Con il patrocinio di:
Regione Emilia-Romagna, Provincia di Forlì-Cesena,
Comune di Rocca San Casciano
Domenica 19 luglio 2015 - ore 21
Rocca San Casciano, Piazza Garibaldi
XXVI Premio Internazionale
Carlo Alberto Cappelli
a
Roberto Abbado
Direttore d’Orchestra
Barbara Frittoli
Soprano
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Barbara Frittoli
Roberto Abbado
Per presentare il Premio Internazionale Carlo Alberto Cappelli 2015,
pubblichiamo integralmente questa lettera di Romagna Acque,
che una volta di più ha capito fino in fondo il significato della nostra manifestazione.
Per Romagna Acque-Società delle Fonti Spa è un onore poter compartecipare
anche per quest’anno, con entusiasmo e condivisione, alla buona riuscita
del Premio Internazionale Cappelli, giunto alla sua 26a edizione.
L’autorevolezza del premio, unita ad una iniziativa di ampia portata,
che negli anni ha manifestato tutto il suo pregio, rendono il premio unico,
nella splendida cornice di Rocca San Casciano.
L’impegno dell’amministrazione comunale e degli organizzatori, oltre
al calore delle autorità e di tutti gli operatori che credono e sostengono
l’iniziativa, rendendo possibile ogni anno il Premio Cappelli consentendone
la realizzazione. Romagna Acque-Società delle Fonti Spa ha inserito
quest’azione di sostegno nel progetto legato alla festa dell’acqua, tesa
a valorizzare il sito della diga di Ridracoli, inserita nel contesto del parco
delle foreste casentinesi della Romagna – Toscana, ed il proprio comparto
museale turistico “Idro”, quale esempio didattico e ambientale diffuso,
mediante le iniziative con le scuole ed i progetti socio culturali organizzati
con i nostri comuni soci.
Adempiere alla propria missione aziendale nell’essere una società di tutta
la Romagna, implica il sostegno del territorio romagnolo, mediante
le iniziative di pregio organizzate dai nostri comuni soci, per poter restituire
una parte del valore prodotto dalla società ai cittadini romagnoli.
Sappiamo che il lavoro volontario per la cultura è libertà e dignità,
rappresenta la vita e la speranza verso il futuro e, allo stesso modo, siamo
consapevoli che la capacità di aggregazione e lo sguardo di ampio respiro
culturale migliorano la qualità della vita, distogliendo almeno per un
momento lo sguardo dalle fatiche quotidiane per superare la più difficile
e lunga crisi economica dal dopoguerra ad oggi. Auguro quindi a tutti voi
il miglior successo anche per questa edizione ma, viste le premesse e gli sforzi,
sono sicuro che il risultato finale sarà garantito, augurando al vostro pubblico
buon ascolto invio il mio caloroso ed affettuoso saluto.
Il presidente Tonino Bernabè
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Carlo Alberto Cappelli
Premio Internazionale
Carlo Alberto Cappelli
È un grande piatto in
ceramica opera di Dario
Valli, giovane ceramista
di scuola faentina, nel
1995 primo classificato
ad un concorso
nazionale organizzato
dalla RAI. Nell’opera
sono raffigurati i
simboli dell’opera di
Carlo Alberto Cappelli:
un libro aperto con il
pentagramma musicale
e una maschera di
teatro. A incorniciare
questi elementi, i
simboli storici di
Rocca San Casciano:
la “Rocca Sassatica”;
la “caveja” simbolo
della laboriosità della
terra di Romagna; il
“giglio fiorentino”,
per ricordare che per
cinque secoli Rocca San
Casciano appartenne a
Firenze e fu capoluogo
della Romagna-Toscana
dal 1772 al 1923.
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Una vita fra libri e teatro.
Carlo Alberto Cappelli nasce nel 1907 a Rocca San Casciano
(Forlì), dove la Casa Editrice di famiglia, trasferitasi poi a Bologna, continua a mantenere la tipografia. Per tutta la vita si
occuperà di editoria e teatro. Carlo Alberto Cappelli nel 1931 è
nominato Presidente della Filodrammatica di Bologna ove nel
1938 inaugura il Luglio musicale in Piazza del Baraccano, un
teatro all’aperto da settemila posti, mentre negli anni Quaranta è Sovrintendente del Teatro Comunale. Scopre tanti giovani
talenti: un nome fra tutti, Giuseppe Di Stefano. Nel 1950 studia
ed elabora la Prima Sagra Malatestiana a Rimini. Negli stessi
anni Cinquanta inizia a dedicarsi al teatro di prosa: realizza
un festival che Bologna ospiterà dal 1951 al 1965; contribuisce alla nascita del Festival shakespeariano a Verona nel
1954; nel 1955 con Romolo Valli, Giorgio De Lullo, Anna Maria
Guarnieri e Rossella Falk crea la Compagnia dei Giovani.
Ne sarà l’impresario per vent’anni, accompagnando in veri
e propri trionfi personaggi come Gino Cervi, Paolo Stoppa,
Vittorio Gassman, Raf Vallone, Giorgio Albertazzi, Anna Proclemer, Luchino Visconti, Gian Maria Volonté, Carla Gravina. Nel 1962 fa debuttare l’esordiente Claudio Abbado. Nel
1971 è Sovrintendente dell’Arena di Verona e parallelamente
organizza l’attività invernale con il Teatro Filarmonico. Con
Cappelli l’Arena vive il suo periodo d’oro, ospitando Luciano
Pavarotti, Placido Domingo, José Carreras, Katia Ricciarelli,
Carla Fracci, Rudolf Nureyev. Carlo Alberto Cappelli è stato,
con Remigio Paone, il più importante organizzatore privato
di spettacoli di prosa che l’Italia abbia mai avuto: si trovò a
gestire anche sei compagnie primarie e nel mondo del teatro
lirico fu indiscusso e indimenticato protagonista. Per la sua
figura di spicco nel mondo culturale e teatrale e per l’impegno
profuso nel promuovere la cultura nella sua città, Bologna
nel 1982 gli conferì il “Nettuno d’Oro”. Carlo Alberto, “Lallo”
per gli amici, muore il 3 agosto 1982: rimane nella memoria
di quanti l’hanno conosciuto come un gentiluomo che considerava il teatro il regno dell’avventura e dell’imponderabile,
credendo nell’amicizia come carta vincente per un impresario. L’Associazione Carlo Alberto Cappelli – Presidente Adolfo
Frattagli e Presidente Onorario Vittorio Rossi –, sorta nel
1982 a Rocca San Casciano, ha collaborato ad iniziative in
ambito comunale, intrattiene contatti con artisti, impresari,
Enti Lirici, Associazioni e assicura la partecipazione di aderenti e amici a eventi teatrali in Italia e all’estero. Istituisce
nel 1987 l’omonimo riconoscimento internazionale, conferito
annualmente a grandi artisti del mondo teatrale e musicale,
prima nella cittadina romagnola, poi a Roma in Campidoglio e
al Teatro dell’Opera, a Parigi in Municipio, al Teatro Comunale
di Bologna, al Teatro Metropolitan di New York e al Barbican
Theatre di Londra.
i “Grandi” premiati
1987 LUCIANO PAVAROTTI
Tenore
1988 VITTORIO ROSSI Regista, scenografo, costumista e drammaturgo
1989 LUCIANO CHAILLY Compositore
1990 ANNA PROCLEMER Attrice
1992 PIETER VAN DER SLOOT Premier danseur étoile
1993 VICTOR e LILIAN HOCHHAUSER Produttori e impresari teatrali - Londra
1994 GRACE BUMBRY Soprano
GIANCARLO SBRAGIA Attore
1995 CARLA FRACCI Étoile
GIUSEPPE GIACOMINI Tenore
1996 GHENA DIMITROVA Soprano
ENNIO MORRICONE Compositore
1997 ROSSELLA FALK Attrice
BRUNA BAGLIONI Mezzosoprano
VLADIMIR DEREVIANKO Premier danseur étoile
1998 WILHELMENIA FERNANDEZ Soprano
FRANCA VALERI Attrice
ELISABETTA TERABUST Étoile
1999 CLAUDIO SCIMONE Direttore d’Orchestra
PIERA DEGLI ESPOSTI Attrice
LINDSAY KEMP Premier danseur étoile
Piazza del Campidoglio - Roma
Direttore d’Orchestra
2000 MICHEL PLASSON JACQUES BAILLON Direttore del Teatro Nazionale Francese
PATRICK DUPOND Premier danseur étoile
Hotel de Ville de Paris
Basso-Baritono
2001 RUGGERO RAIMONDI GIUSEPPE DI STEFANO Tenore
VALERIA MORICONI Attrice
LUCIANA SVIGNANO Étoile
Teatro Comunale di Bologna
Tenore
2003 PLACIDO DOMINGO MAURIZIO SCAPARRO Regista
FRANCESCO ERNANI General Manager
Teatro dell’Opera di Roma
Baritono
2004 LEO NUCCI JOSEPH VOLPE General Manager
Metropolitan Theatre - New York
Compositore, Direttore d’Orchestra,
2005 MSTISLAV ROSTROPOVICH Barbican Theatre - Londra
Violoncellista
2007 PIER LUIGI PIZZI Regista, Scenografo e Costumista
MARCO BERTI Tenore
FULVIO ANGIUS Maestro del Coro
2008 TEATRO DELL’OPERA DI ROMA
Tenore
2009 FRANCESCO MELI 2010 TEATRO SAN CARLO DI NAPOLI
2011 TEATRO REGIO DI PARMA
2012 CASA EDITRICE RICORDI
DIMITRA THEODOSSIOU
Soprano
2013 RICHARD WAGNER
Nel bicentenario della loro nascita
GIUSEPPE VERDI
2014 RAVENNA FESTIVAL
Cristina Mazzavillani Muti
FEDERICO FELLINI - GIULIETTA MASINA
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ANNA MARIA
CHIURI
Mezzosoprano nata a San Candido (BZ) da genitori pugliesi,
laureata in Conservatorio a Parma come soprano, è passata ai ruoli di mezzosoprano dopo la felice maternità ed ha
spiccato il volo verso i più importanti teatri del mondo dalla
Scala, al Regio di Torino al Metropolitan di New York dove
nella primavera 2015 è stata ospite per 3 mesi impegnata
nelle recite di “Ballo in Maschera” e “Cavalleria Rusticana”.
Alla bella voce, Anna Maria Chiuri, che deve i suoi primi
debutti all’incontro con Daniele Rubboli, unisce una straordinaria presenza scenica che fa di lei una affascinante
cantante-attrice.
Vocalmente poi il suo repertorio non conosce limiti e se affronta con estrema professionalità tutti i grandi ruoli del mezzosoprano, da Mozart a Bizet, da Verdi a Wagner, si diverte
anche ad interpretare il musical, il jazz e la canzone d’autore.
NAO
MASHIO
Tenore lirico, è nato a Gumma, in Giappone e risiede attualmente a Milano dove perfeziona lo studio con il celebre pianista Luca Gorla. Laureatosi in canto all’Università
di Tokyo con il massimo dei voti a 24 anni, ha subito iniziato a distinguersi in vari concorsi di canto, prima a Tokyo,
poi in Italia, per debuttare nel 2007 come Don Ottavio nel
“Don Giovanni” (Tokyo), quindi nel Ferrando di “Così fan
tutte” di Mozart (2009), e in “Rigoletto” nel 2014 sempre in
Giappone. Nel 2014 ha debuttato a Bologna nella “Cenerentola” di Rossini e subito dopo è stato Goro nella “Butterfly” a Cosenza. Attualmente sta svolgendo una interessante carriera teatrale in Italia che promette assai bene
per il suo futuro professionale. In repertorio: “Lucia”, “La
Traviata”, “I Puritani”, “Italiana in Algeri”. Oltre all’italiano
parla l’inglese e il tedesco.
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GABRIELE
NANI
Baritono di Bergamo, ha debuttato come tantissimi altri
giovani artisti nelle stagioni del Rosetum di Milano durante
gli anni della direzione artistica di Daniele Rubboli. Questo
è stato il trampolino di lancio che lo ha portato a debuttare
con l’ASLICO un “Don Giovanni” storico e gli ha aperto le
porte per una carriera internazionale che lo vede da anni
sui cartelloni di tutta Europa.
Dotato di una intelligente presenza scenica, Gabriele Nani
rappresenta oggi un raro esempio di cantante-attore che
gli consente di affrontare con successo sia i ruoli brillanti sia quelli drammatici. Nel 2013 è stato protagonista del
bellissimo film “Il sogno di Rigoletto” che conferma le sue
doti di attore. Questo cortometraggio è disponibile su YouTube e tutti lo possono vedere.
I SERIAL
SINGERS
È una formazione modenese,
con eccellenti solisti, in continua
evoluzione che, grazie alla guida
di esperti direttori, ha maturato
una lunga esperienza di concerti ed esibizioni in tutto il mondo.
Il repertorio è principalmente costituito da classici del genere spiritual e gospel, ma anche
da brani tratti da noti musical, films e da alcune rivisitazioni di evergreen della musica leggera internazionale. Il coro, dal 2012 affiliato al gruppo storico Corale Rossini di Modena,
per anni ospite del Premio Cappelli a Rocca S. Casciano, si è esibito in numerosi concerti,
musical e rassegne: nel 2001 ha portato anche sulle scene il musical di Broadway “Il violinista sul tetto”. I Serial Singers sono stati quest’anno invitati dalla Distinguished Concerts
International N. Y. alla prima esecuzione della cantata “The Healer” di Karl Jenkins il 19
gennaio 2015 alla Carnegie Hall di New York dove sono stati letteralmente osannati. Il coro
ha inciso tre CD: il 1° “Serial Singers”nel 2003, il 2° “How can I keep from singing” 2007
(“Come posso trattenermi dal cantare”) e il 3° (2013) “Serial Singers live”. Attualmente il
coro è diretto dal geniale musicista, compositore e direttore d’orchestra di Torino, Massimo
Carpegna, autore tra l’altro di “It’s time to celebrate”, brano sinfonico per la cerimonia di
apertura dei Campionati del Mondo di Sci Alpino a Bormio (2005) trasmesso in Mondovisione.
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ALESSANDRO
DI MARCO
Nato a Modena il 31 marzo 1993, inizia lo studio del pianoforte privatamente a 6 anni per poi accedere al conservatorio Orazio Vecchi di Modena all’età di 9.
Si diploma a 20 anni (vecchio ordinamento) con il massimo
dei voti e la lode sotto la guida del M° Massimo Neri. Dopo
il diploma si iscrive al biennio di alta formazione sempre
all’O. Vecchi di Modena.
Nato come pianista solista, dal 2013 ha iniziato a tenere
numerosi concerti anche in qualità di pianista accompagnatore, esibendosi al fianco di cantanti (soprattutto soprani e tenori) e vari strumentisti (violinisti, flautisti, clarinettisti, contrabbassisti, violoncellisti).
MASSIMO
CARPEGNA
Geniale musicista di Torino, diplomato in Musica Corale e
Direzione di Coro si è specializzato in Direzione d’Orchestra
con il M° Franco Ferrara all’Accademia Chigiana, all’Accademia Ottorino Respighi di Assisi e all’Arena di Verona.
Dopo aver collaborato per dieci anni con l’agenzia di comunicazione Mediagroup di Modena, una delle più importanti
a livello nazionale realizzando come editor e compositore
più di 200 produzioni video e colonne sonore per importanti
imprese ed associazioni d’impresa italiane, ha fondato la
casa di produzione Movie Industrial Film Production Srl con
la quale ha curato la regia di spot pubblicitari su Mediaset,
documentari di produzione e promozione per case editrici,
industrie e multinazionali, trasmissioni tv diffuse sull’intero
territorio con la partecipazione di personaggi televisivi di grande rilievo. È stato Docente di
Filmica Industriale e cinematografica, Laboratorio di produzione video musicale, Elementi
di editing audio video presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione e dell’Economia
dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e Direttore del Master universitario
di primo livello in Sonorizzazione Filmica.
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DANIELE
RUBBOLI
Giornalista professionista, scrittore, operatore teatrale, è
nato a Modena e dal 1980 vive a Milano dove ha fondato e
dirige il Laboratorio Lirico Europeo, trampolino di lancio
per centinaia di giovani artisti lirici. Autore di 47 volumi,
quasi tutti di saggistica musicale, ha dato alle stampe in
questi mesi un libro con 36 lettere inedite di Alfredo Catalani, accendendo inediti spot luminosi su questo compositore di Lucca, come Puccini, le cui opere continuano ad
essere dimenticate dalle produzioni teatrali. Autore di teatro e di cinema, nonché lui stesso attore, da anni collabora felicemente con il Presidente Dodo Frattagli e gli amici
di Rocca San Casciano alla realizzazione del Premio Internazionale Carlo Alberto Cappelli che conduce nella serata
di gala a Rocca San Casciano. Da quest’anno Rubboli, la
cui famiglia d’origine è ravennate, ha deciso di vivere in
Alta Val Pusteria e collaborare con quelle realtà culturali.
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Rocca San Casciano
È una cittadina posta sugli Appennini, tra
Toscana e Romagna, in una verde vallata
formata dal fiume Montone, a 210 m. di altitudine. Poche sono le notizie certe sull’origine dei primi insediamenti. Nel 1197 un
documento registra per la prima volta la
Rocca di San Cassiano. È giudizio concorde
degli storici che nel V e VI secolo a.C. si insediarono popolazioni galliche, provenienti
dalla pianura padana. Anche i Romani, più
tardi, risalirono il corso del fiume Montone,
detto Casatico, toponimo che si trova in un
documento datato 882 nel quale si fa riferimento al popolo della Pieve di San Casciano
in Casatico. Nei primi secoli del Medioevo
Rocca, al pari delle altre terre dell’Esarcato, seguì le vicende legate al dominio dapprima dei Longobardi e successivamente
dei Franchi. A seguito di unioni matrimoniali
tra casati dei due versanti, si ebbe anche un
ingresso della nobiltà toscana nell’area romagnola, quale premessa alla penetrazione fiorentina in terra di Romagna. Rocca fu
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poi a lungo sotto la dominazione del vescovo
di Forlimpopoli che la concesse “in affitto”
ai feudatari locali, Guidi e Calboli. Nel 1382
i Rocchigiani decisero di passare sotto la
Repubblica fiorentina. Da allora, tranne un
breve intermezzo (1424-1440 occupazione
dei Visconti e degli Ordelaffi), Rocca seguì
in tutte le sue vicende il destino di Firenze.
Il rapporto con Firenze si chiude nel 1923
quando Rocca San Casciano e il suo circondario vengono aggregati alla Provincia
di Forlì. I Rocchigiani hanno cercato di salvaguardare le antiche tradizioni storiche e
così ogni anno, alla fine di marzo, si celebra la famosa Festa del Falò, antica e un
po’ magica. Molto amata è pure la Banda
cittadina, istituita nel XVIII sec. È tra le più
antiche e prestigiose della Regione; nel giugno del 1998 si è esibita nel celebre Salone
dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze in occasione del 150° anniversario della
bandiera, donata alla banda nel 1848 dal
granduca Leopoldo.
Da vedere
La Piazza Garibaldi, a pianta triangolare, è
il cuore del paese; tracciata in epoca medievale è stata recentemente ripavimentata in
cotto toscano. Sulla Piazza si erge il Palazzo Pretorio, centro nei secoli delle principali decisioni della Comunità, mentre sulla
Torre sovrastante un orologio in maiolica
della fine del ‘500 ed una bella campana
scandivano ore e annunci. La facciata è arricchita da una bella statua della Madonna.
Sempre in Piazza sorge la Chiesa del Suffragio, costruita dopo il terribile terremoto
del 1661. Dopo un periodo di abbandono è
stata completamente restaurata ed è attualmente sede espositiva di notevoli opere
d’arte. La facciata è decorata con un’opera
in cotto eseguita e donata dal concittadino
Giuseppe Frattagli, mentre l’ampia finestra
della facciata è arricchita da una bella vetrata colorata, raffigurante San Cassiano,
donata dal concittadino Franco Assirelli.
All’interno troviamo importanti capolavori,
tra questi un tondo in terracotta invetriata
di scuola Robbiana del XVI sec., proveniente dall’Abazia di San Donnino, una bella
Trinità di Giovanni Stradano del XVI sec.,
un Crocifisso ligneo del XV sec. proveniente
dalla Chiesa di Calbola e un bassorilievo
romanico in marmo che si dice rappresenti l’abbraccio dei santi Donnino ed Ellero.
Nelle pareti laterali al centro della Chiesa
una Via Crucis (xilografie acquerellate) risalenti alla fine del seicento, opera del pittore A. Zatta e dell’incisore D. Valdesi. L’af-
fresco sul soffitto del presbiterio raffigura
la Santa Trinità. La terracotta robbiana e
il bassorilievo provengono dall’Abbazia di
S. Donnino, eretta su un colle a 488 metri
s.l.m. a sud-est di Rocca San Casciano; fu
una delle più antiche e potenti abbazie della
Romagna-Toscana. Nella Chiesa di S. Maria delle Lacrime è venerata la Madonna
delle Lacrime, bella terracotta dipinta del
1500, recentemente restaurata: l’immagine è ritenuta miracolosa. Da vedere anche
un Crocifisso ligneo del XIV sec. di matrice
fiorentina, che rimase intatto dopo in terribile terremoto, e un bel fonte battesimale
in marmo datato 1450. In via Mazzini è da
visitare la chiesa del convento francescano. Si possono ammirare gli affreschi sulla
volta e il coro ligneo. In via IV novembre
sorge la chiesina dei Caduti. Nelle Carceri
Medicee in via del Buginello si può ammirare una bella mostra di pietre dure. Risale
al 1600 circa il Ponte Vecchio, a due archi,
originariamente a “schiena d’asino”. In via
Saffi s’affaccia il Teatro Comunale: fu ricostruito intorno al 1930 dove era il teatro ottocentesco progettato dall’ing. Francesco
Traversari che ospitava anche l’Accademia dei Riconoscenti. Il paese è sovrastato
dai resti della Rocca, antica fortificazione
anch’essa danneggiata dai frequenti terremoti. L’ombroso Parco pubblico Carlo
Alberto Cappelli è luogo di ritrovo e di passeggio: apparteneva all’antico e adiacente
Convento dei Frati Francescani.
UNIONE DEI COMUNI DELLA
ROMAGNA FORLIVESE
Trasporto persone BUS MINIBUS AUTO
Servizio Noleggio Con Conducente
Rocca San Casciano (FC)
tel/fax 0543960291 cell. 3495161700 - 3397027963
[email protected]
LA BOTTEGA DEL RESTAURO
di Marco Laghi
Con il contributo della Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna