mai
subito. Gesualdo da Venosa marito tradito, ammazza senza pietà la moglie Maria d’Avalos e il suo giovane amante Fabrizio Carafa, colti in flagrante adulterio
nel letto di nozze. Toccherà a Adriana Carafa ridare onore e dignità all’anima del figlio Fabrizio.
«Uno spettacolo – scrive il regista – dove i piani temporali e spaziali sono senza linee di confine, fatto di immagini fuggenti, personaggi onnipresenti, che si
guardano, che si scrutano, che si spiano che si rincorrono, che si parlano e parlano a noi, uomini contemporanei, perché la vita e la morte, il passato e il
presente, semplicemente, si confondono».
INGRESSO INDIPENDENTE
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COMMEDIA “INEDITA” IN DUE ATTI SCRITTA DA MAURIZIO DE GIOVANNI
CON SERENA AUTIERI (e cast in via di definizione)
REGIA VINCENZO INCENZO
PRODUZIONE FONDAZIONE CAMPANIA DEI FESTIVAL – NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA, DIANA ORIS
DATE 12 LUGLIO (ORE 21.00); 13 LUGLIO (ORE 19.00)
LUOGO TEATRO DIANA
DURATA 2H
LINGUA ITALIANO
PAESE ITALIA
Maurizio de Giovanni, scrittore napoletano di romanzi di successo (dalla serie Il Commissario Ricciardi fino a I bastardi di Pizzofalcone) firma un’inedita
commedia in due atti che debutta in prima nazionale al Festival.
La storia vede protagonisti Massimo, quarantenne impiegato in un’azienda in attesa di promozione, che vive in un appartamentino con ingresso
indipendente, che spesso presta al proprio direttore, Alfredo per i suoi incontri segreti con l’amante, Rosalba. Una sera Massimo incontra Rosalba che ha
deciso di non lasciare l’appartamento per costringere l’amante ad abbandonare la moglie Corinne, dopo anni di promesse non mantenute, ma sopraggiunge
anche la fidanzata di Massimo, Luisa, gelosa e apparentemente moralista. Da quell’incontro non previsto si snodano una serie di equivoci, nel più puro stile
della commedia “rosa”, che sveleranno ai cinque personaggi verità sulle proprie vite e le loro relazioni, fino a una svolta imprevista per il loro futuro.
NOUS SOMMES PAREILS À CES CRAPAUDS
QUI DANS L’AUSTÈRE NUIT DES MARAIS S’APPELLENT ET NE SE VOIENT PAS, PLOYANT À LEUR CRI D’AMOUR TOUTE LA
FATALITÉ DE L’UNIVERS
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IDEAZIONE ALI THABET E HEDI THABET
DIREZIONE MUSICALE SOFYANN BEN YOUSSEF
DI E CON ARTÉMIS STAVRIDI, MATHURIN BOLZE, HEDI THABET
MUSICISTI STEFANOS FILOS, IOANNIS NIARCHOS, NIDHAL YAHYAOUI, CHARIS TSALPARA
PRODUZIONE ALI THABET, HEDI THABET E LA COMPAGNIE MPTA
IN COPRODUZIONE CON CÉLESTINS – THÉÂTRE DE LYON, THÉÂTRE DU ROND POINT
ALI
DI E CON MATHURIN BOLZE E HEDI THABET
MUSICISTI STEFANOS FILOS, IOANNIS NIARCHOS
PRODUZIONE COMPAGNIE MPTA
DATE 12, 13 LUGLIO (ORE 23.00)
LUOGO TEATRO NUOVO
DURATA 1H E 15MIN
LINGUA SPETTACOLO SENZA USO DI PAROLE
PAESE BELGIO
Nous sommes pareils à ces crapauds… esplora il tema del matrimonio attraverso la storia di una donna e due uomini. Di fronte a loro un’orchestra: i ritmi dei
musicisti greci e tunisini in scena oscillano tra il repertorio rébètiko e quello di Cheik el Afrit. Segue Ali: si tratta di un piccolo lavoro che vuole comunicare
un’urgenza attraverso il linguaggio non verbale: è la storia di un incontro tra due individui, o forse tra un individuo e la sua immagine di sé… Nonostante
siano stati creati a cinque anni di distanza, questi due spettacoli sono legati perché affrontano il tema dell’alterità, dell’ambiguità e del desiderio.
LA DICTATURA DE LO COOL
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REGIA MARCO LAYERA
CON BENJAMÍN WESTFALL, CAROLINA DE LA MAZA, CAROLINA PALACIOS, PEDRO MUÑOZ, DIEGO ACUÑA, BENJAMÍN CORTEZ, IGNACIO YOVANNE, CAMILO
REYES
PRODUZIONE LA RE-SENTIDA
IN COPRODUZIONE CON HAU HEBBEL AM UFER (BERLIN), FUNDED BY THE GERMAN FEDERAL CULTURAL FOUNDATION IN THE FRAME OF “THE
AESTHECTICS OF RESISTANCE / PETER WEISS 100”
DATE 13 LUGLIO (ORE 19.00); 14 LUGLIO (ORE 21.00)
LUOGO TEATRO MERCADANTE
DURATA 1H E 25MIN
LINGUA SPAGNOLO CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO
PAESE CILE
Fondata nel 2008, la Re-sentida è una compagnia cilena composta da giovani artisti interessati alla ricerca e al consolidamento di una poetica capace di
incarnare lo spirito, le visioni e le idee della propria generazione con l’obiettivo di realizzare spettacoli autoriali, lontani dalle forme e dai discorsi artistici
dominanti.
Il loro nuovo spettacolo, La dictadura de lo Cool (La dittatura del cool), è una riflessione critica allo stile di vita occidentale contemporaneo e in particolare a
una categoria sociale oggi dominante, i “bobos” (contrazione di borghesi-bohèmes). Il regista Marco Layera, cosciente di farne lui stesso parte, si interroga
sul potenziale e sull’integrità di questo gruppo sociale diventato ormai “classe” che approva senza riserve il capitalismo come stile di vita e di
comunicazione, nei rapporti con il mondo e il mercato, ma rivendica un’eredità culturale e dei valori profondamente legati alla contro-cultura.
IL SERVO
DATE 13 LUGLIO (ORE 21.00); 14 LUGLIO (ORE 23.00); 15 LUGLIO (ORE 19.00)
LUOGO TEATRO SAN FERDINANDO
DURATA 1H E 30MIN
LINGUA ITALIANO
PAESE ITALIA
Il servo è un romanzo breve di Robin Maugham, nipote del grande romanziere inglese Somerset. All’epoca della sua pubblicazione, nel 1948, fu considerato
“un piccolo capolavoro di abiezione”. Il lavoro di Pierpaolo Sepe e Andrea Renzi parte dall’adattamento teatrale che lo stesso Robin Maugham realizzò nel
1958 e si incrocia con le atmosfere del film che negli anni ’60 realizzò Joseph Losey, con la sceneggiatura di Harold Pinter. L’adattamento di Lorenzo Pavolini
intreccia queste diverse versioni del testo, considerato una “commedia nera” che fa dello scavo psicologico dei personaggi la chiave di lettura, mentre la
trama – ambientata all’interno di una casa – crea una ragnatela che viene lentamente tessuta dal “servo”. Al centro del racconto, la vicenda esemplare e
crudele di un rapporto di dominazione di un uomo su un altro uomo: Hugo Barrett è il domestico della casa di Tony, ricco avvocato londinese. Inizialmente,
“il servo” sembra assolvere con zelo il proprio incarico, ma attraverso ambigui giochi psicologici si arriverà all’inversione dei ruoli tra “servo” e “padrone”…
LATE NIGHT
DRAMMATURGIA E REGIA BLITZTHEATREGROUP
CON ANGELIKI PAPOULIA, CHRISTOS PASSALIS, YORGOS VALAIS, MARIA FILINI, GINA STAVROULAKI, FIDEL TABALOUKAS
PRODUZIONE BLITZTHEATREGROUP
IN COPRODUZIONE CON ONASSIS CULTURAL CENTER, LA FILATURE – SCÈNE NATIONALE DE MULHOUSE
DATE 13 LUGLIO (ORE 23.00); 14 LUGLIO (ORE 19.00)
LUOGO TEATRO PICCOLO BELLINI
DURATA 1H E 30MIN
LINGUA GRECO CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO
PAESE GRECIA
Blitztheatregroup è uno dei collettivi più sperimentali della scena ateniese. Il loro ultimo lavoro, Late Night, evoca la profonda crisi della società europea, che
stritola gli individui in una quotidianità sulla quale non hanno più nessun tipo di ascendente.
Nel cuore della notte, in una sala da ballo d’altri tempi, tre donne e tre uomini danzano rivelandoci frammenti di una storia che non sarà mai raccontata.
Cercano di ricordare il loro passato, i viaggi attraverso l’Europa, il loro amore perduto, le premesse di una guerra che è scoppiata all’improvviso. Confinati in
questa sala da ballo abbandonata, sembrano avere un’unica ossessione: ballare, ricordare, raccontarci la loro storia… come per dimostrare che sono ancora
vivi…
SINFONIA N. 5 PER TEATRO A MOTORE
IDEAZIONE ALESSIO FERRARA, ROBERTA FERRARO, ILARIA CECERE
DI E CON ILARIA CECERE, ALESSIO FERRARA, FEDERICA GATTEI, DOMENICO SANTO
PRODUZIONE BUS THEATER IN COLLABORAZIONE CON COMUNE DI AGEROLA
DATE 2, 3 GIUGNO LUOGO MORIGERATI (SA)
DATE 9, 10 GIUGNO LUOGO MONTEMARANO (AV)
DATE 16, 17 GIUGNO LUOGO MORCONE (BN)
DATE 23, 24 GIUGNO LUOGO SAN POTITO SANNITICO (AV)
DURATA 50MIN
LINGUA ITALIANO
PAESE ITALIA
Bus Theater, lo spettacolo che viaggia! Costruito come una vera e propria site specific performance, lo spettacolo è una piccola sinfonia visiva creata a
partire dalle suggestioni, dai limiti e dalle possibilità di questo grande teatro a motore, immaginato e concepito come un gigantesco strumento da “suonare”
insieme. L’orchestra in questo caso è un gruppo di cinque performer e attori di varia formazione e provenienza che danno vita ad uno spettacolo corale
originale, basato sulla fusione di diversi linguaggi scenici: teatro, danza, nuovo circo, teatro di strada e visual art. La ricerca del gruppo Bus Theater si è
sviluppata dal particolare spazio scenico che immediatamente ha aperto squarci immaginifici sul mondo del viaggio, reale ed onirico, sul desiderio di
attraversare paesaggi e mondi impossibili, sulla libertà e sul limite, sul processo di trasformazione che ogni viaggio sottende.
IL VELENO DEL TEATRO
DI RODOLF SIRERA
CON FRANCO CASTELLANO E MANUELE MORGESE
REGIA PINO MICOL
PRODUZIONE TEATROZETA DI L’AQUILA
DATE 19 GIUGNO LUOGO TETRO VERDI (SA)
DURATA 1H E 20MIN
LINGUA ITALIANO
PAESE ITALIA
WORKSHOP 13, 14, 15, 16 GIUGNO – UNIVERSITÀ DI FISCIANO
Il Veleno del teatro del drammaturgo spagnolo Rodolf Sirera è un testo del 1978 che ha avuto diverse edizioni in Spagna e traduzioni in più di 15 paesi, che lo
hanno reso un classico della produzione iberica contemporanea. È un dramma sui limiti della realtà scenica, del concetto di rappresentazione e della vita di
un attore in scena.
La vicenda è ambientata nel Settecento: un attore, simbolo della borghesia vincente, incontra un marchese, simbolo dell’aristocrazia sconfitta,
paradossalmente, portatrice di valori legati al concetto di verità. La verità della scena si fonde con la finzione del ruolo, giocato dal marchese, e si confonde
durante il dialogo tra i due. Un gioco cinico che attraverso una serie di trappole retoriche, porterà lentamente la vittima designata a perdersi in un pericoloso
labirinto di apparenze. Una nera commedia degli equivoci e delle prevaricazioni, tenuta tutta sul filo di un dialogo sempre più tagliente, fino ad un
inevitabile colpo di scena finale.
LA CASA DI BERNARDA ALBA
DI FEDERICO GARCIA LORCA
MESSINSCENA: ALESSANDRA ASUNI E MARINA RIPPA
STORYTELLER ALESSANDRO TOPPI
CON CONSIGLIA APROVIDOLO, MARIA GRAZIA BISURGI, VALENTINA CARBONARA, MAFALDA DE RISI, FORTUNA LIGUORI, ANNAMARIA PALOMBA, TONIA
PERSICO, ILARIA SCARANO, MARILIA TESTA
DATE 29, 30 GIUGNO
LUOGO SANT’ANGELO DEI LOMBARDI (AV)
DURATA 1H E 20MIN
LINGUA ITALIANO
RESIDENZA DAL 6 AL 28 GIUGNO
PAESE ITALIA
“La casa di Bernarda Alba”, ultima opera di F. G. Lorca in cui i personaggi sono tutte donne, è un raro esempio di sensibilità e poesia nel raccontare il mondo
femminile da parte di un autore teatrale. Il suo dare voce alle ingiustizie, la sua denuncia di una mentalità antica, inadeguata, “borghese”, l’attenzione al
teatro popolare rendono attuale il testo, anche a ottant’anni anni di distanza dalla sua scrittura e dalla sua morte tragica.
Bernarda, le cinque figlie dalle diverse personalità, le serve e la nonna sono motivo di approfondimento scenico per quel mondo femminile che ancora oggi
viene costretto a vivere nei condizionamenti che lasciano poco spazio alla vitalità.
La chiesa, le case attorno, le strade da cui provengono voci e storie, gli uomini e le donne che alle figlie non è concesso di vedere e frequentare, la curiosità e
la dissomiglianza del vicinato, la vita che ha un ritmo diverso… sono elementi che consentiranno all’ambiente esterno di dialogare con la “casa” e viceversa.
La residenza: saranno coinvolte una trentina di persone del posto, per realizzare il mondo intorno alla casa e per avvicinarci all’esperienza di Lorca con La
Barraca: “per salvare il teatro la prima cosa è darlo al suo pubblico. Questo pubblico esiste già: è il popolo.”(F.G.L.)
THE FINAL PARTY
QUADRI MUSICALI PER UNDICI ATTORI E PER UN CORO A CAPPELLA
IDEAZIONE E LIBRETTO DIRK OPSTAELE
MESSA IN SCENA KURT BIKKEMBERGS, DIRK OPSTAELE, XAVIER RIBES
PRODUZIONE ENSEMBLE LEPORELLO, ANGERS NANTES OPERA
DATE 10 LUGLIO LUOGO VALLO DELLA LUCANIA (SA)
DATE 12 LUGLIO LUOGO AGROPOLI (SA)
DURATA 1H
LINGUA RUSSO CON SOVRATITOLI
PAESE BELGIO
RESIDENZA DAL 4 AL 9 LUGLIO – VALLO DELLA LUCANIA (SA)
Residenza creativa che unisce l’esperienza dell’ensemble Leporello e dell’opera di Nantes con un coro del luogo reclutato tra le associazioni e gli ensemble
musicali del territorio e che diventerà parte dello spettacolo. I testi sono raccolti dall’opera cechoviana (Il Gabbiano, Tre sorelle, Ivanov, Zio Vanja e alcuni
racconti). La compagnia teatrale belga “Ensemble Leporello” nasce nel 1985 ideata dal drammaturgo, librettista e regista Dirk Opstaele proveniente da studi
accademici d’arte e danza, ma anche di sociologia. Oggi Opstaele è un regista indipendente e poliedrico che ama definirsi “paladino dello stile teatrale puro”
e spazia tra danza e musica. Il lavoro d’ensemble prevede anche il contributo di Kurt Bikkembergs, compositore e maestro del coro, esperto di pedagogia
musicale e curatore di programmi radiofonici musicali, e anche responsabile della corale per radio Flamande. Gli spettacoli dell’Ensemble Leporello sono
diventati un repertorio classico che continuamente viene rappresentato in Europa.