Ritar www.ritar.com FIBRA OTTICA L’impianto Sat in Fibra Ottica, LNB compreso itar presenta una serie di componenti prodotti dall’inglese Invacom, che consentono di realizzare un impianto di ricezione satellitare completamente in Fibra Ottica. Un’innovazione, quella della Fibra Ottica, che rivoluzionerà il modo di concepire e realizzare le installazioni. R I prodotti Invacom in fibra ottica, distribuiti da Ritar, consentono di realizzare un impianto di ricezione e distribuzione satellitare. La gamma è composta da tre prodotti: un LNB con uscita ottica e tre convertitori ottico/coassiale Virtual Twin e Virtual Quad (a 2 e 4 uscite per altrettanti decoder) e Quatro che offre le quattro polarità del segnale ricevuto per alimentare una rete di distribuzione classica a multiswitch. La gamma Invacom consente di realizzare un impianto satellitare in fibra ottica a prezzi abordabili. I vantaggi della fibra ottica Utilizzata da anni in impianti professionali e civili che si sviluppano su lunghe distanze, i vantaggi di questo mezzo di trasmissione sono oramai ben noti e si possono riassumere così: – bassissime perdite, dell’ordine di 0,3 dB al km – grande stabilità e minimo deterioramento – “scalabilità” per i futuri sistemi TLC – meno invasiva del cavo coassiale. I cavetti monofibra rinforzati da interno hanno un diametro di 3mm – costo concorrenziale rispetto ai cavi in rame anche per piccole distanze – soluzione obbligata per le grandi distanze 144 Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 2 - 2009 LNB ottico Questo prodotto trasforma il segnale RF ricevuto dall’antenna in una modulazione per un Laser di piccola potenza, scelto nel campo dei laser single mode in seconda finestra ottica. L’LNB ottico è dotato di due uscite: ottica e coassiale. L’uscita coassiale viene utilizzata esclusivamente per alimentare l’LNB ottico; per collegare l’uscita ottica a un comune misuratore di campo si può far ricorso all’accessorio FreeWave PAN-M1 (descritto nelle prossime pagine) da collegare fra l’uscita ottica dell’LNB e lo strumento di misura. La fibra ottica applicata ad un LNB consente di ottenere numerosi vantaggi. Ad esempio: il segnale su fibra non risente dei campi elettromagnetici indotti (nella fibra scorre luce, non corrente elettrica), per cui non si rileva un deterioramento del BER per effetto di rumori impulsivi. Inoltre la distribuzione monofibra non suddivide le 4 polarità su 4 cavi come un LNB: con la fibra i segnali restano suddivisi nelle loro bande radio e la separazione iniziale viene costantemente mantenuta. Un altro vantaggio della fibra ottica è la trasparenza ai segnali, per cui una frequenza IF satellitare mantiene le stesse caratteristiche anche dopo distanze ragguardevoli; la fibra è praticamente lineare e attenua indipendente dalla frequenza di lavoro, il cavo invece attenua maggiormente con l’aumentare della frequenza e può crare disequalizzazioni per effetto di disadattamenti. Quindi con un LNB ottico si può distribuire il segnale su distanze ragguardevoli, praticamente senza preoccuparsi di equalizzare o di amplificare di nuovo il segnale. Tre chilometri di fibra ottica introducono un’attenuazione sul segnale di circa 1 dB: questo dato ci indica che possiamo decidere di far percorrere al cavo un percorso più lungo ma più agevole (presenza di un cavedio accessibile, cavidotti, ecc.); oppure possiamo decidere di installare la parabola in una zona lontana per poterla nascondere e ridurre l’impatto ambientale che deriva dalla sua presenza. FIBRE MDU - LNB OTTICO Frequenza d’ingresso Polarizzazioni Diametro supporto Uscita ottica Connettore ottico GHz mm Connettore F Numero di nodi ottici pilotabili 10,7 ÷ 12,75 HeV 40 +7 dBm tipico, seconda finestra 1310 nm singlemode FCPC, necessita di un’intefaccia per collegarsi allo strumento per alimentare la parabola 32 FIBRE MDU - VIRTUAL QUATRO Segnale d’ingresso Rete di distribuzione ottica Frequenza d’uscita Segnali d’uscita Connettori d’uscita Ottico singlemode 1310nm, connettore FCPC Passiva, fino a 24 dB di attenuazione ottica tra LNB e nodo 950 ÷ 2150 MHz 4 polarità indipendenti (Virtual Quatro) 4, di tipo F FIBRE MDU - VIRTUAL TWIN E QUAD Segnale d’ingresso Rete di distribuzione ottica Frequenza d’uscita Segnali d’uscita Connettori d’uscita Ottico singlemode 1310nm, connettore FCPC Passiva, fino a 24 dB di attenuazione ottica tra LNB e nodo 950 ÷ 2150 MHz 2 (Virtual Twin) - 4 (Virtual Quad) 2 (Virtual Twin) - 4 (Virtual Quad), di tipo F ACCESSORISTICA Splitter Pezzature cavi preterminati Varie 1:2, 1:4 connettorizzati FCPC Da 1 a 200 metri in vari tagli Bussole ottiche, kit pulizia, connettori per l’intestazione sul campo Lo schema d’impianto prevede l’impiego dell’LNB in fibra ottica Fibre MDU e di 5 splitter ottici per ottenere 16 linee derivate, dove ciascun utente potrà collegare un Virtual Quad o un Virtual Twin e ottenere da 2 a 4 prese di utente indipendenti Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 2 - 2009 145 Ritar www.ritar.com Lo schema prevede la presenza del Fibre MDU Virtual Quatro e di splitter ottici a 2 e 4 vie per realizzare 2 montanti a 4 cavi coassiali (2 polarità con banda alta e banda bassa) da gestire con i classici multiswitch La distribuzione con i dispositivi “virtual” La distribuzione del segnale satellitare ottico avviene tramite una rete passiva in fibra monomodo, costituita da divisori ottici (splitter) e, a seguire, da altri tratti di fibra. Gli splitter vanno posizionati e scelti a seconda dell’impianto e del numero di nodi (massimo 32 secondo le indicazioni Invacom). Sono anche disponibili splitter a 2 e 4 vie, combinabili in cascata. Utilizzando i dispositivi “virtual Twin” e “virtual Quad” si possono realizzare dei nodi terminali, rispettivamente con 2 o 4 prese d’utente per decoder (connettore F). Il decoder connesso (tramite cavo coassiale) vedrà gli stessi segnali che, in un impianto tradizionale, provengono da un LNB o da un componente equivalente. Si potranno così commutare le bande e le polarità nei soliti modi (13-18V , 0-22KHz). I dispositivi “virtual Twin” e “virtual Quad” si presentano come dei piccoli box metallici, simili a dei multiswitch, dotati di alette per fissaggio rapido. I connettori F di uscita accettano il solito cavo coassiale da 3/5/7mm. Il livello di uscita è sufficientemente adeguato per una connessione alla presa domestica. Il “virtual Quatro” Il nome ricorda gli LNB a quattro uscite indipendenti, comunemente chiamati “quattro” nel mondo dell’installazione. Il dispositivo, realizzato nello stesso contenitore dei “virtual Twin” e “Quad” consente di convertire il segnale ottico nelle quattro polarità indipendenti disponibili con i 146 Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 2 - 2009 connettori F, che saranno poi sfruttare dalla rete a multiswtich realizzata con il classico cavo coassiale. Questo dispositivo consente la massima flessibilità, là dove serva riallacciarsi ad una calata preesistente (con i 4 cavi coassiali), oppure per connettersi a un multiswitch “corposo”, ad esempio un 16 o 20 uscite, eventualmente con mix terrestre. Il “virtual Quatro” è da considerarsi un sottonodo per il passaggio da fibra ottica (lunghe distanze) ai 4 cavi coassiali (brevi distanze), per esempio per la distribuzione orizzontale al piano. Tutti i dispositivi “virtual” devono essere collegati all’alimentatore, fornito in dotazione. Gli elementi per la distribuzione Sono disponibili tutti gli elementi per la distribuzione, ovvero cavi ottici e divisori ottici (splitter), organizzati secondo la filosofia del “pronto all’uso”. Ad esempio, si possono scegliere dei cavetti monofibra rinforzati, già preintestati, di varie metrature; una volta posati e connessi ai dispositivi, il sistema sarà pronto e operativo. Essendo la perdita della fibra ottica risibile, non ci si deve preoccupare se il cavo ottico è più lungo del necessario. Sono anche disponibili connettori per l’intestazione rapida della mera fibra; tali connessioni sono utili per l’impiego con altri cavi, con cavi ad uso promiscuo, con cavi la cui posa richiede connessioni in ultima istanza. ACCESSORI PER FIBRA OTTICA FreeWave PAN-M1 lettore di segnali RF in fibra ottica uesto indispensabile accessorio converte il segnale ottico in un segnale RF per consentire l’uso di un misuratore di campo durante la messa a punto dell’impianto. Q L’LNB ottico prodotto da Invacom e distribuito in Italia da Ritar, presenta due connettori di uscita: il primo rappresenta l’uscita ottica che deve essere collegata all’impianto di distribuzione in fibra mentre il secondo è un connettore F, da utilizzare esclusivamente per alimentare il convertitore. Per poter valutare il segnale ricevuto dall’LNB con un misuratore di campo tradizionale è indispensabile collegare fra l’uscita dell’LNB ottico e il misuratore di campo il FreeWave PAN-M1. PAN-M1, LETTORE DI SEGNALI RF IN FIBRA OTTICA Segnale d’ingresso Segnale d’uscita Alimentazione Principio di funzion. Segnali Dimensioni Ottico singlemode 1300 ÷ 1600nm, max + 3dBm, connettore SCAPC “Segnale RF, 47 ÷ 2500MHz; connettore F “ 12 ÷ 18 Vc.c. via cavo coassiale Convertitore opto-elettrico a diodo pin amplificato La conversione opto-elettrica è trasparente ai principali sistemi TV/broadcast AM-FM-QPSK-QAM ecc. cm 13 x 5 x 2,5 Come funziona Le connessioni Il compito del PAN-M1 è di convertire il segnale ottico modulato, presente all’uscita dell’LNB ottico, in un segnale RF per essere monitorato, ad esempio, sui misuratori di campo. L’ingresso ottico è del tipo SCAPC, quello più diffuso per la CATV su fibra: tramite una semplice bretella di adattamento, fornita di serie, ci si connette facilmente alle uscite ottiche dei sistemi Invacom. La banda passante si estende sino a 2,5 GHz e consente di monitorare segnali RF su fibra come, ad esempio, le reti di distribuzione collettiva; è possibile verificare i segnali nella gamma di frequenze fino a 2,5 GHz, dove la banda satellitare considerata è quella a polarità verticale in banda bassa. Per effettuare una lettura completa della 1ª IF estesa (due polarità + due bande) bisognerebbe disporre, invece, di un misuratore di campo con banda passante maggiore di 5 GHz, che corrisponde a quella degli LNB ottici. Siccome il sistema ottico è trasparente ai segnali, il PAN-M1 consente di monitorare canali analogici e digitali, terrestri, satellitari e Tv cavo, compresi i canali di ritorno (ad esempio con cable modem DOCSIS). Piccolo e compatto il FreeWave PAN-M1 è dotato del connettore SCAPC ottico per i segnali ingresso e di connettore F di uscita. Due led permettono di verificare il funzionamento e la presenza della portante ottica in fibra. La telealimentazione può avvenire a 12 oppure 18V. Il livello di uscita, volutamente ridotto, è sufficiente per pilotare qualsiasi misuratore di campo; siccome il mondo dei segnali ottici è diverso dal mondo dei segnali RF, i parametri del segnale che vengono misurati con il misuratore di campo non hanno un valore assoluto ma devono essere “tradotti” utilizzando una tabella a corredo con questo accessorio, tabella che considera anche i prodotti in fibra ottica realizzati da altri marchi. Ritar Spa via Maragliano, 102/D 50144 Firenze Tel. 055 32 20 21 Fax 055 33 23 43 via Goldoni, 46 20090 Trezzano S/N (MI) Tel. 02 48 40 91 55 Fax 02 48 40 86 74 www.ritar.com [email protected] Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 2 - 2009 147