10. IL TESORO DI RIUNDUWAD ISSIME Autore: Jean Jaques

10. IL TESORO DI RIUNDUWAD
ISSIME
Autore: Jean Jaques Christillin
Liberamente tratto da:“Leggende e racconti della valle del Lys” ed. Guindani
Ai piedi del Pennengroat le rocce sono scoscese e tormentate con rare
isolette di prato nelle gole, si racconta che qui sia nascosto un tesoro.
Una pastorella dodicenne di nome Cristina Stortoz saliva lassù con il suo
gregge, il Venerdì Santo La mamma le disse: “Oggi le campane non
suoneranno, ma quando dall'alto vedrai la gente uscire di chiesa scendi a
casa lasciando il gregge a Trumiuwad”.
La mattina sembrava non finire mai per la ragazza che sorvegliava le capre
seduta su di un sasso, finalmente vide i paesani uscire dalla chiesa e
cominciò a salire verso il luogo indicato dalla mamma, arrivata e Riunduwad
vide in alto un grande Ariete nero staccato dal gregge. Cristina si arrampicò
sulle rocce per raggiungerlo e ricondurlo ma arrivata vicino all'animale si
accorse di non averlo mai visto prima: aveva corna avvolte tre volte a spirale
e stava seduto ai piedi di una roccia accanto ad un mucchietto di pietre d'oro
su di un drappo rosso fiammeggiante.
Spaventata la ragazza dimenticò il suo gregge e corse fino a casa dove arrivo
stremata e sanguinante e raccontò ai paesani della sua visione.
Le risposero che da molto tempo a Riunduwad giaceva questo tesoro
custodito da un anima in pena che attirava i passanti perchè si
impadronissero del tesoro liberandolo dalla maledizione. Alcuni dicono di aver
sentito da quelle parti un canto che dice:
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Riondon riondelle
molto più ricca che bella,
ha di che comprare
valle e Vallaise
e il borgo di Chatillon
Riondelle Riondon.
Da secoli la povera anima attende e tenta i passanti ma nessuno sino ad ora
è riuscito a prendere il tesoro.
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