La prima Guerra Mondiale
Strana estate in quel 1914…..
Agosto, fa caldo
• Tutti si preparano a godere delle
vacanze estive.
Fonte: la stampa del
tempo (fonte
• Le testate richiamano
interessante per
improvvisamente l’attenzione di
tutti; titoli di giornali, a caratteri
capire come la
cubitali, parlano della GUERRA
guerra viene
“proposta”).
Si tratta di una guerra
alla quale stanno per
partecipare quasi
tutti gli Stati più
potenti del mondo
Dovrebbe essere un
momento di
preoccupazione,
tristezza e lutto
Tuttavia la guerra
sembra non fare
paura!
Pochi politici,
intellettuali o militari
capiscono che la
guerra sarà una
catastrofe umanitaria
I più se la
immaginano, forse
sanguinosa, ma
tuttavia breve
Nelle grandi capitali
europee si assiste a
scene di generale
entusiasmo
A Londra folle
inneggianti alla
guerra sostano per
giorni davanti a
Buckingam Palace
A Berlino e a
Monaco si assiste a
numerose
manifestazioni di
giubilo
A San Pietroburgo
alcuni entusiasti
manifestanti danno
fuoco all’ambasciata
tedesca
Le impressioni degli intellettuali
Rainer Maria Rilke (18751926), Filippo Tommaso
Marinetti (1876-1944),
Anatole France (1844-1924) si
dimostrano entusiasti della
imminente guerra
In India il giovane Gandhi
invita i suoi connazionali ad
arruolarsi nell’esercito
inglese
Sigmund Freud alla fine del
luglio 1914 scrive: “Forse per
la prima volta… mi sento
austriaco e disposto a
concedere a questo precario
impero un’ultima possibilità”
Partiti e movimenti e posizioni
Anche i partiti socialisti, per
definizione «pacifisti», sono
travolti dalla febbre
patriottica e dalla guerra
Tutti i governi socialisti
votano i crediti di guerra,
oppure entrano in
maggioranze di governi di
unione nazionale (tranne rare
eccezioni)
Un movimento sino ad allora
pacifista, come quello delle
suffragiste inglesi, si spezza:
una parte largamente
maggioritaria si fa convinta
sostenitrice della guerra
Poche sono le voci che si levano contro la brutalità
della guerra
• I pochi partiti socialisti che hanno rifiutato la guerra si ritrovano
in Svizzera (sett. 1915 Conferenza di Zimmerwald e aprile 1916 a
Kienthal)
Con finalità del tutto diverse Benedetto XV divenuto papa il 3 sett. 1914- esprime ripetutamente
la sua contrarietà alla guerra
• Contrarietà che ribadisce nell’agosto 1917 quando invia ai capi di
stato dei paesi in guerra una nota per giungere ad una pace equa
e per porre fine a “questa inutile strage”
Le guerre del passato
• Francia su 29 milioni
– 1789 ⇒ 156.000
– 1793 ⇒ 983.000
• Battaglie relativamente rare e
comunque non tali da apparire
come catastrofi nazionali per
numero di morti.
• Diverse invece le battaglie
napoleoniche di:
– Borodino (Russia) 28.000 su
120.000
– Waterloo
• 27.000 su 72.000
Napoleone
• 15.000 su 68.000
Wellington
La guerra totale
Prima del ventesimo
secolo, era un caso
eccezionale che la guerra
coinvolgesse tutta la
società.
Il mostro novecentesco
della guerra totale non
nacque d'improvviso.
Tuttavia, dal 1914 in poi,
le guerre furono
indubbiamente guerre di
massa
L’instabilità europea e le cause della guerra
Si accentua la lotta
per la supremazia tra
Germania e Gran
Bretagna
Si rompe
l’equilibrio
politico europeo
• Alla fine dell’800 la GERMANIA aveva
conquistato il ruolo di potenza mondiale.
Tuttavia lo sforzo inglese per mantenere
l’equilibrio internazionale avevano impedito
conflitti in Europa.
• Stati Uniti e Germania si affacciano sulla scena
internazionale con ambiziosi progetti
egemonici, mentre Austria, Russia e Francia
mirano all’ampliamento delle proprie sfere
d’influenza.
• Prima Bismarck e poi dal 1911 Rathenau mirano
all’espansione e affermazione tedesca
nell’Europa centro-settentrionale.
• Accresciuta importanza tedesca nell’area
balcanica e medio-orientale che preoccupa i
russi e gli inglesi.
• Decisione tedesca di potenziare la flotta militare
preoccupa l’Inghilterra.
La difficile situazione dei Balcani
L’Impero Ottomano si va dissolvendo.
• Questa situazione lasciava spazio alla rivalità austro-russa,
con entrambi gli imperi impegnati in un reciproco
contenimento
Gli austro-ungarici controllavano dal 1878 la
Bosnia-Erzogovina e condizionavano la Bulgaria
• I russi sostenevano il nazionalismo serbo, che mirava alla
creazione di uno stato indipendente per gli slavi meridionali
La posizione russa
Trovava motivi di preoccupazione nell’espansionismo
tedesco verso la Polonia e il Baltico
IMPERO ASBURGICO
Era minacciato dalle rivendicazioni italiane sulle
porzioni di territorio trentino e della Venezia Giulia
Irredentismo italiano: sottrarre quelle terre all’Austria
e completare l’unificazione nazionale italiana
Nazionalismi europei
Francia: si sviluppa un sentimento di rivalsa antitedesca (revanchismo),
dopo la guerra franco-prussiana del 1870 e la conseguente perdita
dell’Alsazia e della Lorena
Germania: propensione militarista e pangermanista. 1905 “germanizzare
è un diritto” (Lega pangermanista)
Panslavismo : movimento sorto all’inizio dell’800 con l’idea di raccogliere
in un’entità nazionale tutti i popoli slavi
Italia : nel 1910 nasce il PARTITO NAZIONALISTA
Più in generale, l’equilibrio in Europa
poggiava su alcuni presupposti:
1) La scelta della Gran
Bretagna di essere egemone
a livello coloniale, e nel
contempo “attentamente
disinteressata” alle vicende
continentali.
2) L’isolazionismo americano.
3) La centralità politica ed
economica continentale della
Prussia, senza avere un ruolo
egemone.
4) La crescita economica della
Prussia, la costruzione di
una flotta militare e
l’inserimento nel sistema
coloniale in Medio Oriente
(cfr. ferrovia BerlinoBagdad) che non sarebbe
dovuta entrare in collisione
con gli interessi inglesi.
14
Riassunto delle cause
Le cause strutturali
1. Fine dellʼ’ordine
europeo
2. Nazionalismi imperialismi
3. Militarismo tedesco
4. Peso degli statimaggiori militari
nella politica
interna
5. Bellicismo di
massa
´ Minaccia tedesca
all’egemonia
britannica
´ Revanchismo
francese
´ Irredentismo
italiano
´ Questione
balcanica
Competizione
Politica:
colonialismo
Competizione
Economica:
imperialismo
Casus Belli
Assassinio di
Sarajevo
Prima guerra mondiale
Crisi dei
Balcani
L’attentato di Sarajevo
28 giugno a Sarajevo
(capitale BosniaErzegovina): un
terrorista serbobosniaco di 19 anni,
Gavrilo Princip, uccise
a colpi di pistola
lʼ’arciduca Francesco
Ferdinando dʼ’Asburgo,
erede al trono austroungarico e sua moglie.
L’attentato di Sarajevo
28 giugno 1914
• Un nazionalista
filoserbo uccide
a Sarajevo
(capitale della
Bosnia
Erzegovina,
annessa
all’Impero
d’Austria nel
1908, l’erede al
trono Francesco
Ferdinando
Chi era Francesco
Ferdinando?
• Francesco
Ferdinando si era
dimostrato
disponibile verso le
spinte
autonomistiche di
croati e sloveni, ma
solo nell’ambito
dell’impero, negava
cioe’ la completa
indipendenza della
Serbia.
Governo di
Vienna
• Attribuisce
pretestuosame
nte la
responsabilità
alla Serbia,
ritenuta una
minaccia alla
stabilità
dell’Impero
Dichiarazione di guerra
dell’Austria alla Serbia
´ Il governo di Vienna consegnò un
ultimatum a Belgrado il 23 luglio,
contenente pesanti richieste per la
Serbia:
´ vietare ogni forma di propaganda
antiaustriaca,
´ licenziare i funzionari e ufficiali che
avessero manifestato posizioni
nazionalistiche,
´ istituire una commissione
dʼ’inchiesta sullʼ’assassinio con la
partecipazione di delegati austriaci
´ La Serbia non accolse in particolare
questʼ’ultimo punto (pesante limitazione
della sua sovranità nazionale)
´ il 28 luglio 1914 lʼ’Austria-Ungheria
dichiarò guerra alla Serbia.
Dichiarazione di guerra della Prussia alla Russia e alla
Francia
´ La Russia, da sempre consideratasi
protettrice dei popoli slavi, schiera le
proprie truppe al confine con l’AustriaUngheria e con la Prussia.
´ Il 31 luglio il governo tedesco inviò un
ultimatum a quello russo, intimando di
sospendere le operazioni.
´ Di fronte al silenzio dei russi il 1° agosto
l’Impero tedesco entrò ufficialmente in
guerra con la Russia e conseguentemente
(2 agosto) con la Francia sua alleata
"E' dovere patriotico di ognuno sottoscrivere.
Prestito militare 5½” Sullo sfondo della scritta è
posta la bandiera di combattimento della marina
imperiale russa. Propaganda zarista
Dichiarazione di guerra dell’Inghilterra alla
Germania
´Il 2 agosto la Prussia
intimò al Belgio di
lasciare passare le sue
truppe sul suo territorio.
´ La Gran Bretagna il 4
agosto, dopo che i primi
reparti tedeschi avevano
violato la frontiera del
Belgio, dichiarò guerra
allʼ’Impero germanico.
Reazioni a catena
´
La Russia, paladina storica della chiesa Ortodossa, si schiera con la Serbia contro l’Impero Austriaco.
´
Agosto 1914 le truppe tedesche invadono prima il Lussemburgo poi il Belgio neutrali. DICHIARAZIONE di
GUERRA ALLA FRANCIA
´
La Gran Bretagna, dopo la violazione della neutralità del Belgio e la dichiarazione di guerra alla Francia,
decide l’ingresso in guerra a fianco della Francia (Duplice intesa).
´
3 agosto 1914, l’Italia richiamandosi ad una interpretazione letterale della TRIPLICE dichiarò la propria non
belligeranza.
´
Il 7 agosto 1914 il governo giapponese ricevette da quello britannico richiesta ufficiale di aiuto nel
debellamento dei depredatori tedeschi nei pressi delle acque cinesi. Il Giappone intimò un ultimatum alla
Germania il 14 agosto, ma esso restò senza risposta, allora il paese asiatico dichiarò formalmente la guerra
all'Impero tedesco il 23 agosto seguente.
´
L’Impero Ottomano si alleò con gli Imperi Centrali per frenare l’egemonia britannica e russa in terra
balcanica.
Nazioni Alleate:
Regno di Serbia
Impero russo (fino al 1917)
Terza Repubblica francese
Belgio
Impero britannico
Regno del Montenegro (fino al 1916)
Impero giapponese
Regno d'Italia (dal 1915)
Portogallo (dal 1916)
Regno di Romania (dal 1916)
Stati Uniti (dal 1917)
Regno di Grecia (dal 1917)
Imperi centrali:
Impero austro-ungarico
Impero tedesco
Impero ottomano
Regno di Bulgaria (dal 1915)
I principali fronti
della Grande Guerra
Fronte
orientale
Fronte
occidentale
Fronte italoaustriaco
1914
´ Le grandi potenze erano
convinte che la guerra
sarebbe durata solo qualche
mese.
´ Gli Stati Maggiori degli
eserciti avevano studiato una
strategia che prevedeva la
guerra di movimento
(Blitzkrieg).
´ Per questa ragione la Prussia
attaccò per prima e,
soprendendo Belgio e
Olanda, stati neutrali,
penetrò profondamente nel
territorio francese.
Profughi in fuga da
Bruxelles
L’invasione tedesca del Belgio fu brutale e spietata, con uccisioni di massa, rappresaglie e
saccheggi. Ciò era dovuto, sia alla necessità di fornire risorse ai soldati tedeschi, sottraendole così
alla popolazione locale, sia per scongiurare un'insurrezione belga contro l'occupazione militare.
6.000 belgi uccisi; 25.000 abitazioni distrutti; 1.500.000 belgi fuggirono. Il 25 agosto 1914, i
tedeschi devastarono la città di Lovanio: deliberatamente, con la benzina, diedero fuoco alla
biblioteca dell'Università Cattolica che conteneva circa 300.000 libri e manoscritti medievali,
uccisero 248 civili ed espulsero l'intera popolazione di 42.000 abitanti. Abitazioni di civili furono
incendiate e cittadini furono spesso fucilati nel luogo in cui si trovavano. Come il saccheggio e
l'omicidio, lo stupro era diffuso
1914
´ I francesi
contrattaccarono e
respinsero i tedeschi
dopo durissime
battaglie sul fiume
Marna.
´ Con la battaglia della
Marna termina la
guerra di movimento e
comincia una
logorante guerra di
posizione lungo tutto
il fronte occidentale.
Dalla neutralità all’intervento: aspetti diplomatici e politicosociali
• Al momento dello scoppio della
guerra (giugno 1914) l’Italia era
scossa da una serie di scioperi, “la
settimana rossa”.
• Salandra e il suo ministro degli
esteri, Sidney Sonnino,
appoggiavano l'intervento a fianco
della Triplice Intesa, e si assicurò
l'entrata in guerra dell'Italia,
nonostante l'opposizione della
maggioranza del parlamento
(Neutralità Italiana 1914-1915).
La neutralità era fondata su
motivazioni complesse sia di
carattere territoriale, sia di
impreparazione militare
Nei mesi successivi all’agosto
1914 l’alternativa tra neutralità e
intervento è largamente e
duramente dibattuta dall’opinione
pubblica
• La Triplice Alleanza (Prussia,
Austria, Italia) fortemente voluta
da Umberto I di Savoia, aveva un
carattere difensivo. L’Italia non
era stata consultata al momento
dell’Ultimatum dell’Austria alla
Serbia e inoltre Vienna non
accettava modificazioni (previste
dall’art. 7 del trattato) del
confine italiano in caso che la
stessa Austria fosse uscita
rafforzata nei Balcani.
Italia fra neutralismo e interventismo
Neutralisti
Interventisti
• Giolitti e i liberali,cattolici e socialisti
• Liberali di destra (Salandra), grandi
gruppi industriali, interventisti
rivoluzionari (ex sindacalisti o socialisti
è la posizione verso la quale converge
Benito Mussolini socialisti
rivoluzionari, irredentisti, interventisti
democratici (Gaetano salvemini)
Giolitti guida il fronte neutralista: fonte, Memorie
Giolitti e la
maggioranza
liberale /contrari
“…consideravo che
la guerra assumesse
già allora il
carattere di lotta
per l’egemonia del
mondo..” Giolitti
Giolitti,
“Memorie”documento/fonte
interessante
L’Italia era ancora
troppo fragile per
affrontare la guerra
Meglio procedere
verso accordi di
carattere
diplomatico
L’Italia verso l’intervento
Il Governo si rende
conto che in
Parlamento la
maggioranza segue
Giolitti (neutralista)
13 maggio Salandra
prima di affrontare il
parlamento rassegna le
dimissioni
Intensa propaganda
interventista. Il noto
scrittore Gabriele
D’Annunzio inizia un
vero e proprio tour
patriottico
Carrà, Folla che
plaude alla guerra.
Un’altra fonte, la propaganda di
neutralisti e interventisti
L’Italia dalla neutralità all’intervento
A far pendere la
bilancia a favore
dell’intervento vi
sono due
fattori:l’orientame
nto del governo e
la propaganda
interventista
3 maggio 1915 il
Governo italiano
notifica all’Austria
la “disdetta” della
Triplice
7 maggio Sonnino
informa il
Consiglio dei
ministri della
firma del Patto di
Londra
A norma dell’art. 5
dello Statuto
Albertino i trattati
che comportano
onere per le finanze
o variazioni
territoriali
DEVONO AVERE
L’APPROVAZIONE
DEL
PARLAMENTO
PATTO DI LONDRA
Decisiva a fianco
dello schieramento
con l’Intesa fu l’
iniziativa della
monarchia e del
Governo Salandra
26 aprile 1915 firma
del trattato di
Londra, stipulato
all’insaputa del
Parlamento
L’Italia s’impegnava
ad entrare in guerra
entro un mese in
cambio del Trentino
Alto Adige, Trieste,
Istria, Dalmazia –
con l’eccezione di
Fiume, di Valona in
Albania e delle isole
del Dodecaneso
La guerra
Vittorio Emanuele III conferma
l’incarico a Salandra
Alla riapertura del Parlamento i
liberali giolittiani votano a favore
dell’intervento. I socialisti
coniano la formula “né aderire né
sabotare” mentre votano contro
l’entrata in guerra dell’Italia
L’Italia scende in guerra
´ 23 Maggio 1915 viene
consegnata dall’Italia
all’Austria la
Dichiarazione di guerra.
´ Il 24 maggio si aprono
le ostilità.
´ Comandante delle
truppe italiane è il
generale Cadorna.
Nell'illustrazione della "Domenica del
Corriere" il re Vittorio Emanuele III
sventola il tricolore davanti alla folla
esultante dopo la dichiarazione di guerra
all'Austria
1915
• L’Italia, inizialmente
neutrale, ha deciso di
intervenire nel conflitto,
poiché vuole
conquistare le zone
culturalmente italiane
sotto il controllo
austriaco.
• Si apre così un nuovo
fronte: quello austroitaliano sul Piave.
IL CONFLITTO
SI AMPLIA
1915-1917
La partenza per il fronte
Il massacro degli armeni
(un massacro dimenticato)
Fine ott. 1914
l’Impero Ottomano
entra in guerra a
fianco della
Germania e
dell’Austria Ungheria
L’obiettivo è
riconquistare terre
nell’area caucasica,
cedute alla Russia.
L’operazione è
affidata a reparti
speciali che
realizzano
l’operazione con una
violenza difficilmente
descrivibile
Maggio 1915 il governo
ottomano dominato dal
partito nazionalista dei
giovani Turchi decide
di spostare le
popolazioni armene
dalla zona del fronte
verso la Siria
C’è chi sostiene che si
sia trattato di un vero e
proprio genocidio (alla
fine della guerra in
Turchia rimangono
70.000 Armeni a fronte
del milione e mezzo del
periodo precedente)
Grazie ad una
puntigliosa azione
diplomatica la
Germania riesce a
scongiurare, almeno
per il momento,
l’intervento americano
Nel 1915
L’ALLARGAMENTO
DELL’AREA DEL
CONFLITTO
RIGUARDA
SOLTANTO I PAESI
EUROPEI
La Bulgaria accanto
agli Imperi centrali
(Austria, Prussia)
Nel 1915 scendono in
campo nuovi
belligeranti.
Portogallo-Romania e
Italia con l’Intesa
Dalla guerra di movimento alla guerra di trincea
Germania
Fronte
Occidentale
Attacco tedesco
al BELGIO
• Disponeva di un esercito ben preparato e di una consistente dotazione di
armi
• Piano Schlieffen prevedeva di attaccare la Francia per poi dirottare le truppe
sul fronte orientale e attaccare la Russia
• L’obiettivo era aggirare le linee fortificate francesi
• I tedeschi ottengono una prima vittoria giungendo fino a 40 Km da Parigi
• 6 SETTEMBRE 1915 I FRANCESI CONTRATTACCANO E RESPINGONO LE
TRUPPE TEDESCHE
• DOPO UNA SERIE DI INUTILI TENTATIVI DA ENTRAMBE LE PARTI PER
SBLOCCARE LA SITUAZIONE, IL FRONTE SI STABILIZZO’ SU UNA LINEA DI
BATTAGLIA
DELLA MARNA
CIRCA 750 KM DAL MARE DEL NORD FINO ALLA SVIZZERA
1916
A Verdun, i francesi a caro prezzo riescono a difendere il loro
territorio da un terribile attacco tedesco. Poco dopo furono gli
inglesi a tentare un attacco sulla Somme. Ma anche in questo caso
senza successo.
Inglesi e francesi tentano il
contrattacco sulla Somme (un
fiume che scorre più a nord).
Nessun risultato apprezabile,
gli inglesi perdono 60.000
uomini
Sul fronte orientale i movimenti
sono più rapidi: i tedeschi
sconfiggono i russi e occupano
la Polonia, l’esercito austriaco
occupa definitivamente la
Serbia
Nell’area sud orientale a
Gallipoli (Stretto dei
Dardanelli) trovano schierate
sulle montagne le truppe
ottomane che riescono a
resistere. Le truppe francoinglesi sono costrette a ritirarsi
31 maggio-2 giugno 1916 al
largo della costa occ. dello
Jutland (Danimarca) la flotta
tedesca riporta una vittoria –
ma non decisiva- sulla flotta
inglese
Al blocco economico
(fenomeni di
denutrizione e vittime
tra la popolazione
civile)
La Germania risponde
con la guerra
sottomarina nei mari
del Nord
La Germania persegue
un duplice tentativo:
1) Rompere l’isolamento
2) Ostacolare i
rifornimenti americani
alla Gran Bretagna
Nel Mare del Nord, Germania e Gran
Bretagna ingaggiarono un duro
conflitto
• Attraverso il controllo del mar del Nord la G.B
intendeva bloccare i rifornimenti alla Germania
• I primi risultati si delinearono nel 1915 quando alimenti
di maggior consumo cominciarono ad essere razionati
in Germania.
• Il 1º febbraio 1917 la Germania formalizzò la cosiddetta
guerra sottomarina indiscriminata: da quel momento
in avanti ogni nave diretta ai porti dell'Intesa sarebbe
stata considerata un bersaglio legittimo; pochi giorni
dopo gli Stati Uniti ruppero le relazioni diplomatiche
con la Germania
L’affondamento del piroscafo Lusitania
´ L'RMS Lusitania è stato un
transatlantico britannico in
servizio agli inizi del XX
secolo, di proprietà della
Cunard Line. Era il gemello
del Mauretania e fu
affondato nel 1915 dal
sommergibile tedesco U-20.
´ Sul piroscafo viaggiavano
circa mille persone, tra cui
198 americani.
´ Protesta del presidente
americano Wilson che
minacciò di entrare
direttamente nel conflitto se
episodi analoghi si fossero
ripetuti.
´ Lo stato tedesco decise di
attenuare questa strategia
bellica – almeno per il
momento.
1915-17- Il fronte italiano
Il quadro del conflitto si
amplia ma la dinamica del
conflitto non muta
1916 La Strafexpedition
austro ungarica contro il
fronte italiano
Gli austriaci si dispongono
lungo la linea che segue il
corso dell’Isonzo e del Carso
4 sono le offensive italiane
sull’Isonzo (250.000 vittime)
ma senza nessun risultato
L’esercito italiano è costretto
ad arretrare , pur riuscendo a
contenere l’attacco
L’emozione è fortissima,
Salandra si deve dimettere e
viene sostituito da un
governo di coalizione
nazionale presieduto da
Paolo Boselli (partecipano al
gov. anche i cattolici ma non
il PSI)
La vita in trincea
Le trincee erano lunghissime linee di scavo che la fanteria, formata prevalentemente da
contadini, praticava nel terreno per proteggersi dagli incessanti bombardamenti
dell'artiglieria nemica. Esse erano difese in modo piuttosto rozzo da parapetti costruiti
con la terra scavata e rinforzati da sacchi di sabbia. Il fronte occidentale era costituito da
linee parallele di trincee che si estendevano senza interruzione da Ostenda fino alla
frontiera svizzera.
Come è stato più volte affermato, la battaglia della
Marna è l’unica grande battaglia della guerra; segue un
lungo periodo di logoramento nei diversi fronti sui quali
si combatte la guerra.
• Quando l'attacco veniva ordinato dagli ufficiali, ondate di uomini
scavalcavano il parapetto della trincea ed entravano nella «terra di
nessuno», che si stendeva fino ai reticolati nemici sotto l'occhio vigile delle
loro mitragliatrici.
• Su questa «terra di nessuno», piena di fango, di crateri creati dalle bombe, di
morti abbandonati da entrambe le parti, si tentava di avanzare sotto il fuoco
delle mitragliatrici per conquistare qualche metro di terra. Il più delle volte
questi soldati andavano del tutto inutilmente al massacro, e lo sapevano.
Lo Stato e la censura
• Era necessario pubblicizzare
l'immagine ottimistica della guerra
come valore positivo, e quindi si fece
uso massiccio della propaganda e
della censura.
• Quasi tutti i giornali diventarono
articolazioni del sistema di guerra.
• Ora la politica e il sacro egoismo per
la salvezza della patria dovevano
prevalere e non tolleravano
contraddizioni.
• In quest'ottica pure la
corrispondenza dei soldati fu
sottoposta a censura e furono puniti
gli autori di lettere a "contenuto
disfattista« , cioè che raccontavano il
vero orrore delle trincee.
L’iprite
´ 22 aprile 1915, a Ypres i
tedeschi impiegano per
la prima volta il gas
asfissiante che da allora
fu detto “iprite”
´ la guerra chimica
richiede condizioni
meteorologiche pricise
´ gli effetti sulle persone
e sulle cose sono
devastanti
I gas: tanto atroci
quanto inefficaci
Lʼ’uso dei gas produsse l’unico caso
di reazione umanitaria.
La Convenzione di Ginevra del 1925,
li proibì, e nella II GM i gas non
saranno usati da nessuno (ma gli
italiani li usarono in Africa).
Le armi
Artiglieria portatile, mitragliatrici, cannoni, carri armati, aerei,
sottomarini, queste armi renderanno il conflitto più distruttivo che
in passato e inoltre distanzieranno tra loro gli opposti
schieramenti, rendendo gli scontri più insidiosi e meno prevedibili.
I sottomarini
Sono lʼ’unica nuova arma che abbia effetti
rilevanti.
Servono a colpire le forze militari (navi
da guerra) e ad affamare la popolazione
civile (blocco navale)
Il carro armato
Vengono introdotti veicoli
corazzati a cingoli, ma il
loro uso è limitato e poco
efficace.
Lʼ’aeroplano
Il Barone rosso
Gli aeroplani hanno
funzioni ricognitive
e terroristiche.
Ancora scarsi e poco
efficaci i
bombardamenti.
Fokker inventa,
per i tedeschi, una
mitragliatrice
sincronizzata con
l’elica dell’aereo.
Inverno 1916-17
Sui diversi fronti di guerra
si diffonde un clima di
generale scoramento
La crisi più grave è quella
che investe la Russia dove
nel marzo 1917 (febbraio
secondo il calendario
russo) scoppia una
RIVOLUZIONE
25 ottobre 1917 (secondo il
calendario russo) scoppia
una Seconda Rivoluzione ,
guidata da Lenin, che si
conclude con la creazione
di una Repubblica
socialista
Febbraio 1917: prima
Rivoluzione che porta
all’abdicazione dello Zar e
alla nomina di un governo
provvisorio che vuole la
continuazione della guerra
Trattato di Brest Litovsk 3
marzo 1918. Pace separata
la Russia esce dalla guerra
Il fronte italiano
Il crollo del fronte russo fa
affluire truppe tedesche
verso il fronte occidentale
Gli austriaci, supportati
dalle truppe tedeschetentano uno
SFONDAMENTO
DEFINITIVO del fronte
italiano a Caporetto
(Friuli, 24 ott. 1917)
Il generale Cadorna viene
sostituito da Armando
Diaz. Il Governo Boselli è
sostituito da Vittorio
Emanuele Orlando
L’esercito italiano si
ripiega e riesce a
riorganizzarsi solo sul
Piave dove l’avanzata
austro tedesca viene
fermata
La Società Civile
A causa della guerra, intere regioni di confine diventarono
visibilmente terra di soldati, che vi si concentrarono provenendo
da tutto il Paese o dall'estero, con una mescolanza inedita di
dialetti, lingue, di divise, di mezzi di trasporto.
Tutta l’economia degli Stati belligeranti viene indirizzata al
sostentamento dello sforzo bellico (industria per gli armamenti,
agricoltura per i rifornimenti)
Nelle fabbriche e nelle campagne, le donne sostituiscono gli
uomini che sono al fronte. Ciò avvia un processo di indubbia
emancipazione dall’idea del tempo della donna come sola madre o
moglie
Contadine di Poitou sostituiscono nei campi e nelle fabbriche gli uomini
mobilitati.
Nel corso della guerra mutarono la struttura del lavoro in
fabbrica, la composizione della classe lavorativa con la massiccia
presenza delle donne.
Alla fine della guerra le
donne continueranno a
sostituire nelle fabbriche
gli uomini morti,
mutilati o dispersi in
battaglia.
La mobilitazione delle
colonie
Francia e Inghilterra
poterono contare
sullʼ’impero coloniale,
poiché promisero di
concedere l’autonomia
(promessa in seguito
non mantenuta).
La mobilitazione delle colonie britanniche
Fronte orientale
I tedeschi
sconfiggono i
russi ai LAGHI
MASURI
In una sola
battaglia i
russi
persero
250.000
uomini
Segue
un’avanzata
russa fino
ai Carpazi
Contenimen
to serbo
delle armate
austro
ungariche
La fase conclusiva 1917-1918
1917
´Il 1917 è l’anno decisivo
per la guerra. Sul fronte
orientale i russi, a causa
della rivoluzione,
abbandonano la guerra.
´Il trattato di BrestLivosk costringe la
Russia a cedere vasti
territori.
´ Sul fronte
occidentale, il 1917
segna l’entrata in
scena degli USA nella
guerra.
´ Sul fronte italoaustriaco, gli austriaci
sbaragliano le truppe
italiane a Caporetto.
Autunno 1917-primavera 1918
L’esercito tedesco
cerca di chiudere la
partita contro il
fronte francese,
spingendosi molto
avanti verso Parigi
Gli austro-tedeschi
tentano una
massiccia offensiva
lungo il Piave
Il fronte francese e
italiano riescono a
reggere
La fase conclusiva 1917-18
1917 Rilancio della guerra sottomarina • Affondamento di molte navi, alcune sono statunitensi
da parte dei tedeschi
Reazione del governo degli Stati Uniti
Inizio aprile 1917
• Nel feb.1917 rompe le relazioni diplomatiche con la
Germania
• Gli Stati Uniti dichiarano guerra alla Germania
Vari elementi spiegano l’entrata in
guerra degli Stati Uniti
• Wilson insiste sulla “barbarie” dell’esercito tedesco,
l’affondamento del Lusitania, sulla necessità di
difendere la democrazia parlamentare
Vari elementi spiegano l’entrata in
guerra degli Stati Uniti
• L’economia americana si è legata strettamente ai
paesi dell’Intesa (hanno venduto merci per circa 2
miliardi di dollari) e le banche nordamericane hanno
concesso prestiti ai governi inglese e francese
Negli Stati Uniti,
l’arruolamento è
all’inizio su base
volontaria, ma si
rivela un insuccesso
Viene dunque
arruolato un
esercito sulla base
della coscrizione
obbligatoria
1.800.000 uomini
partono soltanto
nella primavera del
1918
Fino a tutto l’Ottocento
sono gli stati Uniti ad
essere in debito con le
banche europee, in primo
luogo britanniche
Adesso il rapporto si capovolge e
sono Francia e Gran Bretagna ad
essere in debito con le banche
statunitensi
1918
´ Sul fronte occidentale, gli
alleati, forti del sostegno
americano, sfondano le
linee tedesche.
´ Sul fronte italo-austriaco,
gli italiani a Vittorio
Veneto sconfiggono gli
austriaci.
´ Austria-Ungheria e
Germania firmano
l’armistizio il 4 e l’11
novembre 1918.
Continue perdite
umane
al fronte
La popolazione è
allo stremo delle
forze
Impero Prussiano
Impero Russo
Impero Austro-Ungarico
Impero Ottomano
Gli imperi sono
indebitati a causa delle
campagne militari
Agosto 1918 il comando
militare anglo-francoamericano lancia una grande
offensiva sul fronte
occidentale, , che prevede
l’impiego dei primi CARRI
ARMATI
I TEDESCHI SONO
COSTRETTI AD
ARRETRARE
Ai primi di settembre la
Germania avvia le trattative
per l’armistizio
Sett./Ott 1918 i francesi
costringono alla resa i
bulgari e gli inglesi
piegano gli ottomani
L’esercito italiano – ott.
1918- fa partire
un’offensiva che travolge
completamente gli austrotedeschi che verranno
sconfitti nella battaglia di
Vittorio Veneto (24-30
ott).
Le truppe italiane si
spingono ben oltre
Caporetto: gli Austriaci
CHIEDONO
L’ARMISTIZIO è il 4
NOVEMBRE 1918
24-29 ottobre 1918 tra il Grappa ed il
Piave l'esercito entra a Vittorio (poi
Vittorio Veneto - Treviso). Crolla
militarmente, politicamente ed
economicamente l’impero asburgico
con 700 anni di storia.
3 novembre 1918 - La guerra è vinta
Reparti italiani entrano a Trento e a
Trieste
3 novembre 1918 - Armistizio che
entra in vigore, di fatto, il 4 novembre
Viene firmato a Villa Giusti alla
Mandria, periferia di Padova. Fine
delle ostilità tra numerose polemiche,
i soldati austro-ungarici sono lasciati
allo sbando tra il Grappa e gli
Altipiani
11 NOVEMBRE 1918
´ Intanto le trattative per
l’armistizio (sul fronte occ. si sono
arenate)
´ Le notizie che arrivano dagli altri
fronti creano una crisi politica
interna in Germania.
´ 9 nov. Scoppia una rivoluzione
durante la quale viene nominato
presidente del consiglio il
socialdemocratico Friedrich
Ebert.
´ L’Imperatore Guglielmo II è
costretto alla fuga mentre viene
proclamata la Repubblica.
1917: crollo dell’Impero
zarista.La Russia diventa
una Repubblica socialista
Novembre 1918 il Reich
tedesco cessa di esistere,
la Germania diventa una
Repubblica democratica
La fine della guerra porta
con se anche il crollo
dell’Impero Austroungarico.
L’Impero ottomano viene
travolto dalla guerra:
tutta l’area araba si ribella
al suo dominio. Nasce la
repubblica Turca
1918: Trionfo dello Stato-Nazione
Il capo della delegazione tedesca a Parigi, il
diplomatico Ulrich von Brockdorff-Rantzau.
•
Gen.1918 la Conferenza di
Parigi fu il congresso dei
vincitori e non un’assemblea
plenaria degli stati europei
•
Gennaio/marzo fu operativo
un Consiglio composto dai
capi di governo e ministri
degli esteri di G.B, Francia,
Italia, Giappone e USA
•
Di fatto i veri protagonisti
furono Clemenceau
(Francia), L.George (Gran
Bretagna) e Wilson (USA).
L’Italia ricoprì un ruolo
marginale
Versailles punisce la Germania
´
Trattato di Versailles (28 gennaio 1919)
ridimensiona la Germania.
´
A est rinasce la POLONIA con le regioni
della Slesia della Posnania e della Pomerania.
´
Alsazia e Lorena tornavano alla Francia.
´
Bacino carbonifero della SAAR affidato alla
Francia.
´
Il Belgio ottenne due distretti a maggioranza
tedesca.
´
Formazione del corridoio di Danzica - striscia
di territorio tra Germania e Polonia; cessione
alla Polonia del corridoio per garantirle uno
sbocco al mare.
´
Smilitarizzazione della Germania.
´
Occupazione della Renania vista quale
misura di deterrenza verso l’aggressività della
Germania.
´
´
Da sinistra, il primo ministro del Regno Unito Lloyd George, il
presidente del Consiglio italiano Orlando, il presidente del
Proibizione all’unione tra Austria e Germania.
Consiglio francese Clemenceau e il presidente degli Stati Uniti
Colonie tedesche poste sotto tutela degli stati d'America Wilson
vincitori.
Le riparazioni di guerra
´ Risarcimento in denaro,
beni agricoli, industriali o
servizi, imposti alla
Germania come
risarcimento per i danni
provocati dalla guerra.
´ Visioni diverse tra le
potenze vincitrici.
´ Piano Dawes (aprile 1924)
piano di risarcimento
quadriennale fissato per la
Germania.
Lo smembramento dell’impero austro ungarico
´ Con il Trattato di Saint
Germain (sett. 1919): si
procede allo
smembramento
dell’Impero AustroUngarico.
´ Viene creato il territorio
dell’attuale Austria.
´ Creazione della
Cecoslovacchia.
´ Creazione dell’Ungheria.
´ Creazione dal 1929 del
Regno di Jugoslavia
(unione di serbi, croati e
sloveni).
´ L’Italia ebbe il Trentino con l’Alto Adige,
Trieste con la regione circostante e
lʼ’Istria
´ Fiume doveva essere città libera
´ Nel 1920 il primo ministro Giolitti firma il
TRATTATO DI RAPALLO che stabilisce
la presenza italiana fino a Montenevoso,
alla città di Zara e alla Dalmazia.
´ 1924 TRATTATO DI ROMA : Fiume
viene affidata allʼ’Italia.
´ Su Fiume – centro della costa croataavanzavano rivendicazioni sia lʼ’Italia sia
il regno degli slavi. Pertanto nel
settembre del 1919 D’Annunzio occupa
Fiume e fonda la “Reggenza Italiana del
Carnaro”.
´ Uso eversivo delle spinte nazionalistiche
´ Gennaio 1921 D’Annunzio lascia Fiume.
´ Nel 1924 si pone fine al contenzioso con
Belgrado.
L’insoddisfazione
italiana
Il Medio Oriente
Si formano i nuovi stati
di Palestina,
Transgiordania, Iraq,
Kuwait sotto il controllo
della Gran Bretagna
Siria e Libano sono
sotto controllo della
Francia
Uno stretto rapporto
diplomatico ed
economico lega l’Arabia
Saudita e lo Yemen alla
Gran Bretagna
La Turchia
Mentre l’Impero Turco è
occupato da più parti e le
potenze dell’Intesa sembrano
puntare al suo smembramento
In Anatolia un ex ufficiale
ottomano Mustafà Kemal rilancia
gli ideali del nazionalismo turco
contro l’accettazione delle
condizioni alle quali si piega il
sultano Maometto IV
Giugno 1921 – partendo dall’area
di Smirne- l’esercito greco marcia
con inaudita violenza verso
Ankara con l’intenzione di
occupare l’Anatolia
Estate 1921 parte la controffensiva
di Mustafà kemal, l’esercito greco
fugge
Mustafà kemal riesce ad imporre
il suo prestigio e a firmare un
armistizio con le truppe
occupanti. Tutta la Turchia –
Dardanelli compresi-sono
riconosciuti parte del nuovo stato
turco in formazione
17 novembre 1922 il sultanato è
abolito e Maometto IV è costretto
all’esilio.
Nell’ottobre 1923 è proclamata la
costituzione della Repubblica di
Turchia
I 14 Punti del presidente americano Wilson
18 gennaio 1918 Wilson ha
fissato in 14 PUNTI gli
obiettivi che gli STATI
UNITI si prefiggono
entrando in guerra
14 PUNTI: libertà di
navigazione , rinuncia alla
diplomazia segreta, disarmo
generale, reintroduzione di
accordi comm. liberistici,
l’autodeterminazione dei
popoli e la creazione della
SDN
Ma la pace senza vincitori
non la vuole la Francia,
nemmeno la Gran Bretagna,
ma nemmeno l’ITALIA che
vuole “incassare le promesse
del Patto di Londra
A fondamento della politica
di Wilson vi è l’affermazione
di una “pace senza vincitori”
Le relazioni diplimatiche
saranno così molto difficili e
soprattutto lontane dai 14
PUNTI di WILSON
Società delle Nazioni
•
La Società delle Nazioni
nasce il 28 aprile 1919 a
Ginevra con l’obiettivo di
dirimere i conflitti tra
nazioni.
•
Organi della SDN erano
l’Assemblea formata dai
rappresentanti degli stati
membri che deliberava con
voto unanime sulle questioni
in esame. Ogni stato aveva
un solo voto e max. 3
rappresentanti.
•
Vi era poi il Consiglio
formato dalle potenze
vincitrici della guerra più 4
altri stati a rotazione. Era
questo il vero organo
esecutivo della SDN.
La Società Delle Nazioni si dimostrò debole?
1.
La Germania venne esclusa dalla Società.
2. Esclusione della Russia bolscevica.
3. Gli USA – per decisione del Senato- non vi parteciperanno.
4. Mancanza di un contingente militare.
Il bilancio della guerra
La Grande Guerra durò 4 lunghi anni, la causando in totale più di 8
milioni di morti.
Prigionieri
o dispersi
Perdite
sulla forza
mobilitata
12.831.000
4.121.000
52,3%
3.386.000
8.388.000
3.629.000
67,4%
8.538.000
21.219.000
7.750.000
57,6%
Max forze
mobilitate
Caduti
Tot. Intesa
42.274.000
5.152.000
Tot. Alleanza
22.850.000
Totale
65.125.000
Feriti