Social Media Marketing #01 . introduzione Barcis, 05 marzo 2014 [email protected] | @angycat cenni di marketing brand piano di comunicazione media e new media content marketing (lett.) introdurre sul mercato, commercializzare “il marketing è il processo sociale e manageriale mediante il quale una persona o un gruppo ottiene ciò che costituisce oggetto dei propri bisogni e desideri creando, offrendo e scambiando prodotti e valore con altri” Philip Kotler marketing management pianificazione ed esecuzione delle attività che servono a generare scambi profittevoli tra clienti e imprese piano di marketing documento interno che contiene il programma da attuare in un determinato periodo per raggiungere gli obiettivi aziendali piano di marketing mission e obiettivi economici, competitivi, relazionali analisi int est + - S W Strenght (forza) Weakness (debolezza) O T Opportunities (del mercato) Threat (minacce dai concorrenti) piano di marketing posizionamento target marketing mix la combinazione (mix) di variabili controllabili (leve decisionali) di marketing che le imprese impiegano per raggiungere i propri obiettivi le 4P: budget Product (Prodotto) Price (Prezzo) Place (Punto Vendita) Promotion (Promozione) piano di marketing attuazione piano operativo controllo se il piano non funziona cambia il piano non gli obiettivi leggi del marketing essere primi... nella mente è una battaglia di percezioni parola esclusiva in 7 sulla scala brand (marca) branding - brand management processo di costruzione e gestione del brand per essere efficaci nel mercato prodotto? no, estensione immateriale dell’azienda che racchiude valori e attributi intangibili immagine + vision + valori “un’insieme di percezioni nella mente dei consumatori” azienda BRAND cliente brand reputation management reputazione il carattere è ciò che tu sei la reputazione ciò che gli altri dicono che tu sia oggi quello che gli altri dicono tu sia conta quanto (se non di più) di quello che tu sei successo esigenze pratiche + bisogni psicologici + aspettative socio-culturali piano di marketing piano di comunicazione il principale strumento per programmare le attività d’informazione e pubblicità 1. analizzare lo scenario 2. definire gli obiettivi strategici 3. individuare i destinatari 4. scegliere gli strumenti e i media da utilizzare 5. verificare e misurare i risultati raggiunti scenario codice mittente messaggio feedback decodifica canale destinatario destinatari clienti, fornitori e intermediari, dipendenti, stakeholders stampa, influencer e opinion leaders, istituzioni, opinione pubblica, mondo finanziario, etc. piano editoriale obiettivi target canali e strumenti coinvolti frequenza aggiornamenti contenuti per ogni canale calendario pubblicazione linee guida editoriali (gestione della crisi: relax/verifica/risoluzione/appunti) comunicazione integrata messaggi coerenti - strumenti - on/offline media tradizionali stampa radio televisione cartelloni pubblicitari crisi della pubblicità tradizionale 3% pensa che sia vera l’86-90% pensano beauty/pulizie “photoshoppati” il 21% non compra a causa della pubblicità il 31% compra grazie alla pubblicità si compra grazie alla pubblicità quando: il brand è conosciuto c’è un’offerta in negozio la pubblicità è coinvolgente contenuti con maggior impatto: 71% divertenti 12% educativi 8% sexy (92% uomini) marketing non convenzionale strategie comunicative ed esperienziali concept store product placement guerrilla street viral buzz web (1991) forum, blog, applicazioni online, social network, CMS, newsfeed, e-mail, chat, podcast, wiki, VoIP, foto/video/music sharing, etc... web social media connettono contenuti riguarda ciò che le persone pensano social network connettono persone riguarda le persone comunicazione one to many one to one [ fidelizzazione ] conversazione many to many UGC user generated content Cluetrain Manifesto 95 TESI Rick Levine, Christopher Locke, Doc Searls e David Weinberger (1999) 1 i mercati sono conversazioni 2 I mercati sono fatti di esseri umani, non di segmenti demografici. 6 Internet permette delle conversazioni tra esseri umani che erano semplicemente impossibili nell’era dei mass media. 9 Queste conversazioni in rete stanno facendo nascere nuove forme di organizzazione sociale e un nuovo scambio della conoscenza. 12 Non ci sono segreti. Il mercato online conosce i prodotti meglio delle aziende che li fanno. E se una cosa è buona o cattiva, comunque lo dicono a tutti. 17 Se le aziende pensano che i loro mercati online siano gli stessi che guardavano le loro pubblicità in televisione, si stanno prendendo in giro da sole. 19 Le aziende possono ora comunicare direttamente con i loro mercati. Se non lo capiscono, potrebbe essere la loro ultima occasione. 21 Le aziende dovrebbero rilassarsi e prendersi meno sul serio. Hanno bisogno di un po’ di senso dell’umorismo. 22 Avere senso dell’umorismo non significa mettere le barzellette nel sito web aziendale. Piuttosto, avere dei valori, un po’ di umiltà, parlar chiaro e un onesto punto di vista. 34 Per parlare con voce umana, le aziende devono condividere i problemi della loro comunità. 35 Ma prima, devono appartenere a una comunità. email oggetto-destinatari maiuscolo focus citazioni spam flame netiquette anche sui social privacy morphing tagging 50 Oggi, l’organigramma è fatto di link, non di gerarchie. Il rispetto per la conoscenza vince su quello per l’autorità astratta. 51 Gli stili di management basati sul comando e sul controllo derivano dalla burocrazia e al tempo stesso la rafforzano. Il risultato sono la lotta per il potere e una cultura di impresa paranoica. 52 La paranoia uccide la conversazione. Questo è il punto. Ma la mancanza di conversazione uccide le aziende. 80 Niente paura, potete ancora fare soldi. A patto che non sia l’unica cosa che avete in mente. il web diventa liquido think globally, act locally cosa può fare un brand grazie ai SM? conversare con il suo pubblico costruire la propria reputation generare fiducia aumentare la notorietà migliorare la percezione del brand aumentare il valore del brand generare profitti website, blog, account social app, retail tv, radio, giornali banner, adwords (booking, expedia) sponsorizzazioni social ugc wom (trip advisor, foursquare, google place) [shared] differenze con i media tradizionali misurabilità engagement coinvolgimento misura le reazioni/interazioni degli utenti rispetto ai miei contenuti content is the King quali contenuti? risorse utili interessanti/curiose emozionanti collaborativi (ugc) attuali comunicazione coinvolgente Si, ma... fatto bene, senza essere autoreferenziali TripAdvisor si conferma strumento indispensabile per i viaggiatori sondaggio internazionale oltre 12.000 persone ultimi mesi del 2013 50% non prenota un hotel se non ha recensioni 77% consulta TripAdvisor prima di prenotare un hotel 65% è più bendisposto verso hotel che hanno un riconoscimento TripAdvisor 73% dei partecipanti controlla sempre le foto 64% ignora i commenti estremi 80% legge almeno 6-12 recensioni prima di prendere una decisione cliente prima l’offerta PROMESSA la richiesta ATTESA durante l’offerta si materializza CONFERMA l’offerta soddisfa la richiesta dopo albergo conferma di soddisfazione CONTINUITÀ FIDUCIA soddisfazione confermata e condivisa REPUTAZIONE monitorare condividere partecipare obiettivo trarre dal monitoraggio una serie di indicazioni concrete ed operative sulle possibili attività da compiere per attenuare eventuali percezioni negative e per enfatizzare quelle positive sviluppare engagement sulla base dell’ascolto creare emozioni domanda europea e internazionale di turismo verso l’Italia [made in Italy] [BTO2013] 1. cultura 2. cibo 3. stile di vita 4. outdoor 5. shopping diventare costruttori di sogni totale devozione all’ospitalità capacità di ascolto strutturare una proposta esclusiva e forte (leggi di mktg) non bisogna vendere camere, ma esperienze liberate il wifi...! creeranno molte più impression di qualsiasi campagna fonti: BTO2013, SMW2014, SOTN2013, Turismo StartApp