Focus Cos’è cambiato negli ultimi anni e come cavalcare il cambiamento degli scenari Le nuove frontiere del marketing I TEMPI SONO MUTATI E CON ESSI LE REGOLE DEL GIOCO: STRATEGIE E TECNICHE DI MARKETING la fase classica del marketing appare ormai superata. È finita l’epoca in cui i mercati crescevano ancora e gli uomini di marketing che indagavano diligentemente le aspettative del consumatore segmentavano il mercato e concepivano conseguentemente il prodotto, curando poi le leve del marketing mix (4 P), avendo così ottime probabilità di conseguire il meritato successo. SONO OGGI ASSAI DIVERSE RISPETTO AL PASSATO E CONOSCERLE È FONDAMENTALE ANCHE PER IL FARMACISTA. IN PARTICOLARE, È BENE STARE ALLA LARGA DALLA “TRAPPOLA DEL LEADER”, QUELLA DI CUI SONO VITTIME COLORO CHE SI ILLUDONO DELLA LORO FORZA E NON SANNO CAVALCARE IL CAMBIAMENTO di Marco Mariani 12 armamese n. 3 - 2016 Ogni attività di carattere economico comporta oggi l’assunzione di un rischio: il marketing, infatti, non è una formula magica che possa eliminarlo completamente; però consente di contenerlo entro certi limiti, grazie all’attento studio dei mercati e alla continua osservazione delle aspettative del consumatore. A peggiorare la situazione ci si è messa oggi l’ipercompetizione, che ha dimostrato come le classiche strategie di marketing fossero inadatte a fronteggiare il mercato odierno, in cui i prodotti sono sempre meno differenziati e distinguibili. Insomma come dice Philip Kotler -uno dei massimi guru del management e del marketing management- «il marketing di Neanderthal è in pessima forma». I costi di marketing sono sempre più imponenti mentre l’efficacia dei relativi interventi è in netto declino, anche perché i con- sumatori sembrano sempre meno sensibili alla pubblicità, come se fossero ormai quasi assuefatti da un overdose di stimoli che li colpiscono quotidianamente (circa 6.000 volte al giorno). Rispetto al passato, oggi, i consumatori possono scegliere tra moltissimi programmi televisivi, dispongono di migliaia di riviste e siti internet consultabili 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Così, in una fase di recessione come quella attuale, le aziende come prima mossa decidono di ridurre gli investimenti in marketing che, in realtà, risulterebbe l’unico sostegno idoneo a mantenere elevate le loro vendite. Siamo passati dalle logiche del make and sell, tipiche della produzione di massa, destinate a promuovere la vendita di prodotti già esistenti, a quelle odierne del sense and respond, cioè ascolta e rispondi. Quindi, le logiche del marketing tradizionale si rivelano obsolete e devono essere affiancate da idee nuove, come quelle proposte da Kotler. L’iper segmentazione è il nuovo trend Il marketing classico, si basava sulla sequenza Stp: 1.segmentazione; 2.definizione del mercato obiettivo (targeting); 3.posizionamento. Le imprese oggi, continuando a segmentare sempre di più i mercati, hanno creato nicchie troppo piccole, che non consentono di ottenere dei grossi ritorni economici (vedi i continui lanci di Otc, per esempio, ma mai un prodotto nuovo). Ogni nuovo inserimento sottrae quota di mercato a quelli esistenti: l’unica strategia utile è quella di lanciare nuovi prodotti in risposta a quanto fatto dai propri avversari, ma così facendo si è innescata una spira- le pericolosa, che è sfociata in un “iper frammentazione” dei mercati. Un mercato nasce grazie a una prima marca che crea la categoria. Se tale mercato si rivela appetibile, in quanto remunerativo, si affaccia sulla scena un secondo competitor. Quando entra un terzo concorrente, le prime due marche hanno il controllo del 75% del mercato, lasciando il resto al nuovo entrante. Il terzo entrato, trovando due concorrenti già en saldi nel mercato, preferisce non attaccarlo nella sua totalità, ma si rivolge a un sottogruppo per tentare di diventare leader in questo segmento. Quindi il terzo comincia a segmentare, cioè divide per conquistare. La segmentazione aiuta a frammentare il mercato ottenendo allo stesso tempo il risultato di ampliarlo, ma con il passare del tempo e con l’aumentare delle segmentazioni i segmenti si contraggono, diventando sempre meno redditizi. Questa iper segmentazione porta i settori merceologici a diventare delle nicchie. Tutto ciò non significa che le vecchie teorie siano da tralasciare, anzi sono ancora oggi di primaria importanza, ma devono essere affiancate da nuovi modi complementari di fare marketing, come il permission marketing di Seth Godin, il marketing tribale, il guerrilla marketing, il marketing laterale e la strategia Oceano Blu. Quest’ultima si basa sull’individuazione di bisogni nuovi come punto di partenza e i nuovi prodotti che ne nascono generano nuove categorie o nuovi mercati. La grande innovazione di questo paradigma risiede nel fatto che invece di conquistare una parte di un mercato già esistente, se ne va a creare uno nuovo. Facciamo alcuni esempi di queste novità laterali: gli ovetti Kinder Sorpresa della Ferrero con il giocatolo per bambini all’interno, le barrette dei cereali della Hero, l’Actimel di Danone (“il primo yogurt da bere”), la bambola Barbie -la prima bambola che raffigurava una donna e non un bambino- e la Sony con il suo walkman. armamese n. 3 - 2016 13 Le nuove frontiere del MARKETING Lasciamoci ispirare La trappola del leader Ovviamente le innovazioni del marketing laterale sono difficili da creare per le aziende e ancor più ardue da assimilare per i clienti, ma garantiscono dei livelli di alta redditività. Mi associo al grido lanciato da Kotler: ridiamo dignità al marketing, restituendogli il suo vero ruolo di guida delle strategie aziendali. Le imprese devono focalizzarsi su due obiettivi, i clienti e i dipendenti, perché se queste due componenti risultassero insoddisfatte, le aziende percorrerebbero la via del declino. Le aziende devono focalizzarsi sul parco clienti e non più solo sul portafoglio prodotti, appropriandosi di concetti quali la qualità totale, il benchmarking, il reengineering e l’outsourcing, attraverso il quale vengono affidate all’esterno quelle attività che i nostri partner sanno fare con performance superiori alle nostre e con costi assai inferiori. Oggi, infatti, la competizione si sviluppa sempre di più tra reti collaborative e sempre meno tra singole imprese, quindi le aziende vincenti saranno quelli capaci di costruire le reti migliori. Se non si applicano queste strategia si rischia di cadere nel fenomeno della “trappola del leader”. Quante aziende sono cadute perché dominavano il mercato e si sono adagiate sugli allori, senza accorgersi che il gioco stava cambiando? Per la farmacia è un momento di svolta e riposizionarsi diventa strategico. Kodak, Blockbuster Italia, PanAm, Compaq e le macchine da scrivere Olivetti, la mitica Lettera 37: sono soltanto alcuni brand storici, che un tempo spadroneggiavano nei loro mercati e oggi sono ridotti a un ricordo. Che cos’è successo? Dov’è iniziato il loro declino? Perché la curva a un certo punto ha incominciato a scen- 14 armamese n. 3 - 2016 • Per ogni impresa di successo, c’è qualcuno, che in passato, ha preso una decisione coraggiosa -Peter Drucker • Fai quello che puoi, con quello che hai, nel posto in cui sei - Theodore Roosevelt • Tutte le cose sono difficili prima di diventare facili - John Norley • Per essere preparato domani, devi fare del tuo meglio oggi - H. Jackson Brown Jr • Riunirsi insieme significa iniziare; rimanere insieme significa progredire; lavorare insieme significa avere successo - Henry Ford • L’immaginazione è più importante della conoscenza - Albert Einstein • Se riesci a fare le cose bene, cerca di farle meglio. Sii audace, sii il primo, sii differente, sii giusto - Anita Roddick. • Il cambiamento è la legge della vita. Quelli che guardano solo al passato o al presente, sicuramente perderanno il futuro - J.F. Kennedy • Ci sono due scelte fondamentali da fare nella vita: accettare le condizioni preesistenti o accettare la responsabilità di cambiarle - Denis Waitley • Tra vent’anni non sarete delusi delle cose che avete fatto, ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l’ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite - Mark Twain • C’è sempre una via per farlo in modo migliore. Trovala - Thomas Edison • Non potrai mai raggiungere un reale successo a meno che tu non ami ciò che stai facendo - Dale Carnegie dere? E dove sta puntando la curva della farmacia, verso l’alto o verso il basso? Quando in un’azienda si fa il forecasting (cioè previsioni di fatturato) degli anni a venire, si prende la tendenza consolidata del passato più recente e la si proietta nel futuro prossimo. Se facesse così anche la farmacia, la stima offrirebbe anni di lento e inesorabile declino: continue manovre del Ssn per abbattere i costi del farmaco, marginalità della ricetta rossa in calo, spesa privata in arretramento per la crisi… Non ci sarebbe da stare allegri. Rieccoci allora a Kodak, Blockbuster, PanAm, Compaq e Olivetti. Che cosa hanno in comune? Sono tutte aziende cadute tutte nella “trappola del leader”, quella di cui sono vittime coloro che si illudono della loro forza e non sanno cavalcare il cambiamento, anzi, se ne accorgono solamente quando ormai è troppo tardi. È lo sbaglio che commette chi è leader di mercato e si adagia sugli allori: l’esperienza fa la differenza quando il gioco è lo stesso, ma se le regole cambiano rischia di diventare un ostacolo all’innovazione. Siamo in un presente che richiede un ripensamento della farmacia come spazio fisico: il farmacista deve riprogettare la propria collocazione in un mercato in cui la semplice dispensazione del farmaco non è più remunerativa. Il mix dei ricavi si sposta verso la libera vendita e questo significa che la farmacia deve assumere una nuova organizzazione interna. Il personale deve essere ri-formato, per proporre e consigliare nuove merceologie e servizi, il titolare deve allargare i suoi orizzonti. In Inghilterra le farmacie in catena ricavano soltanto il 33% del loro fatturato dalla dispensazione del farmaco, il resto arriva dalla vendita di altri prodotti per la salute e dai servizi. Con ogni probabilità il futuro della farmacia è questo. Oppure quello di Kodak e compagni. n