PIACERSI DI PIÙ Proteggiti così dal cloro della piscina In Italia le vasche igienizzate con l'ozono, a basso impatto, sono pochissime: ecco allora le precauzioni suggerite dagli esperti per la tua pelle e i tuoi capelli -Testodi IsabellaJ'antigrossi- state in città o in campagna? Nei pom eriggi e nei fine settimana la piscina sarà la tua meta preferita. Per sfuggire dal caldo, conquistare la tintarella e anche, perché no, per mantenerti in forma con qualche bracciata di nuoto o per fare m agari un'ora di zumba in acqua (vedi servizio a pagina 86). Alla lunga, però, risdu di ritrovarti con occhi arrossati, capelli sfibrati e la pelle del corpo e del viso che tira, secca e priva di elasticità. La colpa è del cloro, usato per disinfettare l'acqua della piscina, qualche volta però in quantità fin troppo abbondanti. Che fare dunque? Una possibilità è quella di frequentare una piscina a basso impatto, igienizzata cioè con l'ozono in alternativa al cloro. L'ozono, cioè l'bssigeno trivalente, è in grado di depurare l'acqua in modo molto efficace, combattendo la moltiplicazione di batteri e virus,senza irritare la pelle, le mucose e le congiuntive. Durante il suo uti.lizzo, inoltre, l'ozono forma ossigeno: l'acqua della vasca risulta perciò limpida e inodore. Purtroppo, però, mentre le piscine con l'ozono sono ampiamente diffuse all'estero, sopra ttutto negli Stati Uniti, ancora poco lo sono in Italia. Se frequenti, d unque, tma piscina tradizionale, ecco i consigli degli E 82 <ik luglio/agosto 2014 esperti per proteggere pelle, capelli e ocdu d urante e dopo i bagni in vasca. Pelle <<TI cloro può alterare il p H dell'epidermide e ridurne la pellicola idrolipidica, quel sottile film d i grasso che ricopre la pelle e la protegge dalle aggressioni esterne», spiega il dennatologo Antonino Di Pietro, presidente dell'Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano. L'effe tto è antiestetico, ma non solo: potrebbe anche rendere l'epidermide più v ulnerabile a micosi e infezioni virati, come le verruche, che non a caso sono uno dei crucci di chi va in piscina. • La doccia. Per evitare di seccare eccessivamente la pelle, è bene cominciare a sciacquare il cloro dopo ogni bagno. Afine giornata, poi, è d'obbligo la doccia comp leta. No all' acqua bollente, che sgrassa troppo la cute, meglio l'acqua tiepida. «Evita poi i saponi comuni che hanno un'azione sgrassante», racco manda lo specialista, «ma lavati con prodotti poco schiumosi, che non aggrediscono la p elle». I migliori sono i detergenti a base di gomma xantana: si tratta di una sostan7...a naturale che ha la caratteristica di stratificarsi sulla cute creando un effetto barriera contro il cloro, una sorta di muta naturale che però pennette alla pelle d i respirare. Vanno bene anche i sap oni che contengono and1e salvia e timo: queste due piante, secondo studi recenti, avrebbero effetti antibatterici e anti.fungini. • L'idratazione. Dopo la doccia, asciugati senza sfregare: tamponandoti, p oi applica la crema con un massaggio. «Le più adatte per il viso sono quelle a base di fosfolipidi, riccl1i di acido linoleico che ripristina l'intergrità cutanea, e glucosamina, che ha proprietà idratanti ed elasticizzanti», suggerisce Di Pietro. «Per il corpo puoi scegliere un olio em olliente>>. n dermatologo potrà consigliarti tma formulazione che contenga grassi vegetali, simili a quelli cutanei, che sono in grado di ricostruire il film idrolipidico e di proteggere anche gli strati più profondi dell'epidermide. Stendi crema e olio con un rapido massaggio ma non fino al completo assorbimento. Lascia invece che tma parte penetri spontaneamente attraverso la cute. PIACERSI DI PIÙ_piscina ~SINFETTA LE CIABATTE ED EVITI LE VERRUCI-IE amminare a piedi scalzi in piscina o negli spogliatoi può causare la comparsa di verruche sotto i piedi. <<Si tratta di piccoli calli, brutti a vedersi e che possono essere dolorosi come un sassolino nella scarpa oppure come una puntura d'insetto>>, spiega il dermatologo Antonino Di Pietro. «Le verruche hanno però origine virale: il virus che le causa prolifera negli ambienti caldi e umidi e contagia la pelle quando è lesionata». Ecco perché è molto importante indossare sempre le ciabattine di gomma quando si cammina intorno alla piscina e sotto la doccia. «Dopo essere tornati a casa, poi, è molto utile disinfettarle per eliminare eventuali virus rimasti in superficie>>. Se, invece, il virus è ormai contratto, serve molta pazienza per curare bene le verruche che, altrimenti, t endono a ingrandirsi. «Per farle sparire bisogna applicare localmente creme specifiche a base di acido salicilico, retinoico o lattico», dice Di Pietro. Se, però, alla fine dell'estate resistono, le verruche devono essere rimosse. «Due i metodi. li primo è la crioterapia: la verruca viene congelata con azoto liquido; nel giro di qualche giorno si forma una bolla che poi si stacca.ll secondo sistema, oggi il migliore, è l'eliminazione attraverso il laser>>. e MICOSI. Ambienti come piscine e spogliatoi possono causare l'insorgenza anche delle micosi ai piedi, cioè le infezioni da fungo. «l miceti, cioè le spore del fungo che proliferano negli ambienti caldi e umidi, aggrediscono la pelle quando questa è leggermente graffiata oppure macerata dopo una sudorazione abbondante», continua il dermatologo. Tra le infezioni più diffuse il cosiddetto piede d'atleta, chiamato così perché colpisce soprattutto chi suda di più, come gli sportivi: quando il piede è infettato, la cute si desquama e prude, C 84 €k luglio/agosto 2014 soprattutto nelle fessure tra le dita. Il disturbo può guarire da solo ma, per evitare che si ripresenti, è meglio curarlo. «Se l'infezione è limitata, è sufficiente applicare una crema a base di tioconazolo o bifonazolo due volte al giorno per circa tre settimane», spiega Di Pietro. «Se invece l'infezione provoca dolore ed è diffusa anche alla pianta del piede, è bene farsi prescrivere dal medico una terapia per bocca». Per evitare l'insorgenza del piede d'atleta, il consiglio è quello di asciugarsi sempre con cura dopo la doccia, di applicare un po' di talco e di utilizzare preferibilmente calze di cotone. «Inoltre, chi frequenta spesso una piscina oppure soffre di sud orazione abbondante, può concedersi ogni tanto la sera un pediluvio di dieci minuti con due cucchiai di bicarbonato per ogni litro d'acqua», conclude Di Pietro. Infine, le micosi possono colpire anche le unghie, che si presentano con macchie biancogiallastre e una lamina di consistenza diversa.ll trattamento topico è quello d'elezione, con antimicotici in lacca, e va protratto per almeno 12-18 mesi. .. PIACERSI DI PIU oso e SCEGLI QUELLI GIUSTI PER VISO, CORPO E CAPELLI La p rotezione prima di esporsi al raggi UV non bast a. Occorre anche idratarsi al termine della gio rnata con i prodot t i specifici. E in caso di scottature? C'è la so luzione adat t a -Testo di ~/ice CJJi 'Pietro- quenti tuffi in mare o in piscina) causano per avere W1a bella carnagione colorata. tma sofferenza eu tanea». Ma alla sera, di ritorno da tma giornata al E poi i danni del sole non finiscono quando mare, come sta la tua pelle? Immagina il il sole tramonta perché, avverte l'esperto, deserto arido, come si vede nelle fotogra- «l'azione degli UV continua anche dopo la fie: terreno secco e frastagliato a causa della spiaggia, di sera e and1e di notte. Sì, perché mancanza di pioggia. Ecco, la tua pelle è si formano i radicali liberi, che harmo W1 proprio così. Ma per forh.ma esiste il dopo- effetto di danneggiamento a livello dell'esole: nn prodotto chiave per nn' abbronza- pidermide e del derma e sono i responsatura bella e sana che è in grado di rigenera- bili del fotoinvecchiamento. Nell'epiderre l'epidermide, esattamente come farebbe mide muoiono alèuni elementi cellulari, e quindi l'efficacia protettiva si abbassa, W1 bel temporale nel deserto. n futuro della tintarella (e l'assenza del- anche se noi a occhio nudo non notiamo le tanto antiestetiche spellature) si gioca niente». Per rimediare a questo darmo baanche dopo il tramonto. Infatti, non solo è sta nn buon doposole. I raggi UVA, invece, necessario difenderti dai raggi UV con rma danneggiano il derma, e in particolare il protezione solare adatta alla tua carnagio- collagene e l'elastina, che puoi riparare apne, ma devi anche applicare tma buona cre- plicando creme con vitamina A e derivati ma dopo la doccia. come il retinolo, da usare però in inverno «ll doposole serve perché, oltre a rinfre- perché possono aumentare la sensibilità scare la pelle surriscaldata dal sole e a della pelle al sole. lenire gli arrossamenti, contiene princi- Via libera quind i a specifici doposole, che pi attivi specifici che aiutano a riparare i trovi in farmacia, proftuneria e al super. danni cellulari provocati dagli ultravio- <<Questi prodotti harmo tm potere emolletti>>, spiega Marco Guizzardi, dermato- liente superiore rispetto alle creme tradilogo all'Istituto Dermoclinico Vita Cutis di zionali idratanti>>, dice Guizzardi. «AiutaMilano. «Ma non aiuta solo dopo il sole in no a limitare i danni che potrebbe subire senso stretto: anche tutti i fattori esterni che la pelle se eccessivamente esposta al sole comportano disidratazione (come il vento perché contengono W1 mix di sostanze che o lo sfregamento con la sabbia, e pure fre- svolgono W1'azione ad hoc idratante e le90 ~ luglio/agosto 2014 nitiva: burro di karitè in prirnis, e poi allantoina e aloe vera>>. Ecco allora come rinfrescare al meglio il tuo corpo, dalla testa ai piedi, con prodotti dalla texture leggera ma super idratante. VISO. Il viso è la parte più delicata. Infat- ti i raggi UV presi durante il giorno sono i responsabili del fotoinvecchiamento, e cioè di macchie solari e micromghe. Ecco che è fondamentale rinvigorire l'ovale con prodotti ad hoc. In commercio, oltre ai classici fluidi, trovi anche delle maschere specifiche per il doposole con acido ialuronico e alghe rosse dalle virtù calmanti e ristrutturanti, che devi lasciare in posa per lO minuti e poi sciacquare. Se sei di fretta, ti basta tm prodotto in crema, che si assorbe subito. Di solito le creme combinano ingredienti dalle spiccate proprietà antiossidanti ad altri lenitivi, in grado di rallentare i processi di desquamazione, causa del colorito disomogeneo. Prova anche nn siero doposole, che va bene dopo i 40 anni e dona immediata freschezza a viso e collo. CORPO. Dalla consistenza cremosa e vel- lutata, i prodotti doposole per il corpo riparano e reidratanola pelle, darmo subito rma sensazione di freschezza, leniscono ir- ~eco DI POMODORO E PESCE GRIGLIATO PER DISSETARE LA PELLE ----------------------------------- --------------------------'estate è la stagione in cui fare il pieno di frutta e verdura: alimenti freschi e su per nutrienti. Dopo la spiaggia è una buona idea mangiare prodotti di stagione, che garantiscono un apporto molto alto di sali minerali e vitamine, utili anche per mantenere la pelle sana con l'abbronzatura. L e All'aperitivo. Subito dopo l'esposizione, bevi un bicchiere di succo di pomodoro: è ricco di licopene, un potente antiossidante appartenente alla famiglia dei carotenoidi. In alternativa va bene anche una bella spremuta di pompelmo, che promuove la produzione di collagene aiutando a ridurre la comparsa di linee sottili dovute ai raggi UV. Via libera, con misura, anche alla frutta secca (le noccioli ne non salate, per esempio) che contiene magnesio, la cui carenza provoca bruschi cali di energia. e A cena. <<Fai il pieno di omega 3, citazioni e l ievi r ossori, ridon ano comfort e idratazion e alla p elle accaldata valorizzand o pure l 'abbronzatura. Le texture in gel o spray sono l e più comode da applicare; ma se la tua p elle è particolarmente secca, opta p er un latte ricco. Scegli prodo tti con burro d i karitè, gl ucosammina, antiossidanti (vitamina E), sostanze emollienti e nutrienti (come il pantenolo), e componenti l enitive c idratanti (per esempio, aloe vera e allantoina). Se v uo i un effetto rinfrescante cerca cetriol o, mentolo c cam omilla. DETERSIONE. Un bagnosdùuma studiato p er d etergere ed eliminare cloro c salsedi ne senza lav ar v ia l' abbronzatura? Esiste! In commercio trovi m ol ti tipi di detergenti specifici p er il periodo estivo, che fanno da spalla al doposoJe p er reidratare la tua pelle. Una doccia rigenerante, vero sollievo dopo l 'esposizion e ai raggi solari, si trasforma così in w1 effettivo trattamento di bellezza che d eter ge, ma r ende anche più tonificata e elastica la pelle. Prolw1gando inoltre la tintarella tanto d esider ata. ovvero EPA e DHA, i grassi poli n saturi che costituiscono naturalmente il film idrolipidico della nostra pelle e svolgono un'azione antiage», spiega Franca Marangoni, responsabile ricerca della Nutrition Foundation of ltaly. Possono aiutare anche in caso di lievi scottature.ll pesce azzurro e il salmone sono ricchi di omega 3: per cena, scegli del pesce alla griglia per la salute dell'organismo e della pelle. ., i luglio/agosto 2014 @!k 91 ' _ doposole PIACERSI DI PIU Rimedi fai da te ,._p_~9~_9?~-~ -~-~_Qçç~-~~~1 a tradizione vuole che un'eccessiva l-esposizione ai raggi solari si possa trattare anche con rimedi casalinghi. li dermatologo Marco Guizzardi spiega perché alcuni sono assolutamente da evitare e quali eventualmente adottare, ma pe r non più di un paio di giorni. Se non visono effetti positivi evidenti, infatti, occorre consultare il medico. Sì • GHIACCIO. Applicare una borsa del ghiaccio (avvolta in un panno morbido di cotone) sulla zona zona colpita dalla scottatura solare può essere utile perché, abbassando la temperatura della pelle, si ostacolano i processi infiammatori. Inoltre il freddo ha un effetto anestetico. e RISO, PATATE, PANE. Questi alime nti danno un effetto di sollievo in virtù dell'azione rinfrescante, le nitiva e decongestionante dell'amido (polisaccaride) che conte ngono. Il più valido è l'amido di riso: sciogline un bicchiere nella vasca da bagno e immergiti in acqua fresca o a temperatura ambiente se la scottatura solare riguarda tutto il corpo. Oppure puoi applicare una fetta sottile di patata direttamente sulla parte lesa, dopo averla opportunamente posta sotto un delicato getto d'acqua fresca. Stessa cosa vale per il pane: dopo aver imbevuto un pezzo di pane con acqua fresca, avvolgilo in un canovaccio e appoggialo sull'a rea interessata. e BETULLA, CAMOMILLA, CALENDULA. l Queste piante sono degli antinfiammatori e antisettici naturali e possono essere utili in caso di arrossamenti da sole. Tiservono due cucchiai da minestra di una miscela di estratti che puoi acquistare in e rboristeria, da lasciare in infusione in mezzo litro di acqua bollente; fai riposare per trenta minuti e poifiltra. Lava frequentemente con l'infuso la parte scottata. No ' • BURRO E OUO. Non va bene applicare questi cibi sulle scottature perché tendono a occlude re gli strati superficialicutanei creando un film che rallenta la traspirazione, impedendo alla pe lle di raffreddarsi. e ACETO DI MELE. t:aceto ha un pH acido, quindi può essere irritante sulle scottature. e FARINA. Non è noto nessun effetto benefico di qualsiasitipo di farina sulle irritazionida sole. ··········--------------------------------------------------------------· 92 ~ luglio/agosto 2014 CAPELLI. Anche la chioma soffre sotto il sole estivo perché vengon o alterate le cheratine, con il risulta to di p unte più fragili e sp ente. Per q uesto h ai bisogno di prodotti che riparino la fibra capillare, la n utrano, e le restituiscano luminosità . Puoi iniziare con nno shampoo specifico doposole, a cui abbinare una crema o nna maschera. Meglio della stessa linea, così i princip i attivi contenu ti saranno vicendevolmen te esalta ti. Gli ingredienti da ricercare? Olio d i jojoba e di m on oi, vitamine E, C, F e p roteine del latte e del riso. npasso su ccessivo è lo spray idratante senza risciacquo, che nulTe la chiom a p er tutta la notte. In comm ercio ci sono texture acquose o oleose, e alcuni hanno anche degli eleganti glitter p er una sera ta sp eciale. CHE FARE SE TI SCOTTI Sole, mare, piscina. E se poi la sera dop o la doccia h ai la pelle nn po' arrossata, specie sulle sp alle e sulla p unta del naso? «Se siamo rossi significa ch e l'esp osizione è stata eccessiv a e troppo intensa», spiega Guizzardi. «Succede, a livello chimico, che i raggi UV hanno causato nn danno talmente importante che si liberano sostanze infiammatorie, causa del rossore. Quando ci si scotta, an ch e solo un po', si scatena nn meccanismo di infiammazione simile a una dermatite o a un'ustione leggera e superficiale». A d dirittura, secondo nn'ind agine pubblicata sul British fournal of Dermatology, il 44,4% dei vacanzieri torna a casa con scottature della pelle, n el 29,9% d ei casi dolorose, anche se il l 00% conosce i d anni che i raggi ultravioletti comportano per la salute d ella pelle e (nel 97,4% dei casi) me tte lo schermo solare in valigia. <<Le scottature, soprattutto d a giovani, aumentano il rischio di sviluppare un tumore d ella pelle, e dunque andrebbero evitate», agginnge il derma tologo. Se la bruciatura non è tropp o grave, p uoi ricorrere a dei p rodotti doposole specifici con proprietà antisettiche e aneste tich e che d armo un rap ido sollievo dal dolore superficiale, come la benzocaina e l'alcool benzilico. «Puoi anche provare degli antinfiamma tori naturali come l'estratto di liquirizia, ovvero l'acid o glicirretico, contenuto in alcune crem e», consiglia l'esp erto. E in caso di eritema? «L'eritema si verifica quando la pelle diventa p articolarmen te rossa e si ricopre di pomfi con eventuale prurito••, approfondisce Gu izzardi. È una r eazion e di tipo immnnologico nei confronti delle proteine dell'epidermide che vengono modificate dal sole. In p ratica, i raggi UV cambiano la struttura di alcune di queste proteine, e le cellule del sistema immunitario le individ uano come un nemico, scatenando la dermatite>>. n calore è una delle cause scaten anti dell'eritema: è quindi importante mantenere il corpo al fresco. Oltre a non stare sotto il sole n elle ore p iù calde e fare docce frequenti, si p osson o utilizzare acque rinfrescanti da spruzzare sulla pelle d urante l'esp osizione. Se l'eritema è molto intenso e fastidioso, sp almare il doposole o p om ate p er le scottature p otrebbe non essere sufficiente. <<Se la zona colpita è doloran te, ci sono febbre e mal di testa, sarebbe meglio consultare uno specialista e usare creme con cortisone che h anno bisogno della prescrizion e medica», conclude il dermatologo.