10 previsioni per il 2016 su SEO e Web Marketing

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10 previsioni per il 2016 su SEO e Web Marketing
Rand Fishkin
10 previsioni per il 2016 su SEO e Web Marketing
Di Rand Fishkin
5 Gennaio 2016
Video originale:
10 Predictions for 2016 in SEO & Web Marketing
https://moz.com/blog/10-predictions-for-2016-in-seo-web-marketing
Immagine di sfondo: “Bocca della verità” di Phyrexian – Opera propria. Con licenza CC0 tramite
Wikimedia Commons
E' di nuovo il momento magico in cui esamino le mie previsioni sull'anno che si è
appena concluso e ne faccio di nuove per quello a venire. Come è mia personale
tradizione, per prima cosa esaminerò l'esattezza di quello che suggerii che sarebbe
successo nel 2015. Sulla base di come sono andato vi farete un'idea di quanto
seriamente potrete prendere in considerazione le
mie previsioni per il futuro. Comunque, se preferite,
potete anche passare direttamente alle previsioni
per il 2016.
Per i posteri, ecco il mio post del 6 Gennaio 2015
[http://www.ideawebitalia.it/seo/6820/], ma non
dovrete leggerlo. Infatti di seguito, c'è breve sintesi
di ogni previsione e sua relativa correttezza. Ecco
come farò le mie valutazioni:
Centrata (+2): quando una previsione si è rivelata esatta e ne sono stati soddisfatti i
criteri principali
Parzialmente Accurata (+1): previsioni che ci sono andate vicino, anche se la realtà
si rivelata po' diversa.
Non completamente sbagliata (-1): quelle che sono andate vicino alla verità, ma che
non si possono definire "corrette" da nessun punto di vista.
Sballata (-2): ipotesi che non ci sono andate neanche vicino.
Se il punteggio sarà positivo preparatevi a nuove previsioni e se sarà negativo, vorrà
dire che chiaramente sto perdendo il polso del settore e che fuggirò in un angolo
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Rand Fishkin
remoto del nord-ovest, per fare un lavoro più consono ai miei baffi ... forse la
lavorazione di lenti a contatto artigianali?
Tiriamo le somme del mio 2015 e speriamo che non si arrivi a questo.
N.1: Vedremo la prima grande università pubblica degli
Stati Uniti offrire un corso di laurea in Internet Marketing,
inclusi i corsi SEO.
+1 Questo è un argomento su cui avrei dovuto fare più ricerche. Diverse università
[https://www.searchenginejournal.com/15-colleges-offer-digital-marketingclasses/127112/] offrono già un corso di laurea in marketing online, ma tecnicamente
va stabilito quando una università si deve definire "grande". Detto questo, visto che
posti come la Penn State
[http://news.psu.edu/story/372595/2015/10/01/academics/penn-state-launches-onlinebachelor%E2%80%99s-degree-marketing], Vanderbilt
[http://news.vanderbilt.edu/2015/11/vanderbilt-launches-new-master-of-marketingdegree-program/], e Georgetown [http://scs.georgetown.edu/programs/414/onlinemaster-of-professional-studies-in-integrated-marketing-communications/], nel 2015
hanno tutte inserito nei programmi di studio dei corsi di marketing online, o li hanno
annunciati, mi darò un credito parziale.
N.2: Google continuerà il trend di fornire risposte immediate
ai risultati della ricerca, con strumenti ancora più interattivi.
+1 Anche se certamente non si potrebbe sostenere che Google abbia fatto marcia
indietro, rispetto alla tendenza di aumentare le risposte istantanee nei risultati, nel
2015 il numero dei nuovi strumenti interattivi è stato piuttosto limitato. Hanno provato
una nuova interfaccia per l'Hotel Finder [https://www.seroundtable.com/google-newhotel-finder-interface-20556.html], alcuni nuovi servizi per la casa
[https://www.seroundtable.com/screen-shots-of-google-home-services-20675.html] e
alcuni risultati specifici per le curiosità, per ricerche del tipo: "mi sento curioso"
[https://www.seroundtable.com/google-fact-box-20842.html]; ma gli unici che avevo
considerato realmente interattivi e pervasivi erano il lancio del loro calcolatore di mutui
[https://www.seroundtable.com/google-mortgage-calculator-19810.html] e il rilancio
del loro flight finder avanzato
[http://www.techtimes.com/articles/35979/20150227/google-launches-google-flightsto-help-you-find-best-airfare-deals.htm], completo di programma di affiliazione.
N.3: il 2015 sarà l’anno in cui Facebook inizierà a
mostrare una qualche forma di contenuti web (non solo
pagine di Facebook), nella loro funzione di ricerca.
-1 In un certo senso si potrebbe sostenere che l'hosting su Facebook di articoli
istantanei (che ha avuto inizio a Marzo e che ora offre una copertura considerevole su
molte fonti editorali) corrisponda a questa previsione, ma dal momento che Facebook
tecnicamente li presenta dentro il suo sito, valuterò la previsione come "non
completamente sbagliata", piuttosto che "parzialmente accurato".
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N. 4: l’indicizzazione di Twitter su Google crescerà
parecchio e una percentuale significativamente più alta
di tweet, hashtag e profili saranno indicizzati entro la fine
dell’anno.
+1 E' vero che su Google l'indicizzazione di Twitter è cresciuta (come mostra l'analisi
di Stone Temple [https://www.stonetemple.com/how-is-google-indexing-twittertoday/]), ma l'incremento di gran lunga più cospicuo è venuto dalla rinnovata
collaborazione tra Twitter e Google, che il mio pronostico non aveva previsto.
N.5: l’UE porterà avanti un’ulteriore attività di
regolamentazione nei confronti di Google, che introdurrà
nuove sostanziali modifiche ai risultati della ricerca, per i
cercatori europei.
+2 L'UE ha presentato formali accuse antitrust contro Google nel mese di Aprile
[http://www.nytimes.com/2015/04/16/business/international/european-union-googleantitrust-case.html]. Di questo procedimento non vedremo l'esito a breve, ma questo
fatto certamente si conforma a quello che ho pensato che potesse accadere.
N.6: la ricerca mobile, i dispositivi mobili, i referral
SSL/HTTPS e le app si combineranno per rendere
sempre più difficile procurarsi i dati di origine del
traffico.
-1 Per lo più grazie a Facebook, che ha corretto la sua assenza di referral per chi
arriva dal mobile, o dalla loro app. Questa tendenza si è invertita nel 2015 e ora
stiamo assistendo ad un minor numero di errate classificazioni nella voce "traffico
diretto", rispetto ai due anni precedenti. Detto questo, come Marshall Simmonds ha
mostrato al MozCon [https://moz.com/videos/view/2015/dark-search-and-social-runrabbit-run] (video a pagamento), una gran parte del traffico della ricerca è ancora
"oscurato" e non sta dando il giusto merito ai search marketer. Maggiori dettagli li
trovate nella sua presentazione pubblica all'SMX
[http://www.slideshare.net/SearchMarketingExpo/dark-traffic-dark-search-dark-socialdark-mobile-by-marhsall-simmonds].
N.7: le piattaforme di advertising e di contenuti
consigliati, continueranno a consolidarsi e Taboola, o
Outbrain, saranno acquisiti, oppure loro stessi faranno
un’acquisizione piuttosto pesante.
-2 Tutto quello che posso dire è che né Taboola né Outbrain hanno fatto grosse
acquisizioni nel 2015 e globalmente non ci sono state molte acquisizioni o fusioni in
questo settore. L'operazione di gran lunga più rilevante è stata la campagna di
finanziamento di 117 milioni di dollari di Taboola
[http://blogs.wsj.com/digits/2015/02/04/content-marketing-company-taboola-raises-
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117-million/], che avevo pensato potesse portarli a fare alcuni acquisti, ma finora non
se ne parla nemmeno.
N.8: i pin a pagamento faranno di Pinterest un colosso
emergente nel mondo dei social media e della pubblicità
sui social, in particolare per il commercio elettronico.
+1 Nel mese di dicembre, Pinterest ha finalmente ha aperto ai "Pin" sponsorizzati
[http://marketingland.com/pinterest-to-open-promoted-pins-for-all-us-businesses156316] in modalità self-service (e ha rivendicato un milione di account aziendali
attivi), ma prima ancora di questo, il programma ha mostrato di avere un successo
strepitoso. Purtroppo, non sono riuscito a trovare nessun dato specifico, quindi è
difficile capire quanto effettivamente sono andati bene i test e la partenza ed è per
questo che mi attribuisco solo un punteggio "parzialmente esatto".
N.9: Foursquare (o Swarm) saranno acquistati, si
fonderanno con qualcuno, o chiuderanno nel 2015
(probabilmente una delle prime due ipotesi).
-2 Nonostante le difficoltà, Foursquare e Swarm sono rimasti in piedi e indipendenti.
Foursquare adesso si sta finanziando con l'immissione sul mercato di azioni a valore
ridotto [http://recode.net/2015/12/22/foursquares-value-will-be-cut-by-more-than-halfin-a-new-funding-round/] (sono state valutate la metà della valutazione delle
precedenti campagne di finanziamento, fatto sicuramente deplorevole per i
dipendenti, gli azionisti e i fondatori). Inoltre gli esperti stanno dicendo che una vendita
alla Microsoft, o a un altro gigante tecnologico sia una probabile, ma non è ancora
accaduto e la mia previsione ne ha fatto le spese.
N.10: Amazon non porterà via una quota di ricerca
rilevante da Google, né la ricerca mobile danneggerà le
entrate pubblicitarie di Google in modo sostanziale.
+2 Nessuno ha intaccato la quota di mercato di Google nel 2015
[http://gs.statcounter.com/#all-search_engine-ww-monthly-201412-201512] (più del
91% a livello mondiale) e Google sembra fare grandi passi nel perseguire lo sviluppo
nel mondo mobile, guidato dagli annunci pubblicitari. Il capitale azionario, le entrate e
la posizione di mercato, oggi li rendono inattaccabili come lo erano un anno fa,
nonostante tutte le chiacchiere di segno diverso.
PUNTEGGIO FINALE: +2
Per un pelo, ma ci sono rientrato, per cui continuerò nella mia tradizione di cercare di
prevedere il futuro. Quest'anno, ho intenzione di concentrare l'attenzione un po' più
specificamente sul web marketing e sulla SEO, piuttosto che spaziare in generale sui
vari settori tecnologici.
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Rand Fishkin
Le 10 predizioni di Rand per il 2016
N.1: i dati riveleranno che risultati organici di Google
hanno un CTR < 70%
Per molti anni, Google ha reso pubblici i dati sul rapporto del click-through rate tra gli
annunci a pagamento e i risultati di organici. Storicamente questi sono sempre stati
tra l'80% e l'85% per i risultati organici e fra il 15% e il 20% per gli annunci a
pagamento. Ma ormai da anni Google è sempre più incredibilmente aggressivo con i
suoi risultati non organici (knowledge graph, vari formati di AdWords, risposte
immediate, ecc.). Penso che il 2016 sarà l'anno in cui riusciremo ad avere dati più
attendibili in proposito e risultati concreti, nonostante il silenzio del gigante della
ricerca.
In parte questo arriverà dal settore del search marketing, dove persone come quelle di
AWR hanno realizzato strumenti per monitorare il CTR
[http://www.advancedwebranking.com/ctrstudy/] riportato nella Google Search
Console, e in parte sarà opera di aziende esterne al settore come SimilarWeb
[http://www.similarweb.com/] o Jumpshot [http://www.jumpshot.com/], che hanno
accesso ai dati a livello di clickstream [https://www.google.it/search?q=clickstream].
La mia previsione è che, in media, tra i miliardi di ricerche quotidiane su Google,
anche contando quelle che generano più di un clic, meno del 70% delle ricerche
generino almeno un clic su un risultato organico.
Ma non è uno scenario particolarmente deprimente, se si considera la crescita di
Google. Anche se scoprissimo che il CTR è il 50%, ci sarebbero comunque più
opportunità nei risultati organici di Google oggi, di quante non ce ne fossero quattro
anni fa, grazie all'incredibile tasso di crescita delle ricerche (quelle da desktop si sono
stabilizzate ma non hanno subito alcuna contrazione, mentre quelle da mobile sono
balzate alle stelle, a più del doppio del volume di ricerca totale).
N.2: Il mobile interferirà molto poco sull'utilizzo da
desktop e nei paesi sviluppati il suo tasso di crescita
rallenterà
Non so se il 2015 sia stato l'anno del mobile, ma credo che il 2016 sarà l'anno in cui i
tassi di crescita del mobile cominceranno a scemare. Nota: non sto dicendo che
siamo arrivati al "picco massimo del mobile", dico invece che il tasso di crescita ha
raggiunto il suo apice e credo che nel 2016, i numeri della crescita percentuale
scenderanno.
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Rand Fishkin
[https://twitter.com/randfish/status/678639616199557120?ref_src=twsrc%5Etfw]
Il mobile non sta uccidendo il desktop. Stanno uccidendo entrambi di tutto il nostro tempo libero. - Rand
Fishkin (randfish) 20 dicembre 2015
Allo stesso tempo, penso che potremmo aver raggiunto il picco massimo del declino
del desktop e laptop, e mi aspetto che nel 2016, i tassi di utilizzo del desktop
resteranno sostanzialmente invariati. Quasi tutto ciò che il mobile poteva togliere, o a
cui poteva sostituirsi nell'utilizzo da desktop è stato tolto e io sono scettico sull'ipotesi
che cose come il lavoro creativo, di programmazione, di compilazione di lunghi
moduli, di giochi per computer, e altre attività per cui sono stati creati i grandi monitor
e gli input da tastiera completa + mouse, possano essere cannibalizzate con
successo da un display che si infila nelle nostre tasche.
N.3: Twitter capirà come ricominciare a crescere
Sono stati un paio di anni difficili per Twitter, ma io sono ottimista sulla società per il
2016 e nel lungo termine. Ci vogliono nuovi amministratori delegati, del tempo per
rimettere in rotta la nave e ci vuole tempo perché i cambiamenti nella leadership di
un'azienda abbiano un impatto nella sua crescita. Magari succederà verso la fine del
2016, ma credo che vedremo migliorare i numeri di Twitter: la loro posizione sul
mercato e il valore delle loro azioni (nota: non possiedo nessuna azione pubblica di
Twitter).
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Twitter ha un problema serio di crescita [http://fortune.com/2015/10/29/twitter-growth/]
Per il marketing, questo significa che gli investimenti in Twitter nel lungo termine
pagheranno i dividendi più alti. Penso che le persone che imparano a usare la
pubblicità su Twitter in modo efficace, a guadagnarsi pubblico lì e a sfruttare le
conversazioni (non solo per la promozione, ma per imparare e partecipare)
coglieranno opportunità notevoli. C'è flessibilità nelle funzionalità offerte dalle Twitter,
che combinata con il modo in cui funziona lo stream e l'amplificazione, determina un
potenziale creativo e di diffusione di contenuti, migliore rispetto ai limiti imposti da
Facebook e Instagram nei loro flussi organic (questo non vuol dire che Facebook e
Instagram siano essi stessi delle incredibili opportunità; lo sono entrambi).
N.4: i motori di raccomandazione di contenuti social
diventeranno una forza
Nel 2015, ho iniziato a usare 5 nuovi motori di raccomandazione di contenuti:
•
Le nuove raccomandazioni, in versione Beta di Pocket
[https://getpocket.com/], che mi consiglia il contenuto in base a come gli altri
utenti di Pocket lo stanno usando e mi permette di seguire altri utenti di
pocket che "consigliano" pubblicamente contenuti che leggono. In ogni caso,
se volete seguire le mie raccomandazioni, potete vederle qui
[https://getpocket.com/@randfish].
•
Nuzzel [http://nuzzel.com/] - Una app e un sito web fantastici, che per me
sono quasi un sostituto del mio motore di contenuti preferito da sempre:
Trunk.ly, ormai trapassato da molto tempo. Aggrega link condivisi su Twitter e
Facebook dalle persone che seguite e mostra anche il contenuto degli "amici
degli amici".
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•
ProductHunt [http://producthunt.com/] - Un sito web popolare nel mondo delle
startup e della tecnologia che funziona come Reddit per il software e le
applicazioni. Creare un account e seguire gli altri può contribuire a
personalizzare le proposte del sito e ciò che appare nelle loro email
quotidiane.
•
Snapzu [http://snapzu.com/] - un servizio relativamente nuovo che aggrega
contenuti che sono stati condivisi in altri posti. Si fanno chiamare "una
comunità di comunità" e hanno un sistema che mantiene basso il "rapporto
segnale/disturbo".
La mia previsione è che uno o più di questi salirà al livello di alcuni dei social network
di seconda fila in termini di popolarità, traffico referral indotto e numero di utenti attivi.
Probabilmente sarà Pocket, ma non mi sorprenderebbe vedere Feedly o anche un
soggetto nuovo di zecca come Refind [https://refind.com/] fare un grande colpo. I
social network considerano la distribuzione dei contenuti e il rapporto segnale/disturbo
priorità secondarie rispetto all'engagement e alla conversazione. Credo che alcuni dei
soggetti focalizzati su questo spazio avranno un eccezionale 2016 (i consumatori di
contenuti ne hanno bisogno).
33 mila seguaci solo un mese dopo il lancio della versione beta [http://lifehacker.com/pocket-now-lets-youfollow-people-and-read-what-theyre-1746897283] ?? Questa è una potente piattaforma ...
Naturalmente, quando queste piattaforme decollano, diventano anche di profondo
interesse e importanza per il marketing, soprattutto per il content marketing; infatti
sono amplificatori sociali, influenzatori e probabilmente, di conseguenza, anche
perché potranno ottenere una spinta sul ranking nella ricerca se il contenuto va bene
su queste piattaforme.
N.5: Yext si quoterà in borsa, stimolando ancora più
interesse per il mondo delle inserzioni locali
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Nel 2014, ci sono stati numerosi articoli [http://www.businessinsider.com/yext-hires-acfo-ahead-of-2015-ipo-2014-10] che hanno predetto una Offerta Pubblica di Acquisto
(IPO) di Yext [http://yext.com/]. Non è successo nel 2015, ma penso che l'anno sarà
questo. Hanno lavorato bene, scavato un fossato con i loro contratti e il loro poderoso
team delle vendite, e giocano su un terreno dove le aziende hanno un disperato
bisogno di aiuto: le inserzioni locali.
Penso che l'ascesa di Yext alimenterà molto l'interesse verso il mondo del local listing,
da parte settore tecnologico, quello finanziario e la gente del business che in
precedenza lo ha, in larga misura, ignorato. Sono anche fiducioso sulla crescita di
Moz local [http://moz.com/local] (un concorrente semi-diretto di Yext) e in realtà penso
che la mossa di Yext in questo mercato ci aiuterà, così come l'IPO di Hubspot a suo
tempo, ha aiutato tante aziende nel mondo dell'inbound marketing e del content
marketing.
N.6: La morte della distribuzione normale colpirà duro
sia sulla pubblicazione dei contenuti, che sui risultati
della ricerca.
Trovo che il recente post di Alex Danco sulla morte della distribuzione gaussiana
[http://alexdanco.com/2015/12/17/taylor-swift-ios-and-the-access-economy-why-thenormal-distribution-is-vanishing/] sia profetico (nonostante meriti un appunto per la
mancanza di dati sotto i grafici). Concordo sul fatto che ci stiamo spostando da un
mondo di curve di distribuzione normale, verso un modello "chi vince piglia tutto". La
teoria della "long tail" della digitalizzazione, si è dimostrata falsa nella maggior parte di
casi (con alcune illustri isole che fanno eccezione, come la domanda delle keyword
nella ricerca e i collegamenti nei social network).
Fonte: "Taylor Swift, iOS, and the Access Economy: Why the Normal Distribution is Vanishing"
[http://alexdanco.com/2015/12/17/taylor-swift-ios-and-the-access-economy-why-the-normal-distribution-isvanishing/]
Penso che nel 2016 assisteremo ad un maggior numero di fatti come quello che è
successo a GigaOM [http://www.theverge.com/2015/3/9/8180703/gigaom-shuts-down]
e che è stato descritto in "The Sad Economics of Internet Fame"
[http://fusion.net/story/244545/famous-and-broke-on-youtube-instagram-socialmedia/]. Cioè, i contenuti diventano così ampiamente distribuiti e così difficili da
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monetizzare, che solo i grandi vincitori saranno in grado di tenere il passo del gioco.
La crescita dei software di blocco della pubblicità online (adblocking), può avere una
parte in questo, così come lo avranno gli algoritmi di Google che ricompensano le
pagine con un caricamento più veloce, un maggior engagement e che non fanno
scappar via i visitatori con interruzioni e fastidi.
Allo stesso modo, immagino che assisteremo ad un maggiore consolidamento globale
nei risultati di ricerca, con un numero minore di domini unici fra i primi 10 risultati delle
ricerche (dovremmo riuscire a misurarlo mediante MozCast). Io non sono contento di
questa previsione; la mia speranza è che sia una previsione sbagliata. Io credo nella
diversità dei contenuti e amo quella diversità che il web e i suoi canali di marketing
organici hanno permesso.
N.7: L'ascesa dell'adblocking scatenerà dei tentativi di
promulgare leggi e incitare un maggior numero di siti a
limitare adblocking degli utenti
[http://marketingland.com/ad-blocking-report-nearly-200million-users-22-billion-in-lost-ad-revenue-138051].
Fonte: [https://blog.pagefair.com/2015/ad-blocking-report/]
L'adblocking è stato dibattuto enormemente nel 2015 e la mia ipotesi è che la
reazione a questa tecnologia in crescita, imiterà il modo in cui in passato hanno
reagito i soggetti che si sono trincerati contro le svolte tecnologiche: cercando di
neutralizzarle con nuove leggi. Prevedo che in entrambi gli Stati Uniti e l'Unione
europea, si manifesterà sotto forma di qualche tipo di azione governativa (negli Stati
Uniti molto probabilmente grazie all'attività delle lobby, sinonimo del nostro sistema
legalizzato di corruzione) a "tutela degli interessi di editori e giornalisti che servono il
bene pubblico".
Se questa esatta citazione apparisse in qualche fonte, ritengo che mi meriterei il
doppio dei punti, non credete? :-)
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N.8: DuckDuckGo sarà il motore di ricerca con la crescita
più rapida del 2016.
Google ha avuto un buon 2015 e a dire il vero, anche Bing (dato che ora fornisce i
risultati della ricerca alla rete di AOL [http://searchengineland.com/bing-results-adsnow-live-on-aol-search-239574] e ha riscosso un relativo successo con Windows 10 e
il browser Edge). Ma nel 2016, credo che il nostro motore di ricerca web a largo
raggio, con la crescita più veloce, sarà DuckDuckGo, che ha avuto una crescita
piuttosto notevole anche nel 2015:
Fonte: la pagina incredibilmente trasparente delle statistiche di DuckDuckGo
[https://duckduckgo.com/traffic.html]
In parte è dovuta alle continue vicende della privacy, in parte è il fenomeno degli
"early adopters" [https://it.wikipedia.org/wiki/Early_adopter] del mondo tecnologico che
si spostano su DDG, e in parte sono i risultati di DDG come motore (per un sacco di
interrogazioni, ora sono veramente buoni come quelli di Google, anche se gliene
mancano [https://duckduckgo.com/?q=creating+great+presentations] alcuni
[https://www.google.com/search?q=creating%20great%20presentations]). Se non
lavorassi nella SEO, con l'esigenza professionale di vedere il maggior numero
possibile di risultati di Google, onestamente prenderei in considerazione di cambiare
motore di ricerca.
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Dato che DDG ha molte meno ricerche a cui rispondere, mi sbilancerò in
un'affermazione un po' più audace: il suo tasso di crescita nel 2016 supererà quello
del 2015 e nessun altro dei principali motori di ricerca web attualmente esistenti,
crescerà altrettanto rapidamente. Se Apple o Facebook decideranno di sviluppare
direttamente la una funzione di ricerca, beh ... A) dovrebbero comprare DuckDuckGo
e B) i giochi sono già chiusi.
N.9: finalmente verrà fuori il software per lo sviluppo del
Content marketing, non dedicato alle aziende
Da molto tempo ormai, le grandi aziende e i negozi online con grandi quantità di
contenuti, sono stati gli unici beneficiari del software per il content marketing, che
analizza le prestazioni, suggerisce miglioramenti, aiuta con l'attività editoriale, le idee,
la diffusione, ecc. Però penso che il 2016 sarà l'anno in cui emergeranno alcune
piccole e medie imprese e soggetti del middle market (più grandi delle PMI e più
piccole delle grandi società quotate in borsa – n.d.t.). Ci sono numerosi fornitori di
software per il Content marketing maturi per entrare in questo mercato, tra cui:
•
Buzzsumo [http://buzzsumo.com/] - Fino ad oggi, sono stati i più forti del
gruppo, ma io li classificherei soprattutto come strumento di ricerca (sia pure
eccezionale). Hanno fatto irruzione nel mondo del content alert (notifiche di
eventi relativi ai contenuti e autori di interesse – n.d.t.), ma penso che nel
2016 potrebbero fare di più sul supporto alle campagne in corso, suggerimenti
e analisi dei dati.
•
Kapost [http://kapost.com/] - Rivolto ai creatori di contenuti per pubblicizzare e
condividere idee, gestire il processo di pubblicazione dei contenuti e
distribuirli in modo efficace attraverso i canali. Kapost ha diversi anni, ma
continua a migliorare e guadagnare clienti sul mercato di riferimento che è il
B2B.
•
Priceonomics [http://priceonomics.com/content-tracker-by-priceonomics/] credo che questa gente avrà una grande risonanza con questo prodotto,
quando sarà offerto al pubblico. Hanno seguito quasi esattamente il modello
di Moz, prima sviluppando un blog impressionante e un seguito appassionato
e ora lanciando quello che appare come un software molto interessante, che
loro stessi stanno utilizzando internamente.
•
Quicksprout [http://www.quicksprout.com/] - Come Priceonomics, Quicksprout
prima era blog un popolare nel mondo del marketing e secondo un post sul
blog del cofondatore Hiten Shah [https://hitenism.com/a-new-year-a-newcompany/], in un prossimo futuro lanceranno un prodotto in modalità SaaS,
per aiutare le persone a produrre contenuti migliori.
•
Moz Content [https://moz.com/content/] - Uno dei lanci più silenziosi che
abbiamo fatto a Moz è stato quello del novembre dello scorso anno, quando
abbiamo annunciato Moz content, che fornisce il controllo e la verifica, il
monitoraggio continuo, l'analisi e gli strumenti di ricerca competitiva, per il
content marketing. Per me è difficile essere obiettivo, ma penso che Moz
Content abbia buone possibilità di crescere notevolmente quest'anno.
La mia previsione è che nel 2016, uno o più di questi soggetti guadagnerà quote di
mercato significative con 2000 o più nuovi utenti paganti.
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N.10: Le "grandi" tendenze del 2016: gli wearables, la
realtà virtuale, la casa intelligente, e l'Internet delle cose,
non avranno (per il momento) quasi alcun impatto sul
mondo del web marketing
Sono noto per essere scettico su un sacco di presunti "game-changer" (fattori di
svolta – n.d.t.) nella tecnologia e nel marketing, e quest'anno, voglio rimanere fedele
al mio stereotipo. So che le pubblicazioni di tecnologia dicono praticamente tutte le
stessa cosa: è l'anno dei dispositivi indossabili, della realtà virtuale, della casa
intelligente, dell'Internet of Things, e del trasporto individuale (personal transport).
Non ho intenzione di polemizzare su queste cose (anche se non credo che la realtà
virtuale sarà la tendenza dominante del prossimo Natale, come la blogosfera
tecnologica sta pronosticando), ma sosterrò che nessuno di loro avrà un grande
impatto sul nostro modo di fare web marketing. Ci possono essere alcune opportunità
di nicchia, ma la mia previsione è che nessuna di queste nuove tendenze contribuirà a
creare piattaforme di gestione pubblicitaria, o di marketing, potenziali con un valore
superiore a 50 milioni di dollari. Se gli annunci pubblicitari sui frigoriferi, o nei caschi
per la realtà virtuale, o se le nuove piattaforme di social media sui dispositivi
indossabili attireranno quel genere di attività, perderò i miei 2 punti.
A proposito: sono fissato con il mio Fitbit [https://www.fitbit.com/user/3Q9VFR] e spero
davvero che nessuno riesca a usarlo per mandarmi la pubblicità.
Questo è quanto! Le mie dieci previsioni per 2016 sono scolpite nella pietra (emm ...
diciamo scritte nel post di un blog, facilmente modificabile, ma non abuserei mai della
vostra fiducia, o dell'immagine della pagina nella cache di Google). Non vedo l'ora di
sentire i vostri commenti, critiche, e qualsiasi previsione vogliate condividere qui. Il
prossimo gennaio vedremo come andrà a finire.
Rand Fishkin
Traduzione di Marco Dini
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