Balbiani Jacopo Classe V Anno Scolastico 2007/2008 Collegio Alessandro Volta Indice 1) Introduzione......................................................................................................................... 4 ● (1.1) La scelta dell'argomento ● (1.2) La scelta di un sito web ○ (1.2.1) Codice Html e Css 2) L'uomo è mai stato sulla luna?.............................................................................................. 7 ● (2.1) L'uomo sulla luna ● (2.2) L'ipotesi del complotto ● (2.3) Argomentazioni e contro argomentazioni ○ (2.3.1) Fotografie e paesaggio lunare ○ (2.3.2) Fotografie perfette ○ (2.3.3) Apparecchi fotografici ○ (2.3.4) Avarie durante le prove nel simulatore ○ (2.3.5) Il passaggio attraverso le fasce di Van Allen ○ (2.3.6) Comunicazioni ○ (2.3.7) Mancanza di stelle nelle fotografie ○ (2.3.8) Errori nelle immagini ○ (2.3.9) Analisi delle rocce ○ (2.3.10) L'arretratezza della tecnologia ○ (2.3.11) I veicoli lunari ○ (2.3.12) I salti degli astronauti ○ (2.3.13) Propulsione del modulo lunare ○ (2.3.14) Crateri ○ (2.3.15) La bandiera che sventola ○ (2.3.16) Imperfezioni nelle immagini ○ (2.3.17) Ombre ○ (2.3.18) L'antenna degli zaini ● (2.4) Il “V.L.T.” in Cile ● (2.5) Conclusione ● (2.6) Analisi immagine bandiera 3) La luna.................................................................................................................................. 16 ● (3.1) Introduzione ● (3.2) Caratteristiche principali ● (3.3) I movimenti della luna e del sistema terra-luna. ○ (3.3.1) Il moto di rotazione ○ (3.3.2) Il moto di rivoluzione ○ (3.3.3) Il moto di traslazione ○ (3.3.4) Altri moti ● (3.4) Fasi lunari ● (3.5) Eclissi di sole e di luna ● (3.6) Paesaggio lunare ● (3.7) Formazione ○ (3.7.1) Teoria della fissione 2 ○ ○ ○ (3.7.2) Teoria della cattura (3.7.3) Teoria dell'accrescimento (3.7.4) Teoria dell'impatto 4) Le fasce di Van Allen.............................................................................................................. 22 ● (4.1) La scoperta ● (4.2) Caratteristiche ● (4.3) Problematiche legate alle attività spaziali ● (4.4) Conclusione 5) La corsa allo spazio................................................................................................................ 25 ● (5.1) Premessa ● (5.2) Il primo satellite artificiale ● (5.3) Esseri viventi nello spazio ● (5.4) L'uomo nello spazio ● (5.5) La conquista della luna ● (5.6) La conclusione della disputa 6) Design aerodinamico............................................................................................................. 28 ● (6.1) Caratteri generali 7) Giuseppe Ungaretti................................................................................................................30 ● (7.1) Ungaretti personaggio famoso 7) Bibliografia e ringraziamenti..................................................................................................31 ● (8.1) Bibliografia ● (8.2) Ringraziamenti 3 Introduzione (1.1) La scelta dell'argomento Se non avete mai sentito parlare di “moon hoax” o di “complotto lunare” il titolo di questa tesina potrebbe lasciarvi perplessi o quantomeno leggermente disorientati. Questo almeno è quello che mi è accaduto quando in classe è emersa l'ipotesi del complotto sostenuta da chi crede che l'uomo non abbia mai messo piede sulla luna. Prima di quel giorno non avevo neppure vagamente idea che esistesse una teoria di questo tipo e proprio per questo appena giunsi a casa cercai maggiori informazioni utilizzando internet. In meno di trenta secondi, grazie a Google, avevo trovato quello che stavo cercando; migliaia di siti web, alcuni dei quali molto famosi e per questo molto accreditati, riportavano articoli riguardanti l'argomento. Spinto dalla curiosità cominci a leggerne alcuni e in questo modo mi addentrai in un dibattito assai complicato che dura ormai da decenni. Proprio per questo motivo ho deciso di documentarmi maggiormente e creare un elaborato al fine di presentare le posizioni contrastanti di coloro che credono nella teoria del complotto e di chi invece afferma che il 21 luglio del 1969 l'uomo mise piede sulla luna. (1.2) La scelta di un sito web Il metodo più veloce per reperire informazioni è sicuramente la rete. Grazie ad anni di innovazioni oggi internet è una realtà estesa anche all'utenza domestica e proprio per la facilità e la velocità tramite le quali è possibile connettersi alla rete il mondo del web si è evoluto notevolmente tant'è che al giorno d'oggi possedere un proprio dominio e un proprio sito web è molto semplice ed economico. Con una decina di euro all'anno è infatti possibile avere un proprio “posto” nella rete, ma se non si vuole spendere oppure si vuole semplicemente provare ad improvvisarsi webmaster esistono servizi gratuiti molto validi. Per queste ragioni e anche per il fatto che la realizzazione di siti web è una mia passione ho scelto di presentare i contenuti della mia tesina all'interno di un sito internet completamente creato da me. Il sito che ho voluto realizzare è conforme agli standard del w3c. Il w3c (World Wild Web Consortium) è un'associazione nata nel 1994 al fine di migliorare protocolli e linguaggi e aiutare il web a sviluppare tutte le sue potenzialità. Il compito principale di questo organismo per quanto riguarda i singoli webmaster/webdesigner è quello di fornire le linee guida e strumenti di verifica affinchè le pagine web presenti in rete garantiscano l'interoperabilità; ossia la possibilità e la capacità di scambiare informazioni o servizi in maniera più o meno completa e priva di errori con affidabilità e ottimizzazione delle risorse. Il sito che ho deciso di costruire è realizzato utilizzando Html, Javascript, Css e Php. Per ogni acronimo cito una breve spiegazione anche se per ognuna di queste sigle ci sarebbero da fare discorsi molto più lunghi e complessi. Html: acronimo di Hyper Text Mark-Up Language è un linguaggio di formattazione utilizzato per realizzare i documenti ipertestuali destinati alla rete. Questi documenti vengono immagazzinati su macchine Screenshot sito 4 costantemente connesse alla rete. Su queste macchine è presente un software chiamato “Web Server” che ha il compito di inviare i documenti ai browsers che ne fanno richiesta. Una volta ricevuto il documento il browser “stampa” a video il risultato ottenuto tramite l'interpretazione dei tags html che compongono la pagina. Javascript: è un linguaggio di scripting interpretato e non compilato. L'interprete come per l'html è il browser. Css: con questa sigla si indicano i fogli di stile a cascata (in inglese Cascading Style Sheets) e vengono utilizzati per definire la rappresentazione dei documenti Html e Xhtml. I Css si occupano di definire le “regole” che caratterizzano la formattazione ossia l'aspetto con cui i contenuti vengono presentati all'utente. Php: è l'acronimo di Php: Hypertext Processor ed è un linguaggio di scripting interpretato utilizzato per la realizzazione di pagine web dinamiche e riasciato sotto licenza open source. (1.2.1) Codice Html e Css Di seguito viene presentato un estratto del codice dell'home-page ossia della pagina principale: <!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01 Transitional//EN" "http://www.w3.org/TR/html4/loose.dtd"> <html> <head> <title>Home Page | Introduzione</title> <meta name="author" content="jb17"> <meta name="description" content="Sito multidisciplinare: astronomia, storia, italiano, storia dell'arte, fisica e approfondimento personale."> <meta name="keywords" content="Tesina, 21 luglio 1969, la luna, moon hoax, moon, ungaretti, giuseppe, ungaretti giuseppe, fasce di Van Allen, Van Allen, corsa allo spazio, corsa, spazio, tesi, maturità 2008"> <meta name="robots" content="index, follow"> <meta name="copyright" content="jb17"> <meta name="revisit-after" content="2 days"> <link rel="stylesheet" type="text/css" href="css/style.css"> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=iso-8859-1"> </head> <body> <a name="top"></a> <div align="center"> <div id="main"> <div id="header"> <div id="head1" align="left"> <a href="index.php"><img src="img/home.png" alt="ico" border="0"></a> </div> <div id="head2" align="right"> Data: <strong>17/06/2008</strong> &nbsp; Ora: <strong>23:59</strong> </div> </div> <div id="theme"> <img src="img/bannerlogohtml.png" width="800" height="150" alt="imglogo" title="logo"> </div> <div id="menulink"> <ul> <li><a href="index.php">Home</a></li> <li><a href="sullaluna.php">21 luglio 1969</a></li> <li><a href="luna.php">Astronomia</a></li> <li><a href="vanallen.php">Fisica</a></li> <li><a href="corsaspazio.php">Storia</a></li> <li><a href="design.php">Arte</a></li> <li><a href="ungaretti.php">Italiano</a></li> <li><a href="bibliografia.php">Bibliografia</a></li> </ul> </div> <div id="contenuti"> <div id="left"> <div class="lefttitle"> Sezioni 5 </div> <div class="leftlink"> <ul> <li><a href="sullaluna.php">L'uomo sulla luna?</a></li> <li><a href="luna.php">La luna</a></li> <li><a href="vanallen.php">Le fasce di Van Allen</a></li> <li><a href="corsaspazio.php">La corsa allo spazio</a></li> <li><a href="design.php">Design aerodinamico</a></li> <li><a href="ungaretti.php">Ungaretti uomo famoso</a></li> <li><a href="bibliografia.php">Fonti e ringraziamenti</a></li> </ul> </div> <div class="lefttitle"> Immagine Casuale </div> <div class="lefttext"> <img src="docs/cas/7.jpg" alt="img"> <div style="text-align:center">Sputnik 1</div> </div> [...] Di seguito viene presentato un estratto del codice del file .css: /**************css JB17**************/ body { margin:0px 0px 0px 0px; padding:0px 0px 0px 0px; background-image:url(../img/bg.gif); background-position:top center; background-repeat:repeat-y; color:rgb(50,50,50); font-family:Verdana; font-size:11px; } a{ font-weight:bold; color:rgb(30,30,30); text-decoration:none; } a:hover { font-weight:bold; color:rgb(255,0,0); text-decoration:none; } a img { border:none; } #main { margin:0px 0px 0px 0px; padding:0px 0px 0px 0px; background-color:rgb(255,255,255); width:800px; border:1px solid rgb(30,30,30); } #header { margin:0px 0px 0px 0px; padding:0px 0px 0px 0px; width:800px; height:18px; } [...] 6 L'uomo è mai stato sulla luna? (2.1) L'uomo sulla luna Il 16 luglio 1969 dal "John F. Kennedy Space Center" (struttura utilizzata dalla NASA per il lancio dei veicoli spaziali a Cape Canaveral in Florida) partì la missione Apollo 11 che fu la prima a portare un uomo sulla superficie lunare. Dopo quattro giorni di viaggio, il 20 luglio 1969 il modulo "Eagle", con a bordo Neil Armstrong e 'Buzz' Aldrin, si staccò dal "Columbia" (modulo principale), dove rimase il terzo astronauta Michael Collins, e allunò alle ore 20:17:40 UTC (UTC è il fuso orario di riferimento tramite il quale sono calcolati tutti gli altri fusi orari) . Dopo sei ore e mezza dall'allunaggio Amstrong scese sulla Gli astronauti dell'Apollo 11. Da sinistra Neil Armstrong, superficie lunare e compì il grande passo per Michael Collins e Buzz Aldrin. l'umanità. Poco più tardi scese anche Aldrin. Dopo due ore e mezza passate a scattare fotografie, raccogliere rocce e posizionare apparecchiature sul suolo lunare i due astronauti rientrarono sul modulo Eagle. Ventuno ore e trentasei minuti dopo l'allunaggio l'Eagle lasciò la superficie lunare per ricongiungersi con il Columbia. Il 24 luglio 1969 i tre astronauti ritornarono sulla terra e furono accolti come eroi. (2.2) L'ipotesi del complotto In seguito a questa e alle successive imprese degli Apollo 12, 14, 15, 16, e 17 iniziò a circolare, soprattutto negli Stati Uniti, una teoria secondo la quale i diversi allunaggi non erano mai avvenuti realmente, ma erano stati girati in uno studio televisivo. L'origine di questa teoria viene fatta coincidere con la pubblicazione del libro nel 1976 "We never went to the moon" dell'americano Bill Kaysing. Lo scrittore sostiene che la tecnologia degli anni sessanta non avrebbe potuto consentire un allunaggio. I sostenitori di questa teoria credono che la NASA abbia affidato a Stanley Kubrick, il famoso regista del film "2001: Odissea nello spazio", il compito di girare gli allunaggi in un base militare nascosta nel deserto del Nevada. I complottisti pensano pertanto che i razzi Saturn 5 siano sempre stati lanciati vuoti nello spazio e che gli astronauti deceduti nella missione Apollo 1 siano stati "eliminati" dalla NASA per non far emergere il complotto. Questa teoria fu fortemente alimentata anche dal film "Capricorn One" (1978) del regista Peter Hyams. La trama riguarda una missione su Marte. Quando la NASA si accorge di non essere in grado di attuare la missione prevista, decide di inscenarla in uno studio televisivo e di eliminare gli astronauti Il set del film "Capricorn One" 7 prima che rivelino la verità. Questi però riescono a scappare e mentre si trovano braccati nel deserto dagli uomini della NASA una giornalista si accorge dell'imbroglio messo in scena. Perché l'ipotesi del complotto? Dunque, quali sono i motivi per cui alcune persone credono che una delle più grandi imprese dell'uomo sia solo una finzione? Di seguito vengono elencate le più importanti argomentazioni proposte dai sostenitori del "Complotto Lunare" e le controargomentazioni di coloro che credono nella riuscita dell'impresa. 8 (2.3) Argomentazioni e Controargomentazioni (2.3.1) Molte fotografie ritraggono un paesaggio lunare identico A: Molte fotografie scattate da punti diversi ritraggono il paesaggio lunare identico. Sassi visibili in primo piano sono addirittura identici. Questo fa presumere che un unico sfondo sia stato utilizzato più volte. CA: Quelle che si vedono sullo sfondo delle fotografie sono montagne Esempio di sfondo visibile in più fotografie lunari situate a grande distanza e il loro aspetto cambia molto poco spostandosi da un punto all'altro. Sembrano vicine solo a causa della mancanza d'atmosfera, che non permette la formazione di foschie. Osservando attentamente le immagini si può constatare che gli sfondi non sono mai identici, bensì diversi (anche se di poco) a seconda del punto di vista da cui sono state scattate le immagini. (2.3.2) Tutte le fotografie sono perfette nonostante la difficoltà a farle sulla luna A: Le fotografie fatte dagli astronauti risultano perfettamente a fuoco e centrate, nonostante le macchine fotografiche fossero montate all'altezza del petto sulle tute degli astronauti. CA: Esistono diversi esempi di immagini non riuscite. Le foto più conosciute, cioè quelle trasmesse dai media e pubblicate sui giornali sono ovviamente quelle più belle esteticamente parlando e a volte sono state modificate nel contrasto e nel colore per essere di maggior impatto. Gli astronauti inoltre, si allenarono nei mesi precedenti alla missione a fare fotografie utilizzando tali apparecchi. (2.3.3) Gli apparecchi fotografici non avrebbero potuto funzionare sulla luna A: Gli apparecchi fotografici non avrebbero potuto funzionare con temperature che vanno da 130° C a -40° C. A 130° le pellicole si sarebbero sciolte mentre a -40° le pile degli apparecchi non avrebbero potuto funzionare e la pellicola si sarebbe spezzata. CA: Gli apparecchi furono studiati per essere perfettamente efficienti sulla luna, inoltre le temperature indicate si riferiscono alla superficie lunare e non essendoci atmosfera sulla luna non 9 esiste nemmeno una temperatura dell'aria che avrebbe potuto influire sugli apparecchi. Quando le missioni della NASA allunarono la temperatura della superficie lunare era compresa tra i 20°/ 30° C . (2.3.4) Neil Armstrong subì sempre avarie durante le prove di allunaggio A: Durante tutte le prove di volo (effettuate sulla Terra) con il modulo lunare Neil Armstrong subì sempre avarie. CA: Le prove di volo incriminate vennero effettuate con un simulatore che non può essere paragonato al modulo reale. Sono stati effettuati centinaia di allunaggi morbidi oltre a tre allunaggi non riusciti a causa di problemi tecnici. (2.3.5) Gli astronauti non avrebbero potuto sopravvivere all'energia dei raggi gamma A: L'energia dei raggi gamma a cui gli astronauti furono esposti durante il passaggio attraverso le fasce di Van Allen*, che si trovano tra la Terra la e Luna, sarebbe stata talmente alta, che gli astronauti non sarebbero stati in grado di sopravvivere. CA: Durante il periodo di attraversamento di tali fasce si può calcolare un'irradiazione di 4,3 millisievert uguale o inferiore a quella di un viaggio aereo da un continente ad un altro. 10 (2.3.6) I dialoghi tra centro di controllo e astronauti non potevano avvenire a causa del rumore nel modulo lunare A: L'accensione dei razzi di frenatura del modulo lunare provoca un rumore molto forte che avrebbe reso impossibile i dialoghi tra il centro di controllo e gli astronauti. I complottisti sono concordi nell'affermare che il suono nel vuoto non avrebbe potuto propagarsi ma all'interno del modulo lunare sì. CA: Il rumore nasce dall'impatto dei gas di combustione con l'aria circostante. Pertanto nel vuoto i congegni di propulsione sono talmente silenziosi che gli astronauti avrebbero al massimo potuto sentire un lieve fischio. (2.3.7) Tutte le immagini scattate non mostrano alcuna stella A: In tutte le immagini scattate dalla luna non si vede alcuna stella. CA: Il contrasto su negativi con diaframma da 9 a 11 non è sufficiente per consentire di fotografare un oggetto poco luminoso (come una stella lontana), in un paesaggio chiaro. Per le fotografare stelle in cielo sarebbe stato necessario un tempo di esposizione alla luce molto lungo e in tal caso gli astronauti sarebbero risultati sovraesposti. (2.3.8) Alcune immagini contengono degli errori A: Alcune immagini contengono degli errori, come l'impronta di un astronauta sotto il modulo lunare o come il riflesso di due astronauti nella visiera di quello fotografato (si scende in due). Inoltre su alcune fotografie si riescono a vedere delle lettere incise sulle rocce. CA: Si tratta solo di illusioni ottiche o di ritocchi. In particolar modo l'immagine del terzo astronauta proviene dalla home page privata di un dipendente della NASA. Le lettere che si vedono sono del tutto casuali e dovute alla presenza di corpi estranei subentrati durante le fasi di ridimensionamento e copiatura delle immagini (fotografia chimica e non digitale). E' impensabile che tali lettere rappresentino la classificazione degli oggetti di scena, infatti, permetterebbero una classificazione di solo ventisei oggetti. (un po' pochi per un set della luna) 11 (2.3.9) Le rocce analizzate non provengono dalla luna A: Le rocce lunari portate sulla terra per essere analizzate, che hanno dimostrato di contenere minerali ed isotopi fino ad allora sconosciuti, sono meteore precipitate sulla Terra. CA: Sulle rocce lunari è possibile vedere i segni dell'impatto con altre micro meteore cadute sulla luna. Se tali rocce fossero cadute sulla terra questi segni sarebbero stati cancellati dal passaggio attraverso l'atmosfera terrestre. (2.3.10) I computers degli anni sessanta erano troppo arretrati A: Negli anni sessanta i computers di navigazione non erano in grado di gestire un allunaggio. (Non erano ancora stati inventati i Personal Computer) CA: Pur essendo computers rudimentali quelli degli anni sessanta erano sufficienti per lo scopo. I computers di bordo aiutati dai computers a terra della NASA gestirono le manovre che furono comunque supervisionate dai piloti. Non dimentichiamo che gli equipaggi erano formati da piloti esperti e capaci di compiere i calcoli necessari per gestire le manovre spaziali. (2.3.11) I veicoli lunari erano troppo grandi per essere trasportati A: I veicoli lunari , i Lunar Roving Vehicles (LRV), erano troppo grandi per poter essere trasportati sulla Luna. CA: I veicoli furono sistemati su una parte del modulo lunare, però piegati. Inoltre i moduli che prevedevano il trasporto di un veicolo presentavano delle modifiche strutturali. (2.3.12) I salti degli astronauti sembrano fatti sulla Terra A: Le riprese televisive mostrano che i salti degli astronauti sulla luna dove la gravità è molto minore sono simili a quelli che si possono fare sulla Terra. CA: Ciò è dovuto al peso della tuta (circa 80 kg) che sulla terra non permetterebbe nessun salto. Sulla luna sono stati documentati anche dei salti di 60cm. Gli astronauti non si spinsero oltre per evitare di farsi male o danneggiare l'attrezzatura. Si sa inoltre che all'interno della tuta i movimenti sono difficili e limitati, pertanto non è semplice compiere grandi salti. 12 (2.3.13) Durante il lancio del modulo lunare non si vede alcuna fiamma A: Durante il lancio del modulo lunare non si vede alcuna fiamma. CA: Il carburante utilizzato (l'idrazina) brucia producendo una fiamma quasi invisibile. (2.3.14) Non si è formato alcun cratere in seguito all'atterraggio sulla luna A: Il congegno di propulsione del modulo lunare non ha creato alcun cratere sulla superficie lunare. CA: La forza del congegno di propulsione non era sufficiente per far nascere un cratere. (2.3.15) Alcune immagini mostrano la bandiera americana che sventola A: Alcune immagini mostrano la bandiera americana che sventola. Non essendoci alcuna atmosfera e pertanto alcun vento è impossibile che sulla Luna la bandiera sventoli. CA: Lo sventolare della bandiera non è dovuto al vento, bensì a vibrazioni di durata prolungata all'interno del vuoto d'aria. Venendo meno l'attrito della bandiera con l'aria, le vibrazioni vengono causate dal piantare l'asta nel suolo lunare. Infatti tali vibrazioni sulla Luna vengono frenate esclusivamente dalla rigidità della stoffa. (2.3.16) Alcune crocette presenti nelle immagini risultano in parte nascoste da alcuni oggetti A: Sulle immagini delle missioni sono presenti delle crocette che a volte vengono nascoste dagli oggetti. Questo fa supporre che si tratti di fotomontaggi. CA: Non si tratta di fotomontaggi ma di un effetto fotografico (anche di grafica 3D) chiamato color bleeding che nasconde alcune parti delle crocette. 13 (2.3.17) In alcune immagini le ombre non si diffondono parallelamente A: Su diverse immagini le ombre non si diffondono parallelamente. Dato che sulla luna l'unica fonte di luce è il sole si pensa che questo sia dovuto alla luce emanata da più riflettori di uno studio cinematografico. CA: La prospettiva della fotografia fa sfigurare nella vicinanza l'immagine delle ombre e in questo modo non sembrano diffondersi parallelamente. Se fossero state utilizzate più fonti di luce, cioè diversi riflettori, dovrebbero esserci orientate in direzioni differenti, più ombre dello stesso oggetto. (2.3.18) Alcune foto mostrano un'antenna sullo zaino altre no, come mai? A: In alcune foto si vede l'antenna dello zaino mentre in altre no. Dato che non si tratta di un' antenna telescopica, dove è finita? CA: L'antenna è bicolore: da un lato è bianca e dall'altro nera. Guardandola dal lato scuro è possibile che si veda meno o sparisca. Il mistero dell'antenna che si vede e poi sparisce 14 (2.4) Si può chiarire definitivamente questa questione? Per porre fine definitivamente a questa questione perché non si osservano con un telescopio le apparecchiature lasciate sulla luna dagli astronauti? Purtroppo non esiste ancora nessuno strumento così potente da permettere di vedere oggetti così piccoli dalla Terra. Negli ultimi anni sono state riposte delle speranze nel "Very Large Telescope", un potente telescopio situato in Cile che potrebbe permettere di vedere sulla luna oggetti della grandezza di due metri. Purtroppo non è tuttora possibile ottenere questo tipo di risultati ma nei prossimi anni potrebbe esserlo. Per il momento non resta che credere a ciò che ci è stato mostrato dalle televisioni dalle radio e dai giornali. Il luogo in Cile dove è situato il telescopio (2.5) Conclusione A supporto di coloro che credono veramente nella “conquista” della luna da parte dell'uomo esistono grandi quantità di dati pubblicamente consultabili, come: i progetti, gli schemi tecnici, i piani di volo, le procedure burocratiche, gli appalti, i collaudi ecc... Tutto il materiale è meticolosamente conservato e catalogato negli archivi della NASA. Se si trattasse di una messinscena sarebbe stato necessario inventare tutti questi dati senza mai cadere in contraddizione. Non sarebbe stata questa un'impresa più difficile che raggiungere la luna per davvero? (2.6) La famosa fotografia dove non si vede l'ombra della bandiera La mancanza dell'ombra della bandiera fa sicuramente sorgere dei dubbi. Ma se ci pensiamo un attimo possiamo trovare una spiegazione razionale anche a questo. Il fatto è che l'ombra c'è ma non si vede, o meglio si vede solamente una piccola linea dell'ombra. Questo perché è presente un avvallamento che nasconde sia l'ombra dell'asta sia quella del drappo. Una visione ingrandita permette di notare il particolare della linea nera che dovrebbe corrispondere a parte dell'ombra. Inoltre sembra anche che nella visiera di Aldrin sia riflesso l'intero o parte del drappo. Purtroppo si tratta di un dettaglio difficile da vedere con chiarezza anche ingrandendo la foto. La misteriosa foto dove non c'è l'ombra della bandiera 15 La Luna (3.1) Introduzione La luna insieme al sole è da sempre uno degli astri che più hanno attirato l'attenzione dell'uomo in ogni tempo. Molto spesso essa è stata considerata come una divinità e tutt'oggi vi sono dei residui di alcune credenze che le attribuiscono particolari capacità di influenzare la vita degli uomini. (3.2) Caratteristiche principali Lasciando da parte le varie credenze che non trovano riscontri scientifici possiamo invece affermare che la luna è l'unico satellite della Terra ed è anche il più interno del sistema solare. Si tratta di un astro privo di luce propria, costituito da materiali allo stato solido ed avente una massa pari a circa 1/81 rispetto a quella terrestre. In base alle osservazioni compiute mediante sonde e telescopi possiamo affermare che la luna ha una forma pressoché sferica* e grazie a ciò è stato possibile stabilire che il globo lunare ha un diametro di 3476,2 Km (circa un quarto di quello terrestre). Superficie e volume sono rispettivamente: 3,793 x 1013 m2 e 2,1958 x 1019 m3. Le osservazioni e gli esperimenti condotti hanno ormai dimostrato in modo certo che la luna è priva di un'atmosfera vera e propria. Questo fatto è imputabile in gran parte alla limitata forza gravitazionale del satellite che non riesce a trattenere gli atomi provenienti dal degassamento delle rocce lunari e dal vento solare. Una delle conseguenze più importanti, relative alla mancanza di atmosfera e idrosfera**, è sicuramente l'impossibilità di svilupparsi per la vita. Di minore importanza ma sicuramente degne di nota, sono altre due conseguenze: l'assenza di fenomeni crepuscolari e la notevole escursione termica fra il dì e la notte. La mancanza di fenomeni crepuscolari fa in modo che il passaggio dal chiaro allo scuro sia molto brusco. L'escursione termica così accentuata, invece, è dovuta oltre alla mancanza di atmosfera anche ai lunghi periodi in cui si alternano oscurità ed illuminazione; ed è per questo che si possono rilevare temperature che vanno da 40K (- 233°) a 396K (123°). Come detto in precedenza la luna è un astro privo di luce propria e per questo riflette quella che giunge dal sole. Secondo i calcoli effettuati l'albedo, il suo potere riflettente, sarebbe di circa 0,07; ossia la luna riflette solo il 7% della luce ricevuta mentre il 93% verrebbe assorbito dal suolo lunare e poi disperso in modo rapido a causa della mancanza di atmosfera. Riepilogo dei principali dati fisici Diametro equatoriale 3476,2 km Superficie 3,793 x 1013 m2 Volume 2,1958 x 1019 m3 Massa 7,347673 x 1022 kg Densità 3,3462 x 103 kg/m3 *Seppur la luna venga considerata come un corpo a forma sferica; non ha esattamente tale forma ma piuttosto quella di un'ellissoide a tre assi dove l'asse maggiore equatoriale è rivolto verso la terra. **La luna non è dotata neppure di idrosfera in quanto l'acqua eventualmente presente evaporerebbe in seguito al riscaldamento provocato dai raggi solari. 16 (3.3) I movimenti della luna e del sistema terra-luna Osservando la luna durante il giorno si nota che essa, in modo analogo al sole, sorge a levante e tramonta a ponente. Questo è tuttavia un movimento apparente dovuto al fatto che la terra compie il movimento di rotazione attorno al proprio asse. Il comportamento del satellite è alquanto complicato da analizzare in quanto con la terra costituisce un sistema di due corpi che interagiscono tra loro. Tale sistema viene comunemente definito terra-luna e partecipa anch'esso ai movimenti della galassia e dell'universo. Per rendere più semplice l'esame del comportamento lunare vengono presi in considerazione i vari movimenti “simultanei” della luna che sono: ● moto di rotazione ● moto di rivoluzione ● moto di traslazione (3.3.1) Moto di rotazione Il movimento di rotazione avviene in senso antiorario (nello stesso senso della rotazione terrestre) intorno all'asse lunare. La durate di una rotazione completa è di 27g 7h 43m 12s e coincide con quella del moto di rivoluzione. Proprio per questo fatto la luna volge sempre la stessa “faccia” verso la Terra. A causa dell'attrazione esercitata dalla Terra in maggior misura sulla zona equatoriale rispetto ai poli la Luna è soggetta a oscillazioni che vengono chiamate librazioni. Esistono anche delle librazioni apparenti (che permettono di vedere alternativamente circa il 18% della superficie lunare della parte che solitamente risulta nascosta) che però non derivano da movimenti lunari. (3.3.2) Moto di rivoluzione Anche la luna come del resto fanno tutti gli altri satelliti, rispetto ai propri pianti, si muove intorno alla Terra. Il movimento avviene in senso antiorario lungo un'orbita ellittica di cui la Terra occupa uno dei due fuochi. Nel corso della rivoluzione la Luna non si trova sempre alla stessa distanza ma in perigeo (punto più vicino alla terra) a circa 356.000 km e in apogeo a circa 406.000 km. Il piano su cui giace l'orbita lunare non coincide con quello dell'orbita terrestre, ma è inclinato rispetto a quest'ultimo di poco più di 5°. Il piano dell'orbita lunare incontra quindi il piano dell'orbita terrestre in due punti che sono chiamati nodi e la linea che li unisce è detta “linea dei nodi”. Per quanto riguarda la durata della rivoluzione bisogna distinguere se essa è riferita a una stella della sfera celeste oppure all'allineamento Terra-Sole: nel primo caso la cosiddetta rivoluzione siderea dura 27g 7h 43m 12s, nel secondo la rivoluzione sinodica dura 29g 12h 4m 3s. (3.3.3) Moto di traslazione E' necessario sottolineare che terra e luna si muovono entrambe introno ad un punto comune detto baricentro o centro di massa. Questo baricentro si trova nell'interno della Terra a circa 4670 17 km dal suo centro e per questo il moto di rivoluzione della luna si può considerare poco diverso da quello che si registrerebbe se essa realmente girasse intorno al centro della Terra. Questo fatto non può essere del tutto trascurato soprattutto affrontando lo studio del fenomeno delle maree. Nel compiere il suo moto attorno al baricentro del sistema Terra-Luna, naturalmente, la Luna si sposta insieme al nostro pianta anche intorno al sole e da ciò ne deriva il moto di traslazione che avviene nello stesso senso e con la stessa velocità angolare con cui avviene il moto di rivoluzione della Terra. (3.3.4) Altri moti Accanto ai movimenti principali esistono altri moti della Luna che avvengono molto più lentamente. Tra questi ricordiamo il moto di regressione della linea dei noti e quello della rotazione dell'asse maggiore dell'orbita lunare. (3.4) Fasi lunari Il fatto che la luna si presenti ora illuminata, ora solo parzialmente o ora del tutto oscura è dovuto alle fasi lunari. Queste si ripetono con la stessa successione ogni mese sinodico perché sono dovute oltre che alle posizioni assunte dalla luna, nel corso del suo moto di rivoluzione, rispetto alla terra anche alla posizione assunta rispetto al sole che la illumina. Quando la Luna si trova in congiunzione, ossia dalla stessa parte del Sole, l'emisfero che essa rivolge verso di noi non viene colpito dai raggi solari e quindi risulta oscuro. Abbiamo pertanto la fase di Luna Nuova (novilunio). Quando invece la Luna si trova in opposizione, cioè dalla parte opposta del Sole, la sua metà illuminata è quella rivolta verso di noi e allora abbiamo la fase di Luna piena (plenilunio). Altre due posizioni vengono chiamate quadrature: esse si verificano quando la Luna, la Terra e il Sole occupano i vertici di un triangolo rettangolo ideale, con la Terra situata dalla parte dell'angolo retto. In questi casi, dell'emisfero Lunare illuminato dal Sole vediamo soltanto la metà rivolta verso di noi, quindi un quarto della superficie Lunare, e perciò le due fasi corrispondenti si chiamano primo quarto e ultimo quarto. Fra queste quattro fasi principali si hanno tutte le possibili condizioni di illuminazione intermedie. (3.5) Eclissi di sole e di luna 18 Se nelle posizioni di sizigie (Luna nuova e Luna piena) il Sole, la Terra e la Luna si trovassero sulla stessa linea retta; durante il plenilunio il cono d'ombra terrestre oscurerebbe completamente il nostro satellite e si avrebbe pertanto un'eclissi di Luna mentre durante il novilunio si avrebbe un'eclissi di Sole. Ma ciò non avviene perché i piani dell'orbita terrestre e dell'orbita Lunare non sono coincidenti ma inclinati l'uno rispetto all'altro di circa 5°. Proprio per questo motivo le eclissi si verificano solamente quando oltre ad essere in fase di plenilunio o novilunio, la Luna viene a trovarsi in uno dei nodi o nelle vicinanze. (eclissi totale nel primo caso eclissi parziale nel secondo) Le eclissi di Luna possono essere totali anche quando la Luna nella fase di plenilunio non si trova esattamente in uno dei nodi, ma in prossimità di esso; è possibile infatti che essa passi completamente dentro il cono d'ombra della Terra che si presenta notevolmente ampio rispetto alle dimensioni della Luna. Le eclissi Lunari sono spesso totali e si osservano nello stesso momento da tutti i luoghi della Terra. A causa delle grandi dimensioni del Sole e della limitata estensione del cono d'ombra della Luna, le eclissi totali di Sole interessano zone piuttosto ristrette della superficie terrestre. Queste possono essere però osservate come eclissi parziali di Sole da tutti i luoghi della Terra che vengono investiti dalla penombra, la quale si estende intorno all'ombra per migliaia di chilometri quadrati. Tra le eclissi di Sole, presentano un interesse particolare le eclissi anulari, che si verificano in novilunio quando la Luna si trova in uno dei nodi e contemporaneamente sta alla sua massima distanza dalla Terra. In queste condizioni il cono d'ombra della Luna non giunge a toccare la superficie terrestre e quindi essa non riesce ad occultare completamente il disco solare, del quale si può vedere la parte periferica a forma di anello luminoso. Le eclissi anulari sono di particolare interesse perché quando si verificano è possibile compiere studi sugli strati più esterni del Sole. (3.6) Paesaggio lunare 19 Una delle cose che può essere osservata anche ad occhio nudo è la presenza di grandi macchie scure che sono chiamare “mari”. I mari sono delle aree molto ampie nelle quali sono riconoscibili grandi espandimenti lavici solidificati. Sono ricoperti da quella che viene chiamata “polvere dei mari” che non è altro che un miscuglio di particelle provenienti da vari luoghi. I campioni prelevati durante le missioni Lunari hanno permesso di stabilire che tali particelle sono in buona parte frammenti di rocce simili alle nostre rocce ignee; mentre in minor parte sono sostanze vetrose a forma irregolare. La polvere e i detriti rocciosi Lunari vengono chiamati regolite. Più estese rispetto ai mari sono le terre alte, regioni Lunari notevolmente più chiare, che costituiscono il 70% della “faccia” rivolta Paesaggio lunare verso di noi e quasi la totalità della “faccia” che non vediamo. Vengono anche indicate con il nome di altopiani. Sulla Luna non mancano rilievi che possono superare anche i 9000m di altezza. Nell'osservazione del paesaggio Lunare ci imbattiamo anche nei crateri e nei circhi che costellano tutta la superficie Lunare. Entrambi hanno due possibili spiegazioni: o sono buchi creati dalla caduta di meteoriti o sono dovuti all'intensa azione vulcanica avvenuta durante la consolidazione della Luna. (3.7) Formazione Il dibattito riguardo le origini della luna è tuttora in corso e proprio per questo motivo sono state formulate diverse teorie: ● Teoria delle fissione ● Teoria della cattura ● Teoria dell'accrescimento ● Teoria dell'impatto (3.7.1) Teoria della fissione Secondo questa teoria la luna si sarebbe “staccata” dalla Terra quando questa era ancora allo stato fuso. Tale distaccamento sarebbe stato causato dalla forza centrifuga generata dalla rotazione terrestre e dall'attrazione gravitazionale del sole. A favore di questa teoria c'è il fatto che la densità della Terra è molto simile a quella della luna; tuttavia se la luna si fosse staccata per fissione si dovrebbe trovare su un piano coincidente al quello equatoriale terrestre. Proprio perché l'orbita lunare è inclinata di circa 5° gradi rispetto a quella terrestre questa teoria non è la più accreditata. (3.7.2) Teoria della cattura 20 Secondo la Teoria della cattura la luna sarebbe stata catturata dal campo gravitazionale terrestre e si sarebbe disposta su un'orbita stabile andando a rispettare le leggi di Newton e Keplero. Tale teoria risulta essere quella più improbabile. (3.7.3) Teoria dell'accrescimento Questa teoria afferma che la luna si sarebbe formata in seguito all'aggregazione di materiale cosmico e si sarebbe disposta in seguito sull'orbita che occupa attualmente. (3.7.4) Teoria dell'impatto Si tratta della teoria più accreditata secondo la quale il satellite della Terra si sarebbe formato in seguito alla collisione di un asteroide con la Terra quando essa era ancora notevolmente calda, ossia nella prima fase della sua formazione. In seguito all'impatto il materiale rimasto in orbita vicino alla Terra, trattenuto dalla forza di gravità, sarebbe andato ad unirsi formando così la luna. A favore di questa teoria vi è il fatto che la luna presenta una composizione molto simile a quella del mantello terrestre privato tuttavia degli elementi più leggeri che sarebbero evaporati per la mancanza di atmosfera e di una forza gravitazionale in grado di trattenerli. 21 Le Fasce di Van Allen (4.1) La Scoperta Le fasce di Van Allen furono scoperte grazie ai satelliti artificiali Explorer 1 e Explorer 3 lanciati in orbita dagli Stati Uniti nel corso del 1958. L'Explorer 1, costruito e progettato dal Jet Propulsion Laboratory (JPL) con sede in California, fu il terzo satellite lanciato dall'uomo in orbita dopo i due Sputnik russi. La strumentazione di bordo di questo apparecchio fu progettata e realizzata da James Van Allen. Il mezzo venne equipaggiato con un contatore Geiger1 (pag 24) che avrebbe avuto il compito di rilevare i raggi cosmici2. Come previsto lo strumento funzionò perfettamente compiendo circa trenta conteggi al secondo; tuttavia gli scienziati si accorsero che in determinate situazioni il contatore rimaneva fermo. Ciò avveniva quando il satellite si trovava ad una quota di 2000 Km sopra il sud America, mentre quando passava sulla stessa zona con una distanza dalla Terra di 500 Km forniva al centro di rilevamento dati che riportavano il livello di raggi che era già stato previsto. Solamente dopo gli studi compiuti mediante il satellite Explorer 3 il gruppo di scienziati tra cui vi era anche Van Allen comprese che in certe situazioni il contatore Geiger era stato sottoposto a radiazioni troppo forti per potere essere rilevate. Van Allen proseguì i suoi studi e giunse alla conclusione che queste radiazioni erano dovute a una fascia di particelle cariche bloccate nello spazio dal campo magnetico3 terrestre, che oggi è conosciuta con il nome di “Fascia di Van Allen”. (4.2) Caratteristiche La fascia di Van Allen è un toro4 di particelle cariche che sono trattenute nel campo magnetico terrestre. Innanzitutto è opportuno notare che la fascia di Van Allen è in realtà formata da due fasce, una più interna e l'altra più esterna, che circondano il pianta terra. Le particelle sono distribuite in modo tale che la fascia interna contenga principalmente protoni mentre quella esterna elettroni. Il confine inferiore della fascia interna è limitato dall'atmosfera terrestre ad un'altitudine 22 di circa 200-1000 km, il confine superiore invece non arriva oltre i 40.000 Km dalla superficie della terra. Le fasce non circondano completamente il globo ma si estendono per circa 65° a nord e a sud rispetto all'equatore celeste. Non si conosce con esattezza la provenienza delle particelle intrappolate nelle fasce ma sembra certo che almeno in parte provengano dal sole poiché la densità delle fasce è collegata con l'attività solare. Le particelle della fascia esterna sembra appunto che derivino dalla radiazione solare, mentre quelle della fascia interna potrebbero provenire dal decadimento naturale dei neutroni prodotti dalle interazioni tra i protoni della radiazione solare e i nuclei dei gas dell'atmosfera; i neutroni, infatti si trasformano spontaneamente in protoni ed elettroni. La fascia esterna rispetto alla fascia interna risulta maggiormente estesa ed è circondata da una regione a bassa densità nota come “ring current”. Questa si estende a partire da un'altitudine di 10.000 Km fino a circa 40.000 Km e presenta maggiore intensità tra i 14.000-19.000 Km. Secondo gli scienziati essa contiene plasma5 che è intrappolato dalla magnetosfera6 terrestre. A differenza della fascia interna vi è una maggiore varietà di particelle e un livello di energia minore che aumenta in modo significativo quando nuove particelle risalgono la magnetosfera mosse da una tempesta magnetica. La varietà delle particelle fa presumere che la fascia sia generata dalla concomitanza di diversi fenomeni. Quando alcune particelle eccitate appartenenti alle fasce di Van Allen (situate nell'esosfera7) colpiscono l'atmosfera (in particolare la ionosfera8) danno luogo ad un fenomeno di fluorescenza conosciuto come aurora polare. (4.3) Problematiche legate alle attività spaziali Pannelli solari, circuiti integrati (chips) e sensori possono essere danneggiati da radiazioni troppo intense. La miniaturizzazione e la digitalizzazione dei circuiti hanno reso i satelliti più vulnerabili all'effetto delle radiazioni. Per questo motivo molto spesso i sensori del telescopio spaziale Hubble vengono spesso spenti quando l'apparecchio attraversa zone di intensa radiazione. Anche se è stato appurato che le radiazioni sono un pericolo per i satelliti artificiali e per le altre apparecchiature che raggiungono una certa altitudine, non si conoscono ancora gli effetti che provocano sul 23 corpo umano. Per il momento i risultati, riscontrati mediante esperimenti su aeroplani, non sono allarmanti ma comunque sono state evidenziate alcune alterazioni psicofisiche (mal di testa, stanchezza, dolori di stomaco ecc..). che potrebbero essere in parte dovute alle radiazioni. Medici e scienziati sottolineano comunque che per il momento non c'è alcun motivo per allarmarsi poiché le problematiche più “gravi” (percezioni luminose anomale e emicrania) sono state riscontrate in astronauti tornati dal loro viaggio spaziale. (4.4) Conclusione In conclusione è doveroso precisare che questi ambiti di ricerca sono tuttora in fase di sviluppo e molte domande sono ancora senza risposta. ________________________________________________________________________________ 1) Il contatore Geiger è uno strumento utilizzato per misurare radiazioni di tipo ionizzato. In particolare viene utilizzato per le misurazioni riguardanti le radiazioni provenienti dai decadimenti di raggi alfa, beta e gamma. 2) I raggi cosmici sono una radiazione proveniente dallo spazio esterno. La Terra come del resto anche qualunque altro corpo celeste è esposta ad essa. 3) La Terra è dotata di un campo magnetico in grado di catturare le particelle cariche provenienti dallo spazio esterno. Il primo a compiere studi matematici e fisici sul campo magnetico terrestre fu K.F.Gauss. 4) In geometria il toro è una superficie a forma di ciambella 5) Il plasma in fisica è un gas ionizzato costituito da elettroni e ioni ma risulta completamente neutro. Per il moto delle sue particelle che si differenzia da quello di un normale gas viene definito come il quarto stato della materia. 6) Per magnetosfera si intende lo spazio che circonda un corpo celeste all'interno del quale il campo magnetico generato da esso regola il moto delle cariche eventualmente presenti. 7) L'esosfera è la parte più esterna dell'atmosfera terrestre. Comprende le fasce di Van Allen e non ha un vero e proprio limite superiore. E' costituita in prevalenza da idrogeno e elio, particelle del vento solare catturate dalla magnetosfera. 8) La ionosfera è uno strato dell'atmosfera terrestre in cui i gas sono fortemente ionizzati. La ionosfera riveste grande importanza nell'ambito delle telecomunicazioni in quanto riflette le onde radio. 24 La corsa allo spazio (5.1) Premessa La corsa allo spazio è uno dei più importanti aspetti che caratterizzarono la guerra fredda ossia quel periodo di tensione che non si concretizzò mai in un vero e proprio conflitto militare e durò dalla fine della seconda guerra mondiale fino all’ultimo decennio del novecento. In particolare lo scontro sulle tecnologie spaziali divenne molto acceso soprattutto tra il 1957 e il 1975. Questo terreno di confronto fu così importante in quanto la tecnologia satellitare permetteva sia di spiare o attaccare i nemici (colpendoli dalla spazio) sia di celebrare le capacità scientifiche acquisite. (5.2) Il primo satellite artificiale Il 4 ottobre del 1957 l’Unione Sovietica lanciò con successo lo Sputnik 1, il primo satellite artificiale ad essere messo in orbita attorno alla Terra. Solitamente questa data viene indicata come l’inizio della corsa allo spazio. In seguito al lancio del primo satellite l’amministrazione del presidente Eisenhower fu costretta ad approvare diverse iniziative; una fra queste fu la costituzione della National Aeronautics and Space Administration comunemente conosciuta come NASA. Gli Stati Uniti iniziarono così ad impegnarsi per recuperare il divario tecnologico che li separava dall’Unione Sovietica e circa nove mesi dopo il lancio del satellite russo mandarono in orbita il primo satellite statunitense. L’Explorer I realizzato dalla NASA fu dotato di apparecchiature orientate a compiere studi scientifici e proprio grazie a questa strumentazione si giunse alla scoperta delle fasce di Van Allen. (5.3) Esseri viventi nello spazio Poco tempo dopo entrambi gli stati iniziarono a inviare nello spazio esseri viventi. I primi in assoluto che inviarono alcuni moscerini della frutta furono gli statunitensi. Nel 1957 fu la volta del primo animale sovietico, il cane Laika, che viaggiò a bordo dello Sputnik 2 ma morì poco tempo dopo aver raggiunto lo spazio. Passò qualche anno e i russi provarono ad inviare altri due cani che questa volta non morirono e dopo aver orbitato intorno alla terra rientrarono in patria sani e salvi. Il programma spaziale statunitense rispose inviando nello spazio almeno un paio di scimpanzé provenienti dall'Africa. Nel 1968 fu ancora la volta dei Sovietici che a bordo dello Zond 5 collocarono alcune tartarughe che furono i primi animali a volare intorno alla Luna. 25 (5.4) L'uomo nello spazio Ottenuti ormai ottimi risultati con gli animali fu la volta degli esseri umani. Il 12 aprile del 1961 il sovietico Yuri Gagarin fu il primo uomo a raggiungere lo spazio. La risposta statunitense non si fece attendere e così il 20 febbraio 1962 John Glenn fu il primo americano a orbitare attorno alla Terra. Gli anni 1962 e1963 furono molto importanti in quanto segnarono traguardi come: l’invio di un volo con un equipaggio di due persone, la prima donna nello spazio e il primo equipaggio che non indossò tute spaziali. Il 18 Marzo del 1965 il sovietico Aleksei Leonov effettuò la prima passeggiata spaziale della storia anche se il suo rientro fu complicato da un problema tecnico che lo portò ad atterrare a circa 1600 Km di distanza dal punto che era stato stabilito in precedenza. (5.5) La conquista della Luna I traguardi raggiunti sia dai sovietici che dagli statunitensi furono motivo d’orgoglio per le rispettive nazioni ma progressivamente la disputa si spostò sulla conquista della Luna. Gli statunitensi svilupparono il programma Apollo con l’obiettivo di fare atterrare l’uomo sulla superficie del nostro satellite. Durante lo sviluppo di tale programma furono inviate diverse sonde con lo scopo di fotografare la superficie lunare e individuare i luoghi più adatti per l'atterraggio dei moduli lunari. Al contrario l’unione sovietica rimase ferma per circa un anno prima di iniziare a lavorare sul progetto in quanto Chruščëv non voleva che ingenti somme di denaro fossero spese per tale impresa. Il presidente statunitense Kennedy propose dei programmi congiunti per portare astronauti americani e cosmonauti sovietici sulla Luna ma Chruščëv respinse l’idea pensando che si trattasse di un metodo per sottrarre la tecnologia russa. Si svilupparono così due programmi distinti che portarono, per primi, i sovietici ad inviare sonde senza equipaggio sul satellite; tuttavia il primo uomo che riuscì a raggiungere la luna fu l’americano Neil Armstrong il 21 luglio del 1969. (5.6) La conclusione della disputa Mentre il lancio dello Sputnik I fu l’evento che innescò la corsa spaziale, la sua fine non è altrettanto determinabile. Infatti dopo l’Apollo 11 ci furono altri cinque atterraggi lunari ma l’attenzione degli scienziati e della gente comune si spostò progressivamente su altri progetti come quello dello Skylab (stazione spaziale) e dello Space Shuttle (navicella spaziale). Si può dire che la competizione, nata subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, vide i sovietici vincere nell’ambio della corsa allo spazio in quanto riuscirono ad inviare il primo uomo in orbita, mentre gli statunitensi vinsero la gara riguardante lo sbarco sulla Luna. Man mano che la guerra fredda iniziò ad attenuarsi e altre nazioni iniziarono a sviluppare dei propri 26 programmi spaziali, la competizione tra le due potenze divenne sempre meno serrata. Proprio in questo clima distensivo venne realizzata la missione congiunta, tra sovietici e statunitensi, Apollo-Sojuz; dove la navetta Sojuz 19 si agganciò alla capsula Apollo e in questo modo gli astronauti dei due paesi ebbero l’opportunità di vedere la tecnologia rivale e compiere insieme diversi esperimenti. Design aerodinamico 27 (6.1) Caratteri generali A metà degli anni Trenta il designer professionista esercitò il proprio influsso sullo stile di vita e di lavoro della maggioranza delle persone appartenenti al mondo dell'industria. Possedere oggetti studiati per avere, accanto a una funzione utilitaria, una evidente componente estetica, non fu più prerogativa di un'élite. Diversi beni di consumo cominciarono ad inserirsi nel mercato di massa e a mutare i gusti degli acquirenti. Molte furono le cause che portarono a questa trasformazione; tra le principali ricordiamo i cambiamenti in ambito Raymond Loewy: Pencil economico, sociale e tecnologico. Sharpener Altro fattore determinante fu sicuramente l'aumento della ricchezza che permise a molte persone, che in passato non avevano potuto acquistare più che lo stretto necessario, di comprare nuovi beni. In risposta all'aumento della ricchezza e quindi della domanda dei prodotti, le industrie investirono i propri capitali nei progetti legati allo studio di nuovi materiali e metodi di produzione. Uno dei primi ambiti dove lo styling divenne alquanto importante fu il settore automobilistico seguito poco dopo dal settore degli arredi domestici e da quello degli arredi d'ufficio. Fu proprio l'attività dei designers, legati al settore dell'ufficio, a rivoluzionare il lavoro di un gran numero di persone; infatti molti nuovi strumenti modificarono l'aspetto dell'ambiente lavorativo e a volte anche la visione organizzativa del lavoro stesso. Molti furono i motivi ispiratori che portarono alla nascita di diverse “correnti” di designers. Ciò che permise di creare mezzi sempre più efficienti, che in meno di un trentennio avrebbero portato l'uomo sulla Luna, fu la “corrente” aerodinamica che si sviluppo al fianco di quella funzionale. Lo scopo dei funzionalisti era quello di scomporre gli oggetti nei loro elementi essenziali per poi ricostruirli come insieme, pur lasciando le parti ben identificabili. Diverso era invece l'obiettivo dei designers “aerodinamici” che miravano ad ottenere un Radio Emerson prodotto omogeneo, privo di giunzioni, costituito da parti integrate, con i pezzi mobili nascosti e che presentasse una sagoma efficiente e levigata. Questo sentimento delle “linee aerodinamiche”, derivante dagli studi compiuti nelle gallerie del vento, dagli influssi provenienti dall'architettura (che privilegiava forme a “goccia”) e dall'arte futurista, fu avvertito dapprima negli Stati Uniti d'America e probabilmente proprio per questo gli Usa furono i primi a sviluppare un imponente sistema di trasporti. Ad accrescere l'importanza di questa “corrente” e dei designers ad essa collegata fu appunto lo sviluppo dei trasporti di massa. Per questo motivo furono elaborati progetti di Jukebox “Trashcan” (1947) automobili, aerei, treni, navi, dirigibili, idrovolanti ecc... che presentavano forme altamente aerodinamiche. Questi nuovi mezzi ed in particolare i dirigibili e gli idrovolanti a forma di siluro divennero il simbolo del progresso tecnologico. Ben presto le forme affusolate tipiche dei mezzi di trasporto furono applicate anche agli accessori da cucina e da ufficio. 28 Automobile "Streamlined", autobus, aereo intercontinentale auto volante Norman Bel Geddes Dirigibile "Viktoria Luise" 29 Giuseppe Ungaretti (7.1) Ungaretti personaggio famoso Nei primi anni sessanta Ungaretti divenne un personaggio famoso; conobbe Kennedy, Chruščëv e Papa Giovanni e fece diverse apparizioni in televisione commentando anche lo sbarco del primo uomo sulla Luna. Proprio nell'imminenza di tale avvenimento scrisse: “Questa è una notte diversa da ogni altra notte del mondo. Che cosa hanno fatto veramente questi uomini? Si può dire che hanno usato violenza alla natura ribellandosi alla legge che li legava alla Terra: ma si può dire allo stesso tempo che hanno saputo trovare altre leggi nascoste in un più lontano segreto della natura, e che hanno saputo sfruttarle con la loro intelligenza per appagare il loro bisogno di conoscere. Ogni uomo ha desiderato da sempre conquistare la Luna. Basterà rileggere le pagine più antiche di ogni cultura per trovare questo richiamo perenne. Oggi è stato raggiunto l’irraggiungibile, ma la fantasia non si fermerà. La fantasia ha sempre preceduto la storia come una splendente avanguardia. Continuerà a precederla….Gli uomini continueranno a vedere la Luna così come appare dalla Terra, anche se la sua conoscenza fisica e scientifica potrà essere approfondita o modificata. Ma per gli effetti ottici che ha sulla Terra, la Luna rimarrà sempre per i poeti, e penso anche per l’uomo qualunque, la stessa Luna”. Ungaretti in queste poche righe, oltre ad esaltare il progresso tecnologico e scientifico, vuole anche esprimere la propria preoccupazione riguardo all'impresa che sta per essere compiuta. Dalle sue parole, seppur in parte ottimiste, emerge l'angoscia legata a questa impresa che potrebbe arrecare all'intera umanità, che per migliaia di anni ha vissuto la “magia” di questo astro, un danno irreparabile. Infatti tutti i sentimentalismi, legati ai componimenti del passato, potrebbero crollare in un istante. Giustamente, il poeta, sostiene che la conoscenza a livello scientifico della Luna potrebbe portare alla perdita di tutti quei sentimenti che per lungo tempo hanno ispirato ogni tipo di artista e alimentato la fantasia di tutto il genere umano. Anche se tutto ciò sembrava scontato non si verificò; la Luna “uscì” da questo fatidico momento perdendo l'alone di mistero da cui era stata avvolta per millenni ma conservando il suo fascino e di conseguenza anche il suo ruolo ispiratore. 30 Bibliografia e ringraziamenti (8.1) Bibliografia Wikipedia http://it.wikipedia.org/ http://it.wikipedia.org/wiki/Apollo_11 http://it.wikipedia.org/wiki/Corsa_allo_spazio http://it.wikipedia.org/wiki/Explorer_1 http://it.wikipedia.org/wiki/Fasce_di_van_Allen http://it.wikipedia.org/wiki/Luna http://it.wikipedia.org/wiki/Sputnik_1 Wikipedia Altri siti web http://www.attivissimo.net/ http://www.apolloarchive.com/ http://www.badastronomy.com/ http://www.clavius.org/ http://www.google.it/ http://images.google.it/ http://history.nasa.gov/ http://nasa.gov/ Nasa.gov http://www.redzero.demon.co.uk/moonhoax/ http: //www.demetrio.pn.it/astrofili/la%20Luna%20tra%20poesia%20e%20scienza.htm Pubblicazioni Antonio Caforio & Aldo Ferilli (2005) Physica, Edizione 2000, Firenze, Le Monnier Elvidio Lupia Palmieri & Maurizio Parotto (2000) Il globo terrestre e la sua evoluzione, V edizione, Bologna, Zanichelli editore s.p.a (8.2) Ringraziamenti OpenOffice (con il quale è stato creato questo documento) OpenOffice.org è una “suite” per ufficio completa, rilasciata con una licenza libera e Open Source che ne consente la distribuzione gratuita. Legge e scrive file nei formati utilizzati dai prodotti più diffusi sul mercato e, a garanzia della futura accessibilità dei dati, nel formato OpenDocument, standard ISO. Consente inoltre l'esportazione in formato PDF. OpenOffice.org è liberamente, gratuitamente e legalmente utilizzabile in ogni contesto, pubblico, privato, professionale e aziendale. (da http://it.openoffice.org/) Altervista Hosting gratuito. EasyPhp EasyPHP è una piattaforma di sviluppo web, che permette di far funzionare localmente scripts PHP. Tutti i marchi e i loghi inseriti in questo documento appartengono ai rispettivi proprietari. 31