L’Ora di Religione – rubrica “Intorno alla storia” – gennaio 2014 Intorno alla storia – scuola primaria La fine dell’età dell’oro «Questo albero Jarran (eucalipto) è mio – disse il dio Baiame a Berekburn, il primo uomo, e a sua moglie – e queste api sono mie. Potete cercarvi cibo ovunque volete sulla terra che io vi ho dato, però quest’albero e queste api e il miele che esse producono non dovete toccarli. Se lo farete provocherete molti mali, a voi e a tutti quelli che verranno dopo di voi». Poi Baiame si ritirò e Berekburn e sua moglie ubbidirono rigorosamente al comando del dio. Un giorno, però, mentre la donna cercava un po’ di legna, si trovò a un tratto proprio sotto l’albero di Baiame. Il terreno qui era coperto di rami secchi. In un primo momento la donna ebbe paura, ma poi, attirata dall’abbondanza della legna, si chinò e ne raccolse quanto poté. Le sembrò di sentire sopra la testa un peso opprimente e, alzando gli occhi, si accorse di stare proprio vicino all’albero e vide le api ronzarvi intorno e gocce di miele brillare sul tronco. Non riusciva a staccarsene: non aveva mai assaporato la dolcezza del miele e qui ne vedeva quanto bastava per un’infinità di pasti. Infine non resistette più, lasciò cadere la legna e cominciò ad arrampicarsi sull’albero. Ad un tratto, però, si sollevò un forte vento e una sagoma oscura l’avvolse con le sue ali di un nero terribile: era Naradaran, il male, che Baiame aveva posto come custode del suo albero. La moglie di Berekburn scese a precipizio dall’albero e fuggì a nascondersi nella sua casa. Mai più, però, fu sanata la colpa che aveva commesso, perché aveva fatto entrare Naradaran, il male, in questo mondo e da quel giorno ella divenne mortale, e con lei tutti i figli di Berekburn. Questo avvenimento segnò la fine dell’età dell’oro per Berekburn e sua moglie, e l’albero di Baiame piange amaramente tutte le volte che ci pensa. Le sue lacrime scendono lungo la corteccia: sono la resina rossa che spesso si trova sugli alberi Jarran. Editrice ELLEDICI