Ministero per i Beni e le Attività Culturali > Unione Europea > Comune di Bari > Regione Puglia >Teatro Pubblico Pugliese In collaborazione con: Provincia di Bari,Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, Ufficio Scolastico provinciale di Bari > AGIScuola Teatro Kismet OperA stabile d’innovazione Stagione ragazzi 2012-13 Programmazione per le scuole d’infanzia / primarie / secondarie di 1° grado Vedere uno spettacolo al Teatro Kismet L’accoglienza dei bambini e degli insegnanti è un punto importante per una esperienza del teatro positiva e di crescita. Quando le scolaresche arrivano al Kismet sono accolte dagli operatori del teatro nel foyer dove i bambini possono far merenda e gli insegnanti ricevere materiali informativi e didattici sugli spettacoli. All’apertura della sala teatrale, i bambini vengono accompagnati dagli operatori classe per classe e fatti accomodare con una breve introduzione in cui si spiegano i “misteri” e le regole per vedere uno spettacolo teatrale. Alla fine delle rappresentazioni c’è sempre un momento di incontro con gli attori delle compagnie, per approfondire temi e riflessioni o semplicemente soddisfare curiosità legate all’arte della scena. Domenica 28 ottobre ore 18 26 e 29 Ottobre ore 9.30 e ore 11 Ass. Tra il dire e il fare/La luna nel letto Cenerentola, across the universe regia Michelangelo Campanale, con: Nunzia Antonino, Annarita De Michele, Luigi Tagliente, Paolo Gubello “Avete mai confuso il sogno con la vita? O nascosto qualcosa come un ladruncolo qualsiasi? Vi siete mai sentiti impauriti come davanti ad una strega? O creduto che i vostri oggetti come per magia si muovessero e invece erano fermi? Forse aveva ragione mia madre. Forse sognavo e basta. Forse erano gli anni 80. O magari ero o mi sentivo una Cenerentola.” Così si presenta la protagonista della storia, come una ragazza interrotta dalla presenza di una madre “troppo buona”, e ci racconta della bontà che diventa identica alla cattiveria, quando presume di sapere ciò che è giusto o sbagliato, quando non riesce a lasciare spazio per vivere. Ripercorrendo i passi di Cenerentola, incontrando i personaggi della storia che si animano nella sua stanza e che prendono sostanza, forma e colore dalla tappezzeria delle pareti e dagli oggetti di uso quotidiano, la protagonista gioca, sogna e modifica la sua vita. La fiaba suggerisce una via di uscita: quale che sia il contesto difficile che si vive, il domani, si può essere certi, porta sorprese. Ed è per questo che vale la pena tentare, sognare, per incontrare i mille fatti del caso e della realtà. 7-13 anni La Compagnia "La Luna nel letto" produce spettacoli di teatro ragazzi ( "La bella addormentata", "Oz, nel paese delle meraviglie", "Pinocchio...a Sud”, “Il vecchio e il mare”) che sono lo sbocco naturale di un percorso di ricerca sull'immaginario infantile e su bisogni e desideri dei bambini, percorso di ricerca condotto in ambiti diversi, dalla scuola ai centri di aggregazione per minori a rischio. Dal 2007 gestisce il Teatro Comunale di Ruvo di Puglia e l'anno successivo la compagnia risulta vincitrice della prima edizione del progetto Residenze-Teatri Abitati, Residenze Teatrali in Puglia 2008-2009, promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Puglia e Consorzio Teatro Pubblico Pugliese,in accordo di partenariato con il Comune di Ruvo di Puglia. La Luna nel letto ha vinto numerosi premi, l’ultimo dei quali Premio Eolo Awards 2011 come Miglior spettacolo di Teatro per Ragazzi per “Il vecchio e il mare”. Cenerentola è il nuovo spettacolo della compagnia che ha debuttato al festival Castel dei mondi di Andria a settembre 2012. Domenica 11 novembre ore 18 Dal 6 al 10 novembre ore 9.30 e ore 11 Teatro Kismet La Principessa sul pisello regia Lucia Zotti, con Monica Contini, Nico Masciullo, Deianira Dragone Il principe, protetto, nutrito e coccolato, è cresciuto in un castello, lontano dalla realtà. Non conosce rinunce e privazioni, tutto gli è dato senza desiderio. L’unico suo passatempo, suonare la chitarra, gli allontana la noia, padrona della sua vita. Sogna una donna molto diversa da quelle che la regina madre gli propone: “Bella senza l’arroganza della bellezza, nobile senza l’arroganza della nobiltà pietosa senza l’arroganza della pietà”. Ma dove trovarla? Sarà proprio la regina madre che spingerà il figlio ad intraprendere quel viaggio che gli permetterà di scoprire la vita reale, fuori dal castello. In viaggio, incontri ed avventure, a volte pericolosi, compiranno la sua trasformazione favorendo l’incontro con la donna dei suoi sogni. Il principe ha dunque trovato la compagna ideale che, però, non è una principessa di casa reale. Presentandola comunque alla regina madre come tale, la ragazza verrà sottoposta alla fatidica prova del pisello. Lo spettacolo attraversa il mondo magico della fiaba tradizionale fra principi e regine, troni sontuosi e candelabri, servitori e valzer di Strauss. a si svolge anche sul nastro d’asfalto durante un viaggio in autostop, con avventure metropolitane e musica rock, fra cui una gara canora con presentatori e cantanti, fan e applausi. Il linguaggio semplice e privo di logica della fiaba, in cui schemi e processi razionali, abitudini e convenzioni sociali, sono sospesi, invia segnali di vario tipo, che ciascun spettatore, bambino o adulto, coglie secondo la propria capacità e qualità di comprensione e di bisogno. I piccoli imparano a coltivare speranze di superamento delle loro piccole prove, e i ragazzi più grandi, alla ricerca di una via interiore autentica, ad integrare in sé le parti contrapposte e scisse. Vd. anche “A teatro…. s i mangia” - 7-13 anni Domenica 25 novembre ore 18 26-28 novembre ore 10 Nautai Teatro Lupusinfabula… e regia: Gigi Tapella, con: Miriam Bardini, Gigi Tapella Lo spettacolo “Lupusinfabula...e” affronta il tema della paura materializzata nella figura del “lupo”. Affascinante personaggio dalle sembianze ambigue, ora di “bel giovane dagli occhi di ghiaccio”, ora di “belva dallo sguardo di fuoco”, che popola con provocante e accattivante presenza gran parte della letteratura per l’infanzia. In scena vediamo proprio lui, il lupo, che nelle vesti del cacciatore ed accompagnato dalla moglie, evocherà alcuni degli episodi più significativi della propria vita: gli incontri con una giovane fanciulla e con una nonna ammalata, racconterà di torte e fiorellini, di fragoline di bosco e di trappole… vecchi ricordi ormai lontani che la memoria vuole cancellare. Sarà la moglie, che ha imparato a vivergli accanto e che conosce ogni sua sfumatura, ogni sua debolezza e poesia, ad aiutarlo in questo viaggio della memoria, affinché la storia non si perda… come qualcuno fece un giorno nella foresta. Lo spettacolo si sviluppa su una strada di confine e i personaggi, nel loro gioco di entrate e uscite da questa frontiera, avvicinano i bambini all’equilibrio fra due territori: il piacere e il dovere, equilibrio indispensabile per la crescita. 5-10 anni La compagnia NAUTAI (che significa viaggiatori) si è costituita nel 1992. La compagnia si impone subito nel panorama nazionale ed europeo per la qualità delle sue produzioni e la serietà della sua ricerca teatrale e diventa punto di riferimento e soggetto di progetti culturali in Italia ed in Europa in collaborazione con Centri Teatrali, Festival ed Istituzioni Pubbliche. Il lavoro del gruppo si basa essenzialmente sul teatro d'attore e sulla pratica dell'improvvisazione teatrale come analisi e studio dei testi. Il senso e il valore della fiaba tradizionale, come strumento d’indagine del quotidiano e come stimolo di confronto tra adulto e bambino, costituiscono uno degli ambiti principali della ricerca della compagnia. Tra i riconoscimenti della compagnia: Premio dell’Ente Teayrale Italiano Stregagatto del 200 per “Il cantico del nascere” e Premio ETI Stregagatto del 1995 per “Lupusinfabula e…”. Domenica 9 dicembre sala piccola ore 18 Dal 4 al 7 e dal 10 al 12 dicembre ore 9.30 e ore 11 Teatro Kismet Balbettio regia Teresa Ludovico, con Marta Lucchini Balbettio è la nuova proposta targata Kismet dedicata ai bambini più piccoli. Una proposta molto particolare in cui i quattro elementi, terra, acqua, aria e fuoco, attraverso la danza e la parola poetica raccontano in maniera semplice ed efficace la “creazione”, attraverso un teatro che risulta affascinante e avvolgente. Domina su tutto il colore della terra che si fa ambrato filtrato da grandi fogli di carta che consentono l’apparire delle ombre. La voce poetica richiama gli elementi primordiali e le azioni che si compiono in scena creano continue e sorprendenti trasformazioni, metamorfosi: un uovo scompare e poi ricompare per far nascere un pulcino, l’acqua bagna la terra e la carta si trasforma in una tartaruga… “Quando un neonato mi guarda, nel suo sguardo puro, assoluto, percepisco un mistero che mi sgomenta, forse perché in quegli occhi limpidi vedo l’impronta divina. Vedo la vita che balbetta e chiede asilo con la potenza della sua fragilità, vedo la bellezza, e sento la debolezza della mia forza adulta. Balbettio è una sinfonia di suoni luci e movimenti che diventano poesia e danza. L’acqua gocciola e sgocciola, soffia l’aria in aria, terra di terra nella terra, ecco il fuoco che infuoca le fiamme,ecco l’acqua che bagna le piante…” Teresa Ludovico 3-7 anni 13-15 dicembre ore 10 Factory Compagnia Transadriatica Romeo e Giulietta regia Tonio De Nitto con Lea Barletti, Dario Cadei, Ippolito Chiarello, Angela De Gaetano, Filippo Paolasini, Luca Pastore, Fabio Tinella • Romeo e Giulietta è chiedersi quanto i genitori amino veramente i figli, quanto possano capirli, quanto invece non imparino a farlo troppo tardi. Romeo e Giulietta è un gruppo di famiglia sbiadito e accartocciato dal tempo, una foto che ritrova vigore e carne per poi consumarsi e scolorirsi di nuovo. Romeo e Giulietta sono le morti innocenti, i desideri irrealizzati e la capacità di sognare che non può esserci tolta. Romeo e Giulietta è un meccanismo perfetto, un ingranaggio linguistico e scenico che va avanti nonostante essi stessi, dal quale però ad un certo punto può succedere di voler scendere e in qualche modo di farlo veramente, costi quel che costi. Romeo e Giulietta, sono due adolescenti di una comitiva che si cancella per sempre nel tempo di un paio di giorni. Romeo e Giulietta sono il vuoto lasciato, il segno della tragedia che ha sconvolto una comunità e che non sarà mai rimosso. Romeo e Giulietta sono i sette interpreti impegnati con tripli salti mortali in doppi ruoli diametralmente opposti l’uno all’altro. Tra le luminarie di una Verona senza tempo, «gli amanti segnati dalle stelle» di Shakespeare celebrano il loro sfortunato amore nel secondo lavoro della Compagnia Factory che, dopo il Sogno di una notte di mezza estate, prosegue la rilettura pop di un altro classico del Bardo portando in scena Romeo e Giulietta, con la regia di Tonio De Nitto. Da 13 anni Factory compagnia Tranadriatica nasce come associazione culturale nel 2009 ad opera di Tonio De Nitto, Paola Leone, Anna Miccolis e Fabio Tinella. Tra le attività prevalenti la produzione di spettacoli, la realizzazione di progetti di cooperazione internazionale, la conduzioni di laboratori teatrali e progetti di teatro sociale. Dal 2010 è adottata da Terrammare Teatro come giovane compagnia all’interno della Residenza Teatri Abitati, una rete del contemporaneo, presso il Teatro Comunale di Nardò, progetto promosso da Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese. Sempre dal 2010 conduce laboratori presso scuole medie e superiori, il Carcere Penitenziario femminile di Taranto, il Carcere Penitenziario di Lecce.Nel 2011 debutta con lo spettacolo “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare la cui tournée tocca diverse città italiane tra cui Gallarate, Romanengo, Pescara Pistoia, Pescia, Monsummano Terme, Cerignola, Bari. Lo spettacolo viene scelto per la vetrina Puglia in scena di Milano presso il Teatro Elfo-Puccini in ottobre. A febbraio 2012 il debutto di “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare con traduzione e adattamento di Francesco Niccolini. Domenica 16 dicembre ore 18 17-20 dicembre ore 10 Scarlattine Teatro 24583 inquietanti meraviglie regia di Anna Fascendini con Giulietta Debernardi, Anna Fascendini, Marco Mazza Pasquale è un bambino con un piccolo difetto: ha due grandi denti sporgenti. Li ha fin dalla nascita e sono per lui un vero problema. Sono oggetto d’attenzione e critica dei vicini di casa, del pediatra e persino i suoi genitori, nonostante l’amore che hanno per lui, faticano ad accettare questa sua caratteristica così stravagante se non addirittura poco gradevole rispetto all’estetica comune. Pasquale è diverso. E con l’inizio della scuola iniziano i veri problemi: Pasquale è facile bersaglio delle prese in giro dei compagni e persino della maestra. In questo, però, non è solo: anche Lalla, la bambina dagli occhi a palla, è spesso vittima di cattive ironie e scherzi feroci. Pasquale e Lalla sono entrambi creature fragili, ma saranno capaci di accettarsi, individualmente e reciprocamente, di allearsi e di affrontare gli altri. Entrambi potranno trovare nuova forza non solo nell’amicizia, ma proprio in quella che ritengono essere la loro debolezza. 24583 piccole inquietanti meraviglie è una partitura di physical theatre per tre attori e venti palloncini. Tra lavoro attorale e puppets, lo spettacolo si esprime attraverso un linguaggio nuovo e innovativo, fatto di una molteplicità equilibrata e coerente, che attinge all’immaginario infantile più contemporaneo, senza tuttavia dimenticare la tradizione. 7-11 anni ScarlattineTeatro è una malattia, infettiva , acuta , contagiosa. Caratteristica dell'età pediatrica, intesa non solo come età anagrafica, ma come età in cui lo sguardo è carico di curiosità e stupore. Se l’hai avuta è un ricordo che ti porti sulla pelle per tutta la vita. ScarlattineTeatro crede che il teatro debba affascinare, confrontarsi, sedurre, conquistare, abbagliare, stupire, desolare, rallegrare, angosciare, consumare, trasformare ... la vita. Crede nella pluralità di voci e di idee, ama correre dei rischi con la leggerezza del gioco. ScarlattineTeatro cerca un modo sempre nuovo di stare insieme e di fare arte, muovendosi su un territorio di contaminazione tra diversi linguaggi e mondi, per rompere le barriere che ci sono tra teatro, performance, danza, musica, immagine. Per ScarlattineTeatro, ma soprattutto perchè ama arrivare a tutti. Tra gli ultimi riconoscimenti: Miglior spettacolo per ragazzi al International Theatre Kingfestival di Velikiy Novgorod (RUS, 2011). Domenica 6 gennaio ore 18 7-11 gennaio ore 10 Principio attivo Teatro La bicicletta rossa regia: Giuseppe Semeraro con: Dario Cadei, Silvia Lodi, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti, Giuseppe Semeraro La scena rappresentata è quella di una casa modesta che funge però anche da laboratorio. E' un ambiente unico, dove non esistono letti se non una grande cassa e una poltrona sgangherata; qualche oggetto d’uso comune la nobilita ma ogni cosa è coperta da arnesi di lavoro. Qui abita e lavora un’unica famiglia composta dal signor Arturo, dalla moglie Linda che è incinta, dall'anziana nonna Mimina e dal piccolo Pino. A narrare la storia della bicicletta rossa è la voce di Marta, la nuova venuta della famiglia che è ancora nella pancia della mamma. Tutti i componenti sono impegnati nella confezione delle sorprese contenute nelle famose uova di cioccolato prodotte dalla ditta del signor Bankomat, padrone e signore della città. Ogni cosa si svolge sempre uguale e ripetitiva finché al piccolo Pino non viene in mente di mettere nelle uova che sta confezionando la richiesta di una bicicletta rossa, una piccola bicicletta che è in cima ai suoi desideri. La forza di questa famiglia sta nella sua capacità di trasformare uno strumento di vessazione e oppressione in mezzo di liberazione e questo proprio grazie a Pino, che quasi per caso farà ritrovare alla famiglia la sua dignità e il suo riscatto. La Bicicletta rossa è una straordinaria favola moderna che in un coacervo di forme e rimandi stilistici conduce per mano emozionalmente i piccoli spettatori, anche attraverso i molteplici motivi musicali, che vanno da Grieg a Diamanda Galas, da Witkowski a Sollima, in una storia dai sapori antichi ma del tutto in sintonia con i momenti difficili che stiamo vivendo. 7-11 anni Principio Attivo Teatro si è costituita come associazione culturale nel 2007 e raccoglie un gruppo di persone (attori, studiosi di teatro, giocolieri, ecc.) impegnati da anni, e in diversi modi, in ambito teatrale. L'incontro delle diverse professionalità nasce da una comune volontà di allargare il campo di azione non solo alla produzione di spettacoli, ma anche alla promozione di attività parallele. Tra il 2006 e il 2007, a partire dall'allestimento dello spettacolo Il Processo (tratto dall'omonimo romanzo di Franz Kafka), nasce il desiderio da parte di tutti i componenti del gruppo di continuare a lavorare insieme, estendendo il campo d'azione alla promozione di attività rivolte a situazioni di "disagio". Gli attori del gruppo collaborano con diverse importanti compagnie presenti sulla scena nazionale e internazionale. Tra i riconoscimenti ricevuti dalla compagnia: per lo spettacolo Managgia ‘a mort Premio Scenario Infanzia 2008; Vincitore Premio Eolo 2010; Vincitore Premio Padova 2010. La Bicicletta rossa è il nuovo spettacolo della compagnia che ha debuttato al Maggio all’infanzia 2012. Domenica 20 gennaio ore 18 21-25 gennaio ore 10 Senza Piume Teatro Come Pollicino regia Damiano Nirchio, con Damiano Nirchio, Anna de Giorgio In una piccola città un Grande Dittatore Generale si è impossessato di tutto e di tutti: nessuno lo ha mai visto, ma il suo metallico vocione terrorizza la gente dagli altoparlanti disseminati nelle strade. Tutto è proibito: esprimere le proprie idee, la musica, i colori, persino affacciarsi alla finestra. Tutte le cose sono nelle sue mani: le case, le fabbriche, le vite di tutti gli adulti, costretti a lavorare per lui. Una notte, al culmine della sua cattiveria, obbligherà tutti i lavoratori ad un turno straordinario: si dovrà rimanere in fabbrica finché il Grande Dittatore Generale sarà soddisfatto. Del resto," più si è Grandi, e più si comanda!". Piccoli e deboli dovranno obbedire, non potranno rientrare nelle loro case e saranno dunque costretti dalle necessità ad abbandonare i propri figli per tutta la notte o forse per sempre… Come Pollicino. A casa da sola quella notte rimarrà anche una piccola ragazzina. Come fare a tornare con mamma e papà? Non ci sono rimedi facili: con il solo aiuto di una bambola bisognerà affrontare l'Orco, imparare a non farsi mangiare, rubare gli stivali delle Sette Leghe a chi ne fa un uso malvagio… E dimostrare a tutti, anche al proprio fratello maggiore, scettico e ormai rassegnato, che le malvagità sono come gesso su una lavagna: anche un bambino può cancellarle e fare un disegno nuovo. E che i piccoli possono fare cose grandi .Anche la Rivoluzione! Una riflessione giocosa sul potere, sul "diventar grandi" in modo non-violento, su crescita individuale e progresso civile e, perché no, sulla Democrazia. 6-13 anni La Compagnia Senza Piume è un progetto di Damiano Nirchioe Anna Maria de Giorgio e nasce da una ricerca personale sulla contaminazione dei linguaggi e delle tecniche della comunicazione. La Compagnia vive dell'incontro tra il teatro e il mondo del sociale e a questo incontro sono dedicati i temi e i contenuti delle produzioni spettacolari rivolte a grandi e piccoli. Senza Piume vuole essere una bottega artigiana dove continuare a studiare e a interrogarsi sui significati più "grandi" partendo da coloro che sono più "piccoli".E soprattutto sceglie di essere un seme. Piccolo, anche questo: per sfuggire all'ingordigia dei passeri, per fiorire dove la terra è poca o avara, per farsi sospingere dai venti più leggeri e volare...Senza Piume. Tra i riconoscimenti ricevuti dalla compagnia: per lo spettacolo Senza Piume da cui prende il nome, Premio Eolo 2010. Come Pollicino è il nuovo spettacolo della compagnia che ha debuttato al Maggio all’infanzia 2012. 29-30 gennaio ore 10 Teatro del Krak Sii gentile, abbi coraggio - per Anna Frank regia di Antonio G. Tucci con Lorenza Sorino, in collaborazione con il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano. Un’adolescente di oggi legge Il Diario di Anna Frank… pagina dopo pagina si accorge che il suo quotidiano è simile a quello della giovane ragazza ebrea… i litigi, le discussioni, le incomprensioni con i genitori e la diffidenza verso gli adulti. E poi i dubbi, gli slanci, la sensibilità a fior di pelle e quel sentimento di inadeguatezza e di ribellione alla ferocia della realtà circostante, che è il tratto comune dei giovani. Ma si accorge anche di quanto il peso devastante della guerra e l’orrore disumano della Shoah rendano diversa la sua esistenza con quella di Anna. Comprende che dimenticare è l’atto più “pericoloso” che la mente umana possa compiere. Dimenticare i prigionieri, i perseguitati, i deportati, uomini, donne, vecchi, bambini, ebrei, vittime della logica, malata, di annientamento vile e feroce del nazismo e condivisa dal fascismo, è l’atto più disumano che ogni cuore possa compiere. Da 12 anni Il Teatro del Krak, associazione culturale, nasce ad Ortona (CH) nel 1996 per iniziativa di alcuni giovani attori, registi, operatori dello spettacolo, tecnici, musicisti e artisti figurativi provenienti da varie ed importanti esperienze formative e professionali. Nel marzo 1997 apre, presso il centro storico di Ortona, un piccolo TeatroStudio: una vera e propria casa per la cultura teatrale. Da allora produce spettacoli, svolge laboratori teatrali nella scuola e nel sociale, organizza rassegne, stage ed eventi teatrali. Opera in stretta relazione col proprio territorio di lavoro e di vita, in piccoli spazi che diventano luoghi di scelta poetica, nella tenace continuità ideale al di là di mode o tendenze, costruendo giorno per giorno il proprio teatro necessario. Si creano così pratiche teatrali con una sorta di primaria artigianalità come: il recupero della centralità del corpo, della forza evocatrice della parola e della narrazione, dell'interazione con le forme musicali, la riscoperta e la reinvenzione del dialetto, il confronto con i classici, intesi e visti come fratelli di carne piuttosto che come figure lontane e inavvicinabili, l'esplorazione della diversità (psichica, fisica, sociale, di mentalità). Domenica 3 febbraio ore 18 31 gennaio, 1 e 2 febbraio ore 10 Fondazione Teatro ragazzi e giovani Piemonte Pigiami regia Nino D’Introna e Giacomo Ravicchio, con Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci Lo spettacolo si svolge nella stanza da letto di un adulto che, nella quiete della sera, scopre il piacere di ridiventare bambino. Quando cala la sera ed è ora di dormire il protagonista comincia a giocare con le sue scarpe, con i suoi pantaloni, con le sue calze e viaggia “facendo finta che” ora questi siano un vecchio, una sorella, un fratello, una montagna, due bambini, due animali. Ed ecco che, ad un certo punto, nella stanza giunge uno sconosciuto, forse un amico. I due, prima con cautela, poi sempre più affiatati, entrano l’uno nel gioco dell’altro: le idee e le azioni si incontrano e si scontrano rapidamente. Curiosità, reciproche crudeltà e tenerezza si alternano in una girandola che ha il colore dominante di una nuova amicizia. Stanchi vanno a dormire e nei letti continuano a giocare, a fingere di essere qualcuno; poi la stanchezza ha il sopravvento e giunge la notte, dolce, ad abbracciarli amorevolmente. Dopo 30 anni e oltre 1.600 repliche in giro per il mondo, Pigiami prosegue la Sua avventura con la medesima carica di energia scenica e innovazione teatrale. 6-13 anni La Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani, già Teatro dell’Angolo è uno dei più importanti Teatri Stabili d’Innovazione per ragazzi e giovani riconosciuti dal Ministero per i Beni e le Attività culturali - Dipartimento dello Spettacolo. Nato alla fine degli anni Sessanta dall'incontro di ttori-improvvisatori con una realtà sociale in continua trasformazione, la Fondazione TRG, in 30 anni di attività, ha avuto modo di far apprezzare i propri spettacoli non solo in Italia e vari paesi europei, ma anche in Australia, Canada, Israele, Messico, Russia, U.S.A., ricevendo numerosi premi e riconoscimenti e diventando una delle compagnie più apprezzate dal pubblico e dalla critica per la ricerca teatrale svolta..Lo spettacolo Pigiami ha vinto i seguenti Premi: Giffoni Filmfestival, 2003 | Gran Premio per la miglior rappresentazione teatrale, Premio Eti Stregagatto, Roma 2004 | Miglior Spettacolo di repertorio, Premio M. Signorelli, Roma 2007 | Premio della giuria dei bambini, Pemio Luglio Bambino Campi Bisenzio (Fi) 2008 | Premio della giuria dei bambini 5 e 6 febbraio ore 10 Teatro delle Briciole Il viaggio di e con Beatrice Baruffini e Agnese Scotti Lo spettacolo nasce dal testo Il Viaggio di Tonino Guerra, poeta, scrittore e celebre sceneggiatore. E’ un racconto pieno di suggestioni e di sogni. Racconta la storia di un amore antico al profumo di rosmarino. Inizia in un giorno d’ottobre, in cui Rico e la Zaira, due vecchi di ottant’anni, decidono di fare a piedi quel viaggio di nozze fino al mare rimandato dal giorno del loro matrimonio. Si mettono a camminare nel fiume, in mezzo ai sassi e alle lingue d’acqua e il paesaggio si tinge di bianco, e il viaggio inizia... Rico e la Zaira si fermano, ricordano i momenti passati insieme, poi ripartono. Continuano il loro viaggio verso il mare, con una forza insolita per due vecchi. I ricordi si confondono con gli incontri, la realtà con la fantasia, perché gli occhi di Rico e la Zaira rivelano una straordinaria capacità di guardare le cose, anche la più piccola. Lasciandosi andare trasportati dalle scenografie e musiche i piccoli spettatori entrano nell’anima dei due personaggi vivendo con loro l’intera vita, fatta di gioie e fatiche, vivendo con loro l’ultimo viaggio. Il linguaggio è semplice e gli elementi che le attrici utilizzano, i vasetti di vetro per rappresentare il mare, le scarpe sono di grande impatto emotivo. E’ una storia che commuove, che fa sorridere e sognare, perché i protagonisti sono pieni di vita e di sogni. Esattamente come sono i bambini. 3-7 anni Il Teatro delle Briciole nel corso di una storia più che trentennale ha trasformato radicalmente l’immagine, il vocabolario e il concetto stesso di teatro per l’infanzia. Fondato nel 1976, cinque anni dopo è il primo in Italia a dar vita a un Centro Stabile di Produzione, Programmazione e Ricerca Teatro Ragazzi e Giovani, poi diventato Teatro Stabile di Innovazione. Un centro per le arti sceniche che negli ultimi anni ha rinnovato la propria identità, transitando dall’originario assetto di collettivo e di compagnia teatrale a un organismo dinamico e variamente articolato che produce, realizza e distribuisce in Italia e all’estero spettacoli affidati a registi storici e ad artisti giovani, come nel caso di Beatrice Baruffini e Agnese Scotti .che dal 2007 fanno parte dello staff artistico del Teatro delle Briciole, sia come attrici che come ideatrici di progetti rivolti all’infanzia. 19-28 febbraio e 1 marzo ore 9 e ore 11 Teatro Kismet Moliere ovvero il malato immaginario regia Teresa Ludovico, con Augusto Masiello, Marco Manchisi, Andrea Fazzari, Daniele Lasorsa, Ilaria Cangialosi, Michele Cipriani, Cristina Mileti Fedele al testo originale, ma ricco di invenzioni registiche Il malato immaginario di Teresa Ludovico colloca un ossessivo e infantile Argante sulla sommità di una piramide, condannato a essere perno del mondo farsesco che gli si muove tutto attorno. Un delirio grottesco, popolato di personaggi da commedia dell’arte che abitano una casa dalle atmosfere meridionali, piena di botole e passaggi segreti. Maschere che si agitano in un mulinello a volte assordante, una danza grottesca di quel quotidiano stretto fra le pareti domestiche dove ogni sussurro si amplifica, dove covano intrighi, dove si fingono finzioni. Una serva petulante, un fratello affidabile consigliere, una figlia angelica, una moglie dark lady e provocante, un giovane innamorato e medici, tanti medici che millantano crediti. Infine, espressione di quell'anima beffarda e popolare così presente in Molière, la maschera di Pulcinella deborda dal primo intermezzo in cui il testo originale l'aveva costretta per diventare il filo che lega la finzione dello spettacolo alla vita dell'autore. E il malato? Imaginaire… Un Malato Immaginario in cui arte e vita si confondono e si richiamano mettendo in scena la famosa quarta replica, quella durante la quale Molière - protagonista - alza gli occhi al cielo e muore, consacrando la propria esistenza al teatro. Fra l’Argante in scena e Molière c’è una relazione misteriosa e profonda: la comune vocazione immaginaria, la separazione dalla realtà. Che tipo di Molière troviamo nello spettacolo? Il Molière del gioco delle commedie, del teatro nel teatro, delle farse, del travestimento; Il Molière che prende in giro la “ridicolaggine dell’umanità”, l’arroganza del potere; il Molière che intreccia vita e arte. Vd. anche “A teatro…. s i mangia” - Da 13 anni Domenica 3 marzo ore 18 4-6 marzo ore 10 Teatro delle Briciole Cappuccetto rosso regia Manuela Capece e Davide Doro, con Agnese Scotti e Claudio Guain “Cappuccetto Rosso, nella versione di Charles Perrault, la più antica, racconta di un bosco delle meraviglie, dove una bambina bellissima si perde fino ad incontrare il più famelico dei lupi, che la divora. La fiaba di Perrault termina così, senza una soluzione o una redenzione, ma con una morale. Italo Calvino parla del Cappuccetto Rosso di Perrault definendola più che una fiaba, una specie di gioco recitativo per “far paura” ai bambini piccoli e dunque per insegnarli a difendersi dalla paura. E’ proprio in questo concetto che lo spettacolo trova l’urgenza di raccontare questa storia, portando i piccoli nel bosco chiedendo loro di attraversarlo e, soprattutto, di incontrare il lupo. Perché non lo dimentichino mai più. La storia, tra le più classiche della tradizione popolare, è una mattanza crudele necessaria alla crescita. Il sacrificio di Cappuccetto Rosso permette, al bambino che ascolta, l’approccio al simbolico del limite, indispensabile nella formazione, oggi più che mai. In questa storia non c’è un divieto, al contrario c’è un compito da rispettare, un terribile cammino da compiere, addentrarsi nel bosco per arrivare alla casa della nonna. Ed è proprio la mamma a mandare Cappuccetto Rosso dentro il bosco, è l’adulto che con coraggio e responsabilità chiede al bambino di compiere un percorso di formazione. Lo spettacolo mette in evidenza il bisogno di ritornare ai tempi del coraggio, il coraggio di mostrare ai piccoli le strade pericolose, per dar loro la possibilità di riconoscerle. Si deve oltrepassare il bosco. Cappuccetto Rosso è una fiaba veloce, senza mezzi termini, che lascia a bocca aperta.” 3-5 anni La compagnia Rodisio è stata fondata nel 2005 da Manuela Capece e Davide Doro, che lavorano insieme dal 199, pPorta avanti il suo lavoro in Italia e all’estero, produce spettacoli per bambini e per tutti, cura e progetta percorsi di ricerca e di formazione rivolti a bambini, ragazzi e adulti. Il suo linguaggio scenico si nutre di quotidianità, per farne emergere gli aspetti più sorprendenti e per parlare, con ironia e leggerezza, delle nevrosi e delle storture contemporanee. Dal 2006 è impegnata in tournée in Italia e in Europa ed è stata ospite di importanti Festival di teatro per l’infanzia internazionali. Nel 2007 la compagnia vince il Premio Eolo come miglior spettacolo per “Il lupo e la capra”, già programmato nello stesso anno al Kismet. Cappuccetto Rosso è l’ultima produzione. Domenica 17 marzo ore 18 18-23 marzo ore 10 Teatro del piccione Rosaspina regia Antonio Tancredi, con Simona Gambaro e Massimiliano Caretta Una versione dolce e visionaria della Bella Addormentata, dedicata a grandi e piccoli, insieme. La storia di Rosaspina viene rappresentata con semplicità, nello stile proprio della compagnia che affianca ad una cura particolare dell'immagine scenica un teatro d’attore molto fisico, in questo caso contaminato e arricchito da interventi di teatro di figura. La chiave comica e l'uso di un linguaggio di immediata comunicazione con i ragazzi fondano una visione teatrale che vuole essere principalmente emotiva, accessibile ma non didascalica, evocativa e metaforica come proprio di ogni espressione artistica. Per raggiungere in questo modo la verità della fiaba, perchè, come scrive Italo Calvino: “Le fiabe sono vere. Sono, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna, soprattutto per la parte di vita che è appunto il farsi di un destino: la giovinezza, dalla nascita al distacco da casa, alle prove per diventare adulto e poi maturo, per confermarsi come essere umano.” 6-12 anni Per la qualità espressa nella propria attività, il Teatro del Piccione è stato riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, indicato come una delle compagnie più rappresentative dell’intero panorama nazionale. E’ ospitato infatti, con più di cento repliche annuali, nelle migliori rassegne di tutta Italia, è presente sul circuito estero di Francia e Svizzera ed è risultato selezionato e premiato in importanti festival di settore con molti dei suoi titoli. Apprezzamenti di critica e pubblico ne confermano l’impegno di professionalità e responsabilità da sempre dedicato alla ricerca pedagogica e artistica alla base dell’attività praticata. In rispetto di tale impegno, ogni creazione è frutto di percorsi di ricerca di lunga durata, di studio approfondito e ispirazione composita. Lo spettacolo Rosaspina ha vinto i seguenti Premi: Spettacolo vincitore del FIT - Festival Internazionale Teatro, Lugano 2009; Spettacolo vincitore XXX Festival Nazionale di Teatro per Ragazzi - Padova 2011. 26-28 marzo e 3-5 aprile ore 9.30 e ore 11 Teatro Kismet Il gatto e gli stivali regia Lucia Zotti, con Monica Contini, Nico Masciullo, Deianira Dragone È questa una storia che pone l’attenzione su una qualità del “sentire” umano che nel mondo moderno tende ad essere soffocata, se non annullata: quella dell’istinto primordiale, quell’istinto che, quasi magicamente, conduce a discernere la giusta strada nella giungla del vivere; a riconoscere fra gli incontri quelli positivi; ad aver il coraggio di affrontare gravi pericoli per realizzare un sogno; a credere che i sogni possono essere realizzati, se li si nutre di significato concreto. Il gatto non è un gatto qualunque, ha poteri straordinari grazie all’aiuto degli stivali; non essendo fuorviato dalla razionalità cerebrale, ascolta e crede alla voce interiore e ne segue le indicazioni senza cercare spiegazioni. Egli rappresenta la tenacia psichica, l’istinto che guida il protagonista; ode e vede in modo diverso dall’essere umano: si muove a livelli cui l’Io non penserebbe mai, conosce istintivamente il mistero della psiche femminile per cui è in grado di riconoscere nella fanciulla (la principessa) la giusta compagna; per il suo padrone infine ha il coraggio di affrontare il pericolo, rappresentato dall’orco, rischiando la vita per conquistare anche il benessere materiale. Lo spettacolo è rivolto a tutte le infanzie con l’augurio che conservino quell’ istintualità troppo spesso sepolta da tecnologie seducenti e ridondanti. [Lucia Zotti] 7-12 anni Domenica 7 aprile ore 18 8-10 aprile ore 10 Thalassia La grande foresta regia di Francesco Niccolini con Luigi D'Elia Perché è sempre colpa del lupo? Perché è sempre lui il cattivo delle storie? Perché ti abituano così sin da piccolo? Poi accade sul serio qualcosa di brutto e ogni volta è stato il lupo. Ma nella maggior parte dei casi non è il lupo, il colpevole. Questa è la storia dell'ultimo lupo abbattuto in Puglia, e di tutto ciò che morì con lui. In un piccolo paese senza nome un bambino cresce tra scuola, casa e un grande bosco. Il bambino va a scuola a piedi, corre, non vuole aspettare: vuole crescere e diventare un cacciatore, come suo nonno. Suo nonno invece gli impone la lentezza, la scoperta del bosco e delle sue regole, di un mondo che si sta estinguendo, ma che – per chi lo sa guardare con pazienza – è immensamente più bello di quello che stiamo costruendo. “Durante lo spettacolo l’interprete, non solo con le parole, costruisce con il legno, la carta le foglie, su un lungo tavolo, la storia di una educazione, la storia del passaggio all'età adulta di un bambino che vive in un piccolo paese con il nonno tra scuola, casa e un grande bosco. La narrazione commossa e commovente di Luigi D'Elia si sposa in modo assoluto con l'atmosfera incantata che pervade tutto lo spettacolo con un uso degli oggetti che mai rappresentano la parola preferendo alluderla, riverberando così soprattutto emozioni e tenerezze, purtroppo così desuete, in un mondo che purtroppo sta perdendo il contatto con la “ straziante bellezza del creato”. (da una recensione di Mario Bianchi) 7-11 anni La coop. Thalassia conduce un'attiva ricerca sulle nuove forme dell'educazione ambientale ed in particolare sul teatro ambientale allestendo spettacoli nei quali i diversi linguaggi, dalla musica alla biologia marina, dal teatro di narrazione alla favola, dal circo alle scienze, si intrecciano e costruiscono piccole avventure di teatro basate sull'educazione ambientale, sul coinvolgimento sensoriale, sulla scoperta degli organismi marini e sull'intercultura. Teatro ambientale coniuga teatralità ed educazione ambientale attraverso la parola che interagisce con i suoni e le immagini, gioca con gli oggetti, si tuffa nell'acqua e nelle storie che vengono dal mare e viaggiano per cielo. 16,17 e 18 aprile ore 10 Piccoli Principi Io diversa regia Véronique Nah e Alessandro Libertini con Véronique Nah Identità, diversità, razzismi consapevoli od innocenti sono temi di scottante attualità che lo spettacolo affronta in modo singolare: sulla scena, Véronique Nah si racconta, svelando con leggerezza ed umorismo la complessità della comunicazione umana spesso intrisa di equivoci, stereotipi e distorsioni della realtà. “Sono nata tra le nevi del Canada, vivo tra le verdi colline della Toscana, eppure il color caffellatte della mia pelle vi fa viaggiare per i mari del sud. Non c’è quindi una Véronique ma due: quella che conosco io e quella che conoscete voi”. Musiche, danze e costumi suggestivi accompagnano Véronique Nah in questo viaggio intimo: un’opportunità per lo spettatore di attraversare con l’immaginazione lontani paesi ma anche, come in un gioco di specchi, di interrogarsi sulla propria identità. 9-13 anni Fondata nel 1979, la Compagnia Teatrale Piccoli Principi produce e distribuisce spettacoli teatrali, cura progetti di attività culturali di vario genere per enti pubblici, teatri, musei, scuole. Intrecciando i linguaggi delle arti visive e della musica con quelli delle arti della scena, le creazioni dei Piccoli Principi si distinguono per la loro unicità. Libero dalle convenzioni e costantemente aperto a tutti gli stimoli della contemporaneità, affronta temi di diversa natura, ma sempre riconducibili all’idea di “relazione”, tra differenti culture, tra saperi diversi: teatro e scienza, arte e infanzia, arte e didattica. Il teatro - lo spazio della condivisione per eccellenza - è, per i Piccoli Principi, il luogo deputato allo scambio di informazioni, esperienze, pensieri, tra persone diverse accomunate dall’amore per la conoscenza. Su questi argomenti, la Compagnia Teatrale Piccoli Principi si confronta con artisti, scienziati, educatori, e imposta collaborazioni con istituzioni italiane e straniere: scambi, partenariati, coproduzioni.Tra i riconoscimenti più importanti della compagnia: nel 2009, all V festival internazionale "100, 1.000, 1.000.000 de povesti " di Bucarest “Ba Ba” vince il premio come migliore spettacolo per i più piccoli e Véronique Nah come miglior attrice. Nel 2002. “La magia delle immagini: la storia dell’arte raccontata ai ragazzi” vince il premio"Prix des Régionales" al festival internazionale Momix di Kingersheim in Francia. Domenica 21 aprile ore 18 19 e 20 aprile ore 10 Crest La storia di Hansel e Gretel regia Michelangelo Campanale con Catia Caramia, Marianna Di Muro,Giulio Ferretto, Paolo Gubello. Nella regione tedesca dello Spessart esiste ancora una fitta foresta, difficile da attraversare con i suoi pochi e aspri sentieri, resi ancora più difficoltosi da giganteschi e ombrosi pini e faggi, i cui rami intralciano il cammino. Per i contadini della zona è "il bosco della strega", per via di un rudere con i suoi quattro forni e della storia di una donna bellissima che, con i suoi dolci magici, catturava quanti, perdendosi nel bosco, arrivavano nei pressi della sua casa. Sembra essere questa l'origine della fiaba di Hansel e Gretel, racconto "ombroso" come il bosco, reso ancora più inquietante dalla presenza di una donna che appare ai due fratellini bellissima, accogliente e materna, ma strega che inganna e mangia i bambini. Nello spettacolo, come nella fiaba, la sua presenza getta una luce mutevole su ogni passaggio della storia: il giornaliero inganno dell'immagine nasconde verità opposte o semplicemente più complicate. La casa, il bosco, il sentiero illuminato dai magici sassolini, le piume lucenti del cigno, tutto gira e si trasforma, per poi ritornare con una luce nuova, come il sole ogni mattina. "Cosa è buono? Cosa è brutto? Ciò è vero o ciò appare... non lasciatevi ingannare!". In tempi di recessione economica, raccontare ai bimbi della società dei consumi una favola che prende avvio proprio dalla prosastica difficoltà di un padre e di una madre a sfamare i figli può non essere un esercizio di stile. Del resto, le favole non lo sono mai. Quali ansie d'abbandono, paura di non vedere soddisfatti i propri bisogni, quali fantasmi prendono corpo in bambini che sentono minacciata la propria avidità di benessere? Uno spettacolo sospeso tra realtà e favola, perché i bambini imparino a dare valore alle cose e soprattutto alla loro capacità di discernere e conquistarle, a superare la dipendenza passiva, quella dai genitori e quella...dall'abbondanza. 6-11 anni C.r.e.s.t., Collettivo di Ricerche Espressive e Sperimentazione Teatrale, nasce nel 1977 e, con Gianni Solazzo prima e Mauro Maggioni poi, porta avanti in un ambiente difficile - sia socialmente che culturalmente, un discorso teatrale coerente e innovativo, raccontando vite complicate, sogni ostinati, incontri tra culture e condizioni differenti, cercando di coniugare i linguaggi della tradizione con quelli della ricerca teatrale contemporanea. Dal 1992 il C.r.e.s.t è inserito dalla presidenza del Consiglio dei Ministri nell’elenco delle “…compagnie che svolgono ad alto e qualificato livello attività nel campo del teatro per l’infanzia e la gioventù”. Distribuisce i suoi spettacoli sul territorio nazionale e realizza progetti di formazione e promozione teatrale in ambito regionale. Interlocutori privilegiati della sua attività sono i bambini, i ragazzi, i giovani, gli operatori della scuola (insegnanti, dirigenti, educatori), con l’intento di creare in un contesto privo di strutture teatrali un punto di riferimento culturale e professionale forte. Tra i riconoscimenti della compagnia: per lo spettacolo La storia di hansel e Gretel, il Premio L'Uccellino azzurro 2009 Dal 16 al 19 maggio Festival Maggio all’infanzia Il festival che nel maggio 2013 giungerà alla sua sedicesima edizione prevede la realizzazione di circa venti spettacoli per le scuole e le famiglie. Sono previste inoltre iniziative in cui i bambini partecipano attivamente e da protagonisti come i cortei che ormai costituiscono l’evento d’apertura della manifestazione e le animazioni e i giochi che occupano vie e piazze della città. Botteghino posto unico € 5.00 scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado Per informazioni sugli spettacoli e sulle prenotazioni: 080/5797667 int. 127/111, [email protected] I moduli di prenotazioni e i programmi sono disponibili sul sito: www.teatrokismet.org A TEATRO…SI MANGIA A pranzo con la principessa In occasione dello spettacolo “La principessa sul pisello” è possibile fermarsi a teatro dopo lo spettacolo, fare colazione a sacco insieme con la compagnia del teatro e nel primo pomeriggio svolgere un incontro con la compagnia sui temi dello spettacolo . max 2 classi Programma: ore 10.00 spettacolo Il viaggio di Arjun ore 11.45 incontro con la regista Lucia Zotti ore 12.30 pranzo a sacco (con la compagnia teatrale ore 13.30 – 14.30 incontro sui temi dello spettacolo Costo spettacolo+incontro 8 € (non comprensivo di colazione a sacco) A tavola con Molière, una giornata a teatro con l’illustre compagnia Che cosa significa avvicinarsi a un classico oggi? Cerchiamo di capirlo insieme, attraverso la ri- scrittura e la messa in scena deI Malato Immaginario di Molière. Incontro con la regista Teresa Ludovico con letture co-partecipate di alcuni brani e visione di alcune scene del film “Moliere” di Ariane Mnouchkine. Tra cinema, teatro e letteratura. Programma: Ore 9.30 arrivo a teatro Ore 10.00 apertura porta / Spettacolo Il malato Immaginario Ore 11.45 dibattito in sala Ore 13.00 pranzo in teatro con la compagnia degli attori. Il pranzo sarà preparato dal cuoco del teatro e prevede un primo a scelta tra due, un contorno, acqua e caffè. Ore 14.00-15 .00 Moliere tra cinema, teatro e letteratura. Incontro con la regista Teresa Ludovico con letture co-partecipate di alcuni brani e visione di alcune scene del film “Moliere” di Ariane Mnouchkine Costo spettacolo+pranzo+seminario 15 € Teatro e società Progetti speciali su temi politici e sociali Il Momart, visita guidata a un luogo recuperato alla legalità Per terze medie. Il Moma di Adelfia è stata una discoteca nota nella mappa del divertimento notturno della Puglia. Nell'ottobre 2007 i locali del Moma sono stati sequestrati a seguito di un'operazione coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Bari. Il sequestro del Moma ha rappresentato l'inizio di una nuova modalità di realizzare progetti intorno ai beni sequestrati e non ancora confiscati alle mafie. Dal Moma è nato il MOMArt - Motore Meridiano delle Arti, officina dedicata alla giovane creatività regionale e nazionale. Un percorso al quale il Teatro Kismet sta dedicando le sue risorse artistiche e imprenditoriali. In una giornata da concordare e/o in occasione di alcuni spettacoli del cartellone per le scuole, quelli che più esplicitamente portano in scena temi sociali e politici. Gli spettacoli e le giornate sono: Sii gentile, 28 e 30 gennaio; Io diversa, 16 e 17 aprile Programma: Ore 9.30 arrivo a teatro Ore 10.00 apertura porta / Spettacolo Ore 11.45 dibattito in sala Ore 13.00 pranzo in teatro. Il pranzo sarà preparato dal cuoco del teatro e prevede un primo a scelta tra due, un contorno, acqua e caffè. Ore 14.00-trasferimento dal Teatro Kismet al Momart di Adelfia Ore 14.30- 16.00 visita guidata al Momart Costo spettacolo+pranzo+visita guidata 15 € (il costo non prevede il costo del trasferimento in autobus dal Kismet al Momart) Progetto Antigone Parole e sassi Con Caterina Valente Venti attrici, diverse per formazione artistica e pratica teatrale, una per ogni regione italiana, preparano insieme il racconto di Antigone per le nuove generazioni, un racconto comune a tutte e venti, che poi ognuna porterà nel proprio territorio. Giovani donne di teatro che vogliono realizzare un’azione politica attraverso il proprio lavoro, molto spesso precario, aderendo al movimento nato in Italia con la mobilitazione del 13 febbraio 2011, con l’obiettivo di rendere l’Italia un paese per donne. L’intenzione è di riaffermare la funzione sociale del teatro che è allo stesso tempo etica ed estetica. Vogliono raccontare Antigone alle bambine e ai bambini, perché possano conoscerla, ricordarla e raccontarla a loro volta. Il Progetto Antigone propone un racconto–laboratorio rivolto a piccoli gruppi, massimo 25 bambini per volta, di otto, nove e dieci anni. Durata: 1,30 h circa (parte del tempo destinata al racconto e parte a un lavoro in cui sono coinvolti i bambini ). Spazio: aula scolastica, o una piccola stanza libera, o qualsiasi spazio silenzioso. Non serve che lo spazio sia oscurabile. Costo: 5 € a bambino Laboratori per le scuole 15 e 16 dicembre presso la sede del Kismet. Teatro e disabilità Seminario per insegnanti Condotto da Giorgio Testa Il seminario si rivolge si rivolge a insegnanti e operatori che incontrano nel proprio percorso di lavoro ragazzi diversamente abili. L’obiettivo del percorso è capire come il teatro può sviluppare forme nuove di relazione nella pratica educativa. Il presupposto è che il teatro è un’esperienza in grado creare un luogo di espressione e comunicazione che renda più sensibili e disponibili all’altro; un esercizio di accoglienza educativa in cui l’incontro con la cosiddetta diversità e il disagio diventi occasione di ascolto autentico dei bisogni e delle domande di tutti i soggetti coinvolti, ragazzi, docenti e pedagoghi teatrali. Giorgio Testa è psicologo, formatore ed esperto di teatro. Attivo dal 1960 nel Movimento di Cooperazione Educativa (MCE), ha svolto attività di ricerca e formazione sui temi dell’inconscio nella pratica educativa, della creatività, della didattica della lettura. Ha diretto la rivista Cooperazione Educativa dal 1980 al 1985. Negli ultimi venti anni, come consulente dell’Ente Teatrale Italiano (ETI), ha coordinato numerosi progetti di ricerca sul teatro educativo e sociale. Ha ideato e diretto il Centro Teatro Educazione (CTE) struttura che all’interno dell’ETI si è occupata espressamente di educazione al teatro nelle sue dimensioni di linguaggio specifico, di spettacolo da vedere, di esperienza di comunicazione ed espressione. Quota di iscrizione 20 €, max 20 partecipanti. PER I SEGUENTI LABORATORI CHE SONO DA REALIZZARE NELLE SCUOLE CHE NE FARANNO RICHIESTA, LA DURATA E LE DATE SONO DA DEFINIRE IN BASE ALLE ESIGENZE DELLE SCUOLE CHE VORRANNO REALIZZARLI. I COSTI VARIANO IN BASE ALLA DURATA DEI LABORATORI. Per scuole elementari, medie Creare uno spettacolo con i ragazzi Uno o due professionisti del Teatro Kismet conducono il lavoro diretto con i ragazzi e assumono la regia dello spettacolo finale. Questo percorso si sviluppa in più mesi, con incontri settimanali e si deve prevedere un periodo di prove più intenso a ridosso del debutto. I costi sono da costruire dopo la definizione del progetto. Per scuole dell’infanzia Balbettio Un percorso sulla danza e la poesia per i bambini più piccoli Condotto da Teresa Ludovico e Marta Lucchini Balbettio è il nuovo spettacolo prodotto dal Teatro Kismet, con la regia di Teresa Ludovico. Uno spettacolo dove la danza e la poesia sono gli strumenti per entrare in relazione con i bambini molto piccoli sui temi della creazione e del sacro. Il laboratorio che proponiamo è un percorso di esplorazione teatrale con un gruppo di bambini da realizzare nelle scuole dell’infanzia condotto dalla regista e dalla danzatrice interprete dello spettacolo, Marta Lucchini. Attraverso gli stimoli della parola poetica e della danza sensibile, proposti con semplici giochi ed esercizi, i bambini avranno la possibilità di entrare in una nuova relazione con lo spazio, con il proprio corpo, con la parola e con gli altri. Creatività e immaginazione potranno manifestarsi con facilità lasciando nel bambino il segno di una esperienza positiva. Le quattro stagioni e i quattro elementi, aria, terra, fuoco e acqua saranno gli ambiti di esplorazione attraverso cui i bambini saranno accompagnati. Per scuole elementari, medie Il mio Pinocchio Un laboratorio teatrale con dimostrazione finale Condotto da Giulio De Leo Il testo-pretesto su cui si svilupperà il laboratorio e che verrà liberamente drammatizzato nella fase finale, sarà Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi. Tale scelta letteraria scaturisce dalla necessità di restituire all’infanzia dei bambini la creatività e il gioco come risorse inalienabili per conoscere e interpretare il mondo circostante senza paure e pregiudizi. La creatività è, infatti, una facoltà che si esercita solo nel presente, nel “qui e ora” e a tale dimensione sono estranee le paure e ogni forma di rigidità intellettuale e spirituale. La marionetta di Pinocchio è l’archetipo della creatività e del gioco. Nel gioco teatrale, proprio grazie alla grande fama del racconto di Collodi e alla sua appartenenza al nostro patrimonio collettivo culturale, Le avventure di Pinocchio si tradurranno in un’originale viaggio corporeo capace di svelare agli alunni che, proprio come accade al loro protagonista, anche le parole di un libro possono trovare carne ed ossa. Per avviare un’indagine sulla memoria collettiva del gruppo/classe a proposito di Pinocchio il percorso inizierà con la richiesta di produrre elaborati grafici a colori che immortalino i momenti più toccanti del racconto e con giochi per l’estroversione della voce nello spazio. Successivamente attraverso percorsi spaziali e musicali guidati, giochi di relazione, suoni e parole, si svilupperà un approccio originale e giocoso alla storia. Giulio De Leo. Dal 1994 al 1997 studia presso l'atelier del Teatro Kismet Opera di Bari, dove inizia un percorso di formazione e collaborazione artistica con Giorgio Rossi e Raffaella Giordano, coreografi dell'Associazione Sosta Palmizi. Dal 1996 collabora con Vincenzo Toma responsabile del progetto Teatro&Handicap del Teatro Kismet e in tale ambito si perfeziona con Philippe Saltì della Compagnia Oiseau Mouche di Roubaix (Francia). Fra il 1997 e il 1999 si perfeziona con periodi di residenza presso l'atelier di teatro-danza della Scuola D'Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano e la Folkwang Hochschule di Essen diretta da Pina Bausch (Germania). Dal 1995 ad oggi collabora come interprete e assistente alla regia e coreografia con numerosi artisti, compagnie e teatri in Italia e all’estero Nel 2007 fonda la compagnia Menhir. Nel 2009 è responsabile artistico del progetto Teatro e Handicap del Teatro Kismet OperA di Bari. Danza Urbana per i bambini Laboratorio di espressione corporea con evento finale Condotto da Marta Lucchini L’intento è quello di proporre ai bambini un percorso di espressione corporea che attraverso la creazione di piccole coreografie itineranti permetta loro di ri appropriarsi degli spazi scolastici e/o urbani, come vie, piazze, giardini. L’esperienza di creazione coreografica urbana può essere una straordinaria occasione affinché lo spazio della scuola e/o della città possa tornare ad essere vissuto come luogo di aggregazione, di gioco e di confronto. La danza, intesa come movimento consapevole e scoperta del proprio corpo, aiuta i ragazzi ad entrare in relazione con gli altri all’interno di un contesto fisico urbano specifico, come può essere la scuola. Marta Lucchini. Danzatrice e performer, si forma in Italia (tra gli altri con Carolyn Carlson, Sosta Palmizi) e in Olanda (EDDC, Arnhem). Dopo la laurea al Dams di Bologna, collabora con i coreografi Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, Roberto Castello, Giorgio Rossi, Virgilio Sieni, e con il Teatro Kismet Opera, Teatro all’Improvviso, Teatro del Buratto, Stalkervideo. Nel 2009 intraprende la formazione in Danza Sensibile. E’ cofondatrice della compagnia di danza contemporanea ”cinzia delorenzi”. Per scuole elementari, medie Le storie nel corpo Gioco, danza e animazione teatrale nella didattica speciale Condotto da Gianna Grimaldi In un percorso di Didattica Speciale, proporre esercizi di respirazione, movimento espressivo libero e giochi con la voce, consente l’attivazione di uno “stare” autentico e consapevole. L’utilizzo delle arti creative può diventare, in tale contesto, un eccellente mezzo di indagine e di sviluppo della sfera affettiva, con il quale educatore e bambino percorrono la strada dell’esplorazione reciproca. Questo laboratorio è un’occasione d’incontro attraverso l’espressività corporea, un laboratorio ludico espressivo, rivolto ad alunni diversamente abili ed alunni con difficoltà relazionali Maria Giovanna Grimaldi attrice e pedagogista, conduce studi e ricerche sull’immaginario infantile e sulla valenza educativa del gioco nell’infanzia e nell’età adulta collaborando con scuole ed associazioni. Inizia il suo percorso di formazione al Teatro Kismet O.perA. di Bari, dove frequenta laboratori sul lavoro d’attore dedicandosi alla scoperta del teatro ragazzi nel duplice ruolo di attrice ed educatrice. Negli stessi anni frequenta l’università avviando attività di intervento professionale nei settori di ricerca sociale, cosiddetti “a rischio”. Si dedica, attualmente, allo studio del rapporto corporeo-emotivo e delle possibilità espressive, in bambini affetti da sindrome autistica, per il miglioramento dell’interazione sociale. Promuove da alcuni anni progetti di gemellaggio culturale tra scuole senegalesi e scuole italiane, trascorrendo alcuni periodi in Africa a stretto contatto con le realtà locali, e ricercando sul valore della fiaba e del racconto. Per scuole elementari, medie I giganti del Mare Il laboratorio per partecipare al festival Maggio all’infanzia Condotto da Cristina Bari e Karin Gasser Laboratorio sulle capacità creative e manuali dei bambini. L’obiettivo è costruire delle grandi figure ispirate al mondo marino per dar vita durante il festival maggio all’infanzia 2013 ad un evento di piazza in cui i bambini con le loro creature saranno protagonisti. Cristina Bari per il Teatro Kismet OperA, dal '90 si occupa della cura dell'immagine: progettazione e realizzazione della linea grafica, costumi e allestimenti per le produzioni teatrali e coordina la sezione dedicata alle "arti visive". Dal '97 collabora con Rosaba Branà, direttrice del Museo Pino Pascali (Polignano a Mare - Bari), come artista visiva. E’ stata invitata ad esporre nella sezione eventi per La Biennale di Venezia 2011, dopo la partecipazione alle Anteprima XIV Esposizione Quadriennale d'Arte nel 2003. Dal 2005 collabora con l’Università di Bari, Facoltà di Lettere – Laurea specialistica in Spettacolo e produzione multimediale come docente di Informatica applicata alla Grafica e Comunicazione Visiva. Karin Gasser di origine svizzera ma pugliese per scelta, ha studiato sociopedagogia e lavorato in varie strutture residenziali o laboratoriali con portatori di handicap. bambini, ragazzi a rischio, ha portato avanti un progetto di formazione per l’animazione e il gioco per educatori negli orfanotrofi in Romania, ma soprattutto lavora dal 1990 al Teatro Kismet, occupandosi della relazione con le scuole per gli spettacoli in matinée e svolgendo insieme a Cristina Bari laboratori di manualità con ragazzi e famiglie. I laboratori annuali per i bambini e i ragazzi del Kismet Per i giovani tra i quattordici e i diciannove anni. Agli adolescenti a cura di Rossana Farinati, Lello Tedeschi È un laboratorio teatrale rivolto ai giovani tra i quattordici e i diciannove anni. Non è una scuola di teatro ma la scena la pratichi, ne fai esperienza concreta. La pratichi innanzitutto come luogo di scoperte. Scopri la possibilità di essere in relazione con gli altri e con te stesso attraverso il movimento, il gesto, l’azione fisica; e con la parola un po’ lo sai come funziona, eppure scopri un modo tutto nuovo e particolare di praticarla. E poi scopri qualità di te che fatichi a immaginare, prendi più coraggio, e magari in pubblico fai cose che forse nemmeno in privato, con gli amici più stretti, riusciresti a fare. Del teatro sperimenti la serissima libertà del gioco e dell’immaginazione, e il piacere immediato di condividerla con gli altri. E accogli la possibilità di riflettere sulla vita e sul mondo, di ripensare i comportamenti tuoi e degli altri, osservando ciò che ti circonda da una prospettiva nuova. Non è una scuola di teatro, ma potrebbe prepararti ad affrontarla se e quando il tempo arriverà. Perché comunque la scena la vivi, curi corpo, voce, spazio, relazione, improvvisazione, coralità. Ti avvicini al gioco dell'attore e attraversi un luogo chiamato teatro, abitandolo per esplorare te stesso e riconoscere e condividere la tua ansia di vita e di futuro. Da novembre a maggio, due percorsi per venticinque partecipanti max ciascuno, dalle 18.00 alle 21.00, uno il giovedì, condotto da Rossana Farinati, l’altro il venerdì, condotto da Lello Tedeschi, più due week end intensivi e un periodo di intensificazione a ridosso dell’evento pubblico finale, previsto a fine maggio. Lezione aperta di presentazione del laboratorio: giovedì 11 ottobre, dalle 18.00 alle 20.00. per bambini tra 7 e 13 anni Il gioco del teatro a cura di Gianna Grimaldi, in collaborazione con Teresa Ludovico con il sostegno del Rotary Club Bari Tra i regni maggiormente privilegiati attraverso cui l’individuo scopre la propria capacità di aprirsi al mondo, spiccano quello del gioco e quello del teatro, consentendo un’autentica esplorazione delle proprie capacità percettive, intuitive, comunicative e relazionali. Aiutano a rivalutare l’atteggiamento positivo verso gli eventi, l’inventiva, la disponibilità all’adattamento, il coraggio di osare sapendo misurare i propri limiti; ci insegnano a metterci al mondo con le nostre mani, a valutare la responsabilità nelle scelte che faticosamente e con gioia la vita ci chiama a fare. Attraverso il gioco e l’animazione teatrale, possiamo incontrare il teatro partendo dal nostro vissuto e stimolando la creazione di una realtà rispondente ai nostri bisogni creativi e di socializzazione. Nel corso del laboratorio i partecipanti conoscono, apprendono, imparano a mettere in relazione se stessi con tutto ciò che li circonda, in uno stato di piena libertà, ma pur di rispetto di regole indispensabili all’equilibrio delle relazioni, concedendosi la meritata possibilità di sentirsi protagonisti fieri delle loro proposte. Gioco e Teatro si mescolano richiedendo un coinvolgimento totale ed una continua ricerca delle proprie potenzialità, così l’arte si fonde alla vita. Da novembre a maggio, venti appuntamenti settimanali di due ore, il mercoledì dalle 17.00 alle 19.00, conduce Gianna Grimaldi, in collaborazione con Teresa Ludovico. Lezione aperta di presentazione del laboratorio: venerdì 12 ottobre, dalle 18.00 alle 19.00. Famiglie a teatro Domenica 28 ottobre ore 18 Ass. Tra il dire e il fare/La luna nel letto - Cenerentola, across the universe Domenica 11 novembre Teatro Showville ore 18 Teatro Kismet - La Principessa sul pisello Domenica 9 dicembre sala piccola ore 18 Teatro Kismet - Balbettio Domenica 25 novembre ore 18 Nautai Teatro Lupusinfabula… e Domenica 16 dicembre ore 18 Scarlattine Teatro - 24583 inquietanti meraviglie Domenica 6 gennaio ore 18 Principio attivo Teatro - La bicicletta rossa Domenica 20 gennaio ore 18 Senza Piume Teatro - Come Pollicino Domenica 3 febbraio ore 18 Fondazione Teatro ragazzi e giovani Piemonte - Pigiami Domenica 17 febbraio ore 18 per DAB/Teatro Pubblico Pugliese Teatrimperfetti/Maria Ellero - Piccoli movimenti colorati Domenica 3 marzo ore 18 Compagnia Rodisio/Teatro delle Briciole - Cappuccetto rosso Domenica 17 marzo ore 18 Teatro del piccione - Rosaspina Domenica 7 aprile ore 18 Thalassia - La grande foresta Domenica 21 aprile ore 18 Crest - La storia di Hansel e Gretel Botteghino “Famiglie a teatro” Intero 12 € ridotto con Carta Famiglia* 8 € *Carta Famiglia è nominale, con un contributo di 15 euro dà diritto a biglietti ridotti a 8 euro per tutta la famiglia per gli spettacoli della rassegna “Famiglie a teatro” Robin Hood Un piccolo gesto di generosità che viene richiesto agli spettatori adulti che possono acquistare il biglietto di uno spettacolo per ragazzi per regalarlo ad un giovane spettatore che altrimenti non potrebbe permettersi il teatro. Per le scuole secondarie di II° grado il programma degli spettacoli è disponibile sul sito www.teatrokismet.org dal 7 settembre. Teatro Kismet OperA Strada San Giorgio Martire 22/f 70123 Bari www.teatrokismet.org INFO: 080/5797667 uff. Scuola int.127/111 fax 080/5749228