CS HIV e AIDS nell`immaginario dei marchigiani

HIV E AIDS NELL’IMMAGINARIO DEI MARCHIGIANI:
POCA INFORMAZIONE E FALSE CREDENZE ALIMENTANO LE PAURE
- Osservatorio Sociale sugli Orientamenti dei Marchigiani Più della metà dei cittadini non si ritiene informato sul tema e solo 4 su 10
conoscono la differenza tra HIV e AIDS. E’ nota a tutti la trasmissibilità ematica del
virus ma ignoranza e false credenze su altri comportamenti alimentano le paure
verso la malattia e i malati. La maggioranza degli intervistati nota un calo di
attenzione mediatica sul tema ed è favorevole a continui investimenti in campagne
di prevenzione e sensibilizzazione. L’ultimo sondaggio di Sigma Consulting esplora
l’immaginario dei marchigiani su HIV/AIDS.
QUANTO SI RITIENE INFORMATO SUL TEMA DELL’HIV/AIDS?
In occasione del 1° Dicembre, Giornata mondiale
Base: Totale campione: 700 casi
per la lotta contro l’AIDS, Sigma Consulting ha
dedicato l’ultimo rapporto del suo Osservatorio
PER NIENTE
MOLTO
Sociale sugli Orientamenti dei Marchigiani al tema
dell’HIV (l’indagine OSOM è l’unico strumento
7% 3%
locale che monitora in modo periodico e
46%
continuativo il clima d’opinione e gli
43%
54%
atteggiamenti sociali, politici e culturali dei
47%
cittadini della Regione Marche). L’istituto di studi
e ricerche socio-economiche ha contattato 700
ABBASTANZA
POCO
cittadini rappresentativi dei maggiorenni residenti
in regione, con l’obiettivo di verificare le
conoscenze possedute su aspetti quali la differenza percepita tra HIV e AIDS, le modalità di
trasmissione del virus, la prevenzione della malattia e rilevare la presenza di stereotipi e false
credenze appartenenti all’immaginario collettivo.
“Il primo risultato della ricerca che abbiamo condotto – afferma Alberto Paterniani, direttore di
Sigma Consulting – dimostra l’esistenza di un vuoto di informazione sulla malattia: il 54% dei
soggetti che abbiamo intervistato si definisce ‘poco’ o ‘per niente’ informato e il 61% ha
percepito negli ultimi anni un calo di attenzione sul tema da parte dei media. Come peraltro
altri dati dello studio dimostrano, la scarsa informazione è la causa della mancata rimozione di
stereotipi e false credenze in merito alla malattia”.
Se infatti le percezioni sul trend del numero di malati in Italia non si allontanano troppo dal vero
(circa la metà del campione ne conferma la stabilità), luoghi comuni e idee sbagliate sono
ancora molto presenti. In primo luogo c’è ancora molta confusione in merito ai termini: il 44%
degli interpellati è a conoscenza del fatto che HIV (affezione dal virus) e AIDS (la possibile
malattia conclamata a seguito del contagio) sono due cose diverse, il 37% li considera sinonimi,
mentre il 19% non sa esprimersi.
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Tel: +39 0721 415210
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SECONDO LEI IL NUMERO DI MALATI DI AIDS IN ITALIA E’…
SECONDO LEI HIV E AIDS SONO…
Base: Totale campione al netto dei “non so/non risponde” (2%): 686 casi
Base: Totale campione: 700 casi
IN CRESCITA
IN DIMINUZIONE
DUE
MALATTIE
DIVERSE
LA STESSA MALATTIA
CHIAMATA CON DUE
NOMI DIVERSI
25%
29%
37%
44%
46%
19%
STABILE
NON SO
Appare inoltre allarmante la quota di cittadini che attribuisce rischi potenziali di contagio a
comportamenti e situazioni che, in condizioni normali, non ne denotano affatto. Il 62% dei
marchigiani pensa infatti che sia possibile contrarre il virus HIV “baciando in bocca una persona
sieropositiva”, il 52% “bevendo da un bicchiere utilizzato da una persona sieropositiva” e il 47%
“utilizzando una toilette in cui è stata in precedenza una persona sieropositiva”. Circa 2 su 10
inoltre attribuiscono possibili rischi di contagio al “maneggiare oggetti toccati da persone
sieropositive”, “al mangiare cibi preparati da persone sieropositive” o, addirittura, allo
“stringere la mano a persone sieropositive”. Pochi dubbi, invece, sulla trasmissibilità del virus
per via ematica e a seguito di rapporti sessuali non protetti (percentuali vicine al 100%).
LE SEGUENTI SITUAZIONI IN CUI POTREBBE TROVARSI, SECONDO LEI POSSONO ESSERE CAUSA DI TRASMISSIONE DEL VIRUS HIV?
Base: Totale campione: 700 casi - % di chi risponde “si” e “forse”
“SI” + “FORSE”
% “non so”
usare una siringa utilizzata da una persona sieropositiva
97%
2%
ricevere sangue donato da una persona sieropositiva
97%
2%
avere rapporti sessuali non protetti con una persona sieropositiva
92%
essere punto da una zanzara che ha morso una persona sieropositiva
64%
baciare in bocca una persona sieropositiva
62%
bere da un bicchiere utilizzato da una persona sieropositiva
52%
utilizzare una toilette in cui è stata seduta una persona sieropositiva
maneggiare oggetti toccati da una persona sieropositiva
mangiare cibi preparati da una persona sieropositiva
stringere la mano ad una persona sieropositiva
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47%
24%
21%
18%
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3%
17%
5%
9%
9%
5%
8%
4%
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“Questo gap informativo – continua Paterniani – attiene soprattutto l’ambito delle modalità di
contagio del virus, cioè quell’area dell’immaginario sociologico più strettamente connessa alla
paura della malattia. La conoscenza di altri aspetti, quali ad esempio l’importanza della diagnosi
precoce o i risultati raggiunti dalla medicina sulla possibilità di assicurare una vita normale ai
sieropositivi, è invece più elevata, un fatto che ci spinge a interpretare alcuni stereotipi e false
credenze più come strumenti di autodifesa che come vera e propria ignoranza sul tema.”
QUANTO E’ D’ACCORDO CON LE SEGUENTI AFFERMAZIONI?
Base: Totale campione: 700 casi - % di chi risponde “molto” e “abbastanza d’accordo”
“MOLTO” + “ABBASTANZA D’ACCORDO”
% “non so”
la diagnosi precoce del virus HIV
è molto importante
67%
i malati di HIV diagnosticati per tempo
riescono a vivere una vita quasi normale
64%
una persona di aspetto sano
può essere sieropositiva
è possibile che una persona non sia al corrente
del suo stato di sieropositività
le ultime terapie permettono a chi ha contratto
l’HIV un’aspettativa di vita elevata
è possibile guarire
dal virus HIV
5%
62%
4%
61%
4%
58%
41%
4%
4%
5%
La visione dei marchigiani sull’HIV/AIDS, infatti, per alcuni aspetti è sufficientemente
consapevole: il 67% è al corrente che la diagnosi precoce del virus è molto importante, il 64%
che la tempestività della diagnosi può assicurare una vita quasi normale, il 62% che una persona
di aspetto sano può essere sieropositiva, il 61% che lo stato di sieropositività può esistere senza
la consapevolezza del malato e il 58% che i risultati della ricerca scientifica oggi consentono ai
sieropositivi un’aspettativa di vita molto più elevata che in passato. Il fatto che il 41% dei
rispondenti pensi invece che sia possibile guarire dal virus HIV, è ricollegabile alla poca
attenzione che l’argomento sta suscitando nell’ultimo periodo.
“Il vero problema quindi – conclude Paterniani – è quello di non abbassare la guardia sul tema
dell’informazione/sensibilizzazione, l’unico strumento in grado di rimuovere ignoranza e stigma
sociale. E su questo terreno oggi c’è da riprendere un cammino se è vero che il 66% dei cittadini
è favorevole ad investimenti in campagne di prevenzione e sensibilizzazione.”
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LEI E’ D’ACCORDO CHE…
… L’ATTENZIONE MEDIATICA SUL TEMA DELL’HIV/AIDS
NEGLI ULTIMI ANNI SI E’ SENSIBILMENTE ABBASSATA?
… E’ OPPORTUNO CONTINUARE AD INVESTIRE IN
CAMPAGNE DI PREVENZIONE E SENSIBILIZZAZIONE?
Base: Totale campione al netto dei “non so/non risponde”: 671 casi
Base: Totale campione al netto dei “non so/non risponde”: 676 casi
PER NIENTE
D’ACCORDO
MOLTO
D’ACCORDO
15%
PER NIENTE
D’ACCORDO
14%
38%
POCO
D’ACCORDO
24%
23%
20%
52%
14%
ABBASTANZA
D’ACCORDO
POCO
D’ACCORDO
MOLTO
D’ACCORDO
ABBASTANZA
D’ACCORDO
NOTA METODOLOGICA E INFORMATIVA
(in ottemperanza al regolamento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni in materia di pubblicazione e
diffusione dei sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa: delibera 256/10/CSP, allegato A, art. 5 del 9 dicembre
2010, pubblicato su G.U. 301 del 27/12/2010)
- Titolo: HIV e AIDS nell’immaginario dei marchigiani
- Soggetto realizzatore: Sigma Consulting snc
- Committente/acquirente: Sigma Consulting snc
- Periodo di realizzazione: 3 – 10 ottobre 2014
- Tema: sondaggio sulle opinioni/percezioni dei cittadini sul temata dell’HIV/AIDS
- Tipo e oggetto dell’indagine: sondaggio d’opinione a livello regionale
- Popolazione di riferimento: popolazione maggiorenne residente nella Regione Marche
- Estensione territoriale: intero territorio regionale
- Metodo di campionamento: campionamento casuale dalle liste degli abbonati al telefono 2013/2014,
stratificato e ponderato per sesso, classe d’età, provincia e ampiezza demografica dei centri (successiva
ponderazione per titolo di studio)
- Rappresentatività del campione: il campione è rappresentativo dell’universo specificato rispetto alle variabili
di stratificazione.
- Margine di errore: 3,8% (ad un livello di confidenza del 95%)
- Metodo di raccolta delle informazioni: cati (computer assisted telephone interview)
- Consistenza numerica del campione: 700 casi. Totale contatti: 4.376. Rifiuti: 2.452. Non reperibili: 1.224.
Per informazioni: Sigma Consulting 0721415210 -­‐ 3391502309 -­‐ [email protected] Sigma Consulting
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