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In collaborazione con:
Provincia di Bari,Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, Ufficio Scolastico provinciale di Bari > AGIScuola
Teatro Kismet OperA
stabile d’innovazione
Stagione ragazzi 2012-13
Programmazione per le scuole d’infanzia / primarie / secondarie di 1° grado
Vedere uno spettacolo al Teatro Kismet
L’accoglienza dei bambini e degli insegnanti è un punto importante per una esperienza del teatro
positiva e di crescita.
Quando le scolaresche arrivano al Kismet sono accolte dagli operatori del teatro nel foyer dove i
bambini possono far merenda e gli insegnanti ricevere materiali informativi e didattici sugli spettacoli.
All’apertura della sala teatrale, i bambini vengono accompagnati dagli operatori classe per classe e
fatti accomodare con una breve introduzione in cui si spiegano i “misteri” e le regole per vedere uno
spettacolo teatrale.
Alla fine delle rappresentazioni c’è sempre un momento di incontro con gli attori delle compagnie, per
approfondire temi e riflessioni o semplicemente soddisfare curiosità legate all’arte della scena.
Domenica 28 ottobre ore 18
26 e 29 Ottobre ore 9.30 e ore 11
Ass. Tra il dire e il fare/La luna nel letto
Cenerentola, across the universe
regia Michelangelo Campanale, con: Nunzia Antonino, Annarita De Michele, Luigi Tagliente, Paolo Gubello
“Avete mai confuso il sogno con la vita? O nascosto qualcosa come un ladruncolo qualsiasi? Vi siete mai
sentiti impauriti come davanti ad una strega? O creduto che i vostri oggetti come per magia si
muovessero e invece erano fermi? Forse aveva ragione mia madre. Forse sognavo e basta. Forse erano
gli anni 80. O magari ero o mi sentivo una Cenerentola.”
Così si presenta la protagonista della storia, come una ragazza interrotta dalla presenza di una madre
“troppo buona”, e ci racconta della bontà che diventa identica alla cattiveria, quando presume di
sapere ciò che è giusto o sbagliato, quando non riesce a lasciare spazio per vivere. Ripercorrendo i passi
di Cenerentola, incontrando i personaggi della storia che si animano nella sua stanza e che prendono
sostanza, forma e colore dalla tappezzeria delle pareti e dagli oggetti di uso quotidiano, la protagonista
gioca, sogna e modifica la sua vita. La fiaba suggerisce una via di uscita: quale che sia il contesto
difficile che si vive, il domani, si può essere certi, porta sorprese. Ed è per questo che vale la pena
tentare, sognare, per incontrare i mille fatti del caso e della realtà.
7-13 anni
La Compagnia "La Luna nel letto" produce spettacoli di teatro ragazzi ( "La bella addormentata", "Oz, nel paese
delle meraviglie", "Pinocchio...a Sud”, “Il vecchio e il mare”) che sono lo sbocco naturale di un percorso di ricerca
sull'immaginario infantile e su bisogni e desideri dei bambini, percorso di ricerca condotto in ambiti diversi, dalla
scuola ai centri di aggregazione per minori a rischio. Dal 2007 gestisce il Teatro Comunale di Ruvo di Puglia e
l'anno successivo la compagnia risulta vincitrice della prima edizione del progetto Residenze-Teatri Abitati,
Residenze Teatrali in Puglia 2008-2009, promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero dello
Sviluppo Economico, Regione Puglia e Consorzio Teatro Pubblico Pugliese,in accordo di partenariato con il
Comune di Ruvo di Puglia. La Luna nel letto ha vinto numerosi premi, l’ultimo dei quali Premio Eolo Awards 2011
come Miglior spettacolo di Teatro per Ragazzi per “Il vecchio e il mare”. Cenerentola è il nuovo spettacolo della
compagnia che ha debuttato al festival Castel dei mondi di Andria a settembre 2012.
Domenica 11 novembre ore 18
Dal 6 al 10 novembre ore 9.30 e ore 11
Teatro Kismet
La Principessa sul pisello
regia Lucia Zotti, con Monica Contini, Nico Masciullo, Deianira Dragone
Il principe, protetto, nutrito e coccolato, è cresciuto in un castello, lontano dalla realtà. Non conosce
rinunce e privazioni, tutto gli è dato senza desiderio. L’unico suo passatempo, suonare la chitarra, gli
allontana la noia, padrona della sua vita. Sogna una donna molto diversa da quelle che la regina madre
gli propone: “Bella senza l’arroganza della bellezza, nobile senza l’arroganza della nobiltà pietosa
senza l’arroganza della pietà”. Ma dove trovarla? Sarà proprio la regina madre che spingerà il figlio ad
intraprendere quel viaggio che gli permetterà di scoprire la vita reale, fuori dal castello. In viaggio,
incontri ed avventure, a volte pericolosi, compiranno la sua trasformazione favorendo l’incontro con la
donna dei suoi sogni. Il principe ha dunque trovato la compagna ideale che, però, non è una principessa
di casa reale. Presentandola comunque alla regina madre come tale, la ragazza verrà sottoposta alla
fatidica prova del pisello. Lo spettacolo attraversa il mondo magico della fiaba tradizionale fra principi
e regine, troni sontuosi e candelabri, servitori e valzer di Strauss. a si svolge anche sul nastro d’asfalto
durante un viaggio in autostop, con avventure metropolitane e musica rock, fra cui una gara canora con
presentatori e cantanti, fan e applausi. Il linguaggio semplice e privo di logica della fiaba, in cui schemi
e processi razionali, abitudini e convenzioni sociali, sono sospesi, invia segnali di vario tipo, che ciascun
spettatore, bambino o adulto, coglie secondo la propria capacità e qualità di comprensione e di
bisogno. I piccoli imparano a coltivare speranze di superamento delle loro piccole prove, e i ragazzi più
grandi, alla ricerca di una via interiore autentica, ad integrare in sé le parti contrapposte e scisse.
Vd. anche “A teatro…. s i mangia” - 7-13 anni
Domenica 25 novembre ore 18
26-28 novembre ore 10
Nautai Teatro
Lupusinfabula… e
regia: Gigi Tapella, con: Miriam Bardini, Gigi Tapella
Lo spettacolo “Lupusinfabula...e” affronta il tema della paura materializzata nella figura del “lupo”.
Affascinante personaggio dalle sembianze ambigue, ora di “bel giovane dagli occhi di ghiaccio”, ora di
“belva dallo sguardo di fuoco”, che popola con provocante e accattivante presenza gran parte della
letteratura per l’infanzia. In scena vediamo proprio lui, il lupo, che nelle vesti del cacciatore ed
accompagnato dalla moglie, evocherà alcuni degli episodi più significativi della propria vita: gli incontri
con una giovane fanciulla e con una nonna ammalata, racconterà di torte e fiorellini, di fragoline di
bosco e di trappole… vecchi ricordi ormai lontani che la memoria vuole cancellare. Sarà la moglie, che
ha imparato a vivergli accanto e che conosce ogni sua sfumatura, ogni sua debolezza e poesia, ad
aiutarlo in questo viaggio della memoria, affinché la storia non si perda… come qualcuno fece un giorno
nella foresta.
Lo spettacolo si sviluppa su una strada di confine e i personaggi, nel loro gioco di entrate e uscite da
questa frontiera, avvicinano i bambini all’equilibrio fra due territori: il piacere e il dovere, equilibrio
indispensabile per la crescita.
5-10 anni
La compagnia NAUTAI (che significa viaggiatori) si è costituita nel 1992. La compagnia si impone subito nel
panorama nazionale ed europeo per la qualità delle sue produzioni e la serietà della sua ricerca teatrale e diventa
punto di riferimento e soggetto di progetti culturali in Italia ed in Europa in collaborazione con Centri Teatrali,
Festival ed Istituzioni Pubbliche. Il lavoro del gruppo si basa essenzialmente sul teatro d'attore e sulla pratica
dell'improvvisazione teatrale come analisi e studio dei testi. Il senso e il valore della fiaba tradizionale, come
strumento d’indagine del quotidiano e come stimolo di confronto tra adulto e bambino, costituiscono uno degli
ambiti principali della ricerca della compagnia. Tra i riconoscimenti della compagnia: Premio dell’Ente Teayrale
Italiano Stregagatto del 200 per “Il cantico del nascere” e Premio ETI Stregagatto del 1995 per “Lupusinfabula
e…”.
Domenica 9 dicembre sala piccola ore 18
Dal 4 al 7 e dal 10 al 12 dicembre ore 9.30 e ore 11
Teatro Kismet
Balbettio
regia Teresa Ludovico, con Marta Lucchini
Balbettio è la nuova proposta targata Kismet dedicata ai bambini più piccoli. Una proposta molto
particolare in cui i quattro elementi, terra, acqua, aria e fuoco, attraverso la danza e la parola poetica
raccontano in maniera semplice ed efficace la “creazione”, attraverso un teatro che risulta
affascinante e avvolgente. Domina su tutto il colore della terra che si fa ambrato filtrato da grandi fogli
di carta che consentono l’apparire delle ombre. La voce poetica richiama gli elementi primordiali e le
azioni che si compiono in scena creano continue e sorprendenti trasformazioni, metamorfosi: un uovo
scompare e poi ricompare per far nascere un pulcino, l’acqua bagna la terra e la carta si trasforma in
una tartaruga…
“Quando un neonato mi guarda, nel suo sguardo puro, assoluto, percepisco un mistero che mi
sgomenta, forse perché in quegli occhi limpidi vedo l’impronta divina. Vedo la vita che balbetta e
chiede asilo con la potenza della sua fragilità, vedo la bellezza, e sento la debolezza della mia forza
adulta. Balbettio è una sinfonia di suoni luci e movimenti che diventano poesia e danza.
L’acqua gocciola e sgocciola, soffia l’aria in aria, terra di terra nella terra, ecco il fuoco che infuoca le
fiamme,ecco l’acqua che bagna le piante…” Teresa Ludovico
3-7 anni
13-15 dicembre ore 10
Factory Compagnia Transadriatica
Romeo e Giulietta
regia Tonio De Nitto con Lea Barletti, Dario Cadei, Ippolito Chiarello, Angela De Gaetano, Filippo Paolasini, Luca Pastore,
Fabio Tinella •
Romeo e Giulietta è chiedersi quanto i genitori amino veramente i figli, quanto possano capirli, quanto
invece non imparino a farlo troppo tardi.
Romeo e Giulietta è un gruppo di famiglia sbiadito e accartocciato dal tempo, una foto che ritrova
vigore e carne per poi consumarsi e scolorirsi di nuovo.
Romeo e Giulietta sono le morti innocenti, i desideri irrealizzati e la capacità di sognare che non può
esserci tolta.
Romeo e Giulietta è un meccanismo perfetto, un ingranaggio linguistico e scenico che va avanti
nonostante essi stessi, dal quale però ad un certo punto può succedere di voler scendere e in qualche
modo di farlo veramente, costi quel che costi.
Romeo e Giulietta, sono due adolescenti di una comitiva che si cancella per sempre nel tempo di un
paio di giorni.
Romeo e Giulietta sono il vuoto lasciato, il segno della tragedia che ha sconvolto una comunità e che
non sarà mai rimosso.
Romeo e Giulietta sono i sette interpreti impegnati con tripli salti mortali in doppi ruoli
diametralmente opposti l’uno all’altro.
Tra le luminarie di una Verona senza tempo, «gli amanti segnati dalle stelle» di Shakespeare celebrano
il loro sfortunato amore nel secondo lavoro della Compagnia Factory che, dopo il Sogno di una notte di
mezza estate, prosegue la rilettura pop di un altro classico del Bardo portando in scena Romeo e
Giulietta, con la regia di Tonio De Nitto.
Da 13 anni
Factory compagnia Tranadriatica nasce come associazione culturale nel 2009 ad opera di Tonio De Nitto, Paola
Leone, Anna Miccolis e Fabio Tinella. Tra le attività prevalenti la produzione di spettacoli, la realizzazione di
progetti di cooperazione internazionale, la conduzioni di laboratori teatrali e progetti di teatro sociale. Dal 2010
è adottata da Terrammare Teatro come giovane compagnia all’interno della Residenza Teatri Abitati, una rete
del contemporaneo, presso il Teatro Comunale di Nardò, progetto promosso da Regione Puglia e Teatro Pubblico
Pugliese. Sempre dal 2010 conduce laboratori presso scuole medie e superiori, il Carcere Penitenziario femminile
di Taranto, il Carcere Penitenziario di Lecce.Nel 2011 debutta con lo spettacolo “Sogno di una notte di mezza
estate” di William Shakespeare la cui tournée tocca diverse città italiane tra cui Gallarate, Romanengo, Pescara
Pistoia, Pescia, Monsummano Terme, Cerignola, Bari. Lo spettacolo viene scelto per la vetrina Puglia in scena di
Milano presso il Teatro Elfo-Puccini in ottobre. A febbraio 2012 il debutto di “Romeo e Giulietta” di William
Shakespeare con traduzione e adattamento di Francesco Niccolini.
Domenica 16 dicembre ore 18
17-20 dicembre ore 10
Scarlattine Teatro
24583 inquietanti meraviglie
regia di Anna Fascendini con Giulietta Debernardi, Anna Fascendini, Marco Mazza
Pasquale è un bambino con un piccolo difetto: ha due grandi denti sporgenti. Li ha fin dalla nascita e
sono per lui un vero problema. Sono oggetto d’attenzione e critica dei vicini di casa, del pediatra e
persino i suoi genitori, nonostante l’amore che hanno per lui, faticano ad accettare questa sua
caratteristica così stravagante se non addirittura poco gradevole rispetto all’estetica comune.
Pasquale è diverso. E con l’inizio della scuola iniziano i veri problemi: Pasquale è facile bersaglio delle
prese in giro dei compagni e persino della maestra. In questo, però, non è solo: anche Lalla, la bambina
dagli occhi a palla, è spesso vittima di cattive ironie e scherzi feroci.
Pasquale e Lalla sono entrambi creature fragili, ma saranno capaci di accettarsi, individualmente e
reciprocamente, di allearsi e di affrontare gli altri. Entrambi potranno trovare nuova forza non solo
nell’amicizia, ma proprio in quella che ritengono essere la loro debolezza.
24583 piccole inquietanti meraviglie è una partitura di physical theatre per tre attori e venti
palloncini. Tra lavoro attorale e puppets, lo spettacolo si esprime attraverso un linguaggio nuovo e
innovativo, fatto di una molteplicità equilibrata e coerente, che attinge all’immaginario infantile più
contemporaneo, senza tuttavia dimenticare la tradizione.
7-11 anni
ScarlattineTeatro è una malattia, infettiva , acuta , contagiosa. Caratteristica dell'età pediatrica, intesa non solo
come età anagrafica, ma come età in cui lo sguardo è carico di curiosità e stupore. Se l’hai avuta è un ricordo
che ti porti sulla pelle per tutta la vita. ScarlattineTeatro crede che il teatro debba affascinare, confrontarsi,
sedurre, conquistare, abbagliare, stupire, desolare, rallegrare, angosciare, consumare, trasformare ... la vita.
Crede nella pluralità di voci e di idee, ama correre dei rischi con la leggerezza del gioco. ScarlattineTeatro cerca
un modo sempre nuovo di stare insieme e di fare arte, muovendosi su un territorio di contaminazione tra diversi
linguaggi e mondi, per rompere le barriere che ci sono tra teatro, performance, danza, musica, immagine. Per
ScarlattineTeatro, ma soprattutto perchè ama arrivare a tutti. Tra gli ultimi riconoscimenti: Miglior spettacolo
per ragazzi al International Theatre Kingfestival di Velikiy Novgorod (RUS, 2011).
Domenica 6 gennaio ore 18
7-11 gennaio ore 10
Principio attivo Teatro
La bicicletta rossa
regia: Giuseppe Semeraro con: Dario Cadei, Silvia Lodi, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti, Giuseppe Semeraro
La scena rappresentata è quella di una casa modesta che funge però anche da laboratorio. E' un
ambiente unico, dove non esistono letti se non una grande cassa e una poltrona sgangherata; qualche
oggetto d’uso comune la nobilita ma ogni cosa è coperta da arnesi di lavoro. Qui abita e lavora un’unica
famiglia composta dal signor Arturo, dalla moglie Linda che è incinta, dall'anziana nonna Mimina e dal
piccolo Pino. A narrare la storia della bicicletta rossa è la voce di Marta, la nuova venuta della famiglia
che è ancora nella pancia della mamma. Tutti i componenti sono impegnati nella confezione delle
sorprese contenute nelle famose uova di cioccolato prodotte dalla ditta del signor Bankomat, padrone e
signore della città. Ogni cosa si svolge sempre uguale e ripetitiva finché al piccolo Pino non viene in
mente di mettere nelle uova che sta confezionando la richiesta di una bicicletta rossa, una piccola
bicicletta che è in cima ai suoi desideri. La forza di questa famiglia sta nella sua capacità di
trasformare uno strumento di vessazione e oppressione in mezzo di liberazione e questo proprio grazie
a Pino, che quasi per caso farà ritrovare alla famiglia la sua dignità e il suo riscatto.
La Bicicletta rossa è una straordinaria favola moderna che in un coacervo di forme e rimandi stilistici
conduce per mano emozionalmente i piccoli spettatori, anche attraverso i molteplici motivi musicali,
che vanno da Grieg a Diamanda Galas, da Witkowski a Sollima, in una storia dai sapori antichi ma del
tutto in sintonia con i momenti difficili che stiamo vivendo.
7-11 anni
Principio Attivo Teatro si è costituita come associazione culturale nel 2007 e raccoglie un gruppo di persone
(attori, studiosi di teatro, giocolieri, ecc.) impegnati da anni, e in diversi modi, in ambito teatrale. L'incontro
delle diverse professionalità nasce da una comune volontà di allargare il campo di azione non solo alla produzione
di spettacoli, ma anche alla promozione di attività parallele. Tra il 2006 e il 2007, a partire dall'allestimento dello
spettacolo Il Processo (tratto dall'omonimo romanzo di Franz Kafka), nasce il desiderio da parte di tutti i
componenti del gruppo di continuare a lavorare insieme, estendendo il campo d'azione alla promozione di attività
rivolte a situazioni di "disagio". Gli attori del gruppo collaborano con diverse importanti compagnie presenti sulla
scena nazionale e internazionale. Tra i riconoscimenti ricevuti dalla compagnia: per lo spettacolo Managgia ‘a
mort Premio Scenario Infanzia 2008; Vincitore Premio Eolo 2010; Vincitore Premio Padova 2010. La Bicicletta
rossa è il nuovo spettacolo della compagnia che ha debuttato al Maggio all’infanzia 2012.
Domenica 20 gennaio ore 18
21-25 gennaio ore 10
Senza Piume Teatro
Come Pollicino
regia Damiano Nirchio, con Damiano Nirchio, Anna de Giorgio
In una piccola città un Grande Dittatore Generale si è impossessato di tutto e di tutti: nessuno lo ha
mai visto, ma il suo metallico vocione terrorizza la gente dagli altoparlanti disseminati nelle strade.
Tutto è proibito: esprimere le proprie idee, la musica, i colori, persino affacciarsi alla finestra. Tutte le
cose sono nelle sue mani: le case, le fabbriche, le vite di tutti gli adulti, costretti a lavorare per lui.
Una notte, al culmine della sua cattiveria, obbligherà tutti i lavoratori ad un turno straordinario: si
dovrà rimanere in fabbrica finché il Grande Dittatore Generale sarà soddisfatto. Del resto," più si è
Grandi, e più si comanda!". Piccoli e deboli dovranno obbedire, non potranno rientrare nelle loro case e
saranno dunque costretti dalle necessità ad abbandonare i propri figli per tutta la notte o forse per
sempre… Come Pollicino.
A casa da sola quella notte rimarrà anche una piccola ragazzina. Come fare a tornare con mamma e
papà? Non ci sono rimedi facili: con il solo aiuto di una bambola bisognerà affrontare l'Orco, imparare a
non farsi mangiare, rubare gli stivali delle Sette Leghe a chi ne fa un uso malvagio… E dimostrare a
tutti, anche al proprio fratello maggiore, scettico e ormai rassegnato, che le malvagità sono come
gesso su una lavagna: anche un bambino può cancellarle e fare un disegno nuovo. E che i piccoli
possono fare cose grandi .Anche la Rivoluzione!
Una riflessione giocosa sul potere, sul "diventar grandi" in modo non-violento, su crescita individuale e
progresso civile e, perché no, sulla Democrazia.
6-13 anni
La Compagnia Senza Piume è un progetto di Damiano Nirchioe Anna Maria de Giorgio e nasce da una ricerca
personale sulla contaminazione dei linguaggi e delle tecniche della comunicazione. La Compagnia vive
dell'incontro tra il teatro e il mondo del sociale e a questo incontro sono dedicati i temi e i contenuti delle
produzioni spettacolari rivolte a grandi e piccoli. Senza Piume vuole essere una bottega artigiana dove continuare
a studiare e a interrogarsi sui significati più "grandi" partendo da coloro che sono più "piccoli".E soprattutto
sceglie di essere un seme. Piccolo, anche questo: per sfuggire all'ingordigia dei passeri, per fiorire dove la terra è
poca o avara, per farsi sospingere dai venti più leggeri e volare...Senza Piume. Tra i riconoscimenti ricevuti dalla
compagnia: per lo spettacolo Senza Piume da cui prende il nome, Premio Eolo 2010. Come Pollicino è il nuovo
spettacolo della compagnia che ha debuttato al Maggio all’infanzia 2012.
29-30 gennaio ore 10
Teatro del Krak
Sii gentile, abbi coraggio - per Anna Frank
regia di Antonio G. Tucci con Lorenza Sorino, in collaborazione con il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di
Milano.
Un’adolescente di oggi legge Il Diario di Anna Frank… pagina dopo pagina si accorge che il suo
quotidiano è simile a quello della giovane ragazza ebrea… i litigi, le discussioni, le incomprensioni con i
genitori e la diffidenza verso gli adulti. E poi i dubbi, gli slanci, la sensibilità a fior di pelle e quel
sentimento di inadeguatezza e di ribellione alla ferocia della realtà circostante, che è il tratto comune
dei giovani. Ma si accorge anche di quanto il peso devastante della guerra e l’orrore disumano della
Shoah rendano diversa la sua esistenza con quella di Anna. Comprende che dimenticare è l’atto più
“pericoloso” che la mente umana possa compiere. Dimenticare i prigionieri, i perseguitati, i deportati,
uomini, donne, vecchi, bambini, ebrei, vittime della logica, malata, di annientamento vile e feroce del
nazismo e condivisa dal fascismo, è l’atto più disumano che ogni cuore possa compiere.
Da 12 anni
Il Teatro del Krak, associazione culturale, nasce ad Ortona (CH) nel 1996 per iniziativa di alcuni giovani attori,
registi, operatori dello spettacolo, tecnici, musicisti e artisti figurativi provenienti da varie ed importanti
esperienze formative e professionali. Nel marzo 1997 apre, presso il centro storico di Ortona, un piccolo TeatroStudio: una vera e propria casa per la cultura teatrale. Da allora produce spettacoli, svolge laboratori teatrali
nella scuola e nel sociale, organizza rassegne, stage ed eventi teatrali. Opera in stretta relazione col proprio
territorio di lavoro e di vita, in piccoli spazi che diventano luoghi di scelta poetica, nella tenace continuità ideale
al di là di mode o tendenze, costruendo giorno per giorno il proprio teatro necessario. Si creano così pratiche
teatrali con una sorta di primaria artigianalità come: il recupero della centralità del corpo, della forza evocatrice
della parola e della narrazione, dell'interazione con le forme musicali, la riscoperta e la reinvenzione del dialetto,
il confronto con i classici, intesi e visti come fratelli di carne piuttosto che come figure lontane e inavvicinabili,
l'esplorazione della diversità (psichica, fisica, sociale, di mentalità).
Domenica 3 febbraio ore 18
31 gennaio, 1 e 2 febbraio ore 10
Fondazione Teatro ragazzi e giovani Piemonte
Pigiami
regia Nino D’Introna e Giacomo Ravicchio, con Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci
Lo spettacolo si svolge nella stanza da letto di un adulto che, nella quiete della sera, scopre il piacere
di ridiventare bambino. Quando cala la sera ed è ora di dormire il protagonista comincia a giocare con
le sue scarpe, con i suoi pantaloni, con le sue calze e viaggia “facendo finta che” ora questi siano un
vecchio, una sorella, un fratello, una montagna, due bambini, due animali.
Ed ecco che, ad un certo punto, nella stanza giunge uno sconosciuto, forse un amico. I due, prima con
cautela, poi sempre più affiatati, entrano l’uno nel gioco dell’altro: le idee e le azioni si incontrano e si
scontrano rapidamente. Curiosità, reciproche crudeltà e tenerezza si alternano in una girandola che ha
il colore dominante di una nuova amicizia. Stanchi vanno a dormire e nei letti continuano a giocare, a
fingere di essere qualcuno; poi la stanchezza ha il sopravvento e giunge la notte, dolce, ad abbracciarli
amorevolmente.
Dopo 30 anni e oltre 1.600 repliche in giro per il mondo, Pigiami prosegue la Sua avventura con la
medesima carica di energia scenica e innovazione teatrale.
6-13 anni
La Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani, già Teatro dell’Angolo è uno dei più importanti Teatri Stabili
d’Innovazione per ragazzi e giovani riconosciuti dal Ministero per i Beni e le Attività culturali - Dipartimento dello
Spettacolo. Nato alla fine degli anni Sessanta dall'incontro di ttori-improvvisatori con una realtà sociale in
continua trasformazione, la Fondazione TRG, in 30 anni di attività, ha avuto modo di far apprezzare i propri
spettacoli non solo in Italia e vari paesi europei, ma anche in Australia, Canada, Israele, Messico, Russia, U.S.A.,
ricevendo numerosi premi e riconoscimenti e diventando una delle compagnie più apprezzate dal pubblico e dalla
critica per la ricerca teatrale svolta..Lo spettacolo Pigiami ha vinto i seguenti Premi: Giffoni Filmfestival, 2003 |
Gran Premio per la miglior rappresentazione teatrale, Premio Eti Stregagatto, Roma 2004 | Miglior Spettacolo di
repertorio, Premio M. Signorelli, Roma 2007 | Premio della giuria dei bambini, Pemio Luglio Bambino Campi
Bisenzio (Fi) 2008 | Premio della giuria dei bambini
5 e 6 febbraio ore 10
Teatro delle Briciole
Il viaggio
di e con Beatrice Baruffini e Agnese Scotti
Lo spettacolo nasce dal testo Il Viaggio di Tonino Guerra, poeta, scrittore e celebre sceneggiatore. E’
un racconto pieno di suggestioni e di sogni. Racconta la storia di un amore antico al profumo di
rosmarino. Inizia in un giorno d’ottobre, in cui Rico e la Zaira, due vecchi di ottant’anni, decidono di
fare a piedi quel viaggio di nozze fino al mare rimandato dal giorno del loro matrimonio. Si mettono a
camminare nel fiume, in mezzo ai sassi e alle lingue d’acqua e il paesaggio si tinge di bianco, e il
viaggio inizia... Rico e la Zaira si fermano, ricordano i momenti passati insieme, poi ripartono.
Continuano il loro viaggio verso il mare, con una forza insolita per due vecchi. I ricordi si confondono
con gli incontri, la realtà con la fantasia, perché gli occhi di Rico e la Zaira rivelano una straordinaria
capacità di guardare le cose, anche la più piccola.
Lasciandosi andare trasportati dalle scenografie e musiche i piccoli spettatori entrano nell’anima dei
due personaggi vivendo con loro l’intera vita, fatta di gioie e fatiche, vivendo con loro l’ultimo viaggio.
Il linguaggio è semplice e gli elementi che le attrici utilizzano, i vasetti di vetro per rappresentare il
mare, le scarpe sono di grande impatto emotivo.
E’ una storia che commuove, che fa sorridere e sognare, perché i protagonisti sono pieni di vita e di
sogni. Esattamente come sono i bambini.
3-7 anni
Il Teatro delle Briciole nel corso di una storia più che trentennale ha trasformato radicalmente l’immagine, il
vocabolario e il concetto stesso di teatro per l’infanzia. Fondato nel 1976, cinque anni dopo è il primo in Italia a
dar vita a un Centro Stabile di Produzione, Programmazione e Ricerca Teatro Ragazzi e Giovani, poi diventato
Teatro Stabile di Innovazione. Un centro per le arti sceniche che negli ultimi anni ha rinnovato la propria identità,
transitando dall’originario assetto di collettivo e di compagnia teatrale a un organismo dinamico e variamente
articolato che produce, realizza e distribuisce in Italia e all’estero spettacoli affidati a registi storici e ad artisti
giovani, come nel caso di Beatrice Baruffini e Agnese Scotti .che dal 2007 fanno parte dello staff artistico del
Teatro delle Briciole, sia come attrici che come ideatrici di progetti rivolti all’infanzia.
19-28 febbraio e 1 marzo ore 9 e ore 11
Teatro Kismet
Moliere ovvero il malato immaginario
regia Teresa Ludovico, con Augusto Masiello, Marco Manchisi, Andrea Fazzari, Daniele Lasorsa, Ilaria Cangialosi, Michele
Cipriani, Cristina Mileti
Fedele al testo originale, ma ricco di invenzioni registiche Il malato immaginario di Teresa Ludovico
colloca un ossessivo e infantile Argante sulla sommità di una piramide, condannato a essere perno del
mondo farsesco che gli si muove tutto attorno. Un delirio grottesco, popolato di personaggi da
commedia dell’arte che abitano una casa dalle atmosfere meridionali, piena di botole e passaggi
segreti. Maschere che si agitano in un mulinello a volte assordante, una danza grottesca di quel
quotidiano stretto fra le pareti domestiche dove ogni sussurro si amplifica, dove covano intrighi, dove si
fingono finzioni. Una serva petulante, un fratello affidabile consigliere, una figlia angelica, una moglie
dark lady e provocante, un giovane innamorato e medici, tanti medici che millantano crediti. Infine,
espressione di quell'anima beffarda e popolare così presente in Molière, la maschera di Pulcinella
deborda dal primo intermezzo in cui il testo originale l'aveva costretta per diventare il filo che lega la
finzione dello spettacolo alla vita dell'autore. E il malato? Imaginaire… Un Malato Immaginario in cui
arte e vita si confondono e si richiamano mettendo in scena la famosa quarta replica, quella durante la
quale Molière - protagonista - alza gli occhi al cielo e muore, consacrando la propria esistenza al
teatro. Fra l’Argante in scena e Molière c’è una relazione misteriosa e profonda: la comune vocazione
immaginaria, la separazione dalla realtà. Che tipo di Molière troviamo nello spettacolo? Il Molière del
gioco delle commedie, del teatro nel teatro, delle farse, del travestimento; Il Molière che prende in
giro la “ridicolaggine dell’umanità”, l’arroganza del potere; il Molière che intreccia vita e arte.
Vd. anche “A teatro…. s i mangia” - Da 13 anni
Domenica 3 marzo ore 18
4-6 marzo ore 10
Teatro delle Briciole
Cappuccetto rosso
regia Manuela Capece e Davide Doro, con Agnese Scotti e Claudio Guain
“Cappuccetto Rosso, nella versione di Charles Perrault, la più antica, racconta di un bosco delle
meraviglie, dove una bambina bellissima si perde fino ad incontrare il più famelico dei lupi, che la
divora. La fiaba di Perrault termina così, senza una soluzione o una redenzione, ma con una morale.
Italo Calvino parla del Cappuccetto Rosso di Perrault definendola più che una fiaba, una specie di gioco
recitativo per “far paura” ai bambini piccoli e dunque per insegnarli a difendersi dalla paura.
E’ proprio in questo concetto che lo spettacolo trova l’urgenza di raccontare questa storia, portando i
piccoli nel bosco chiedendo loro di attraversarlo e, soprattutto, di incontrare il lupo. Perché non lo
dimentichino mai più.
La storia, tra le più classiche della tradizione popolare, è una mattanza crudele necessaria alla
crescita. Il sacrificio di Cappuccetto Rosso permette, al bambino che ascolta, l’approccio al simbolico
del limite, indispensabile nella formazione, oggi più che mai. In questa storia non c’è un divieto, al
contrario c’è un compito da rispettare, un terribile cammino da compiere, addentrarsi nel bosco per
arrivare alla casa della nonna. Ed è proprio la mamma a mandare Cappuccetto Rosso dentro il bosco, è
l’adulto che con coraggio e responsabilità chiede al bambino di compiere un percorso di formazione.
Lo spettacolo mette in evidenza il bisogno di ritornare ai tempi del coraggio, il coraggio di mostrare ai
piccoli le strade pericolose, per dar loro la possibilità di riconoscerle. Si deve oltrepassare il bosco.
Cappuccetto Rosso è una fiaba veloce, senza mezzi termini, che lascia a bocca aperta.”
3-5 anni
La compagnia Rodisio è stata fondata nel 2005 da Manuela Capece e Davide Doro, che lavorano insieme dal 199,
pPorta avanti il suo lavoro in Italia e all’estero, produce spettacoli per bambini e per tutti, cura e progetta
percorsi di ricerca e di formazione rivolti a bambini, ragazzi e adulti. Il suo linguaggio scenico si nutre di
quotidianità, per farne emergere gli aspetti più sorprendenti e per parlare, con ironia e leggerezza, delle nevrosi
e delle storture contemporanee.
Dal 2006 è impegnata in tournée in Italia e in Europa ed è stata ospite di importanti Festival di teatro per
l’infanzia internazionali. Nel 2007 la compagnia vince il Premio Eolo come miglior spettacolo per “Il lupo e la
capra”, già programmato nello stesso anno al Kismet. Cappuccetto Rosso è l’ultima produzione.
Domenica 17 marzo ore 18
18-23 marzo ore 10
Teatro del piccione
Rosaspina
regia Antonio Tancredi, con Simona Gambaro e Massimiliano Caretta
Una versione dolce e visionaria della Bella Addormentata, dedicata a grandi e piccoli, insieme. La storia
di Rosaspina viene rappresentata con semplicità, nello stile proprio della compagnia che affianca ad
una cura particolare dell'immagine scenica un teatro d’attore molto fisico, in questo caso contaminato
e arricchito da interventi di teatro di figura. La chiave comica e l'uso di un linguaggio di immediata
comunicazione con i ragazzi fondano una visione teatrale che vuole essere principalmente emotiva,
accessibile ma non didascalica, evocativa e metaforica come proprio di ogni espressione artistica. Per
raggiungere in questo modo la verità della fiaba, perchè, come scrive Italo Calvino: “Le fiabe sono
vere. Sono, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione
generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze fino a noi; sono il
catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna, soprattutto per la parte di vita che è
appunto il farsi di un destino: la giovinezza, dalla nascita al distacco da casa, alle prove per diventare
adulto e poi maturo, per confermarsi come essere umano.”
6-12 anni
Per la qualità espressa nella propria attività, il Teatro del Piccione è stato riconosciuto dal Ministero per i Beni e
le Attività Culturali, indicato come una delle compagnie più rappresentative dell’intero panorama nazionale. E’
ospitato infatti, con più di cento repliche annuali, nelle migliori rassegne di tutta Italia, è presente sul circuito
estero di Francia e Svizzera ed è risultato selezionato e premiato in importanti festival di settore con molti dei
suoi titoli. Apprezzamenti di critica e pubblico ne confermano l’impegno di professionalità e responsabilità da
sempre dedicato alla ricerca pedagogica e artistica alla base dell’attività praticata. In rispetto di tale impegno,
ogni creazione è frutto di percorsi di ricerca di lunga durata, di studio approfondito e ispirazione composita. Lo
spettacolo Rosaspina ha vinto i seguenti Premi: Spettacolo vincitore del FIT - Festival Internazionale Teatro,
Lugano 2009; Spettacolo vincitore XXX Festival Nazionale di Teatro per Ragazzi - Padova 2011.
26-28 marzo e 3-5 aprile ore 9.30 e ore 11
Teatro Kismet
Il gatto e gli stivali
regia Lucia Zotti, con Monica Contini, Nico Masciullo, Deianira Dragone
È questa una storia che pone l’attenzione su una qualità del “sentire” umano che nel mondo moderno
tende ad essere soffocata, se non annullata: quella dell’istinto primordiale, quell’istinto che, quasi
magicamente, conduce a discernere la giusta strada nella giungla del vivere; a riconoscere fra gli
incontri quelli positivi; ad aver il coraggio di affrontare gravi pericoli per realizzare un sogno; a credere
che i sogni possono essere realizzati, se li si nutre di significato concreto. Il gatto non è un gatto
qualunque, ha poteri straordinari grazie all’aiuto degli stivali; non essendo fuorviato dalla razionalità
cerebrale, ascolta e crede alla voce interiore e ne segue le indicazioni senza cercare spiegazioni. Egli
rappresenta la tenacia psichica, l’istinto che guida il protagonista; ode e vede in modo diverso
dall’essere umano: si muove a livelli cui l’Io non penserebbe mai, conosce istintivamente il mistero
della psiche femminile per cui è in grado di riconoscere nella fanciulla (la principessa) la giusta
compagna; per il suo padrone infine ha il coraggio di affrontare il pericolo, rappresentato dall’orco,
rischiando la vita per conquistare anche il benessere materiale.
Lo spettacolo è rivolto a tutte le infanzie con l’augurio che conservino quell’ istintualità troppo spesso
sepolta da tecnologie seducenti e ridondanti. [Lucia Zotti]
7-12 anni
Domenica 7 aprile ore 18
8-10 aprile ore 10
Thalassia
La grande foresta
regia di Francesco Niccolini con Luigi D'Elia
Perché è sempre colpa del lupo? Perché è sempre lui il cattivo delle storie? Perché ti abituano così sin
da piccolo? Poi accade sul serio qualcosa di brutto e ogni volta è stato il lupo. Ma nella maggior parte
dei casi non è il lupo, il colpevole.
Questa è la storia dell'ultimo lupo abbattuto in Puglia, e di tutto ciò che morì con lui.
In un piccolo paese senza nome un bambino cresce tra scuola, casa e un grande bosco.
Il bambino va a scuola a piedi, corre, non vuole aspettare: vuole crescere e diventare un cacciatore,
come suo nonno. Suo nonno invece gli impone la lentezza, la scoperta del bosco e delle sue regole, di
un mondo che si sta estinguendo, ma che – per chi lo sa guardare con pazienza – è immensamente più
bello di quello che stiamo costruendo.
“Durante lo spettacolo l’interprete, non solo con le parole, costruisce con il legno, la carta le foglie, su
un lungo tavolo, la storia di una educazione, la storia del passaggio all'età adulta di un bambino che
vive in un piccolo paese con il nonno tra scuola, casa e un grande bosco. La narrazione commossa e
commovente di Luigi D'Elia si sposa in modo assoluto con l'atmosfera incantata che pervade tutto lo
spettacolo con un uso degli oggetti che mai rappresentano la parola preferendo alluderla, riverberando
così soprattutto emozioni e tenerezze, purtroppo così desuete, in un mondo che purtroppo sta
perdendo il contatto con la “ straziante bellezza del creato”. (da una recensione di Mario Bianchi)
7-11 anni
La coop. Thalassia conduce un'attiva ricerca sulle nuove forme dell'educazione ambientale ed in particolare sul
teatro ambientale allestendo spettacoli nei quali i diversi linguaggi, dalla musica alla biologia marina, dal teatro
di narrazione alla favola, dal circo alle scienze, si intrecciano e costruiscono piccole avventure di teatro basate
sull'educazione ambientale, sul coinvolgimento sensoriale, sulla scoperta degli organismi marini e
sull'intercultura. Teatro ambientale coniuga teatralità ed educazione ambientale attraverso la parola che
interagisce con i suoni e le immagini, gioca con gli oggetti, si tuffa nell'acqua e nelle storie che vengono dal mare
e viaggiano per cielo.
16,17 e 18 aprile ore 10
Piccoli Principi
Io diversa
regia Véronique Nah e Alessandro Libertini con Véronique Nah
Identità, diversità, razzismi consapevoli od innocenti sono temi di scottante attualità che lo spettacolo
affronta in modo singolare: sulla scena, Véronique Nah si racconta, svelando con leggerezza ed
umorismo la complessità della comunicazione umana spesso intrisa di equivoci, stereotipi e distorsioni
della realtà.
“Sono nata tra le nevi del Canada, vivo tra le verdi colline della Toscana, eppure il color caffellatte
della mia pelle vi fa viaggiare per i mari del sud. Non c’è quindi una Véronique ma due: quella che
conosco io e quella che conoscete voi”.
Musiche, danze e costumi suggestivi accompagnano Véronique Nah in questo viaggio intimo:
un’opportunità per lo spettatore di attraversare con l’immaginazione lontani paesi ma anche, come in
un gioco di specchi, di interrogarsi sulla propria identità.
9-13 anni
Fondata nel 1979, la Compagnia Teatrale Piccoli Principi produce e distribuisce spettacoli teatrali, cura progetti
di attività culturali di vario genere per enti pubblici, teatri, musei, scuole. Intrecciando i linguaggi delle arti
visive e della musica con quelli delle arti della scena, le creazioni dei Piccoli Principi si distinguono per la loro
unicità. Libero dalle convenzioni e costantemente aperto a tutti gli stimoli della contemporaneità, affronta temi
di diversa natura, ma sempre riconducibili all’idea di “relazione”, tra differenti culture, tra saperi diversi: teatro
e scienza, arte e infanzia, arte e didattica. Il teatro - lo spazio della condivisione per eccellenza - è, per i Piccoli
Principi, il luogo deputato allo scambio di informazioni, esperienze, pensieri, tra persone diverse accomunate
dall’amore per la conoscenza. Su questi argomenti, la Compagnia Teatrale Piccoli Principi si confronta con artisti,
scienziati, educatori, e imposta collaborazioni con istituzioni italiane e straniere: scambi, partenariati,
coproduzioni.Tra i riconoscimenti più importanti della compagnia: nel 2009, all V festival internazionale "100,
1.000, 1.000.000 de povesti " di Bucarest “Ba Ba” vince il premio come migliore spettacolo per i più piccoli e
Véronique Nah come miglior attrice. Nel 2002. “La magia delle immagini: la storia dell’arte raccontata ai ragazzi”
vince il premio"Prix des Régionales" al festival internazionale Momix di Kingersheim in Francia.
Domenica 21 aprile ore 18
19 e 20 aprile ore 10
Crest
La storia di Hansel e Gretel
regia Michelangelo Campanale con Catia Caramia, Marianna Di Muro,Giulio Ferretto, Paolo Gubello.
Nella regione tedesca dello Spessart esiste ancora una fitta foresta, difficile da attraversare con i suoi
pochi e aspri sentieri, resi ancora più difficoltosi da giganteschi e ombrosi pini e faggi, i cui rami
intralciano il cammino. Per i contadini della zona è "il bosco della strega", per via di un rudere con i
suoi quattro forni e della storia di una donna bellissima che, con i suoi dolci magici, catturava quanti,
perdendosi nel bosco, arrivavano nei pressi della sua casa. Sembra essere questa l'origine della fiaba di
Hansel e Gretel, racconto "ombroso" come il bosco, reso ancora più inquietante dalla presenza di una
donna che appare ai due fratellini bellissima, accogliente e materna, ma strega che inganna e mangia i
bambini. Nello spettacolo, come nella fiaba, la sua presenza getta una luce mutevole su ogni passaggio
della storia: il giornaliero inganno dell'immagine nasconde verità opposte o semplicemente più
complicate. La casa, il bosco, il sentiero illuminato dai magici sassolini, le piume lucenti del cigno,
tutto gira e si trasforma, per poi ritornare con una luce nuova, come il sole ogni mattina. "Cosa è
buono? Cosa è brutto? Ciò è vero o ciò appare... non lasciatevi ingannare!".
In tempi di recessione economica, raccontare ai bimbi della società dei consumi una favola che prende
avvio proprio dalla prosastica difficoltà di un padre e di una madre a sfamare i figli può non essere un
esercizio di stile. Del resto, le favole non lo sono mai. Quali ansie d'abbandono, paura di non vedere
soddisfatti i propri bisogni, quali fantasmi prendono corpo in bambini che sentono minacciata la propria
avidità di benessere? Uno spettacolo sospeso tra realtà e favola, perché i bambini imparino a dare
valore alle cose e soprattutto alla loro capacità di discernere e conquistarle, a superare la dipendenza
passiva, quella dai genitori e quella...dall'abbondanza.
6-11 anni
C.r.e.s.t., Collettivo di Ricerche Espressive e Sperimentazione Teatrale, nasce nel 1977 e, con Gianni Solazzo
prima e Mauro Maggioni poi, porta avanti in un ambiente difficile - sia socialmente che culturalmente, un discorso
teatrale coerente e innovativo, raccontando vite complicate, sogni ostinati, incontri tra culture e condizioni
differenti, cercando di coniugare i linguaggi della tradizione con quelli della ricerca teatrale contemporanea. Dal
1992 il C.r.e.s.t è inserito dalla presidenza del Consiglio dei Ministri nell’elenco delle “…compagnie che svolgono
ad alto e qualificato livello attività nel campo del teatro per l’infanzia e la gioventù”. Distribuisce i suoi
spettacoli sul territorio nazionale e realizza progetti di formazione e promozione teatrale in ambito regionale.
Interlocutori privilegiati della sua attività sono i bambini, i ragazzi, i giovani, gli operatori della scuola
(insegnanti, dirigenti, educatori), con l’intento di creare in un contesto privo di strutture teatrali un punto di
riferimento culturale e professionale forte. Tra i riconoscimenti della compagnia: per lo spettacolo La storia di
hansel e Gretel, il Premio L'Uccellino azzurro 2009
Dal 16 al 19 maggio
Festival Maggio all’infanzia
Il festival che nel maggio 2013 giungerà alla sua sedicesima edizione prevede la realizzazione di circa
venti spettacoli per le scuole e le famiglie.
Sono previste inoltre iniziative in cui i bambini partecipano attivamente e da protagonisti come i cortei
che ormai costituiscono l’evento d’apertura della manifestazione e le animazioni e i giochi che
occupano vie e piazze della città.
Botteghino
posto unico
€ 5.00
scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado
Per informazioni sugli spettacoli e sulle prenotazioni:
080/5797667 int. 127/111, [email protected]
I moduli di prenotazioni e i programmi sono disponibili sul sito:
www.teatrokismet.org
A TEATRO…SI MANGIA
A pranzo con la principessa
In occasione dello spettacolo “La principessa sul pisello” è possibile fermarsi a teatro dopo lo
spettacolo, fare colazione a sacco insieme con la compagnia del teatro e nel primo pomeriggio svolgere
un incontro con la compagnia sui temi dello spettacolo .
max 2 classi
Programma:
ore 10.00 spettacolo Il viaggio di Arjun
ore 11.45 incontro con la regista Lucia Zotti
ore 12.30 pranzo a sacco (con la compagnia teatrale
ore 13.30 – 14.30 incontro sui temi dello spettacolo
Costo spettacolo+incontro 8 € (non comprensivo di colazione a sacco)
A tavola con Molière, una giornata a teatro con l’illustre compagnia
Che cosa significa avvicinarsi a un classico oggi?
Cerchiamo di capirlo insieme, attraverso la ri- scrittura e la messa in scena deI Malato Immaginario di
Molière. Incontro con la regista Teresa Ludovico con letture co-partecipate di alcuni brani e visione di
alcune scene del film “Moliere” di Ariane Mnouchkine. Tra cinema, teatro e letteratura.
Programma:
Ore 9.30 arrivo a teatro
Ore 10.00 apertura porta / Spettacolo Il malato Immaginario
Ore 11.45 dibattito in sala
Ore 13.00 pranzo in teatro con la compagnia degli attori. Il pranzo sarà preparato dal cuoco del teatro
e prevede un primo a scelta tra due, un contorno, acqua e caffè.
Ore 14.00-15 .00 Moliere tra cinema, teatro e letteratura. Incontro con la regista Teresa Ludovico con
letture co-partecipate di alcuni brani e visione di alcune scene del film “Moliere” di Ariane
Mnouchkine
Costo spettacolo+pranzo+seminario 15 €
Teatro e società
Progetti speciali su temi politici e sociali
Il Momart, visita guidata a un luogo recuperato alla legalità
Per terze medie.
Il Moma di Adelfia è stata una discoteca nota nella mappa del divertimento notturno della Puglia.
Nell'ottobre 2007 i locali del Moma sono stati sequestrati a seguito di un'operazione coordinata dalla
direzione distrettuale antimafia di Bari. Il sequestro del Moma ha rappresentato l'inizio di una nuova
modalità di realizzare progetti intorno ai beni sequestrati e non ancora confiscati alle mafie.
Dal Moma è nato il MOMArt - Motore Meridiano delle Arti, officina dedicata alla giovane creatività
regionale e nazionale. Un percorso al quale il Teatro Kismet sta dedicando le sue risorse artistiche e
imprenditoriali.
In una giornata da concordare e/o in occasione di alcuni spettacoli del cartellone per le
scuole, quelli che più esplicitamente portano in scena temi sociali e politici.
Gli spettacoli e le giornate sono: Sii gentile, 28 e 30 gennaio; Io diversa, 16 e 17 aprile
Programma:
Ore 9.30 arrivo a teatro
Ore 10.00 apertura porta / Spettacolo
Ore 11.45 dibattito in sala
Ore 13.00 pranzo in teatro. Il pranzo sarà preparato dal cuoco del teatro e prevede un primo a scelta
tra due, un contorno, acqua e caffè.
Ore 14.00-trasferimento dal Teatro Kismet al Momart di Adelfia
Ore 14.30- 16.00 visita guidata al Momart
Costo spettacolo+pranzo+visita guidata 15 €
(il costo non prevede il costo del trasferimento in autobus dal Kismet al Momart)
Progetto Antigone
Parole e sassi
Con Caterina Valente
Venti attrici, diverse per formazione artistica e pratica teatrale, una per ogni regione italiana,
preparano insieme il racconto di Antigone per le nuove generazioni, un racconto comune a tutte e
venti, che poi ognuna porterà nel proprio territorio. Giovani donne di teatro che vogliono realizzare
un’azione politica attraverso il proprio lavoro, molto spesso precario, aderendo al movimento nato in
Italia con la mobilitazione del 13 febbraio 2011, con l’obiettivo di rendere l’Italia un paese per donne.
L’intenzione è di riaffermare la funzione sociale del teatro che è allo stesso tempo etica ed estetica.
Vogliono raccontare Antigone alle bambine e ai bambini, perché possano conoscerla, ricordarla e
raccontarla a loro volta.
Il Progetto Antigone propone un racconto–laboratorio rivolto a piccoli gruppi, massimo 25 bambini per
volta, di otto, nove e dieci anni.
Durata: 1,30 h circa (parte del tempo destinata al racconto e parte a un lavoro in cui sono coinvolti i
bambini ). Spazio: aula scolastica, o una piccola stanza libera, o qualsiasi spazio silenzioso.
Non serve che lo spazio sia oscurabile.
Costo: 5 € a bambino
Laboratori per le scuole
15 e 16 dicembre presso la sede del Kismet.
Teatro e disabilità
Seminario per insegnanti
Condotto da Giorgio Testa
Il seminario si rivolge si rivolge a insegnanti e operatori che incontrano nel proprio percorso di lavoro ragazzi
diversamente abili. L’obiettivo del percorso è capire come il teatro può sviluppare forme nuove di relazione
nella pratica educativa.
Il presupposto è che il teatro è un’esperienza in grado creare un luogo di espressione e comunicazione che
renda più sensibili e disponibili all’altro; un esercizio di accoglienza educativa in cui l’incontro con la
cosiddetta diversità e il disagio diventi occasione di ascolto autentico dei bisogni e delle domande di tutti i
soggetti coinvolti, ragazzi, docenti e pedagoghi teatrali.
Giorgio Testa è psicologo, formatore ed esperto di teatro. Attivo dal 1960 nel Movimento di Cooperazione
Educativa (MCE), ha svolto attività di ricerca e formazione sui temi dell’inconscio nella pratica educativa, della
creatività, della didattica della lettura. Ha diretto la rivista Cooperazione Educativa dal 1980 al 1985. Negli ultimi
venti anni, come consulente dell’Ente Teatrale Italiano (ETI), ha coordinato numerosi progetti di ricerca sul
teatro educativo e sociale. Ha ideato e diretto il Centro Teatro Educazione (CTE) struttura che all’interno dell’ETI
si è occupata espressamente di educazione al teatro nelle sue dimensioni di linguaggio specifico, di spettacolo da
vedere, di esperienza di comunicazione ed espressione.
Quota di iscrizione 20 €, max 20 partecipanti.
PER I SEGUENTI LABORATORI CHE SONO DA REALIZZARE NELLE SCUOLE CHE NE FARANNO RICHIESTA, LA DURATA E LE DATE
SONO DA DEFINIRE IN BASE ALLE ESIGENZE DELLE SCUOLE CHE VORRANNO REALIZZARLI. I COSTI VARIANO IN BASE ALLA DURATA
DEI LABORATORI.
Per scuole elementari, medie
Creare uno spettacolo con i ragazzi
Uno o due professionisti del Teatro Kismet conducono il lavoro diretto con i ragazzi e assumono la regia
dello spettacolo finale. Questo percorso si sviluppa in più mesi, con incontri settimanali e si deve
prevedere un periodo di prove più intenso a ridosso del debutto.
I costi sono da costruire dopo la definizione del progetto.
Per scuole dell’infanzia
Balbettio
Un percorso sulla danza e la poesia per i bambini più piccoli
Condotto da Teresa Ludovico e Marta Lucchini
Balbettio è il nuovo spettacolo prodotto dal Teatro Kismet, con la regia di Teresa Ludovico. Uno
spettacolo dove la danza e la poesia sono gli strumenti per entrare in relazione con i bambini molto
piccoli sui temi della creazione e del sacro. Il laboratorio che proponiamo è un percorso di esplorazione
teatrale con un gruppo di bambini da realizzare nelle scuole dell’infanzia condotto dalla regista e dalla
danzatrice interprete dello spettacolo, Marta Lucchini. Attraverso gli stimoli della parola poetica e
della danza sensibile, proposti con semplici giochi ed esercizi, i bambini avranno la possibilità di
entrare in una nuova relazione con lo spazio, con il proprio corpo, con la parola e con gli altri.
Creatività e immaginazione potranno manifestarsi con facilità lasciando nel bambino il segno di una
esperienza positiva.
Le quattro stagioni e i quattro elementi, aria, terra, fuoco e acqua saranno gli ambiti di esplorazione
attraverso cui i bambini saranno accompagnati.
Per scuole elementari, medie
Il mio Pinocchio
Un laboratorio teatrale con dimostrazione finale
Condotto da Giulio De Leo
Il testo-pretesto su cui si svilupperà il laboratorio e che verrà liberamente drammatizzato nella fase
finale, sarà Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi. Tale scelta letteraria scaturisce dalla necessità
di restituire all’infanzia dei bambini la creatività e il gioco come risorse inalienabili per conoscere e
interpretare il mondo circostante senza paure e pregiudizi. La creatività è, infatti, una facoltà che si
esercita solo nel presente, nel “qui e ora” e a tale dimensione sono estranee le paure e ogni forma di
rigidità intellettuale e spirituale. La marionetta di Pinocchio è l’archetipo della creatività e del gioco.
Nel gioco teatrale, proprio grazie alla grande fama del racconto di Collodi e alla sua appartenenza al
nostro patrimonio collettivo culturale, Le avventure di Pinocchio si tradurranno in un’originale viaggio
corporeo capace di svelare agli alunni che, proprio come accade al loro protagonista, anche le parole di
un libro possono trovare carne ed ossa.
Per avviare un’indagine sulla memoria collettiva del gruppo/classe a proposito di Pinocchio il percorso
inizierà con la richiesta di produrre elaborati grafici a colori che immortalino i momenti più toccanti
del racconto e con giochi per l’estroversione della voce nello spazio. Successivamente attraverso
percorsi spaziali e musicali guidati, giochi di relazione, suoni e parole, si svilupperà un approccio
originale e giocoso alla storia.
Giulio De Leo. Dal 1994 al 1997 studia presso l'atelier del Teatro Kismet Opera di Bari, dove inizia un percorso di
formazione e collaborazione artistica con Giorgio Rossi e Raffaella Giordano, coreografi dell'Associazione Sosta
Palmizi. Dal 1996 collabora con Vincenzo Toma responsabile del progetto Teatro&Handicap del Teatro Kismet e in
tale ambito si perfeziona con Philippe Saltì della Compagnia Oiseau Mouche di Roubaix (Francia). Fra il 1997 e il
1999 si perfeziona con periodi di residenza presso l'atelier di teatro-danza della Scuola D'Arte Drammatica Paolo
Grassi di Milano e la Folkwang Hochschule di Essen diretta da Pina Bausch (Germania). Dal 1995 ad oggi collabora
come interprete e assistente alla regia e coreografia con numerosi artisti, compagnie e teatri in Italia e all’estero
Nel 2007 fonda la compagnia Menhir. Nel 2009 è responsabile artistico del progetto Teatro e Handicap del Teatro
Kismet OperA di Bari.
Danza Urbana per i bambini
Laboratorio di espressione corporea con evento finale
Condotto da Marta Lucchini
L’intento è quello di proporre ai bambini un percorso di espressione corporea che attraverso la
creazione di piccole coreografie itineranti permetta loro di ri appropriarsi degli spazi scolastici e/o
urbani, come vie, piazze, giardini. L’esperienza di creazione coreografica urbana può essere una
straordinaria occasione affinché lo spazio della scuola e/o della città possa tornare ad essere vissuto
come luogo di aggregazione, di gioco e di confronto. La danza, intesa come movimento consapevole e
scoperta del proprio corpo, aiuta i ragazzi ad entrare in relazione con gli altri all’interno di un contesto
fisico urbano specifico, come può essere la scuola.
Marta Lucchini. Danzatrice e performer, si forma in Italia (tra gli altri con Carolyn Carlson, Sosta Palmizi) e in
Olanda (EDDC, Arnhem). Dopo la laurea al Dams di Bologna, collabora con i coreografi Michele Abbondanza e
Antonella Bertoni, Roberto Castello, Giorgio Rossi, Virgilio Sieni, e con il Teatro Kismet Opera, Teatro
all’Improvviso, Teatro del Buratto, Stalkervideo. Nel 2009 intraprende la formazione in Danza Sensibile. E’ cofondatrice della compagnia di danza contemporanea ”cinzia delorenzi”.
Per scuole elementari, medie
Le storie nel corpo
Gioco, danza e animazione teatrale nella didattica speciale
Condotto da Gianna Grimaldi
In un percorso di Didattica Speciale, proporre esercizi di respirazione, movimento espressivo libero e
giochi con la voce, consente l’attivazione di uno “stare” autentico e consapevole. L’utilizzo delle arti
creative può diventare, in tale contesto, un eccellente mezzo di indagine e di sviluppo della sfera
affettiva, con il quale educatore e bambino percorrono la strada dell’esplorazione reciproca. Questo
laboratorio è un’occasione d’incontro attraverso l’espressività corporea, un laboratorio ludico
espressivo, rivolto ad alunni diversamente abili ed alunni con difficoltà relazionali
Maria Giovanna Grimaldi attrice e pedagogista, conduce studi e ricerche sull’immaginario infantile e sulla
valenza educativa del gioco nell’infanzia e nell’età adulta collaborando con scuole ed associazioni. Inizia il suo
percorso di formazione al Teatro Kismet O.perA. di Bari, dove frequenta laboratori sul lavoro d’attore dedicandosi
alla scoperta del teatro ragazzi nel duplice ruolo di attrice ed educatrice. Negli stessi anni frequenta l’università
avviando attività di intervento professionale nei settori di ricerca sociale, cosiddetti “a rischio”. Si dedica,
attualmente, allo studio del rapporto corporeo-emotivo e delle possibilità espressive, in bambini affetti da
sindrome autistica, per il miglioramento dell’interazione sociale. Promuove da alcuni anni progetti di gemellaggio
culturale tra scuole senegalesi e scuole italiane, trascorrendo alcuni periodi in Africa a stretto contatto con le
realtà locali, e ricercando sul valore della fiaba e del racconto.
Per scuole elementari, medie
I giganti del Mare
Il laboratorio per partecipare al festival Maggio all’infanzia
Condotto da Cristina Bari e Karin Gasser
Laboratorio sulle capacità creative e manuali dei bambini. L’obiettivo è costruire delle grandi figure
ispirate al mondo marino per dar vita durante il festival maggio all’infanzia 2013 ad un evento di piazza
in cui i bambini con le loro creature saranno protagonisti.
Cristina Bari per il Teatro Kismet OperA, dal '90 si occupa della cura dell'immagine: progettazione e realizzazione
della linea grafica, costumi e allestimenti per le produzioni teatrali e coordina la sezione dedicata alle "arti
visive". Dal '97 collabora con Rosaba Branà, direttrice del Museo Pino Pascali (Polignano a Mare - Bari), come
artista visiva. E’ stata invitata ad esporre nella sezione eventi per La Biennale di Venezia 2011, dopo la
partecipazione alle Anteprima XIV Esposizione Quadriennale d'Arte nel 2003. Dal 2005 collabora con l’Università
di Bari, Facoltà di Lettere – Laurea specialistica in Spettacolo e produzione multimediale come docente di
Informatica applicata alla Grafica e Comunicazione Visiva.
Karin Gasser di origine svizzera ma pugliese per scelta, ha studiato sociopedagogia e lavorato in varie strutture
residenziali o laboratoriali con portatori di handicap. bambini, ragazzi a rischio, ha portato avanti un progetto di
formazione per l’animazione e il gioco per educatori negli orfanotrofi in Romania, ma soprattutto lavora dal 1990
al Teatro Kismet, occupandosi della relazione con le scuole per gli spettacoli in matinée e svolgendo insieme a
Cristina Bari laboratori di manualità con ragazzi e famiglie.
I laboratori annuali per i bambini e i ragazzi del Kismet
Per i giovani tra i quattordici e i diciannove anni.
Agli adolescenti
a cura di Rossana Farinati, Lello Tedeschi
È un laboratorio teatrale rivolto ai giovani tra i quattordici e i diciannove anni. Non è una scuola di
teatro ma la scena la pratichi, ne fai esperienza concreta. La pratichi innanzitutto come luogo di
scoperte. Scopri la possibilità di essere in relazione con gli altri e con te stesso attraverso il
movimento, il gesto, l’azione fisica; e con la parola un po’ lo sai come funziona, eppure scopri un modo
tutto nuovo e particolare di praticarla. E poi scopri qualità di te che fatichi a immaginare, prendi più
coraggio, e magari in pubblico fai cose che forse nemmeno in privato, con gli amici più stretti,
riusciresti a fare. Del teatro sperimenti la serissima libertà del gioco e dell’immaginazione, e il piacere
immediato di condividerla con gli altri. E accogli la possibilità di riflettere sulla vita e sul mondo, di
ripensare i comportamenti tuoi e degli altri, osservando ciò che ti circonda da una prospettiva nuova.
Non è una scuola di teatro, ma potrebbe prepararti ad affrontarla se e quando il tempo arriverà.
Perché comunque la scena la vivi, curi corpo, voce, spazio, relazione, improvvisazione, coralità. Ti
avvicini al gioco dell'attore e attraversi un luogo chiamato teatro, abitandolo per esplorare te stesso e
riconoscere e condividere la tua ansia di vita e di futuro.
Da novembre a maggio, due percorsi per venticinque partecipanti max ciascuno, dalle 18.00 alle 21.00,
uno il giovedì, condotto da Rossana Farinati, l’altro il venerdì, condotto da Lello Tedeschi, più due
week end intensivi e un periodo di intensificazione a ridosso dell’evento pubblico finale, previsto a fine
maggio.
Lezione aperta di presentazione del laboratorio: giovedì 11 ottobre, dalle 18.00 alle 20.00.
per bambini tra 7 e 13 anni
Il gioco del teatro
a cura di Gianna Grimaldi, in collaborazione con Teresa Ludovico
con il sostegno del Rotary Club Bari
Tra i regni maggiormente privilegiati attraverso cui l’individuo scopre la propria capacità di aprirsi al
mondo, spiccano quello del gioco e quello del teatro, consentendo un’autentica esplorazione delle
proprie capacità percettive, intuitive, comunicative e relazionali. Aiutano a rivalutare l’atteggiamento
positivo verso gli eventi, l’inventiva, la disponibilità all’adattamento, il coraggio di osare sapendo
misurare i propri limiti; ci insegnano a metterci al mondo con le nostre mani, a valutare la
responsabilità nelle scelte che faticosamente e con gioia la vita ci chiama a fare. Attraverso il gioco e
l’animazione teatrale, possiamo incontrare il teatro partendo dal nostro vissuto e stimolando la
creazione di una realtà rispondente ai nostri bisogni creativi e di socializzazione. Nel corso del
laboratorio i partecipanti conoscono, apprendono, imparano a mettere in relazione se stessi con tutto
ciò che li circonda, in uno stato di piena libertà, ma pur di rispetto di regole indispensabili all’equilibrio
delle relazioni, concedendosi la meritata possibilità di sentirsi protagonisti fieri delle loro proposte.
Gioco e Teatro si mescolano richiedendo un coinvolgimento totale ed una continua ricerca delle proprie
potenzialità, così l’arte si fonde alla vita.
Da novembre a maggio, venti appuntamenti settimanali di due ore, il mercoledì dalle 17.00 alle 19.00,
conduce Gianna Grimaldi, in collaborazione con Teresa Ludovico.
Lezione aperta di presentazione del laboratorio: venerdì 12 ottobre, dalle 18.00 alle 19.00.
Famiglie a teatro
Domenica 28 ottobre ore 18
Ass. Tra il dire e il fare/La luna nel letto -
Cenerentola, across the universe
Domenica 11 novembre Teatro Showville ore 18
Teatro Kismet -
La Principessa sul pisello
Domenica 9 dicembre sala piccola ore 18
Teatro Kismet -
Balbettio
Domenica 25 novembre ore 18
Nautai Teatro
Lupusinfabula… e
Domenica 16 dicembre ore 18
Scarlattine Teatro -
24583 inquietanti meraviglie
Domenica 6 gennaio ore 18
Principio attivo Teatro -
La bicicletta rossa
Domenica 20 gennaio ore 18
Senza Piume Teatro - Come
Pollicino
Domenica 3 febbraio ore 18
Fondazione Teatro ragazzi e giovani Piemonte -
Pigiami
Domenica 17 febbraio ore 18 per DAB/Teatro Pubblico Pugliese
Teatrimperfetti/Maria Ellero - Piccoli
movimenti colorati
Domenica 3 marzo ore 18
Compagnia Rodisio/Teatro delle Briciole - Cappuccetto
rosso
Domenica 17 marzo ore 18
Teatro del piccione - Rosaspina
Domenica 7 aprile ore 18
Thalassia -
La grande foresta
Domenica 21 aprile ore 18
Crest - La
storia di Hansel e Gretel
Botteghino “Famiglie a teatro”
Intero 12 €
ridotto con Carta Famiglia* 8 €
*Carta Famiglia è nominale, con un contributo di 15 euro dà diritto a biglietti ridotti a 8 euro
per tutta la famiglia per gli spettacoli della rassegna “Famiglie a teatro”
Robin Hood
Un piccolo gesto di generosità che viene richiesto agli spettatori adulti che possono acquistare
il biglietto di uno spettacolo per ragazzi per regalarlo ad un giovane spettatore che altrimenti
non potrebbe permettersi il teatro.
Per le scuole secondarie di II° grado
il programma degli spettacoli è disponibile
sul sito www.teatrokismet.org dal 7 settembre.
Teatro Kismet OperA
Strada San Giorgio Martire 22/f 70123 Bari
www.teatrokismet.org
INFO:
080/5797667 uff. Scuola int.127/111
fax 080/5749228