DESIGN: un mondo a misura di anziano

Vita pratica
DESIGN:
un mondo
a misura
di anziano
S
Agnes - age gain now empathy system –
è un simulatore che una volta indossato
fa vivere qualche ora da anziani.
L’attrezzatura è stata realizzata dai
ricercatori del Mit di Boston per aiutare
architetti, designer e commercianti a
progettare il mondo che verrà
econdo le Nazioni Unite, per la
prima volta nella storia, il numero di persone oltre i sessantacinque anni supererà la popolazione
mondiale di età inferiore ai cinque anni. Un italiano su cinque ha già più di
sessantacinque anni ed entro il 2050
saranno 34,5 milioni. Prevedere prodotti, servizi, case, negozi, trasporti e città a misura di anziano richiede
un cambio di approccio da parte dei
progettisti, compresi quelli che si occupano dei modi di impiegare la creatività. Vecchiaia non significa necessariamente fragilità, dipendenza e patologie fisiche, bensì nuovi neuroni - attività intellettuale vivace, tempo libero,
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potere d’acquisto - una fase di sperimentazione, si tratti di tecnologie e
new media, sport, cura di sé, viaggi o
divertimento.
La ricerca di AgeLab spicca per l’approccio pragmatico offrendo la possibilità di immedesimarsi in un settantenne o ottantenne per progettare
nuovi prodotti e servizi a partire dalle specificità che connotano il funzionamento dell’organismo umano in età
avanzata e aiutare le aziende che cominciano a chiedersi come diventare
age-friendly.
Alcune iniziative emergenti danno un
segnale della direzione da seguire: dagli strumenti elettronici per la sicurezza
Giugno 2012
domestica e la salute, al videogioco
Brain Training di Nintendo Ds, al social
network dedicato alle case di riposo,
all’esempio del supermercato austriaco Adeg Aktiv Markt 50+, progettato
e realizzato a misura di senior. Sul fronte dei servizi urbani si spazia dal sistema di taxi canadese per signore anziane sole Driving Miss Daisy, alle aree verdi del Preussen Park di Berlino, attrezzate in modo specifico per l’attività fisica
degli anziani, all’allungamento dei tempi dei semafori di New York, in modo da
consentire l’attraversamento ai più lenti, al progetto internazionale dell’Oms
Global Age-friendly Cities, a cui ha aderito Udine.
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