Dolo, novembre 2009 www.ulss13mirano.ven.it [email protected] INFORMA DP num. 06 / 2009 Dott. Stefano Zelco CENNI STORICI La West Nile Disease (WND) è una meningo-encefalite a eziologia virale, trasmessa principalmente da vettori, che colpisce gli uccelli selvatici e alcuni uccelli domestici. Può interessare anche i mammiferi, in particolare gli equidi e l’uomo. Quando la malattia si manifesta nell’uomo, prende il nome di West Nile Fever (WNF). Il virus fu isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda dal sangue di una donna con sintomatologia febbrile proveniente dal distretto di West Nile. In seguito non vi furono più segnalazioni sino al 1950 quando, in Egitto, fu trovato il virus della WND nel sangue di tre bambini apparentemente sani. La prima epidemia nell’uomo, che coinvolse circa 500 persone, fu registrata nel 1950 in Israele. In Europa il virus della WND è stato identificato per la prima volta nel 1958, in due cittadini albanesi cui furono rilevati anticorpi neutralizzanti, mentre la prima epidemia avvenne nel 1962 in Camargue (Francia). Negli ultimi dieci anni la WND è diventata per l’uomo e i cavalli una malattia riemergente: epidemie gravi si sono avute nel 1996 in Romania e Marocco, nel 1997 in Tunisia, nel 1998 in Italia, nel 1999 in Russia e Israele. IMPORTANZA ECONOMICA E SANITARIA CONTATTI CON LA REDAZIONE tel. 0415133422 Fax 041-410143 Eventuali segnalazioni e comunicati possono essere inviati via e-mail All’interno... La West Nile Disease è una zoonosi; l’agente eziologico è classificato come BSL3 (Biosafety Level 3, categoria nella quale sono compresi altri pericolosi agenti patogeni, tra cui Mycobacterium tuberculosis, Bacillus anthracis, SARS coronavirus, Coxiella burnetii). L’esplosione di un’epidemia di WND ha un notevole impatto sociale ed economico; basti pensare che in Sudafrica nel 1974 si ammalarono 3.000 persone su una popolazione di 30.000 residenti e centinaia di individui necessitarono di cure mediche. Una situazione analoga accadde durante un’epidemia in un campo militare israeliano, dove furono registrati 636 casi clinici di WNF su una popolazione di circa 1.000 militari. Nel 1999 la malattia è comparsa nel continente americano, per la precisione negli Stati Uniti, dove sono stati registrati 15.000 casi di cavalli colpiti da disturbi neurologici. Nel 2003 è diventata endemica in America settentrionale; dal 1999 a oggi negli USA sono stati riportati 19525 casi di WND nell’uomo, dei quali 8606 (44%) con interessamento meningo-encefalitico e 771 decessi (3.9% fra tutti i casi; 9% fra i casi con interessamento neurologico). Influenza A — aggiornamenti : pag. 12 Invalidità Civile: importanti novità : pag. 13 News : pag. 14 Pag.1 INFORMA DP Novembre 2009 EZIOLOGIA ED EPIDEMIOLOGIA Il virus West Nile appartiene alla famiglia dei Flaviviridae, genere Flavivirus, ed è compreso nel siero-complex del virus dell’Encefalite Giapponese insieme con altri virus, non presenti in Europa, ad eccezione del virus Usutu, la cui presenza è stata accertata anche nel territorio regionale. La trasmissione del virus avviene tramite la puntura delle zanzare, che lo assumono da uccelli infetti in fase viremica. I principali vettori sono zanzare ornitofile appartenenti al genere Culex, anche se diversi sono i generi potenzialmente coinvolti nella diffusione del virus. Negli Stati Uniti, ad esempio, il virus è stato isolato in sessantadue specie di zanzare appartenenti a dieci differenti generi. Le specie del genere Culex sono in grado di ibernarsi allo stadio adulto e le femmine gravide infette, nel periodo primaverile, possono trasmettere il virus alle uova, dando origine al fenomeno dell’overwintering. Il clima è uno dei fattori che influisce maggiormente sulla diffusione della malattia; generalmente, nei periodi caldi, per replicare ed entrare nelle ghiandole salivari dei vettori il virus impiega circa due settimane. I fattori climatici, in particolare temperature ambientali elevate, influiscono anche indirettamente nella diffusione della WND attraverso la densità della popolazione dei vettori: il virus ha bisogno di una popolazione di zanzare sufficientemente ampia per potersi diffondere. Pertanto, i fattori che incidono sulla replicazione del virus nell’insetto vettore e sulla riproduzione delle zanzare fanno sì che la malattia si diffonda durante le stagioni calde. Nelle aree temperate (Europa, Canada e America settentrionale) la maggior parte dei casi di encefaliti nei cavalli avviene tra la fine dell’estate e l’autunno, quando la temperatura ambientale è alta e si riscontra un elevato numero d’insetti. Un ruolo importante nella diffusione del virus della WND è svolto dagli uccelli migratori, che possono veicolare il virus da aree endemiche a zone in cui la malattia non è S TAF S EPS S IAN Pag.2 presente in modo diretto (animali viremici). L’intensità della trasmissione all’uomo e agli equini è condizionata dall’abbondanza dei vettori e degli uccelli infetti, dalla concentrazione virale e dalle condizioni ecologico - ambientali. Tali fattori possono spiegare le differenti situazioni epidemiologiche che sono state segnalate nel corso degli anni. Il virus della WND è caratterizzato da una notevole capacità di adattamento alle diverse condizioni ambientali. Le infezioni si sono, infatti, verificate in: zone temperate (USA), zone fredde (Romania), calde (Francia e Italia), aride (Marocco e Algeria), tropicali e subtropicali (Guadalupe e Florida). La forte diversità dei potenziali ospiti (mammiferi, uccelli e rettili) e vettori può spiegare l’ampia distribuzione del virus e l’abilità a sopravvivere in diversi ecosistemi. Nelle zone temperate la WND è una malattia stagionale, con picchi di attività da luglio fino a ottobre. Facendo riferimento agli episodi più recenti, la West Nile Fever nell’uomo è stata segnalata soprattutto nei Paesi del bacino del Mediterraneo, in Romania, nella Repubblica Ceca, in Israele, Russia, nell’America settentrionale dal 1999, in Francia nel 2003, in Italia nel 2008. Epizoozie che hanno interessato gli equini sono state segnalate in Marocco, in Italia, nel Nord e Sud America, in Israele e nel Sud della Francia. Gli uccelli, in particolare quelli selvatici, sono i principali ospiti vertebrati; il virus della WND è stato infatti isolato in più di 150 specie di uccelli domestici e selvatici presenti nel mondo. Le specie più sensibili sono quelle appartenenti all’ordine dei Passeriformi, le quali sviluppano un’elevata viremia ed eliminano il virus a elevati titoli nelle secrezioni orali e cloacali. Inoltre un ampio spettro di vertebrati è suscettibile all’infezione. I vertebrati in cui è stato possibile rilevare la presenza del virus o degli anticorpi nei confronti della WND sono principalmente gli equini, l’uomo e i rettili (alligatore, coccodrillo, iguana). S ISP S PSAL S SVV INFORMA DP numero 06 / 2009 MODALITÀ DI TRASMISSIONE La WND è mantenuta in natura da un ciclo primario di trasmissione zanzara-uccello-zanzara in cui le zanzare (vettori) trasmettono il virus, presente nelle ghiandole salivari, agli uccelli domestici e selvatici (ospiti) che a loro volta fungono da serbatoi. In particolari circostanze il virus può colpire ospiti secondari rappresentati da uomo e cavallo, che, comunque non sono in grado di amplificare la malattia o fungere da serbatoi. Il ciclo di trasmissione è costituito da diverse tappe: • Pag.3 eclatanti di questo ciclo si sono verificati tra il 1996 e il 1997 in Romania (Bucarest) e nel 1999 negli Stati Uniti (New York). L’uomo, oltre alla trasmissione attraverso la puntura del vettore infetto, può contrarre la malattia attraverso: le trasfusioni di sangue, i trapianti di organi provenienti da persone infette, l’assunzione di latte materno, la via verticale dalla madre al feto. SINTOMATOLOGIA Sintomatologia clinica nel cavallo Nel cavallo l’infezione è solitamente asintomatica; nel gue su un ospite viremico (uccello); • replicazione e disseminazione del virus nell’organi- 10% degli animali infettati, si può avere una sintomatologia nervosa legata alla locasmo dell’insetto; lizzazione del virus nel sistema trasmissione del virus nervoso centrale (SNC). I sintodalla zanzara a un vermi più comuni sono associati a tebrato recettivo attradanni del midollo spinale: si verso un nuovo pasto di hanno vari gradi di atassia, desangue. ficit propriocettivi, paresi, paLa trasmissione del virus ralisi di uno o due arti è fortemente condizio(solitamente i posteriori) o tutnata da seguenti fattori, ti e quattro con la conseguente tra i quali il livello e la impossibilità dell’animale a durata della viremia mantenere la stazione quadrunell’ospite, il vettore e pedale. specie ospite, il numero Spesso oltre alla sintomatologia di zanzare che si possoclassica si possono manifestare no infettare, le condifascicolazioni dei muscoli, trezioni climatiche e la mori muscolari, iperflessia e presenza e concentrarigidità muscolare a carico dezione di ospiti recettivi. gli arti posteriori. Il ciclo di trasmissione A seguito del danno a carico di può essere a sua volta alcuni dei nervi cranici, in alcuni animali si verifica pasuddiviso in rurale/selvatico (più diffuso) e sinantropicoralisi dei nervi facciali, paresi della lingua e disfagia. /urbano. La trasmissione del virus tra uccelli acquatici La sintomatologia non è sempre progressiva e gli animali selvatici migratori e zanzare ornitofile avviene in prossipossono guarire in 5-15 giorni. Una parte di animali colmità dei delta dei fiumi e delle zone umide-paludose. piti dalla forma nervosa muore o viene abbattuta. La La capacità del virus della WND d’indurre una viremia percentuale di mortalità nei cavalli che presentano sinelevata e persistente in alcune specie di uccelli (in alcutomatologia nervosa si attesta tra il 38% e il 57,1%. ne specie il virus è in grado di indurre una viremia che può persistere sino a 100 giorni) spiegherebbe come la Sintomatologia clinica negli uccelli malattia si possa diffondere, durante le migrazioni, da Negli uccelli il periodo d’incubazione è di 3-4 giorni e la aree endemiche ad aree indenni. Nel ciclo urbano sono coinvolti maggiormente gli uccelli malattia si presenta solitamente in forma asintomatica, con una viremia che varia in base alla specie e al ceppo domestici/sinantropici e le zanzare (vettori) capaci di virale coinvolto. effettuare il pasto di sangue sia sugli uccelli che sui Qualora compaiano sintomi clinici, essi sono caratterizmammiferi, uomo compreso; tra questi vettori, un esempio è rappresentato dal genere Culex. Gli esempi più zati da una forma neurologica che si manifesta infezione della zanzara a seguito di un pasto di san- Segue ./.. S TAF S EPS S IAN S ISP S PSAL S SVV INFORMA DP Novembre 2009 Pag. 4 principalmente con atassia o paralisi; il tasso di mortali- ai quattordici giorni. tà nelle specie sensibili si attesta mediamente tra il 25% e il 40%. La morte sopraggiunge a distanza di ventiquat- DIAGNOSI NEGLI EQUINI tro ore dalla comparsa dei sintomi nervosi. Nel cavallo non è possibile effettuare una diagnosi clinica di certezza, in quanto la WND generalmente presenta Sintomatologia clinica nell’uomo una sintomatologia sovrapponibile ad altre sindromi Nella maggior parte dei casi umani la malattia è asinto- neurologiche. Per tale motivo è necessario il ricorso a matica. I soggetti con sintomatologia presentano solita- tecniche diagnostiche di laboratorio, tendenti a rilevare mente una sindrome simil-influenzale, caratterizzata la presenza del virus nel sangue o negli organi bersaglio principalmente da febbre (da 38°C a 40°C), cefalea, (diagnosi diretta); tali indagini sono peraltro complicate mal di gola, dolori muscolari e articolari, congiuntivite, dalla brevità del periodo di viremia e dal basso titolo linfadenopatia, anoressia, nausea, dolori addominali, virale, con possibilità di false negatività. diarrea, sindromi respiratorie, rush cutanei solitamente Le metodiche di diagnosi indiretta, (ELISA, SN, FdC, IE) sul tronco, alle estremità e sulla testa. vanno alla ricerca degli anticorpi specifici nei confronti Nell’1% dei soggetti infettati si può avere la comparsa di del virus. una sintomatologia nervosa legata alla localizzazione del virus a livello del SNC. PREVENZIONE E CONTROLLO Quando il virus raggiunge il sistema nervoso centrale, si possono avere quadri sintomatologici gravi anche con La sorveglianza della malattia si basa essenzialmente su caratteristiche diverse fra loro come, per esempio, me- criteri di valutazione dell’ecologia del ciclo di trasmisningite che può evolvere in encefalite e poliomielite sione (uccelli-zanzare- uccelli) e sull’utilizzo di piani di (paralisi flaccida acuta). sorveglianza che si avvalgono anche di animali sentiLe forme meningea e/o encefalica si manifestano con nella. Nelle zone dove la malattia è endemica, è indifebbre e sintomi riferibili a irritazione meningea come spensabile anche il monitoraggio della malattia nell’uomal di testa, fotofobia, rigidità del collo e nucale. mo. Un efficace piano di sorveglianza prevede: Se il processo infiammatorio raggiunge il parenchima la conoscenza del territorio e l’individuazione di aree cerebrale, s’instaura la forma encefalica, con una sinto“a rischio”, con la presenza delle condizioni ecomatologia caratterizzata da alterazione della coscienza, logico - ambientali favorevoli all’istaurarsi del disorientamento, disartria, attacchi epilettici, tremori, ciclo epidemiologico; atassia, movimenti involontari e parkinsonismo. il monitoraggio della popolazione dei vettori: questo La forma poliomielitica è particolarmente difficile da punto è fondamentale per identificare le aree diagnosticare, specialmente in assenza di segni o sintopotenzialmente a rischio, cioè le aree in cui la mi ascrivibili alle forme encefalica e meningea. presenza dei vettori rappresenta un possibile riIl segno clinico più importante e caratteristico di tale schio di epidemia; forma è una paralisi flaccida acuta asimmetrica. Si posil rilievo e la notifica della presenza di sintomatolosono verificare disturbi minimi della sensibilità, mentre gia nervosa nei cavalli; è comune la dolorabilità muscolare a livello delle parti la sorveglianza attiva e passiva degli uccelli al fine di più basse del corpo. In alcuni pazienti è possibile risconrilevare la circolazione virale. La sorveglianza attrare anche disturbi nella funzionalità urinaria e intestitiva prevede la cattura sistematica e il prelievo di nale. campioni di sangue dalle specie aviarie recettive, Uno o due settimane prima della comparsa della debomentre la sorveglianza passiva è incentrata sulla lezza muscolare, i pazienti possono mostrare sintomatoricerca del virus da organi bersaglio di uccelli oclogia simil-influenzale. casionalmente trovati morti. Oltre alla sintomatologia classica, in alcuni casi si possol’uso di animali sentinella che costituiscono un sisteno avere rabdomiolisi, corioretiniti e miositi. ma di allerta rapido per valutare l’ingresso della È stata notata una maggiore sensibilità al virus negli inmalattia in un territorio; dividui oltre i cinquanta anni e in soggetti con patologie il monitoraggio della malattia nell’uomo nelle zone pregresse o immunodepressive. dove la WND è endemica. Il periodo di convalescenza dura mediamente dai sette S TAF S EPS S IAN S ISP S PSAL S SVV INFORMA DP numero 06 / 2009 Pag. 5 do così di fungere da serbatoi/ amplificatori del virus, mentre sono in grado di svelare precocemente la circolazione virale dell’ambiente. Il piano di sorveglianza Il primo focolaio epizootico registrato nella nostra Naprevedeva l’esecuzione dei test sierologici ogni quindici zione risale al 1998, allorché quattordici cavalli provegiorni su gruppi di venti polli posizionati nelle aree scelnienti da otto allevamenti e un ippodromo situati nei pressi di un’area umida della Toscana (Padule di Fucec- te per il monitoraggio. In caso di rilievo di positività siechio), interessata dalle rotte migratorie originarie dall’- rologiche, erano previste ulteriori indagini per approfonAfrica, presentarono sintomatologia clinica di tipo neu- dire la situazione epidemiologica. rologico. Nonostante il carattere zoonosico della malatSorveglianza sulle cause di mortalità degli uccelli seltia, non fu segnalata alcuna sintomatologia nell’uomo. vatici: l’epidemia riscontrata negli Stati Uniti è stata caratterizzata da un’elevata mortalità negli uccelli sinantropi, soprattutto corvidi. In Europa, probabilmente per le differenti caratteristiche di patogenicità dei ceppi circolanti, non è mai stato segnalato un evento di tale portata. Nonostante ciò la comunità scientifica ritiene la mortalità degli uccelli un elemento fondamentale per individuare precocemente un’eventuale circolazione virale. WND IN ITALIA: EPIZOOZIA DEL 1998 Utilizzo di un sistema di sorveglianza entomologica: permette di avere un quadro della presenza / assenza delle specie di vettori e della densità di popolazione. Le catture entomologiche vengono effettuate con cadenza quindicinale, e sono utilizzabili per una ricerca del virus a posteriori nel caso si riscontri la circolazione virale. (inserire fig 5) Negli anni successivi a quell’episodio, fino al 2008, la malattia non si è più manifestata. Dopo il focolaio del 1998, il Ministero della Salute ha istituito un piano di sorveglianza nazionale in ambito veterinario, nel quale venivano individuate 15 aree di studio, sparse su tutto il territorio nazionale, che per le loro caratteristiche ambientali (zone umide, paludose, ricche di uccelli acquatici e ad alta densità di insetti vettori) potevano essere considerate idonee all’introduzione e propagazione del virus WN. Una delle aree di studio coincideva con la laguna sud di Venezia, denominata per l’occasione “Laguna di Valle Averto-Mira”. Il sistema di allerta prevedeva diverse attività finalizzate a individuare precocemente l’eventuale circolazione virale: Monitoraggio nei cavalli: il piano prevedeva, nelle zone a rischio, l’esecuzione di test in un campione di cavalli statisticamente significativo, per la ricerca di anticorpi nei confronti del virus della WND da effettuarsi 2 volte l’anno, prima e dopo il periodo d’ipotetica circolazione virale (primavera e autunno). Il riscontro di siero conversione permetteva di evidenziare la pregressa circolazione virale. Alcuni risultati dell’attività del piano di sorveglianza: dal 2002, anno d’inizio delle attività del piano di sorveglianza, al 2007, sono stati effettuati oltre 18.000 accertamenti con 181 risultati positivi. Dall’attività entomologica si evince che le tre specie di zanzare più abbondanti nelle aree di studio sono: Culex pipiens, Ochlerotatus caspius, Anopheles maculipennis. Riguardo al territorio della nostra AULSS, l’attività entomologica e la sorveglianza sugli equidi stanziali eseguite nell’area “a rischio” non ha mai prodotto rilievi di signiUtilizzo di polli sentinella: I polli sono stati scelti come ficativa importanza. animali sentinella poiché, in caso d’infezione con il virus I risultati raccolti a livello nazionale attraverso il piano di sorveglianza fino al 2008, supportano comunque l’ipoWN, presentano reazioni anticorpali senza sviluppare una viremia sufficiente a re-infettare le zanzare, evitan- tesi che il virus WN abbia circolato in Italia; Segue ./.. S TAF S EPS S IAN S ISP S PSAL S SVV INFORMA DP Novembre 2009 Pag. 6 tutti gli anni, infatti, è stata rilevata la presenza di anticorpi sia nei polli sentinella che nei cavalli, anche se con livelli di sieroprevalenza molto bassi. Le aree u- mide italiane sono aree di sosta per quasi 70 specie di uccelli che migrano sia dal nord Africa che da zone al sud del Sahara; essi sostano in Italia o per rifocillarsi e poi raggiungere il nord Europa oppure per fermarsi e nidificare. Pertanto, ogni anno, vi è la possibilità che il virus sia introdotto dagli uccelli migratori e che, successivamente, s’insedi attraverso il ciclo uccello-zanzara-uccello dal quale può trasmettersi all’uomo e/o al cavallo. WND IN ITALIA: EPIZOOZIA DEL 2008 Trappola per la cattura di insetti , usata per la sorveglianza entomologica Un secondo focolaio epizootico in Italia si è manifestato nel 2008. I primi segni clinici ascrivibili alla WND sono stati osservati il 20 agosto in un cavallo da corsa proveniente da un allevamento sito in provincia di Ferrara, sul delta del Po, a meno di 50 km di distanza dalla zona umida di Comacchio (area considerata a rischio e segnalata nel Piano Nazionale di Sorveglianza). Il cavallo aveva partecipato a un concorso ippico a Cervia, il 15-17 agosto. Successivamente alla diagnosi di sospetto, insorgenza di sintomatologia, l’equino è stato sottoposto a prelievo per ricerca di anticorpi. L’infezione da WNV è stata confermata siero logicamente e tramite isolamento virale e RT-PCR in data 12.09.2008. Le indagini, effettuate dopo il primo caso hanno consentito di evidenziare, nei distretti circostanti, la presenza di altri casi sospetti di WND. A seguito del rilievo delle positività, oltre al programma di vigilanza veterinaria, sono state incrementate le attività di sorveglianza passiva nei settori della salute pubblica ed è stata attivata la sorveglianza attiva sul personale addetto alle scuderie. Queste attività hanno permesso di individuare 9 casi d’infezione da WNF distribuiti nelle province di Bologna, Ferrara e Rovigo, 4 dei quali caratterizzati da patologia neuroinvasiva. A seguito dell’insorgenza del focolaio è stato definito e reso esecutivo, tramite ordinanza ministeriale, il Piano di Sorveglianza Straordinaria che è andato a integrare le attività già previste da precedenti normative. Il piano è stato applicato alle Regioni Emilia Romagna, Veneto e Lombardia, limitatamente alle province interessate dalla diffusione del virus (per il Veneto: provincia di Rovigo). Le attività svolte comprendevano: S TAF S EPS S IAN la sorveglianza sindromica (sintomatologia neurologica) su tutti gli equidi; il controllo sierologico su tutti i polli e i cavalli sentinella della zona, selezionati nel quadro del programma nazionale di sorveglianza WND; il controllo sierologico di cavalli selezionati tra quelli rimasti nella zona geografica oggetto di studio; lo screening sierologico dei bovini sentinella, selezionati nell’ambito del Piano di sorveglianza italiano della bluetongue ; il monitoraggio degli uccelli selvatici trovati morti o catturati nell’ambito di altri programmi di sorveglianza o in applicazione alle campagne per la riduzione della popolazione di uccelli nocivi; la sorveglianza entomologica nelle scuderie in cui sono stati diagnosticati animali infetti, con l’obiettivo di individuare i principali vettori di trasmissione del virus. A integrazione del piano straordinario di sorveglianza, la regione Veneto ha attivato un piano di monitoraggio dell’avifauna selvatica, le cui finalità consistevano nella verifica della presenza della malattia e nella comprensione dell’estensione della circolazione virale, individuando ecosistemi in grado di consentire l’endemizzazione della malattia. Alla data del 31 dicembre 2008 i focolai “aziende in cui sono stati trovati casi confermati di WND” confermati erano 251, distribuiti in 8 province (inserire fig 6). 32 equidi, distribuiti in 18 focolai, hanno mostrato sintomatologia clinica. S ISP S PSAL S SVV INFORMA DP numero 06 / 2009 Pag. 7 Numero di focolai sierologicamente positivi e casi confermati di equidi con sintomatologia neurologica nell’area sottoposta a sorveglianza (aggiornamento al 31.12.2008) Lo screening sierologico dei cavalli sentinella nelle proAllevamenti e capi controllati nel corvince di Ferrara e Ravenna ha permesso di identificare so del piano 2008 (esiti CESME) la sieroconversione di 11 animali in 7 aziende. In Veneto, le indagini effettuate nel quadro del piano di Allevamenti controllati 571 sorveglianza hanno permesso di individuare 133 allevamenti in cui erano presenti animali con anticorpi nei Alllevamenti positivi 133 CEMSE SN confronti di WND su 571 controllati; gli animali che sono risultati positivi ai test di laboratorio sono stati 276, su Allevamenti positivi 23,29% un totale di 1705 capi controllati. Capi controllati 1705 Sorveglianza sulla fauna ornitica: i campioni provenienti da 490 uccelli catturati in Emilia Romagna e in LomPositivi SN CESME 276 bardia sono stati testati mediante RT-PCR. Le specie più frequentemente controllate, provenienti dalle province Positivi 16,19% di Ferrara, Ravenna e Bologna, erano rappresentate da: gazza (Pica pica), cornacchia (Corvus corone), piccione il più alto numero di positivi è stato registrato nella pro selvatico (Columba livia). In queste tre specie sono stati vincia di Ferrara. riscontrati significativi livelli di positività alla RT-PCR e Sorveglianza entomologica: tra settembre e ottobre 2008 sono state raccolte nelle province di Ferrara e Bologna 1725 zanzare. Le catture sono state effettuate nelle scuderie dove sono stati trovati cavalli infetti con WNV. Le specie più frequentemente riscontrate sono state Ochlerotatus caspius e Culex pipiens. Gli esemplari catturati sono stati sottoposti a PCR per la ricerca del virus. Sono risultate positive le catture entomologiche effettuate in 2 aziende in cui sono stati individuati casi confermati di WND. La sorveglianza entomologica nella regione Veneto ha dato i risultati riassunti nella tabella alla pagina successiva. Segue ./.. Distribuzione geografica degli uccelli PCR-positivi S TAF S EPS S IAN S ISP S PSAL S SVV INFORMA DP Novembre 2009 Pag. 8 Sorveglianza entomologica in Veneto anno 2008 WND IN ITALIA: AGGIORNAMENTI Il Centro di Referenza Nazionale sulle Malattie Esotiche (CESME) dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo ha comunicato che le analisi eseguite sul virus WN isolato nel 2009 da animali infetti indicano che l’epidemia di quest’anno è probabilmente causata dallo stesso ceppo virale responsabile dell’epidemia del 2008 (peraltro filogeneticamente imparentato con il virus dell’enzoozia del 1998). Ciò significa che, con ogni probabilità, il virus ha utilizzato specie autoctone per superare la stagione invernale e non è stato reintrodotto con i flussi migratori di uccelli. Le analisi finora eseguite presso il laboratorio di Teramo hanno evidenziato mutazioni che sono da ricondurre alla normale “evoluzione” del virus e non sembrano in grado di determinare modifiche della sua capacità di diffusione. Situazione epidemiologica nazionale Come si rileva nella tabella (allegare figura 10), i focolai confermati a oggi sono 67.I casi clinicamente manifesti negli equidi sono 35 con 8 morti (22.85%). L’ultimo caso clinico è stato segnalato in data 14/10/2009. Il virus è stato isolato dagli organi di una gazza prelevata il 10 maggio in provincia di Modena e da un analogo esemplare catturato in provincia di Reggio Emilia il 31 luglio. Diciassette pool di zanzare della specie Culex pipiens, catturate in provincia di Modena, Bologna, Reggio Emilia, Ferrara e Parma nel periodo compreso tra il 23 Luglio e il 23 Settembre sono risultate positive alla PCR I dati aggiornati al sei ottobre riportano 16 casi umani di WNF confermati, di cui 6 nella regione Veneto, 8 nella regione Emilia Romagna e 2 in Lombardia. Dettaglio dei casi confermati negli equidi - aggiornamento 2 novembre 2009 S TAF S EPS S IAN S ISP S PSAL S SVV INFORMA DP numero 06 / 2009 Sorveglianza della WND in Veneto (aggiornamento: 20.10.2009) Pag. 9 spetto; tutte le prove eseguite hanno dato esito negativo). Attualmente sul territorio regionale sono presenti due realtà epidemiologiche: un’area che è stata interessata da circolazione del virus nel 2008 (ACV) e un’area di sorveglianza (AS) che si estende per un raggio di 20 km intorno ai casi verificatisi nelle zone più esterne dell’ACV. Dal 4 settembre è attivo il piano di sorveglianza sierologica, finalizzato ad evidenziare un’eventuale ulteriore circolazione virale nell’area endemica ed una nuova circolazione in quella di sorveglianza; il piano integra la sorveglianza entomologica e sull’avifauna stanziale attuate nel corso dell’estate e prevede la sorveglianza attiva sugli equidi. Sorveglianza sui volatili sinantropi L’attività prevista dal piano di monitoraggio sull’avifauna stanziale, iniziato nel febbraio 2009, aveva l’obbiettivo di permettere l’individuazione di ecosistemi in grado di consentire l’endemizzazione dell’infezione. Allo scopo sono stati utilizzati anche soggetti ottenuti dai piani di riduzione numerica attuati a livello provinciale nel periodo estivo; in totale sono stati campionati 621 esemplari, di cui solo uno, catturato in provincia di Padova, è risultato positivo alla PCR per WND. Le indagini di laboratorio eseguite su organi di animali rinvenuti morti, hanno permesso il rilevo di positività per il virus Usutu in un esemplare rinvenuto in provincia di Treviso. Sorveglianza entomologica Le trappole attive a oggi sono 24, disposte nelle provincie di Rovigo, Padova, Venezia e Verona; di queste, 18 sono in funzione da maggio 2009 e 6 da settembre. Le catture vengono effettuate ogni 15 giorni. Le zanzare fino ad oggi complessivamente catturate sono state 36416, identificate in 15 specie. (inserire fig. 15) Di tutte le catture effettuate, 4 pool sono risultati posiDalla data di attivazione del piano, nella ACV sono stati tivi per Flavivirus, negativi per WN; tre sono risultati sottoposti a prelievo 179 soggetti distribuiti in 68 alleva- positivi per il virus Usutu. menti; i soggetti risultati positivi al test di screening ELISA sono 66 distribuiti in 40 allevamenti. Nell’area di sorveglianza (AS) esterna alla ACV sono stati sottoposti a prelievo 270 equidi distribuiti in 83 allevamenti; i soggetti positivi allo screening con ELISA sono 48 distribuiti in 48 allevamenti. Per quanto riguarda la sorveglianza sindromica, nel corso del 2009 sono stati analizzati per la ricerca del virus della WND campioni provenienti da animali (due dalla provincia di Padova e uno dalla provincia di Treviso, per i quali era stata fatta diagnosi di so- S TAF S EPS S IAN S ISP S PSAL S SVV INFORMA DP Novembre 2009 Pag. 10 Sorveglianza attiva equidi in ACV Sorveglianza attiva equidi in AS quindi è fondamentale la sensibilizzazione dei cittadini affinché, ad esempio: • eliminino l’acqua stagnante presente nei sottovasi delControllo dei vettori le piante; Per prevenire o ridurre il rischio di diffusione della ma- • cambino spesso l’acqua delle ciotole degli animali; • coprano le cisterne d’acqua; lattia sono indispensabili azioni che agiscano in primo • pulizia dei fossati vicino ad abitazioni e stalle. luogo sulla popolazione dei vettori. Tali azioni, che dovrebbero essere effettuate allo stadio Per prevenire le occasioni di contatto con il vettore è utile inoltre ridurre l’esposizione delle specie domestilarvale, prevedono la riduzione delle superfici d’acqua che sono i siti di elezione per la deposizione delle uova che sensibili alle zanzare durante le ore notturne, utilizda parte delle zanzare (acque stagnanti e ricche di ma- zando ad esempio stalle a prova d’insetto, trattando le strutture zootecniche con insetticidi e utilizzando repelteriale organico) La riduzione delle acque stagnanti deve essere effettua- lenti sulla cute degli animali; sono d’aiuto l’uso di ventita da tutta la popolazione che vive nelle zone a rischio, latori nelle scuderie, la pratica di spegnere le luci nelle MISURE DI CONTENIMENTO Elenco di specie di culicidi identificati nelle catture S TAF S EPS S IAN S ISP S PSAL S SVV INFORMA DP numero 06 / 2009 Pag. 11 scuderie mantenendone altre accese lontane dalle strutture di ricovero degli animali, mantenere gli uccelli fuori dalle scuderie e impedire la loro nidificazione in vicinanza o all’interno delle scuderie. Per evitare il contagio nell’uomo è buona norma ridurre l’esposizione al vettore durante le ore in cui esso è attivo (generalmente dal tramonto all’alba), indossare pantaloni e maglie a manica lunga durante i periodi di esposizione, utilizzare repellenti a base di DEET o permetrine sulla pelle e sui vestiti. Prevenzione vaccinale Attualmente non esistono vaccini per l’uomo, mentre da giugno 2009 è disponibile in commercio in Italia un vaccino spento per equidi, già commercializzato negli USA, le cui modalità d’uso prevedono una doppia somministrazione a distanza di 15 giorni il primo anno, e successivamente un richiamo annuale. Sito tipico favorevole allo sviluppo della zanzara comune: fossati con acqua stagnate e ricchi di materiale organico (scarichi dalle abitazioni). costi di esecuzione dei piani di bonifica. Appare evidente che il candidato a subire le maggiori conseguenze di un’attività di controllo non efficace è il cittadino che vive nelle aree endemiche; per tale motivo è necessario continuare a tenere alto il livello di attenzione per gli anni futuri, anche rafforzando l’attività di ricerca e la collaborazione tra i medici e veterinari. E’ inoltre fondamentale la collaborazione dei cittadini per una adeguata igiene del territorio allo scopo di limitare al massimo la presenza siti favorevoli allo sviluppo delle zanzare CONCLUSIONE Come dimostrato dalla successione cronologica dei fatti e dalle analisi di laboratorio, il nostro territorio è interessato da un fenomeno di endemizzazione da parte di un virus di origine tropicale che, sfruttando le sue capacità di adattamento agli ospiti vertebrati e agli insetti vettori, si è stabilizzato nelle aree umide principalmente dell’Italia settentrionale. La principale forma di prevenzione nei confronti della diffusione del virus, consistente nella lotta agli insetti vettori, presenta difficoltà applicative legate all’efficacia dei prodotti in uso e ai S TAF S EPS S IAN S ISP S PSAL S SVV INFORMA DP Novembre 2009 Pag. 12 Influenza A - Aggiornamento La diffusione del virus pandemico continua in modo graduale nella nostra Ulss, con alcuni casi ricoverati non gravi. L’influenza continua a colpire le fasce più giovani della popolazione con modesto interessamento degli adulti ed ancor più degli anziani, comunque il quadro clinico permane non preoccupante. Continuano le operazioni di vaccinazione, su prenotazione, iniziate il 2 novembre e da questa settimana il vaccino viene somministrato anche a tutti i giovani, in buona salute, tra i 6 mesi e i 27 anni e alle persone di età uguale o superiore ai 65 anni anche se non affette da patologie croniche. Il Ministero della Salute ha poi ritenuto opportuno precisare che, sulla base delle evidenze scientifiche, non esiste la necessità di rispettare particolari intervalli di tempo da altri vaccini somministrati prima o dopo il vaccino contro l’influenza A. Pertanto, è possibile continuare a prenotare la vaccinazione telefonando al numero dedicato 0415103535 dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12 escluso i giorni festivi. La campagna vaccinale continua durante tutto il periodo natalizio fino all’8 dicembre poi si valuterà il da farsi in base alla richiesta da parte della popolazione. Sistema di Sorveglianza dell’influenza in Veneto: Incidenza settimanale e confronto con le altre stagioni epidemiche ( scala 1:10.000) Sistema di Sorveglianza dell’influenza in Veneto: Incidenza settimanale per fasce di età ( scala 1:10.000) Dott.ssa Federica Boin S TAF S EPS S IAN S ISP S PSAL S SVV INFORMA DP numero 06 / 2009 Pag. 13 Sistema di Sorveglianza dell’influenza in Veneto: Ricoveri per influenza per classi di età PER APPROFONDIMENTI http://www.ministerosalute.it/ http://www.epicentro.iss.it/focus/h1n1/ aggiornamenti.asp http://www.cdc.gov/h1n1flu/ http://www.who.int/csr/disease/swineflu/ updates/en/index.html http://ecdc.europa.eu/ vedere anche sito aziendale INVALIDITA’ CIVILE : IMPORTANTI NOVITA’ Dal 1° gennaio 2010 le domande per Invalidità Civile devono essere presentate solo all’INPS tramite via telematica e … buona fortuna! L’articolo 20 del decreto legge 1° luglio 2009 n. 78, convertito con modificazioni in legge il 3 agosto 2009 n. 102, ha introdotto importanti innovazioni nel processo di riconoscimento dei benefici in materia di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità a decorrere dal 1° gennaio 2010. Tra le varie novità presentiamo sinteticamente le più importanti: la DOMANDA va inoltrata solo per via telematica all’INPS collegandosi al sito dell’INPS (www.inps.it ) dove il cittadino o i soggetti abilitati troveranno una Applicazione che consentirà lo scarico dei modelli, la loro compilazione e l’invio al sistema centrale; il CERTIFICATO MEDICO ( chiamato anche SCHEDA di SEGNALAZIONE) che accompagna la DOMANDA deve essere anch’esso trasmesso per via telematica contestualmente alla DOMANDA o in maniera differita entro l’arco temporale di 30 giorni dalla compilazione della domanda; la CONVOCAZIONE a visita sarà effettuata tramite via telematica e tramite posta; l’interessato potrà chiedere una variazione del giorno e ora di visita via telematica entro i 30 giorni successivi proposti dal sistema; la compilazione del CERTIFICATO MEDICO è possibile solo per i MEDICI abilitati dall’INPS dietro specifica richiesta; SOGGETTI ABILITATI a presentare la domanda: Cittadini interessati Patronati o Associazioni accreditate Tutte le domande presentate entro il 31 dicembre 2009 alle ULSS saranno gestite secondo la procedura attualmente in vigore fino a esaurimento. Per qualsiasi informazione contattare: • l’INPS oppure • i PATRONATI o • le ASSOCIAZIONI di CATEGORIA INPS: IL NUOVO PROCESSO dell’INVALIDITA’ CIVILE E’ molto semplice: il suo medico deve attivare l’input compilando on-line la scheda di segnalazione; se invece le rilascia il certificato, può andare da un soggetto autorizzato che la trasmette attraverso la sua workstation. Un’altra possibilità è acquisire il pin dal sito web dell’inps così può compilare la domanda on-line abbinando i due form in modalità contestuale...volendo può adottare la modalità differita; deve però rivolgendosi ai patronati e associazioni che hanno un applicativo di acquisizione off-line. Se tutto va a buon fine riceverà l’avviso di ricevuta in Portable Document Format. Tutto chiaro? Scusi, giovanotto, vorrei presentare la Domanda per l’Invalidità Civile: cosa devo fare? S TAF S EPS S IAN S ISP S PSAL S SVV numero 06 / 2009 NEWS Pag. 14 CORSI di FORMAZIONE LE MALATTIE PROFESSIONALI OGGI ( 5 ECM) 15 DICEMBRE 2009 - pomeriggio (sede : Aula Formazione presso il Dipartimento di Prevenzione) Segreteria Organizzativa: A.S. Sig.ra Maurizia Meneghetti—SPSAL Dolo LE VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE SECONDO ISO 9001:2008 (ECM: accreditamento in corso) 3 e 9 , 10 e 15 FEBBRAIO 2010 - ore 8.30—17.30 sono previste due Sessioni (sede : Aula Formazione presso il Dipartimento di Prevenzione) Segreteria Organizzativa: dott.ssa Sibilla Levorato IL CORSO E’ RISERVATO AI VERIFICATORI INTERNI DELLE UNITA’ OPERATIVE DEL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE . Le date sono state necessariamente scelte in base alle esigenze di accreditamento dell’Ufficio Formazione. Invitiamo pertanto i colleghi interessati a fare il possibile per partecipare al suddetto corso o di completare almeno una delle due Sessioni anche per ottenere i crediti formativi. Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Segreteria Organizzativa Sono in corso le Verifiche Ispettive Interne nelle diverse Unità Operative del Dipartimento di Prevenzione, secondo la nuova norma ISO 9001:2008. Invitiamo tutti i colleghi a verificare i documenti di lavoro (Istruzioni Istruzioni di Lavoro e Allegati) gati apportandovi le modiche necessarie per l’adeguamento alla nuova versione della norma. La Direzione Generale ha confermato la destinazione al nostro Dipartimento dei locali della ex FKT (vicino all’Ufficio Cassa—Villa Massari). L’arch. Parise della DRIT è stato incaricato di acquisire i necessari pareri e progetti per l’adeguamento ei locali alle esigenze del DP E’ auspicabile che entro la prima metà del 2010 si possa finalmente unificare gli Uffici delle Unita Operative del DP presso la sede di Dolo. DPI e VESTIARIO - Gara e ricerca di mercato Una commissione ristretta ha valutato e individuato il vestiario più idoneo che, ci auguriamo, sarà disponibile nei primi mesi del 2010. Alla dottoressa Lucia Silvestri è stato affidato l’incarico temporaneo di Responsabile dell’U.O. Servizio Igiene e Sanità Pubblica—SISP con deliberazione 708 del 9/11/2009 CODICE dell’AMBIENTE 2009 disponibile nella rete dipartimentale al seguente indirizzo: \\DipPrevenzione\Pubblica\NORMATIVA di INTERESSE Dipartimento\Codice Ambiente 2009 ADOZIONE A DISTANZA : FACCIAMO IL MERCATINO Come riportato nel numero 5 di Informa DP, ringraziamo tutti coloro che ogni anno contribuiscono per il mantenimento del sostegno scolastico e famigliare di MAMADOU, (del Senegal) promosso in 5^ Elementare quest’anno. Ricordiamo che la quota annuale è di 260 Euro e presso la Segreteria del Dipartimento la raccolta dei contributi continua fino a Natale. Nei giorni 17, 18 e 19 dicembre 2009 presso la Sala Riunioni del Dipartimento dalle ore 9 alle ore 14 saranno disponibili alcuni prodotti “etnici” provenienti dal Senegal; con le offerte che saranno raccolte si contribuirà all’adozione a distanza di Mamadou. Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti Redazione: Dipartimento di Prevenzione Supervisione : dott. Flavio Valentini Impostazione e Grafica: Damiano Dalla Costa