1 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale Autori Claudia Laricchia è International Business Development Manager, Dottore Commercialista, amministratore di IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart -, specializzata in promozione internazionale. Michele Cignarale è Digital Champion del Governo Italiano, fondatore dell’Associazione dei Digital Champions presieduta da Riccardo Luna, amministratore di Clab s.a.s, fondatore di Netnografica - Centro Studi sulla etnografia digitale -, e specializzato in marketing digitale e comunicazione. Gli autori hanno per altro fondato l’Associazione USiena Alumni nel 2014, il primo network dei laureati all’Università degli Studi di Siena, di cui sono entrambi membri del Consiglio Direttivo (www.alumni.unisi.it). La presente dispensa riassume le tematiche di interesse della testimonianza in aula degli autori programmata alla Cattedra di Marketing dell’Università degli Studi di Siena il giorno 19 Ottobre 2015. La testimonianza è focalizzata sull’internazionalizzazione digitale e smart e sulle strategie di marketing internazionale delle PMI italiane, reinterpretate secondo le nuove regole imposte dalla rivoluzione digitale. Si tratta di indagare l’impatto sulle strategie aziendali di approccio ai mercati esteri, dell’evoluzione dal marketing al societing. La dispensa è stata redatta grazie alla preziosa collaborazione della dr.ssa Immacolata Gentile, PM Internazionalizzazione e dell’Ing. Giuseppe Mazzeo, ricercatore. 2 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale Argomenti Trattati ● Correlazione positiva tra digitalizzazione, innovazione/creatività, internazionalizzazione e competitività delle PMI italiane. ● Definizione di internazionalizzazione digitale e smart ● Dal marketing al societing: l’evoluzione delle politiche e degli strumenti di marketing internazionale delle PMI italiane, alla luce dell’impatto del digitale sui modelli sociali ed economici internazionali. Correlazione positiva tra digitalizzazione, internazionalizzazione e competitività delle PMI italiane I livelli di competitività delle imprese dipendono anche dal grado di innovazione ed internazionalizzazione delle stesse. Più l’impresa innova ed investe in creatività – al fine di innovare prodotti, processi, modelli organizzativi e metodi promozionali attivati tramite campagne digitali -, più l’impresa è competitiva sui mercati nazionali ed internazionali. Il dato emerge, tra l’altro, da un recente studio che Google ha commissionato a Doxa Digital, per cui le PMI che digitalizzano hanno 4 volte più rapporti con l’estero. Al crescere del livello di maturità digitale, cresce del 21% la percentuale delle piccole imprese che esportano e del 15% quello delle medie imprese. Le piccole imprese digitalizzate che esportano realizzano – in media – il 24% del loro fatturato attraverso e-commerce diretto estero. Le medie imprese, il 39%. Nonostante il mobile rappresenti oggi un trend in forte crescita sul mercato italiano, solo il 30% delle PMI sceglie di investire in soluzioni mobili e considera tale investimento prioritario per sviluppare il proprio business. Solo il 34% delle PMI è presente online con il proprio sito Internet. Si tratta in molti casi di siti 3 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale vetrina in cui vengono riportati: il catalogo prodotti ed il listino prezzi, l’informativa sulla privacy, i contatti per l’assistenza post vendita. Lo scarso presidio dei social media e la bassa penetrazione del commercio elettronico testimoniano un utilizzo ancora embrionale e poco consapevole delle opportunità e delle funzionalità offerte dalla Rete alle imprese attive online. Correlazione positiva tra creatività/innovazione - internazionalizzazione e competitività delle PMI italiane Secondo il rapporto “Io cultura 2015”, chi ha investito in creatività ha visto il proprio fatturato salire del 3,2% tra il 2013 e il 2014 e le proprie esportazioni 4 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale salire del 4,3% (+3,7% è la variazione attesa per il 2015). Il 63,5% delle imprese che hanno investito in creatività ha introdotto innovazioni di prodotto ed il 62,5% innovazioni di processo. Il 47,5% delle imprese che hanno investito in creatività ha introdotto innovazioni organizzative ed il 53,2% ha introdotto innovazione di marketing. Chi non ha investito in creatività, ha visto il proprio fatturato scendere dello 0,9% e le proprie esportazioni salire solo dello 0,6% (+0,4% per il 2015). Il 22,2% delle imprese che non hanno investito in creatività ha introdotto innovazioni di prodotto ed il 14,4% innovazioni di processo. Il 7,8% delle imprese che non hanno investito in creatività ha introdotto innovazioni organizzative ed il 10% ha introdotto innovazione di marketing. Chi investe in creatività, quindi, guadagna di più; esporta di più ed innova di più in tutto (in prodotto; processo; organizzazione e marketing). Come visto, creatività e innovazione vanno di pari passo ed insieme aumentano la competitività delle imprese. Queste imprese, inoltre, si confermano più avanzate anche sul fronte digitale. Il 94% di chi investe in creatività, promuove via web i propri valori e prodotti ed è presente per il 48,1% sui mercati internazionali. Mentre solo il 61,8% di chi non investe in creatività, si promuove on line, ed è presente per il 21,6% sui mercati internazionali. 5 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale Nel 2014 il valore esportato di chi investe in creatività raggiunge i 43,1 miliardi di euro, pari ad oltre il 10% delle vendite all’estero realizzate complessivamente dal tessuto imprenditoriale italiano. Chi investe in creatività negli ultimi 5 anni ha aumentato le proprie esportazioni di circa il 41% e negli ultimi 20 anni, le ha aumentate del 130%. Definizione di Internazionalizzazione Digitale e Smart L’Internazionalizzazione Digitale e Smart (IDS) è il processo attraverso il quale le imprese investono sui mercati esteri, con il preciso obiettivo di conquistarvi progressivamente non solo quote di mercato, ma anche un senso nella società del Paese estero di riferimento. 6 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale Tale senso è strettamente connesso ai valori del brand; all’engagement della comunità estera a quei valori ed alle interazioni che l’azienda riesce a costruire, connettendosi con il Paese estero. Tale processo di investimento avviene attraverso l’innovazione e l’utilizzo di strumenti della rete (internet, applicazioni, etnografia digitale) e del mobile, nell’ottica del societing, finalizzato a incrementare i livelli di interazione e di engagement con utenti ed operatori esteri, raccontati e rafforzati attraverso strumenti di storytelling. L’IDS NON esclude processi di internazionalizzazione tradizionale. Anzi, li integra ed intende aggiornarli. 7 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale Digitale La parte “digitale” dell’IDS consta essenzialmente di 2 elementi: 1. La HSNA, Human Social Network Analysis, il metodo di indagine innovativo per definire e studiare il network generato dalle innumerevoli e diverse interazioni che scaturiscono dalle attività social dell’azienda. L’analisi struttura il network mediante la teoria dei grafi e ne descrive la tipologia in termini di relazioni innescate e di attori coinvolti. Tale approccio è importante per derivare informazioni utili e uniche per le strategie aziendali, come nel caso dell’analisi dei mercati esteri. 2. Il Social Media Management, ossia l’attività finalizzata a generare visibilità sui canali digitali ed incrementare il grado di interazione qualificata dell’impresa e dei valori del brand dell’impresa, massimizzando l’affinità tra azienda e “consumattori”. Alcuni esempi realizzati da IDS e Netnografica A) Go on Basilicata. La “Digital rEvolution” che ha permesso, attraverso le campagne digitali, di realizzare in 1 solo giorno (24/1/14) in contemporanea: 148 eventi, coinvolgendo 15mila persone. 8 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale La Regione Basilicata ha chiesto a Wikitalia, protagonista di importanti processi di innovazione a livello nazionale, di realizzare sul territorio la seconda tappa di “Go-On”, il format di promozione della cultura digitale, che si era svolto, con successo per la prima volta, in Friuli Venezia Giulia il 5 maggio 2014. “Go on Basilicata” è stato interamente realizzato attraverso una intensa campagna digitale, che ha permesso di realizzare 148 eventi in un'unica, lunghissima giornata, corale e condivisa, ricca non di convegni ma di momenti di trasferimento di competenze e buone pratiche. La Basilicata, il giorno dopo ha acquisito una diversa consapevolezza legata alle potenzialità del digitale. Ed è stata così la prima Regione in Italia a sottoscrivere un protocollo d’intesa con l’AgID, l’Agenzia per l’Italia Digitale del Governo. Nel 2015 la Basilicata ha azzerato il digital divide. B) Aqua 2015 per Expo2015 Aqua2015 è stato un progetto tematico nel quale la Regione Basilicata è stata capofila di un gruppo di altre sette regioni o province autonome (Molise, Piemonte, Umbria, Emilia Romagna, Lazio, PA di Bolzano e di Trento). Un progetto collegato ad Expo 2015, con l’obiettivo della diffusione e consapevolezza su tutti i temi che riguardano l’acqua. Obiettivo del progetto: costruire una diversa filosofia di vita, ecologica e sostenibile, un segno di 9 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale rinnovamento che ha la sua origine nel reticolo di corsi d’acqua naturali e artificiali, e nel ruolo che l’acqua ricopre all’interno della dieta mediterranea. “Acqua come fonte di vita, nutrimento, alimentazione”. Il progetto è stato articolato in 3 fasi, tutte caratterizzate da una intensa campagna digitale: 22 marzo 2015 – Nel giorno della “Giornata Mondiale dell’Acqua”, così istituita dall’ONU, in tutte le regioni coinvolte, è stato realizzato un unico grande evento digitale, di infotainment, costituito dalla somma di eventi grandi e piccoli organizzati in contemporanea in tutte le regioni che hanno fatto parte della cordata. I partner e le reti di persone coinvolti su ciascun territorio hanno progettato e realizzato 99 eventi di ogni genere (dalle visite guidate caratterizzati dall’acqua; al coinvolgimento di scuole di ogni ordine e grado; ai servizi fotografici, flashmob, dimostrazioni e divulgazioni scientifiche, etc.) assicurando il coinvolgimento quanto più ampio possibile di popolazione e territorio. Complessivamente sono state coinvolte 10mila persone. Le Nazioni Unite, grazie alla campagna digitale, hanno interagito con l’account ufficiale di Aqua2015 plaudendo ai risultati raggiunti ed alla campagna di sensibilizzazione attivata dall’Italia e pubblicando sul sito dell’ONU informazioni ed immagini condivise da Aqua2015. 9 maggio 2015 – A pochi giorni dall’inaugurazione dell’Esposizione Universale, a Milano, è stato realizzato un evento ludico divulgativo 10 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale all’interno di Expo 2015 a cui hanno preso parte oltre 100 persone. L’evento è stato un viaggio emozionale attraverso le peculiarità legate all’acqua, dei territori delle Regioni partecipanti, che fra le altre cose hanno rappresentato le esperienze più interessanti emerse in ciascun territorio il 22 marzo. L’hashtag legato all’evento (#aquashow) è entrato e restato in TT Italia al 4 posto per ben 2 ore. Il digitale ha trasformato un “convengo” in un evento di infotainment di portata nazionale; Ottobre 2015 – Per celebrare Matera, nominata “Capitale Europea della Cultura 2019”, è previsto ad Ottobre un evento di caratura internazionale e ad elevato peso scientifico, sulle politiche di gestione dell’acqua dell’intero bacino del Mediterraneo. In questa veste, Aqua 2015 sarà un articolato programma di esposizioni, attività esperienziali, workshop. Una finestra sul futuro in uno spazio espositivo diffuso nella città dei Sassi che proprio nella gestione millenaria della risorsa acqua ha trovato uno dei temi che le ha appunto consentito alla città di vincere il titolo di Capitale Europea della Cultura 2019. 11 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale Smart La parte “Smart” dell’internazionalizzazione consta della integrazione del prodotto, processo, dei modelli organizzativi o promozionali dell’impresa con supporti innovativi elaborati da start up o imprese innovative e creative in grado di facilitare la fruizione del prodotto/servizio e migliorare le performance aziendali sui mercati internazionali. IDS: dal marketing a societing internazionale Oggi, l’internazionalizzazione e il marketing internazionale sono chiamati a recepire ed analizzare i cambiamenti e le evoluzioni dei mercati, che stanno comportando un superamento dell’impostazione stessa alla base del marketing ed un orientamento al societing. Se il marketing prevede la realizzazione di un insieme di attività per permettere all’impresa di orientare la produzione alla domanda del mercato e di promuovere il prodotto presso il pubblico al quale è destinato, generando profitto, il Societing prevede la realizzazione di un insieme di attività che permettono all’impresa di orientare la produzione alle esperienze di consumo raccontate direttamente dagli utenti e di utilizzare tali esperienze per promuovere il prodotto, generando anche profitto. 12 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale Il termine societing è stato introdotto da ricercatori della scuola latina del marketing tramite l’incrocio della parola marketing e sociologia che significa, secondo gli autori, sia “immettere in società” che “fare società”. Nel societing l’impresa non è un semplice attore che si adatta al mercato, ma un attore sociale inserito nel contesto sociale. 13 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale ISD: il nuovo approccio Nell’ottica del societing l’impresa non è un semplice attore che si adatta al mercato, ma un attore sociale inserito nel contesto sociale. L’impresa riconosce il ruolo sempre più attivo dei propri consumatori e stakeholders, e si apre ad una loro partecipazione attiva, anche nella determinazione del valore della ricchezza prodotta. Tale apertura rende le imprese sempre più dei network sociali e comporta la creazione di nuove forme di legami e di responsabilità verso la società e la proiezione virtuale della società, dalla quale l’impresa deriva sempre di più il proprio valore. Lavorare con i legami sociali, “fare società” instaurando nuove relazioni produttive che riescano sia a contribuire al bene comune, sia a generare quella legittimità, affinità ed entusiasmo diventano sempre di più obiettivi prioritari per l’impresa, di cui il marketing internazionale deve tenere conto. A livello internazionale, questo tipo di approccio comporta la necessità di rinnovare il concetto di posizionamento sul mercato, aggiornandolo con il “senso” che nella società estera l’impresa italiana intende avere. Persino lo sfruttamento delle capacità di organizzare dei processi di produzione materiali e immateriali- possono coinvolgere una larga moltitudine di attori, fra cui i consumatori stessi, ed è questa apertura a dover costituire la base per cambiare approccio al marketing internazionale, nell’ottica della IDS. 14 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale Tale apertura, naturalmente, vale anche dal punto di vista della domanda. L’approccio alla IDS, infatti, comporta il riconoscimento che il consumatore sia diventato un soggetto attivo, abituato a dire la propria, ad essere influente, a raccontare continuamente le proprie esperienze, legate anche al consumo, a far parte di una tribù con cui condivide valori, che possono identificarsi in quelli di un brand, ma che non vogliono in essi sentirsi costretti. E’ per questo che oggi il consumatore viene definito “consumattore”. E’ pertanto attraverso tale nuovo approccio, che tutti i paradigmi tradizionali del marketing internazionali vanno reinterpretati. Ad esempio la segmentazione del mercato, che non può essere più uno strumento di clusterizzazione omogenea all’interno e disomogenea all’esterno, effettuata in base ad alcuni elementi collegati agli stili di vita del consumatore, ma che necessita di strumenti in grado di analizzare i “big data” che i consumatori stessi continuano a mettere a disposizione spontaneamente in rete. Ancora, le logiche di promozione e gli strumenti del cosiddetto “promotion mix” vengono rivoluzionati. Infatti, il “consumattore” diventa un soggetto attivo, con cui l’impresa deve imparare a risuonare e che non può più pretendere di persuadere, perché egli dà più spazio alle emozioni, alla sensorialità e al consumo come segno e comunicazione della propria identità ed è capace di esprimere una maggiore autonomia dal mondo della produzione; interessandosi all’inedito e al diverso e a ricorrere anche negli acquisti alla creatività e alla immaginazione. 15 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale Dall’advertising quindi si passa all’advertainment, ad una forma di promozione cioè che stimoli la realizzazione di esperienze legate ai valori del brand. E di conseguenza dalla brand awareness e alla immagine del brand, si passa alla brand affinity, da calcolare attraverso la sentiment analysis che ha un impatto diretto sul valore del brand e quindi sulla competitività dell’impresa. L’evoluzione dal marketing al societing, comporta quindi uno spostamento dell’attenzione dagli stili di vita del consumatore ai momenti di vita dello stesso, perché come detto pone al centro le esperienze, che vengono continuamente condivise, creando un’affinità intorno ai valori del brand dell’impresa, che le ha stimolate. E’ questo l’engagement del consumatore, per rafforzare il quale è necessario analizzare anche driver emozionali, motivazionali e socio interattivi del consumatore, attraverso l’utilizzo di strumenti di internazionalizzazione digitale e smart. A livello internazionale, tale percorso di rinnovamento dell’approccio e degli strumenti, va affrontato non soltanto analizzando, attraverso strumenti di IDS, il “consumattore” finale. E’ infatti necessario rivolgere grande attenzione anche al livello di business dell’impresa (importatori; distributori; agenti; operatori del settore; fornitore diretto o intermediario; partner commerciale per joint venture; partner innovativo per joint venture; partner industriale per joint venture subfornitura; business angel o investitore ecc.) ed al livello dei media del Paese estero 16 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale su cui si intende avviare un processo di internazionalizzazione (stampa generalista/stampa specializzata/blogger e influencer). Segue uno schema che sintetizza l’evoluzione dei concetti tradizionali del marketing, nell’evoluzione al societing: 17 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale Gli strumenti della IDS: la HSNA La Human Social Network Analysis è un metodo di indagine innovativo proposto per definire e studiare il network generato dalle innumerevoli e diverse interazioni che scaturiscono dalle attività social dell’azienda. L’analisi struttura il network mediante la teoria dei grafi e ne descrive la tipologia in termini di relazioni innescate e di attori coinvolti. Tale approccio è importante per derivare informazioni utili e uniche per le strategie aziendali. La denominazione “Human Social Network Analysis” deriva appunto dalla capacità di questo strumento di effettuare non soltanto un’analisi quantitativa e speculativa sui dati presenti on line, anche un’analisi semantica. Uno degli strumenti più importanti di IDS, dunque, è la HSNA. Tale strumento, applicato alle analisi di marketing internazionale permette di aggiornare ogni elemento tradizionale: analisi di mercato; segmentazione del mercato; analisi della concorrenza; analisi del benckmark; analisi del posizionamento; promozione. Di seguito si illustreranno sinteticamente tali applicazioni, in base alle fasi del processo di internazionalizzazione digitale e smart, di cui segue una sintetica descrizione. 18 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale Le Fasi dell’internazionalizzazione Digitale e Smart Semplificando, le fasi per avviare un processo di internazionalizzazione digitale e smart possono essere accorpate nelle seguenti 4: Fase 1 E’ bene, dunque, partire da un check up aziendale ed individuare esattamente le proprie risorse (finanziarie ed umane), fonti di finanziamento, impieghi e valori del brand ed anche punti di forza e punti di debolezza della propria impresa e dei suoi prodotti/servizi. Ancora nella prima fase, è indispensabile individuare i mercati esteri target (maturi | nuovi | emergenti) su cui si intende investire. Su questi mercati, sarà utile effettuare analisi della concorrenza, anche attraverso la HSNA (Human Social Network Analysis) cioè utilizzando strumenti digitali di matrice etnografica. 19 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale Fase 2 Nella seconda fase, l’impresa esce dal mercato d’origine cercando le migliori opportunità nei mercati con le più interessanti prospettive di sviluppo, tra quelli target. L’impresa punta sulle esportazioni dei prodotti o servizi che presentano le maggiori probabilità di successo e si affida principalmente ad operatori della filiera del settore di propria competenza, importatori-distributori locali per il collocamento degli stessi. Nella fase 2 la promozione è essenziale per il posizionamento del brand dell’impresa. E’ utile in questo caso, effettuare analisi benchmark, anche attraverso la HSNA (Human Social Network Analysis), per individuare i casi di successo sul mercato estero di riferimento. Ancora, è essenziale individuare le tribù di riferimento, anche attraverso la profilazione della comunità fan; la individuazione dei top influencer e la valutazione dell’engagement dei valori del brand per quelle tribù. E’ quindi possibile procedere con la pianificazione e realizzazione di attività di promozione. Il passaggio dal marketing al societing, rende particolarmente efficaci le tecniche dello storytelling per accrescere il valore derivante dalla interazione tra produttore e tribù di riferimento, attraverso le loro esperienze di consumo/fruizione dei servizi. Tra gli strumenti, è utile prestare particolare attenzione alle campagne social ed alla interazione con i top influencer on line. L’obiettivo è dare all’impresa un “senso” sui mercati esteri, passando dunque dal posizionamento di mercato al Sense Providing. Fase 3 Nella terza fase, una volta insediatasi nel nuovo mercato e raggiunta una certa posizione, prova a consolidare la propria presenza introducendo una gamma più ampia di prodotti e di servizi, sostituendo altresì agli importatori e distributori locali la propria forza vendita, e adattando i propri strumenti di societing alle specifiche situazioni locali. 20 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale Fase 4 Nella quarta fase, l’impresa, divenuta ormai una multinazionale, realizza all’estero gran parte del proprio fatturato e mira a massimizzare nei mercati esteri la creazione di valore/redditività in una prospettiva temporale di lungo periodo. Internazionalizzazione Digitale e Smart: come aggiornare l’analisi di mercato Tradizionalmente l’analisi di mercato permette di individuare le proprie priorità geografiche: Come la HSNA può integrare le analisi tradizionali per l’individuazione di priorità geografiche? 21 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale L’estrazione di schede tecniche del Paese target attraverso la consultazione di banche dati può essere integrata con la HSNA georeferenziata per analizzare con maggiore dettaglio il reale interesse delle tribù e degli stakeholder del Paese Target e definire un potenziale riferimento geografico di influenza (regioni del Paese; aree geografiche specifiche; città ecc.). Per ogni Paese Target e area specifica dello stesso, con la HSNA è possibile effettuare, ad esempio, un’analisi dell’Italian sounding. Ancora a titolo esemplificativo, la HSNA può essere utilizzata nell’ambito di alcune prime azioni di scouting sui Paesi Target, come la partecipazione dell’impresa ad una manifestazione fieristica, dove le connessioni e le interazioni tra persone/operatori/consumatori che interagiscono in un luogo fisico possono essere rafforzate e facilitate sui canali digitali. L’etnografia digitale è quindi lo strumento per proiettare tali interazioni sui canali digitali e per utilizzare i canali digitali per proiettare tali relazioni nella realtà, in maniera strategica e mirata. Segmentazione dei mercati esteri con HSNA Il “consumattore” fa parte di una rete, nella quale proietta le proprie preferenze, che influenza continuamente e dalla quale è a sua volta influenzato. I visitatori di Youtube, gli utenti di Facebook, piuttosto che gli utilizzatori di Twitter e di Instagram costituiscono un'infinità di micro-mondi (o microgruppi sociali) all'interno dei quali ogni individuo crea con gli altri membri un legame emotivo forte basato su esperienze simili e su una visione del mondo e della realtà 22 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale condivisa. Legame che può essere strettamente collegato con i valori che la storia di un brand genera. Così, ogni utente può identificarsi contemporaneamente in uno o più di questi gruppi sociali all'interno dei quali può ricoprire ruoli anche totalmente differenti tra loro. Tutto questo avviene con la logica di aggregazione delle tribù, che sono difficilmente individuabili e segmentabili con le tecniche di rilevazione tradizionali. Si rende cioè necessario ricorrere anche a tecnologie digitali e strumenti di analisi che permettano di acquisire informazioni strutturate e insostituibili, perché fornite direttamente dai consumatori. A partire da tali informazioni e dai cosiddetti «big data» è quindi possibile tracciare e definire i segmenti di mercato ragionando in termini di tribù di consumatori, seguendo gli stilemi propri del marketing non convenzionale e tribale e quindi del societing. La segmentazione dei mercati esteri assume, in altre parole, un nuovo significato portando all’attenzione dell’impresa, la comunità che dal prodotto prende forma e mediante esso si estrinseca. Su questi presupposti la HSNA e il social listening permettono di delineare ed analizzare le comunità aggregate da un marchio, da un prodotto, da una idea (come nel caso delle comunità temporanee hashtag based) intersecando anche l’informazione geografica, a volte tanto accurata (come nel caso di tag geografici da GPS) da essere un problema di privacy da gestire con attenzione. 23 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale Sui mercati internazionali, quindi, per ogni Paese Target è possibile estrarre delle schede consumo da cui emergano, grazie alla HSNA, informazioni strategicamente rilevanti su: comportamento d’acquisto dei consumatori target (tribù); luoghi d’acquisto; modi d’acquisto; motivazioni che li spingono ad acquistare un prodotto italiano; identificazione fattori critici di successo dell’azienda nel Paese Target; profilazione della comunità fan; individuazione dei top influencer; valutazione dell’engagement dei valori del brand per quelle tribù. Tali informazioni sono essenziali per la definizione di una strategia di marketing internazionale che punti sulla pianificazione e valorizzazione delle esperienze che i consumattori possono vivere, incrementando il livello di engagement al brand. In questo senso, è necessario pensare a tecniche di marketing narrativo internazionale e storytelling, in grado di porre al centro del format narrativo, i valori del brand. 24 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale Internazionalizzazione Digitale e Smart: Come aggiornare l’analisi della concorrenza Ai tradizionali strumenti utilizzati nel marketing internazionale è possibile affiancare, attraverso gli strumenti di IDS, le seguenti analisi: ● analisi di engagement e di performance dei contenuti pubblicati; ● analisi della comunità dei fan. In particolare è possibile ● Delineare la comunità dei fan (studiando ad esempio la pagina Facebook aziendale, il profilo twitter, etc.) individuando le connessioni che si innescano a partire dalle interazioni effettuate (like, commenti, condivisioni di contenuti) ● Definire il profilo dei fan in termini di interazioni preferenziali osservate (ad esempio maggiore frequenza di occorrenza di like piuttosto che di condivisioni) ● Identificare gli attori centrali della comunità, quelli più influenti, più importanti e più strategici da coinvolgere in modo differente in base alle diverse strategie aziendali) ● Definire le best practice per migliorare l’engagement dei contenuti pubblicati analizzando quali di essi determina il maggior coinvolgimento 25 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale Internazionalizzazione Digitale e Smart: Come aggiornare l’analisi Benchmark Il processo di benchmarking, di continua misurazione delle proprie prestazioni in confronto al competitor individuato quale leader di rifermento è per sua natura molto dispendioso in termini di risorse e di tempo. Le tecnologie digitali consentono di realizzare questo strumento strategico a tutti i livelli (anche in aziende meno organizzate). La strutturazione matematica del network derivante dall’analisi della presenza on line dell’azienda, fornisce uno strumento unico per misurare l’impatto del network sul mercato. In particolare, definendo le metriche di interesse (quelle messe direttamente a disposizione dalle piattaforme social e/o sviluppate ad hoc), è possibile effettuare l’analisi comparata delle prestazioni, misurando mediante score card opportunamente redatte e secondo adeguati intervalli temporali, la differenza di audience e di coinvolgimento, l’ampiezza delle discussioni innescate, i tassi di condivisione, etc. rispetto ai propri leader competitor. Internazionalizzazione Digitale e Smart: Come aggiornare l’analisi di posizionamento Ai fini del posizionamento, tecniche di analisi delle reti sociali e di etnografia digitale verranno utilizzate per l’ascolto e il filtraggio delle conversazioni on line per la promozione mirata, interagendo con le tribù di riferimento (esistenti e 26 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale potenziali) e con i top influencer dal media position al sense providing (il senso nella società e non il posizionamento sul mercato). Internazionalizzazione Digitale e Smart: Come aggiornare il promotion mix Dalla persuasione all’engagement Come visto, con l’evoluzione del mercato attuale, il marketing internazionale dovrà aggiornare i propri strumenti e tener conto del cambiamento di stili, abitudini e preferenze al consumo delle proprie tribù di riferimento. In quest’ottica, anche i servizi di CRM aziendale tradizionalmente votati all'acquisizione di nuovi e potenziali clienti (anche mediante il rafforzamento delle relazioni con quelli più importanti e strategici), traggono dalle metodologie di analisi proposte, come la Human Social Network Analysis e le indagini di etnografia digitale, nuova linfa e nuovi spunti di riflessione. Oggi cioè è indispensabile ascoltare le conversazioni della comunità, o meglio ancora delle tribù di “consumattori”; filtrare le idee e le opinioni e, dalla moltitudine, estrarre solo quelle più interessanti, provenienti dagli attori centrali e influencer del network (perché geometricamente connessi con molti o perché strategicamente intermediari delle informazioni); utilizzare metodologie di indagine proprie della SNA e dell’etnografia digitale invece delle metodologie computazionali di sentiment analysis permette di focalizzare l’attenzione solo sulle opinioni delle persone che svolgono un ruolo centrale per la dinamica della comunità, e, dunque, da coltivare e fidelizzare con attenzione per aumentare l’appeal aziendale Parole chiave: Engagement e Reputazione. I comportamenti che prescindono dall’acquisto, sono più incisivi di quelli finalizzati alla persuasione. 27 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale Tale processo avviene facendo leva su driver emozionali e sulla valorizzazione dei legami emozionali con i «consumattori», ed utilizzando tecniche di marketing narrativo, costruendo intorno ai valori del brand un format narrativo capace di donare esperienze ai consummatori che pertanto contribuiranno a tessere il format narrativo, nutrendolo anche delle loro storie. I consumattori cioè sono chiamati all’azione, anche attraverso la valorizzazione dei legami che li uniscono, che vedono nella rete il luogo ideale di aggregazione. In quest’ottica, i servizi digitali aiutano anche ad individuare top influencer e valutare l’impatto sul mercato del grado di interazione tra esperienza di consumo e promozione. Ancora, in quest’ottica, l’internazionalizzazione digitale e smart permette di aggiornare il concetto di Advertising. La rivoluzione digitale, infatti, impone l’advertainment, focalizzato sulla possibilità di far leva sulle esperienze e sul racconto delle stesse per posizionare il proprio brand sui mercati e risuonare con gli stakeholder che su quei mercati insistono. Alla luce di quanto detto, segue un confronto tra gli assi portanti del marketing internazionale prima e dopo la rivoluzione digitale. Marketing internazionale: com’era. 28 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale Marketing internazionale: come è. Internazionalizzazione Digitale e Smart: Come aggiornare la strategia 29 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale La strategia di marketing internazionale non può non tener conto oggi della rivoluzione digitale, che punti su 3 asset strategici: interazione | innovazione | stroytelling. E’ quanto previsto nelle “6C” dell’Internazionalizzazione Digitale Smart di seguito descritte: Cost reduction (riduzione dei costi) Il web e i social media, internet delle cose ed in generale l’internazionalizzazione supportata dall’innovazione permettono di risparmiare i costi dei servizi di vendita e di marketing. Inoltre attraverso l’e-commerce può essere eliminato un buon numero di intermediari, con una riduzione dei costi di transazione. Capability (opportunità) Il web e i social media, internet delle cose ed in generale l’internazionalizzazione supportata dall’innovazione forniscono nuove opportunità in quanto permette: ● l’introduzione di nuovi prodotti e servizi, ● lo sfruttamento di nuovi mercati, ● l’eliminazione dei vincoli geografici, la possibilità di produrre utili 24 ore su 24.Da tale scenario emerge il cosiddetto “paradosso globale’: ‘più grande diventa l’economia mondiale più forti diventano i piccoli operatori’. Il web permette anche ai piccoli imprenditori locali di operare su scala globale, superando problemi di 30 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale marketing e di logistica. Mercati globali NON significano consumi globali o a larga scala. Competitive advantage (vantaggio competitivo) Il web e i social media, internet delle cose ed in generale l’internazionalizzazione supportata dall’innovazione permettono di acquisire un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti, anche attraverso l’interazione con le tribù locali, l’engagement e la reputazione. Communications improvement and interation (miglioramento e interazione della comunicazione) Il web e i social media, internet delle cose ed in generale l’internazionalizzazione supportata dall’innovazione rendono più efficienti, produttive e interattive le comunicazioni con i «consumattori» e con gli operatori economici esteri, nonché con il personale, con i fornitori e con i distributori. Inoltre, tali comunicazioni cambiano paradigma perché attraverso l’interazione, i consumattori diventano parte della promozione smart dell’azienda. Control (controllo con l’etnografia digitale) Il web e i social media permettono di effettuare ricerche di societing. 31 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale Customer service improvement (migliorano i servizi alla clientela) Tramite l’etnografia digitale è possibile ottenere in tempo reale dati relativi all’engagement e alla reputazione aziendale. E tramite internet delle cose è possibile migliorare la capacità di rispondere ai fabbisogni dei consumattori. Conclusioni: quando un’impresa si può considerare “internazionalizzata in modo digitale e smart”? ● Se una percentuale considerevole del fatturato deriva da attività di export, ottenuto anche attraverso un massiccio ricorso ai servizi digitali ed una integrazione di contenuti innovativi; ● Se digitale e innovazione sono utilizzati per semplificare la fruizione del proprio prodotto/servizio, per aumentare l’interazione e agevolarne l’esperienza e il racconto (ad es.: internet delle cose) del prodotto/servizio; ● Le vendite sono destinate ad aree geografiche diverse, di cui almeno una extra UE e ad utenti/operatori economici che raccontano le proprie esperienze di consumo sui social, diventando centrali nel processo di internazionalizzazione dell’impresa; ● Dispone di personale interno dedicato, altamente qualificato anche per l’international social media management; ● Utilizza tecnologie informatiche e gestionali all’avanguardia, trasversalmente in tutte le fasi della strategia di promozione internazionale smart. 32 IDS – Internazionalizzazione Digitale e Smart Testimonianza in aula di Claudia Laricchia e Michele Cignarale - Università Degli Studi di Siena, Cattedra di Marketing Internazionale