La Skin Cancer Unit della Azienda Ospedaliera IRCCS

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Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia
Istituto in tecnologie avanzate e modelli assistenziali in oncologia
Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS)
Il Centro oncologico ad alta tecnologia diagnostica per i tumori della pelle ed il
progetto Skin Cancer Unit
La possibilità di utilizzare le più innovative metodiche per la diagnosi ed il trattamento
dei tumori della pelle, integrata con l’esperienza della ricerca clinica nel settore e la
collaborazione con i professionisti presenti capillarmente nel territorio, è destinata a
generare positivi riflessi per la comunità. Significativo il vantaggio clinico per i
pazienti, cui viene offerta una diagnostica integrata con un percorso terapeutico rapido
ed efficiente, e diverse le opportunità di sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica
nel territorio di riferimento.
I tumori della pelle
I tumori della pelle rappresentano, per la loro incidenza nella popolazione, un problema
sanitario rilevante e, come accade per gli altri tipi di tumore, la diagnosi precoce offre
la migliore opportunità per la guarigione.
Il tumore cutaneo di tipo basocellulare interessa lo strato inferiore dell’epidermide ed è
tra i tumori maligni più frequenti: si stima che in Italia, ogni anno, almeno 300 persone
su 100.000 ne sviluppino uno. Diversa, ma non trascurabile, è l’incidenza del melanoma,
tumore maligno dovuto alla degenarazione dei melanociti naturalmente presenti nella
pelle, che colpisce in media 15 persone ogni 100.000 e che presenta elevata mortalità in
assenza di diagnosi tempestiva.
Le nuove sfide della medicina sono rappresentate dalla individuazione delle lesioni nella
fase pre-neoplastica o nella fase iniziale della neoplasia, affinchè possano essere meno
invasive le indagini e più efficace la cura.
Il Centro oncologico ad alta tecnologia diagnostica per lo screening e la diagnosi
precoce.
Con l’obiettivo di garantire il massimo della potenzialità diagnostica è nato, all’inzio
dell’anno 2011, presso la Struttura complessa di dermatologia del’Ospedale reggiano, il
Centro oncologico ad alta tecnologia diagnostica, in stretta collaborazione con il Presidio
IRCCS della stessa Azienda.
Il Centro di diagnostica avanzata, dotato di innovative tecniche di imaging, si è avvalso,
sin dall’inizio, delle competenze scientifiche e professionali di tre ricercatori leader a
livello internazionale nell’ambito della dermatologia oncologica, della dermatoscopia e
della microscopia ad epiluminescenza, tecnica diagnostica non invasiva.
Alle tecnologie già esistenti in reparto, la dermatoscopia e la videodermatoscopia, si
sono aggiunte, dall’inizio del progetto, innovative apparecchiature per la microscopia
laser confocale in vivo ed ex vivo.
La prima metodica diagnostica - in vivo – consente lo studio della natura delle lesioni
direttamente sulla pelle del paziente ed evita il ricorso a tecniche chirurgiche invasive,
quando non demolitive, in presenza del solo sospetto di malignità che l’esame rileva
infondato, con notevole risparmio di tempi e costi oltre che di disagi per il paziente.. La
seconda metodica - ex vivo – viene utilizzata sul tessuto asportato, quando si riveli
necessaria una indagine approfondita. L’apparecchiatura genera in tempo reale
immagini di qualità e senza alcun tipo di preparazione del tessuto. La possibilità di avere
una diagnosi in pochi istanti permette, già nel corso della prima visita diagnostica, la
definizione di strategie chirurgiche ed opzioni terapeutiche adeguate, evitando attese
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del referto definitivo da parte del paziente, ulteriori interventi di radicalizzazione e
demolizioni eccessive di tessuto oltre che l’allungamento delle liste di attesa.
Obiettivo primario del Centro è stata la messa in atto di una stretta collaborazione con i
medici di famiglia e gli specialisti dermatologi della provincia di Reggio Emilia, avviata
con una capillare attività formativa da parte dei ricercatori impegnati nel progetto.
Scopo della formazione è stata l’ottimizzazione nella individuazione (triage) dei pazienti
portatori di lesioni sospette da parte dei professionisti presenti nel territorio. Semplici
regole di screening, condivise con gli specialisti in dermatologia oncologica, applicabili
nella pratica quotidiana, hanno reso più affidabile la selezione dei pazienti da inviare in
ospedale per l’indagine diagnostica avanzata, con il risultato di aumentare il controllo
sui pazienti effettivamente portatori di lesioni sospette e, al tempo stesso, di diminuire
la richiesta di esami per quelli che presentano lesioni manifestamente benigne.
Tale collaborazione tra dermatologi ospedalieri e professionisti del territorio, oltre a
rappresentare il primo esempio in Italia, è un primo passo verso la costruzione di un
percorso di prevenzione, screening e diagnosi oncologica precoce.
Nel corso dei primi mesi di attività sono stati 1.500 i pazienti visitati in Ospedale e circa
300 le lesioni maligne asportate, un terzo delle quali rappresentate da melanomi.
Dalla diagnosi alla cura, un percorso che ruota intorno al paziente: nasce la Skin
Cancer Unit.
L’impegno è rivolto ora alla creazione di una Skin Cancer Unit, unità specificamente
dedicata al percorso ospedaliero del paziente con tumore cutaneo.
La Skin Cancer Unit, afferente alla Infrastrutura per la Ricerca dell’IRCCS Reggio Emilia,
è il primo esempio in Italia nello specifico settore.
In essa si prepara ad operare un team multidisciplinare composto, oltre che da
dermatologi, da patologi, oncologi, chirurghi plastici, radioterapisti e genetisti dedicato
alla gestione dei casi più complessi dal punto di vista diagnostico e terapeutico.
La Skin Cancer Unit nasce con un duplice obiettivo: da un lato offrire al paziente un
supporto di elevato livello professionale che solo un gruppo multidisciplinare può
sostenere e, dall’altro, creare un gruppo di lavoro di significativa competenza clinica e
scientifica in grado di implementare un programma di ricerca di livello internazionale in
ambito traslazionale rivolto principalmente allo sviluppo di nuovi criteri diagnostici
clinici, dermoscopici e confocali per la individuazione precoce delle lesioni maligne.
Superano il numero di 30 le pubblicazioni di rilevanza internazionale elaborate dai
ricercatori a Reggio Emilia nel corso del primo anno di attività, incentrate soprattutto
sulla individuazione di nuovi criteri diagnostici dei tumori cutanei nella fase iniziale.
Il progetto all’interno dell’IRCCS di Reggio Emilia ha preso avvio nel Marzo del 2011 ed
ha visto sino ad oggi, accanto alla attività formativa svolta per i professionisti del
territorio, l’attivazione di ambulatori per lo screening avanzato (II e III livello) dei
tumori cutanei e per il trattamento del melanoma. Gli ambulatori sono dotati di
microscopia confocale e di strumenti digitali per il monitoraggio dei pazienti con nevi
multipli.
Sono attivi, inoltre, audit collegiali settimanali per la discussione multidisciplinare di
casistica clinico-patologica complessa.
Il percorso dal territorio all’ospedale
Dai dati della letteratura recente si evince che la prevalenza di pazienti con melanoma
nell’ambito della popolazione che si reca dal medico di medicina generale, in
prevalenza appartenente alla fascia di età avanzata, è pari a 1 su 200 pazienti. Questo
dato è ben più rilevante rispetto ai dati di incidenza relativi alla popolazione generale
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(15 su 100.000) e dimostra l’importanza del coinvolgimento dei medici del territorio
nella precoce individuazione di lesioni sospette.
Il modello messo a punto a Reggio Emilia prevede l’implementazione di 3 fasi distinte:
- la visita da parte dei medici di medicina generale e specialisti del territorio
(screening di I livello);
- la diagnosi della neoplasia cutanea da parte dello specialista dermatologo
ospedaliero (visita di II livello);
- il trattamento chirurgico, post chirurgico ed il follow-up dei pazienti in equipe
multidisciplinare (III livello, Skin Cancer Unit).
I pazienti ai quali venga rilevata una lesione cutanea sospetta vengono indirizzati dal
territorio alla struttura ospedaliera potendo accedere ad un percorso appositamente
strutturato, che non prevede attese, attraverso il quale vengono sottoposti, in tempi
brevissimi, alla procedura diagnostica.
Il trattamento dei pazienti con melanoma, in particolare, prevede l’adesione a
protocolli terapeutici internazionali e di follow-up sulla base dello stadio di malattia.
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