La civiltà rurale di Giovinazzo

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La civiltà rurale di Giovinazzo.
Domenica 13 marzo ciclopasseggiata per le vie rurali di
Giovinazzo.
Il territorio di Giovinazzo è costellato in tutta la sua estensione di
tanti e divese strutture architettoniche, come chiese rurali,
conventi, masserie e torri medievali e post-medievali. Alcune di
queste mantengono inalterate la loro bellezza, altre, causa l’incuria
sono in stato di abbandono.
La chiesa del Padre Eterno, edificata tra il XII ed il XIII secolo
sotto il titolo di S.Maria di Corsignano, ha forma rettangolare con
tre campate ed abside terminale. Un agile campanile a vela indica
da lontano la chiesa, più che campanile, ha tutta l’aria di un severo
fortilizio, dal tipico aspetto medievale, eretto a difesa dello
scomparso casale.
Chiesetta di S. Basilio, un’antichissima chiesetta completamente
isolata, solo un vecchio pozzo ed alcuni annosi ulivi che la
circondano. Nessn documento anteriore al XIV secolo accenna
alla sua esistenza. All’interno, all’incerta luce della penombra, le
nicchie, ricavate nello spessore dei muri, e la piccola cupola
sorretta dagli arconi, che centra l’abside semicircolare con le
tenebrose nicchie laterali, creano uno straordinario movimento che
riesce ad attenuare illusoriamente l’angustia dell’ambiente ed a
precorrere modelli architettonici più evoluti. All’esterno, il tetto a
capanna, il braccio traverso, il tiburio quadrangolare con la
copertura a piramide sono semplici espressioni di un linguaggio
architettonico scarno ed essenziale.
Dolmen di San Silvestro: antico monumento megalitico eretto per
dare sepoltura a personaggi illustri. Questa scoperta, datata XVXII sec. a.C., è una tomba a galleria caratterizzata da un corridoio
lungo 17 metri e da una stanza rotonda con copertura
conica(tholos) inseriti in un tumulo a piana ellittica. Scoperto nel
1961, lungo la via che da Giovinazzo porta a Terlizzi.
Torre Modugno: Costruzione seicentesca munita di feritoie e
caditoie.
Torre del Tuono:
Bisanzio Lupis, nelle sue Cronache, la chiama Torre de lo TronoPare che tale toponimo le derivi dall’essere stata in passato colpito
da una folgore. L’intero complesso fu completamente ricostruito
dai Sagarriga nel 1663. Sorto nelle vicinanze della strada per
Terlizzi, è disposto attorno ad un cortile rettangolare e comprende,
oltre all’alloggio padronale, numerosi locali e una torre di difesa,
sormontata da un piccolo campanile a vela.
Sette Torri:
Antico borgo contadino sviluppatosi intorno ad una chiesetta che
conserva immutati i caratteri di un’umile casa contadina.
All’interno della chiesetta, sull’unico altare, un dipinto
raffigurante la Madonna del Rosario; se non fosse per una piccola
campana e per lo stemma nobiliare della famiglia Uva, incastonato
in facciata, quasi certamente sarebbe difficile identificarla, così
circondata da numerose villette ottocentesche.
Chiesa S.Eustacchio : La chiesa di S. Eustachio con la sua arcigna torre è tutto ciò che resta
dell'antico e popoloso casale di Padula. Saccheggiato dai Saraceni e colpito dalla peste, intorno al
XIV secolo fu definitivamente abbandonato dalla gente greca che lo abitava. Essa ha pianta
rettangolare, absidata, coperta da cupole a vela sostenute da alte arcate a tutto sesto. Dell'antica
chiesa tutto è scomparso, asportato o distrutto. Accanto, addossata alla facciata, un'alta e robusta
torre con evidente duplice funzione di torre campanaria e di difesa. E' una costruzione divisa in tre
piani; l'ultimo, definito da quattro archi, non ha più il tetto.
Santa Lucia: Fra le poche chiese rurali ancora aperte al culto, un
tempo parrocchia di una numerosa collettività contadina che,
dapprima la peste nel 1478, poi il susseguirsi delle invasioni,
cancellarono in maniera definitiva.
Il ritrovo è a Bari, piazza ferrarese alle ore 8,15. E’ un percorso
facile di circa 22 k, di viabilità rurale su strade secondarie + 50 km
di antada e ritorno da Bari. Il rientro è previsto nel pomeriggio.
Quota di adesione € 3,
. E’ necessario partecipare con biiclette in buone condizioni,
dotate di cambio e freni efficienti nonché del necessario per le
riparazioni d’urgenza. Il buon senso impone l’uso del casco
durante la passeggiata.
Da Bari percorreremo la litoranea fino a S.spirito per poi
proseguire lungo la vecchia strada Statale. Arriveremo in Piazza
Vittorio Emanuele per poi proseguire lungo la strada per Terlizzi.
I asiti meritevoli di attensione sono, in ordine di visita: chiesa del
Padre Eterno, chiesa di S. Basilio,Dolmen di S. Silvestro, Torre
Modugno, Torre del Tuono, Sette Torri (dove è prevista una sosta
per il pranzo), Casale S.Martino, Torre D.Eustacchio. Ritorno nel
pomeriggio a Bari ripercorrendo la stessa viabilità.
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