IL KARITE Il karité è una delle specie arboree africane che crescono

IL KARITE
Il karité è una delle specie arboree
africane
che
crescono
spontaneamente nelle zone semiaride del sub Sahara dell'Africa. E’
un
albero
ad
alto
fusto,
appartenente alla famiglia delle
Sapotacee, il cui nome botanico è
Butyrospermum parkii, in onore di
Mungo Park, colui che per primo
fece conoscere in Europa i pregi
del Burro di Karité.
IMPORTANZA DEL KARITE
L’importanza
attribuita
a
quest’albero è dovuta ai molteplici
utilizzi
nei
diversi ambiti e
soprattutto
a
quelli del burro
estratto
dal
nocciolo
del
frutto.
Il burro di karite
Il prodotto, più rimarcabile del
karité,
si ricava dal nocciolo
racchiuso nel frutto.
Park lo
descriveva come "più buono del
burro di vacca e più facilmente
conservabile" (il che nella fascia
tropicale ed equatoriale, e per di
più senza frigorifero, non era
certamente
di
importanza
secondaria!).
E’
un
olio
commestibile la cui composizione
ricorda l'olio d'oliva. E’ un prodotto
di colore variabile dal verde chiaro
al giallino, di sapore quasi dolce,
che può essere impiegato puro,
oppure, vista la sua ricchezza,
come base per molti prodotti
cosmetici. Il burro di karité è
molto ricco di elementi curativi e di
vitamine (A, B, E e F); di acidi
grassi insaturi (acido oleico e
linoleico) e saturi (acido palmitico
e
stearico
frazione
insaponificabile (3,5-17%)): ecc.
Grazie a queste caratteristiche nel
corso degli anni ha acquisito
un’ottima reputazione e svariati
campi
d’utilizzazione
sia
localmente
che
a
livello
internazionale. Tra essi possiamo
citare i più importanti:
☺
è una delle fonti di grasso di
origine vegetale usato localmente
come olio da tavola e per la
preparazione dei pasti ;
☺ viene usato come farmaco, da
solo o in combinazione con altre
piante; gli africani lo chiamano
"albero della giovinezza" e lo
utilizzano
ad
esempio
come
balsamo, per massaggi contro i
reumatismi, gli indolenzimenti, le
bruciature, gli eritemi solari, le
ulcerazioni e le irritazioni della
pelle; secondo la loro tradizione
sembra infatti che esso favorisca
l'aumento della circolazione locale,
permettendo
cosi
una
riossigenazione
del
tessuto
epidermico
e
migliorando
l'eliminazione
degli
scarti
metabolici.;
☺ inalato dopo essere stato gettato
sulle braci, il burro di karité è
efficace contro il raffreddore e la
tosse;
☺ da esso si ottiene una pomata
utile contro malattie quali la
scabbia, le emorroidi e varie
dermatosi;
può
servire
come
decongestionante e contro la
broncopolmonite.
☺ migliora la tonicità della pelle, ed
in particolare il mantenimento
della sua naturale elasticità e
giovinezza (grazie
all’altissimo
contenuto di insaponificabili (dal
12%
al
18%))
sostanze
indispensabili e fondamentali; è un
naturale antirughe e antietà per il
viso
e
il
décolleté,
rallenta
l'invecchiamento cutaneo, attenua
le rughe già esistenti fino, in molti
casi, a farle scomparire ed è in
grado di restituire alle pelli non più
giovani una straordinaria elasticità
e compattezza.
☺ possiede una buona capacità
filtrante dei raggi solari, quindi
diventa un ottimo protettivo e
preventivo
dei
danni
cutanei
provocati dall'esposizione alla luce,
quali formazioni di radicali liberi e
comparsa precoce di rughe, ma
anche
dei
danni
provocati
dall'esposizione eccessiva al sole,
spesso causa di eritemi solari. Esso
si presenta con una consistenza
burrosa, ma fonde alla temperatura
corporea e può quindi essere steso
facilmente e piacevolmente sulla
pelle;
☺ il suo uso è consigliato durante
la gravidanza, perché previene la
formazione di smagliature sia
sull'addome che sul seno;
☺ durante l'allattamento previene
la formazione di ragadi; inoltre
protegge la pelle del neonato
dall'arrossamento
dovuto
al
contatto col pannolino;
☺ per chi fa sport, ammorbidisce le
callosità sia delle mani che dei
piedi, evitando la formazione di
fissurazioni
dolorose
ed
antiestetiche;
☺ è anche un ottimo rimedio per le
irritazioni del rasoio, sia come
impacco emolliente prebarba, che
come efficace lenitivo e idratante
dopobarba;
☺ dopo un'ingessatura rigenera e
ammorbidisce la pelle depauperata
dopo una lunga immobilità e
copertura,
facilitando
l'eliminazione delle cellule morte
superficiali che si sono accumulate;
☺ nelle persone che stanno a letto a
lungo, se applicato più volte al
giorno con leggero massaggio,
ammorbidisce e rafforza la pelle
delle parti su cui pesa il corpo,
prevenendo
la
formazione
di
irritazioni, arrossamenti e piaghe;
☺ usato regolarmente contrasta la
secchezza cutanea del gomito e del
ginocchio;
☺ è ottimo per difendere e
proteggere la pelle dall'azione
aggressiva del gelo durante la
stagione fredda;
☺ dopo l'uso prolungato del Burro
di Karité si nota una migliore
circolazione
del
sangue
nei
capillari, che risultano più tonificati
rendendo la pelle più luminosa,
quindi è adatto anche combattere
le "couperose";
☺ usato anche come balsamo per i
capelli: li rende più morbidi e
brillanti;
Uso
delle
altre
parti
della pianta
ALIMENTAZIONE: La polpa del
frutto
è commestibile, con un
contenuto
nutrizionale
non
trascurabile; i fiori melliferi sono
particolarmente ricercati dalle api
e l’albero rappresenta un luogo di
impiantazione privilegiato delle
celle d’alveare per l’apicoltura
tradizionale. Il frutto carnoso, è
simile a una prugna. La buccia e la
polpa del frutto sono mangiate tali
e quali o cucinate secondo antiche
ricette.
cooperative di donne in Bénin per
la lavorazione del Burro di karité.
FARMACOPEA
Le varie parti dell’albero rientrano
nella
preparazione
di
molti
medicinali e pomate così come le
radici e la corteccia.
Il ciclo di produzione del karité ha
un significato interessante anche
sotto l’aspetto sociale e culturale.
RISCALDAMENTO, EDILIZIA E
ALTRI
Gli alberi che non producono più
vengono abbattuti e da essi si
ricava un legno rosso, duro, che
resiste
alle
termiti;
brucia
facilmente
e
può
essere
trasformato in carbone utile alle
donne per la cucina ed ai fabbri.
Nell'edilizia,
si
utilizza
per
impermeabilizzare l'esterno delle
costruzioni, in modo da evitare che
vengano
danneggiate
nella
stagione piovosa. Il legno, è anche
utilizzato per costruzioni e per
oggetti di cucina e artigianto.
I residui delle lavorazioni
del
burro di karité si utilizzano come
mangime per il bestiame.
Il grasso serve anche per ricavare
detergenti simili al sapone. Il
lattice delle foglie, della scorza e
del midollo del tronco serve come
colla e come base resinosa per il
cheving-gum.
Frutto
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Italia
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GNO’NU è un’associazione di
volontariato senza fini di lucro con
sede centrale a Cagliari. Ha lo
scopo di svolgere attività di
volontariato nel campo sociale,
culturale ed ambientale orientate
prevalentemente verso le Donne
ed i bambini in Sardegna, nei Paesi
in Via di Sviluppo (PVS), verso gli
immigrati e verso tutte le persone
in
condizione
di
disagio
in
Sardegna ed in Italia. .GNO’NU,
grazie ad un finanziamento della
Regione Autonoma della Sardegna
(LR/. 19/96) sta organizzando le
Scegliendo questo prodotto, con un
contributo
minimo
di
10
Euro,
avete aiutato GNO’NU a sostenere
le donne coinvolte nella raccolta
delle noci di karité e nella loro
lavorazione, donne che devono fare
fronte
a
grossi
problemi
soprattutto durante la gravidanza e
la maternità.