Presentazione standard di PowerPoint - IDI

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29.5.2014
Rassegna stampa IDI
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beauty trend
Brazilian or not brazilian
Da quest'estate, la depilazione non sarà più una tortura. Perché i costumi tornano castigati. Ecco a voi le dritte
per orientarsi tra rasoi & cerette
Alessandra Di Pietro e Carmen Rolle
Depilarsi del tutto o per niente, ma anche tenersi lo stretto indispensabile, sarebbe un gesto strettamente
personale se non fosse diventato un manifesto politico di come si intende la femminilità, il sesso, il rapporto
con i maschi. Esagerazione? Beh, sì. Ma Cameron Diaz ne ha fatto una crociata («Tenetevi tutto» dice nel
suo The body book , un intero capitolo In Praise of pubes ) e appena Gwyneth Paltrow si è accodata, la
notizia ha fatto il giro del globo («lì sotto vado di Anni 70»). E quando Kate Moss lo ha lasciato intravedere
sulla copertina del 50° di Playboy , ogni giornale si è sentito autorizzato a titolare: the bush is back! (il
cespuglio è tornato!). Una liberazione per ragazze stremate da vent'anni di cerette "radicali" ed esasperate
dalla tirannia di mutande, perizoma e costumi sempre più sgambati. La storia della moda ci insegna che se le
gonne si accorciano, la libertà femminile si allunga (a proposito, Mary Quant che inventò la mini dichiarava di
tenerli, i peli, a forma di cuore). Da quest'estate potremo aggiungere che quando i costumi si allargano, lo
stress si restringe. Che belle le culotte intime e da spiaggia, strumento libertario su quei fatidici 10 centimetri
quadrati. Però, la peluria va tolta. Con meno accanimento di un tempo. Usando il metodo giusto per restare
lisce il più a lungo possibile. Ecco come. Per gambe e zona bikini «Con la ceretta a caldo l'effetto levigato
dura un mese», dice Mariateresa Viviano, dermatologa all'Idi di Roma. «Ma per l'inguine è meglio evitare il fai
da te: una mano esperta rimuove i peli in un unico strappo, altrimenti si rischia di staccare anche la cute. Per
fare da sole, usate cere ultra delicate su parti piccole». E se volete darvi all'acconciatura, su
www.bettybeauty.com o www.gloglo.it trovate consigli e prodotti. Per il viso, provate il threading «Per i baffetti
rubate alle orientali la tecnica del threading, efficace senza irritare». Un filo di cotone attorcigliato tra pollice e
medio, con rapidi movimenti delle dita, cattura i peli alla radice.«Anche la cera a freddo è ideale per i punti
delicati», dice Antonella Antonini, cosmetologa. «Grazie a sostanze lenitive (calendula, olio di mandorla o di
jojoba) e biossido di titanio, che la fa aderire più ai peli e meno alla cute, è adatta anche alle pelli sensibili».
Per eliminare il problema alla radice «Per le gambe la novità è il laser a diodi: potente, veloce, si può usare
anche sui peli chiari e carnagione scura». Servono 4 o 5 sedute da 400/500 euro ciascuna. «Per baffetti,
ascelle e inguine funzionano la luce pulsata e il laser. Usano l'energia luminosa per colpire la melanina del
pelo e distruggerne le cellule germinative», spiega la dermatologa. «La prima è più indicata per fototipi chiari
e peli scuri, ma non va fatta d'estate o sulla pelle abbronzata». Agisce solo sui peli che si trovano nella fase
anagen, ossia quella di crescita. Occorrono da 6 a 7 sedute per la luce pulsata (100/200 euro ciascuna) e 4 7 per il laser (100/200 euro). Soluzione fast? Attaccate la spina Tante le novità tra gli apparecchietti. Come
quelli a luce pulsata. «Funzionano per chi ha peluria scura e carnagione chiara. Ma non sono paragonabili
agli strumenti di uso medico», avverte l'esperta. Comodi gli epilatori con testina rotante e micro-pinze, che
strappano i peli alla radice. Oggi sono meno dolorosi grazie a testine refrigerate e massaggianti, ussi d'aria
fresca e la possibilità di usarli sotto la doccia. getty images ,GÉRARD GERY/PARISMATCH/VOLPE Due
epoche a confronto Negli Anni 70, attrici e modelle (a destra, Raquel Welch nel film Il caso Myra
Breckinridge ) sfoggiavano slip bassi, ma coprenti, che imponevano "tagli" meno drastici. Negli Anni 90,
complici tanga e sgambature Copacabana style (a sinistra, Miami Beach) hanno lanciato la depilazione
"estrema".
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
29/05/2014
IDI IRCSS - Rassegna Stampa 29/05/2014
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Ah, le bionde! È un argomento hot. Le bionde come Marilyn Monroe e Brigitte Bardot possono
permettersi tutto (complici sgambature non esasperate). Noi italiane, invece, amiamo la pelle liscia e
ci sottoponiamo a strappi e torture. Che per fortuna sono sempre più high tech.
False verità Il rasoio fa crescere i peli più in fretta e più grossi? No. Spuntano subito perché la
ricrescita inizia già dopo il passaggio della lametta. Ma non sono più robusti. L'azione di laser o luce
pulsata èdefinitiva? No. Entrambi assicurano risultati a lunga durata, ma servono sedute di richiamo.
Le creme depilatorie sono il metodo più sicuro? No. Per quanto non dolorose, sono aggressive. Fate il test
antiallergico provando 24 ore prima la crema su un angolo di pelle e rispettate i tempi di posa per non irritare.
La ceretta è giusta per la pelle abbronzata? No. Lo strappo garantisce una pelle liscia per 15-30 giorni. Ma
può portare via lo strato più superficiale della pelle e schiarire la tintarella. La crema con eornitina blocca i
peli per sempre?No, smette di farli crescere solo finché viene utilizzata. La ricrescita avviene in un mese
da quando la si sospende. Gli epilatori provocano i "peli incarniti"? Tutti i tipi di depilazione possono
o
causarli. Per prevenire, basta utilizzare cosmetici a effetto peeling un paio di volte a settimana.
Come resistere alla tentazione della lametta? Cinque minuti e la pelle torna liscia. L'operazione, però, va
ripetuta dopo 2 giorni (le americane lo fanno tutte le mattine, sotto la doccia) e con qualche attenzione:
«Usate il rasoio sulla pelle umida, dopo un gel pre-depilazione che fa scorrere la lama», dice la cosmetologa
Antonella Antonini. Gli ultimi modelli hanno lame essibili e cuori di crema-sapone con aloe vera e vitamina E
strisce idratanti. Per ascelle e inguine, metodi veloci sono pure le formule in gel o crema: a base di
sostanze come i tioglicolati, sciolgono i legami chimici della cheratina del pelo, facendolo cadere.
1 Fai da te Comodo per "lo strappo" a casa il kit con la ceretta a rullo ricaricabile di Lycia (€ 19) . 2 Il più
veloce Gambe perfettamente lisce in tre minuti con la Crema depilatoria spray di Veet (€ 7,69). 3 Tecnologico
Per un risultato che dura 4 settimane, l'epilatore a pinzette rotanti EP7030 di Remington (€ 82). 4 Lenitiva La
crema depilatoria all'olio di argan con proprietà antiossidanti, idratanti e protettive: Depilzero Argan (strisce
viso e bikini € 5,36; gambe e braccia € 7,45). 5 Ultra rapido Facilissimo da usare, preciso ed efficace: è il
nuovo epilatore a luce pulsata Homelight 930 di Babyliss (€ 299). 6 Multitasking Non solo c'è un epilatore
efficace anche sui peli più corti, con un accessorio esfoliante per il corpo. Nel Beauty Set Silk-épil 7 di Braun
c'è anche una spazzola a tecnologia sonica per la pulizia del viso (€ 190).
28.05.2014
SANITA'. MELANOMA, ANCORA OGGI 15% CASI NON E'
RICONOSCIBILE
IDI AL CONVEGNO CHE SI E'' SVOLTO IN SENATO.
Siamo alle porte dell''estate e come ogni anno il tema del sole e della corretta esposizione
torna ad essere di estrema attualità. Da qui la prevenzione come l'arma
più importante per la lotta al melanoma. Alla biblioteca Giovanni Spadolini del Senato, a
Roma, si e'' svolto il convegno ''Melanoma: attualità e prospettive'', un momento di
confronto istituzionale, medico/scientifico necessario a capire meglio lo stato attuale di
questo tumore della pelle. Aperto da Cesare Cursi, presidente dell''Osservatorio Sanità e
Salute, il convegno, attraverso le relazioni degli intervenuti, ha evidenziato come il
melanoma risulti essere ancora oggi un tumore aggressivo e non facilmente riconoscibile.
Riccardo Bono, dermatologo dell''Idi di Roma e uno dei migliori e più qualificati specialisti
nel settore, in occasione della sua relazione, ha sottolineato come, allo stato attuale, il
15% dei casi di melanoma non risulti essere facilmente riconoscibile. Da qui l''importanza
di effettuare esami di secondo livello quali l'epiluminescenza digitale - vedi il centro Idi di
diagnostica per immagini non invasiva - ma soprattutto è necessario divulgare a macchia
d'olio, il concetto di diagnosi precoce. Una visita preventiva dal dermatologo può salvare la
vita. La prevenzione può determinare anche un'importante riduzione della spesa sanitaria.
Non arrivare a cure chemioterapiche può significare un significativo risparmio per il
Sistema sanitario nazionale. Paolo Marchetti, intervenendo nel corso del convegno, ha
avuto modo di evidenziare l''importanza di una divisione oncologica all'interno di un
ospedale dermatologico come l''Idi. L'idea di seguire il paziente dalla visita, alla cura, nei
casi più gravi, in un'unica struttura rappresenta la strada maestra per combattere anche
questa forma di neoplasia e l''Idi vuole essere sempre piu' vicina ai pazienti. Fra i presenti
al convegno alcune figure apicali del gruppo Idi sanità e delle tre divisioni dermatologiche
dell'Idi.
28.05.2014
SALUTE: IDI AL CONVEGNO SUL MELANOMA
Melanoma: ancora oggi il 15% dei casi non è riconoscibile
La prevenzione come unica arma – è quanto è emerso ieri in occasione del Convegno
“Melanoma: attualità e prospettive” tenutosi presso il Senato della Repubblica.
Siamo alle porte dell’estate e come ogni anno il tema del sole e della corretta esposizione
torna ad essere di estrema attualità . Da qui la prevenzione come l’arma più importante
per la lotta al melanoma. Si è tenuto ieri presso la biblioteca G. Spadolini del Senato della
Repubblica il Convegno dal titolo: “Melanoma: attualità e prospettive” – un momento di
confronto istituzionale, medico/scientifico necessario a capire meglio lo stato attuale di
questo tumore della pelle. Aperto dal Sen. Cesare Cursi, Presidente dell’Osservatorio
Sanità e Salute, il convegno, attraverso le relazioni degli intervenuti, ha evidenziato come
il melanoma risulti essere ancora oggi un tumore aggressivo e non facilmente
riconoscibile. Il Dott. Riccardo Bono, dermatologo dell’IDI di Roma e uno dei migliori e più
qualificati specialisti nel settore, in occasione della sua relazione, ha sottolineato come,
allo stato attuale, il 15% dei casi di melanoma non risulti essere facilmente riconoscibile.
Da qui l’importanza di effettuare esami di secondo livello quali l’epiluminescenza digitale vedi il centro IDI di diagnostica per immagini non invasiva – ma soprattutto e’ necessario,
ha ricordato Bono, divulgare a macchia d’olio, il concetto di “diagnosi precoce”. Una visita
preventiva dal dermatologo, può salvare la vita. La prevenzione può determinare anche
un’ importante riduzione della spesa sanitaria. Non arrivare a cure chemioterapiche può
significare un significativo risparmio per il Sistema Sanitario Nazionale.
Il Prof. Paolo Marchetti, intervenendo nel corso del convegno ha avuto modo di
evidenziare l’importanza di una divisione oncologica all’interno di un ospedale
dermatologico come l’IDI. L’idea di seguire il paziente dalla visita, alla cura, nei casi più
gravi, in un’unica struttura rappresenta la strada maestra per combattere anche questa
forma di neoplasia e l’IDI vuole essere sempre più vicina ai pazienti. Fra i presenti al
Convegno alcune figure apicali del Gruppo Idi sanità e delle tre Divisioni Dermatologiche
dell’IDI.
28 maggio 2014
IDI al Convegno “Melanoma: attualità e prospettive” tenutosi
presso il Senato della Repubblica
Siamo alle porte dell’estate e come ogni anno il tema del
sole e della corretta esposizione torna ad essere di estrema
attualità . Da qui la prevenzione come l’arma più importante
per la lotta al melanoma. Si è tenuto ieri presso la biblioteca
G. Spadolini del Senato della Repubblica il Convegno dal
titolo: “Melanoma: attualità e prospettive” - un momento di
confronto istituzionale, medico/scientifico necessario a
capire meglio lo stato attuale di questo tumore della pelle.
Aperto dal Sen. Cesare Cursi , Presidente dell’Osservatorio
Sanità e Salute, il convegno, attraverso le relazioni degli
intervenuti, ha evidenziato come il melanoma risulti essere
ancora oggi un tumore aggressivo e non facilmente riconoscibile. Il Dott. Riccardo Bono,
dermatologo dell’IDI di Roma e uno dei migliori e più qualificati specialisti nel settore, in
occasione della sua relazione, ha sottolineato come, allo stato attuale, il 15% dei casi di melanoma
non risulti essere facilmente riconoscibile. Da qui l’importanza di effettuare esami di secondo
livello quali l’epiluminescenza digitale – vedi il centro IDI di diagnostica per immagini non
invasiva – ma soprattutto e’ necessario, ha ricordato Bono, divulgare a macchia d’olio, il concetto di
“diagnosi precoce”. Una visita preventiva dal dermatologo, può salvare la vita. La prevenzione può
determinare anche un’ importante riduzione della spesa sanitaria. Non arrivare a cure
chemioterapiche può significare un significativo risparmio per il Sistema Sanitario Nazionale. Il
Prof. Paolo Marchetti, intervenendo nel corso del convegno ha avuto modo di evidenziare
l’importanza di una divisione oncologica all’interno di un ospedale dermatologico come l’IDI.
L’idea di seguire il paziente dalla visita, alla cura, nei casi più gravi, in un’unica struttura
rappresenta la strada maestra per combattere anche questa forma di neoplasia e l’IDI vuole essere
sempre piu’vicina ai pazienti.Fra i presenti al Convegno alcune figure apicali del Gruppo Idi sanità
e delle tre Divisioni Dermatologiche dell’IDI
28.05.2014
SANITA’: IDI E OSPEDALE S.CARLO LAVORANO IN
SICUREZZA, AL VIA CORSO ANTINCENDIO SUPERVISIONATO
DA VVFF DI ROMA
L’ “IDI e il S.Carlo lavorano in sicurezza”, questo è lo spirito con il quale hanno partecipato
i dipendenti dei due ospedali romani al corso antincendio obbligatorio, tenutosi presso
l’Ospedale IDI di Via dei Monti di Creta.
Il corso ha permesso ai partecipanti di ottenere “l’attestato di formazione ad alto rischio
incendio”; attestato rilasciato dai Vigili del Fuoco di Roma Quest’ultimi- maestri hanno dato
prova pratica delle loro abilità professionali in materia di micro incendi e il loro immediato
spegnimento ed hanno invitato gli allievi-dipendenti a far lo stesso, ottenendo in sede di
esercitazione ottimi risultati.
Approfondire la formazione e la cultura alla sicurezza nel mondo del lavoro – dichiara il
Direttore Centrale del Gruppo IDI Sanità, Sergio Felici – è essenziale per diminuire il
numero degli infortuni e degli incidenti, spesso causati dalla mancanza di conoscenza
delle norme essenziali. Per questo motivo abbiamo definito, per i nostri dipendenti, un
piano di formazione continua dedicato alle varie figure professionali presenti in Ospedale,
in linea con la normativa vigente D. L. vo 81/2008.
28.05.2014
SANITÀ. ROMA, CORSO ANTINCENDIO PER
DIPENDENTI IDI-SAN CARLO
ATTESTATO RILASCIATO DAI VIGILI DEL FUOCO.
"L'’Idi e il San Carlo lavorano in sicurezza": questo e'' lo spirito con il quale hanno
partecipato i dipendenti dei due ospedali romani al corso antincendio obbligatorio che si e''
svolto all''Idi. Il corso ha permesso ai partecipanti di ottenere ''l''attestato di formazione ad
alto rischio incendio'' rilasciato dai Vigili del Fuoco di Roma. Questi ultimi hanno dato
prova pratica delle loro abilità professionali in materia di micro incendi e il loro immediato
spegnimento e hanno invitato gli allievi-dipendenti a far lo stesso, ottenendo in sede di
esercitazione ottimi risultati. "Approfondire la formazione e la cultura alla sicurezza nel
mondo del lavoro- dichiara il direttore centrale del gruppo Idi Sanità, Sergio Felici- è
essenziale per diminuire il numero degli infortuni e degli incidenti, spesso causati dalla
mancanza di conoscenza delle norme essenziali. Per questo motivo abbiamo definito, per
i nostri dipendenti, un piano di formazione continua dedicato alle varie figure professionali
presenti in ospedale, in linea con la normativa vigente".
28.05.2014
Lazio: Idi e S.Carlo lavorano in sicurezza, al via il corso
antincendio
I dipendenti degli ospedali Idi e S.Carlo di Roma formati alle norme antincendio dai
Vigili del Fuoco della Capitale. I lavoratori delle due strutture hanno partecipato al
corso obbligatorio, ottenendo l'attestato di formazione ad alto rischio incendio.
"Approfondire la formazione e la cultura alla sicurezza nel mondo del lavoro afferma Sergio Felici, direttore centrale del Gruppo Idi Sanità - è essenziale per
diminuire il numero degli infortuni e degli incidenti, spesso causati dalla mancanza
di conoscenza delle norme essenziali. Per questo motivo - conclude - abbiamo
definito, per i nostri dipendenti, un piano di formazione continua dedicato alle varie
figure professionali presenti in ospedale, in linea con la normativa vigente".
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