La prima Guerra Mondiale Strana estate in quel 1914….. Agosto, fa caldo • Tutti si preparano a godere delle vacanze estive. Fonte: la stampa del tempo (fonte • Le testate richiamano interessante per improvvisamente l’attenzione di tutti; titoli di giornali, a caratteri capire come la cubitali, parlano della GUERRA guerra viene “proposta”). Si tratta di una guerra alla quale stanno per partecipare quasi tutti gli Stati più potenti del mondo Dovrebbe essere un momento di preoccupazione, tristezza e lutto Tuttavia la guerra sembra non fare paura! Pochi politici, intellettuali o militari capiscono che la guerra sarà una catastrofe umanitaria I più se la immaginano, forse sanguinosa, ma tuttavia breve Nelle grandi capitali europee si assiste a scene di generale entusiasmo A Londra folle inneggianti alla guerra sostano per giorni davanti a Buckingam Palace A Berlino e a Monaco si assiste a numerose manifestazioni di giubilo A San Pietroburgo alcuni entusiasti manifestanti danno fuoco all’ambasciata tedesca Le impressioni degli intellettuali Rainer Maria Rilke (18751926), Filippo Tommaso Marinetti (1876-1944), Anatole France (1844-1924) si dimostrano entusiasti della imminente guerra In India il giovane Gandhi invita i suoi connazionali ad arruolarsi nell’esercito inglese Sigmund Freud alla fine del luglio 1914 scrive: “Forse per la prima volta… mi sento austriaco e disposto a concedere a questo precario impero un’ultima possibilità” Partiti e movimenti e posizioni Anche i partiti socialisti, per definizione «pacifisti», sono travolti dalla febbre patriottica e dalla guerra Tutti i governi socialisti votano i crediti di guerra, oppure entrano in maggioranze di governi di unione nazionale (tranne rare eccezioni) Un movimento sino ad allora pacifista, come quello delle suffragiste inglesi, si spezza: una parte largamente maggioritaria si fa convinta sostenitrice della guerra Poche sono le voci che si levano contro la brutalità della guerra • I pochi partiti socialisti che hanno rifiutato la guerra si ritrovano in Svizzera (sett. 1915 Conferenza di Zimmerwald e aprile 1916 a Kienthal) Con finalità del tutto diverse Benedetto XV divenuto papa il 3 sett. 1914- esprime ripetutamente la sua contrarietà alla guerra • Contrarietà che ribadisce nell’agosto 1917 quando invia ai capi di stato dei paesi in guerra una nota per giungere ad una pace equa e per porre fine a “questa inutile strage” Le guerre del passato • Francia su 29 milioni – 1789 ⇒ 156.000 – 1793 ⇒ 983.000 • Battaglie relativamente rare e comunque non tali da apparire come catastrofi nazionali per numero di morti. • Diverse invece le battaglie napoleoniche di: – Borodino (Russia) 28.000 su 120.000 – Waterloo • 27.000 su 72.000 Napoleone • 15.000 su 68.000 Wellington La guerra totale Prima del ventesimo secolo, era un caso eccezionale che la guerra coinvolgesse tutta la società. Il mostro novecentesco della guerra totale non nacque d'improvviso. Tuttavia, dal 1914 in poi, le guerre furono indubbiamente guerre di massa L’instabilità europea e le cause della guerra Si accentua la lotta per la supremazia tra Germania e Gran Bretagna Si rompe l’equilibrio politico europeo • Alla fine dell’800 la GERMANIA aveva conquistato il ruolo di potenza mondiale. Tuttavia lo sforzo inglese per mantenere l’equilibrio internazionale avevano impedito conflitti in Europa. • Stati Uniti e Germania si affacciano sulla scena internazionale con ambiziosi progetti egemonici, mentre Austria, Russia e Francia mirano all’ampliamento delle proprie sfere d’influenza. • Prima Bismarck e poi dal 1911 Rathenau mirano all’espansione e affermazione tedesca nell’Europa centro-settentrionale. • Accresciuta importanza tedesca nell’area balcanica e medio-orientale che preoccupa i russi e gli inglesi. • Decisione tedesca di potenziare la flotta militare preoccupa l’Inghilterra. La difficile situazione dei Balcani L’Impero Ottomano si va dissolvendo. • Questa situazione lasciava spazio alla rivalità austro-russa, con entrambi gli imperi impegnati in un reciproco contenimento Gli austro-ungarici controllavano dal 1878 la Bosnia-Erzogovina e condizionavano la Bulgaria • I russi sostenevano il nazionalismo serbo, che mirava alla creazione di uno stato indipendente per gli slavi meridionali La posizione russa Trovava motivi di preoccupazione nell’espansionismo tedesco verso la Polonia e il Baltico IMPERO ASBURGICO Era minacciato dalle rivendicazioni italiane sulle porzioni di territorio trentino e della Venezia Giulia Irredentismo italiano: sottrarre quelle terre all’Austria e completare l’unificazione nazionale italiana Nazionalismi europei Francia: si sviluppa un sentimento di rivalsa antitedesca (revanchismo), dopo la guerra franco-prussiana del 1870 e la conseguente perdita dell’Alsazia e della Lorena Germania: propensione militarista e pangermanista. 1905 “germanizzare è un diritto” (Lega pangermanista) Panslavismo : movimento sorto all’inizio dell’800 con l’idea di raccogliere in un’entità nazionale tutti i popoli slavi Italia : nel 1910 nasce il PARTITO NAZIONALISTA Più in generale, l’equilibrio in Europa poggiava su alcuni presupposti: 1) La scelta della Gran Bretagna di essere egemone a livello coloniale, e nel contempo “attentamente disinteressata” alle vicende continentali. 2) L’isolazionismo americano. 3) La centralità politica ed economica continentale della Prussia, senza avere un ruolo egemone. 4) La crescita economica della Prussia, la costruzione di una flotta militare e l’inserimento nel sistema coloniale in Medio Oriente (cfr. ferrovia BerlinoBagdad) che non sarebbe dovuta entrare in collisione con gli interessi inglesi. 14 Riassunto delle cause Le cause strutturali 1. Fine dellʼ’ordine europeo 2. Nazionalismi imperialismi 3. Militarismo tedesco 4. Peso degli statimaggiori militari nella politica interna 5. Bellicismo di massa ´ Minaccia tedesca all’egemonia britannica ´ Revanchismo francese ´ Irredentismo italiano ´ Questione balcanica Competizione Politica: colonialismo Competizione Economica: imperialismo Casus Belli Assassinio di Sarajevo Prima guerra mondiale Crisi dei Balcani L’attentato di Sarajevo 28 giugno a Sarajevo (capitale BosniaErzegovina): un terrorista serbobosniaco di 19 anni, Gavrilo Princip, uccise a colpi di pistola lʼ’arciduca Francesco Ferdinando dʼ’Asburgo, erede al trono austroungarico e sua moglie. L’attentato di Sarajevo 28 giugno 1914 • Un nazionalista filoserbo uccide a Sarajevo (capitale della Bosnia Erzegovina, annessa all’Impero d’Austria nel 1908, l’erede al trono Francesco Ferdinando Chi era Francesco Ferdinando? • Francesco Ferdinando si era dimostrato disponibile verso le spinte autonomistiche di croati e sloveni, ma solo nell’ambito dell’impero, negava cioe’ la completa indipendenza della Serbia. Governo di Vienna • Attribuisce pretestuosame nte la responsabilità alla Serbia, ritenuta una minaccia alla stabilità dell’Impero Dichiarazione di guerra dell’Austria alla Serbia ´ Il governo di Vienna consegnò un ultimatum a Belgrado il 23 luglio, contenente pesanti richieste per la Serbia: ´ vietare ogni forma di propaganda antiaustriaca, ´ licenziare i funzionari e ufficiali che avessero manifestato posizioni nazionalistiche, ´ istituire una commissione dʼ’inchiesta sullʼ’assassinio con la partecipazione di delegati austriaci ´ La Serbia non accolse in particolare questʼ’ultimo punto (pesante limitazione della sua sovranità nazionale) ´ il 28 luglio 1914 lʼ’Austria-Ungheria dichiarò guerra alla Serbia. Dichiarazione di guerra della Prussia alla Russia e alla Francia ´ La Russia, da sempre consideratasi protettrice dei popoli slavi, schiera le proprie truppe al confine con l’AustriaUngheria e con la Prussia. ´ Il 31 luglio il governo tedesco inviò un ultimatum a quello russo, intimando di sospendere le operazioni. ´ Di fronte al silenzio dei russi il 1° agosto l’Impero tedesco entrò ufficialmente in guerra con la Russia e conseguentemente (2 agosto) con la Francia sua alleata "E' dovere patriotico di ognuno sottoscrivere. Prestito militare 5½” Sullo sfondo della scritta è posta la bandiera di combattimento della marina imperiale russa. Propaganda zarista Dichiarazione di guerra dell’Inghilterra alla Germania ´Il 2 agosto la Prussia intimò al Belgio di lasciare passare le sue truppe sul suo territorio. ´ La Gran Bretagna il 4 agosto, dopo che i primi reparti tedeschi avevano violato la frontiera del Belgio, dichiarò guerra allʼ’Impero germanico. Reazioni a catena ´ La Russia, paladina storica della chiesa Ortodossa, si schiera con la Serbia contro l’Impero Austriaco. ´ Agosto 1914 le truppe tedesche invadono prima il Lussemburgo poi il Belgio neutrali. DICHIARAZIONE di GUERRA ALLA FRANCIA ´ La Gran Bretagna, dopo la violazione della neutralità del Belgio e la dichiarazione di guerra alla Francia, decide l’ingresso in guerra a fianco della Francia (Duplice intesa). ´ 3 agosto 1914, l’Italia richiamandosi ad una interpretazione letterale della TRIPLICE dichiarò la propria non belligeranza. ´ Il 7 agosto 1914 il governo giapponese ricevette da quello britannico richiesta ufficiale di aiuto nel debellamento dei depredatori tedeschi nei pressi delle acque cinesi. Il Giappone intimò un ultimatum alla Germania il 14 agosto, ma esso restò senza risposta, allora il paese asiatico dichiarò formalmente la guerra all'Impero tedesco il 23 agosto seguente. ´ L’Impero Ottomano si alleò con gli Imperi Centrali per frenare l’egemonia britannica e russa in terra balcanica. Nazioni Alleate: Regno di Serbia Impero russo (fino al 1917) Terza Repubblica francese Belgio Impero britannico Regno del Montenegro (fino al 1916) Impero giapponese Regno d'Italia (dal 1915) Portogallo (dal 1916) Regno di Romania (dal 1916) Stati Uniti (dal 1917) Regno di Grecia (dal 1917) Imperi centrali: Impero austro-ungarico Impero tedesco Impero ottomano Regno di Bulgaria (dal 1915) I principali fronti della Grande Guerra Fronte orientale Fronte occidentale Fronte italoaustriaco 1914 ´ Le grandi potenze erano convinte che la guerra sarebbe durata solo qualche mese. ´ Gli Stati Maggiori degli eserciti avevano studiato una strategia che prevedeva la guerra di movimento (Blitzkrieg). ´ Per questa ragione la Prussia attaccò per prima e, soprendendo Belgio e Olanda, stati neutrali, penetrò profondamente nel territorio francese. Profughi in fuga da Bruxelles L’invasione tedesca del Belgio fu brutale e spietata, con uccisioni di massa, rappresaglie e saccheggi. Ciò era dovuto, sia alla necessità di fornire risorse ai soldati tedeschi, sottraendole così alla popolazione locale, sia per scongiurare un'insurrezione belga contro l'occupazione militare. 6.000 belgi uccisi; 25.000 abitazioni distrutti; 1.500.000 belgi fuggirono. Il 25 agosto 1914, i tedeschi devastarono la città di Lovanio: deliberatamente, con la benzina, diedero fuoco alla biblioteca dell'Università Cattolica che conteneva circa 300.000 libri e manoscritti medievali, uccisero 248 civili ed espulsero l'intera popolazione di 42.000 abitanti. Abitazioni di civili furono incendiate e cittadini furono spesso fucilati nel luogo in cui si trovavano. Come il saccheggio e l'omicidio, lo stupro era diffuso 1914 ´ I francesi contrattaccarono e respinsero i tedeschi dopo durissime battaglie sul fiume Marna. ´ Con la battaglia della Marna termina la guerra di movimento e comincia una logorante guerra di posizione lungo tutto il fronte occidentale. Dalla neutralità all’intervento: aspetti diplomatici e politicosociali • Al momento dello scoppio della guerra (giugno 1914) l’Italia era scossa da una serie di scioperi, “la settimana rossa”. • Salandra e il suo ministro degli esteri, Sidney Sonnino, appoggiavano l'intervento a fianco della Triplice Intesa, e si assicurò l'entrata in guerra dell'Italia, nonostante l'opposizione della maggioranza del parlamento (Neutralità Italiana 1914-1915). La neutralità era fondata su motivazioni complesse sia di carattere territoriale, sia di impreparazione militare Nei mesi successivi all’agosto 1914 l’alternativa tra neutralità e intervento è largamente e duramente dibattuta dall’opinione pubblica • La Triplice Alleanza (Prussia, Austria, Italia) fortemente voluta da Umberto I di Savoia, aveva un carattere difensivo. L’Italia non era stata consultata al momento dell’Ultimatum dell’Austria alla Serbia e inoltre Vienna non accettava modificazioni (previste dall’art. 7 del trattato) del confine italiano in caso che la stessa Austria fosse uscita rafforzata nei Balcani. Italia fra neutralismo e interventismo Neutralisti Interventisti • Giolitti e i liberali,cattolici e socialisti • Liberali di destra (Salandra), grandi gruppi industriali, interventisti rivoluzionari (ex sindacalisti o socialisti è la posizione verso la quale converge Benito Mussolini socialisti rivoluzionari, irredentisti, interventisti democratici (Gaetano salvemini) Giolitti guida il fronte neutralista: fonte, Memorie Giolitti e la maggioranza liberale /contrari “…consideravo che la guerra assumesse già allora il carattere di lotta per l’egemonia del mondo..” Giolitti Giolitti, “Memorie”documento/fonte interessante L’Italia era ancora troppo fragile per affrontare la guerra Meglio procedere verso accordi di carattere diplomatico L’Italia verso l’intervento Il Governo si rende conto che in Parlamento la maggioranza segue Giolitti (neutralista) 13 maggio Salandra prima di affrontare il parlamento rassegna le dimissioni Intensa propaganda interventista. Il noto scrittore Gabriele D’Annunzio inizia un vero e proprio tour patriottico Carrà, Folla che plaude alla guerra. Un’altra fonte, la propaganda di neutralisti e interventisti L’Italia dalla neutralità all’intervento A far pendere la bilancia a favore dell’intervento vi sono due fattori:l’orientame nto del governo e la propaganda interventista 3 maggio 1915 il Governo italiano notifica all’Austria la “disdetta” della Triplice 7 maggio Sonnino informa il Consiglio dei ministri della firma del Patto di Londra A norma dell’art. 5 dello Statuto Albertino i trattati che comportano onere per le finanze o variazioni territoriali DEVONO AVERE L’APPROVAZIONE DEL PARLAMENTO PATTO DI LONDRA Decisiva a fianco dello schieramento con l’Intesa fu l’ iniziativa della monarchia e del Governo Salandra 26 aprile 1915 firma del trattato di Londra, stipulato all’insaputa del Parlamento L’Italia s’impegnava ad entrare in guerra entro un mese in cambio del Trentino Alto Adige, Trieste, Istria, Dalmazia – con l’eccezione di Fiume, di Valona in Albania e delle isole del Dodecaneso La guerra Vittorio Emanuele III conferma l’incarico a Salandra Alla riapertura del Parlamento i liberali giolittiani votano a favore dell’intervento. I socialisti coniano la formula “né aderire né sabotare” mentre votano contro l’entrata in guerra dell’Italia L’Italia scende in guerra ´ 23 Maggio 1915 viene consegnata dall’Italia all’Austria la Dichiarazione di guerra. ´ Il 24 maggio si aprono le ostilità. ´ Comandante delle truppe italiane è il generale Cadorna. Nell'illustrazione della "Domenica del Corriere" il re Vittorio Emanuele III sventola il tricolore davanti alla folla esultante dopo la dichiarazione di guerra all'Austria 1915 • L’Italia, inizialmente neutrale, ha deciso di intervenire nel conflitto, poiché vuole conquistare le zone culturalmente italiane sotto il controllo austriaco. • Si apre così un nuovo fronte: quello austroitaliano sul Piave. IL CONFLITTO SI AMPLIA 1915-1917 La partenza per il fronte Il massacro degli armeni (un massacro dimenticato) Fine ott. 1914 l’Impero Ottomano entra in guerra a fianco della Germania e dell’Austria Ungheria L’obiettivo è riconquistare terre nell’area caucasica, cedute alla Russia. L’operazione è affidata a reparti speciali che realizzano l’operazione con una violenza difficilmente descrivibile Maggio 1915 il governo ottomano dominato dal partito nazionalista dei giovani Turchi decide di spostare le popolazioni armene dalla zona del fronte verso la Siria C’è chi sostiene che si sia trattato di un vero e proprio genocidio (alla fine della guerra in Turchia rimangono 70.000 Armeni a fronte del milione e mezzo del periodo precedente) Grazie ad una puntigliosa azione diplomatica la Germania riesce a scongiurare, almeno per il momento, l’intervento americano Nel 1915 L’ALLARGAMENTO DELL’AREA DEL CONFLITTO RIGUARDA SOLTANTO I PAESI EUROPEI La Bulgaria accanto agli Imperi centrali (Austria, Prussia) Nel 1915 scendono in campo nuovi belligeranti. Portogallo-Romania e Italia con l’Intesa Dalla guerra di movimento alla guerra di trincea Germania Fronte Occidentale Attacco tedesco al BELGIO • Disponeva di un esercito ben preparato e di una consistente dotazione di armi • Piano Schlieffen prevedeva di attaccare la Francia per poi dirottare le truppe sul fronte orientale e attaccare la Russia • L’obiettivo era aggirare le linee fortificate francesi • I tedeschi ottengono una prima vittoria giungendo fino a 40 Km da Parigi • 6 SETTEMBRE 1915 I FRANCESI CONTRATTACCANO E RESPINGONO LE TRUPPE TEDESCHE • DOPO UNA SERIE DI INUTILI TENTATIVI DA ENTRAMBE LE PARTI PER SBLOCCARE LA SITUAZIONE, IL FRONTE SI STABILIZZO’ SU UNA LINEA DI BATTAGLIA DELLA MARNA CIRCA 750 KM DAL MARE DEL NORD FINO ALLA SVIZZERA 1916 A Verdun, i francesi a caro prezzo riescono a difendere il loro territorio da un terribile attacco tedesco. Poco dopo furono gli inglesi a tentare un attacco sulla Somme. Ma anche in questo caso senza successo. Inglesi e francesi tentano il contrattacco sulla Somme (un fiume che scorre più a nord). Nessun risultato apprezabile, gli inglesi perdono 60.000 uomini Sul fronte orientale i movimenti sono più rapidi: i tedeschi sconfiggono i russi e occupano la Polonia, l’esercito austriaco occupa definitivamente la Serbia Nell’area sud orientale a Gallipoli (Stretto dei Dardanelli) trovano schierate sulle montagne le truppe ottomane che riescono a resistere. Le truppe francoinglesi sono costrette a ritirarsi 31 maggio-2 giugno 1916 al largo della costa occ. dello Jutland (Danimarca) la flotta tedesca riporta una vittoria – ma non decisiva- sulla flotta inglese Al blocco economico (fenomeni di denutrizione e vittime tra la popolazione civile) La Germania risponde con la guerra sottomarina nei mari del Nord La Germania persegue un duplice tentativo: 1) Rompere l’isolamento 2) Ostacolare i rifornimenti americani alla Gran Bretagna Nel Mare del Nord, Germania e Gran Bretagna ingaggiarono un duro conflitto • Attraverso il controllo del mar del Nord la G.B intendeva bloccare i rifornimenti alla Germania • I primi risultati si delinearono nel 1915 quando alimenti di maggior consumo cominciarono ad essere razionati in Germania. • Il 1º febbraio 1917 la Germania formalizzò la cosiddetta guerra sottomarina indiscriminata: da quel momento in avanti ogni nave diretta ai porti dell'Intesa sarebbe stata considerata un bersaglio legittimo; pochi giorni dopo gli Stati Uniti ruppero le relazioni diplomatiche con la Germania L’affondamento del piroscafo Lusitania ´ L'RMS Lusitania è stato un transatlantico britannico in servizio agli inizi del XX secolo, di proprietà della Cunard Line. Era il gemello del Mauretania e fu affondato nel 1915 dal sommergibile tedesco U-20. ´ Sul piroscafo viaggiavano circa mille persone, tra cui 198 americani. ´ Protesta del presidente americano Wilson che minacciò di entrare direttamente nel conflitto se episodi analoghi si fossero ripetuti. ´ Lo stato tedesco decise di attenuare questa strategia bellica – almeno per il momento. 1915-17- Il fronte italiano Il quadro del conflitto si amplia ma la dinamica del conflitto non muta 1916 La Strafexpedition austro ungarica contro il fronte italiano Gli austriaci si dispongono lungo la linea che segue il corso dell’Isonzo e del Carso 4 sono le offensive italiane sull’Isonzo (250.000 vittime) ma senza nessun risultato L’esercito italiano è costretto ad arretrare , pur riuscendo a contenere l’attacco L’emozione è fortissima, Salandra si deve dimettere e viene sostituito da un governo di coalizione nazionale presieduto da Paolo Boselli (partecipano al gov. anche i cattolici ma non il PSI) La vita in trincea Le trincee erano lunghissime linee di scavo che la fanteria, formata prevalentemente da contadini, praticava nel terreno per proteggersi dagli incessanti bombardamenti dell'artiglieria nemica. Esse erano difese in modo piuttosto rozzo da parapetti costruiti con la terra scavata e rinforzati da sacchi di sabbia. Il fronte occidentale era costituito da linee parallele di trincee che si estendevano senza interruzione da Ostenda fino alla frontiera svizzera. Come è stato più volte affermato, la battaglia della Marna è l’unica grande battaglia della guerra; segue un lungo periodo di logoramento nei diversi fronti sui quali si combatte la guerra. • Quando l'attacco veniva ordinato dagli ufficiali, ondate di uomini scavalcavano il parapetto della trincea ed entravano nella «terra di nessuno», che si stendeva fino ai reticolati nemici sotto l'occhio vigile delle loro mitragliatrici. • Su questa «terra di nessuno», piena di fango, di crateri creati dalle bombe, di morti abbandonati da entrambe le parti, si tentava di avanzare sotto il fuoco delle mitragliatrici per conquistare qualche metro di terra. Il più delle volte questi soldati andavano del tutto inutilmente al massacro, e lo sapevano. Lo Stato e la censura • Era necessario pubblicizzare l'immagine ottimistica della guerra come valore positivo, e quindi si fece uso massiccio della propaganda e della censura. • Quasi tutti i giornali diventarono articolazioni del sistema di guerra. • Ora la politica e il sacro egoismo per la salvezza della patria dovevano prevalere e non tolleravano contraddizioni. • In quest'ottica pure la corrispondenza dei soldati fu sottoposta a censura e furono puniti gli autori di lettere a "contenuto disfattista« , cioè che raccontavano il vero orrore delle trincee. L’iprite ´ 22 aprile 1915, a Ypres i tedeschi impiegano per la prima volta il gas asfissiante che da allora fu detto “iprite” ´ la guerra chimica richiede condizioni meteorologiche pricise ´ gli effetti sulle persone e sulle cose sono devastanti I gas: tanto atroci quanto inefficaci Lʼ’uso dei gas produsse l’unico caso di reazione umanitaria. La Convenzione di Ginevra del 1925, li proibì, e nella II GM i gas non saranno usati da nessuno (ma gli italiani li usarono in Africa). Le armi Artiglieria portatile, mitragliatrici, cannoni, carri armati, aerei, sottomarini, queste armi renderanno il conflitto più distruttivo che in passato e inoltre distanzieranno tra loro gli opposti schieramenti, rendendo gli scontri più insidiosi e meno prevedibili. I sottomarini Sono lʼ’unica nuova arma che abbia effetti rilevanti. Servono a colpire le forze militari (navi da guerra) e ad affamare la popolazione civile (blocco navale) Il carro armato Vengono introdotti veicoli corazzati a cingoli, ma il loro uso è limitato e poco efficace. Lʼ’aeroplano Il Barone rosso Gli aeroplani hanno funzioni ricognitive e terroristiche. Ancora scarsi e poco efficaci i bombardamenti. Fokker inventa, per i tedeschi, una mitragliatrice sincronizzata con l’elica dell’aereo. Inverno 1916-17 Sui diversi fronti di guerra si diffonde un clima di generale scoramento La crisi più grave è quella che investe la Russia dove nel marzo 1917 (febbraio secondo il calendario russo) scoppia una RIVOLUZIONE 25 ottobre 1917 (secondo il calendario russo) scoppia una Seconda Rivoluzione , guidata da Lenin, che si conclude con la creazione di una Repubblica socialista Febbraio 1917: prima Rivoluzione che porta all’abdicazione dello Zar e alla nomina di un governo provvisorio che vuole la continuazione della guerra Trattato di Brest Litovsk 3 marzo 1918. Pace separata la Russia esce dalla guerra Il fronte italiano Il crollo del fronte russo fa affluire truppe tedesche verso il fronte occidentale Gli austriaci, supportati dalle truppe tedeschetentano uno SFONDAMENTO DEFINITIVO del fronte italiano a Caporetto (Friuli, 24 ott. 1917) Il generale Cadorna viene sostituito da Armando Diaz. Il Governo Boselli è sostituito da Vittorio Emanuele Orlando L’esercito italiano si ripiega e riesce a riorganizzarsi solo sul Piave dove l’avanzata austro tedesca viene fermata La Società Civile A causa della guerra, intere regioni di confine diventarono visibilmente terra di soldati, che vi si concentrarono provenendo da tutto il Paese o dall'estero, con una mescolanza inedita di dialetti, lingue, di divise, di mezzi di trasporto. Tutta l’economia degli Stati belligeranti viene indirizzata al sostentamento dello sforzo bellico (industria per gli armamenti, agricoltura per i rifornimenti) Nelle fabbriche e nelle campagne, le donne sostituiscono gli uomini che sono al fronte. Ciò avvia un processo di indubbia emancipazione dall’idea del tempo della donna come sola madre o moglie Contadine di Poitou sostituiscono nei campi e nelle fabbriche gli uomini mobilitati. Nel corso della guerra mutarono la struttura del lavoro in fabbrica, la composizione della classe lavorativa con la massiccia presenza delle donne. Alla fine della guerra le donne continueranno a sostituire nelle fabbriche gli uomini morti, mutilati o dispersi in battaglia. La mobilitazione delle colonie Francia e Inghilterra poterono contare sullʼ’impero coloniale, poiché promisero di concedere l’autonomia (promessa in seguito non mantenuta). La mobilitazione delle colonie britanniche Fronte orientale I tedeschi sconfiggono i russi ai LAGHI MASURI In una sola battaglia i russi persero 250.000 uomini Segue un’avanzata russa fino ai Carpazi Contenimen to serbo delle armate austro ungariche La fase conclusiva 1917-1918 1917 ´Il 1917 è l’anno decisivo per la guerra. Sul fronte orientale i russi, a causa della rivoluzione, abbandonano la guerra. ´Il trattato di BrestLivosk costringe la Russia a cedere vasti territori. ´ Sul fronte occidentale, il 1917 segna l’entrata in scena degli USA nella guerra. ´ Sul fronte italoaustriaco, gli austriaci sbaragliano le truppe italiane a Caporetto. Autunno 1917-primavera 1918 L’esercito tedesco cerca di chiudere la partita contro il fronte francese, spingendosi molto avanti verso Parigi Gli austro-tedeschi tentano una massiccia offensiva lungo il Piave Il fronte francese e italiano riescono a reggere La fase conclusiva 1917-18 1917 Rilancio della guerra sottomarina • Affondamento di molte navi, alcune sono statunitensi da parte dei tedeschi Reazione del governo degli Stati Uniti Inizio aprile 1917 • Nel feb.1917 rompe le relazioni diplomatiche con la Germania • Gli Stati Uniti dichiarano guerra alla Germania Vari elementi spiegano l’entrata in guerra degli Stati Uniti • Wilson insiste sulla “barbarie” dell’esercito tedesco, l’affondamento del Lusitania, sulla necessità di difendere la democrazia parlamentare Vari elementi spiegano l’entrata in guerra degli Stati Uniti • L’economia americana si è legata strettamente ai paesi dell’Intesa (hanno venduto merci per circa 2 miliardi di dollari) e le banche nordamericane hanno concesso prestiti ai governi inglese e francese Negli Stati Uniti, l’arruolamento è all’inizio su base volontaria, ma si rivela un insuccesso Viene dunque arruolato un esercito sulla base della coscrizione obbligatoria 1.800.000 uomini partono soltanto nella primavera del 1918 Fino a tutto l’Ottocento sono gli stati Uniti ad essere in debito con le banche europee, in primo luogo britanniche Adesso il rapporto si capovolge e sono Francia e Gran Bretagna ad essere in debito con le banche statunitensi 1918 ´ Sul fronte occidentale, gli alleati, forti del sostegno americano, sfondano le linee tedesche. ´ Sul fronte italo-austriaco, gli italiani a Vittorio Veneto sconfiggono gli austriaci. ´ Austria-Ungheria e Germania firmano l’armistizio il 4 e l’11 novembre 1918. Continue perdite umane al fronte La popolazione è allo stremo delle forze Impero Prussiano Impero Russo Impero Austro-Ungarico Impero Ottomano Gli imperi sono indebitati a causa delle campagne militari Agosto 1918 il comando militare anglo-francoamericano lancia una grande offensiva sul fronte occidentale, , che prevede l’impiego dei primi CARRI ARMATI I TEDESCHI SONO COSTRETTI AD ARRETRARE Ai primi di settembre la Germania avvia le trattative per l’armistizio Sett./Ott 1918 i francesi costringono alla resa i bulgari e gli inglesi piegano gli ottomani L’esercito italiano – ott. 1918- fa partire un’offensiva che travolge completamente gli austrotedeschi che verranno sconfitti nella battaglia di Vittorio Veneto (24-30 ott). Le truppe italiane si spingono ben oltre Caporetto: gli Austriaci CHIEDONO L’ARMISTIZIO è il 4 NOVEMBRE 1918 24-29 ottobre 1918 tra il Grappa ed il Piave l'esercito entra a Vittorio (poi Vittorio Veneto - Treviso). Crolla militarmente, politicamente ed economicamente l’impero asburgico con 700 anni di storia. 3 novembre 1918 - La guerra è vinta Reparti italiani entrano a Trento e a Trieste 3 novembre 1918 - Armistizio che entra in vigore, di fatto, il 4 novembre Viene firmato a Villa Giusti alla Mandria, periferia di Padova. Fine delle ostilità tra numerose polemiche, i soldati austro-ungarici sono lasciati allo sbando tra il Grappa e gli Altipiani 11 NOVEMBRE 1918 ´ Intanto le trattative per l’armistizio (sul fronte occ. si sono arenate) ´ Le notizie che arrivano dagli altri fronti creano una crisi politica interna in Germania. ´ 9 nov. Scoppia una rivoluzione durante la quale viene nominato presidente del consiglio il socialdemocratico Friedrich Ebert. ´ L’Imperatore Guglielmo II è costretto alla fuga mentre viene proclamata la Repubblica. 1917: crollo dell’Impero zarista.La Russia diventa una Repubblica socialista Novembre 1918 il Reich tedesco cessa di esistere, la Germania diventa una Repubblica democratica La fine della guerra porta con se anche il crollo dell’Impero Austroungarico. L’Impero ottomano viene travolto dalla guerra: tutta l’area araba si ribella al suo dominio. Nasce la repubblica Turca 1918: Trionfo dello Stato-Nazione Il capo della delegazione tedesca a Parigi, il diplomatico Ulrich von Brockdorff-Rantzau. • Gen.1918 la Conferenza di Parigi fu il congresso dei vincitori e non un’assemblea plenaria degli stati europei • Gennaio/marzo fu operativo un Consiglio composto dai capi di governo e ministri degli esteri di G.B, Francia, Italia, Giappone e USA • Di fatto i veri protagonisti furono Clemenceau (Francia), L.George (Gran Bretagna) e Wilson (USA). L’Italia ricoprì un ruolo marginale Versailles punisce la Germania ´ Trattato di Versailles (28 gennaio 1919) ridimensiona la Germania. ´ A est rinasce la POLONIA con le regioni della Slesia della Posnania e della Pomerania. ´ Alsazia e Lorena tornavano alla Francia. ´ Bacino carbonifero della SAAR affidato alla Francia. ´ Il Belgio ottenne due distretti a maggioranza tedesca. ´ Formazione del corridoio di Danzica - striscia di territorio tra Germania e Polonia; cessione alla Polonia del corridoio per garantirle uno sbocco al mare. ´ Smilitarizzazione della Germania. ´ Occupazione della Renania vista quale misura di deterrenza verso l’aggressività della Germania. ´ ´ Da sinistra, il primo ministro del Regno Unito Lloyd George, il presidente del Consiglio italiano Orlando, il presidente del Proibizione all’unione tra Austria e Germania. Consiglio francese Clemenceau e il presidente degli Stati Uniti Colonie tedesche poste sotto tutela degli stati d'America Wilson vincitori. Le riparazioni di guerra ´ Risarcimento in denaro, beni agricoli, industriali o servizi, imposti alla Germania come risarcimento per i danni provocati dalla guerra. ´ Visioni diverse tra le potenze vincitrici. ´ Piano Dawes (aprile 1924) piano di risarcimento quadriennale fissato per la Germania. Lo smembramento dell’impero austro ungarico ´ Con il Trattato di Saint Germain (sett. 1919): si procede allo smembramento dell’Impero AustroUngarico. ´ Viene creato il territorio dell’attuale Austria. ´ Creazione della Cecoslovacchia. ´ Creazione dell’Ungheria. ´ Creazione dal 1929 del Regno di Jugoslavia (unione di serbi, croati e sloveni). ´ L’Italia ebbe il Trentino con l’Alto Adige, Trieste con la regione circostante e lʼ’Istria ´ Fiume doveva essere città libera ´ Nel 1920 il primo ministro Giolitti firma il TRATTATO DI RAPALLO che stabilisce la presenza italiana fino a Montenevoso, alla città di Zara e alla Dalmazia. ´ 1924 TRATTATO DI ROMA : Fiume viene affidata allʼ’Italia. ´ Su Fiume – centro della costa croataavanzavano rivendicazioni sia lʼ’Italia sia il regno degli slavi. Pertanto nel settembre del 1919 D’Annunzio occupa Fiume e fonda la “Reggenza Italiana del Carnaro”. ´ Uso eversivo delle spinte nazionalistiche ´ Gennaio 1921 D’Annunzio lascia Fiume. ´ Nel 1924 si pone fine al contenzioso con Belgrado. L’insoddisfazione italiana Il Medio Oriente Si formano i nuovi stati di Palestina, Transgiordania, Iraq, Kuwait sotto il controllo della Gran Bretagna Siria e Libano sono sotto controllo della Francia Uno stretto rapporto diplomatico ed economico lega l’Arabia Saudita e lo Yemen alla Gran Bretagna La Turchia Mentre l’Impero Turco è occupato da più parti e le potenze dell’Intesa sembrano puntare al suo smembramento In Anatolia un ex ufficiale ottomano Mustafà Kemal rilancia gli ideali del nazionalismo turco contro l’accettazione delle condizioni alle quali si piega il sultano Maometto IV Giugno 1921 – partendo dall’area di Smirne- l’esercito greco marcia con inaudita violenza verso Ankara con l’intenzione di occupare l’Anatolia Estate 1921 parte la controffensiva di Mustafà kemal, l’esercito greco fugge Mustafà kemal riesce ad imporre il suo prestigio e a firmare un armistizio con le truppe occupanti. Tutta la Turchia – Dardanelli compresi-sono riconosciuti parte del nuovo stato turco in formazione 17 novembre 1922 il sultanato è abolito e Maometto IV è costretto all’esilio. Nell’ottobre 1923 è proclamata la costituzione della Repubblica di Turchia I 14 Punti del presidente americano Wilson 18 gennaio 1918 Wilson ha fissato in 14 PUNTI gli obiettivi che gli STATI UNITI si prefiggono entrando in guerra 14 PUNTI: libertà di navigazione , rinuncia alla diplomazia segreta, disarmo generale, reintroduzione di accordi comm. liberistici, l’autodeterminazione dei popoli e la creazione della SDN Ma la pace senza vincitori non la vuole la Francia, nemmeno la Gran Bretagna, ma nemmeno l’ITALIA che vuole “incassare le promesse del Patto di Londra A fondamento della politica di Wilson vi è l’affermazione di una “pace senza vincitori” Le relazioni diplimatiche saranno così molto difficili e soprattutto lontane dai 14 PUNTI di WILSON Società delle Nazioni • La Società delle Nazioni nasce il 28 aprile 1919 a Ginevra con l’obiettivo di dirimere i conflitti tra nazioni. • Organi della SDN erano l’Assemblea formata dai rappresentanti degli stati membri che deliberava con voto unanime sulle questioni in esame. Ogni stato aveva un solo voto e max. 3 rappresentanti. • Vi era poi il Consiglio formato dalle potenze vincitrici della guerra più 4 altri stati a rotazione. Era questo il vero organo esecutivo della SDN. La Società Delle Nazioni si dimostrò debole? 1. La Germania venne esclusa dalla Società. 2. Esclusione della Russia bolscevica. 3. Gli USA – per decisione del Senato- non vi parteciperanno. 4. Mancanza di un contingente militare. Il bilancio della guerra La Grande Guerra durò 4 lunghi anni, la causando in totale più di 8 milioni di morti. Prigionieri o dispersi Perdite sulla forza mobilitata 12.831.000 4.121.000 52,3% 3.386.000 8.388.000 3.629.000 67,4% 8.538.000 21.219.000 7.750.000 57,6% Max forze mobilitate Caduti Tot. Intesa 42.274.000 5.152.000 Tot. Alleanza 22.850.000 Totale 65.125.000 Feriti