IN TR O D UZ IO N E COS’È LA FIBRA OTTICA? Le trasmissioni su fibre ottiche si basano su tecnologie oramai mature. Mentre l’idea di guidare la luce all’interno di condotti trasparenti fu concepita nell’800 da Tyndall, a livello industriale già da una trentina di anni vengono impiegate fibre nelle reti locali di computer, usando come trasmettitori dei LED. Da quelle prime applicazioni gli utilizzi si sono moltiplicati fino a raggiungere oggi un ventaglio di soluzioni che copre tutti gli aspetti delle comunicazioni, dalle reti di trasmissioni dati agli impianti di distribuzione TV, dai sistemi di videocontrollo, sicurezza e sorveglianza alle dorsali a lunga distanza di reti geografiche. In termini prettamente tecnici, le fibre ottiche sono guide d’onda cilindriche con attenuazione molto bassa e costruite per condurre segnali luminosi, non elettrici. Poiché le frequenze in gioco nella radiazione luminosa sono notevolmente superiori a quelle delle trasmissioni sui cavi in rame, la larghezza di banda delle fibre è molto maggiore di quella dei corrispondenti cavi metallici. La differenza fondamentale tra fibra e cavo coassiale è quindi nel materiale, vetro contro rame, e nella natura del segnale: fotoni contro elettroni. Nel cavo coassiale, il segnale elettrico viaggia nel conduttore centrale mentre nella fibra, la luce viaggia nel nucleo (core), un sottilissimo filamento cilindrico di vetro. Nel coassiale il conduttore centrale è circondato da materiale dielettrico e quindi da uno strato metallico conduttore (calza), mentre nella fibra il nucleo è circondato da un mantello (cladding) di vetro con proprietà ottiche (indice di rifrazione e densità) differenti rispetto al nucleo. Esternamente il mantello è ricoperto dal rivestimento primario (coating) che protegge dagli agenti esterni. I VANTAGGI DELL’IMPIEGO DELLA FIBRA NELLE TELECOMUNICAZIONI Uno dei maggiori vantaggi della fibra rispetto alle tradizionali linee in rame, a coppie di conduttori o coassiali che siano, è la virtualmente infinita larghezza di banda che si riflette in una maggiore velocità di trasmissione e quindi nella capacità di connettere un maggior numero di utenti per linea. Tale aspetto è particolarmente vantaggioso nell’impiego delle fibre nelle linee dati ad alta capacità. Un altro notevole vantaggio che presentano le fibre ottiche è la bassissima attenuazione di transito dei segnali, inferiore anche a 0,3 dB/km. Ciò significa che, mentre bastano pochi metri di cavo coassiale per dimezzare (-3dB) la potenza del segnale in ingresso, occorrono 10 Km di fibra per determinare la stessa attenuazione. Ciò significa un minor numero di amplificatori e ripetitori di segnale; è possibile realizzare reti totalmente passive di notevoli dimensioni. Da non trascurare è poi il fatto che le fibre, essendo costituite di materiale isolante (vetro), sono immuni da qualsiasi interferenza elettromagnetica proveniente dall’esterno, quindi nessun problema di schermatura né di messa a terra. Analogamente, le fibre non irradiano alcun disturbo elettromagnetico, quindi possono essere disposte affiancate senza temere effetti di diafonia tra le linee e senza temere che qualcuno possa intercettare le comunicazioni attraverso una connessione “in parallelo” non autorizzata. Ancora, rispetto alle distribuzioni con cavo coassiale, la fibra ottica è completamente passiva, essendo il segnale un fascio luminoso. Per cui nel dimensionamento di un impianto di distribuzione Tv-sat, non occorre nessun adattamento di impedenza o chiusura con blocco di corrente. Un impianto può essere terminato con (ad esempio) un partitore che serve gli ultimi 2 piani (invece che 2 derivatori di piano più una resistenza di chiusura). Infine, le dimensioni: negli impianti TV in fibra ottica un cavetto di diametro esterno inferiore ai 4 mm ha la capacità trasmissiva di gran lunga superiore a 5 cavi coassiali. (cortesia RENER srl –www.rener.it) Nell’uso della fibra ottica, l’unica grande attenzione richiesta al tecnico installatore, è la pulizia delle connessioni, poiché polvere e/o qualsiasi altro tipo di sporco sulla fibra ottica provoca enormi attenuazioni dovute proprio all’ostacolo trovato dal fascio luminoso. La regola principale da seguire sempre è: ISPEZIONA e PULISCI prima di COLLEGARE. Il sistema di distribuzione in Fibra ottica con mini connettore TU/PC di DUPLEX CSA Tra i pochissimi svantaggi nell’uso della fibra ottica per le installazioni, quello delle connessioni è senz’altro il più evidente La connettorizzazione della fibra è infatti un’operazione piuttosto delicata che richiede esperienza, massima cura, e l’uso di strumenti e attrezzi appositi per la saldatura dei cavi. Per ovviare a questo problema, sul mercato sono disponibili cavi e partitori/ derivatori già connettorizzati e lappati compatibili con il sistema sviluppato da Invacom per la distribuzione del segnale completo di un satellite su un unico cavo in fibra ottica. Per venire incontro alle esigenze dei nostri mercati e favorire la distribuzione dei segnali Tv e Sat nei nostri condomini, DUPLEX CSA ha sviluppato un modello di connettore mini, denominato TU/PC (connettore brevettato da DUPLEX), largo 4 mm, che viene montato sui cavi preconnettorizzati e sugli elementi di distribuzione (partitori e derivatori ottici) e consente un facile passaggio dei cavi attraverso le tubazioni esistenti. I connettori standard per la fibra ottica monomodale, SC/PC, presenti sull’LNB ottico e i convertitori Ottico-RF, hanno un diametro di circa 10mm, e ciò costituisce un problema nel passaggio dei cavi qualora fossero intestati con questo tipo di connettore DUPLEX CSA ha sviluppato, oltre al connettore TU/PC utilizzato su cavi, partitori e derivatori, una serie di adattatori che rende il sistema di distribuzione DUPLEX CSA compatibile con l’applicazione INVACOM basata su connettori SC/PC Il dimensionamento di un impianto di distribuzione in fibra ottica per segnali TV via satellite non è diverso dal dimensionamento di un impianto di distribuzione TV monocavo passivo. Il limite dell’impianto è dovuto all’LNB ottico, attualmente in grado di alimentare un massimo di 32 convertitori ottico-RF di appartamento, e dal segnale minimo necessario alla presa utente, dove viene installato il convertitore ottico-rf, che è di -13dBm. Sapendo che in uscita dall’LNB la potenza ottica trasmessa è di 7dBm, si deduce che tra l’LNB e ogni singolo convertitore di appartamento, l’attenuazione massima consentita è 20dB. Nel catalogo Auriga-Duplex sono presenti cavi di diversa lunghezza, adattatori, partitori e derivatori con attenuazioni diverse (in passaggio e in derivazione) che permettono di ottimizzare gli impianti, soprattutto in classiche distribuzioni in cascata. Sono disponibili partitori a 2 e 4 vie, e derivatori a 1 via con attenuazioni: • 10%-90% (dove il 10% della luce viene derivata e il 90% passa sulla montante) • 20%-80%, 30%-70% con lo stesso principio • Infine il partitore 2 vie (50%-50%) può essere utilizzato anche come derivatore per i 2 piani più bassi dell’impianto. Per i dati tecnici consultare le schede tecniche dei singoli prodotti nel presente catalogo PULIZIA e ISPEZIONE della fibra ottica I 3 principi fondamentali per il raggiungimento di una efficiente collegamento in fibra ottica sono: • Un perfetto allineamento del nucleo • Il contatto fisicov • La zona di contatto incontaminata Ispezione Preventiva e Ispezione Reattiva: Preventiva: ispezionare visivamente i connettori in ogni fase, quando vengono maneggiati e prima di ogni connessione, aiuta a prevenire i danni causati da una connessione con sporcizia Problemi causati da una pessima connessione: La prima sorgente di problemi in una connessione in fibra ottica è la contaminazione dovuta alla sporcizia e la polvere. La singola particella di polvere che si deposita sul nucleo di una fibra può causare un aumento significativo del segnale riflesso e della attenuazione di inserzione. Inoltre potrebbe causare danni alle apparecchiature Reattiva: se il connettore viene ispezionato dopo che un problema è stato rilevato, potrebbero esserci già dei danni permanenti e il connettore non risulterà mai completamente pulito AP P EN D IC E DIMENSIONAMENTO DI UN IMPIANTO IN FIBRA OTTICA